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HypnoDisk

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Primo film cinematografico della serie animata di Dr. Slump & Arale trasmessa negli anni 80 da Fuji Tv, è stato doppiato in italiano tra il 1996 e il 1999 e pubblicato in VHS da Dynamic Italia col titolo "Dr. Slump e Arale the Movie: Wonder Island, l'isola delle meraviglie", con le voci di Ambrogio Colombo (Senbei) e Perla Liberatori (Arale), che io sappia non esistono altri doppiaggi per i film.

Essendo di Dynamic l'adattamento è fedele all'originale e privo di qualunque censura. Il lungometraggio che ha la durata di un normale episodio, propone uno dei capitoli più esilaranti dell'opera di Akira Toriyama; Il Dr. Slump trova dentro una rivista erotica una video-cassetta con un messaggio del defunto (?) padre in cui gli viene rivelata la formula per creare una pozione d'amore, il quale ha bisogno di una lacrima del Re Demone Gyasuka. Senbei parte alla ricerca di questa lacrima, ovviamente col proposito di far innamorare la signorina Midori.

Per essere del 1981 ha una grande qualità tecnica, e devo dire che rispetto alla serie animata che sto visionando proprio in questo periodo, il film ha uno stile grafico decisamente più moderno. Consiglio a tutti questo episodio speciale divertentissimo e con un finale che mi ha fatto accappottare dalle risate.

Il doppiaggio italiano sembra buono, vi sono numerosi doppiatori romani bravissimi, tuttavia alcune scelte non mi sono sembrate abbastanza convincenti, in ogni caso se si vuole bypassare il problema "voci diverse" si può sempre recuperare la storia di questo episodio vedendo la puntata 11 ("L'isola delle meraviglie / L'orco cattivo") del remake del 1997 "What a mess Slump e Arale" che traspone appunto il capitolo di Wonder Island, seppur con alcune modifiche.

Utente970

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Utente970

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Durante le pulizie estive, Senbee Norimaki trova in mezzo ad alcune vecchie riviste "sporcellose" una videocassetta contenente un messaggio del suo defunto padre, intenzionato a lasciargli in eredità la formula con cui preparare un potente filtro d'amore. Senbee, innamorato perso della professoressa Midori, si dimostra subito molto interessato, ma disgraziatamente l'ingrediente fondamentale per l'elisir si può ricavare solo dalle lacrime di un pericoloso demone che abita nella misteriosa Wonder Island. Deciso a non arrendersi, il caro Dottor Slump partirà coraggiosamente per l'isola, con Arale e Gacchan al suo seguito.

"Dr. Slump: Arale-chan Hello! Fushigi shima" è un film, se così si può chiamare, non eccezionale ma carino.
Cominciamo dando una buona notizia: la versione italiana esiste eccome, con il titolo di "Mechalopolis la città dei sogni".
Personalmente trovo che il doppiaggio di questo anime abbia alti e bassi a causa di alcune scelte che non sono tanto fuori luogo, quanto poco accurate. Suppaman infatti è ben interpretato ma ha una voce troppo giovanile che, forse, uno scambio di doppiatori tra lui ed il sosia Tarzan avrebbe potuto migliorare. Anche Senbee "Slump" Norimaki dal canto suo ha un tonalità lamentosa che, pur risultando familiare e accettabile, è ben lontana da quelle scure e graffianti della serie tv classica e del suo triste remake modernizzato. Una scelta adeguata a un personaggio goffo, ma più in linea con un character di secondo piano o fisicamente diverso dal dottore.

Riguardo alla trama, pur con le genialate di Toriyama, i filtri d'amore sono un argomento piuttosto vecchio, prevedibile e poco stimolante da seguire, oltretutto la storia riprende uno degli episodi già letti nei primi volumi del manga, senza cambiare, o peggio senza aggiungere quasi nulla. Il capitolo a cui mi riferisco fu un auto-omaggio dell'autore a quella che fu non solo la sua prima opera non cestinata, ma anche la storia vincitrice del Weekly Shounen Jump Grand Prize del 1979, pubblicata da noi 20 anni dopo, insieme al suo seguito, nella raccolta Toriyama World edita dalla Star Comics. La fusione di Wonder & Slump, pur non rendendo pienamente la folle fauna fiabesca dell'isola, si rivelò già allora un'idea vincente, in quanto le due opere avevano il medesimo tasso di demenzialità e la versione animata, proprio grazie alla sua fedeltà, non è da meno.
Purtroppo la mancata rielaborazione ci fa pagare lo scotto della durata complessiva, che si attesta sui soli 24 minuti di un normale episodio televisivo. Le uniche aggiunte visibili nel cartone sono l'introduzione, che presenta un siparietto comico-eroico, e la comparsa di due poliziotti del villaggio pinguino in altre vesti. Niente però che riesca ad aggiungere più di cinque minuti alla vicenda.
A dire il vero ho notato un'altra modifica rispetto alla versione cartacea, ma essa non influisce sul fattore della longevità o della trama. Mi riferisco all'aspetto della vampira sull'isola. Per come la ricordo io, la sua figura possedeva una capigliatura corvina normalissima e non aveva tocchi di grigio che facessero intendere occhi ed altre parti anomale. L'aspetto che acquisisce nell'anime le ha fatto perdere un po' sul piano della bellezza, ma indubbiamente le ha giovato abbastanza dal punto di vista ultraterreno.

Dal punto di vista tecnico siamo su livelli pienamente sufficienti; tutto risulta molto pulito da vedere, anche questo in maniera molto simile alla serie tv, con una colorazione che forse sente un po' meno il peso del tempo.
Non ritengo si possa lodare quest'avventura in maniera particolare, l'autore coinvolse i suoi protagonisti in avventure ben più coinvolgenti, dalle gare alla Wacky Races a special preistorici, fino ai combattimenti spaziali. Ovviamente ci sarebbe da controllare nelle oltre 240 puntate quali avventure non erano già state trattate, ma da un movie sarebbe lecito pretendere una trama creata di sana pianta e almeno altri 15 minuti in più di durata.
Quello che mi sento di concedere a questo titolo è che, nella sua semplicità, anche se più adatto a far parte di collana di OAV, riesce a intrattenere piacevolmente-; ma è troppo lampante che gli autori non si sono sprecati.


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Kotaro

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Primo di una lunga serie di uscite cinematografiche dedicate a Dr. Slump & Arale, Hello! Fushigi shima! è un filmetto di mezz’ora tratto da uno dei primi capitoli del manga, che non era stato trasposto nella serie televisiva.
Allo scopo di preparare una pozione d’amore che possa far finalmente cadere ai suoi piedi l’amata professoressa Midori, il dottor Senbei si reca, accompagnato dalle fide Arale e Gacchan, a Wonder Island, un’isola sperduta e abitata da esseri stravaganti. Uno degli ingredienti fondamentali della pozione è infatti una lacrima di Gyasuka, il mastodontico re demone che abita l’isola. Inizia così un viaggio avventuroso che porterà il trio di protagonisti a contatto con le mille e più stramberie di cui il luogo è costellato.

Hello! Fushigi shima! è in un certo senso qualcosa di romantico, un Akira Toriyama coronato dal successo di una produzione cinematografica, ispirata alla sua opera, che guarda al passato e omaggia la sua opera d’esordio. Wonder Island è, infatti, il titolo della short story che nel lontano 1979 portò l’autore all’attenzione della Shueisha, e il resto è storia.
L’ambientazione e i personaggi di quella storia vengono qui ripresi e ampliati, presentando un mondo bizzarro e delirante che si amalgama perfettamente con l’altrettanto delirante Villaggio Pinguino, teatro delle avventure di Senbei e Arale.
La vicenda prosegue in maniera lineare e demenziale, senza presentare particolari colpi di scena o risvolti psicologici, ma limitandosi a presentare un’inarrestabile sequela di esilaranti siparietti comici e personaggi assurdi che non mancano di strappare ben più di una risata allo spettatore.
Del resto, il tempo a disposizione è poco, e bisogna usarlo con parsimonia; tuttavia Hello! Fushigi shima! calibra comunque in maniera egregia tutti i suoi elementi riuscendo a risultare efficacemente comico e mai approssimativo nella resa della sua vicenda.

Essendo un adattamento dal manga, la storia è già nota a chi lo ha letto, ma la visione scorre comunque piacevole e mai noiosa, dato che la trasposizione è assolutamente perfetta e nel film si ritrovano tutte le scene e le battute della versione cartacea (meno una, che comunque era trascurabile), riprodotte in maniera pedissequa. Inoltre, sono stati aggiunti diversi siparietti non presenti su carta, i quali coinvolgono altri personaggi non presenti nel capitolo originale, come i compagni di scuola di Arale, l’alieno Nikochan e il suo attendente, i demenzialissimi Suppaman e Parzan (quest’ultimo quando uscì il capitolo del manga non era ancora comparso nella storia) e i due sfortunatissimi poliziotti Gala e Pagos. Questi, qui riciclatisi guardie del palazzo del re demone Gyasuka, hanno un destino affine a quello che la vicenda originale riserva loro: “Perché finiamo sempre allo stesso modo anche nel film?” diranno, rivolti allo spettatore, mentre finiscono spiaccicati da Arale come di consueto.

Hello! Fushigi shima! è un viaggio in un mondo colorato all’insegna dell’allegria. Dopo trent’anni dalla sua realizzazione, naturalmente la veste grafica appare molto arretrata, ma per l’epoca comunque era piuttosto buona. In ogni caso, lo stile di disegno utilizzato, che ricalca in maniera fedelissima quello del maestro Toriyama, è ancora attualissimo e capace di donare un’incredibile simpatia e bonarietà ai personaggi, che così sono resi empatici allo spettatore. Sarà impossibile, infatti, non parteggiare per lo sfortunato Senbei, che le prova tutte per riuscire a sposare l’amata insegnante, o per il bistrattatissimo re demone Gyasuka, che appare possente e minaccioso e viene messo fuori gioco in maniera demenziale nel giro di pochissimi minuti.
Il doppiaggio giapponese si rivela essere ispirato e ricco di particolarità, oltre che di tutti i grandi nomi che lavoravano contemporaneamente alla serie tv, dalla quale sono state riprese anche tutte le spensierate musiche composte da Shunsuke Kikuchi e le due divertenti sigle “Wai Wai World” e “Arale-chan ondo”, qui ricantate appositamente da Mami Koyama e Kenji Utsumi, i due doppiatori del dottore e della robottina.

In linea generale, si tratta unicamente dell’adattamento di un episodio del manga, quindi il film non è nulla di più particolare rispetto a un canonico episodio della serie televisiva. Tuttavia quello ambientato a Wonder Island era uno dei capitoli meglio riusciti e la trasposizione è stata effettuata in maniera ammirevole, riuscendo a mantenere tutta la comicità presente su carta, pur con qualcosina in più donato dall’animazione.
Purtroppo di questo film non c’è una versione doppiata in italiano, almeno che io sappia, difatti la versione da me visionata era in lingua originale priva di sottotitoli, ma sono comunque riuscito a capirlo e a riderci su anche grazie al fatto che conoscevo già la versione cartacea.
Se ci fosse alla lettura qualche appassionato di Dr. Slump che sa il giapponese o sa dove trovarne una versione sottotitolata in una lingua a lui comprensibile, gli consiglio vivamente la visione di questo film, dato che è un perfetto adattamento di uno degli episodi più spassosi della serie.