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Gustavo69

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Mentre la serie OAV di Black Jack era praticamente a metà della sua corsa, nel 1996 venne prodotto e distribuito anche un film di Black Jack, da noi con il sottotitolo "La sindrome di Moira", altrove semplicemente chiamandolo "Black Jack - The movie". In Italia arrivò prima in VHS, come era normale negli anni '90, e poi in dvd (niente alta definizione, per il momento). Il film propone un'altro incredibile caso clinico per il nostro medico senza licenza preferito, ma stavolta si tratta di qualcosa molto più complesso del solito, tanto che Black Jack dovrà mettere in gioco la sua stessa vita per arrivare alla verità.

Questo film è ovviamente più lungo di un singolo episodio degli OAV, circa 90 minuti contro i 50 scarsi degli OAV, la trama è più complessa del solito, ma di base non cambia molto rispetto a quello che abbiamo visto nelle "Dieci indagini al buio" (titolo usato da Yamato Video per denominare la raccolta degli OAV). La premessa è affascinante: siamo nel 1996, anno delle olimpiadi, e diversi atleti stanno battendo record del mondo, come quello del salto in alto, 100 m femminile e così via. Nei due anni successivi nel mondo vengono scoperti molti altri nuovi talenti, non solo atleti, in tutti i campi, talenti nel mondo dell'arte, della musica e via dicendo, talenti che si dimostrano immensamente migliori di qualsiasi altra persona vivente e non. Ovviamente in breve vengono fuori anche i gravi problemi di questi cosiddetti "super-uomini", ovvero che il loro fisico sta rapidamente deperendo, a causa di troppe endorfine rilasciate nel loro corpo. Il dottor Black Jack viene dunque chiamato da una misteriosa donna per aiutarlo a scoprire cosa si cela dietro quella che lei chiama "sindrome di Moira", di cui sembrano soffrire centinaia e centinaia di persone nel mondo. Black Jack finisce così in una situazione più grande di lui, che potrebbe mettere in pericolo la sua stessa vita e quella di Pinoko, nonché quella degli ex super-uomini che hanno contratto la sindrome di Moira.

Un film senza dubbio da vedere se si apprezza il sempre ottimo Osamu Dezaki alla regia, se si è fan di Black Jack e, in generale, se si è fan dei thriller vecchia scuola (d'altro canto stiamo parlando di un film di quasi 30 anni fa, ormai), con qualche colpo di scena ben assestato, anche se forse abbastanza prevedibile, ma in generale il film riesce a mantenere un'atmosfera angosciante, con Black Jack che all'inizio fa fatica a comprendere cosa stia succedendo al fisico di queste persone. Ed una volta scoperto l'arcano, si troverà a dover trovare una cura definitiva per la sindrome di Moira, e a scoprire chi c'è dietro tutto questo.


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kirk

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Ho già trovato il personaggio di Black Jack in altre opere riconducibili a Osamu Tezuka ovvero “L’uccello di Fuoco 2772” e “Le avventure di Bander” ma qui la collaborazione della Tezuka Prod. e della Madhouse mi hanno messo in mano un gioiellino anche dal punto di vista grafico: il chara è splendido e Osamu Dezaki si dimostra all’altezza del suo nome.
La trama è semplice: Black Jack è il più noto dottore senza licenza ed è chiamato a collaborare con una bella dottoressa senza scrupoli per salvare la vita ai superuomini creati dalla stessa in un esperimento che coinvolge più di 1.000 cavie, persone comuni disposte a tutto pur di ottenere dei successi che li liberino da una vita di sconfitte e marginalità e che in molti casi preferiscono morire che diventare di nuovo persone “comuni”.
Tutto ha inizio lo stesso anno in cui uscì il film (1996) con le Olimpiadi di Atlanta dove degli atleti sconosciuti battono record su record di atletica e nuoto, nel giro dei due anni successi compaiono superuomini anche nella scienza, nella letteratura, nella musica e nell'arte ma qualcosa non va…

Nel corso del film scopriremo cosa e chi sono dietro questo mistero con Black Jack che mette a repentaglio la vita.
Belli i disegni, le musiche e i colori insomma: da vedere. Sconsiglio la visione ai bambini senza un adulto accanto.


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ryo79

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Con questo lungometraggio fa il suo ritorno sugli schermi Black Jack, il famoso medico senza licenza creato da Osamu Tezuka. A due anni dalla fine delle Olimpiadi, i superuomini che hanno fatto scalpore cominciano ad ammalarsi uno dopo l'altro. Questa misteriosa malattia debilita il loro fisico portandoli lentamente alla morte. Black Jack viene ingaggiato per salvare loro la vita, ma per farlo dovrà svelare il mistero che si cela dietro questa malattia mortale. Un mistero che metterà a rischio la sua stessa vita. Inizia così il caso più impegnativo del dottore in nero. Mantenendo lo standard qualitativo degli OAV, Dezaki realizza una storia coinvolgente con un protagonista decisamente sopra le righe.

Si tratta di un film con una narrazione abbastanza lenta ma decisamente coinvolgente. Non essendo un film d'azione, tutta la vicenda ruota intorno alla trama ben strutturata, capace di catturare l'attenzione delle spettatore, seguendo il dottor Black Jack, operazione dopo operazione, fino a scoprire il terribile segreto che si cela dietro la "Sindrome di Moira" che, come la figura mitologica da cui prende il nome, recide il filo della vita di coloro che ne sono affetti. Dal lato tecnico si tratta di una pellicola molto ben curata, con ottimi disegni e animazioni fluide. Così come per la serie di OAV, sia le operazioni di Black Jack, sia le patologie dei pazienti, vengono riprodotte con una crudezza e un realismo senza paragoni. Persone afflitte da terribili convulsioni e dolori atroci che li portano alla pazzia o alla morte.

Assistiamo il dottore in difficilissime operazioni a cuore, polmoni e cervello con un livello di dettaglio impressionante. L'animazione è enfatizzata da movimenti di camera ad opera d'arte, fotogrammi ripetuti in sequenza e fermo immagine color pastello, che riescono ad esaltare le scene più significative e drammatiche della pellicola, trasmettendo al telespettatore sensazioni ed emozioni quasi tangibili. Si tratta di un'ottima opera, consigliata a chi è alla ricerca di un film d'animazione diverso dal solito, che tratta tematiche decisamente inconsuete. Ma è proprio questa sua particolarità, assieme all'ottimo comparto tecnico, a fare di questo anime un prodotto unico nel suo genere (mi sa che questa frase l'ho già detta :P).


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Uccello Gira-Viti

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Finalmente sono riuscito a vedermi questo splendido film. Dopo avere visto tutta la serie di OAV, mi mancava solo questo lungometraggio e oggi ce l'ho fatta.
La storia si svolge durante la fine degli anni novanta, cominciando precisamente con le olimpiadi di Atlanta. In queste olimpiadi vengono compiuti strabilianti record. Ogni limite umano viene superato, nel salto con l'asta, nella corsa, nel nuoto, e in tante altre specialità. Questo, viene detto dai telecronisti, è l'avvento del Super Uomo.

Finiscono le olimpiadi, ma i super uomini continuano a comparire. Nell'arte, nella musica, nella fisica e in migliaia di altri campi si trovano persone che passano dall'assoluto anonimato alla fama.
In tutto questo trambusto Black Jack è del tutto indifferente, e continua a operare i suoi pazienti ignorando questo fenomeno mondiale. Ma quando viene "intercettato" da una misteriosa donna, che lo convince a collaborare prendendo in ostaggio Pinoko e affermando che il caso a cui sta lavorando è in stretta relazione con quello di una paziente del dottore, deceduta per una sindrome misteriosa, Black Jack scopre la verità: tutti i super uomini sono afflitti da un inspiegabile invecchiamento degli organi interni con strane patologie correlate.

Da qui si dipana una storia che a metà tra fantascienza (anzi, fanta-medicina) e complotti e misteri pian piano svelati mi ha tenuto incollato al televisore. Black Jack rimane il personaggio ottimamente caratterizzato da Osamu Tezuka, ma graficamente evoluto rispetto al manga. Ciò fornisce una storia rappresentata in modo fresco ma maturo.
Nonostante io sia molto largo di voti non do il dieci poiché spesso avevo già intuito le evoluzioni della trama, che rimane però comunque molto piacevole. "La sindrome di Moira" è un film consigliato a chiunque cerchi qualcosa di più rispetto al solito lavoro disimpegnato.


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micheles

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
La serie OAV di Black Jack di Osamu Dezaki è un gioiello. Questo film ne costituisce la degna conclusione.
La trama è vagamente fantascientifica/fantapolitica: una malvagia organizzazione scopre una droga in grado di aumentare a dismisura le performance degli atleti, causandone però la morte in seguito a una misteriosa malattia, la "Sindrome di Moira" del titolo. Black Jack deve investigare e trovare una cura. Notevole la partecipazione di una bellissima dottoressa, da lustrarsi gli occhi.

Assolutamente raccomandato a tutti i fan dei due Osamu (Dezaki e Tezuka) anche se qui io vedo più la mano di Dezaki: la sua firma è il fermo immagine pittorico, l'effetto cartolina ad alta intensità drammatica visto in Rocky Joe, Remì, Lady Oscar, Jenny la tennista.
Il voto è 8,5 e non 9 perché il ritmo è un po0 troppo lento. A mio avviso gli episodi della serie della durata di un'ora rendono meglio di un film della durata di quasi due ore.


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Slanzard

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
In concomitanza con l’uscita della serie OAV <b>Black Jack - Dieci indagini nel buio</b>, <b>Yamato</b> aveva già distribuito il lungometraggio d’animazione cinematografico <b>Black Jack - La sindrome di Moira</b>. Realizzato nel 1996, il film è opera dello stesso staff della serie OAV della quale mantiene pertanto gli standard qualitativi. La maggiore lunghezza dell’opera, circa 90 minuti, ha reso possibile lo sviluppo di una trama più articolata e un miglioramento grafico e tecnico, senza per questo allontanarsi dalle scelte stilistiche già apprezzate nella serie.

Il film inizia nel 1996 durante le Olimpiadi di Atlanta, durante le quali assistiamo alla realizzazione di incredibili record mondiali che trascendono quelli che fino a poco tempo prima erano stati considerati i limiti fisici del corpo umano. Un saltatore con l'asta in grado di superare la soglia dei sette metri, una quindicenne in grado di battere persino il record maschile dei 100 metri piani e altri stupefacenti risultati danno origine alla teoria dei “superuomini”, persone dotate di un talento superiore, non solo nello sport ma anche nella scienza, nella musica e nell'arte. Passano due anni dalle Olimpiadi, e i superuomini iniziano a essere colpiti da un oscuro male che sembra condannarli a morte certa colpendo i loro organi interni. <b>Black Jack</b> viene ingaggiato per tentare di salvarli: inizia un nuovo caso per il geniale medico senza licenza.

Il DVD <b>Yamato Video</b> si attesta su livelli discreti:: buona definizione video, colori forse un po' troppo spenti e tre tracce audio, italiano 2.0 e 5.1 e giapponese 2.0, che svolgono con sufficienza il loro compito. Sul versante extra ben poco da segnalare, solo qualche <i>settei</i> (i disegni preparatori per l’animazione) e nulla più. Il prezzo si attesta sui 18 euro, un po' al di sotto degli standard attuali, ma certo non economico, considerando soprattutto che traduzione, adattamento e doppiaggio erano già stati realizzati in precedenza.


Concludendo, un'opera splendida consigliata a chiunque sia in cerca di anime maturi e ottimamente realizzati, che non abbia paura di seguire una narrazione a tratti abbastanza lenta, sfruttandola magari come introduzione al mondo di <b>Black Jack</b> per poi passare al recupero integrale del manga, distribuito in Italia da <b>Hazard Edizioni</b>.