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Utente70577

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Utente70577

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
"Working!!" è una serie anime del 2010 che narra delle divertenti e quotidiane vicende di un gruppo di ragazzi che lavorano part-time in un ristorante per famiglie di nome "Wagnaria". Ciò che mi ha colpito di questa serie è soprattutto il fatto che è riuscita a farmi ridere dal primo fino all'ultimo episodio, senza alcuna interruzione.
Considerando che, in serie di questo genere, capita che siano presenti momenti di calo dell'attenzione dovuti a scene o situazioni morte, bisogna già fare un plauso all'opera. Oltre questo, è presente anche una trama che lo spettatore può seguire, permettendogli di immedesimarsi un po' in tutti i personaggi, o quantomeno divertirsi insieme a loro.

Non c'è molto da aggiungere. Semplicemente è una serie che nasce per intrattenere e divertire chi la guarda. La domanda è: "Ci riesce?" Assolutamente sì. Se avete voglia di ridere con qualcosa che non sia troppo demenziale, che abbia in mezzo un storiella d'amore o almeno una qualche infatuazione giovanile, questa è la serie che fa per voi.


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ConteBudino

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Tratta la storia di Souta Takanashi che, durante una passeggiata d'inverno, incontra la "piccola ma grande" Poplar Taneshima, che lo invita nel ristorante dove lei lavora, il Wagnaria; inizia così per Souta un viaggio che lo porterà verso strade a lui sconosciute.
Non sono solo Souta e Poplar i protagonisti di tale vicenda, e quindi eccovi una piccola presentazione degli "altri": Kyouko "affamata"-san, la direttrice del locale (per maggiori info seguite la serie!); la caposala Todoroki, tenera, bonacciona e con una katana (sì, avete capito bene!); Satou e Souma, i due cuochi, il primo una grande persona, che, nonostante il significato del suo nome (zucchero), pare odi i dolci, il secondo un tipino dal fare misterioso ma interessante; Otoo-san, sempre in viaggio alla costante ricerca della moglie dispersa chissà dove e per ragioni ancora più arcane (capirete seguendo la serie); infine, ultima ma non meno importante, Inami, una liceale, un po' timida, ma carinissima, che pare abbia un piccolo problemino, niente di grave o incurabile, ma meglio starle a distanza di sicurezza, venti metri saranno sufficienti.

Questa serie è inoltra equipaggiata con una opening di tutto rispetto eseguita dalle doppiatrici di Taneshima Poplar, Todoroki Yachiyo e Mahiru Inami, con una ending altrettanto superba ma assai differente, un po' retro (che non guasta mai), e condita con un'atmosfera familiare con musiche a dir poco azzeccate, che danno quel tocco che serve nei momenti più banali ma anche nei momenti più seri, e un contorno di personaggi secondari che vi faranno passare momenti epici e che sarete sempre lieti di intravedere.

Si lascia guardare in tranquillità, è adatta a tutti, anche a quelli che cercano qualcosa di alternativo alla solita commedia. Voto: 9


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Cpt. Beefheart

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
"Working!!" è l'ennesimo esempio di anime che si potrebbe definire da 'finestra temporale': opera uscita nel 2010 e identica a centinaia di altre di anni adiacenti, si perde come una goccia in un mare di mediocrità e ripetitività.

Se l'idea di partenza è semplice, al limite dello scarno - un ragazzo inizia a lavorare part-time in un ristorante per famiglie -, ciò che dovrebbe attirare l'attenzione dello spettatore sono i risvolti comici causati dal peculiare staff con il quale il protagonista si trova a lavorare. Purtroppo, da quando un certo numero di questi sono introdotti nel primo episodio, essi rimangono immutati, e vengono puntualmente riproposti senza variazioni per tutta la durata dell'anime. Il peggiore di questi, in particolare, collegato a quella che viene spacciata come la chiave di volta in termini di trama, verrà, come spesso avviene in opere tanto scadenti, ripetuto ad oltranza numerose volte a episodio, senza alcuna ragione d'essere.

Ancora una volta il finale è tutto fuorché conclusivo, e sebbene ciò sia scusabile per una serie che chiaramente prevede delle continuazioni, la totale mancanza di progressi nella trama (ammesso che ve ne sia una) e l'assenza del benché minimo character development restano del tutto inaccettabili.

Terminata la visione, lo spettatore potrà infine godere della familiare sensazione di futilità e disgusto alla quale ha ormai fatto l'abitudine.


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Eversor

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
"Working!!" è una serie talmente semplice e simpatica da poter essere considerata tranquillamente al pari di un capolavoro: all'inizio non ti aspetti nulla di più che qualche scenetta divertente, ma, con il passare delle puntate, si comprende come quest'anime offra uno spettacolo ben maggiore. Uscito nell'ormai lontano 2010 e composto da tredici episodi in tutto, la storia si destreggia magnificamente tra la commedia e lo slice of life, preferendo però di gran lunga il primo elemento. Niente toni cupi o melensi che, molto spesso, sono tragicamente associati agli slice of life, bensì un andamento veloce e divertente, capace di coinvolgere come mai prima d'ora.

La trama è relativamente semplice e, di fatto, non ci sono chissà che "obiettivi", ma, in fin dei conti, il bello della vita lavorativa (va beh, "il bello" è abbastanza ironico) è proprio il saper imparare a godersi appieno ogni giornata, nonostante l'apparente ripetitività. Così dovrà fare Souta Takanashi che, convinto dalla bella e coccolosa Poplar (ovviamente è un soprannome) Taneshima, entrerà a far parte dello staff di un ristorante per famiglie. Niente di strano, insomma, se non fosse per l'originalità assoluta dei colleghi di lavoro, che lo costringeranno a vivere situazioni davvero esilaranti.
E a chiunque piaccia vedere un minimo di sentimentale, non preoccupatevi, perché "Working!!" offre nel menù delle storie d'amore particolarissime: prima di tutto quella tra Jun Satou e Yachiyo Todoroki (quest'ultima è completamente all'oscura dei sentimenti del giovane cuoco); l'altra, ancora più bella, mostra le vicende di Souta, il protagonista, con la timida Mahiru Inami. Una ragazza esile e magrolina, talmente androfobica da non riuscire a trattenersi dal picchiare qualsiasi maschio si trovi vicino a lei. Souta cercherà, quasi costretto, di aiutarla, causando però un inevitabile avvicinamento tra i due (niente paura, le prenderà lo stesso, anzi, più di tutti gli altri).

Partiamo dal presupposto che, sebbene all'apparenza i vari protagonisti possono apparire solamente comici, in realtà nascondono sentimenti piuttosto profondi e complessi. È vero che poi le vicende tenderanno ad assumere sempre una sfumatura ironica, ma non celeranno nemmeno un sorta di morale. Così come le storie d'amore possono far ridere, in realtà sono più belle e commoventi di molte altre, che, magari, puntando troppo sul lato romantico, le rendono assolutamente paradossali. In questo caso, forse, è proprio questo umorismo di partenza che permette allo spettatore di saper apprezzare maggiormente i pochi momenti seri.
I protagonisti subiscono una sorta di evoluzione nel corso della serie, crescendo grazie alle esperienze subite. Un maturazione, però, che avviene quasi inconsapevolmente. Lo stesso spettatore se ne rende conto solamente alla fine e, a parer mio, tutto ciò è davvero interessante.
Personalmente non sono mai riuscito ad amare fino in fondo le commedie demenziali e, all'inizio, non sapevo bene cosa aspettarmi da tale serie. Per fortuna si è rivelato un anime davvero impressionante, capace di coinvolgere, emozionare, divertire con la stessa intensità.

La grafica è molto bella, con colori puliti, ma neanche troppo luminosi. Anche la realizzazione dei personaggi non è male, soprattutto per quanto riguarda le ragazze: solitamente ci si ferma sempre nei classici "standard". Ovvero la comune ripetizione dei cliché di comportamento, abbigliamento e aspetto fisico. In questo caso invece, non solo mostrano un carattere del tutto originale, ma anche il loro aspetto esce leggermente dalle righe, tanto che la "ragazza" del protagonista mostra un fisico del tutto normale. Poco dotato, piuttosto alta, sgraziata, ma comunque carina di viso.
Belle le musiche e ancora di più il doppiaggio.

Potrei dire un'altra infinità di cose su questa serie, ma forse è meglio fermarsi un attimo, anche perché poi non riuscirei più a fermarmi. Ho divorato tutte e tredici le puntate e per fortuna che c'era anche una seconda stagione. Il finale infatti s'interrompeva proprio sul più bello: non che ci fosse una vera e propria storia dietro, ma la relazione tra Satou e Inami sembrava proprio sul punto di sbocciare.
Il manga è terminato, ma attualmente è in cantiere una terza stagione per l'anime, e dunque niente paura, appassionatevi pure, in quanto i nostri eroi non ci lasceranno tanto presto.

Voto finale: 9


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Vagabond90

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
"Working!!" è un anime tutto sommato divertente, contraddistinto da sketch comici e animato discretamente. I protagonisti sono tutte persone di giovane età, che lavorano e interagiscono presso un ristorante per famiglie della catena "Wagnaria", in una città dell'Hokkaido; i fatti narrati perciò si svolgono per lo più all'interno del ristorante. La serie è portata avanti dalle gag comiche tra i personaggi, sicuramente eterogenei, ognuno con una sua stramberia che lo contraddistingue. Nel complesso, l'animazione si lascia vedere, ma non brilla eccessivamente. I primi due episodi lasciavano sperare in un'opera che mantenesse lo stesso tenore per tutta la sua durata, però certe trovate comiche a un certo punto diventano ripetitive; non appena introdotti nei primi episodi, i personaggi hanno tutti dei punti di forza e riescono a creare situazioni esilaranti in continuazione, però da un certo punto in poi mi sembra tutto un po' uguale a sé stesso. E poi i personaggi a volte sono un po' troppo snervanti nelle loro manie...


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sakurasushi

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Tanti stereotipi, tanto fanservice e tanti fili che restano in sospeso. L'anime è uno slice of life con tanti personaggi e un luogo principale d'interazione (il ristorante Wagnaria), tutto condito con humor e intrighi amorosi. Solo che, insieme alla psicologia dei personaggi, si rivela anche il loro lato più bizzarro, al limite dell'assurdo. Lo hanno tutti, anche le figure più ordinarie, anche quelli che fino alla fine speravate fossero l'unico spiraglio di normalità.
L'animazione scorre molto piacevole anche se non particolarmente caratterizzata. Nel complesso l'ho trovato simpatico, una commedia con poche pretese che mi ha ricordato molto "Lucky Star". Come voto darei tra il 5 e il 6.


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npepataecozz

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Avevo sentito molto parlare di questo anime ma finora l'avevo sistematicamente evitato per due motivi: da un lato mi era stato caldamente sconsigliato da una persona di cui ho sempre apprezzato la competenza in materia e dall'altro ero molto diffidente sul fatto che una serie ambientato in un ristorante potesse davvero piacermi. In relazione a quest'ultimo punto, in particolare, mi preoccupava soprattutto il fattore longevità: ero dubbioso sul fatto che una commedia di questo tipo potesse mantenere lo stesso livello d'interesse per tutti e tredici gli episodi che lo compongono e, di conseguenza, temevo potesse entrare nella mia ormai sempre più ampia lista di anime cominciati e mai portati a conclusione.
Working!! invece si è dimostrato essere una graditissima sorpresa: non solo questa ambientazione un po' originale si è dimostrata azzeccatissima ma, contrariamente a tutte le mie convinzioni, il suo livello d'interesse non scemava lentamente col susseguirsi degli episodi (come accade di solito) ma restava costante per l'intera durata della serie.
La serie si basa sulle vicende di un gruppo di dipendenti di un ristorante per famiglie. Ognuno di essi possiede una qualche qualità o caratteristica fisica che lo renderà strano agli occhi degli altri: dalla bambina di diciassette anni, alla ragazza malata di androfobia passando per il ragazzo amante delle cose piccole e carine. Insomma in questo ristorante si penserà più a combinare casini di ogni tipo che a cucinare.
Come si sarà di certo capito Working!! non è certamente l'anime adatto per chi cerca un tipo di comicità anticonvenzionale: personaggi e situazioni rientrano, seppur con delle varianti, nella più classica tradizione comica giapponese: ogni personaggio, in particolare, rappresenta una vera e propria maschera carnevalesca, dalle cui debolezze e dai cui difetti trae la sua comicità. Il risultato ottenuto è comunque ottimo: la lunga serie di stereotipi presenti è stata ripensata e rielaborata in un modo davvero interessante. Uno dei meriti maggiori è stato, a mio avviso, la capacità degli autori di individuare immediatamente quali, fra tutte queste maschere, risultassero essere le più attraenti per lo spettatore e, pur non trascurando tutte le altre, centrare immediatamente l'attenzione della storia su di esse. Sembrerà una sciocchezza ma, negli ultimi tempi, mi è capitato di assistere a serie in cui ci si intestardiva inutilmente a puntare sui personaggi sbagliati.
Se contestualizziamo questo anime nell'ambito del genere a cui appartiene, trovargli dei difetti è impresa davvero ardua: qualche personaggio poco riuscito, qualche episodio un po' sottotono ma niente di più. Pur non riservando grosse sorprese Working!! è una serie che riesce a divertire quasi ininterrottamente per tutti e tredici gli episodi e di questi tempi è tanta roba. Consigliatissimo a chi ama passare le serate guardando qualcosa di non troppo impegnativo, divertente e spensierato.


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Sora89

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Una buona serie, come qualsiasi opera di fiction, deve avere (principalmente) tre componenti di successo: una buona storia, dei personaggi interessanti e un ambiente che incuriosisce. Working!! riesce a soddisfare i requisiti in tutte e 3 le categorie.

Come genere rientra nelle commedie, slice of life, con un tocco di demenzialità e love-story: un ottima premessa, almeno ai miei occhi, perché rappresenta una boccata d'aria fresca fra i generi di anime, un momento di divertimento e leggerezza assicurata.

Partiamo dalla storia: questa ruota attorno allo staff di un ristorante per famiglie, composto da studenti che lavorano part-time e altri giovani lavoratori. Il giovane Takanashi viene reclutato come cameriere da Poplar, sua sempai piccola e carina a cui non può resistere, essendo un vero e proprio "maniaco" verso tutto ciò che ha dimensioni ridotte. Si ritroverà collega di una serie di elementi alquanto unici.
La narrazione prosegue raccontando piccoli scorci quotidiani al limite dell'assurdo, mini avventure e anche storie d'amore che si creano nell'ambiente famigliare del ristorante grazie all'unione di questo strambo staff.

Ma presentiamo questo fantomatico gruppo di personaggi di cui ho già citato le mille stranezze: abbiamo il "minicon" protagonista; una 17enne che tutti scambiano per una bambina delle elementari; un'adolescente dall'aria innocua che odia gli uomini e ogni volta che ne vede uno lo pesta pesantemente; il cuoco dall'aria severa ma dal cuore d'oro; la solare caposala che non abbandona mai la sua katana; un vicecuoco subdolo e sadico; e infine la manager nullafacente dallo stomaco senza fondo e un passato da teppista. Senza contare tutti i personaggi che andranno ad aggiungersi alla crew principale! Ognuno di loro è ben caratterizzato e riesce a sorprenderci uscendo in qualche modo dal rispettivo stereotipo ormai fisso in ogni serie anime. La visione non potrà che suscitare una naturale simpatia nello spettatore verso questo gruppo male assortito che, non si sa come, riesce ogni giorno a far andare avanti il ristorante senza farlo fallire. Ogni giorno andremo ad indagare nelle vite dei nostri protagonisti, scoprendo le loro relazioni, le rivalità e le sopportazioni subite per mantenere una pacifica convivenza. Non tralasciamo la dinamicità della loro crescita: ognuno di loro ricaverà qualcosa di buono dal contatto con gli altri, migliorandosi ma senza mai smentirsi nelle proprie caratteristiche. Insomma, sarà impossibile annoiarsi.
Tutto questo, però, senza praticamente mai uscire dall'ambiente del ristorante, una location piuttosto originale, ma decisamente funzionale per il successo della storia: sbirciare i personaggi senza conoscere i loro background li rende misteriosi ed interessanti, lasciando aperta la strada ai più svariati colpi di scena.

Aggiungiamo un'animazione di buona fattura che non stanca mai l'occhio, un ottimo doppiaggio e delle divertenti sigle di apertura e chiusura: siete ancora qua a leggere? Allora vi darò un altro buon motivo per cominciarne la visione: la seconda serie non delude le aspettative e merita quanto la prima!


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Yellowmaster

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Ero incuriosito dalle voci (buone) che giravano su questo anime ed ho deciso di guardarlo. Sono rimasto piacevolmente colpito perché si tratta di una serie fresca, divertente, movimentata ed a suo modo originale perché il mondo della ristorazione è trattato dalle serie harem-scolastico sempre "di sfuggita" con la classica puntata dell'appuntamento. Qui invece ritroviamo i personaggi alle prese con la gestione di un ristorante per famiglie intorno a cui ruotano le avventure di 3 ragazzi (non il classico harem quindi) e diverse ragazze. Personaggio principale è il timido ma risoluto Sōta Takanashi, che viene reclutato per strada da una sua sempai, la dolce Popura Taneshima, che sembra una ragazzina delle elementari. Dato che Takanashi è un lolicon o, come si definisce lui un "minicon" amante cioè di tutte le cose piccole e carine, non se lo fa ripetere due volte e si ritrova a lavorare spalla a spalla con un gruppo di persone che definire "strane" è dire poco, ognuna con le proprie manie ed i propri vizi tra cui spicca Mahiru Inami una cameriera timida dai capelli color carota che è androfoba e sfogherà questa sua repulsione sul povero Takanashi per tutta la serie. Tutti i personaggi sono ben delineati, le caratteristiche peculiari di ognuno vengono ben sviluppate nel corso delle 13 puntate. Ai personaggi principali vanno aggiunte le 3 sorelle di Takanashi, anch'esse molto divertenti. I disegni sono molto belli, luminosi e colorati, il tratto è scorrevole. Le sigle sono molto orecchiabili e restano in testa con i loro ritornelli. Molto buono il doppiaggio fatta eccezione forse per la voce di Takanashi che non mi è piaciuta particolarmente. Menzione d'onore per il personaggio del cuoco biondo col ciuffo ribelle Jun Satō che ha sempre la sigaretta in bocca ed un carattere scontroso e riservato; non so perché ma mi ha ricordato un altro cuoco biondo con la sigaretta sempre in bocca che naviga su di una nave di pirati...
Peccato solo per il finale troppo soft, è fin troppo evidente che si si sono volute lasciare le porte aperte ad una seconda serie in cui molte domande sul passato e sul futuro dei personaggi troveranno risposta.


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KristianKensei

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Uno dei migliori anime delle scorse stagioni, ok, so di ripetermi, l'ho già detto per Angel Beats, ma come commedia questo batte sonoramente Angel Beats e, probabilmente, tutti gli altri anime dello stesso genere delle ultime stagioni.
Una commedia assolutamente frizzante grazie soprattutto a quei personaggi magnificamente caratterizzati e di una originalità rara, non con le solite divisioni in tsundere, yandere, dandere, etc. (seppur Yachiyo possa rientrare tra le yandere e si possano delineare anche gli altri personaggi, ma solo vagamente, non sono i soliti personaggi stereotipati)
La storia è molto bella e soprattutto, forse sbagliando, mi sono appassionato alle storie d'amore che stavano vagamente nascendo: "Satou x Yachiyo" e, soprattutto, "Takanashi x Inami"!
Due coppie che ci fanno morire dal ridere.
Ogni personaggio, sin dal protagonista al secondario, che si vede per un secondo, ci riesce a regalare un sorriso e forse di più.
In particolare, Satou, con la sua sfortuna e la sua aria da bullo, riesce spesso a strappare più di un sorriso, ma la vera forza dell'anime è sicuramente data da Inami-chan, una ragazza androfobica, che è una mina vagante per la pace del locale. Da ricordare anche le splendide sorelle di Takanashi.
L'opening è simpaticissima, la canticchio anche ora, mentre la ending non ha una grande forza, le altre musiche: non pervenute.
Unica grande pecca dell'anime è il finale troppo affrettato, ma spero vivamente che la seconda serie, apparsa in questa stagione, possa continuare degnamente questa piccola perla, immaginate che nell'ultimo episodio della prima serie di working ci viene presentato un nuovo personaggio e che la storia è tutt'altro che conclusa.
Quindi, aspettando la fine della seconda serie posso dire che sicuramente la prima merita! Consigliato a chi vuole ridere e non si fa, però, scoraggiare da uno di quegli anime senza una vera storia di fondo in cui i personaggi sono tutto.


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Dartes

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
"WORKING!!" è un anime mandato in onda in patria a partire dal Giugno del 2010, più precisamente sulla rete locale Tokyo MX. E' stato prodotto dal rinomato studio A-1 Pictures, sotto l'accurata ed impeccabile regia di Yoshimasa Hiraike. E' un'opera in grado di distinguersi con molta facilità: non tanto per la qualità che racchiude in sé, ma per il nome del genere che porta.

Infatti, la sua tematica principale è una: la cucina. Ovviamente, ci saranno spesso divagazioni in campi ed aspetti a noi più congeniali e familiari: come le storie d'amore e la bizzarra commedia. La storia si svolge in un ristorante dal nome Wagnaria, e ci narrerà le vicende di vita di un gruppo di giovani studenti che si dedicano all'esperienza culinaria. Gli sviluppi sono divisi a seconda di ciascun personaggio del "team": ovvero raccontano con molta tranquillità le esperienze, anche esterne al ristorante, dei giovani ragazzi. L'unico evento descrivibile nella trama è l'arruolamento di Sota Takanashi nel ristorante, effettuato dalla dipendente e studentessa Poplar. Questi ha deciso di accettare solo dopo essersi reso conto di quanto la ragazza che gli fece l'invito fosse piccola e carina, il lampante esempio di ciò che ai nostri giorni definiremmo "kawaii". Avranno così origine le avventure del gruppo di cuochi - uno più bizzarro dell'altro - che andranno ad affrontare tematiche di tutti i tipi, ben oltre quelle riguardanti la cucina.

Sono stato attirato da questo titolo a causa del genere che porta con sé, però, è mio dovere informare che non si dedica solamente alla cucina, ma anzi la tralascia molte volte per dedicarsi ad argomenti che rasentano il massimo sentimentalismo. La cosa più piacevole è sicuramente la caratterizzazione dei personaggi, che si mostrano uno più buffo e particolare dell'altro. Molti sono totalmente scellerati e dotati di fissazioni da manicomio, ma credo sia anche questo a dare un pizzico di pepe e simpatia all'anime in questione. Si sviluppa in modo scorrevole e non riesce mai ad annoiare; ma, al contrario, sarà in grado di coinvolgere pienamente lo spettatore - ancora sconvolto per il livello di follia che pullula beata. Spesso andrà a tralasciare e a mettere in secondo piano l'argomento di base, ovvero la cucina, per dedicarsi a storie d'amore dolci e mielose (anche se pur sempre buffe). Per quanto riguarda il lato tecnico si può solo dire che siamo su livelli altissimi, descrivibili con una sola parola: eccellenza. La regia di Yoshimasa si presenta impeccabile e degna di nota, in grado di mostrarci grandi effetti grafici e giochi di luce piacevoli per gli occhi. Il doppiaggio è adatto e regolare, specialmente per quanto riguarda Kana Asumi nel ruolo della piccola e kawaii Poplar. Si deve obbligatoriamente dire che un ruolo più che rilevante lo assumono i fantastici disegni, che da soli donano gran parte della bellezza all'anime "WORKING!!".

Nel complesso risulta essere un anime simpatico, sentimentale e - anche se più o meno in secondo luogo - culinario; da seguire con molta disinvoltura e spensieratezza.


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Crashis

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Detto in modo molto semplicistico, Working!! è un anime nella media del decennio. Non pretende troppo né si accontenta di poco, e ha un buon numero di personaggi in sole 13 puntate.

TRAMA
La trama è strutturata in modo molto "campato per aria": un ragazzo di nome Takanashi riceve una richiesta di lavoro da parte di una ragazza senpai della sua scuola di intraprendere la carriera della ristorazione. Detto così pare una trama complessa, ma credetemi, il lavoro nel ristorante è solo l'espediente per raccogliere le migliaia di gag che sono presenti in questa serie breve ma davvero ben riuscita. Nonostante però la saga non abbia un vero filo logico, c'è una certa godibilità di fondo, anche se in alcuni punti si creano dei "momenti morti", nei quali sembra che debba accadere qualcosa ma in realtà non succede niente. Anche se questa può sembrare una nota di demerito, è tutto il completo contrario. Un mini-filler in serie simili ci sta eccome, perché è quasi impercettibile per la mancanza di cronologicità e di logica degli eventi.
Le gag sono sempre ben riuscite e strappano dei sorrisi, ed è questo uno dei punti forza di Working, che incentra le gag soprattutto sulle coppie Takanashi/Taneshima, Satou/Kyouko, Souma/tutti (pare strano ma Souma sa tutto di tutti, perciò è inutile scrivere il nome dei personaggi, la coppia la forma sempre con chiunque).

LATO TECNICO
Tecnicamente Working ha una grafica presa 1/3 da Azumanga Daioh per le caricature, 1/3 da Durarara! per lo stile dei personaggi e 1/3 da K-ON! per i filtri grafici. Insomma, prendendo spunto da altri anime più famosi, Working si scava il suo bel posticino, con una grafica tuttalpiù scanzonata e parodizzata fino al midollo, ma nonostante tutto ben riuscita. Dal punto di vista musicale, ho adorato sia la opening che la ending, e devo dire che le BGM sono pochine, però davvero ben piazzate, e riescono a rendere bene i momenti che dovrebbero "coprire".

COMMENTO FINALE
In conclusione, Working!! è un anime carino, un titolo purtroppo poco duraturo e di nicchia, che prende spunti da anime ben più conosciuti e che riesce a far innamorare grazie al suo stile e alla sua simpatia. È una saga leggerissima, che tutti possono intraprendere. Una piccola nota di demerito però va al fatto che, per l'enormità del cast di personaggi, molti sono rimasti talmente marginali da essere ritenuti comparse. Basta fare l'esempio di personaggi che apparentemente sembrano i più presenti, come Souma o Satou, o anche Taneshima stessa, ma che in realtà non trapelano nessuna informazione personale nel corso della storia. Stessa cosa per nuove comparse, come Yamada nelle ultime puntate o Matsumoto: sono presenze quasi totalmente inutili, che hanno il singolo compito di tappare quei buchi delle ultime puntate.

VOTO FINALE: 7
Non metto di più perché prende spunti da altri anime, e quindi ha quella sensazione sgradevole di "già visto" nell'animazione e nella caratterizzazione dei personaggi.


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Ironic74

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Dov’è la normalità al giorno d’oggi? Di certo non nella squinternata tavola calda che fa da cornice all’anime Working!!
Qui di normale non c’è nulla e nessuno, neppure la cameriera occhialuta che si intravede per tutta la serie e che solo alla fine ci viene presentata. Perché la normalità in fondo è soggettiva e ad essere fuori contesto al Wagnaria è proprio lei che non si unisce agli altri strampalati personaggi per non essere contaminata dalle loro manie e piccole pazzie.

Tratto non da un manga o da una light novel ma bensì da una serie di strip comiche, Working!! ti spiazza fin dalla prima puntata con la sua verve effervescente e i continui siparietti comici al limite tra il grottesco e la pura esagerazione. I personaggi sono davvero un mix di fuori di testa ai confini della realtà! Dove troverai mai un posto di ristoro dove la capo sala dai modi affabili ti accompagna al tuo tavolo insieme alla sua Katana ben affilata e dove, se malauguratamente sei di sesso maschile, una delle cameriere d stende con un destro di precisione chirurgica?
Nei primissimi episodi non esiste praticamente trama, e lo spettatore viene risucchiato in uno spassoso caos fatto di gag a ripetizione, anche se poi c’è il tentativo di abbozzare una commedia romantica rendendo il fluire degli episodi meno spumeggiante ma comunque sempre divertente.

Il disegno è nella media del momento, ovviamente tendente al moe anche se con autoironia. I fondali e gli scenari molto curati, come anche i particolari (ad un certo punto possiamo ammirare una Fiat cinquecento perfettamente riprodotta!).
Le musiche sono perfettamente aderenti al climax della serie, estroverse e un po’ folli come la simpaticissima opening e la scherzosa ending.

Working, insomma, alla fine della fiera risulta aver fatto centro, regalando divertimento allo stato puro per tutti e 13 gli episodi senza prendersi mai sul serio, e la messa in cantiere di una nuova stagione non può che essere un omaggio ad un successo davvero meritato.


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SakuraHime

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Che cosa, ma soprattutto, chi, vi aspettate di trovare in un tranquillo ristorante per famiglie? Risposta, ovvia, di una persona che ha già visto Working!!: “una cameriera armata di katana, un’altra che ha la fobia verso l’intero genere maschile e non si trattiene dal menare qualsiasi maschietto le si avvicini, una manager che non fa altro che mangiare e poltrire, per non parlare di cuochi enigmatici e capi completamente svalvolati”.
Domanda ovvia, di chi non ha visionato questo capolavoro di esilarante pazzia: “qualcuno di normale nel corso delle 12 puntate c’è?” Beh, inizialmente potreste anche lasciarvi ingannare dalle apparenze della tenera Poplar-chan, o dal serio nuovo arrivato, Takanashi-kun, beh non fatelo! Anche loro, al momento giusto vi lasceranno scoprire bizzarri scheletri nell'armadio e particolarità.

I punti di forza di quest’anime sono essenzialmente due: la qualità del disegno ed il racconto, divertente, episodico e fuori dagli schemi, giocoso, dedicato alla vita di tutti i giorni e al fatto che ognuno con i suoi complessi, difficoltà, battaglie vinte e non, si confronta, cresce o almeno pian piano ci prova - chi più chi meno - o per lo meno ci ride su!

Insomma, se non l’avete ancora capito Working!! è imperdibile: un accurato mix di divertimento, pucciosità e pazzia allo stato puro! Lasciatevi coccolare da una commedia fresca e divertente che vi risolleverà anche dagli umori più bui, perché anche voi presto camminerete cantando “Sameone One One” (ovvero Sameone else, la divertentissima opening) sognando un magnifico posto chiamato Wangnaria che alla fine faticherete ad identificare come un comune family restaurant. E ricordate: questa è solo la punta dell’iceberg, perché tutto quello che non vi aspettate è Working!!


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Uccello Gira-Viti

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Working!! Mai titolo fu più fuorviante di questo: infatti, in questo allegro e spensierato anime il "lavoro" ha un ruolo sì da protagonista, ma senza quasi mai "comparire". In tutti i tredici episodi non ho mai pensato che stessero lavorando, ma che stessero lì a chiacchierare allegramente.

Ma andiamo in ordine: ho cominciato questo anime dopo aver letto di una seconda serie in cantiere e devo ammettere che me lo sono divorato in 4/5 giorni. Sarà che era già finito, sarà che non avevo niente da fare, fatto sta che mi è piaciuto parecchio. I personaggi sono tutti divertenti e nonostante siano presenti molti cliché sono tutti piacevoli. La non-storia fa ben capire che l'anime è tratto da uno di quei manga a quattro vignette, ma nonostante tutto procede in modo abbastanza fluido fino al finale, che ovviamente non conclude niente (ringrazio chi di dovere per la decisione della seconda stagione). L'opening e la ending mi sono piaciute molto, e sopratutto l'opening mi mette allegria solo a pensarci.

Purtroppo la storia è lentamente mutata da un comico davvero divertente a una specie di commedia romantica, che non mi è dispiaciuta, ma mi sono mancati anche quei venti minuti di risate che mi facevo prima. Però è un anime consigliato, e, anche per alzare un po la sua media, gli do un bel nove.


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ryuuguu_rena

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
L'unica cosa che conoscevo di Working!! era l'ending e, incuriosita, mi sono chiesta che tipo di anime potesse essere quindi, spinta da quella canzone orecchiabile cantata da tre dei miei seiyuu preferiti (ossia Fukuyama Jun, Daisuke Ono e Hiroshi Kamiya) mi sono dedicata alla visione di Working!!

La storia si svolge all'interno di un ristorante per famiglie, il Wagaria, che sembra avere come personale solo personaggi strampalati. Tutto comincia con l'incontro tra Taneshima-san e Takanashi-kun: la ragazza infatti si avvicina al ragazzo chiedendogli di andare a lavorare nel ristorante nella quale lei è dipendente; il ragazzo, avendo un debole per qualsiasi cosa che sia piccolo e carino, accetta. Comincerà così la sua avventura da cameriere part-time.
Accanto a lui troveremo: Taneshima, una ragazzina che, a causa della sua altezza, verrà sempre presa in giro da tutti, soprattutto da Satou-san; Satou appunto, un ragazzo freddo e distaccato ma molto attento a ciò che avviene attorno a lui la cui unica debolezza è l'amore a senso unico che prova per Yachiho-san; Souma, collega in cucina di Satou, un ragazzo molto riservato che non rivela mai nulla sul suo conto ma, non si sa come, ha informazioni che riguardano ogni dipendente e che usa per ricattarli; Inami, una ragazza che ha paura degli uomini, infatti ogni volta che ne vede uno lo colpisce senza pensarci due volte (Takanashi deciderà di curare questa sua fobia, a sua spese, poverino!); Yachiho, una ragazza che ha occhi solo per il capo, che venera e riverisce, senza farle mai mancare nulla e assecondando ogni suo capriccio; Kyouko, il capo responsabile del ristorante ma non svolge nessuno dei suoi doveri e passa il tempo a mangiare parfait che puntualmente Yachiho le prepara; infine Yamada, una ragazzina che arriva a metà serie (accompagnata da Ootou-san) che vivrà nel ristorante e che idealizzerà i suoi colleghi come componenti della famiglia ideale che lei ha sempre voluto.

L'anime può essere diviso in due parti: la prima, nella quale ci vengono presentati i personaggi e nella quale tutti sono sullo stesso piano, e una seconda parte nella quale viene messo in risalto il sentimento che Inami prova per Takanashi.
Punti forti dell'anime, secondo me, sono il doppiaggio e le musiche; molto bella sia l'opening (Someone Else) sia le ending (Go to Heart Edge e Golden Day che chiude l'episodio 9). Anche i personaggi sono molto ben caratterizzati e ognuno ha il proprio spazio (almeno nella prima parte dell'anime), che non è mai troppo invadente e si incastra bene con quello degli altri personaggi.
Secondo me potevano sviluppare e sfruttare meglio l'idea, ma se non erro il manga o la light novel (non ricordo bene) dal quale è stato tratto l'anime è ancora in corso. Spero di vedere una seconda serie con maggiori sviluppi e nuove ed esilaranti situazioni!

Consigliato a chi ha voglia di qualcosa di leggero, divertente e con un pizzico di romanticismo (oserei dire anomalo) che non guasta.


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ReiRan->--@

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Prendete un ristorante per famiglie, metteteci dentro lo staff più strampalato e divertente che possiate immaginare, shakerate bene, ed otterrete Working!!
Seguiamo le vicende di Takanashi Souta, un normalissimo studente sedicenne, con la fissa per le lolite e per tutto ciò che è piccolo e kawaii, reclutato per le strade nevose di una città della prefettura di Hokkaido, dalla sua senpai Taneshima Popura - dalla statura così ristretta, da essere scambiata per una ragazzina delle medie o peggio delle elementari - per un lavoro part-time come cameriere al Vagaria. Inutile dirlo, Takanashi sarà subito rapito dalla mini-senpai e non potrà rifiutare l’offerta, quindi ci verranno introdotti gli altri membri dello staff: una manager ex teppista con probabili affiliazioni yakuza, che segue la filosofia “voglia di lavorare saltami addosso, ma prima avvertimi che io mi scosto”; una smemorata e dolce cameriera che va in giro con una katana; un rude e scostante cuoco; un cameriere gentile all’apparenza, ma che in realtà è un subdolo manipolatore; un capo sempre disperato per la moglie che l’ha abbandonato; una strana ragazzina fuggita di casa; e infine una cameriera con un’acuta androfobia, che le causa come riflesso incondizionato di picchiare qualunque uomo abbia a portata di pestaggio.

Ma i personaggi strampalati non si fermano certo qui, poiché tutta la famiglia del protagonista non è da meno, il ragazzo ha quattro sorelle dalle personalità ingombranti, ossia la maggiore donna in carriera, la seconda scrittrice hikikomori, la terza ubriacona dai facili costumi, e infine la quarta - l’unica più giovane di lui - perfetta donnina di casa e mammina, con forse troppo attaccamento per il fratello…
Ecco completata la galleria di stereotipi e luoghi comuni da anime/manga, tutti personaggi già visti e rivisti, eppure il prodotto risulta divertente, specie nel mondo in cui i protagonisti andranno ad interagire tra loro, tra accadimenti della vista quotidiana, amori e amori non corrisposti, imprevisti e fraintendimenti.

Le animazioni sono nella media del periodo, il character è di quel gusto moe che va tanto di moda ultimamente, invece ho trovato molto carina ed orecchiabile la opening: "Someone else" di Kana Asumi, Saki Fujita e Eri Kitamura, a volte mi frulla ancora per la testa.
Tutto sommato l’anime risulta godibile, ma ci lascia con un finale sospeso, poiché il manga da cui è tratto è ancora in corso.


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Nikki

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
"Benvenuti al Wagnaria!", così inizia "Working!!", breve serie di 13 episodi. Di fronte abbiamo il classico anime slice of life (spaccati di vita), una non-trama supportata da situazioni assurde e imbarazzanti, e personaggi esagerati nelle loro caratteristiche, il tutto accompagnato da un disegno super deformed. Questo è il tipo di cartone che io adoro.

Attori principali di questo delirio sono un gruppo di ragazzi che lavorano part-time al Wagnaria, fast-food/ristorante per famiglie.
Takanashi, sembrava, il protagonista... entra a lavorare al Wagnaria dopo esser stato reclutato da Taneshima, ragazza molto carina con il complesso dell'altezza. Al posto di lavoro si scoprono man mano gli altri dipendenti, un cuoco dall'aria minacciosa, un aiutante pettegolo, una manager ex-teppista e una ragazza a lei devota che va in giro portando una katana. Insomma, un bel mix di gente insolita. Poi c'è Imari, che soffre di androfobia e alla vista di un uomo lo deve colpire. È su di lei e sul suo problema che la serie prende una svolta quasi definitiva: Takanashi, come la migliore delle crocerossine, si impegna ad aiutarla a superare la fobia.
Il resto sono scenette e sketch vari che dove a farla da padrona sono l'eccentricità e le (tante) stramberie dei personaggi.

Ci troviamo, come si è intuito, in un ristornate, una scelta curiosa se si pensa che il 98% di questi anime sono ambientati a scuola, set più naturale visto che tutti i personaggi che compaiono hanno meno di 20 anni.
Inutile parlare dell'animazione, dagli anni 2000 tutti i cartoni vantano di una produzione discreta e Working non fa eccezione, non siamo più negli anni '70 ai tempi del (mitico) "Bem il Mostro Umano".
Il disegno e la grafica sono gradevoli, i colori vivi e accesi, le ragazze carine, il tutto accompagnato da un tratto "moeggiante" che intenerisce (o kawaizza) tanto. Noticina negativa invece sulla computer grafica, leggermente fuori posto.
Le musiche supportano le gag e creano l'atmosfera, tuttavia non sono niente di particolarmente rilevante; è invece la sigla "Someone Else", dalle influenze ska, a essere un piccolo gioiello, mentre la finale "Heart no Edge [..]" è campionata su un classico rock'n'roll.
Un altro punto di forza della serie sono le voci, Working non avrebbero reso così tanto se non supportati da un buonissimo doppiaggio (anche se la bontà delle voci giappo non è novità).

La comicità di Working si base sull'esplosività dei personaggi, una comicità che (prima) stupisce e fa sorridere, ci si innamora subito di questo utopico ristorante e di chi ci lavora. È il trionfo della demenzialità made in Japan, dove le gag non-sense, seppur ripetitive, coinvolgono e (a me) divertono; tanti i momenti esilaranti alternati, a volte, con alcuni riflessivi.
Insomma, Working è bello, divertente e simpatico, pecca solo nella brevità della serie. Per quel poco di storyline non c'è evoluzione e i protagonisti non trovano una giusta collocazione. Pertanto a noi spettatori viene mostrato molto, consolidamento delle relazioni, aspetti personali dei ragazzi, nascita di amori... ma dopo 13 episodi tutto diviene inconsistente, tutto è sospeso per aria e, forse è questo "smarrimento" il punto debole di Working.
Inoltre certi personaggi, come le sorelle di Takahashi, Otoo e Yamada, sono poco approfonditi, quasi lasciati ai margini. Ed è un peccato perché erano tutti characters molto interessanti.
Il potenziale c'è e il materiale abbonda per una eventuale seconda parte.


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roooo83

Episodi visti: 12/13 --- Voto 8
Takanashi Sota è uno studente liceale di 16 anni, innamorato perso delle cose piccole e carine. Un pomeriggio di ritorno da scuola incontra Poplar Taneshima, una ragazza tanto bassa da sembrare una studentessa delle elementari, mentre in realtà è una sua senpai. Taneshima offre a Sota di lavorare insieme a lei come cameriere al Wagnaria, un ristorante per famiglie. Invogliato dall'aspetto minuto e “kawaii” della ragazza, Sota accetta il lavoro e il giorno seguente si presenta al ristorante. Ma se il Wagnaria è formato da un personale alquanto bizzarro, come un giovane cuoco sempre serio e pacato, una manager nullafacente ed ex-teppista che pensa solo a mangiare dolcetti, una caposala bellissima che va in giro con una katana legata ai fianchi, un aiuto-cuoco che ricatta i colleghi per svolgere diversi lavori al posto suo e una ragazza androfobica che non può fare a meno di colpire ogni uomo che le passa davanti, cosa mai potrà succedere? Il povero Sota si armerà allora di santa pazienza e inizierà la convivenza lavorativa con i nuovi colleghi, cercando di conoscerli meglio nonostante le apparenze. Scoprirà così, tra una “portata” e l'altra che dietro a ognuno (o quasi) di loro si nasconde qualcosa di buono!

Working!! è davvero un anime esilarante. O meglio, la prima metà della serie lo è. Perché inizia carico di situazioni buffe e divertenti con molte battute che fanno scompisciare dalle risate, per poi trasformarsi all'improvviso in un anime quasi sentimentale.
Tutto ruota attorno all'androfobia della dolce e timida Inami Mahiru. Dalla prima volta che Sota ha ricevuto un pugno da lei a causa della sua paura degli uomini, il ragazzo ha deciso di curare pian piano la sua androfobia per l'incolumità di se stesso e dei clienti del ristorante. Quindi, dopo aver trascorso gli episodi iniziali a prendere botte a destra e a sinistra, tutto cambia nel momento in cui Inami-chan si rende conto che Takanashi è qualcosa di più di un amico. Ecco spiegato il risvolto sentimentale che tutto sommato non da affatto fastidio, solo che forse la serie si propone inizialmente per essere tutt'altro genere di anime.
Devo dire comunque, che il character design mi è piaciuto molto, (lo stile mi ricorda un po' K-ON!) così come le musiche che accompagnano le gag. Le sigle sono veramente bellissime, in particolare l'ending “Go to heart edge” suona davvero originale con quel sound rock vecchio stile.
Anche se la comicità non è stata mantenuta alta come nei primi episodi, la serie mi ha comunque fatto un'impressione più che positiva, tanto che mi auguro un seguito, dato che i presupposti direi che ci sono tutti. Working è l'anime ideale per trascorrere una serata in allegria!


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aimi

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Questo anime ha una trama molto semplice. Il protagonista è Takanashi, un ragazzo con la fissa delle cose piccole e carine; un giorno una ragazza gli chiede di lavorare con lei in un ristorante perché sono a corto di personale, e siccome questa ragazza è fisicamente molto piccola e graziosa, lui senza neanche pensarci troppo accetta subito.
La vicenda dell'anime gira tutto attorno a questo ristorante, in cui ogni dipendente e padrone ha delle manie o fissazioni strane: ad esempio c'è il protagonista che è come detto prima è fissato per le cose piccole e carine, c'è la caposala che va sempre in giro con una katana nella cintura, la manager che sa solo mangiare e non lavora mai, la ragazza che ha paura degli uomini e tanti altri.

Questo anime è molto carino e divertente, le prime puntate sono molto divertenti, però man mano che si va avanti la comicità incomincia a calare leggermente, dando più spazio ad una storia possiamo dire sentimentale, anche se in realtà non è troppo esatta come definizione, però anche se la comicità cala un po' ti rimane la voglia di continuare a guardarlo per vedere come verranno sistemati i vari personaggi, e poi perché l'anime rimane comunque simpatico.

I disegni e le animazioni sono fatti molto bene, anche la regia è ben fatta, sul lato tecnico non ho trovato nessuna pecca. La sigla iniziale è molto carina e ritmata.
Consiglio questo anime a chi ha voglia di un titolo leggero, simpatico e divertente

fufforg

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fufforg

Episodi visti: 6/13 --- Voto 6
Per ora ho visto soltanto sei episodi dell'anime, ma mi sono fatto bene o male un'idea generale sull'anime che, credo, non cambierà fino alla sua conclusione. In pratica si parla di un ragazzo normale che ama le cose "kawaii" e che per questo finisce per lavorare part-time in un ristorante, attirato da una sempai più grande di lui ma piccina e, appunto, kawaii. Nel ristorante lavorano un sacco di altri strani personaggi, tra cui Inami, una ragazza che ha la fobia degli uomini e per questo appena ne vede uno sente il bisogno di picchiarlo selvaggiamente.
Gli episodi visti finora confermano che le gag, seppur divertenti, son sempre le solite due o tre ripetute all'infinito e dopo un po' stancano. In sei episodi non c'è una novità che sia una, ognuno ha uno schema piuttosto semplice e non c'è quasi approfondimento alcuno sui vari strambi personaggi che abbiamo conosciuto bene già dal primo episodio. Sembra riuscito a metà insomma ed è un peccato perché il potenziale ce l'aveva eccome.