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HakMaxSalv92

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Attenzione: la recensione contiene spoiler

"La spada ottusa", titolo originale giapponese "Namakura Katana: Hanawa Hekonai Meitō no Maki", è un piccolo cortometraggio su un samurai e la sua katana, il quale si ritrova a dover vivere qualche disavventura, a partire dal fatto che si ferisce il dito con la sua stessa katana. Successivamente, va a parlare con il fabbro che gli ha fabbricato la katana e prova a contemplarla, capendo fin da subito che il suo destino sarà "abbagliante". Infatti, il primo tentativo per capire il suo destino lo acceca con la sua stoltezza, visto che la spada non lo obbedisce e lo serve come dovrebbe. A questo punto se la prende con un bonzo, e questi gli dà la lezione che merita. In seguito se la prende anche con un pescatore che, pur non essendo armato, lo mette a terra. Il nostro "ronin" si rialza, piega la spada e la getta via.

Analisi

Nella sua evidente comicità si intravede forse qualche segnale o i "segnali" della decadenza della classe dei samurai, che aveva governato il Giappone per quasi otto secoli e che adesso si ritrova a doversi "trasformare" per poter sopravvivere. Quindi, bisogna mettere da parte per un attimo la katana e cominciare a studiare per costruire il nuovo Giappone, moderno, al passo con i tempi, e si deve quindi aggiornare il codice del Bushido e l'Hagakure. Ma c'è anche chi rifiuta questo tipo di trasformazione e mostra un attaccamento e nostalgia morbosi. Mi viene in mente l'esempio eclatante "L'ultimo samurai", con Ken Watanabe e Tom Cruise, ma se ne potrebbero fare tanti altri.

Grafica

Essendo il cortometraggio risalente al 1917, quindi essendo stato realizzato durante la Prima Guerra Mondiale, la grafica risentiva ancora del disegno manuale, realizzato secondo l'antica arte giapponese del manga. Quindi, questi disegni sono stati usati come prima propaganda per costruire il Giappone del XX secolo. Ciononostante, i disegni sono divertenti e originali, anche perché danno un effetto abbastanza realistico alla vicenda e sanno quasi di un effetto marionetta/burattino, sapientemente usato per fornire una patina di realtà alla vicenda.

Musica

La musica non poteva che essere un insieme di sonorità tipiche giapponesi, per rendere il senso del dolore, della sofferenza, dello smarrimento, della perdizione e poi della rinascita tipica della figura del samurai e precisamente del ronin, il quale appunto si ritrova perso, senza uno scopo, un fine, un padrone e/o un maestro, o, peggio ancora, il fatto che la spada sia di pessima qualità sta a indicare che persino il maestro ha abbandonato il suo allievo, lo ha tradito, perché lui capisca che deve cercare una nuova via per raggiungere la sua meta e deve trasformarsi lui stesso nel proprio maestro.

Voto: 8


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Fabbrizio_on_the_Road

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Il 1917 fu un anno di svolta per la storia dell’animazione giapponese. Grazie ai finanziamenti di diverse case cinematografiche interessate a questo medium emergente, Oten Shimokawa, Seitaro Kitayama e Jun’ichi Kouchi presentarono i loro primi brevissimi cortometraggi. Ancora oggi, il 1917 è per questo considerato l’anno di inizio nella storia dell’animazione giapponese. Tuttavia, la stragrande maggioranza dei lavori prodotti quell’anno sono andati perduti o dispersi e pertanto oggi non visionabili. “Namakura Gatana: Hanawa Hekonai Meitou no Maki” è però un’eccezione, visto che questo corto è sopravvissuto agli eventi del tempo e ancora oggi è facilmente visionabile, essendo stato ritrovato in un negozio d'antiquariato di Osaka nel marzo 2008.

Qual è però l’importanza specifica di questo corto? In effetti non fu il primo né a essere realizzato né a essere presentato al pubblico; quindi, chi sostiene sia “il primo anime” si sbaglia. Questo fraintendimento probabilmente deriva dal fatto che è praticamente l’unico corto giunto fino a noi, e quindi viene spesso utilizzato a scopo celebrativo da articoli, video, libri ecc. Tuttavia, una sua importanza fondamentale ce l’ha eccome: è stato il primo lavoro d’animazione a essere recensito in Giappone in un articolo di Hironari Terasaki.

Per il resto credo sia superfluo parlare della trama, essendo un corto di quattro minuti; tuttavia, si tratta comunque di un’opera importante sotto il profilo storico, il cui spessore naturalmente è ancora più grande considerando che è l’unico lavoro che ci è rimasto di quell’anno, nella speranza che comunque possano esserci nuovi ritrovamenti in futuro.


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DakenfromVault101

Episodi visti: 1/1 --- Voto 4
Esempio interessante delle origini dell'animazione nipponica, un breve filmato che mostra uno scontro tra due figure con un finale comico.
Il valore di questo breve corto animato consiste nel fatto che è una delle poche opere sopravvissute dell'epoca in cui l'animazione per il mercato nipponico era realizzata con segmenti di carta e cartone sovrapposti a un fondale dipinto e mossi per simulare l'effetto dell'animazione "in celle", all'epoca già ampiamente utilizzata in America, ma ancora estremamente costosa e per questo spesso evitata in favore di tecniche più economiche come questa.
Interessante pezzo di storia, ma poco altro.