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Imperator

Episodi visti: 52/52 --- Voto 8
Attenzione: la recensione contiene lievi spoiler

"Gatchaman II" è un anime del 1978 prodotto dalla Tatsunoko e rappresenta il sequel diretto della prima serie del Gruppo Scientifico Ninja Gatchaman che da noi è arrivata, per il tramite degli Stati Uniti, come “La battaglia dei pianeti”. L’autore della storia è di Tatsuo Yoshida, il geniale creatore dei grandi eroi della casa di produzione del cavalluccio marino, mentre il mecha designer è Kunio Okawara che ha disegnato anche i mezzi meccanici di Daitarn, Daikengo, Gundam, Yattaman e tanti altri.
Dopo l’enorme successo dei 105 episodi della prima serie che aveva visto come protagonisti i cinque eroi vestiti da uccello si decide, quattro anni dopo la sua conclusione, di produrre una seconda stagione.

L’anime è ambientato due anni dopo la sconfitta dei Galactor, coincisa con la morte di Berg Katse e la partenza per lo spazio dell’astronave del Generalissimo X, oltre all'apparente morte di Joe grazie alla quale erano falliti i piani nemici. Il misterioso computer alieno torna sulla Terra e attacca una nave da crociera uccidendo tutti i passeggeri a bordo tranne un bambino il quale viene catturato e modificato geneticamente fino ad assumere le sembianze di un essere ermafrodita come già era stato fatto con Berg Katse. Il bambino viene messo in un’incubatrice e fatto crescere rapidamente finché, raggiunte le dimensioni di un adulto, viene chiamata Ghelsadra e messa al comando dell’organizzazione dei Galactor in qualità di nuovo comandante.
Si forma ancora una volta la squadra Gatchaman a cui si aggiunge il redivivo Joe, misteriosamente sopravvissuto alla battaglia finale della prima serie. Ritroviamo quindi il gruppo formato da Ken l’aquila, Joe il condor, Pretty Jun il cigno, Jinpei la rondine e Ryu il gufo ai quali vengono affidati una nuova God Phoenix (Dea Fenice nell’adattamento italiano) e nuovi e più accattivanti mezzi meccanici che i protagonisti usano nelle loro missioni.

La serie ha un character design più moderno, esemplari sono i pantaloni che hanno i cinque ragazzi quando agiscono in incognito non più a zampa ma molto più attillati. Inoltre la vicenda non è più un susseguirsi di mostri robotici ad ogni puntata ma abbiamo episodi più variegati che svariano da battaglie contro i mecha nemici ad operazioni di sabotaggio organizzate dall’una o dall’altra parte.

Tra i personaggi che emergono maggiormente ci sono Joe, sia per il suo tipico carattere schivo e introverso, ma soprattutto per l’alone di mistero che circonda la sua resurrezione, ma anche molto ben caratterizzato è la personalità del dottor Pandra, sexy assistente del dottor Nambu che, se inizialmente viene sospettata di essere un nemico, diventa un punto di riferimento importante aiutando il gruppo e partecipando anche attivamente alle battaglie fino all’ultimo. Interessante anche la figura di Ghelsadra sia per la sua vicenda personale sia per la sua indole infantile che fa sì che si senta sempre in competizione con il suo predecessore Berg Katze (Ratse nell’adattamento nostrano).
Rispetto alla prima serie gli episodi sono circa la metà, 105 contro 52, ma questa seconda stagione, pur mantenendo il tono maturo e drammatico della precedente, risulta più godibile sia per la varietà della trama sia per le più approfondite caratterizzazioni dei personaggi.


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doctor Octopus

Episodi visti: 52/52 --- Voto 10
La seconda serie anime dedicata ai Gatchaman, ambientata tre anni dopo la fine della prima del 1972/74, è quella che mi ha coinvolto e appassionato di più degli eroi della Tatsunoko con i costumi da uccello, per l'adattamento italiano quasi fedele a quello originale, per il ruolo che gioca Joe il condor nella vicenda (praticamente un Wolverine giapponese, con ulteriori missioni personali che porta a termine durante le "normali" sortite dei Gatchaman), per la nuova God Phoenix (gigantesca astronave capace anch'essa di tramutarsi in fenice di fuoco come la prima) e, ancora, per l'introduzione della dottoressa Sylvie Pandora/Pandra (in assoluto, il mio personaggio preferito della serie), sexy assistente dai capelli rossi del baffuto dottor Nambu, che, a differenza del suo capo che impartisce solo ordini, non disdegna l'entrare in azione personalmente assieme a Ken l'aquila e soci. E poi, c'è Ghelsadra, il nuovo comandante dei Galactor agli ordini del redivivo Generalissimo X, che ho sempre trovato spassoso e tragico allo stesso tempo (sarà perché è rimasta una capricciosa bambina di sei anni cresciuta a tempo di record grazie ai macchinari di X). Emozionanti le battaglie spaziali fra la God Phoenix e i robottoni dei Galactor, anche se il top rimangono le missioni-sabotaggio che gli uomini uccello eseguono da soli, o in gruppo, condite quasi sempre da impossibili e divertenti scontri corpo a corpo con i soldati agli ordini di Ghelsadra. Non mancano le scene crude e i lutti, ma anche le strizzate d'occhio alla prima serie, con tanto di graditi flashback con la prima God Phoenix rossa e blu e il comandante Berg Katze/Zoltar dei Galactor.
Concludendo, "Gatchaman II" è stata, assieme alla terza, la più cruda e realistica "Gatchaman Fighter" di 48 episodi, fra le serie tv anime più replicate nelle nostre tv locali, durante gli anni' 80/90 (dopo i primi passaggi su Canale 5 e Italia 1) accompagnata dalla sigla di Augusto Martelli, già usata nella prima serie. Un anime tv da 10, nonostante duri la metà della serie originale (solo 52 episodi su 105) ed abbia un doppiaggio italiano con un cast d'attori romano diverso e meno blasonato de "La battaglia dei pianeti".