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TWINKLE

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
D'improvviso ti ritrovi in una pioggia di spade volanti con scia colorata, animate (grazie al supporto di Ichiro Itano, il "maestro dei missili" di scuola Macross) in modo pazzesco, tra battaglie a suon di calci e spade laser con di nuovo la nostra protagonista di "Daicon III" ora cresciuta, ora sexy e coniglietta, in un video dai sei minuti che entrerà nell'immaginario collettivo dei nuovi otaku.

A due anni di distanza da Daicon III, lo staff si arricchisce di nuovi membri, tra i quali un giovane Yoshiyuki Sadamoto, il talentuoso animatore Mahiro Maeda e Norifumi Kiyozumi, oltre ad altri che daranno un piccolo supporto come il già citato Itano. Lo studio è cresciuto e l'esperienza pure, alla Daicon Film di Anno e co. non si sono girati i pollici nei due anni trascorsi dal primo corto, i ragazzi di Osaka avevano racimolato fondi tramite live-action, ma soprattutto abilità ed esperienza con The Super Dimension Fortress Macross (1982), la serie animata che stava rivoluzionando nuovamente il genere robotico, dopo Gundam. Il risultato sorprende il XXII Japan Sci-Fi Convention persino più del precedente grazie al suo ritmo mozzafiato, alle numerose citazioni e alla sorprendente realizzazione tecnica ancora oggi godibilissima.
L'anime ci propone un riassunto della precedente puntata dalla durata di circa un minuto, per poi catapultarci nel mezzo della battaglia, ma anche un viaggio nella cultura fantascientifica dell'epoca - impossibile elencare tutte le citazioni - che stavolta si concluderà con un atto pacificatore delle parti, il tutto accompagnato egregiamente dal brano "Twilight" degli Electric Light Orchestra, in una splendida sintonia tra suoni e immagini.

Citato innumerevoli volte (di sfuggita in Otaku no Video, la battaglia del quinto episodio di FLCL, l'opening del drama di Densha Otoko) "Daicon IV" è semplicemente epocale, amplifica oltremodo la componente "otaku" all'alba della loro era, un corto che ci ricorda come e perché amiamo gli anime, per divenire ambasciatore della storia e gettare base e frammenti di ciò che diverrà Gunbuster, Nadia, Neon Genesis Evangelion. Due anni dopo la grande ("Dai") ambizione di questo gruppetto di appassionati, diviene enorme ("Gaina"). Nasce lo Studio Gainax.


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Slanzard

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
A due anni di distanza dal primo video, la Daicon FILM era cresciuta. Sia in numero, essendosi uniti Yoshiyuki Sadamoto e Mahiro Maeda, sia in esperienza, avendo lavorato a numerosi live-action a basso budget e avendo alcuni di essi partecipato come animatori in 'Macross'. Avevano inoltre racimolato qualche soldo con la vendita del primo video e dei live-action, cosa che permetteva ora loro di lavorare in modo più professionale e di affittare un studio degno di questo nome. Fu con queste premesse che nacque un secondo video introduttivo, il <i>Daicon IV Opening Animation</i>. Il <i>Daicon IV</i> è, sotto tutti i punti di vista, un'evoluzione del <i>Daicon III</i>; dopo un breve riassunto del predecessore, rianimato interamente da zero, si passa a un video interamente inedito. La protagonista è la bambina di allora, ora cresciuta e graficamente ispirata alle Bunny Girl di Play Boy, e innumerevoli sono le citazioni, decine di volte superiori a quelle del <i>Daicon III</i>. 'Macross', 'Gundam', 'Yamato', 'Harlock', i supereroi Marvel e DC, Alien, 'Star Wars', serial per bambini come 'Obake no Q-Taro', 'Doraemon' e 'Fantaman' e... tanti altri che onestamente non saprei identificare. Vi sono esplosioni, acrobazie aeree, combattimenti con spade laser e molto ancora. Stavolta però sono stati inseriti come ringraziamento anche personaggi di Tezuka, dato che fu lui stesso a presentare il video al Daicon IV. Assolutamente non paragonabile al <i>Daicon III</i> il comparto tecnico, con animazioni, colorazioni e disegni in grado di renderlo più che godibile ancora oggi - a differenza del predecessore che purtroppo mostra tutta la sua età e la scarsa qualità dei materiali di partenza. Il tutto sulle ipnotiche note di una delle maggiori hit dell'epoca, Twilight degli E.L.O. (Eletric Light Orchestra). <i>Daicon IV</i> è uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie insomma, anch'egli entrato nella leggenda e forse uno dei principali responsabili dell'aumento della considerazione di anime e manga all'interno di manifestazioni come queste - che all'epoca li snobbavano quasi completamente non considerandoli "vera" fantascienza.


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Franzelion

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Di nuovo, due anni dopo, stesso festival, stesso staff chiamato per l'occasione, stesso concept. La nostra eroina è tornata, questa volta con <i>Daicon IV</i>, in una veste più cresciuta e affascinante, che avrà fatto la gioia dei molti otaku presenti alla conferenza - come avrete capito, il fanservice non manca.

Essendo passati due anni ci si sarebbero dovuti aspettare degli sviluppi sul piano tecnico, e le aspettative sono state mantenute: il corto è di eccellente qualità tecnica, con animazioni che in certe sequenze stupiscono veramente, con disegni decisamente più puliti e ordinati, e con una colonna sonora davvero bella e azzeccatissima. Insomma, come differenza qualitativa, dal primo "episodio" sembrerebbero essere passati circa 5 anni, quando invece sono soltanto due, e questo sta a dimostrare, e ha dimostrato, una sola cosa: quello staff, composto da Anno, Takai e soci, era più che competente, capace di fare grandi cose, così che da lì a qualche anno verranno finanziati per lo sviluppo del loro primo film: <i>Le ali di Honneamise</i> - i cui dettagli del successo commerciale non voglio ricordare.

Ma non è tutto, questi cinque-sei minuti non si limitano a fare animazione sperimentale, a fare vedere al pubblico "quanto eravamo bravi", ma ha gettato le basi, in maniera decisamente più concreta, per il futuro <i>Gunbuster</i>, e lo si evince da un forte e profondo messaggio apparso nel secondo minuto; riporto qui di seguito una blanda traduzione amatoriale del contenuto:

<i>Proprio nel momento in cui la tua mente sembra stia per destarsi
Ecco trovare un altro tempo
Dove la luce e l'oscurità sono una cosa sola
E mentre attraversi luoghi del buonsenso
Ti senti così felice da essere incapace di andare avanti
Io ho un messaggio da un altro tempo...</i>

Oltre che rappresentante la base per Gunbuster, a mio avviso, è anche un bellissimo messaggio ottimistico per il futuro a venire, per una realtà così bella ma lontana, solo desiderata, ma inarrivabile. E qualcosa mi dice che i creatori immaginavano proprio se stessi in un ipotetico (ora diventato reale) futuro nel quale avrebbero lanciato sul mercato ottimi prodotti d'animazione, e lavorato per una casa produttrice a tutti gli effetti.
Più bello ed elaborato del primo, e non meno fondamentale, <i>Daicon IV Opening Animations</i> si rivela essere una gradevole perla, da non perdere.

Utente5795

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Utente5795

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Altro cortometraggio d'apertura del festifal fantascientifico di Osaka. Stavolta siamo nel '83, e il risultato è molto più approfondito e sorprendente del già notevole Daicon III Opening Animations.

La protagonista è la stessa bambina del primo episodio, ma ora cresciuta e trasformatasi in una coniglietta sexy dai poteri mirabolanti. Seguendo le sue battaglie, vengono mostrati molti degli scenari tipici della fantascienza giapponese, tra mecha, alieni e catastrofi planetarie, con un apparato tecnico che regala esplosioni ed effetti speciali ancora oggi sbalorditivi (non a caso Hideaki Anno, Yioruki Yamaga e gli altri partecipanti vennero scelti come animatori di Macross).
Quindi ancora fanservice, ancora parodia, ancora citazione e ancora una classe invidiabile, che di lì a poco sarebbe esplosa in capolavori come Honneamise, Gunbuster, Nadia ed Evangelion.
Eccovi i Daicon Opening Animation III e IV, padrini, forse non abbastanza ricordati, della Gainax e della futura animazione giapponese.