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klunk

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Continuano le avventure del mercante Craft Lowrence e di Horo la saggia, la giovane e bella demone lupo, nel loro viaggio verso la terra natale della ragazza nell'estremo Nord.
Beh, che dire, non c'è molta differenza tra la prima serie e questo suo seguito, né nel comparto tecnico, tantomeno in quello narrativo, dove a tener banco sono sempre il rapporto tra i due personaggi e le trattative mercantili, con compravendite azzardate e cambi di monete. I personaggi nuovi ci sono e rivestono un aspetto importante nella narrazione, ma non sono a mio parere così interessanti e incisivi come avrebbero potuto.
Si può dire che, se avete amato la prima serie, rimarrete certamente soddisfatti di questo suo seguito, viceversa, se non vi è piaciuta la prima parte, non sarà certo questo "Spice and Wolf II" a farvi cambiare idea. Per quanto mi riguarda ho apprezzato quest'anime, ma senza trovare in esso spunti decisamente sopra la media, un prodotto certamente godibile ma che non mi ha fatto impazzire, anche se, certamente, aspetto e spero presto di vedere la sua terza stagione.


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falcus92

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Certe volte, quando ci si accinge a vedere la seconda stagione di un anime, si tentenna perché si ha paura che il livello raggiunto con la prima serie non possa essere riproposto. Anche io ho temuto ciò per "Spice and Wolf II", ma mi sono reso subito conto che era solo una mia paura e che le avventure di Horo e Lawrence sarebbero state ancora più belle di quanto avevo, fin a quel momento, visto. Complice di questo miglioramento sono due fattori: la componente fantastica presa per assodata, e non più ritrattata se non come forma di leggenda e mistero, e la completa assenza di banali spiegazioni economiche - ad esempio, tutte le discussioni tediose sulle monete.

Ci eravamo lasciati che alla fine della prima stagione i nostri due protagonisti sono riusciti ad andare via dalla città della pastorella e hanno ricominciato il loro viaggio. In questa seconda parte la storia sarà divisa in due archi narrativi: ognuno di essi narrerà le vicende di Horo e Lawrence in due città diverse. Quello che ci intratterrà di più saranno i punti di forza della prima serie, ovvero la componente sentimentale, gli intrighi, i tradimenti e le mosse commerciali. La serie, proprio per l'alternarsi di queste componenti, risulterà avere un ritmo più spedito rispetto alla prima serie e ciò sarà importante perché le vicende si svilupperanno in più episodi; se non avessimo questi intermezzi, la visione sarebbe veramente noiosa. Infatti, un altro pregio, è che non ci saranno episodi autoconclusivi, ma l'intera opera godrà di un filo narrativo quasi unico.

I personaggi sono più maturi, soprattutto Lawrence non sarà più il banale mercante che riesce sempre a salvarsi con la dialettica e l'esperienza. Infatti, risulterà meno cinico e bloccato, e farà maggior affidamento sulla sua compagna di viaggio; inoltre, diventerà più spigliato nei confronti di Horo, e ciò permetterà di creare nuove situazioni o gag rispetto a quelle della prima serie. La nostra protagonista, invece, mantiene intatto il suo charme. Avevo già detto, nella recensione della prima serie, che la consideravo il miglior personaggio; fortunatamente, in "Spice and Wolf II", la sua caratterizzazione eccelle: provocatoria, gelosa, scherzosa, perennemente affamata, innamorata, calcolatrice, saggia. Questi sono i punti che la identificano al meglio. Inoltre, anche i personaggi secondari avranno una gradevole caratterizzazione: sarà il caso di Amati e Fleur. La cosa interessante di questi due personaggi è che si avvicineranno ai protagonisti e, grazie alla loro indole di mercanti, riusciranno a far sviluppare una trama interessante.

Come accennavo prima, quello che colpisce di questa serie non sono gli scontri fisici, assenti completamente, ma quelli commerciali. Vedremo spesso Lawrence alle prese con le faccende mercantili e ciò, stranamente, riuscirà ad appassionare e a invogliare lo spettatore a continuare la visualizzazione. Probabilmente, quello che causa ciò è il realismo alla base dei vari scambi; infatti, tutto sarà sempre spiegato nei minimi dettagli, certe volte anche in modo complesso. Questo la rende una serie originale ed unica. La componente sentimentale segue, invece, il percorso che ci si aspetta dall'inizio.

L'apparato tecnico rimane elevato. Un encomio particolare va fatto alla OST, che conta più di trenta sottofondi musicali differenti, un numero abbastanza elevato visto che si tratta di solo dodici episodi! Inoltre, ho visto che la regia ha proposto tagli migliori e ciò ha contribuito a rendere le scene di "scontro" economico migliori e più interessanti. Ciò che invece mi ha lasciato contento e che non avevo notato durante la prima serie sono le espressioni di Horo: veramente, in base alle sue azioni, assume facce diverse che riescono a comunicare il concetto che si voleva passare. Devo dire che questa componente l'ho notata in pochissimi anime, ma in "Spice and Wolf II" è molto marcata.

In conclusione, ho dato un 9 solo perché la serie non è di facilissima visione; a qualcuno potrebbe anche annoiare, nonostante il ritmo sia più veloce rispetto alla prima serie. Penso che questo sia uno degli anime più originali che abbia mai visto e che contiene anche dei bei messaggi - che non spoilero perché vi dovrei dire mezza trama.
Consigliatissimo!


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Tacchan

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
E' di nuovo tempo, per il sottoscritto, di spezie e lupi. Nonostante avessi molto amato la prima stagione, ho impiegato davvero molto a prendere in mano questo seguito, in qualche modo spaventato che potesse rovinarmi la bella impressione che mi avevano lasciato Horo e le sue avventure. I miei timori si sono dimostrati infondati, alla fine la seconda stagione altro non è che un "more of the same" e, in questo caso, la cosa non mi è affatto spiaciuta.

Le vicende narrate si dividono un due parti, ognuna delle quali copre sei episodi. Entrambe presentano alcuni nuovi personaggi e anche in questo caso il lavoro è stato fatto con perizia e intelligenza: una trama pacata, apparentemente con poco appeal, ma che riesce a coinvolgere grazie a una magistrale caratterizzazione dei personaggi e a un saggio dosaggio dei dialoghi, che risultano mai banali e inutili. Sebbene il ritmo narrativo rimanga piuttosto lento, l'interesse è mantenuto grazie a dei piccoli climax e alle sfide commerciali che Lawrence si troverà ad affrontare e che, in entrambi i casi, gli faranno rischiare di perdere l'inestimabile compagna di viaggio.
Il conoscere le strategie che il mercante progetterà, i piccoli intrighi, le astuzie della saggia Horo, le paure, i fallimenti e il lento evolversi del rapporto fra i due protagonisti si sono dimostrati motivi più che sufficienti per farmi rimanere incollato allo schermo.
Splendida e deliziosa come sempre è l'ambientazione, che ricorda un'Europa tardo-medioevale, ricostruita con un pizzico di magia e presentata grazie a fondali realizzati con perizia. Ancor più sorprendente è la ricostruzione politica ed economica, con l'aggiunta in questa seconda serie anche di qualche informazione più dettagliata sul ruolo e sulla gerarchia religiosa.

"Spice and Wolf II" rimane pertanto un titolo che amo e che consiglio vivamente: è sorprendente che gli autori siano riusciti a rendere interessante una storia che in pratica parla per l'80% del tempo di commercio ed economia medioevale. Rimango pienamente appagato di quanto visto anche se, a onor del vero, vorrei poter continuare a seguire Lawrence e Horo nel loro viaggio.


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HaL9000

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Questa serie è sempre più interessante. Nel primo lavoro ho imparato ad apprezzare i protagonisti, e, soprattutto, i loro dialoghi e i loro sottintesi, che io considero il vero punto di forza dell'intera serie.
Ora, in questo lavoro, questi aspetti positivi, si ripropongono con maggiore incisività e maturità. Anche se tutto si svolge sempre nell'ambito del mondo dei mercanti, con tutte le sue ferree regole economiche, il rapporto tra Horo e Lawrence piano piano acquista nuova linfa e si trasforma nel senso di una maggiore complicità reciproca e una maggiore consapevolezza. I loro battibecchi pieni di letture tra le righe, che lo spettatore deve capire, sono sempre più accattivanti.
In questo contesto assume un significato anche la crisi che il rapporto tra i protagonisti, a un certo punto, subirà; crisi che solo un rapporto veramente degno di questo nome, paradossalmente, può scatenare. Dove non c'è relazione profonda, non ci possono neanche essere crisi profonde. E che crisi: proprio nel momento in cui anche Lawrence, che fin qui si era dimostrato perspicace come una trota, riesce a fare chiarezza dei sentimenti che prova nei confronti di Horo.
A ogni modo, il rapporto dei protagonisti fa un salto di qualità, e si proietta, fin troppo prevedibile, verso una futura III serie.

Altri spunti interessanti sono un abbozzo di borsa valori con conseguente speculazione selvaggia (chissà che il periodo storico, il nostro intendo, non abbia un po' influenzato la sceneggiatura), e la comparsa di altri personaggi, tutti agenti nel campo del commercio, tra i quali anche l'antagonista di Lawrence. Fa anche la sua comparsa, in maniera piuttosto marcata, l'elemento soprannaturale, che nella prima serie coincideva con la sola presenza/esistenza di Horo, ma che qui entra abbastanza prepotentemente nella narrazione: si parla di altre creature in parte animali (proprio come Horo) e di alchimia.
Il comparto tecnico, si mantiene su livelli eccellenti, anzi, secondo il mio modesto parere migliora sotto alcuni punti di vista, in particolare per la cura dei fondali.


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Crashis

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Dolce, simpatico, affascinante: questo è Spice And Wolf II.

Trama
Spice And Wolf 2 inizia da dove è finita la prima serie: i due protagonisti viaggiano di amore e d'accordo. Naturalmente però, come ben abbiamo assimilato dalla prima serie, ci sarà qualche inganno o cospirazione che porterà più volte i due a separarsi, mentre tentano sempre più con difficoltà ad avvicinarsi al villaggio natale di Horo, ora di destinazione ignota per i ricordi poco chiari della Lupa. Parte però importante di questa serie è che non vedremo più l'abilità di Lawrence nel mercato, non vedremo più i lunghi e noiosi viaggi, e le mille fermate, bensì vedremo solo 2 o 3 fermate in città grandi e rilevanti per i due: Nella prima, ad esempio, vedremo che un abile mercante cercherà di mettere le sue mani su Horo, e proporrà a Lawrence un duello, mentre nella seconda assisteremo al vero e proprio rischio delle trattazioni pericolose, che però sarà sfatato da Lawrence stesso, che ammetterà ciò che prova. Insomma, per farla breve, questa serie è più incentrata sui rapporti tra Lawrence e Horo, tra battute e frecciatine, senza contare che vi sono mille stuzzichi tra i due.

Lato Tecnico
Molto più curato della prima serie, non c'è dubbio: dal punto di vista grafico si presenta molto più pulito della prima serie, ma presenta comunque parecchie lacune che stanno nell'animazione e nelle riprese, che portano i personaggi ad avere una sproporzione non indifferente. Per quanto riguarda il lato sonoro, nulla da dire, rimane tale e quale a quello della prima serie, tralasciando opening ed ending, dello stesso stile che abbiamo tanto apprezzato nella prima serie.

Commento Finale
Questa serie si presenta come un tramite per l'ultima, importante serie, che sicuramente non sarà corta come le due già uscite. Mi aspetto molto dal capitolo finale, anche perchè quest'anime, con questa serie, ha mostrato di avere le carte in regola per essere un masterpiece vero e proprio.
Voto Finale: 9
qualità Fansub: Media


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OMEGA_BAHAMUT

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Il lungo viaggio di Lawrence ed Horo verso il lontano Nord, nonostante le mille difficoltà affrontate, continua nella seconda trasposizione animata dell'omonima novel, portando i nostri protagonisti a visitare nuove realtà cittadine.

A volte ci si trova davanti a seguiti non all'altezza dei precedenti, ma per fortuna Spice & Wolf II sembrerebbe essere una delle occasioni in cui tale tendenza risulta perfettamente invertita, collegandosi in modo del tutto omogeneo con le vicende già narrate, tanto da rendere quasi difficile scrivere una recensione su di essa senza andare a ripetere quanto già detto sulla prima serie.
Punti forti della narrazione ancora una volta sono dunque la proposizione di uno scenario vivo, realizzato con precisione maniacale, personaggi mai stereotipati e sempre interessanti, nonché il basare gli sviluppi della storia su un'azione "dialettica" non indifferente, in altre parole si punta sull'appassionare lo spettatore mediante la proposizione continua di dialoghi "importanti". Ad inizio del capoverso però abbiamo parlato della seconda stagione di Spice and Wolf come di un lavoro che a suo modo riesce persino a superare quanto fatto egregiamente nella prima. Come mai? Cos'è che da quell'effettivo surplus a questo anime? La risposta, vi dirò, è piuttosto semplice ed ancora una volta mette in bella luce la sempreverde capacità dei creatori della serie di rendere apprezzabili anche cose di per sé non originali, come, nello specifico, l'approfondimento sentimentale del rapporto tra i due protagonisti.
A farci da anfitrione a questa nuova tematica (nella prima serie solo accennata da comportamenti, ma mai messa nero su bianco) è l'immediato primo arco narrativo, durante il quale per la prima volta Lawrence viene messo davanti alla necessità di confrontarsi con il suo rapporto con la compagna di viaggio a fronte dell'arrivo di un agguerrito pretendente.

Tecnicamente, il passare da una serie all'altra ha per fortuna solo che migliorato gli aspetti che già erano in rilevo nella prima serie, soprattutto graficamente parlando (dove i colori spesso sono dati in modo meno sbiadito e più deciso, così come la lucentezza). Opening veramente molto bella e rilassante, da ascoltare e riascoltare; ending invece sullo stesso stile di quella della prima stagione, come fosse una sorta di filastrocca.

Voto: 9 - Così come la prima, la serie si impone assolutamente nel genere, ed anzi si potrebbe quasi dire che ne arriva a fondare uno tutto suo. Da vedere.


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Ryu88

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Devo dire che questa seconda serie mi è piaciuta più della prima. Anche se sostanzialmente è sviluppata in solo 2 blocchi, ciascuno comprendente una vicenda autoconclusiva, il ritmo della narrazione e il succedersi degli eventi è nettamente migliorato. Soprattutto per quanto riguarda il primo blocco, che appassiona veramente grazie agli innumerevoli colpi di scena e al ritmo incalzante dato da tutte le intricatissime strategie di mercato che si intrecciano nel corso degli eventi.
Ritroviamo anche qui i momenti divertenti che hanno dato un po' di spessore alla prima serie, alternati con momenti tristi che aiutano lo spettatore ad "entrare" ancora di più nel racconto.

Per quanto riguarda il carattere psicologico dei personaggi, vediamo che nei due protagonisti è in corso un vero e proprio cambiamento che li unirà ancora di più. Per quanto riguarda i personaggi secondari, i mercanti Mark e Amati spiccano su tutti nell'intera serie. Finale aperto e un po' troncato che lascia un po' l'amaro in bocca (forse in vista di una terza serie?)
Disegni molto ben fatti con una buona particolarizzazione delle scene; fluidità buona come del resto nella prima serie. Musiche che, in questa seconda serie, si adattano meglio con gli eventi. Al contrario della serie precedente, è l'opening ad essere più movimentata dell'ending.
Doppiaggio molto buono che da ancora più spessore alle scene di azione presenti.
Consiglio quest'anime a chi ha già visto la prima serie e a chi vuole passare una serata tranquilla a casa.


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Slanzard

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Tra le serie più apprezzate da pubbico e critica degli ultimi anni non si può non citare Ookami to koushinryou, meglio nota in Occidente come Spice and Wolf; originariamente nato come light novel sotto il marchio Dengeki Bunko della ASCII Media Works, il suo successo è tale da permettere la pubblicazione di ulteriori novel per un totale di 16 – la cui ultima e conclusiva uscirà il prossimo febbraio – un seinen manga, due serie animate televisive, un OAV, una visual novel e numerosa gadgettistica di vario tipo.

La vicenda prende il via in un immaginario medioevo e ci narra di Craft Lawrence, mercante itinerante giunto al villaggio di Pasroe in occasione dell'annuale festa del raccolto, celebrazione in cui tutto il paese onora Horo, la divinità-lupo protettrice del villaggio che permette al raccolto di grano di essere ricco ed abbondante. È notte, quando Lawrence rinviene nel suo carro una ragazza nuda addormentata, con orecchie e coda da lupo che spuntano dal suo corpo: Horo. Dopo alcune vicissitudini, Horo e Lawrence stringono amicizia o, per meglio dire, un “rapporto di collaborazione”, con Lawrence che promette ad Horo di riportarla al nord, nella sua terra natia, dal momento che l'introduzione di nuove tecniche agricole nel villaggio ha reso possibile un notevole incremento della produttività dei campi, rendendo inutile, e anzi quasi deprecabile, l'operato di Horo. Inizia così il lungo viaggio di Lawrence e Horo verso le lontane terre del nord, un viaggio ricco di avventure e di... transazioni economiche.

I due fuochi su cui si sviluppa la narrazione sono il rapporto tra Horo e Lawrence e le vicende economiche che li vedono coinvolti; mentre il primo è caratterizzato da continui battibecchi tra Horo “la saggia” e Lawrence a metà tra il comico e il serioso (impagabili i commenti di Horo sulle differenze tra le psicologie maschili e femminili), il secondo dona alla serie l'azione e il pathos necessari a fare da contraltare alle realtà interiori dei due protagonisti. Le due serie mantengono la struttura originaria della serie di romanzi originali, dividendo l'opera in quattro minisaghe (una per ogni romanzo adattato in animazione) all'interno delle quali è possibile riscontrare una comune struttura narrativa. Le trattative in cui si imbarcherà Lawrence non saranno mai normali e tranquille contrattazioni, ma presenteranno sempre un margine di rischio non trascurabile che sfocierà spesso in pericoli reali alla vità di Horo e Lawrence o alla possibilità di proseguire insieme il loro viaggio verso nord.

La natura “mercantile” della serie è sicuramente l'aspetto che più colpisce e che dona quel quid in grado di far risaltare la serie nel mare magnum delle commedie sentimentali; molta cura è stata profusa nel tratteggiare la situazione economica e sociale di ogni cittadina in cui i due fanno sosta, nonché tutti gli elementi che ne fanno parte, taverne, botteghe, mercanti, corporazioni, agenti di cambio e tutto ciò che è necessario a rendere credibile il microcosmo economico. Tuttavia, sebbene questo sia l'aspetto che, come già detto, aiuta ad innalzare Spice and Wolf rispetto alle altre serie, esso ne è anche il “punto debole”, non essendo l'animazione il mezzo migliore per le digressioni economiche, che spesso spezzano il ritmo della narrazione e richiedono non poca attenzione allo spettatore, che potrebbe anche essere costretto a riascoltare determinate parti per meglio comprendere tutte le implicazioni che le azioni dei protagonisti hanno sul microcosmo cittadino – specialmente se questi non è avvezzo a certe tematiche.

L'altro elemento su cui ruota la serie è il rapporto tra Horo e Lawrence che, nato come una semplice collaborazione reciproca, in cui Lawrence avrebbe accompagnato Horo nella sua terra natia in cambio del suo aiuto negli affari, si evolve ben presto in qualcosa di più profondo. Se per quanto riguarda l'aspetto mercantile le due serie possono essere considerate sostanzialmente come una sola, la cosa è meno valida per l'aspetto psicologico, in quanto si avverte un certo distacco tra le due, passaggio caratterizzato dall'OVA situato prima dell'inizio della seconda serie. Mentre nella prima serie osserviamo il graduale germogliare del rapporto di reciproca stima e affetto tra i due personaggi, il tutto caratterizzato da una sostanziale leggerezza di fondo grazie alle numerose gag comiche che costellano tutti gli episodi, nella seconda vengono introdotte le tematiche della separazione e della differenza di razza. Con l'avvicinarsi della conclusione del viaggio, nascono in Horo e Lawrence sentimenti contrastanti, specialmente in Horo, che da un lato non vorrebbe separarsi da Lawrence, ma dall'altro è perfettamente conscia della differenza della durata della vita dei due – ricordiamo essere Horo una divinità-lupo per la quale l'intero arco della vita umana altro non è che un battito di ciglia. Un altro dilemma attanaglia invece Lawrence, indeciso tra il desiderio di restare insieme ad Horo e quello di renderla felice lasciandola correre per le pianure del suo paese natio nella sua originaria forma di lupo gigante, sempre considerando il suo sogno di una vita, ovvero il possesso di una bottega fissa in una città, dicendo addio ai rischi, ma anche alle emozioni, della vita del mercante itinerante.
La seconda serie, dunque, sebbene resti costante la presenza di siparietti comici, si presenta meno leggera della precedente sul piano del rapporto tra Horo e Lawrence, mantenendo però intatto il pathos causato dai rischi e dai pericoli insiti nelle speculazioni economiche, pathos enfatizzato anche dalla costante presenza della Chiesa, che, in quanto massima autorità religiosa, ricopre un ruolo di primo piano all'interno dei rapporti socio-economici in cui si troveranno coinvolti Lawrence e Horo. Inutile ricordare che un'eventuale scoperta della vera natura di Horo da parte della Chiesa porterebbe a tragiche conseguenze sia per lei che per il suo accompagnatore. Da segnalare, in tal senso, l'asciutta e disincantata descrizione, nonché la (non più di tanto) velata critica, all'associazione ecclesiastica presente nell'anime.

Il comparto tecnico di Spice and Wolf è buono, in particolare nella definizione dei fondali, nell'uso della tavolozza e nelle splendide musiche, in grado di amalgamarsi al meglio alle diverse situazioni presentate, e che raggiungono il culmine nelle sigle d'apertura e chiusura della prima serie, più che buone se prese singolarmente, ottime se considerate in coppia, a manifestare le due contrapposte facce di Spice and Wolf, quella del viaggio, della crescita come singoli individui e come coppia nella delicata opening, e quella comica nella più frizzante e ritmata ending. Decisamente più anonime, seppur sopra la sufficienza, le sigle della seconda serie. Nella media le animazioni che, sebbene non si presentino su livelli eccelsi svolgono il loro ruolo in maniera più che sufficiente, grazie anche alla scarsa presenza di azione e momenti concitaci. Discorso a parte va invece fatto per il character design, essendoci stato un avvicendamento tra una serie all'altra; abbiamo quindi una prima serie che mostra un disegno lievemente più spigoloso e impreciso, sostituito nella seconda da un tratto più morbido e aggraziato, senza tuttavia minare in alcun modo la riconoscibilità dei personaggi.

Piccolo inciso è necessario fare sulla caratterizzazione grafica di Horo, che nella sua forma umana appare come una ragazza con orecchie e coda da lupo, inserendosi quindi in quel filone, probabilmente generatosi a partire da Wata no kuni hoshi di Ooshima Yumiko e molto prolifico nell'attuale mercato dei media nipponici, caratterizzato da kawaii cat-girls – “wolf-girl” in questo caso specifico; si pensi ad esempio ad opere quali Nyan koi o Strike Witches, nei quali l'elemento felino – o il fanservice in senso più generale – è probabilmente il centro ed unico punto d'interesse dell'intera storia. Ebbene, in Spice and Wolf così non è, e sebbene la caratterizzazione di Horo possa essere considerata un tentativo di attirare l'interesse di un determinato pubblico, Spice and Wolf meriterebbe di essere visto anche se Horo fosse priva di coda e orecchie.

Concludendo, Spice and Wolf si rivela essere, quasi inaspettatamente, un ottimo titolo in grado di miscelare umorismo e azione ad un'ottima cura psicologica dei personaggi, nonchè di regalare qualche spunto di riflessione allo spettatore. In attesa della probabile terza serie (i romanzi non sono ancora stati tutti adattati in animazione), il consiglio è dunque di visionare questa inusuale commedia sentimentale ad ambientazione medioevale che strizza l'occhio al sopprannaturale, anche perchè, diciamolo chiaramente, è ben raro trovare un'opera in grado di appassionare parlando di svalutazione monetaria.


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npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Devo essere sincero, pur avendo subito individuato le potenzialità di questo anime ero rimasto piuttosto perplesso sulla scelta dell'autore di impostare la trama come un continuo susseguirsi di trattative e scambi (chi ha letto la recensione sulla prima serie era già cosciente delle mie sensazioni in proposito). Che qualcosa sarebbe cambiato l'avevo già intuito dalla puntata pilota di questa nuova serie, ma più che crederci ci speravo dato che ero seriamente preoccupato sulla mia capacità di sorbirmi altri 13 episodi dello stesso tipo. Beh, devo dire che adesso sono molto contento di aver vinto le mie diffidenze iniziali e averne continuato la visione.

Finalmente Spice and wolf smette di viaggiare in seconda marcia per ingranarne una più alta. L'elemento commerciale continua ad esserci, ma assume dimensioni più adeguate. Il titolo di uno degli episodi, "Il lupo e la fine del buonsenso", è la giusta di sintesi di questa inversione di rotta. Finalmente la ricerca interiore dei protagonisti esce fuori e diventa il vero tema dominante di tutta la serie.
Sostanzialmente i nuovi episodi possono dividersi in 2 tronconi di 6 puntate: nel primo Lawrence si trova invischiato in un duello commerciale con un altro mercante che ha, come premio finale, la stessa Horo; nel secondo i due arrivano ad una città sempre più a Nord e sempre più vicina ai luoghi di origine della ragazza. Il primo troncone, così come notato anche in qualcun altro commento, è il più bello in assoluto. Le certezze di Lawrence vengono meno via via con lo scorrere del tempo per capire finalmente che c'è qualcosa di più importante del denaro, e si impegna in una lotta all'ultimo respiro che verrà risolto solo grazie all'immancabile intervento di Horo. Quanto al secondo, invece, non condivido l'idea che sia il più brutto. Anche qui infatti l'analisi introspettiva raggiunge livelli molto significativi: cos'è più importante, continuare il proprio sogno oppure rinunciarci a beneficio del sogno dell'altro?
Anch'io, infine, concordo sul fatto che i dialoghi siano di un livello molto al di sopra rispetto alla media: io ci aggiungerei anche il doppiaggio, non capisco una parola di giapponese ma se si rinuncia ad ascoltare i dialoghi si finisce per perdersi qualcosa di speciale.
Unica pecca: la storia si basa sul rapporto fra un uomo e una donna-lupo. Dov'è finito il lupo? In questi nuovi episodi se non sbaglio non si vede più. Non che la cosa mi dispiaccia, anzi: io lo preferisco così. La cosa, però, va comunque sottolineata.

In definitiva, quindi, Spice and Wolf II è davvero un ottimo prodotto e, con grande piacere, posso assegnargli un voto ben superiore alla semplice sufficienza. Anche il fattore longevità subisce un'impennata: ora non vedo l'ora di assistere alla terza serie (non sono informato sul fatto che si faccia o meno in quanto lo ritengo inevitabile: il viaggio di Lawrence e Hora non è ancora finito).


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FedeII

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Quando un appassionato di anime trova, per caso o dopo accurata ricerca, una serie veramente bella, e la conclude amandola, spesso poi sente di un seguito, e tremando si chiede: “Ma sarà all'altezza? Rovinerà tutto? O rivivrò la serie una seconda volta?” La prima stagione di Spice and Wolf è effettivamente una serie veramente bella; la seconda? Si e no.

Molti punti di forza dell'anime rimangono: rimangono i dialoghi curatissimi, la fantastica Horo, l'ambientazione dettagliata e le spiegazioni mercantili. Rimane anche la lentezza e la suddivisione in archi narrativi. Tuttavia l'alta qualità non è costante e scade particolarmente nella seconda metà.
Possiamo dire questo: la prima serie era un mix equilibrato di vari elementi, la seconda è superiore alla prima per alcuni aspetti, per altri le è inferiori. Infatti questa seconda stagione contiene contemporaneamente il migliore ed il peggiore arco narrativo di Spice and Wolf. Il migliore, quello di Amati, il peggiore, quello delle pelli.

Il primo è il migliore perchè il mix di sentimento, commercio, ambientazione è perfetto. Di qualità nettamente superiore anche alle precedenti. Sentimento, in quanto troviamo la prima litigata “seria” tra Horo e Lawrence, e un rischio di separazione volontaria, non causato da improbabili situazioni. Dialoghi fantastici, per la cronaca. Commercio, perchè troviamo quello che potremmo definire una borsa valori e manovre speculative ante litteram (simpatiche le citazioni di macroeconomia, ma non fateci troppo affidamento, sono un attimo arcaiche), inoltre si rende bene il rischio di perdere tutto.

L'ambientazione è forse la parte migliore, e cito tre caratteristiche eccellenti: il carnevale, gli alchimisti, la fiera. Il carnevale sembra un vero rimando a nostro Paese e alle festività comunali (specie per le processioni, meno per i feticci); gli alchimisti sono un'aggiunta simpatica, ovviamente sono ancora più accattivanti in funzione del contrasto con l'onnipresente e potentissima Chiesa, e inoltre è mostrata l'unica altra creatura soprannaturale con sembianze umane di tutta la serie; infine, il tipico mercato medievale con ogni merce e feste di fiera. Tutto questo mi sembra sufficiente a mostrare che perlomeno gli autori di Spice and Wolf si sforzino, non dico di essere originali, ma almeno fedeli nel ricreare l'atmosfera del periodo.

Il secondo arco narrativo è l'altra faccia della medaglia. Ci avviciniamo al Nord, la città è cupa, in attesa di un verdetto cittadino. Proviamo un confronto utilizzando le medesime qualità del primo arco: sentimento, commercio, ambientazione. Sentimento è incostante: ci sono occasionali battute interessanti, ma siamo, a mio parere, sottotono. Inoltre Horo è particolarmente volubile, paventando una decisione sofferta, poi inconsistente, proprio verso la fine. Il legame si rafforza, ma non sembra ci siano veri motivi perché ciò accada, specie per il cambiamento di Lawrence (motivi deboli). Circa il commercio andiamo un po' meglio, la via per il profitto qui è piuttosto originale, ma non si capisce perchè Lawrence, alla luce del cambiamento, accetti di fare quel che fa ad Horo.

L'ambientazione è pessima: capisco che al Nord le città siano cupe, perdipiù è autunno, ma non c'è motivo di mostrare case tutte identiche, un'atmosfera in generale deprimente, e nessuna caratteristica tipica, se non consideriamo una chiesa a malapena accennata. Aggiungo un parametro: i personaggi. Nel primo arco sono di più e ben caratterizzati, nel secondo sono mediocri e solo tre. Mi sembra evidente il risultato del confronto, ma questo ovviamente non significa che la qualità scenda mai troppo, solo si abbassa vistosamente.

In conclusione, siamo di fronte ad un degno seguito, anzi, particolarmente degno nella prima metà, meno degno nella seconda: ma comunque imperdibile per gli amanti della fantastica Horo!


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ReiRan->--@

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Il viaggio di Lawrence e Horo continua verso nord, l’autunno cede il passo all’inverno e le terre in cui si avventurano sfuggono sempre più all’influenza della Chiesa. Così sul loro cammino incontrano, come al solito, molti mercanti e locandieri, ma anche alchimisti fuggiti dalle persecuzioni.
Anche qui molta attenzione viene riservata alle pratiche del commercio medievale e in una puntata veniamo addirittura portati in una sessione di una rudimentale borsa valori. Ampio spazio è dato anche alle usanze e alle feste popolari, immancabili occasioni per una mangiata accompagnata da una bevuta. Il confronto tra la vecchia e nuova religione finisce per porle sullo stesso piano: l’idolatria. Se mettiamo a confronto le forze curative della pirite venduta da un veggente o le statue consacrate dalla Chiesa, qual è la differenza? “Nessuno è più abile ad ingannare il popolo della Chiesa”.

Fin qui tutto in linea con la prima serie ma c’è una grande novità: Lawrence si è finalmente reso conto dei propri sentimenti nei confronti di Horo, tuttavia è ancora incapace di esprimerli. Così comincia a chiamare Horo “hime sama” ossia "principessa", a compiere gesti galanti e a rispondere a tono alle battute pungenti. Horo rimane spiazzata, ma passata la momentanea sorpresa, non perde occasione per rilanciare. Quindi in questa seconda serie assistiamo non più ad un monologo punzecchiante di Horo, ma ad un vero e proprio batti e ribatti di due personaggi, sempre più complici. Anche se alla fine Horo, da saggia lupa, riesce sempre a mettere Lawrence nel sacco.
Cosa comporta l’amore nel cuore di un mercante? Beh, indubbiamente non pensare più solamente al profitto.
Dunque la stessa funzione del viaggio muta. Inizialmente era Horo che si era unita a Lawrence nel suo peregrinare di terra in terra in cerca del guadagno. Ora è invece Lawrence che si unisce a Horo nel suo viaggio alla ricerca di terre natali e di radici. Il senso di ciò è dato benissimo nella opening: “hai perso qualcosa, io ti aiuterò a ritrovarla”[/]>. Cert, la difficoltà sta nel fatto che Horo non ricorda con precisione da dove viene, essendo passati secoli.

Non mi è piaciuta la opening, la ending invece è migliore ma comunque niente di eccezionale. In entrambe il testo della canzone è molto pertinente.
Il finale sicuramente risolve alcune questioni, ma il viaggio non è di certo terminato, quindi spero in una terza serie!
In definitiva, chi ha amato la prima serie non verrà deluso dalla seconda.


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HSam

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
La saggia Horo non delude nemmeno nella seconda stagione!
L'atmosfera medievale e pacifica, si alterna a colpi di scena improvvisi e ravvivanti, ma diversamente dalla prima stagione, abbiamo una trama meno sviluppata che si basa su 2 vicende fondamentali.
Nonostante tutto non perde il suo fascino, resta una serie che riesce ad alternare le emozioni in un modo unico e, attraverso diverse versioni, cerca di dare un significato ai pensieri, sogni, paure dei protagonisti...
Opening Stupenda, ma che non puo competere con la prima, e colonna sonora in stile medievale che, a mio parere, non annoia mai e riesce a catturarti all'interno dello schermo.
Disegni sempre perfetti e bellissimi(risaltano soprattutto gli occhi rossi della protagonista XD).
Avviso a tutti i fan, per questa stagione, purtroppo niente Horo seminuda! XD
Sarà per la prossima, intanto 9 meritatissimo!!^^


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Riccardo80

Episodi visti: 10/12 --- Voto 9
La seconda serie è realizzata ottimamente come la prima, ovviamente rimando alla recensione che ho fatto in quella scheda.
C'è qui da dire in più che la nuova serie non ha nulla da invidiare alla precedente e anche i nuovi personaggi introdotti nelle varie tappe del viaggio sono intriganti.
Ovviamente anche le situazioni sono davvero interessanti.
Se vi è piaciuta la prima serie, anche questa non vi deluderà (e non sempre succede).

zublu

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zublu

Episodi visti: 2/12 --- Voto 7
Ho visto i primi 2 episodi di questa seconda stagione e devo dire che almeno l'inizio segue perfettamente la scia della prima serie: disegni non ottimi compensati da atmosfera e caratterizzazione dei personaggi sempre affascinanti e gradevoli. Un anime fantasy insolito che promette sviluppi interessanti, bisognerà vedere le prossime soluzioni di sceneggiatura insomma, ma per ora se avete gradito la prima serie non rimarrete insoddisfatti.