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Faffy05

Episodi visti: 13/12 --- Voto 6
«Highschool of the Dead» è un anime tratto dal manga omonimo. Beh che dire: mi aspettavo tutt'altro quando l'ho iniziato a vedere.
Come quasi tutti gli anime apocalittici sugli zombie lascia un po' a desiderare. Viene etichettato come horror ma le atmosfere horror vengono continuamente rovinato dalle scene ecchi. La storia è abbastanza banale, personaggi sono o approfonditi male o non proprio approfonditi. La grafica è carina. È da vedere? Dipende da cosa cosa cerchi: se vuoi un horror è da evitare, invece se cerchi un ecchi è consigliatissimo. L'unica lezione che magari si può ricavare da questo anime è la capacità di adattamento alle avversità dei personaggi, nonostante il fatto che tutti quelli che conoscono diventano zombie essi hanno il coraggio di sopravvivere.

Pro:
-Fan service a volontà.
-Grafica accettabile.

Contro:
-Storia banale.
-Personaggi approfonditi male o non proprio approfonditi.
-Troppo fan service.
-Molti momenti di tensioni sdrammatizzati da scene ecchi.
-Finale non concluso.

Voto: 6/10

Penso sia un anime da vedere solo per il fan service. Abbastanza pessimo a livello di storia e resto. Tutto sommato non è proprio male, diciamo è guardabile.


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halienato

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Normalmente recensisco e giudico i prodotti in base al genere a cui appartengono e in questo caso recensirò il prodotto per come si presentava e per come me lo aspettavo, visto il suo genere. Amo il genere ecchi sia chiaro e di solito li valuto per quel che il genere intende fare, ma qua vi è una pretesa di appartenere al genere horror e essendo un amante di tale genere cinematografico mi aspettavo qualcosa di ""diverso"", almeno in parte.


COMPARTO TECNICO 6
Discreto per la maggior parte del tempo, niente che faccia urlare al miracolo come pure niente di proprio pessimo. alcuni effetti sonori come il "boing" durante le scene concitate o che dovrebbero essere di tensione e la regia che fa vedere i culi e le in primo piano anche nelle scene concitate, smorza tutta la tensione della scena che perde tutte le sue pretese di essere un horror. A questo aggiungiamo una fisica dei seni improponibile dove a rallenty si muovono più veloce dei proiettili.

PERSONAGGI 5
C'è qualche sporadico tentativo di approfondire i personaggi, ma rimangono comunque tremendamente stereotipati, piatti come una tavola; forse il lato caratteriale è l'unica cosa di piatto in questa serie. Alla fine della fiera, dopo qualche mese dalla visione non mi è rimasto in mente un qualche personaggio in particolare e sono arrivato anche a scordarne i nomi. Questi stereotipi vengono usati per portare avanti una improbabile storia d'amore tra una tizia, che ha visto smangiucchiarsi il ragazzo di fronte, e un tipo, che aveva rifiutato prima della catastrofe. Dopo circa tre episodi dalla morte del ragazzo, la tipa già sembra urlare: " ti prego impalami con la tua mazza" (parlo della mazza da baseball ovviamente). Gli altri neppure li descrivo perché abbiamo l'otaku maialone che viene "rivalutato" in quanto appassionato di armi (quindi automaticamente sa combattere no? Giusto), la tizia figa e cupa con la katana, la tizia intelligente e con gli occhiali (l'unica che in iealtà abbia un minimo di serio approfondimento), la senpai rinc*****nita dal solo ruolo di essere usata come oggetto sessuale. Ho dimenticato qualcuno? Beh se lo ho dimenticato è perché non è importante

STORIA 4
Se c'è una cosa peggiore dei personaggi è la storia, di una banalità disarmante, magari nel campo anime può essere anche originale, ma nel campo horror è alla base di tutti i film sugli zombie, nei quali però almeno abbiamo una focalizzazione sui personaggi, sul dramma e sulle scene tensive, cosa che qua manca del tutto: dei ragazzi che sopravvivono ad una improvvisa epidemia zombie si riuniscono e tentano di fuggire dalla città, fine. Il resto fa tutto da contorno e da escamotage per giustificare il tripudio di bocce (sarebbe più corretto chiamarli palloni da calcio) e culi. Tutto questo non è negativo per un anime che punta ad essere un semplice ecchi, ma quando si hanno le pretese di essere preso sul serio si dovrebbero poi accettarne anche le conseguenze.

CONCLUSIONE (6 + 5 + 4)/3= 5

Se siete in cerca di un horror statene alla larga perché riesce a rovinare ogni possibile chance di creare una situazione tensiva inserendo seni e sederi a caso e suoni inappropriati che smorzano tutto (la scena dove la senpai è in trappola in infermeria sarebbe anche bella e tensiva, peccato che poi appena gli zombie irrompono prevale il suono boing boing delle sue palle da pilates e le inquadrature iniziano a far vedere si gli zombie ma attraverso i suoi seni e il suo culo).

Se al contrario volete vedervi un ecchi incentrato su seni e culi e ve ne sbattete delle idee originali nella trama, dei personaggi complessi e delle scene horror e tensive allora ecco a voi un buon prodotto da valutare, in particolare in tal caso consiglio la visione dell'OVA. Come sempre tutto dipende da cosa si cerca in un prodotto. Il vero problema qua è il pretendere di essere una serie horror, si nota infatti che prova a creare tensione, prova a creare drammaticità ma poi fallisce miseramente grazie a quel tic incontrollabile di inserire in ogni dannata scena un qualcosa di sessuale.


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alex di gemini

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
Dato che sulla trama si è già detto tutto non mi soffermerò. Ma "Highschool of the Dead" è un anime da vedere? Molti lo accusano di essere una storia senza valore, che serve solo a mostrare mutandine, gambe al vento e petti all’aria, belle ragazze (Rei è la mia preferita) in stile film americani anni '70. Personalmente lo trovo una versione giapponese di "The Walking Dead". Inoltre trovo che la caratterizzazione dei personaggi non manchi, così come vi siano molte interessanti riflessioni sulla vita, su quante cose diamo per scontato nella vita e nella società… il tutto a torto, dato non sono poche le catastrofi che possono far crollare tutto. MI piacciono molto le storie survival e dopo interminabili partite a "The Walking Dead" mi sono davvero sentito a casa, fin dal primo episodio. Trovo che "Highschool of the Dead" sia un perfetto esempio di survival anime, nonché un elogio di come si debba tirar fuori la forza interiore per poter sopravvivere, di come non sia facile decidere se salvare qualcuno o lasciarlo morire, se abbia senso mettere a repentaglio una vita per salvarne un’altra, di come non sia facile il rapporto con i propri genitori proprio perché bello e intenso. Di come la sicurezza data dall’ordine sociale e dalla tecnologia finiscano con renderci più deboli, poiché abbiamo perso la voglia di rischiare. La caratterizzazione dei personaggi è buona, anche quella della piccola bambina che supera in maniera forse troppo rapida la morte dei genitori, ma direi che va bene lo stesso. Grafica bella, dai colori caldi, regia curata, sigle valide. Voto 7,5 e peccato che la serie non proseguirà più causa morte dell’autore.


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GerrySeven

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"High School of the Dead": molti, quando sentono questo nome, pensano subito alla cacca fatta ad anime.

E se vi dicessi che è un anime bello?
E se vi dicessi che è un anime da vedere?
E se vi dicessi che per capire questo anime bisogna essere maturi dentro?

E sì, è esattamente quello che vi sto dicendo: questo anime è bello! Questo è un anime da vedere! Per capire questo anime bisogna essere maturi dentro!
Le prime cose che ho subito apprezzato di questo anime sono le animazioni e i personaggi: animazioni degne della Madhouse, stento a crederci che questo anime sia del 2010; poi i personaggi diversamente da altre serie TV o film a tema zombie, fanno delle scelte intelligenti, e hanno tutti quanti un carattere ben distinto. La opening non mi è piaciuta molto, invece le OST le ho apprezzate moltissimo. Un'altra cosa che ho apprezzato molto è stato il doppiaggio della Yamato Video.
Per concludere, secondo me non si può definire questo anime "Tette, Culi e Zombie". Come ho detto, per capire questo anime bisogna essere maturi dentro.
Ho deciso di dare un 8 a Trama, animazioni e disegni, personaggi, colonna sonora e opening.
Facendo così la media finale è 8, quindi il mio voto a questo anime è un 8/10.


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AnthonySoma-sensei

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8,5
La stabilità mentale e psicologica dell’essere umano è il risultato di una complessa evoluzione all’interno di un ambiente prevalentemente globale, il quale è divenuto sempre più affidabile ma allo stesso tempo piatto. È proprio a causa di questa impalpabile monotonia trasformativa, che gli individui hanno perso gradualmente la percezione del rischio e di conseguenza non riescono ad affrontare con efficacia delle problematiche più gravi e meno comuni. Solo in questi momenti è possibile verificare quanto l’essere umano tenda a se stesso (egoismo) o agli altri (altruismo): è facile pensare a noi stessi seppur ci troviamo in una condizione di benessere con noi stessi e allo stesso tempo è semplice pensare agli altri esclusivamente per raggiungere dei secondi fini… tuttavia cosa accade quando gli esseri umani si ritrovano bene o male nella stessa posizione e ad affrontare un nemico comune spuntato all’improvviso? Questa, a mio avviso, è la premessa della serie “Gakuen Mokushiroku”, la quale è ambientata in una realtà alternativa dove presumibilmente a causa degli effetti di un “misterioso virus”, le persone hanno cominciato a trasformarsi in veri e propri zombie (morti viventi)… oltretutto l’epidemia è riuscita a diffondersi rapidamente poiché il virus è possibile trasmetterlo anche se si viene morsi o attaccati da questi particolari esseri, essendo per loro natura aggressivi, forti e molto sensibili ai rumori. Le vicende si concentrano principalmente su un gruppo di liceali giapponesi, i quali riescono a fuggire con successo dalla propria scuola, ma si tratta solo del primo fra i tanti ostacoli che dovranno affrontare per sopravvivere all’interno di un mondo oramai sprofondato completamente nel caos.

Alcune delle vicende a cui abbiamo assistito col passare degli episodi, hanno risposto chiaramente alla nostra premessa: l’essere umano non è affatto in grado di adattarsi e gestire la pressione derivante da particolari contesti nuovi e difficilmente decifrabili, proprio perché è abituato a vivere all’interno di un habitat prevalentemente protetto e con delle condizioni pericolose o minacciose piuttosto “standard”, alle quali nella maggior parte dei casi, già conosce quali strategie di problem solving mettere in atto per aggirarle o risolverle. Infatti l’elemento fondamentale e mancante è proprio l’ "organizzazione" sia delle strutture sanitarie che delle forze militari, politiche o speciali… di fronte ad un’epidemia improvvisa e soprattutto mai registrata prima, le organizzazioni globali si sono dimostrate inermi e influenti di fronte al pericolo. Naturalmente le conseguenze sono piuttosto ovvie: ansia, terrore, disordine e perdita di cognizione della realtà (follia); i primi due status emotivi sono imprescindibili per decidere più facilmente se pensare a se stessi o prodigarsi per gli altri. La scelta più ovvia è la prima, di fatti abbiamo potuto apprezzare come le grandi potenze mondiali hanno ben pensato di bombardarsi l’un altro con testate nucleari, piuttosto che provare a collaborare e a coordinarsi per affrontare il nemico comune, in questo caso il terrore e la paura di essere sopraffatti dal proprio simile è addirittura superiore al rischio di estinzione dell’umanità stessa, il che ci fa tanto riflettere sulle problematiche che ancora oggi si trovano nella nostra società, nonostante migliaia e migliaia di anni di evoluzione e sviluppo. D’altro canto, per poter essere altruisti in situazioni simili, è necessario possedere una forte autoefficacia e soprattutto una percezione di controllo della situazione non indifferente, oltre che a mettere a centro i tanto citati principi e ideali etici e morali, i quali ci vengono trasmessi fin dalla prima infanzia.
Scegliere dei liceali per affrontare questo cambiamento inavvertito è una scelta più che corretta, sebbene i giovani siano ancora grezzi e soprattutto immaturi, sono allo stesso tempo gli individui che più facilmente possono assorbire e adattarsi al pericolo e alla minaccia, poiché ancora non completamente assuefatti al mondo piatto e monotono che conosciamo. In secondo luogo sono anche coloro i quali dovranno necessariamente garantire futuro all’umanità e in teoria dovrebbero essere molto meno sacrificabili rispetto agli adulti. Questo aspetto si fa chiaramente avanti nella seconda parte dell’anime, cioè di come gli adulti siano scettici e riluttanti nei confronti delle esperienze assurde, ma veritiere, citate dagli adolescenti! Questo abuso di potere è dato a priori dall’esaltazione delle proprie doti intellettuali e culturali superiori sempre teoricamente rispetto ai ragazzi, tuttavia in questo caso non ci si ritrova ad affrontare questioni di tipo culturale o sociale quotidiane, ma siamo in un contesto completamente nuovo per tutti, dove tutti, quindi, sono posti sullo stesso piano.

L’ecchi è uno di quegli elementi che difficilmente possono essere giudicati con criterio, in quanto da una parte riesce a rendere l’opera meno pesante, più vivace e in alcuni tratti anche interessante per lo sviluppo della storia sentimentale del protagonista; dall’altra, però, è stato dosato in maniera eccessivamente incauta e inopportuna, non ha senso vedere mutandine, sederi o delle oppai, nel momento in cui delle ragazze stanno per essere divorate ed uccise da degli zombie! È come se delle morti venissero parodizzate o sminuite, ci mancavano solo la presenza di abusi sessuali o altro di simile da parte dei morti viventi per chiudere davvero in bellezza… che venga concesso allo spettatore di godersi appieno o rimanere terrorizzato da una bella e pura scena splatter!
La struttura grafica non mi è dispiaciuta affatto, stiamo parlando comunque di un anime realizzato pur sempre nel 2010; ho notato che alcune fisionomie sono più dettagliate rispetto alle altre, infatti paragonando ad esempio Komuro, Kōta e Alice con Rei, Saya e Shizuka, alcune differenze nei lineamenti ritengo siano chiare, per non parlare poi delle sproporzionatissime oppai dell’infermiera, sinceramente sono davvero inguardabili, diciamo che è stato fortunato Komuro a trovarsi delle potenziali amiche così “ben dotate”. Opening ed ending nella media e sicuramente un ottimo doppiaggio!

Nel complesso è una serie che ho trovato per certi aspetti molto interessanti, non ho approfondito ulteriormente la psicologia dei protagonisti poiché ancora troppo grezza da essere analizzata, tralasciando qualche elemento come ad esempio il “lato oscuro” di Saeko. Consiglio vivamente la visione dell’anime e soprattutto la lettura del manga, poiché il messaggio che ci ha voluto trasmettere l’autore è molto radicato implicitamente nell’essere umano, peccato sia ancora in bilico il prosieguo dell’opera, oramai in pausa dal lontano 2011.
Il mio voto finale è 8,5…

Utente72087

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Utente72087

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Highschool Of The Dead" è una serie animata del 2010, tratta dall'omonimo manga di Daisuke Satō, rilasciata in Italia da "Yamato Video", con relativo doppiaggio, della durata di dodici episodi da venti minuti circa l'uno.

L'opera non fa altro che ricalcare le caratteristiche delle più celebri pellicole di G. Romero, mostrandoci già dal primo episodio l'inizio di una infezione che trasforma le persone in spietate macchine di morte ormai prive di qualsiasi forma di umanità.
La storia prende quindi il via all'interno del liceo dove studiano i nostri protagonisti, che date le circostanze vedono nel fare gruppo l'unica possibilità per uscire illesi da quel luogo che si sta trasformando in un inferno.
Questi si vedranno quindi costretti ad intraprendere una pericolosa fuga dal luogo, ormai compromesso dalla presenza dei non-morti, per cercare rifugio in un posto più sicuro, che dovrebbe fungere da punto di partenza per ricongiungersi con i propri cari.
Ogni episodio è incentrato sulle vicende che dovrà affrontare il nostro quintetto di eroi per sopravvivere, vedremo quindi venire snocciolati il problema della fuga, del trovare un luogo sicuro dove accamparsi e della sopravvivenza; infatti, durante il corso della serie avremo modo di capire che i non-morti non saranno l'unico ostacolo che li separa dalla sopravvivenza.

Ciò che più di tutto nella serie riesce a tenere alto l'interesse dello spettatore è la presenza di una trama intrigante, già vista molte volte sotto forma di film, ma che qui trova una degna espressione per quanto riguarda il mondo dell'animazione nipponica.
A fare da contorno c'è un comparto grafico di tutto rispetto, sia per quanto riguarda i personaggi che le ambientazioni. Per quanto riguarda invece le animazioni c'è da fare un discorso a parte, in quanto tutte sono volutamente estremizzate, quasi assurde, si passa dalla improponibile fisica dei seni delle dolci protagoniste a quella più brutale del sangue, rappresentata sempre con enormi schizzi dello stesso, quasi come si volesse fare eco alla piega ecchi della serie. Spostandoci invece sui personaggi, devo fare una critica alla caratterizzazione degli stessi, non ad alcuni, bensì a tutti, in quanto la caratterizzazione è pressoché superficiale o assente, fatto che costringe lo spettatore a fare a pugni tra l'affetto che si prova per loro dopo tante "avventure" e l'effettiva conoscenza che si ha di loro, fatto che dimostra uno scarso sviluppo della trama orizzontale.
Degna di nota è l'atmosfera che il regista è riuscita a creare in questa serie, dove le tinte horror infatti la fanno da padrona (non spaventose o inquietanti) e riescono a farti percepire il pericolo attraversando lo schermo, fatto che aumenta in maniera positiva l'immersività dello spettatore.

La trama di per sé non ha grandi colpi di scena, tuttavia non si può dire che non ci provi, e non mostra nemmeno troppa attenzione ai dettagli, quali spiegazioni degli eventi mancate o buchi di trama a tratti evidenti; si fa tuttavia perdonare andando ad inserire alcune citazioni e critiche auto ironiche riguardo l'opera stessa, particolarità che ho molto apprezzato. Ulteriore precisazione va fatta per l'andamento degli episodi, a dir poco altalenante, e quindi fastidioso, in quanto si passa con troppa non curanza da momenti seri e dall'atmosfera ben costruita a momenti carichi di fanservice che la vanno completamente a rovinare, fatto che capita con davvero troppa frequenza.
Concludo l'esame della trama dicendo che attualmente questa è un'opera incompleta a causa della tragica scomparsa dell'autore Daisuke Satō, e ad oggi, non si conosce ancora il destino della serie, se sarà ripresa e conclusa o abbandonata.

Quanto appena affermato potrà sicuramente riguardare solamente il mio soggettivo giudizio, pertanto di seguito vorrei elencare i pregi, e ciò che invece si potrebbe migliorare dell'opera.

-PREGI-
Bella l'atmosfera, trasferisce davvero il senso di pericolo oltre lo schermo;
Ottimi i disegni, molto belli e vari;
Bei movimenti di macchina per la scelta delle angolazioni;
Espressioni dei personaggi credibili;
Interessante l'autocritica che fanno i personaggi, quasi come sapessero di essere frutto di un'opera di fantasia;
Scene d'azione ben realizzate e non confusionarie.

-DA MIGLIORARE-
Componente ecchi davvero troppo invasiva, anche quando non servirebbe;
Caratterizzazione dei personaggi appena accennata o assente;
Effetti speciali esagerati;
Alcuni personaggi avrebbero potuto dare molto di più alla serie, invece sono rimasti nell'ombra;
Assenza di spiegazioni in seguito ad alcuni eventi;
Fastidioso andamento altalenante della trama;
Assenza di finale.

L'edizione ha un costo medio di 25/30 euro ed è disponibile sia in formato DVD che Blu-ray, oppure gratuitamente, sottotitolata, sul canale YouTube di "Yamato Animation".

Consiglio la visione a chiunque sia appassionato di film e serie horror, perché sotto questo punto di vista ha molto da offrire, nonostante l'assenza di finale; oppure a chi si voglia concedere qualche ora di tranquillità senza dover usare troppo la testa per seguire una trama complicata, lasciandosi trasportare dalle vicende dei nostri eroi.

In conclusione, posso affermare che la storia vale il tempo della visione, anche solo per i motivi citati in precedenza, tuttavia ci tiene a precisare di non voler essere presa troppo seriamente.


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DrXabaras

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
Metto 10 per controbilanciare i voti bassi dati da bacchettoni ultra offesi dal fanservice che lo hanno guardato solo per dargli un brutto voto.

É un anime a posto, senza pretese, che mantiene tutte le sue promesse, che accontenta i fan del genere ecchi e action con scene calde e provocanti e anche esilaranti.

É sullo stesso livello di trama di un qualunque horror movie sugli zombie di serie B di stampo hollywoodiano ma riproposto in salsa anime, il che gli conferisce spunti e aggiunte tratte a piene mani da genere.

I personaggi sono stereotipati ma funzionano, abbiamo un protagonista che sa il fatto suo, l’amica di infanzia, la tsundere coi codini, l’otaku cicciottello, la bella ed elegante presidentessa, la bionda stupida e con il seno imponente...

La serie non avrá mai un seguito per via della morte dell’autore, quindi il mio voto è anche una sorta di ringraziamento per il suo lavoro, che lascia ancora discutere amche dopo il suo passaggio a miglior vita.


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Scarlett7

Episodi visti: 12/12 --- Voto 3
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Ammetto che per qualche millisecondo mi sono aspettata di vedere qualcosa di interessante in questa serie e invece nulla di fatto! Poi, essendo un'amante del genere, sarò forse stata troppo critica ma ho visto sinceramente di meglio.

La storia comincia in una normale giornata scolastica quando Takashi, come suo solito, saltava le lezioni poichè si sentiva un fallito che non era riuscito a combinare niente con la sua amica d'infanzia Rei ora fidanzata col suo migliore amico. Però quel giorno un tizio, diciamo così "dall'aria sciupata" si addentra nella scuola e nessuno capisce che è uno zombie perciò si fanno mordere senza se e senza ma trasformandosi nel giro di un minuto e mezzo in zombie assetati di sangue. Takashi, che vede tutta la scena, trascina fuori Rei e Hisashi, il bestfriend/fidanzato-di-lei/comparsa-di-una-sola-puntata per trarli in salvo. Ok, sembra che la cosa si possa evolvere in due modi, ma non evolve nel solito triangolo amoroso anche perchè Hisashi diventa uno zombie per difendere Rei e schiatta già al primo episodio (così hanno deciso dalla regia). Si salveranno anche altri personaggi secondari che si aggregheranno e formeranno il gruppo di protagonisti: Takagi, Saeko, Hirano e la dottoressa Marikawa.

Takagi è un'amica di Takashi, innamorata di lui, molto viziata e si vanta sempre di essere la più intelligente del gruppo, ad ogni puntata... sai che gli intelligenti del gruppo non si salvano mai durante un'apocalisse di zombie, vero? E infatti stava per schiattare tre o quattro volte, salvata sempre dai suoi compagni di classe tra cui Hirano, che ha una cotta per lei, ma quest'ultima se ne sbatte altamente insultandolo in tutti i modi e ripudiandolo.
Hirano è un fissato di donne, armi e guerre... insomma è naturale che un ragazzo sempre schivo, maltrattato, isolato, sottovalutato e in piena fase adolescenziale si comporti come lui, quindi non è stato sgradevole come personaggio, anzi mi faceva molto divertire.
Saeko era in assoluto il mio personaggio preferito, tuttavia durante l'episodio nove, gli autori hanno pensato bene di rovinare questo personaggio con frasi tipo "mi sono bagnata" o facendola (forse) baciare con Takashi e inscenando una specie di tresca tra i due che non sembra essersi realizzata del tutto perchè la serie finisce in maniera repentina. Niente da dire sulla sua vena di follia nel piacere di uccidere qualcuno o di avere un nemico, dato che con questo si spiegano tantissime cose sul suo conto!
Quella che proprio non ho sopportato è la sensei Marikawa, quella che non ha proprio senso, che si salva pure lei grazie all'intervento di altri, non impara manco a sparare, ma è molto brava a buttare sotto le persone. Grazie a lei, viene introdotto un altro personaggio, solo per una frazione di secondo, quello di Rika Minami, un personaggio davvero ben fatto, un tiratore scelto che in tutto compare solo per due minuti delle dodici puntate... un vero spreco, ma da un lato è meglio così, sennò mi distruggevano anche questo personaggio, perciò è lei la mia preferita!
Per quanto riguarda i protagonisti, Rei è veramente cretina, ha il padre poliziotto, fa vedere che sa usare le armi e tutto e poi pugnala gli zombie trafiggendogli il petto. Ma cosa non ti è chiaro di "colpiscili in testa per ucciderli"? Si innamora solo ora che c'è l'apocalisse di Takashi e si merita il suo menefreghismo ad un certo punto. Fino ad un certo punto.
Takashi, dal canto suo, essendo circondato da belle ragazze tutte sgambate e scollate non perde occasioni per ingraziarsi il favore delle ragazze e sembra ci sia stato anche un bacio con Saeko, ma nulla con Rei ovviamente. Un po' lecchino per i miei gusti, ma è anche insignificante come protagonista, non mi ha proprio convinta.

La serie prosegue con loro che cercano di eliminare gli zombie e di non farsi mordere, salveranno anche una bambina di nome Alice (che dopo manco due millisecondi già chiama Takashi "fratellone" e mamma Takagi "zia", è normale questa cosa?) e un cane chiamato Zeke che diventeranno le mascotte del gruppo, per poi arrivare a casa Takagi, tutto con un contorno di ecchi, tette, culi, mutandine e reggiseni vari. Ed eccoci col primo problemone della serie: nonostante il fatto che siano dodici puntate, il che è una gran bella cosa, la serie predilige le scene ecchi rispetto alle scene d'azione, anche perchè quest'anime rientra (credo) nella categoria azione, ma persino e soprattutto nelle scene d'azione c'è dell'ecchi, con tette che fanno cose che noi umani non possiamo nemmeno immaginare e mutandine sbandierate allo spettatore... come se me ne fregasse qualcosa dell'intimo indossato dalle ragazze. I maschi apprezzeranno, ma io no, se è un'apocalisse di zombie, ben venga senza ecchi! Ma non solo... la trama è sviluppata veramente male. I primi tre episodi più o meno sono passabili, dopodichè la trama va a farsi benedire lasciando spazio ad ecchi e scene del tutto prive di senso e che continuano fino agli episodi undici e dodici dove si dà una leggera svegliata, ma è comunque troppo tardi!
Altro tasto dolente riguarda il lancio della bomba... in un particolare episodio verso la fine della serie, sono state sganciate quattro bombe, di queste solo tre vengono distrutte mentre una riesce ad esplodere. Si scopre ben presto che questa bomba è una EMP = bomba elettromagnetica, usata per mettere fuori gioco le apparecchiature tecnologiche. Ok. Adesso spiegatemi a cosa serve una EMP durante un'apocalisse zombie...? Cioè, davvero, a cosa caspita mi serve una EMP? Ho bisogno di una bomba che faccia tabula rasa e distrugga la minaccia zombie, mica le comunicazioni. Comunicazioni poi che non ci sono nemmeno visto che i sopravvissuti cercano di mettersi in contatto con persone che potrebbero già essere state "zombiezzate"... cioè, nonsense!

Il finale frettoloso risulta essere totalmente inconclusivo, apertissimo e non si risolve quasi nulla! I ragazzi avevano l'obiettivo di uscire dalla scuola e ci sono riusciti, dopo volevano attraversare il ponte e ci sono riusciti, a questo punto toccava cercare i genitori di tutti ed eventualmente scappare in un luogo più sicuro. Sono stati trovati solo i genitori di Takagi che forse sono rimasti a morire nella loro villa tra fiamme e zombie, mentre i genitori di tutti gli altri ragazzi per ora sono ancora "dispersi". Nemmeno le situazioni sentimentali si sono risolte, nessuno sta con nessuno.
Un completo buco nell'acqua è stata questa serie, è stata inutile.

La opening è molto bella, mentre nessuna delle ben dodici ending è riuscita a colpirmi a pieno, tendevo a skipparle per lo più!
I disegni abbastanza buoni, davvero ben fatti, sono l'unica cosa che ho apprezzato della serie.


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Hatake Rufy

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Highschool of the Dead è un'anime vuoto senza senso, senza una fine, senza una trama nuova e particolare, ma ha tanto tanto fan service. Insomma non datevi troppe illusioni, è uno splatter con tante, troppe scene ecchi.
La trama non è un granché, un virus letale porta tantissimi morti che inaspettatamente si rialzano e vanno in cerca di carne umana; i non morti invadono una scuola in piena mattinata dove subito si diffonde il panico e i ragazzi cercano di scappare ma per alcuni arriva la morte. Alcuni studenti decidono di unirsi e formare una squadra anti zombie riuscendo a scappare, ma una volta fuori si accorgono che tutto il mondo è nella loro stessa situazione e da lì in poi cercheranno di sopravvivere e di capire chi o cosa ha portato catastrofe all'umanità.
PRO
I personaggi sono ben caratterizzati e hanno un ruolo preciso nella vicenda, c'è il solito ragazzo che passa le giornate sui videogiochi e che quindi riesce subito a procurarsi un'arma per difendersi, c'è la ragazza autoritaria che comanda il gruppo e decide cosa fare per il bene proprio e dei suoi compagni, c'è una ragazza molto abile con la katana ma molto fredda e distaccta da gruppo e poi vediamo il protagonista, un ragazzo coraggioso che si preoccupa per gli altri e tiene a cuore la vita di ognuno di loro. Il comparto tecnico è tra i pro, animazioni molto accurate e riprodotte benissimo, il sonoro non è tra i migliori ma non delude; l'ambientazione è altrettanto positivo, giusto per precisare, non ci si aspettava altro da una apocalisse di zombie.
CONTRO
Tantissimo fan service inutile!! Ogni scena di relax è visto come una sorta di opportunità per mettere in risalto parti femminili, che a parer mio inutile, ma c'è chi si lascia catturare da simili momenti e apprezza. Lo sviluppo della trama è molto scarso, poche novità, scontata più che altro; il finale è da dimenticare, anche perchè non c'è una fine e mi aspettavo davvero un gran finale per rimediare a tutto ciò che di osceno c'è nella serie.
In conclusione l'anime è un fiasco e una delusione. Potreste provare a vederlo ma non fatevi aspettative. Personalmente non lo consiglierei.


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Eversor

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"Highschool of the Dead" è un anime compost da dodici episodi e uscito nel 2010. Un'opera alquanto interessante, che riesce a fondere insieme i classici stereotipi dei film americani e quelli degli anime giapponesi, creando comunque una serie veramente interessante ed emozionante.
Non è tutta rose e fiori, in quanto presenta anch'essa qualche difettuccio, ma, a conti fatti, non posso che rimanere contento di aver intrapreso questa visione. Anzi, forse dodici episodi sono relativamente pochi per una storia che meritava molto più spazio.

Tutto incomincia durante una classica mattinata scolastica. Takashi sta saltando le lezioni come suo solito, pensando alla ragazza amata, Rei. Un'amica d'infanzia che, però, non ha saputo contraccambiare il suo amore, lanciandosi invece tra le braccia di Hisashi, amico di Takashi e classico studente perfetto. Insomma, una storia d'amore tormentata per il povero Takashi, che, d'altro canto, da quel momento in poi non dovrà preoccuparsene più di tanto. Ha inizio un'invasione zombie!
Un uomo cerca di entrare a scuola, i professori cercano di fermarlo e, nella lotta, uno di questi viene morso dal misterioso individuo. Muore dissanguato, riverso a terra in una pozza di sangue, mentre i colleghi guardano inorriditi tutta la scena. Eppure non è questo a farli scandalizzare maggiormente: il professore si rialza e, preso da chissà quale istinto animale, morde a sua volta la donna che gli aveva prestato soccorso.
La pandemia ha inizio e, ben presto, si diffonde per tutta la scuola, seminando caos e morte tra i vari studenti.
Takashi, che aveva assistito alla prima aggressione, corre da Rei per portarla in salvo. Lui, la ragazza e Hisashi, escono dall'aula appena in tempo per evitare l'ondata di panico generale. Ma i pericoli non sono affatto conclusi. Insieme corrono in cima al tetto della scuola, lottando strenuamente contro i sempre più numerosi zombie. Pensano di cavarsela, ma non finisce come loro avevano predetto... soprattutto per il povero Hisashi.

Questo è l'inizio della storia. Una trama abbastanza carina, che, in effetti, si evolve in maniera semplice e lineare senza eccessive complicazione. L'attacco zombie è uno dei punti fissi di molti vecchi film (ma neanche tanto) americani, e l'anime non sembra neanche cercare di nascondere questo dettaglio. Partendo da una situazione abbastanza stereotipata, si cerca di dunque di trarne fuori qualcosa di nuovo e originale, aggiungendovi, perché no, un bel tocco di ecchi giapponese.
I personaggi sono molto belli, soprattutto dal punto di vista caratteriale. Takashi attira fin da subito l'attenzione, con il suo stile introverso e un po' malinconico. Il trauma sentimentale è ancora fresco in lui; vedere la sua amata Rei a fianco dell'amico Hisashi lo turba non poco, e questi sentimenti se li porterà dietro per tutta la serie. Non voglio anticiparvi niente ma un piccolo spoiler è doveroso farlo: Hisashi non supererà il primo attacco.
Niente di così sconvolgente, di fatto accade fin dalla prima puntata e diciamo che è proprio questo a scatenare tutta quella tormenta di sentimenti, che accompagnerà le battaglie dei nostri eroi. Rei, che mi era piaciuta fin da subito per il suo carattere deciso, perde molto dopo la morte dell'amato. Non si abbandona per nulla alla sofferenza o al dolore, lanciandosi invece tra le braccia di Takashi (eh??). Molto meglio Saeko, la formidabile spadaccina che, insieme ad altri compagni, formerà il gruppo principale dei protagonisti. Lei, la sadica amante della violenza, costruirà man mano il suo rapporto con Takashi, che, a ben vedere, apparirà molto più naturale rispetto alla problematica relazione tra il nostro eroe e Rei.
A parte questo, gli altri personaggi sono: la sapientona, nonché amica d'infanzia di Takashi, Saya Takagi; il cicciottello amante delle armi, Kouta Hirano; la sensuale dottoressa Shizuka; e infine la piccola Alice.
Tutti insieme formano l'eterogeneo gruppo principale, ognuno riesce ad apportare qualcosa di personale, presentandosi come un personaggio complesso, ricco di sentimenti, ma comunque attinente ai classici cliché dell'animazione giapponese (con tanto di tsundere).

La grafica è molto interessante: i colori non sono affatto cupi, come ci si aspetterebbe da un horror, ma, d'altra parte, non sprizzano nemmeno luminosità e fluorescenza da tutti i pori. Un giusto equilibrio, che riesce ad esaltare appieno sia le scene più da commedia, che quelle di combattimento, dove il sangue e la violenza non viene affatto risparmiata.
I disegni sono piuttosto interessanti, anche se, almeno per quanto riguarda i personaggi, non si discostano molto dai canoni tipici delle serie harem. Abbiamo la biondona, la giapponese dai lunghi capelli scuri, la tsundere dai capelli rosa a codini... insomma, buona basi, da cui però si riesce a trarre fuori un'apparato grafico di tutto rispetto.
Il doppiaggio è positivo e la voce di Saeko, doppiata da Miyuki Sawashiro, è senza dubbio la migliore in circolazione. Belle anche le musiche, capaci di coinvolgere ancora di più lo spettatore. E infine una regia interessante, che, come ci si può accorgere subito, punta molto su inquadrature piuttosto spinte, dove mutandine e altro ancora possono saltare all'occhio facilmente (nel manga questo fattore c'era, ma in maniera molto minore).

Per concludere, "Highschool of the Dead" è un anime molto bello, che riesce a racchiudere in sé il gusto per lo scontato e la bellezza dell'originalità. In che senso? Semplicemente si interagisce con i clichè più utilizzati, sfruttati però in modo tale da renderli comunque belli e accattivanti.
Personalmente non sono uno che critica l'utilizzo degli stereotipi. L'importante è come questi vengono applicati.
La serie si conclude in maniera aperta, forse troppo. Ma, d'altra parte, il manga è ben lungi dall'essere concluso e le continue pause (dalla durata infinita) sembrano allontanare irrimediabilmente la data in cui vedremo finalmente la scritta "The End". Per ora accontentiamoci di queste dodici puntate, sperando che in un futuro più o meno prossimo ne verranno realizzate di nuove...

Voto finale: 8

Francesco

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Francesco

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Quando si riesce a giustificare, a rendere credibile, plausibile e razionale un evento improbabile o impossibile, come una apocalisse zombie, si ottiene una storia memorabile, appassionante e meravigliosa. Purtroppo non è il caso di Highschool of the Dead. In questo anime ogni ponte con la realtà, ogni appiglio alla quotidianità e ogni nesso logico viene bruscamente strappato, come le membra del povero professore nell'incipit della prima puntata. Due elementi della trama in particolare si scontrano in modo inconciliabile con la ragione e il buon senso dello spettatore. Primo, ogni forma di civiltà, organizzazione o corpo armato sulla faccia del pianeta crolla in 24/36 ore ad opera di zombie che nella realtà dei fatti sono quasi innocui. La domanda "come può un esercito soccombere ad un gruppo di non-morti ciechi armati solo dei propri incisivi?" non può che sorgere spontanea anche nello spettatore meno attento. Secondo, come degli studenti liceali, ovvero i protagonisti di questa storia, si possono trasformare nell'arco di una mattinata da adolescenti con problemi di cuore a spietati killer capaci di acrobazie circensi? Purtroppo non ci è dato saperlo.
Accanto a tutto questo, troviamo personaggi abbozzati, piatti e stereotipati che ben si abbinano alla trama scontata e priva di contenuti. Una nota a parte meritano le scene di nudo/erotiche. Occasionalmente, in alcuni passaggi della storia - ad esempio il tentativo di stupro alla pompa di benzina - l'uso di immagini crude ed esplicite aiuta a mostrare il sopravvento preso dal lato animale dell'uomo sulla morale in uno situazione di caos e anarchia. D'altro canto l'abuso che se ne fa, con costanti e futili inquadrature delle grazie femminili (dalle forme più bovine che umane) rendono lo spettacolo decadente e di cattivo gusto. Le uniche note positive, che permettono a H.O.T.D. di lambire la sufficienza (ma senza arrivarci), vanno alla grafica, piacevole e ben curata, alla celerità con cui procedono gli eventi e, se di vostro gusto, alle sanguinolente scene d'azione. In conclusione, voto 5, una rielaborazione scadente che sa di minestra riscaldata: un The Walking Dead dei poveri.


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Kida_10

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
High school of the dead presenta una trama vista e rivista: un gruppo di ragazzi si trova a scuola, quando improvvisamente appare dal nulla uno zombie che cerca di irrompere dal cancello; nel vano tentativo da parte di un professore di fermarlo accade la catastrofe: quest'ultimo viene morso e trasformato in uno zombie a sua volta, diffondendo il "virus" all'interno dell'edificio. Tutto l'istituto, eccetto i protagonisti e un'altra manciata di sopravvissuti, viene infettato, ma presto si scopre che il problema è un' epidemia di origini ignote che sta coprendo tutto il mondo. I protagonisti devono quindi cercare di sopravvivere e di fuggire dalla scuola per mettersi in un posto sicuro, formano quindi un gruppo di 6 persone ( le uniche non rimaste vittime dell'attacco) e inizia così la loro avventura.
Trama a parte anche i personaggi non hanno nulla di originale se non fosse per l'incredibile abilità di abituarsi in meno di 10 secondi alla situazione, accettando subito di essere spacciati, di non poter rivedere le loro famiglie senza farsi minimamente cogliere dal terrore e dalla disperazione, anzi questa situazione difficile tira fuori le loro potenzialità e nel giro di 5 minuti diventano tutti in grado di combattere intere orde di zombie impugnando soltanto un bastone. ( ma allora tutti gli altri che si sono fatti contagiare devono essere completamenti scemi)
il comparto grafico è curato, disegni e la grafica sono anche ben fatti, se non fosse per la particolarità ( che acccomuna ogni singolo essere femminile ) di avere seni spropositati; la parte sonora è nella norma. Da segnalare anche la completa assenza di tematiche, anche se in un anime di questo genere non sono per forza necessarie.
L'assenza completa di un qualsiasi tipo di finale potrebbe far pensare a una seconda stagione ma lasciarlo proprio li accampato per aria non mi è sembrato un bel modo di concludere la serie.


 1
Fraj

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Highschool of the dead è un manga, scritto e illustrato da Daisuke Satō e Shōji Satō da cui è stato tratto un anime, composto da 12 episodi, prodotto da Madhouse e trasmesso in giappone nel 2010.

Prima di vedere questo anime, non avevo idea di cosa aspettarmi, non mi ero documentato sulla trama, sapevo che parlava di zombie, ma mi aspettavo qualcosa di diverso dai soliti film sui morti viventi. Purtroppo le mie aspettative vennero deluse immediatamente, già dalla prima puntata. HOTD sorpresa sorpresa, ha la classica trama dei film americani, con l'aggiunta di fantastiche tette, dalla fisica improponibile.

Ma andiamo con ordine:
La trama è classica, un epidemia zombie inizia a infettare tutte le città del mondo, nessun posto è sicuro, e i nostri protagonisti cercheranno di sopravvivere in tutti i modi. Non si sa come i primi zombie abbiano contratto l'infezione, questo rimarrà un mistero per tutte le 12 puntate. La parte iniziale (quella ambientata nella scuola) devo dire che mi è piaciuta, nonostante il contagio all'interno di essa sarebbe potuto essere evitato facilmente. La trama è molto lenta e pesante, comprensibile, dato che hanno deciso di ambientare le puntate in un arco di tempo molto ristretto (circa 5 giorni). Inoltre ci sono alcuni "buchi" o per meglio dire cose che non hanno proprio senso, vorrei fare degli esempi, ma non voglio spoilerare nulla, e delle puntate dove per la metà del tempo non accade assolutamente nulla, ma solo qualche scena ecchi, senza alcun senso (non che non mi piaccia eh). La trama comunque viene sviluppata abbastanza bene, e perlomeno un senso generale lo ha. Man mano che la trama va avanti, vengono introdotti temi come il collasso della società e robe simili.

I personaggi, sono il motivo per cui a questo anime do 7 e non 6. I protagonisti di questo anime, a mio giudizio, sono davvero fatti bene. I personaggi principali sono 7. Kota Hirano, il nerd patito di armi, che mostra a tutti il frutto di un addestramento militare durato 1 mese, sparando in testa agli zombie da distanze assurde, Saya Takagi, ragazza intelligente e molto modesta che si definisce lei stessa un "genio". un inutile infermiera di nome Shizuka Marikawa un po pervertita, se così possiamo dire, Saeko Busujima la presidentessa del club di Kendo, talmente abile con la spada da riuscire a mettere fuori gioco 5 zombie nello stesso momento, Rei Miyamoto, compagna di classe, nonchè amica d'infanzia del protagonista, Alice Maresato, bambina di 7 anni, salvata all'ultimo momento dal protagonista e infine Takashi Komuro, ragazzo di 17 anni su cui non c'è molto da dire. Nonostante io li abbia descritti come improbabili, io amo questi personaggi, sono perfetti per un anime di questo genere. Poi i doppiatori sono davvero magnifici, danno proprio l'idea di essere nel personaggio, sopratutto Nobuyuki Hiyama (doppiatore di Shin in Cowboy Bebop, o Shunren, in Hokuto no Ken) da proprio l'idea di essere un otaku che passa giorni interi davanti ai videogiochi e a leggere manga.
Gli zombie invece, si discostano di pochissimo dai classici zombie, degli horror. Forse l'unica differenza è che sono ciechi e si orientano solo con l'udito (e non con l'olfatto, come quasi sempre), questo perlomeno da più possibilità di sopravvivenza. Le persone morse non hanno speranze di sopravvivenza, e dopo essere diventati uno di "loro" si ottengono una forza di poco superiore alla media, e una velocità di movimento alla pari di una vecchia in coma.

Le animazioni di Madhouse sono davvero fatte bene, e sul reparto tecnico dell'anime, non si può dire nulla di negativo, se non la scelta di mettere qualche inquadratura inutile di troppo. La colonna sonora non è male, la opening (HIGHSCHOOL OF THE DEAD cantata da Kishida Kyōdan & The Akeboshi Rockets) è orecchiabile, purtroppo però le ending tendono a non avere nulla di speciale e a non rimanerti in testa, dato che ogni puntata a una sigla di chiusura diversa.

Non so il motivo della quale questo anime/manga sia diventato così popolare, forse perchè è il primo del suo genere credo... o forse perchè il mix tra tette e zombie sia un mix leggendario che rende felice milioni di persone (sopratutto ai maschi), resta di fatto che è un anime accettabile, ne troppo bello, ma neanche tanto brutto.


 3
Usagi85

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Highschool Of The Dead" è uno di quegli anime che va preso così come è.
Dall'inizio si comprende che l'elemento fanservice sarà parte integrante della storia, un co-protagonista vero e proprio. Ai fini di un giudizio finale su "Highschool Of The Dead", quindi, non trovo sia troppo corretto o costruttivo soffermarsi sulla eccessiva utilizzazione di questa componente. Lo spettatore ha una piena consapevolezza in merito al tipo di prodotto che sta per visionare. Una volta preso atto del fatto che scene insensate di nudità, piuttosto esplicite, saranno disseminate per tutta l'opera, può scientemente decidere di andare avanti o di fermarsi.
Laddove si decida di proseguire, è inutile focalizzarsi sulla presenza, spesso forzata, di fanservice e incaponirsi sulla assurdità di molte vicende. Fa parte del pacchetto. E' l'essenza dell'opera stessa che è stata pensata e resa seguendo una precisa logica degli autori, mai occultata.
Il risultato che raggiunge "Highschool Of The Dead" è, invece, molto apprezzabile sotto parecchi punti di vista. Nei limiti, si rispettano i vari clichè del genere dedicato agli zombie. Di colpo la vita tranquilla dei nostri protagonisti viene scossa dalla comparsa di strane creature che, prive di qualunque forma di intelletto, si muovovo spinte solo da una fame insaziabile di esseri umani. Pur non comprendendosi cosa abbia scatenato l'epidemia, è certo che un solo morso comporta una trasformazione irreversibile in questi esseri terrificanti.
Quando tutto ha inizio, il protagonista e i suoi compagni di avventura si trovano ancora a scuola e, fin da subito, sono costretti a cimentarsi con una serie di scene raccapriccianti. Una sola consapevolezza nasce in loro: la sopravvivenza viene prima di tutto. In ognuno si risveglia quell'istinto primordiale innato nell'essere umano, che lo porta a combattere per la propria salvezza.
"Highschool Of The Dead" dà una immagine piuttosto chiara e realistica di quello che potrebbe avvenire quando l'umanità viene messa alle strette. Chi si deve temere di più è, spesso, l'essere umano che può agire in modi davvero terrificanti. Di fronte a situazioni apocalittiche i modi di reazione sono i più disparati: alcuni, pur lottando per la propria salvaguardia, mantengono vivo, per quanto possibile, un vago senso di giustizia e di solidarietà; in altri, invece, emerge un lato totalmente oscuro.
Ecco, dunque, un gruppo di giovani adolescenti che, pur mirando alla sopravvivenza, non abbandona del tutto quel senso di umanità che li aveva contraddistinti fino ad un attimo prima della tragedia.
Il ritmo è sempre piuttosto incalzante e, nonostante le poche puntate, l'opera regala belle emozioni. Le varie scene, assolutamente insensate, disseminate nel corso degli episodi personalizzano l'opera. Ciò può piacere o meno, ma rappresenta l'essenza stessa di "Highschool Of The Dead" che, senza fanservice, non sarebbe stato lo stesso anime.
Buona l'animazione e la colonna sonora. La narrazione degli eventi coinvolge tutti i personaggi, senza distinzioni. Ognuno è parte integrante di questa storia di sangue e fanservice che merita di essere guardata e presa per quello che è, una storia ecchi in un contesto pseudo horror.


 2
eracliano

Episodi visti: 12/12 --- Voto 2
Come descrivere sinteticamente ma esaustivamente "Highschool of the Dead"? Sono sufficienti due sole parole. La prima è ovviamente "zombie", la seconda è "tette".
Iniziamo dalla prima delle due. HotD non perde assolutamente tempo nel rendere chiaro allo spettatore quale sarà la trama della storia. I protagonisti sono un gruppo di studenti, che se ne stavano tranquilli a scuola in una mattinata come tante, quando all'improvviso scoppia il pandemonio zombie e nel giro di un attimo si passa da una giornata ordinaria all'apocalisse di non morti, che invadono i corridoi e le aule senza che nessuno riesca a contenerli. I nostri eroi dovranno di conseguenza affrontarli, chi a colpi di mazza da baseball, chi con spade, chi con armi varie improvvisate e chi urlando e basta perché a paura (e quindi è inutile nel combattimento però a differenza della massa si riesce a salvare). Dovranno fuggire dalla scuola, formare un gruppo e andare quindi in cerca dei propri parenti, nella speranza che essi si siano miracolosamente salvati dal macello. Ci riusciranno? Nel mentre verranno mangiati/diventeranno zombie pure loro? Solo uno o due ce la faranno? O prevarrà lo spirito di gruppo?
In realtà tutte queste legittime domande che ci si potrebbe porre a questo punto non passano realmente per la testa dello spettatore. In effetti, la risposta ce la si può dare da soli e senza nemmeno troppi problemi, perché dalla visione risulta subito evidente che ci troviamo davanti qualcosa che si potrebbe definire la versione animata -venuta oltretutto male- dei peggiori film-cliché incentrati su zombie e compagnia bella. Ci sono veramente tutte le banalità (e i difetti) che ci si può normalmente aspettare da un lungometraggio di terza categoria. Gli zombie si presentano da subito lenti e stupidi, ma pare che solo i protagonisti siano in grado di ammazzarli con incredibile facilità, mentre in tutto il mondo nessuno riesce a fermarli, nemmeno l'esercito. Che sarebbe a dire che un gruppetto di ragazzi delle superiori armato con bastoni è a livello combattivo più efficiente di una squadra delle forze speciali.
Davvero, non voglio mettermi ad elencare le incoerenze e i punti deboli della trama, allungherei soltanto all'inverosimile questa recensione. Basti dire che si spazia da comportamenti insensati e stupidi dei personaggi a violazioni delle leggi della fisica. In ogni caso, se chi legge ha una certa conoscenza nel settore li può intuire senza problemi.
Ora, tutto questo si sarebbe anche potuto ignorare se almeno il taglio dato dalla regia all'opera fosse stato di tipo umoristico o demenziale o tamarro. Invece no, perché nel mentre gli autori hanno anche cercato di essere seri e "realistici". Quanto detto è già da solo sufficiente per una bocciatura.
Tuttavia inizialmente ho scelto anche un'altra parola per definire quest'anime. E cioè "tette". E non tette qualsiasi. ENORMI. Tutti i personaggi femminili, infatti, sfoggiano dei seni incredibilmente grandi, che la regia non esita assolutamente a mettere in mostra in ogni occasione possibile, anche a costo di interrompere l'avanzamento della già traballante trama o di far fare alle nostre "eroine" piroette spettacolari (inimmaginabili nella realtà), in grado di mettere il tutto in movimento. Ah, e ormai che ci sono, in quei casi le ragazze ne approfittano -rigorosamente SEMPRE- anche per farci sapere come sono fatte le loro mutandine. In effetti se ne sentiva il bisogno in un anime sui morti viventi.
Ora, non è che sono contro il fan-service. In generale, penso che ci siano molti casi in cui ci sta bene un po' di fan-service in un anime. Però qui siamo veramente ad un livello invasivo estremamente eccessivo. Se uno vuole vedere a tutti i costi tette e culi per oltre metà della puntata, si va a vedere un hentai, dico io.
Come conseguenza di quanto detto, ritengo che una semplice bocciatura non sia sufficiente, ed è per questo che opto per una valutazione radicalmente bassa.

Volendo dare i numeri:
Trama: 1
Personaggi: 2
Finale: 1
Grafica: 2
Sonoro: 7
(Non ho speso parole sul sonoro perché comunque è nella media, non particolari critiche da muovergli).
Complessivamente, Assegno un 2.


 2
A q u i l e g i a

Episodi visti: 12/12 --- Voto 1
Se dovessi riassumere Highschool of the Dead - in breve HOTD - in una singola parola, sarebbe sicuramente: ottava.
"Ottava" non a indicare la posizione nella lista dei miei anime preferiti, bensì "Ottava" in quanto misura media del seno della popolazione femminile in questo anime.

D'altra parte, è la cosa che più si nota in quest'opera: due enormi angurie che ballano a destra e a sinistra come se non ci fosse un domani. Io, poi, capisco che questa è un'opera ecchi e, in quanto tale, le "tette" ci stanno, ma almeno fatele bene, Santo Cielo! Sembrano due entità a parte, separate dal resto del corpo, dotate di vita propria.
E, se volete un riassunto della trama, sappiate che io ho appena descritto almeno la metà.
Per il resto, la storia parte - in modo abbastanza interessante - con la presentazione della diffusione di questo virus che tramuta le persone in zombie. Già dal primo episodio, l'anime non vuole negare che le grazie femminili saranno ben presenti, ma se c'è una trama nella quale tutte quelle angurie possono muoversi, ben venga!
La storia inizia in un liceo giapponese e ci vengono presentati i personaggi - uno più stereotipato dell'altro, ma me ne faccio una ragione. Le atmosfere, con l'arrivo del primo zombie, sono state descritte abbastanza bene, si sente la tensione, la paura e il disgusto nei confronti di quei mostri abominevoli.
Dopo una marea di sangue e di altri zombie, un gruppo di studenti scappa dalla scuola e... poi? Una marea di eventi messi a caso, giusto per mostrare un po' di tette e culi - perdonate i francesismi, ma ci stanno - e altro sangue.

Lo definirei l'emblema al fanservice: ragazze belle, fighe e carnose; trama horror, sanguinolenta e interessante e un protagonista un po' sfigato circondato da tanta carne.
E, per l'amor del cielo, per essere un ecchi è sicuramente ottimo. Lo consiglio a tutte le persone a cui roba del genere possa interessare, ma a me ha fatto schifo.
Ogni volta che vedo un ecchi, per giudicare quanto possa essere valido, mi diverto a immaginarlo senza le scene spinte.
Bene; se facessi la stessa cosa con questo anime, credo che ne otterrei una serie da più o meno sei o sette episodi. Perché, soprattutto verso la fine, almeno metà degli episodi sono riprese - a volte davvero acrobatiche - per inquadrare meglio sederi, mutandine, scollature, cosce e quant'altro.
E ciò che rimane senza scene ecchi, che cos'è? Senza una fine, sfilacciata e persa in un mare di fanservice, cosa mai potrò ottenere?

Vogliamo parlare dei personaggi? In ordine: il protagonista sfigato, la comprimaria amica d'infanzia, la fredda, la tsundere, l'otaku obeso, la senza cervello (ma con un davanzale che farebbe invidia al balcone della mia camera), una bambina inutile e un cane. Cos'altro ho da dire? D'altra parte, questo è ciò che ci viene presentato e in dodici episodi nemmeno uno viene approfondito.
I maschi sono dei fogli bianchi, le femmine dei fogli bianchi, ma con delle enormi tette.

La realizzazione tecnica è l'unica cosa che si salva, d'altra parte la Mad House non è uno studio nato dal nulla; gli sfondi sono fantastici, le animazioni ottime e non si può dire nulla. Anche il comparto sonoro fa il suo dovere, difatti la sigla iniziale è molto incalzante.
Ma basta tutto ciò per far alzare il voto?

Se dovessi dare un voto in base all'ecchi / soft-porn, probabilmente si meriterebbe un 8, ma siccome proprio non ce la faccio a dare un voto simile a un prodotto tanto ignobile, il mio voto è uno (che è soggettivo, specifichiamolo: magari tutto ciò sarebbe da 4 o 5, ma...)

In conclusione, lo consiglio a chi è alla ricerca di grazie femminili in quantità industriale, o a chi vuole vedere qualcosa di eccitante ma che non si può definire hentai. Per il resto dei comuni mortali, a meno che non siate spinti da una grande curiosità, girate alla larga.


 2
Afterbid

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
"Highschool of the Dead" è nato nel 2006 come manga dei fratelli Daisuke e Shouji Sato e poi ha avuto una trasposizione animata nel 2010. Non posso dire molto di diverso da quello che è stato precedentemente detto da altri, ma per ora andiamo passo per passo.
La trama è abbastanza semplice: un virus colpisce gli esseri umani che si trasformano in zombie, gli zombie mordono altri umani e quelli si trasformano per cacciare altri umani. Ma cosa succede se come protagonisti abbiamo dei ragazzi liceali al posto dei classici militari/agenti segreti/membri della S.T.A.R.S.? Che quei liceali la pensano in modo molto diverso dai classici protagonisti della maggior parte dei film horror sugli zombie americani.

Purtroppo, a condire la trama, oltre al drama e il sentimentale c'è l'ecchi. Non che abbia da lamentarmi, anzi, è stata un'idea loro, una loro scelta e hanno tutto il diritto di farlo. Il problema? Il problema è che non si riesce a passare da un'animazione di uccisione di uno zombie all'altro senza passare in certe zone che ora non sto a descrivervi. In particolare l'episodio 6 con circa cinque minuti di "scene" messe tra virgolette: primo non servono praticamente a nulla per la trama, secondo ricordiamo che è un horror! Ripeto, non ho nulla da ridire, anche se in un certo senso ho apprezzato quella parte, anche se obbiettivamente era inutile per lo sviluppo.

Parlando degli aspetti grafici e sonori, beh, devo dire che ho davvero apprezzato i disegni, per il fatto che i personaggi apparivano quasi reali; non sembrava di essere seriamente in un cartone. Stessa cosa per gli zombie, che sembravano quasi totalmente reali, anche nel comportamento di uno zombie secondo gli stereotipi attuali. Sul fattore sonoro, beh, dell'audio e del doppiaggio non ho nulla di cui lamentarmi, le musiche ci stanno e le sigle... quelle starà a voi giudicarle.
Per chi non l'ha ancora visto e vuole provare qualcosa di "diverso", beh, non glielo vieta nessuno, quindi che aspettate?


 1
Stephani

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
In realtà è difficile recensire un anime come questo. A livello puramente tecnico ha delle scene che, nella vita reale anche pensata in un'apocalisse del genere, non stanno da nessuna parte, ma è davvero da prendere così alla lettera? Tolte le formose protagoniste, che ovviamente attirano lo sguardo di uomini e donne (perchè i gusti sono gusti), la storia ha comunque una sua trama, un suo scopo. Va probabilmente preso per quello che è, tanto sangue e intrattenimento puro. Per gli amanti del genere una vera e propria chicca da non perdersi e passare qualche ora in spensieratezza. Senza troppi fronzoli o altro. I personaggi hanno una loro caratterizzazione di base, non sono tutti uguali anzi. Anche il super nerd trova una propria utilità grazie ai videogiochi e ad un cervello niente male, che si può volere di più? Gli zombie sono poi fatti veramente benino, così come i sentimenti umani che non mancano mai.
Un solo grande peccato, che non sia andato avanti.


 1
Dragonx96

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
High School of the Dead, con quest'anime si parte con un atmosfera scolastica che al improvviso si contorna con tre elementi elementi vincenti: zombie, armi e tette(scusate il termine poco professionale).
Si inizia con un azione senza sosta (nel tentativo di scappare) e liceali con capacità decisamente esagerate(e questo è un bene, stiamo parlando un Opera che non si tiene neanche ad essere plausibile ne dovrebbe esserlo), inizia cosi un avventura (neanche tanto) horror/ splatter(decisamente) che vede un gruppo di personaggi, tutti validi e sono loro il punto di forza che dal banale ecchi da 7 rendono la serie meritevole di un 8.5, degno di Anime con una trama davvero buona(addirittura ottima per un anime di genere erotico).

Lo stile grafico è davvero fatto bene, sopratutto il character design ogni volta che lo rivedo mi da una sensazione di gradevole agli occhi, anche il sonoro fa egregiamente la sua parte, tolta la solita storia sugli zombie (che però come contesto principale in anime non se ne sentono troppi ultimamente) e una continua fuga e spostamento di zona che non stanca mai, ci si ritrova con un gruppo di protagonisti che spacca, abbiamo un protagonista nella media(neanche caratterizzato male poi, anzi i suoi pensieri iniziali nei confronti di Rei sono ottimi e fa il suo ruolo) che ha la sua parte più importante in una questione con il mio personaggio preferito, la bellissima e fortissima Saeko, apparentemente perfetta ma anche lei con i suoi complessi, inoltre lei insieme alle altre ragazze rendono la serie un ottimo ecchi, il fanservice è a livelli alti(anche se esistono anime molto più spinti) ma nonostante ciò non è quello il punto più forte, come già detto sono i personaggi ad essere fatti bene e proseguendo con i principali ci troviamo un otaku fissato con le armi, personaggio molto esilarante, anche se viene approfondito meglio nel Manga, come pure gli altri personaggi per una questione non ancora avvenuta nel Anime, che è comunque una trasposizione fedele (salvo per un dettaglio che ho comunque preferito nella versione animata), per il resto una dottoressa che serve solo a fare fanservice per ora (forse verrà approfondita dopo), un occhialuta intelligente(con dei genitori "cazzuti" sopratutto il padre) per non rendere tutti i personaggi troppo forti caratterialmente e Rei personaggio che a volte mi piace e a volte no per una reazione commessa al inizio nei confronti del protagonista, in ogni caso del gruppo nessuno è stato antipatico, quello che invece sa essere giustamente odioso (è quello lo scopo), è il villain della serie, caratterizzato mediamente ma non male.

Dunque si si ritrova con un susseguirsi di eventi che sanno essere sia pieni di azione che di erotismo ogni tanto e ovviamente non vengono tralasciati discorsi e pareri, i personaggi sanno coinvolgere abbastanza e l'Anime non risulta mai monotono, il suo stile non stanca, complice anche l'azzeccata scelta di episodi, appositamente corti tanto da creare hype per la seconda stagione.

Quindi uno di quegli ecchi con una buona trama, non un capolavoro ma l'opera risulta comunque coinvolgente al punto giusto, se non vi da fastidio il fanservice (o addirittura come me lo apprezzate) è davvero consigliato!


 5
fuffoloschiomancio

Episodi visti: 12/12 --- Voto 1
Definire Highschool of the Dead il più brutto, il più inutile, il più stereotipato, il peggio realizzato, il meno convincente, il più idiota, il più autoreferenziale, il più osceno, il più immeritevole, il più indegno prodotto animato della storia del genere umano è di sicuro un eufemismo.
Codesto anime, se ancora così lo si può definire, è la prova della non-esistenza degli alieni, perché, grazie alla loro mente superiore, e se davvero esistessero, dopo aver visionato codesto agglomerato di spazzatura, avrebbero distrutto la Terra con le loro armi laser per evitare la diffusione del putrido cancirnoma chiamato "Highschool of the Dead".

Trama: Questo cancro purulento che ha assunto le sembianze di serie animata utilizza un tema alquanto originale, mai e dico mai toccato da mangaka o da altri autori: gli Zombie.
I dannatissimi Zombie. La trama è pressappoco così: dei ragazzi si trovano in una scuola quando questa viene attaccata dagli zombie ed allora gli allegri compari iniziano a scappare massacrando zombie a colpi di decime di seno e morali da due soldi. Fine. E non ho nemmeno sintetizzato alcuni passaggi, è puramente e solamente questo per ben 12 episodi.

Personaggi: Non c'è nulla da dire sui personaggi, noiosi e dimenticabili. C'è il protagonista, che dal nulla diventa un leader nato ed un combattente in stile Steven Seagal (ho usato un proprio un paragone del genere per definire il livello di bruttezza generale che aleggia tra le immagini), ci sono le tettone abilissime nell'uso di ogni arma adatta a far sballonzolare le tette (ma guarda te, che coincidenza) che sono fredde fuori, ma tenere e sentimentali dentro. Oppure era il contrario? Dato che questi personaggi sono stati caratterizzati quanto Majin Bu di Dragonball il dubbio rimarrà.
Per finire ci sono i personaggi di Kota e della bambina con il cane, il primo stereotipato, odioso e filoamericano ed il secondo sinceramente non so a che serva, ma almeno i Saitou non l'hanno fanservizzato, perché altrimenti dall'hentai che già era sarebbe diventato un lolicon.

Animazioni & Disegni: Orribile a dirsi, ma forse qualcosa di questo mucchio di escrementi potrebbe salvarsi. Forse...

Tematiche Affrontate: Sinceramente cercare tematiche in un prodotto del genere mi sembra un po' come tentare di spaccare un capello.

Punti di forza: Nessuno.
(Particolari) punti di debolezza: al contrario di ogni altro anime o manga esistente sulla Terra, HotD sembra non aver capito che la trama genera il fanservice/ecchi, non viceversa! Mi spiego: nella storia succede una determinata situazione, quindi eventualmente ci sarà la scena del protagonista con la faccia nelle tette di qualcuna, sempre per merito dell'azione "seria", la trama. In questo aborto totale è la volontà di fanservice, padre e benefattore di S.Saitou, a far scaturire la trama. Se all'autore viene in mente una scena di fanservice che necessita della morte di un personaggio o di qualche altro evento catastrofico, questo succederà!

Questo anime offende la parola stessa di anime, il fenomeno "zombiesco" in generale e l'intelligenza dello spettatore sottraendogli neuroni, mentre lo lobotomizza convincendolo della bellezza e della profondità di un prodotto non dico fondato, ma interamente composto da tette e culi.
Evviva il pensiero critico.


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ChoppyBunny_Hino

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Tette, tette e culi ovunque!", questa è la prima cosa che ho pensato guardando questo anime che ho scoperto due anni fa andando ad un'evento di Games e Comics e vedendo i cosplay dei personaggi.
La trama possiamo considerarla classica, cioè dei giovani ragazzi che senza aver il che minimo preavviso si ritrovano ad affrontare un attacco di zombie che vogliono ucciderli, ovviamente non sono equipaggiati per questo e non hanno chissà quali armi particolari, ma si arrangiano come possono.
La trama non mi ha colpito particolarmente, perchè appunto classica, ma la cosa che mi ha portato a continuare a verlo e ad "amarlo" in qualche modo è stato l'aspetto psicologico e il modo di reagire dei vari personaggi, sopratutto di Kohta Hirano che viene presentato come un'otaku grassottello che in casi estremi come questo si rivela indispensabile essendo esperto di armi e macchine da guerra, e Saya Takagi che è considerata la più intelligente a scuola e nel contesto degli zombie si rivelerà importante perchè riesce a capire piccoli dettagli che possono salvare il gruppo.
I personaggi sono sicuramente fatti da qualche mente perversa, perché ogni situazione, anche la più banale o seria sfocia in un qualcosa di erotico o per fare fanservice, che ok ci può stare (per i maschietti ovviamente), ma non sempre.
Posso finire dicendo che l'anime non è concluso e nonostante tutto aspetto di vedere la seconda serie se uscirà prima o poi,perchè è stato prodotto solo un OAV che non da nessun contributo alla trama, ma semplicemente (come al solito) tette e culi ovunque.


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Izaya_Orihara

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Sedetevi comodi. Prendete i popcorn e gustatevi lo spettacolo. Stiamo intraprendendo la visione di un anime che ha fatto molto parlare di sé e farà parlare finché ci sarà da parlare. Stiamo parlando di High School Of The Dead, anime che ha tanti pro ma tanti contro, che riceve tanti elogi quante critiche, che ha tanti fattori buoni quanti fattori pess... no, questa no, perché la serie di fattori pessimi ne ha ben pochi. High School Of The Dead, secondo il mio parere, è una 'genialata' di Daisuke Satō, una grande 'commercialata' che però riesce a divertire e a entusiasmare lo spettatore con colpi di tette qua e là e qualche "bonge", ovvero i suoni che queste ultime producono.

Non capisco, quindi, come si critichi High School Of The Dead per le tette, è come criticare qualcosa per la sua essenza. L'ecchi è il punto forte della serie, la stella, il top, e a mio parere non va criticata, perché secondo me High School Of The Dead sarebbe un anime perso senza ecchi. Con tette e zombie l'autore riesce a creare una buona combinazione; forse a qualcuno non sarà piaciuto, però si deve sapere che la serie è solo e unicamente trash. La trama c'è, forse è poco credibile, però c'è.

Peccato che la serie sia inconclusa con una frase "filosofica" del protagonista: "E' davvero una rottura di palle!", proprio quando le cose stavano diventando interessanti e si stava scoprendo la causa dell'epidemia. Se no avrei dato di più alla serie, nonostante la causa sia il manga in pausa, anche perché l'autore è un gran pigrone, si è arricchito di soldi e si è messo comodo in casa.

I personaggi sono abbastanza scialbi, però ognuno rientra perfettamente nel suo ruolo e, come ho già detto, riesce a divertire e a appassionare lo spettatore. Il ciccione, la ragazza con la katana, la bambina, il cagnolino, il protagonista, la tettona secchiona, l'altra secchiona e la "senpai"... non ci viene donato nulla di nuovo. Però, meglio il vecchio usato adeguatamente che il nuovo "made in China".

L'animazione è più che ottima, lo stile dei personaggi carino e particolare, seppur i menti sono spigolosi; le OST sono azzeccate e buone, e ci vengono donate una buona opening e una buona ending. In conclusione, è un anime di cui sono felicissimo della visione, anche perché qui c'è da essere soggettivi. Sconsigliato a chi vuol trovare una morale, perché morale non ne ha, è tutta una trashata dell'autore; quindi lo sconsiglio in generale a tutti quelli che vorrebbero trovare o qualcosa di nuovo o qualcosa di sensato: ne rimarranno delusi. Lo consiglio invece a chi si vuol fare due risate con tanta azione e tette, in particolar modo agli amanti dell'ecchi.


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saekosan

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
Fantastico! "Highschool of the Dead" è un anime che narra le vicende di un gruppo di studenti del liceo in fuga continua da "loro". Per "loro" i protagonisti intendono tutte le persone morte e poi risorte come zombie. Per diventare uno di "loro" è sufficiente venir morsi, e perdere così ogni facoltà di intendere e di volere, la vista e non si sa quali altri sensi; di certo non si perde l'udito. La storia ruota attorno alla sopravvivenza dei giovani protagonisti, alle loro storie passate e ai loro pensieri riguardo questa "fine del mondo". Il perché della comparsa da un giorno all'altro degli zombie è ignoto, così come il come essi siano presenti ovunque in tutto il mondo; fatto sta che gli autori ritengono opportuno svelarlo nel manga (da cui è tratto l'anime) più avanti, a parer mio per tenere alto l'interesse.
Questo anime non è un semplice anime splatter sugli zombie, è noto altresì come anime ecchi! Il mix seni prosperosi-zombie è esplosivo e lo consiglio a tutti coloro che siano affascinati da una trama dinamica, in continua variazione, ricca di suspense e di personaggi carismatici, intrighi fra di essi e belle ragazze nude. Senza componente ecchi sarebbe comunque un anime splatter/zombie di medio/alto profilo. Senza componente splatter/zombie sarebbe comunque un ecchi di altissimo profilo.

Se l'ecchi non vi dà fastidio, e invece vi interessa parecchio, questo anime è una spanna sopra tutti, perché, oltre ad avere belle fanciulle spesso denudate, ha una trama coinvolgente e interessante.


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edelman92

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
"Highschool of the Dead": voto 10.
Un bel 10 da parte mia, e sì che sono un tipo piuttosto pignolo nelle valutazioni! Veramente avrei dato un 9,2/9,3, ma, dato che non si possono dare i voti in decimali, do 10 al posto di 9, un 10 di incoraggiamento rivolto a tutti gli utenti che ancora non lo hanno visto.

Passando a un'analisi più dettagliata del genere, "Highschool of the Dead" si presenta come un anime sugli zombie. Inizialmente la componente ecchi a mio avviso non è così accentuata come si dice, questa viene fuori pian piano, travolgente come giusto che sia, da circa metà serie. Dopo averlo visto tutto si può dire che i generi principali fra quelli elencati nella scheda descrittiva siano horror ed ecchi, con spezzoni splatter, drammatici e di azione.

Per quanto riguarda la trama, il fatto che sia un anime "tipico" sugli zombie (quindi classica epidemia, contagio tramite morso, ecc.), non indica necessariamente che essa sia scadente, anzi! La trama viene sviluppata in modo semplice e lineare, il tema di base è la sopravvivenza, ovviamente. L'anime è comunque avvolto da un alone di mistero in quanto non si sa né come, né perché, né da cosa è stata causata l'epidemia. C'è una giusta distribuzione fra le vicende dei personaggi principali, circa il 90% della narrazione, e la situazione generale del mondo con annesse riflessioni varie al riguardo, il restante 10%. Una scelta azzeccata da parte degli autori, sia per quanto riguarda il fatto di non svelare subito tutti i perché dell'epidemia, sia sulla distribuzione degli eventi. Spero si velocizzino con la serializzazione del manga, sono curioso di vedere come si svilupperà la narrazione. Per questa prima serie, voto trama: 9.

Sotto il profilo dei personaggi, c'è un solo piccolo neo. Uno dei personaggi (non rivelo chi per non spoilerare nulla) è fin troppo stupido e di poco aiuto, messo lì appositamente per fare del fanservice. Per il resto comunque tutti i personaggi hanno un'altissima forza d'attrazione: dopo aver visto questo anime ci si vorrebbe immedesimare nei protagonisti. Voto personaggi: 9,5.

Tecnicamente l'anime è stato realizzato in modo impeccabile, è uno splatter ed ecchi, due generi secondo me difficili da realizzare graficamente in modo da soddisfare i telespettatori. Beh, i produttori sono riusciti a creare un prodotto davvero molto buono, al di sopra degli standard di altri anime. Non mi è piaciuto molto il fatto che ci fossero uno/due minuti di narrazione dopo la sigla finale, ma, tenendo conto che per lo più riguardano pensieri e considerazioni del protagonista, ci può stare. Molto bella l'opening, che dà la carica e incita a vedere ancora di più la puntata. L'ending è modesta. Stupende le inquadrature hot di tette, mutandine, ecc. Voto tecnico: 9,5.

In conclusione, l'unico difetto da evidenziare è che in due/tre situazioni i protagonisti appaiono "troppo rilassati", gli zombie di fronte a loro passano in secondo piano per far risaltare ad esempio i dialoghi, le discussioni o i problemi fra loro. Cali di tensione che non sono tollerabili di fronte a dei non morti, ma questa è una cosa che solo a un pignolo come me potrebbe dar fastidio. "Highschool of the Dead" rimane il miglior ecchi da me finora visto, lo consiglio caldamente a tutti.


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tommy120988

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Premetto subito che io sono abbastanza appassionato di storie ecchi-harem, ma qui si è superato il limite. Che dire dell'anime? Solita storia di zombie che uccidono gli umani, che poi, una volta morti, diventano zombie. Cose viste e straviste. Però bisogna dire che comunque "Highschool of the Dead" alla fin dei conti è un buon prodotto.

Partiamo con la trama: Takashi Komuro, studente, si trova sulle ringhiere delle scale antincendio a guardare il "panorama", quando dal nulla vede una persona alquanto strana che cerca di irrompere nella scuola passando dal cancello principale, naturalmente chiuso. Si avvicinano i professori e uno di loro viene morso. Il resto potete immaginarlo, no? Takashi si ritrova da solo con Rei Miyamoto e Hisashi Igou, poi si aggiungeranno via via altri personaggi.
Spesso, purtroppo, si perde completamente di vista la trama e l'anime diventa forse troppo prevedibile. Si sa già a metà puntata cosa accadrà alla fine. E, arrivati a metà anime, è già abbastanza scontato come andrà a finire.

Non posso certo dire che non mi sia piaciuto come anime. Perchè allora do un 5? Perchè non ne potevo più di tutte quelle scene ecchi che, in un contesto del genere, non c'entrano un tubo. Ovviamente le, come chiamate in una recensione precedente, "potatos", non hanno altro da fare che strusciarsi, spogliarsi, ecc. mentre fuori c'e un'orda di zombie... tutto normale, no? Per non parlare poi dell'infermiera di turno, personaggio buono a fare solo una cosa... la quale però non centra veramente niente con tutto l'anime. Perchè rovinare un'anime con queste scene assurde e, in questo caso, nonsense? Perchè, dopo un combattimento con duecento zombie, mi tocca vedere tette e sederi?

In conclusione, guardando le parti dove si cerca un po' di serietà e il continuo della trama, sarebbe un'anime da 9. Ma, se poi mettiamo insieme il tutto, per me diventa non più di un anime da 5. Secondo me vale la pena guardarlo, ma non aspettatevi troppo, soprattutto se siete alla ricerca di un bell'horror-splatter.


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MARTINOSHI98

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"High School of the Dead": chissà come mai non c'è zombie nel nome, visto che di questo parla. Un anime con molti pregi ma anche molti difetti, con storia e ambientazioni viste e riviste, ma insolite per un anime.

Trama
"High School of the Dead" è ambientata al giorno d'oggi, dove è improvvisamente scoppiata una pandemia a causa di un virus che trasforma gli esseri umani in zombie, che a loro volta mordono e uccidono la gente. La storia ruota intorno a Takashi Komuro, uno studente giapponese della Fujimi High School, che sopravvive allo scoppio iniziale della pandemia nella sua scuola insieme ad alcuni suoi compagni e all'infermiera della scuola. A questo punto dovranno fuggire dalla pandemia, salvare le loro famiglie e lottare contro orde di zombie e contro il collasso della stessa umanità.
Chiarisco subito che la più grande pecca di questa serie è la componente ecchi, che riesce sempre a rovinare l'atmosfera. Ora come ora l'ecchi fa parte della normale amministrazione nel mondo degli anime, ma qua non c'entra proprio un tubo.

Pregi
L'opening è veramente bella, adatta e tra le migliori del genere. Le varie ending sono buone ma inferiori alla sigla iniziale.
Una trama del genere, post apocalittica a sfondo zombie, può essere l'asso nella manica come può essere il punto debole di una serie. Mi spiego meglio: una trama zombie attira l'attenzione e rende l'introduzione della serie interessante, ma richiede l'inserimento di fatti secondari per rendere la storia più realistica e per colmare la curiosità di coloro che si chiedono da come sia iniziata la pandemia; se, come in questo caso, non trapela niente sui motivi dell'infezione e, oltretutto, la serie finisce senza neanche portare a termine le avventure dei protagonisti, beh, in tal caso la trama diventa deludente. In questo caso la trama è sia un pregio sia un difetto.
La grafica è nella media per i personaggi, buona per i paesaggi.

Difetti
La trama non conclude niente e la seconda serie si fa attendere, incompleta e senza spiegazioni.
La componente ecchi, come già detto in precedenza, non c'entra un tubo, rovina l'atmosfera e assume tratti disgustosi.
Vi sono fatti surreali: come mai l'esercito e le forze dell'ordine non possono nulla contro gli zombie, quando un gruppetto di ragazzi, armati esclusivamente di lance, spade di legno e qualche fucile, combatte meglio di una squadra di Neavy Seals? Inoltre è come se la gente cerchi di farsi ammazzare, facendosi mordere da zombie ciechi che camminano con la velocità di un neonato, per non parlare dei governi che cercano il suicidio lanciando bombe che bloccano gli impulsi elettromagnetici, quando non si è mai visto uno zombie usare un telefono o un auto. Tutto ciò va oltre la mia comprensione...

Per poter assegnare un 10 manca una trama più completa e con ulteriori spiegazioni, ci dovrebbe essere meno ecchi e più fatti secondari, nonché combattimenti e situazioni più realistiche.
Il mio voto è 8 per le musiche e l'azione coinvolgente, tipica di tutte le opere del genere. Tutto sommato, da vedere.

Set_WingedWarrior

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Set_WingedWarrior

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Devo dire che per essere di genere horror, di certo faceva paura. Solo che avevo più paura delle tette delle protagoniste rispetto agli zombie! E pensare che poi i disegni non sono così male.
Ma partiamo dalla trama. Apocalisse zombie, dovuta a questa "misteriosa malattia" che si diffonde nell'arco di tre secondi e viene fuori dal nulla senza spiegare come o perché. Sta di fatto che il mondo è subito invaso da morti viventi dalla superforza che vanno ovunque sentano rumore.
I protagonisti sono dei liceali che riescono a sopravvivere coalizzandosi. Tutti personaggi stereotipati a livelli estremi, abbiamo la ragazza genio sfrontata, il nerd otaku fissato di armi che riesce a creare un fucile semi-automatico da una sparachiodi (roba da tutti insomma), la ragazza maestra del kendo (e per di più talmete virile che le tette stonano con la faccia), l'altra ragazza amica d'infanzia del protagonista, suo amore eccetera eccetera, abilissima nel combattimento con la lancia. E ovviamente il protagonista, il cosiddetto "leader" la cui unica abilità oltre che governare il gruppo è il culo di essere circondato da ragazze bellissime e dotatissime che cadono ovviamente ai suoi piedi. Wow, sono folgorata da tutte queste novità.
Parliamo dei combattimenti. Una vera forza, epici e fantastici! Sì, se non fosse per le tette ballonzolanti in ogni scena! Non potevo godermi un solo combattimento, una sola scena splatter senza che mi sbattessero in faccia quei cosi giganti! Erano davvero inquietanti, pregavo di vedere presto delle cervella piuttosto che quelle cose! Credibilità zero! Così come il fatto che una ragazza riesca tranquillamente a distruggere una dozzina di zombie, ma non riesca a contrastare un uomo senza l'aiuto del suo ragazzo! Ma ti prego!
La trama di per sé era interessante, i combattimenti (escludendo tette e culi) decisamente forti, così come la quantità di splatter! Se non ci fosse stato il fanservice (o almeno fosse stato più moderato) probabilmente avrei amato alla follia questa serie, e sarei corsa a comprarmi anche il manga (che non avendo letto non mi permetto di giudicare). E invece quell'esagerazione mi ha devastata e mel'ha fatto odiare. Non tanto perché sono una ragazza (alla fine la mia serie preferita è strapiena di fanservice, ma equilibrato e messo nei momenti giusti sempre con ironia), ma è proprio un'esagerazione. A volte ho pensato veramente di trovarmi di fronte a un hentai e sono stata tentatissima di chiudere e non tornarci mai più. Ma la curiosità (mai soddisfatta visto il finale così aperto) ha avuto la meglio e mi ha fatto continuare.
Il finale. No dico, perché iniziare una serie in corso da così poco? Finire in questo modo non è un finale, non ha senso. A questo punto prendevo il manga e amen, almeno sapevo che era in corso e se ne valeva la pena lo seguivo. Tu non puoi iniziare qualcosa e lasciarlo così. per carità, ci sono anche state delle serie anime tratte da manga ancora in corso, però si inventavano una specie di finale, qualcosa che dicesse "ok, è tutto!" senza rimpianti. E qui invece no!
Riassumendo questa serie, dove il potenziale di trama c'è, consiste unicamente nel mostrare tette e sederi per gli spettatori più perversi che non potendo permettersi una ragazza si fanno le "pippe" su queste cose. Per carità, potete anche farlo, però esistono i porno per questo, non serve un'intera serie animata!
Quindi vi piacciono tette e culi ornati di sangue armi e pallottole? Allora questo è l'anime che fa per voi.


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ryoasuka

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
"Una misteriosa malattia letale si è diffusa in tutto il mondo, con un ripercussioni catastrofiche sull'umanità e con la conseguente comparsa di attacchi causati da morti viventi. In Giappone un gruppo di studenti delle scuole superiori si è riunito per sfuggire all'assalto degli zombie, tentando inoltre di capire chi o che cosa sia responsabile dell'apocalisse in atto…"

"Highschool of the Dead" è una vera e propria presa in giro per gli amanti dell'horror e di Tarantino. Devo dire che non mi è piaciuto affatto. Diverse cose non vanno bene.
Prima cosa che non va, quella che mi ha alterata maggiormente: le citazioni inutili e inappropriate di film che, in questo caso, non possono e non devono costituire un termine di paragone.
Secondo: ma i personaggi? Gli autori non si sono neanche sforzati di caratterizzarli o almeno di aggiungere qualcosa in più allo stereotipo. Complimenti vivissimi.
Terzo: le tette. Vogliamo parlarne? Il protagonista afferma con sicurezza che quelle della protagonista siano più grandi di quelle delle altre. Deve avere la vista difettosa, perché sono tutte uguali e - soprattutto - inverosimilmente enormi. Per me non sono possibili. Le ragazze dell'anime dovrebbero camminare con la schiena curva, o quantomeno presentare un principio di scoliosi.
Quarto: l'espediente politico. Sembra quasi che il creatore di questo grande porcaio abbia voluto "elevare" il suo operato aggiungendoci una componente filosofico-politica. Ma io dico, stiamo parlando di un ecchi oppure no? Me lo sono sognato?

Per evitare le critiche, Satou avrebbe dovuto evitare di creare tette così grandi e ballonzolanti e cercare di nascondere il fatto di volerle dare in pasto a fan dell'ecchi che si spacciano per appassionati di horror.
"Highschool of the dead" per me non è un insulto all'animazione, tenendo conto, specialmente, del lato tecnico e, quindi, economico, è un insulto all'intelligenza.
Se sono stata cattiva? Io credo proprio di no.
Il mio voto è 4, e sarebbe stato molto più basso se non fosse per il comparto grafico.

Utente28606

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Utente28606

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Avevo molto sentito parlare di tale anime, e sentirlo lodare da un numero non esiguo di persone. E, sebbene io non ami per nulla (o per poco) il genere che riguarda gli zombie, mi sono avventurato nella visione di tale anime. Il genere a cui appartiene è l'ecchi e lo splatter. Mentre il primo non mi attrae proprio per nulla (dato che, quasi sempre, la banalità delle situazioni è altissima), il secondo genere invece lo apprezzo particolarmente (pur rimanendo nella serietà degli argomenti trattati) e ho deciso di dargli un'opportunità. Ma vista già la sigla, si può dedurre davanti a quale tipo di prodotto ci troviamo. A partire dai primi 3 minuti e mezzo della prima puntata lo spettatore si ritroverà una dose di seni talmente enormi da rendere la loro visione patetica (e insensata, sopratutto).

Il tutto parte da un tipo di trama tra le più banali (e da me odiate) che si possano immaginare: apocalisse zombie! Ma attenzione, non una semplice apocalisse, bensì un apocalisse zombie condita da tette! Come creare il prodotto di successo: insomma, alla "videogame americano di bassa categoria". In pratica, "Highschool of the dead" è un anime che parla dei banalissimi zombie che mordono e che così infettano le altre persone, a causa della banalissima epidemia scaturita dal nulla che crea i banalissimi apocalisse e panico collettivo, dove, ovviamente, i governi non riescono a far nulla per contrastare tale epidemia. E in una scuola giapponese c'è un ragazzo circondato da ragazze che portano tra la quinta e la decima di reggiseno. Tutto normale, no?

Seppure l'inizio della trama sia banale, può anche essere interessante nel caso l'autore si giochi bene le carte e riesca a tirar fuori un buon prodotto. Di per sé, la trama all'inizio - seppur, lo ripeto, scontata - può essere sfruttata in mille modi: psicologia, azione, dramma e naturalmente ecchi. La scelta è ricaduta su quest'ultimo genere. E, se si tratta di ecchi, come non rappresentare meglio tale genere se non dal fanservice? E se pensate che collegare la parola "fanservice" e "tette", sia sbagliato, be'...

Cominciamo dai personaggi. Sebbene non mi aspettassi poi granché da una serie del genere - nell'ecchi, solitamente, si fa così -, la "caratterizzazione" dei personaggi è in tutto e per tutto legata alle grandi doti delle protagoniste, che, oltre a mancare di qualsiasi spessore, sono poco credibili, se una cosa del genere accadesse sul serio. Per non parlare del protagonista maschile, idiota di prima categoria! Molto fastidioso, inoltre, è non vedere alcuno di questi personaggi (per modo di dire) shockato dal dover improvvisamente combattere contro gli zombie, e anzi, alcuni ci provano addirittura gusto a uccidere quelli che fino a un attimo prima erano i loro compagni di scuola. Insomma, un anime molto realistico: oltre ad avere la solita salsa del genere (o meglio, di entrambi i generi), non sa nemmeno amalgamarli bene, cosa che sarebbe, seppur con un po' di difficoltà, potuta riuscire bene.

Trovo molto fastidiose le scene "piccanti" solite del genere ecchi, assai scontato che più che "eccitarmi" mi abbia semplicemente messo in imbarazzo. Sembra quasi che il tutto ruoti letteralmente attorno ai seni delle ragazze, tutte da hentai super scontato. Tralasciando questi aspetti, si nota nella serie una lentezza e spesso gli episodi sono uguali tra di loro. Non che mi aspetti chissà cosa da questa serie, ma almeno rendere la parte che riguarda l'azione al livello di decenza sarebbe stato gradevole. E invece la visione l'ho trovata alquanto sgradevole, con combattimenti scontati ed episodi altrettanto scontati.

Nota di merito invece va alla grafica, che, seppur sopporti i seni delle ragazze, è degna di lode, forse l'unica cosa veramente che raggiunga la decenza, a parte l'opening, dell'intero anime.
In definitiva, questo avrebbe potuto anche essere un anime gradevole, e invece su qualunque aspetto ha fallito, anche nel fanservice. Il voto finale è 4, alzato solo dalla grafica e dall'opening.


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Julaaar

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
"Highschool of the Dead" è un anime che può esser guardato da chi ha voglia di qualcosa di casuale per passare il tempo perché non sa cosa fare oppure da gente che cerca delle ragazze procaci in modo assurdo.
Intendiamoci, non è un anime bruttissimo, potrebbe meritare di più se non fosse una specie di splatter condito con ragazze dai seni enormi che tirando le somme possono essere ritenute il punto di forza della storia. E se questo è il punto di forza capite perché non lo ritengo sufficiente.

Senza parlare dei pregi che potrebbe avere, passiamo al difetto principale: la trama. Beh, la trama praticamente non esiste, l'unico punto di forza, come detto, è il fanservice che regna sia nei momenti di calma sia nei momenti d'azione - si arriva perfino a usare il seno di una delle protagoniste come fosse un treppiedi per l'appoggio del fucile. Non si poteva far niente di più? Mettere come protagonista un ragazzo normale tranne nell'avere il potere di essere una calamita per donne oltre che un otaku delle armi, tre ragazze formose e un'insegnante ancora più prosperosa tutte interessate, come già detto, al protagonista e una bambina che vanno in giro a massacrare zombie senza mai avere problemi degni di nota, o nel caso ci fossero si salvano grazie a terzi usciti a caso, che nonostante palesemente più preparati dei nostri protagonisti faranno una brutta fine.
Se questa fosse una serie zombie sensata dei sette protagonisti buona parte sarebbe finita già in cielo, ma visto che si perderebbe la forza fanservice si è deciso di renderli invincibili.

Anche se si prova a chiudere un occhio sulla debolezza della trama si finisce su un altro punto critico, la longevità della serie: dodici episodi con un finale che fa presagire una continuazione della serie e che invece si chiude all'improvviso; si vede che anche chi lavorava a questa serie si era stufato di mandarla avanti.
In conclusione se avete voglia di vedere qualcosina di ecchi condito con un po' di cervella sparpagliate in giro senza nessuna pretesa siete nel posto giusto, altrimenti vi consiglio di lasciarlo perdere immediatamente.

Haxman

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Haxman

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Trovo che quest'anime abbia delle potenzialità. I disegni sono stupendi, ricchi di particolari. Il genere non è una novità, ma la prospettiva sulla storia è parecchio innovativa. I personaggi abbozzano delle riflessioni, alle volte anche profonde e sensate, solo che il più delle volte si concludono con situazioni ecchi senza senso. A parer mio le troppe scene ecchi (superate le prime puntate se ne vedono tantissime) e l'eccessivo fanservice stanno rovinando la serie. Altro elemento positivo: la nuova rielaborazione della trama dal manga nell'anime ha migliorato la scorrevolezza della storia.
Spero gli autori correggano la rotta nella seconda serie così da dargli il giusto risalto. Ps: questa è la mia prima recensione


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Skifina

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>

La mia sufficienza va per il 90% ai disegni, che trovo veramente ben fatti, anche se le facce sembrano un po' troppo fatte con il righello, apprezzo molto questo stile e l'ho trovato molto gradevole all'occhio; quello che non ho trovato gradevole è stato il coraggio con il quale è stato messo "genere horror" a quest'anime.
La prima puntata promette più che bene, fino a quando non muore il personaggio più fico di tutti; comunque, sorvolando su queste futilità, la prima puntata dà davvero un impatto positivo, un'avventura con gli zombie. Niente di nuovo, certo, ma ovviamente l'horror splatter non ha tante varianti. Dalla terza puntata in poi l'unica cosa che si vede, anche se non esplicitamente, sono tette e culi, inoltre gli zombie non hanno niente che veramente gli caratterizzi e ce ne sono talmente tanti che alla fine perdono importanza. L'unico personaggio che ho trovato interessante è Hirano, l'otaku delle armi: l'aspetto è quello del classico otaku, certo, ma almeno è stato caratterizzato con una passione sfrenata per le armi e quindi in "battaglia" non è il solito elemento d'intralcio e questo l'ho apprezzato molto.
Lo consiglio a quelli a cui piace l'ecchi e che si vogliono vedere un anime d'azione e splatter.

Ais Quin

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Per quanto cerchi di ampliare il più possibile i miei orizzonti in fatto di anime e manga, ci sono generi che esercitano su di me ben poco fascino. Uno di questi è l'horror: eccezion fatta per quelli di carattere psicologico, infatti, vedere del sangue versato per il gusto di farlo non mi fa generalmente né caldo né freddo. Un altro è l'ecchi, non tanto per una questione di target, quanto perché la mia concezione di erotismo differisce da quella che caratterizza questo tipo di opere. Ne consegue che un'eventuale combo sia da considerarsi incompatibile con i miei gusti, ma più sento parlare male di un determinato titolo e più mi viene la voglia di scoprire se è veramente brutto come dicono, e pazienza se il prezzo da pagare per soddisfare questa mia curiosità è sorbirsi tot episodi di sangue e di cosce al vento. Il trucco per uscirne vivi sta nel non nutrire particolari speranze, anche se naturalmente anche non aspettarsi alcunché, in un certo senso, è una forma di aspettativa.
Ordunque, com'è andata? Ne sono uscita viva? Sicuramente più dei vari zombie - pardon, di loro, come vengono chiamati "in-universe" - uccisi nel corso di questa breve serie targata Madhouse, e devo dire che è stato più facile e perché no, anche più divertente di quello che credevo.

Appoggiato alla ringhiera di una scala antincendio della sua scuola, Takashi Komuro guarda i petali di ciliegio con la stessa predisposizione d'animo di Yves Montand quando cantava "Les feuilles mortes" - o di Takaki di "5 cm per Second", se vi intendete più di animazione giapponese che di chansons. Colei per cui si strugge è Rei, diventata da poco la ragazza del suo migliore amico Hisashi, ma visto che allo spettatore importa soltanto delle tette e degli zombie la sua opera di autocommiserazione viene interrotta per ben due volte nel giro di pochi secondi: la prima da Saya, tsundere occhialuta sputa-sentenze (tette, appunto), la seconda da parte dell'apocalisse, che pare aver scelto proprio quel momento manifestarsi in tutta la sua virulenta crudeltà all'interno dell'istituto (zombie). Nel tafferuglio che segue il ragazzo si ritroverà a capo di un gruppo di studenti superstiti che comprende le di cui sopra, il "gun nut" Kohta Hirano - qualcuno ha detto "Hellsing"? -, la campionessa di kendo Saeko e la sprovveduta dottoressa Marikawa, per poi scoprire che non esiste luogo al mondo in cui non sia avvenuta, o non stia per avvenire, la stessa mattanza da cui tutti e sei credevano di poter sfuggire una volta abbandonato l'edificio scolastico.

Voglio lasciarvi un po' di tempo per metabolizzare una trama così originale e ricca di contenuti, diciamo... tre secondi. Fatto? Naturalmente di per sé la sua pochezza non significa nulla, ma anche con un intreccio ridotto ai minimi termini "Highschool of the Dead" - la cui abbreviazione è un palese richiamo a un altro famoso franchise horror - è come un videogioco in cui, arrivati agli estremi confini di una determinata mappa, si va a cozzare contro lo skybox senza riuscire ad avanzare di un solo passo. Inutile dire che i rari, tardivi e inaspettati tentativi di darsi un tono con delle tematiche più impegnate, quantunque da apprezzare, sono lungi dal sortire gli effetti sperati. Non che ci sia granché da stupirsi, visto che il manga dei fratelli Daisuke e Shōji Satō, che all'epoca constava di cinque volumi, è in sospeso da aprile 2011 e presumibilmente ben lontano dalla parola "Fine", ma non sarebbe stato meglio desistere dal trasporre sul piccolo schermo il poco materiale a disposizione?

L'introspezione psicologica è chiaramente l'ultima delle priorità, ma dal momento che credevo di non trovarne traccia ho ritenuto di potermi accontentare delle poche briciole incontrate lungo il cammino, facendo, come si suol dire, di necessità virtù. I personaggi più riusciti sono senza dubbio Kohta, che vede nella situazione venuta a crearsi un modo per liberarsi dal suo personale giogo di repressione, e Saeko, un vero e proprio cocktail di coraggio, sensualità e follia. Tutti gli altri sono tristemente - quantunque non sorprendentemente - non pervenuti, a cominciare da Takashi che, vittima del suo ruolo di eroe per scelta altrui, manca di qualsivoglia profondità. Sarà questa sua vacuità ad attrarre tutte le donzelle dello show? Completamente inutili Saya, che non fa altro che vantarsi della propria intelligenza da mane a sera, la Marikawa e Alice, una bambina che i nostri, in uno slancio di dubbia umanità, salvano da loro. Rei, invece, viene rimandata a settembre perché incapace di decidere se passare la vita a farsi salvare da Takashi o se cominciare a salvarsi da sé e per sé.

Ma la vera star dell'anime è il fanservice, ivi portato a oltre novemila grazie alla regia a metà tra il virtuoso e il maniacale di Tetsuo Araki. Pensate di aver visto tutto in fatto di enormi seni simil-senzienti? Guardate l'ottavo episodio e poi ne riparliamo. Se non altro l'anime gode di un comparto grafico più che dignitoso, che grazie alle sue buone animazioni e all'intrigante fotografia ripagano almeno in parte lo spettatore del disturbo arrecato dalla totale mancanza di tridimensionalità di trama e personaggi. Ottimo il sonoro in tutte le sue ramificazioni, in particolare per quanto riguarda le musiche e il doppiaggio fin troppo espressivo per un'opera dai contenuti così modesti. Provate a chiudere gli occhi e a concentrarvi sui dialoghi: vi sembrerà di trovarvi di fronte a un prodotto di tutt'altra caratura.

Perché 7, allora? Perché non è cattivo, è soltanto poco ispirato e per nulla ardito a dispetto degli onnipresenti siparietti porno-soft. E perché se si è disposti a scavare qualche spunto valido c'è. "Highschool of the Dead" non è l'anime del secolo, ma neppure pretende di esserlo, anche se la sua ricercatezza stilistica può indurre a pensare il contrario.


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Blackened

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>

'Highschool of the Dead' è un anime uscito nel 2010 scritto da Daisuke Sato, destinato a un pubblico di diverso tipo. Lo splatter e l'horror sono sicuramente gli elementi principali, visto che gli spargimenti di sangue e gli zombie sono il fulcro dell'anime al quale si affianca una componente ecchi che ci mostra una buona dose di tette e chiappe in qualsiasi situazione.

A Tokyo in una scuola si assiste a un episodio particolare che coinvolgerà in breve tempo tutto il mondo: alcuni zombie o morti viventi stanno contagiando altri sani mordendoli e infettandoli in modo da trasformarli come loro. Takashi Komuro, il giovane protagonista, si mette in salvo assieme a Rei Miyamoto, una ragazza di cui è sempre stato innamorato. Pian piano si aggiungono al gruppo Hirano Kohta, un nerd amante delle armi, le affascinanti Saya Takagi e Shizuka Marikawa, quest'ultima è l'infermiera della scuola, senza dimenticare l'interessante Saeko Busujima, una combattente esperta nella scherma, che rivela un carattere più riflessivo e serio.
Tutte le ragazze, a eccezione di Shizuka, hanno una cotta per Takashi, che tuttavia avrà diversi momenti di affetto sia con Rei sia con Saeko, senza ovviamente portare la cosa a nulla di sentimentalmente impegnato. Questa è una delle innumerevoli cose che vengono lasciate aperte in HOTD, visto che si sarebbe potuta creare una competizione amorosa fra le ragazze del tipo "o lei o me", ma purtroppo i buchi nella trama sono il difetto principale. Anche sugli zombie non si sa nulla, né da dove sono venuti né cosa li ha creati, rimarrà aperto anche il finale attacco nucleare al quale non si darà mai una spiegazione.

HOTD presenta una trama semplice che tuttavia si poteva approfondire molto meglio, avrete notato sicuramente la grande somiglianza con "Io sono leggenda" che molto prima di essere un film di Francis Lawrence e con Will Smith era un romanzo di Richard Matheson e da quest'ultimo Daisuke Sato oltre al tema centrale poteva prendere in prestito qualche idea per tappare i vari buchi.
Tuttavia l'anime si segue con interesse e ci si appassiona; i personaggi sono tutti riusciti e interessanti (le ragazze sono un po' rovinante dal continuo erotismo che le vede coinvolte, ma solo in minima parte) e la storia prosegue linearmente, anche se consiste solo in spostamenti e combattimenti. Si può dire che HOTD sia esagerato in tutto, ed è proprio questa la sua componente più interessante: l'esagerazione: il sangue che schizza ovunque, i mostri feroci che vengono smembrati e decapitati da armi all'avanguardia e le tette delle ragazze, spesso seminude, che ballano ovunque. Eppure nonostante la banalità che si può interpretare da queste righe il piatto servito sembra risultare gradevole, io che per primo non amo le cose stereotipate e detesto il cattivo gusto ho trovato piacevole seguire la serie, certo obbiettivamente non potevo dare più di 5, ma il mio giudizio sul puro intrattenimento è discreto anche se capite che c'è molto altro oltre a quello.

Analizzando più attentamente gli elementi che decorano l'anime, quello più fuori luogo è la componente ecchi, le tettone e le mutandine vanno anche bene, ma in alcuni contesti ridicolizzano veramente tante situazioni, visto che vengono inserite anche in scene addirittura drammatiche! E' difficile immaginare un personaggio serio come Saeko cucinare con indosso solamente un perizoma, o Rei che tocca i seni alle compagne durante il bagno per sentire quanto sono grandi, qui si arriva al ridicolo più esagerato! Ma vabbè, HOTD è anche questo, anzi è in buona parte questo.
In conclusione non infango HOTD, penso che chi voglia tanta azione senza una trama elaborata o troppo seria può ritenersi soddisfatto da quest'anime che sono il primo a non sdegnare. Nonostante il 5, è stato senza dubbio un buon intrattenimento seguire queste 12 puntate, ma caro Sato potevi fare mooooolto di meglio, pur rimanendo solo sullo splatter/erotico.


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falcus92

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Splatter, eros, zombie: beh, in fondo generalmente sono temi stra-usati. Basta pensare al famosissimo "Resident Evil". HGSOD (lo abbrevierò da ora in poi) non tradisce le aspettative: tanti zombie, tanti combattimenti e, rimanendo sempre in quel genere, nessuna spiegazione. Ebbene sì, niente di niente.

Komuro è il classico liceale. A dir la verità non è poi così sfigato come capita di solito, in quanto già la storia parte con delle analessi di lui e delle sua vecchia "relazione" con Rei - lei è stata sempre innamorata di lui, ma ovviamente non ha mai capito niente, il nostro "eroe".
La storia comincia in medias res. Una pandemia ha colpito la Terra (si presuppone). I nostri eroi sono dei liceali guidati, involontariamente, da Komuro. Tra i vari personaggi abbiamo Rei, Saeko, Saya, Kohta,Shizuka e poi Alice, praticamente due ragazzi (di cui uno troppo fissato con le armi e nerd) con il loro harem personale. Il loro scopo è, ovviamente, salvarsi da questa pandemia e di unirsi con altri umani.

Come anticipavo prima, praticamente parliamo di "Resident evil", ma è proprio uguale! Ci sono zombie che cercano disperatamente di mangiare gli umani. Si diventa zombie se si viene morsi, in quanto il flusso del sangue non si può bloccare e quindi si muore per certo per poi risorgere. Ci si trova in un edificio fin quando i personaggi non decidono di andare via per cercare rifugio con altri umani.
Se si leggessero queste ultime quattro righe fuori da questa recensione non ci sarebbero dubbi nell'indicare il famoso film di Anderson. Perciò ci troviamo davanti a uno dei grandi cliché cinematografici. Ma la cosa peggiore è che l'anime prende tutti i lati negativi del genere zombie. Non ci viene fornita spiegazione all'inizio: beh, in fondo questo è in un certo senso realistico. Ma ciò non avvinene neanche alla fine. Non si capisce il perché dell'epidemia, né tantomeno se si può fermare, né tantomeno i colpevoli, niente di niente.

Oltre questo, viene inserito l'ecchi. Come ripeto sempre: personalmente mi piace, però ad alcuni può dar fastidio se troppo ostentato. E' improponibile che durante la fuga per fatalità rimangono sempre nude le ragazze o che l'infermiera venticinquenne si dimentica di vestirsi o che mentre all'esterno di una casa ci sono milioni di zombie le ragazze cercano di avere rapporti con Komuro. Parliamoci chiaramente: fanservice irrealistico.

Anche la storia di Saeko: non vorrei dire troppo onde evitare inutili spoiler, ma se una persona è sadica non vuol dire che ama uccidere. Sembra forzato tutto quello che si fa dire e fare a questa ragazza.
Ho comunque preferito concedere la sufficienza a quest'anime. Non è niente, ripeto, però lancia alcuni messaggi che se fossero sviluppati bene in una seconda, impossibile, serie renderebbero l'anime molto bello. Il tema è quello lockiano e hobbesiano: "L'uomo senza un contratto sociale, o sciogliendo codesto contratto, è come un animale. Tenta solo di salvarsi". Peccato che questo tema non sia stato molto sviluppato, ma dove viene ostentato è davvero interessante ciò che comunica. Davanti a calamità o gravi disgrazie ognuno pensa a se stesso mandando a quel paese la morale; solo coloro che ti amano veramente, come i genitori (prendo ad esempio quelli di Saya), non ti volteranno mai le spalle.

Ora generalmente io non consiglio quest'anime a nessuno, lo reputo veramente stupido e ignobile. Il mio odio inoltre nasce dal fatto che Sato sensei neanche ha voglia di continuarlo, quindi la mia curiosità di capire il perché neanche la posso colmare leggendo il manga.
Promosso per miracolo.


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Barbex

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Premetto una cosa, quest'anime, sono riuscito a finirlo perché è corto ma soprattutto perché l'ho visto molto tempo fa, quando ero sostanzialmente un niubbo e cercavo titoli a caso guardando i primi che trovavo che sembravano avere buona reputazione, ed essendo senza esperienza tutto mi piaceva generalmente di più. Ma se ci penso adesso non riuscirei proprio a vederlo, lo escludo.
Schiettamente, non do meno di 4 perché se siete amanti dell'ecchi allora può non essere così male. Che poi la grafica e il lato tecnico in generale sono molto buoni, devo ammetterlo, e per fortuna dato che è un anime recente. L'idea di base inoltre è anche carina seppur semplice, se ne potrebbe trarre qualcosa di indubbiamente buono. Purtroppo però è tutto qui.

Tette, armi e zombie, la trama si potrebbe riassumere così. Ma io mi chiedo: perché dovete mischiare poppe giganti con un tema strettamente legato alla morte? Per dare un non so che di malato? Mi dispiace, ma dopo aver visto la protagonista di 'Mirai Nikki' se è così allora posso dire che avete sbagliato in pieno.
La storia è piena zeppa di buchi: si parte con un'epidemia zombie che parte nella scuola dei protagonisti. Perché? Come? Boh.
A questo punto ovviamente i ragazzi devono difendersi, e se la fuggono, ok. Se sono i protagonisti dell'anime cercheranno informazioni sull'epidemia, cercheranno di fermarla e cose così, no? Macché, chissenefrega, tutto ciò che fanno è mettersi più o meno in salvo e fare sballonzolare le tette delle ragazze, che dire enormi è poco, e la cosa peggiore è che sembra sia normale averle così.
Ci sono un paio di episodi in particolare in cui mi sono detto: "Perché? Cosa c'entra, che senso ha?". Mi riferisco a quando una pallottola viene inquadrata da sotto per fare vedere le mutande della tizia di turno o, tanto per andare nel ridicolo, a quella sparata subito dopo che le passa letteralmente in mezzo alle tette fluttuanti, sotto a una e sopra all'altra. WTF.

Che poi dovrebbe essere un horror, vabbè. Giusto per provare a salvarsi in corner l'autore ci mette qualcosa di livello teoricamente più elevato, con alcuni retroscena sulla vita dei personaggi e andando a toccare la politica; peccato che queste cose per funzionare debbano essere coinvolgenti, e che i personaggi dovrebbero essere interessanti, cose lontane da quest'anime.
Concludendo, vi piacciono tette e capezzoloni giganti con robe assurde a farne da contorno (perché sì, alla fine è quello lo scopo di tutto)? Ok, in questo caso potrebbe anche piacervi. Ma se così non è, quest'anime è tranquillamente evitabile, anzi, lo sconsiglio caldamente.


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riujy

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
In tutte le recensioni ho visto bene o male il disappunto o l'idolatria per le varie scene semi-porno ecchi presenti nell'anime. Parto con il dire che secondo me quest'anime era un buon prodotto anche senza tutte le scene ecchi e le varie tette e mutandine volanti; ma se l'opera è stata fatta basandosi anche sul genere ecchi è normale che queste scene ci siano. Siccome la storia gira sempre attorno a battaglie tra zombie, per creare un momento di pausa, invece di scene "normali", è stato usato questo genere, probabilmente gli autori hanno deciso che così facendo avrebbero avuto più visualizzazioni della loro opera visto un pubblico prevalentemente maschile. A mio parere sarebbe stato un buon anime anche senza queste scene perché comunque riflette varie idee politiche giapponesi e a suo modo lancia vari messaggi come aiutare il prossimo ma senza esagerare, che il male trova sempre una sua punizione ecc.
In quest'opera c'è molto più di quello che sembra, pare volere essere qualcosa di completamente superficiale e ignorante, ma sotto sotto non è proprio cosi. Quindi finendo questo discorso concludo con: le scene ecchi, io non le adoro e quest'anime poteva farne a meno, però la scelta è stata quella ed è stata usata bene come i canoni del genere dicono (anche se un po' esagerata) e soprattutto è stata una scelta coerente; perciò mettendo da parte opinioni che si basano su gusti personali e andando sul tecnico è abbastanza ok.

La trama: beh, sinceramente non l'ho trovata cattiva anzi, ti butta subito nell'azione facendoti sentire stordito come lo sono i personaggi dell'opera; quindi un buon uso dell'immedesimazione. Anche la fuga della scuola e il continuo della storia sono buoni e adatti all'anime, quindi un lavoro benfatto.
L'animazione e le varie scene d'azione sono fatte a mio avviso molto molto molto bene, un tratto di qualità caratterizza il disegno, colori adatti alla rappresentazione di una metropoli, tutto sembra essere al suo posto. I combattimenti sono perfetti, non c'è confusione nella visione delle varie scene, le inquadrature sono spesso particolari ma con un buon risultato grafico e dinamico. Animazione e azione sono il punto forte di questo anime.
I personaggi: io li ho trovati adatti a quest'opera, molto particolari ma vanno bene a parte l'esagerazione di alcuni comportamenti, anche se viene spiegato sempre il perché il personaggio agisce così forse è un po' esagerato, ma d'altronde cosa non lo è in quest'anime? Perciò va bene così.
Per finire: voto quest'anime con 7 perché comunque merita sicuramente la sufficienza visto animazione, trama e coerenza nel seguire i canoni del genere; ma merita anche di più visto i vari messaggi lanciati e una qualità molto alta, anche i personaggi alla fine sono coerenti con l'opera. Non do un voto più alto perché si poteva fare di meglio; con meno "sotterfugi di visualizzazioni" fare un'opera di livello maggiore.


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MarcoR

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"Highschool of the Dead" è chiaramente una serie creata apposta per soddisfare ogni capriccio del fan, che avrà a disposizione ogni cliché immaginabile per divertirsi. Zombie, splatter, minorenni che impugnano armi da fuoco e soprattutto tante ma tante belle ragazze e tutto ciò che consegue dal mescolare tutti questi elementi insieme: seni enormi "danzano" durante le scene di fuga, minigonne quasi inesistenti si alzano in continuazione mostrando mutandine e belle coscione. In più le ragazze, spesso accaldate o ricoperte di sangue e con i vestiti strappati, sono chiare allusioni esplicite e il fan non può che gioirne. Le animazioni sono ben fatte e le ragazze sono davvero eccitanti, cosa che ha sancito il successo della serie, a mio parere.

La trama di fondo è delle più lineari e c'è poco da dire: un gruppo di liceali si ritrova durante l'orario scolastico nel bel mezzo di un attacco zombie e decide quindi di fuggire da scuola per poi notare che l'epidemia ha contagiato tutta la città, forse tutto il Giappone, forse tutto il mondo. Non rimane altro che trovare un posto sicuro e dunque il gruppo si sposta per la città senza una sosta duratura.
Senza dubbio la storia e l'azione ruotano attorno agli zombie e le scene ecchi, seppur tantissime, si devono forzatamente alternare alla lotta per la sopravvivenza con continui scambi che non stufano mai. Gli zombie in questa serie sono stupidi e reagiscono solo al rumore, ignorando la piacevole fragranza di cervello umano che spesso in altre serie tradisce i protagonisti.

Il compito così apparentemente facilitato di sopravvivere è in realtà messo a dura prova dalla quantità di non-morti, che, oltre a essere dappertutto, vi sono anche in quantità esorbitanti, spesso creando vere e proprie barriere di corpi nelle strade, manco si entrasse gratis al concerto della star del momento. I protagonisti però trovano sempre maniere differenti di uscire dalle situazioni critiche, con trovate originali o quando serve con la forza bruta.
Questa serie diverte, non stufa, fa stare con il fiato sospeso e non cade nel banale sebbene l'ecchi ne occupi una buona metà. Se avete paura di un'invasione di zombie, questa serie è sicuramente da guardare, vi darà molti spunti per sopravvivere.


 7
M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Partiamo dalla sinossi: un gruppo di ragazzi si trova a scuola, quando improvvisamente, a interrompere le lezioni, è la visita di un 'non-morto', il cui attacco scatena una propagazione virale a catena. Tutto l'istituto, eccetto i protagonisti e un'altra manciata di sopravvissuti, viene infettato, ma presto si scopre che il problema non è circoscritto alle mura scolastiche, e che una pandemia di origini ignote sta trasformando il mondo in un enorme livello di Resident Evil. Dopo qualche attimo - ma proprio qualche attimo - di smarrimento, Takashi Komuro e Rei Miyamoto, amici d'infanzia, si abituano all'idea di dovere sopprimere tutti gli zombie che gli si parano davanti, se hanno davvero intenzione di sopravvivere. Per loro fortuna non saranno soli: accompagnati da una studentessa del club di kendo, una secchiona benestante, un otaku delle armi da fuoco e un'infermiera svampita, riusciranno a raggiungere le zone abitate, dove la situazione è anche peggiore.

Ora, se già assecondare senza battere ciglio un incipit così stupido equivale a offendere il buon senso, non considerare questo Highschool of the Dead - nella sua interezza - come una delle più grandi trashate mai partorite dall'animazione nipponica sarebbe come avere le cosiddette fette di prosciutto sugli occhi. Non prendiamoci in giro, abbiamo capito dove questi simpatici giapponesi volevano andare a parare, mimetizzando le proprie idee politiche da strapazzo in un contesto tanto 'otakeggiante', tra personaggi stereotipati fino alle mammelle - ops, volevo dire 'midollo' -, ondate di sangue, siparietti porno soft e una rappresentazione iper-pompata che prova a scimmiottare i poveri Wachowski e Tarantino (complimenti ad Araki Tetsurou per essere caduto così in basso), ma il risultato finale è totalmente risibile che nemmeno la sua verve intenzionalmente dissacrante riesce a coprire un certo maleodore di sterco - citando Yotobi: "La cacca rimane cacca".
Mentre in altri anime/manga la simile formula adottata avrebbe - bene o male - funzionato (vedi Gantz, School Days, Elfen Lied, Battle Royale, Black Lagoon ecc.), nel titolo del 2010 la mole di 'sozzaggini' - non solo ecchi, ma la violenza gratuita in generale - raggiunge livelli intollerabili, rendendo ipocrita qualsiasi tentativo di nobilitazione di messaggi 'politicamente scorretti'.

Fin dall'inizio ho solo potuto pensare che l'unica maniera valida per godermi questa summa del peggio dell'animazione dell'ultimo decennio fosse quella di non prenderla sul serio, quindi di non provare alcun interesse per gli eventuali sviluppi della trama - che, difatti, non porteranno da nessuna parte, con tanto di non-epilogo privo di spiegazioni - tanto meno per l'approfondimento (?) dei protagonisti - raramente se n'erano visti di più schizofrenici - e di lasciarmi semplicemente cullare dai sample sonori di tette ballonzolanti e teste spiaccicate, attendendo con ansia la successiva scena da B movie tenuta in serbo per i miei muscoli facciali, pronti a contrarsi per l'ennesima risata.
Il mio giudizio è insufficiente, ma non più del dovuto, proprio per questo motivo: nel suo piccolo Hotd riesce, pur grossolanamente, a intrattenere e infondere ricordi spassosi: come potrò mai dimenticare il proiettile 'guardone' di episodio 8...?
Alto fattore preso in considerazione nella scelta di graziare questa serie con un voto in più è stato quello tecnico, principale lasciapassare per la resa di una regia tanto cinematografica, ma pur sempre 'tamarra'.


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Diavolo Custode

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
La storia parla di un'improvvisa malattia che si diffonde rendendo le persone morse dagli individui colpiti persone "non morte". Alcuni ragazzi sono testimoni dell'epidemia nella loro scuola. Continuano a combattere per la loro sopravvivenza, ma di certo non mancano situazioni spiacevoli.

Di certo "Highschool of the Dead" non è un anime adatto a tutti, anche io ho avuto qualche difficoltà ad adattarmi al genere che propone, essendo un horror carico di energia, ma tuttavia ci si appassiona piano piano, e a quel punto non puoi più fare a meno di seguirlo. Il character design è di certo da notare positivamente, anche perché trasmette una carica espressiva davvero notevole: è quello che mi piace anche dei personaggi, trapela la loro determinazione nell'impresa che avrebbe scoraggiato chiunque il che è importante, a mio parere. I paesaggi sono stati la cosa maggiormente apprezzabile: c'è stata una varietà di scenari immensa per soli 12 episodi, resi sicuramente al massimo.

I personaggi sono abbastanza ben caratterizzati nel corso della storia che diventa sempre più coinvolgente, quasi ci fosse l'io dello spettatore a combattere contro gli orribili zombie. Tuttavia la trama si è già sentita molte volte e mi ha un po' stancata, se si può dire, mi ricorda molto quella dei film americani che ho guardato, e l'elemento degli zombie ormai sembra una tradizione negli horror. In questo modo giustifico il mio voto, cioè discreto.

VerderameAlih

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Questa recensione proverà ad essere seria, ma sarà davvero difficile che risulti tale, se devo parlare di "Highschool of Dead".
"WE LOVE POTATEOS" (avete per caso bisogno di una traduzione?, ditemi di no). "We love potateos" è, molto probabilmente, il motto su cui si basa l'intero anime ed è sicuramente il motto di chi lo ha prodotto. Signori, le potatoes piacciono anche a me, ma tutto ciò non mi ha impedito di non digerire affatto alcune scene "piccanti" e, spesso, decisamente fuori luogo in un contesto simile. Sederi rotondi, seni giganteschi, cosce al vento: questo è "Highschool of Dead", condito da un po' di schizzi di sangue e, ancora, così tanto ecchi presente da fare sanguinare il naso di un otaku per almeno un mese. E, santissimo cielo, talvolta mi domandavo perché esagerare in modo tanto marcato. Volendo, talune scene potevano essere lo stesso leggermente eccitanti senza che si calcasse la mano così spropositatamente. Ma quando si tratta di tematiche sessuali, comunque, si finisce sempre per esagerare e calcare la mano, facendolo fin troppo e creando un prodotto dove le potatoes sono le somme sovrane di tutto ciò che le circonda.

Detto ciò, vorrei parlare più approfonditamente - sperando di riuscire ad acquistare un minimo di serietà nel corso della recensione - del perché si deve guardare l'anime e dei motivi che, invece, dovrebbero spingervi a ignorarlo.
Abbiamo un personaggio circondato - lo è letteralmente, signori e signore - dalle potatoes. E non muove un dito, di solito, come tutti i personaggi del suo genere. Tale protagonista si ritrova da un momento all'altro non soltanto circondato dalle sopracitate potatoes in massa, ma anche dagli zombie. Già, perché si chiama "Highschool of Dead", secondo voi? Perché i morti camminano, yu-uh. E rompono anche abbastanza le scatole, mordono, mangiano, strappano, scocciano e vengono fatti saltare in aria, picchiati e massacrati di tanto in tanto. C'è uno spargimento di sangue discreto, nulla di eccezionalmente brutale.
L'incipt è carino, banale ma carino. Voglio dire, a chi non interesserebbe un anime horror - così si autoproclama - in cui un gruppetto di studenti e studentesse con la quinta di seno si ritrovano a dovere fare fronte a degli zombie inferociti e molto ma molto affamati? L'idea di base, anche se può sembrare banale - e, per carità, lo è -, rimedia comunque l'attenzione perché è un'idea semplice che può portare a tantissimi sviluppi e a un buon intreccio, se la si adopera nel modo migliore.

L'uso di una trama base è la cosa più importante, ma in questo'anime sembra non averlo capito praticamente nessuno, perché per buona parte degli episodi avevo già intuito come sarebbe andata a finire, o che cosa sarebbe accaduto di lì a poco - e non è un buon segno, neanche se tengo presente il fatto che sono una personcina alquanto intuitiva per natura. Non è che mi aspettassi di essere stupita continuamente, eh, però un minimo di originalità dovrebbe esserci. L'incipt è in qualche modo adorabile e gli autori potevano tirarne fuori un buon anime, sicuramente superiore al prodotto che hanno offerto, zeppo di seni e sederi e cosce ovunque. Quando decidi di creare un anime del genere devi anche tentare di utilizzare la tua materia grigia, non so se mi spiego. Qui stiamo parlando di zombie, horror, splatter: dovrebbe esserci un minimo di introspezione, eh, ma viene continuamente "disturbata" dal fattore potatoes che, repentinamente, fa la sua apparizione all'interno dell'anime, rovinando la scena, spezzando il phathos che sembrare regnare indisturbato - con mia somma approvazione - e urtandomi i nervi in modo inimmaginabile.
Fin dall'inizio dell'anime c'è un crescendo di fanservice, e con questa parola che non vi è sicuramente nuova potremmo anche chiuderla qui, poiché racchiude l'intero significato di ogni singolo episodio. Ma io voglio spingermi oltre e dirvi perché vedervi "Highschool of Dead".

Nonostante sia banale, non progredisca in modo originale e il fanservice dilaghi in modo oscenamente palese, esso non è affatto un prodotto scarso. Come potete ben notare dalla mia valutazione ho dato un '7', ciò significa che dei pregi, in fondo, li ha, basta soltanto cercarli e saperli trovare - molto in fondo, prendete la vanga e scavate, vi faccio i miei migliori auguri.
Cominciamo con la opening, che è la prima cosa più che accettabile che ho incontrato e valutato positivamente, e passiamo successivamente ai personaggi. Il protagonista è un babbeo, insomma, qualche volta dimostra anche di avere polso ma neanche mi ricordo il suo nome, quindi, è davvero un personaggio che mi (vi) interesserà assai poco. Piuttosto, a me è piaciuto molto il binomio Kohta Hirano e Saya Takagi (l'otaku paffuto tsundere e la ragazzina con i capelli rosa e i codini). Sono, forse, i personaggi per cui vale la pena vedere questo anime. Lui è molto simpatico, ed è anche molto più abile di tutti gli altri messi insieme. E lei è intelligente, basti pensare che è la prima persona ad accorgersi di alcune piccolezze come, ad esempio, il fatto che gli zombie sono ciechi e, quindi, non possono vedere nessuno di loro.

I disegni, poi, sono carini. Okay, i menti spigolosi e più appuntiti di quello di Lelouch sono parecchio brutti, eh, però alla fin fine ci si abitua anche a quei triangoli utilizzati come mento.
E poi c'è da dire una cosa: io sono una fan accanita dell'horror e dei suoi sottogeneri. Ovunque c'è il sangue ci sono anche io, quindi forse il mio apprezzamento di quest'anime dipende anche dal mio amore nei confronti di tale genere.
In definitiva io penso che gli autori avrebbero potuto utilizzare la trama base in modo nettamente migliore (sviluppandola in modo originale). Inoltre se fossero riusciti a ridurre - non voglio dire eliminare, perché è fondamentalmente ecchi - però almeno ridurre un po' le svariate scene di reggiseni, mutandine rigorosamente bianco latte, seni immensi che si strusciano sul volante, sederi e tutto il resto, allora molto probabilmente sarebbe stato molto meglio e avrebbe giovato all'intero prodotto.
Voglio chiudere in bellezza: ricordatevi sempre di non sottovalutare il potere estremo delle potatoes!


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Athan

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Highschool of the Dead" racconta la storia di cinque ragazzi costretti a un'eterna lotta per la sopravvivenza, in quanto rimasti fra i pochi esseri umani viventi in mezzo ad un'invasione di zombie. Nel loro viaggio saranno assistiti dall'infermiera della loro scuola, da una ragazzina salvata dalle grinfie dei non-morti e da un cane.

Un giorno come gli altri uno zombie tenta di fare irruzione in una scuola, i bidelli e i professori non devono aver imparato nulla dalle centinaia di film sugli zombie dato che, anziché chiamare la polizia o cercare di evitare il contatto fisico con esso, uno di loro allunga un braccio oltre il cancello finendo con l'essere morso e conseguentemente infettato. A sua volta il bidello non-morto infetta tutte le persone attorno a sé, e in poche ore la gran parte degli studenti e degli insegnanti è ridotta a dei morti viventi.
Solo due gruppi di loro riescono a fuggire: il primo è composto da cinque ragazzi e un'infermiera, mentre il secondo ha come leader un professore ed è composto da un manipolo di studenti. "Highschool of the Dead" si concentra in particolare sul primo gruppo in cui troviamo i più comuni stereotipi: il belloccio, l'amica d'infanzia del belloccio, il nerd maniaco delle armi, la tsundere cervello del gruppo e la ragazza matura che sa il fatto suo in ogni situazione. Munendosi in modo piuttosto dubbio di un'arsenale, partono alla ricerca dei loro genitori.

Per non rendere troppo seriosa la trama, il tutto viene condito con ampie dosi di fanservice: mutandine e seni che non stanno fermi sono all'ordine della puntata. Il picco ecchi viene raggiunto alla puntata sei, dove tutte le ragazze si concedono un bagno caldo alla faccia dell'invasione degli zombie. Questo fanservice, unito a delle scenette divertenti, contribuisce a togliere gran parte della drammaticità all'anime, rendendolo molto poco impegnativo. Il tutto si unisce a una grafica di buona qualità.

Con un'analisi più approfondita si possono notare tutte le buone intenzioni da parte della regia di fare risaltare il lato psicologico della situazione, purtroppo però il tutto viene messo in ombra dai combattimenti e dalla biancheria delle protagoniste. Sarebbe stata interessante una focalizzazione sull'aspetto emotivo e psicologico dei ragazzi che si trovano in questa situazione; non mancano però gli spunti per ciò.

In conclusione "Highschool of the Dead" potrebbe apparire come una copia di un classico film sugli zombie a cui è stato aggiunta una componente ecchi per attirare pubblico. In realtà questo non è effettivamente il suo scopo in quanto cerca, timidamente, di aggiungervi un risvolto serio sulla condizione dei ragazzi che si trovano in questa situazione.
Ne avrei caldamente consigliato la visione se non fosse per il finale che lascia davvero tante, se non troppe, domande.


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GianniGreed

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Il binomio "mostri e belle ragazze" è da sempre molto sfruttato nell'ambito di manga e anime. Si sprecano le serie aventi per protagoniste ragazze che per un motivo o per un altro si trovano a lottare contro varie creature, che siano demoni del folklore giapponese o creature infernali e via dicendo.
Tuttavia, a mia memoria, non esistono serie in cui i nemici siano zombie, nella loro concezione più classica, ovvero quella di cadaveri ambulanti. Solo in ambito video-ludico mi vengono in mente la serie di videogame Biohazard (in occidente conosciuto come Resident Evil) con le varie protagoniste o il meno famoso The OneChanbara, videogame che vi mette nei pochi panni (un bikini) di una ragazza armata di katana contro un orda di morti viventi.

Tutta questa lunga introduzione serve solo a spiegare il perché io mi sia avvicinato a quest'opera, in forma cartacea prima, e successivamente in questa versione animata. La storia mi sembrava piuttosto originale, e aveva delle buone premesse. Alla fine posso dire che l'anime, come pure il manga, non mi hanno deluso, ma che qualcosa in più me l'aspettavo.

La storia è parecchio elementare, ma visto il genere di appartenenza è negli standard. Tutto inizia una mattina qualunque, in scuola qualunque, di un paese qualun... no no, in Giappone ovviamente.
Mentre i ragazzi fanno lezione, al cancello della scuola si presenta un strano tipo che morde gli insegnanti che si erano avvicinati per mandarlo via. Di lì a poco, la scuola, e poi l'intera città si riempiono di cadaveri ambulanti il cui intento è cibarsi dei vivi. I pochi sopravvissuti fanno gruppo e cercano di lasciare l'edificio scolastico e capire cosa sta succedendo…

Una buona storia, tutto sommato. La serie ha una forte componente action, molte scene splatter, e un sacco di fanservice (ne parlo dopo). Ci sono molte cose da spiegare, a partire dalle cause di tutto, e ciò spinge lo spettatore a proseguire nella visione dell'anime. Peccato che la storia, di risposte, non ne fornisce, per adesso, e inoltre la serie non ha un vero finale e copre fino agli eventi che nel manga, con qualche differenza, si trovano nel volume 4, su 7 volumi - e non è ancora concluso.

Devo dire che ho trovato l'anime molto poco realistico. Qui uno può pensare: ci sono gli zombie, ovvio che non è realistico.
Non è a questo che mi riferisco, anzi, mi riesce più facile credere a un'invasione di zombie che non allo spropositato quantitativo di gnocca per metro quadro presente nella serie.
A quanto pare, nel mondo in cui la storia si svolge non esistono ragazze brutte e/o dal seno piccolo. Tutte le donne hanno minimo una quarta di reggiseno e sono delle gran fighe. Ma proprio tutte, non solo le protagoniste che si salvano, anche le morte che camminano rientrano in questa categoria.
E con tutte queste tette, il fanservice la fa da padrone. Si sprecano le scene in cui si vedono tette ballonzolare, e inquadrature strategiche di mutandine e sederi. Intendiamoci, a me non danno fastidio, ma nemmeno penso che questo sia il motivo per cui la serie ha avuto successo. Sono sicuro che anche senza sarebbe stato uguale, forse anche meglio. Ma così è, e così ce la dobbiamo tenere.

I protagonisti poi sono quelli che sono. Il gruppo di ragazzi è abbastanza stereotipato, specialmente per quel che riguarda le ragazze, che poi sono la maggior parte. Tuttavia non è sbagliato il fatto che siano loro i protagonisti, quelli che si salvano. In un mondo in rovina è giusto che a salvarsi siano i forti, quelli capaci di fare qualcosa, come Hirano, amante delle armi, che finalmente può mettere in pratica quello che sa, Busujima, grande esperta di kendo, Rei, capace di usare la lancia, e cosi via.
Il protagonista, Komuro, è invece il personaggio in cui lo spettatore si dovrebbe identificare, privo di abilità particolari, ma capace di decidere sul momento cosa fare, e piuttosto coraggioso. Ma resta comunque un personaggio che si lascia trascinare dagli eventi. Saya Tagaki è la tsundere occhialuta, personaggio a quanto pare immancabile, che non ha nessuna utilità vera nella storia se non quella di essersi resa conto che i non morti non ci vedono, e che invece seguono i suoni.
Insieme a questi studenti, c'è un'unica adulta, Shizuka Marikawa, infermiera della scuola. Non molto sveglia, forse a causa del seno enorme che non permette l'adeguata ossigenazione del cervello. In quanto adulta è l'unica a potere guidare un'auto (come se qualcuno potesse fare una multa ai ragazzi nella situazione in cui sono). Per il resto fa solo rimbalzare le tette e ogni tanto le sbatte in faccia a qualcuno.
Visto che poi si rischiava di perdere una certa fascia di pubblico, al gruppo si unisce una bambina di nome Alice - nome molto comune in Giappone -, che i ragazzi salvano, insieme a un cagnolino, che chiameranno Zeke.

Una cosa che non mi è piaciuta è il fatto che questo gruppo improvvisato vada fin troppo d'accordo, fin da subito. E' vero che vista la situazione bisogna fare fronte comune, ma non ci sono mai conflitti, né discussioni, intendo roba seria, non le battutine da tsundere di Takagi che rimprovera Hirano. Queste cose avrebbero reso i personaggi e la storia stessa a mio parere più interessanti.

Il doppiaggio è buono, come pure il resto della parte audio. Devo dire che la visione dell'anime mi ha fatto tutt'altro effetto rispetto alla lettura del manga: le urla, i versi dei morti viventi, il rumore dei morsi, il sangue che schizza hanno reso il tutto più coinvolgente.
Per quel che riguarda le canzoni invece, in "Highschool of the Dead" si sono proprio sprecati: oltre all'opening, il cui titolo è lo stesso della serie, molto orecchiabile, per l'anime sono stati usate ben dodici sigle di chiusura diverse, una a episodio, che spaziavano in vari generi, qualcuna migliore di altre, e altre decisamente poco adatte all'anime, comunque sono tutte cantate dalla stessa cantante.

Il character designer è molto fedele a quelli che sono i disegni del manga originale, e tutte le scene sono rese molto bene, simili a quelle della controparte cartacea, con le stesse inquadrature, e cose così, e poi per l'appunto nell'anime a differenza che nel manga le tette si muovono.
Aggiungo che io non sono un fan della cinematografia del genere, non ho mai visto nessun film di zombie o simili, né sono fruitore di qualunque altra opera di questa categoria. Dunque non posso fare paragoni, né cogliere citazioni o omaggi, se ci sono.

Ciò nonostante la visione della serie anime è stata abbastanza piacevole, anche se sapevo già della mancanza di finale. Questo fino al penultimo episodio, perché arrivato alla fine dell'ultimo, me lo sono chiesto comunque: e adesso?
Quello che succede dopo, lo so, leggo il manga, ma mi chiedo se la versione anime prima o poi continuerà, o resterà in sospeso. Apprezzo comunque il fatto che, a differenza di altre serie anime, "Highschool of the Dead" non è stato portato avanti con una trama farlocca e un finale fasullo, come accade molto spesso.
Spero davvero che, se ci sarà abbastanza materiale, la serie riprenda, perché non è affatto male, e tante sono le cose che non sono state spiegate (nulla praticamente). Non fosse per la mancanza di una cosa importante come il finale, il mio voto sarebbe più alto.


 1
Mion96

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Zombie, ecco la trama in una sola parola. Dopotutto, l'originalità non è proprio il punto forte della storia: negli anime è molto frequente trovare horror ambientati a scuola, infestata o attaccata dai morti viventi che sia. Ho iniziato a vedere quest'anime per le buone valutazioni che alcuni avevano dato, così, per provare. E devo dire di essere rimasta molto delusa. L'unica ragione per cui non mi sono fermata ai primi episodi è stata la speranza di vedere sbocciare l'amore fra Takashi e Rei. Ma cosa trovo, invece? Un harem pieno di ragazze dalle curve prominenti, e Takashi nel mezzo, beato fra le donne, che scopre di essere attratto da tutte e non si capisce per quale delle tante provi un reale affetto.

Ora, ok, non sono una gran romantica, e ho scelto di vedere l'anime per il sangue e gli zombie, ma, sinceramente tutte quelle scene un po' spinte, gli autori se le potevano benissimo risparmiare e metterci un minimo di sentimento invece. Naturalmente questo è il parere di una ragazza, a cui non interessa affatto sapere né vedere quanto le protagoniste ce le abbiamo grandi (e scusate la volgarità).
Il mio 7 doveva essere un 6 e mezzo, o un 5 anche, se non per i disegni che nel complesso sono buoni e, beh, per il sangue e i combattimenti che mi sono piaciuti.
Questo è un anime essenzialmente adatto a un pubblico maschile, anche se credo che anche questo ci rimarrà parecchio male davanti a un finale così aperto che non si conclude affatto. Se esiste, non so se ho intenzione di vedere la continuazione, anche se scoprire se davvero poi nasce l'amore mi tenta molto.
Comunque sia, sono più che convinta di aver regalato questo 7, o che, per lo meno, l'anime non meriti nulla di più.


 3
OMEGA_BAHAMUT

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
I morti viventi sono tornati, punto. Nessuna trama all'infuori da quella richiesta dal nascere all'ombra di una già più che consolidata tradizione cinematografica per quest'opera, che racconta in 12 episodi le peripezie di uno sparuto gruppo di liceali attraverso un mondo sconvolto dal morbo, in cui gli ultimi umani sopravvissuti hanno ormai accantonato la loro civiltà in nome dell'applicazione della semplice quanto efficace legge del più forte.

C'è da dirlo, le opinioni della critica su HOTD sono senz'altro parecchio discordi, tanto da passare senza ordine di continuità da chi lo elogia come capolavoro a chi lo apostrofa come opera inutile e banale… e bisogna dire che per una volta tutti hanno ragione e tutti torto! In primis infatti, il genere di appartenenza bisogna ammettere che inevitabilmente è quello che è, ovvero un horror/splatter basato sugli zombie, un campo questo in cui ogni elemento di originalità possibile e immaginabile è stato già saccheggiato da tempo e che lascia sostanzialmente solo due strade ai neofiti: l'introduzione a monte di un elemento motivante di una certa consistenza su cui poi basare una storia (la strada più rischiosa, visto il serio pericolo di cadere nella buffonata) oppure legarsi al citazionismo.
HOTD sceglie la seconda opzione, narrando semplicemente la storia del gruppo protagonista e prendendo a piene mani dall'esperienza di grandi del genere come Romero. Il risultato? Un più che buon anime, che fa dell'ottimo intrattenimento puntando innanzitutto sull'ironia su se stesso - anche gli zombie movie hanno fatto sempre un po' di tenerezza, vuoi anche per la povertà delle risorse impiegate in essi e la bassa qualità degli effetti speciali - e introducendo a contorno una nutrita componente ecchi.

Le protagoniste della storia, infatti, presentano delle curve a dir poco prorompenti, di cui fanno bella mostra durante i numerosi attacchi, 'Ikkitousen' insegna che le prime cose a rompersi sono sempre le gonne e i reggiseni. Buffonata? Dipende a mio parere sempre da come uno si pone rispetto all'opera, perché, se volessimo andare a spaccare il capello, ben più importanti sarebbero gli interrogativi sulla decisione dimostrata dal gruppo nell'uccidere quelli che sino a poche ore prima erano amici e compagni, sulla fisica dei combattimenti (giravolte, combo, ecc., tutto spesso solo per mostrare sballottamenti) e così via.
Insomma tutto va preso per quello che è, basandosi sui gusti di base in tal materia.

Nota di merito finale per i personaggi principali, tutti rigorosamente non originali ma allo stesso tempo ben caratterizzati, cosa questa che permette una più completa godibilità dell'anime, consentendo di fare procedere la storia non solo attraverso la mera componente action ma anche attraverso lunghe fasi interlocutorie, discorsi questi poi non del tutto banali.
Ottima è la grafica, al di là delle curve fisicamente impossibili delle protagoniste, caratterizzata da tonalità e animazioni ben fatte. L'OST è di tutto rispetto, soprattutto per quanto riguarda il gran numero di ending, una per episodio, composte per l'occasione.

Voto: 8 - Per una volta sarò completamente soggettivo: a me la serie è piaciuta molto, e non banalmente per la componente ecchi della stessa, ma per il risultato d'insieme, di cui la componente ecchi è fondamentale nel clima goliardico di parte delle vicende.


 2
MaoMao

Episodi visti: 12/12 --- Voto 3
Come già detto da altri, questo è un anime senza un storia ben fatta, senza una spiegazione su quello che è successo, sul perché ecc., e senza dei personaggi con una caratterizzazione definita. 'Highschool of the Dead' è fatto solo per essere commerciale e per fare vedere oltre agli zombie molto ecchi, con inquadrature abbastanza dettagliate dei vari corpi femminili delle protagoniste tutte con il fisico da miss mondo.

Purtroppo si capiscono subito la scarsa qualità dell'anime e, sin dalla prima puntata, le varie incoerenze dei personaggi con i loro caratteri preimpostati. Un piccolo esempio lo si può avere alla puntata 1 (come già detto): una ragazza così tanto innamorata del suo ragazzo, dopo un secondo, con quel che succede, non lo pensa più, se ne dimentica e si innamora all'istante di un altro. Questo è un piccolo esempio ma in 12 puntate ce ne sono diversi, ad esempio se si intuisce la scena di un bacio, la puntata dopo se ne dimenticano tutti e il protagonista dell'episodio bacia un'altra, e tante altre incoerenze, soprattutto nella storia.

Si intuisce subito che l'anime è spudoratamente preso da 'Resident Evil', ma quello è bello, ti fa chiedere che è successo, leggi gli appunti e i diari ritrovati delle persone scomparse e cerchi di ricostruire la storia, ti attira, è un grande gioco, mentre quest'anime non sa di nulla. Succede tutto, non si sa il perché, succede in tutto il mondo e loro, i protagonisti, dove possono andare? Sparano, combattono e mostrano le parti del corpo nelle posizioni più assurde. Non che non mi piaccia questo, ma stona così tanto da far capire subito la sua una ragione di esistere: il commerciale.

Note positive? Il 3D fatto al PC ovviamente, certe scene da quadro è la musica orecchiabile rock. Ma a quel punto ce ne sono di anime migliori. 'Highschool of the Dead' è consigliato a chi è agli inizi con gli anime, non per intenditori.


 2
Kyoraku

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Se non sapete cosa guardare e cercate un anime che vi intrattenga per un po di tempo, 'HighSchool of the Dead' fa al caso vostro. E' un anime che ti prende fin da subito e parla della classica situazione nella quale un po' tutti noi, a mio parere, abbiamo immaginato di essere almeno una volta: zombie. L'anime in sé è carino ma per me non va oltre la mediocrità e adesso vi spiego il perché.

Mentre lo guardavo sembrava quasi che le numerosissime scene ecchi servissero a coprire una trama che in fin dei conti è vista e rivista. Poi abbiamo un super protagonista che oltre ad avere la solita immortalità comune ai personaggi principali è anche circondato da un gruppo di super donne eccitate al massimo e tutte follemente innamorate di lui. Un'altra nota negativa è sicuramente il finale, sempre se cosi si può chiamare, perché in teoria un finale dovrebbe chiudere un qualcosa, questo invece non chiude un bel niente anzi lascia lo spiraglio per una probabile nuova serie.

Allora mi viene da pensare una cosa: Autori, avete messo questo finale così confuso perché volevate risparmiare tempo e chiudere in fretta il tutto? Perché non avevate idee? Beh, penso proprio di sì. Una nota positiva è sicuramente l'opening: il video sembra un film porno ma la musica è carina. Se l'anime avesse avuto un continuo avrebbe acquistato molto ma molto più valore perché, per quanto visto e rivisto, il tema zombie affascina sempre e volendo essere generosi gli avrei dato anche un 7.
Per concludere, mi ripeto come all'inizio, se cercate un anime per perdere un po' di tempo, questo fa al caso vostro; se invece cercate altro, virate da un altra parte.
Un saluto
Kyoraku


 3
lupinIIIx

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
'High school of the Dead' è la storia di un gruppo di ragazzi della stessa scuola che da un giorno all'altro vedono la propria vita sconvolta a causa del misterioso avanzare di un'orda di morti viventi che si "riproducono" mordendo altri esseri umani. L'anime intero può essere ridotto a questa frase e la storia in sé non ha né capo né coda, è fine a se stessa.

La serie dura poche puntate (12) ed è tutta incentrato sui vari combattimenti che i ragazzi devono affrontare con questi zombie. L'epidemia di morte che si sparge in tutto il mondo non ha un inizio preciso e neanche una fine, poiché nel finale non accadrà assolutamente nulla. Il ritmo, benché non trascorrano che pochi giorni, è abbastanza veloce, un po' monotono nelle ultime 3-4 puntante, ma nel complesso abbastanza concitato. È un anime molto d'azione e i combattimenti che si susseguono senza sosta sono molto ben fatti e molto divertenti. La componente d'azione è spesso affiancata e quasi subordinata dalla componente ecchi che è onnipresente e pur essendo molto spinta non cade mai nell'osceno ma rimane nell'aura comica. Alcune gag sono orchestrate in maniera perfetta e hanno delle trovate veramente geniali.

L'anime infatti è anche un anime "comico", non mancano gag divertenti o scene meno tese e direi che la drammaticità è assente, non è neanche nello spirito della serie essere drammatica.
I personaggi sono i classici stereotipi delle serie scolastiche, c'è il protagonista attorniato da molte ragazze che lo vogliono tutte, c'è l'occhialuto cicciotto impopolare a scuola e fanatico di armi, il genio ecc. Per quanto riguarda i personaggi, quindi, caratterizzazione zero e niente di nuovo poiché vengono ripresi dei temi triti e ritriti e anche abbastanza scontati.

Gli zombie sono i classici zombie dei film degli anni '80 (e in effetti alla componente dei film e dei videogiochi si rifanno spesso in alcuni dialoghi anche i personaggi dell'anime). Non ci viene fornita nessuna notizia sull'origine del contagio né sulle cause e come al solito i morti viventi possono morire solo se si ritrovano con la testa spappolata.
I colpi di scena mancano e anche quello che potrebbe portare a una svolta nel finale - non dico quale per evitare spoiler - non viene sviluppato e viene abbandonato lì sul nascere.

Ecco una cosa che mi ha colpito molto di quest'anime: i disegni e i fondali. La grafica è a mio parere eccellente, così come le animazioni che sono fatte nel migliore dei modi. I fondali sono curatissimi e secondo me come grafica è tra i migliori degli ultimi tempi. I colori sono molto brillanti e vi è un discreto utilizzo della computer grafica soprattutto per quanto riguarda il disegno dei morti viventi e i combattimenti.
Anche le musiche sono fatte benissimo, si intonano bene con lo scorrere della storia e le musiche di fondo sono sempre diverse ogni volta e si fondono a perfezione con la fine dell'episodio. Anche la sigla di apertura è fatta molto bene.

Il finale come già accennato è inesistente, ma come inesistente alla fine è la storia. 'Highschool of the Dead' è un anime che non va guardato aspettandosi chissà che trama o per chissà che colpi di scena. Dura poco, è incisivo e scorre bene, diverte con delle trovate geniali ma non è niente di più che un passatempo. Peccato perché per i disegni e tutto poteva essere un ottimo prodotto. Data la natura della serie do un 8 e non di più mancando la parte essenziale di un anime, cioè un plot ben costruito.


 1
Aquaryus

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
'High School of The Dead' è un anime adatto solo a chi cerca un ecchi molto spinto e basta, perché tutto, dalla trama alla caratterizzazione dei personaggi, è stato messo in secondo piano: in pratica si tratta di una storia di zombie in chiave erotica, niente di più.
La trama è priva di spessore e per me si sviluppa malissimo, i personaggi sono tutti stereotipati, al punto che basterebbe guardarli per una frazione di secondo per capire subito il loro carattere, le uniche cose discrete sono la grafica e le musiche, ma per il resto non ci siamo proprio.
Poteva essere una grande storia, soprattutto per i fan di George Romero, ma a parte qualche rara genialata tutto si limita al fattore ecchi, il resto sembra essere stato creato come contorno, ed è un vero peccato. Guardatelo solo se cercate un ecchi condito con scene splatter.


 3
Selpher

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
'Highschool of the Dead' non è il mio genere e sinceramente pensavo che con gli zombie avessi finito (dopo i vari Resident giocati tanti anni fa).
Devo dire, invece, che l'anime mi ha sorpreso moltissimo, è in un certo senso un capolavoro; non di trama, ovvio.
La regia è sorprendente, ottimi i disegni, con un bel character design e con un po' di azione che di tanto in tanto non guasta e la serie mi è letteralmente scivolata sotto gli occhi.
Bellissima trovo la sigla di apertura.
In generale comunque è un lavoro ben confezionato per un pubblico adatto (adulto?), che certo deve sapere sopportare/apprezzare violenza e scene di nudo senza lamentarsi.


 1
Dartes

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"Highschool of the Dead" è un anime prodotto nel 2010 dal famoso studio MADHOUSE, sotto la regia di Tetsuro Araki; mandato successivamente in onda sulla rete Giapponese AT-X. In Italia risulta tuttora inedito (ovviamente aggiungerei, visto i temi trattati), a differenza del manga che è stato invece pubblicato dalla Panini Comics.
Una cosa che mi ha lasciato esterrefatto è la sua catalogazione: infatti è stato inserito sotto la tipologia "shounen", quando in realtà i temi trattati di questo genere sono nulli, completamente assenti, ma anzi sarebbero rientranti nel pieno seinen. E' l'esatto opposto di quello che uno spettatore di aspetterebbe da uno shounen, infatti sono completamente assenti la morale e il perbenismo che caratterizzano tutti gli anime di questo genere, ma anzi la serie mette in evidenza il lato negativo delle persone e il loro "io" più vero, e ciò che sarebbero disposte a fare pur di salvarsi la vita. In poche parole è un concentrato di violenza, paura, suspense ed ecchi a volontà, il quale a volte rasenta i limiti dell'hentai.

L'anime è realizzato davvero bene e nel modo più realistico possibile, e questo lo si può vedere sin dall'inizio con le armi utilizzate dai giovani studenti per fuggire dalla scuola infestata dagli zombie, ovvero persone infettate da un virus. Alcune cose potrebbero lasciare lo spettatore dubbioso, l'esempio più visibile e che salta subito all'occhio è la tranquillità apparente con la quale i personaggi affrontano questa avventura da incubo, e il modo di reagire nel combattimento con gli zombie, che spesso è accompagnato da "battutine" ironiche e salti mortali che più si avvicinano al genere di Matrix.
La trama è banale, molto semplice e lineare; per questo potrebbe sembrare già vista, ma forse lo è solo nel campo della cinematografia, ma non in quello degli anime/manga. Molti comportamenti dei ragazzi protagonisti sono inspiegabili, e spesso da definire idioti - cosa che potrete dedurre anche voi, osservando lo svolgersi dell'anime.

Riguardo alla parte ecchi posso solo dire che rovina in gran parte l'atmosfera, visto che ogni momento è buono per mettere in mostra il prosperoso lato B delle protagoniste femminili, tutte rigorosamente formose e splendide. Infatti credo che una piccola dose di ecchi faccia anche bene per quanto riguarda il realismo, ma che una dose eccessiva porti al risultato opposto.
Molti personaggi sono carismatici e accattivanti, in particolare la giovane Saeko Busujima, presidentessa del club di kendo e leader del gruppo di studenti sopravvissuti. Il lato tecnico è un grande punto di forza, forse lo è anche grazie all'anno recente di produzione. La qualità video è ottima, e il doppiaggio risulta pressoché impeccabile e realistico. Le opening e le ending possono sembrare un po' "vuote", ma comunque adatte e piacevoli.
Nel complesso HSOTD è un ottimo anime di genere horror, forse uno dei migliori che abbia visto, ovviamente con le sue pecche.

God87

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Difficile commentare un anime cult come "High School of the Dead", uscito l'anno scorso e subito assurto a capolavoro nel genere, senza fare diverse considerazioni. Basato sull'omonimo manga dei fratelli Sato (pubblicato in Italia in modo vergognoso da Panini) "High School" è, essenzialmente, la celebrazione degli zombie-movie americani, splatterone che richiama e omaggia, già dal titolo, l'esalogia cinematografica grandguignolesca di Romero. È un compendio di scene splatter a profusione (pur non indugiando nel gore) e divertenti dialoghi da b-movie, ma sopratutto di orde di morti viventi, tette ballonzolanti e audaci strizzatine ecchi alla "Ikkitousen".

Spiegarne il successo è facile: "High School" rappresenta lo stato supremo della nobile arte del fanservice. Nessuna trama di sottofondo, nessuna caratterizzazione forte dei personaggi, puntate generalmente identiche l'una all'altra - il gruppo continua a fuggire massacrando orde di famelici zombi e Takashi, sporadicamente, finisce con l'isolarsi insieme a una delle bellezze mozzafiato del gruppo scoprendo che se la farebbe volentieri. Il senso di tutto questo si riconduce alle stragi di zombi, ai generosi fiotti di sangue che schizzano dal primo all'ultimo episodio, alla morte di un gran numero di macchiette insopportabili, alla sfacciata bellezza delle quattro ragazze che sembrano fotomodelle e, soprattutto, alle loro grazie generosamente sbandierate in ogni dove e quando, in questo Giappone alternativo dove ogni studentessa delle superiori porta la quinta o sesta (si vede che il disegnatore originale proviene dal fumetto erotico?).

A divertire ci pensa MadHouse, che con il solito alto budget realizza una confezione tecnica/visiva sopraffina, con un chara fedele all'eccitante tratto originale, ottime animazioni e una regia action adrenalinica - un ritrovato Tetsuro "Death Note" Araki. A impreziosire il tutto, l'affascinante gusto estetico in location depressive e apocalittiche, con l'uso intenso di ombreggiature e filtri violacei, e ben dodici ending, tutte cantate dallo stesso Maon Kurosaki e volte ad abbracciare ogni forma di heavy/alternative rock. E così, tra ogni genere di armi utilizzate per squartare zombie (shotgun, fucili da cecchino.... anche gli omaggi alla saga videoludica di Resident Evil si sprecano), civili allegramente sgranocchiati, ragazze talmente sexy da fare tremare e tette che si muovono in bullet time - per fare passare in mezzo loro le pallottole, impara Matrix! -, "High School of the Dead" si ritaglia un posto nell'Olimpo delle più geniali serie spiccatamente fanservice di ogni era. Purtroppo questo non basta a garantirgli l'impunità da ogni critica.

Il problema non è che "High School" si deve prendere solo come divertito omaggio al genere e quindi sorvolare sull'esilità della trama; è che, pur breve, questa serie sembra essere addirittura troppo lunga. Nonostante il ritmo, nonostante le tette, nonostante lo splatter, tutti e tre fonti iniziali di grande esaltazione, presto il gioco inizia a mostrare la corda. Dopo già, diciamo, i primi tre episodi, si inizia timidamente a sperare in qualche minimo risvolto di trama che spezzetti la ripetitività dell'azione e che magari fornisca qualche spiegazione sull'epidemia o quant'altro. Purtroppo nessun risvolto coglierà la trama che, linearmente, e seguendo abbastanza fedelmente l'incompiuto manga, continuerà a trascinarsi mostrando sempre le stesse cose: cambieranno le ambientazioni, aumenterà il body count, avverrà qualche raro momento di critica sociale marchio del genere (le immancabili riflessioni sul dovere diventare cinici ed egoisti per sopravvivere in situazioni di estremo pericolo), ma la minestra non verrà mai rimescolata. Sempre e solo azione fine a se stessa.

Vero che questo è anche il succo di uno zombie-movie qualsiasi, ma penso che anche "Dawn of the Dead", con una durata di 300 minuti, finirebbe con lo stancarci. Inutile comunque fare troppo le pulci o i seriosi con una serie di puro cazzeggio come questa: c'è brio ed è piena di pupe semi-nude, per molti può bastare. Dedicato sopratutto agli amanti dell'horror seriale e senza pretese alla "Friday the 13th".

Lollo989

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Lollo989

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Per me HSOTD è un anime spettacolare, personalmente avrei evitato le eccessive scene ecchi, ma anche l'occhio vuole la sua parte, no?, quindi ci può stare. La storia ruota intorno a un gruppo di ragazzi che, rendendosi conto dello spaventoso contagio di una malattia (suppongo) che trasforma gli umani in zombie, decidono di armarsi e di cercare la fuga in un primo momento dalla scuola e successivamente dall'intero Giappone.
Per screditare commenti negativi che ho letto, vorrei dirvi un paio di cosine.
1° Svelare all'inizio dell'anime il motivo per cui si sta diffondendo questa pandemia penso toglierebbe un po' il gusto di vederlo, dato che s'intuisce chiaramente che i ragazzi stanno cercando d'indagare sulle cause.
2° Sarà anche vero che i ragazzi di oggi sono abituati al genere zombie, ma cosa fareste se vedeste i vostri amici scannarsi tra di loro e trasformarsi in orride creature mezze morte? Se permettete io il tempo per analizzare la situazione e accettare la realtà, me lo prenderei.


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Kvitrafn

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Eh?" Ecco ciò che ho detto non appena ho finito di vedere la 12a puntata. Spero vivamente che ci sia una seconda stagione perché la fine non è delle migliori e gli autori potevano benissimo far continuare la storia.
HSOTD è un po' monotono come anime, tuttavia è abbastanza piacevole da guardare ed è molto scorrevole. La grafica è abbastanza accettabile anche se ci sono alcune cosa da ritoccare. Spesso ci sono scene che fanno diventare quasi un hentai quest'anime: ecco l'unica cosa che mi ha infastidito parecchio. L'intero anime è basata su seni da 20a misura e la maggior parte delle scene sono basate su ciò. La storia è abbastanza banale ma non credo ci si potesse aspettare di più, visto il fatto che l'argomento sono gli "zombie". Dunque è parecchio difficile non finire nella banalità. Aspetto la seconda stagione, spero che ci sia, e per ora il mio voto è 7.


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Eretria90

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"High school of the dead" è un anime leggero che si lascia guardare con molta facilità e scorrevolezza. Una grande ovazione va alla grafica. Non a caso questa serie è stata realizzata di recente, e quindi ci regala un sapiente uso dei colori, brillanti ma per nulla freddi. Gli sfondi sono a dir poco belli e suggestivi, e i tratti dei personaggi molto gradevoli e differenti fra loro.
Probabilmente a molti darà fastidio la fin troppa attenzione alle curve femminili. Vabbé, a dirla tutta, è praticamente impossibile non notarle. Infatti quest'anime, tra una capriola e una fucilata, tenta in ogni modo di fare scoprire i lati A e B delle prosperose ragazze, il cui fascino è accentuato dalla ferocia con la quale affrontano la lotta per la sopravvivenza.
A mio parere, se questa componente ecchi fosse stata più soft e naturale, non avrebbe scocciato poi tanto. Il problema è che assistiamo a una quarta di reggiseno in praticamente tutte le donne di questa serie. Tette gommose che si strizzano e strabordano ridicolizzando un po' i toni ansiosi dei quali si tinge la trama.

Parliamo della trama? <b>[Attenzione agli Spoiler]</b>
La storia è avvincente, di quelle che creano pathos. Un gruppo di liceali si trova a fronteggiare un'invasione di zombie che dilaga di morso in morso. Sin dal primo episodio le scene si dimostrano dinamiche e dai risvolti drastici. L'anime non si fa attendere per decollare e ci regala situazioni estreme e rischiose: innamorati che si seguiranno nella morte, amici che si faranno uccidere perché contaminati dal morso di uno zombie, e altri che troveranno la forza di reagire.
Nella lotta per la salvezza i giovani si separeranno, si ricongiungeranno, affronteranno le avversità assieme alla professoressa e a una bambina. Forse la pecca maggiore sta nella caratterizzazione dei personaggi e nella loro fortuna sfacciata. Essi ci appaiono superficialmente traumatizzati ed estremamente caparbi. Il gruppo è fin troppo ben assortito per essersi assemblato casualmente; ognuno di loro affronta lutti e inquietudini con troppa velocità e le abilità fisiche sono notevoli in ciascuno. Ma se si vuole godere questa serie non bisogna farsi troppe domande. Credo che vada presa per come è, senza troppi perché, e - per quanto sia possibile - senza soffermarsi su cosa appare assurdo o meno.
E' un'avventura, una lotta continua, e ovviamente per mandare avanti questo gruppo è stato più logico, da parte dell'autore, rendere tutti dei superuomini.


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Crashis

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"High School Of the Dead" dovrebbe avere scritto vicino "maneggiare con cautela" o qualcosa di simile, perché è la prima volta che vedo uno stile simile in un anime.

Trama
La trama è semplicissima e ricorda i giochi horror come "Dead Rising": in una scuola superiore scoppia un'epidemia dove le persone morse da zombie si trasformeranno anch'esse in non morti. Sotto questo semplice inizio, si crea il gruppo di sei persone che continuerà a cooperare in tutta la serie, lunga 12 episodi (13 contando l'OAV). L'anime è sicuramente un ottimo partito, anche perché dà un misto di inquietudine e paura che davvero mai ho sentito in nessun altro anime. Non sono esperto nel campo di anime horror, ma devo dire che trovo questo è ben fatto.
Primo fattore tra tutti è il fatto che nessun personaggio viene lasciato indietro, e molte comparse vengono eliminate quasi subito per non fare sembrare il giro di situazioni troppo annoiante. Il punto è che in 12 puntate succede davvero di tutto: vedremo fughe in moto, salvataggi di persone, e soprattutto una grande dose di ecchi. Non che l'ecchi sia male, per carità, ma fin dai primi fotogrammi assisteremo a qualcosa che si avvicina all'osceno, ma non lo supera mai. Insomma, dovremo presto abituarci al ritmo di quest'anime, soprattutto perché, a quanto pare, ai produttori dell'anime e del manga piacciono le ragazze ben piazzate. Non dico altro.

Lato tecnico
Graficamente a mio parere "Highschool of the Dead" è qualcosa che non si vede dai tempi di "To Aru Majutsu No Index": la grafica è sempre curata e quasi perfetta, non c'è mai un calo e la grafica 3D non stona mai con l'ambiente. Tutto ha un suo perché e viene usato magnificamente. L'unica cosa che leggermente stona è qualche ripresa di troppo sui non morti, che presentano alle volte troppo 3D, e possono quindi non piacere ai più pignoli. Per quanto riguarda i filtri grafici, niente da dire, sono tutti di prima qualità e ben resi. Opening ed ending a mio avviso sono stupende: l'opening ha un sound magnifico e adrenalinico - e c'è già l'ecchi -, mentre l'ending graficamente rimane sempre la stessa ma ha canzoni diverse. Infine la OST è bella e adrenalinica, ottima per una horror series come questa.

Commento finale
Nulla da dire sul grande lavoro fatto dai produttori. Solo che, se ci fosse stato qualche sballonzolamento e qualche situazione osé in meno, "Highschool of the Dead" sarebbe stato un anime adatto quasi a tutti, e dico quasi perché è di genere horror. Aspetterò con pazienza la seconda serie, mi sento che uscirà. Voto finale: 8.


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ALUCARD80

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Gli anime “nuova generazione” sono stati spesso criticati causa poca originalità, capaci di dimostrarsi spesso come lavori mediocri, di poco spessore sia tecnico sia di contenuto, e accusati soprattutto di fossilizzarsi su un ventaglio ristretto di tipologie differenti, salvo sporadiche sorprese che sono riuscite a spiccare ancor più nel supposto (ipotetico?) grigiore della mediocrità.
"Highschool of the dead", la scuola dei morti viventi, riesce a coniugare – a mio singolar parere –, in un bizzarro quanto anacronistico modo, sia i cliché più meri e insignificanti sia colpi di genio e un ritmo, un pathos, un’attrattiva e un fascino assolutamente innegabili. Mai avrei pensato di dovere ammettere che nel più banale dei casi e nel più squallido dei fanservice si possa trovare un lavoro apprezzabile e – paradosso accettabile soltanto se si sviscera l’anime in questione – capace di trasmettere emozioni forti e incredibilmente contrastanti.
Le figure ancestrali e agghiaccianti del “Morto vivente”, dello zombie, del cadavere animato e della negromanzia sono uno degli spauracchi più profondi e inspiegabili della psiche umana, trattati in numerosi romanzi, narrati dalla spaventosa e sapiente regia di maestri dell’horror come Romero o Carpenter nel cinema, o adottate come empie entità nei più odierni svaghi di massa come giochi di ruolo, videogiochi e altre amenità simili; inoltre, non è certo HSOD il primo anime che sfoggia la nonmorte come protagonista.

Questa viene proposta in una chiave sia classica sia contemporaneamente grottesca. Il ritmo che HSOD imprime sin dalle prime battute è impressionante, tuttavia lo scenario scontato: una scuola, un plot classico made-in-Japan, un ragazzo “sfigato”, ancora innamorato della sua ex, convinto in cuor suo di poterla riconquistare. Ma ecco che fra una folata di vento che alza la gonnellina plissettata fino a mostrare un angolo di mutandine candide e una scollatura della dottoressa dell’istituto fin troppo ardita, scatta la follia: senza sapere come e perché, ai cancelli della scuola giunge un uomo emaciato, livido, forse malato, che improvvisamente aggredisce un inserviente, uno dei bidelli.
Come nei migliori Resident Evil, il contagio ha inizio. Morso dopo morso, arto strappato dopo arto strappato, l’orrore, la paura e la follia invadono la scuola assieme a fiumi di sangue scarlatto. Lo scenario diviene presto apocalittico, ripercorrendo a grandi linee i copioni visti e rivisti dei più famosi film horror, una lotta per la sopravvivenza in un normalissimo, sereno (fino a quel momento) paese del Giappone centrale.
La causa è sconosciuta e il male pare diffondersi in tutto il globo molto rapidamente. Così ecco salire sul palco dei protagonisti alcuni di questi studenti, che grazie a fortuna, coraggio e spirito di sopravvivenza, nonché a una grande dose di disperazione, imbracciano armi improvvisate o veri e propri strumenti bellici da fuoco - ma dove avranno imparato a usarli in un modo così efficace!? - e decidono che non è ancora giunto il momento di morire.

Il gruppo di ragazzi è vario quanto scontato, tanto per rimanere in tema di banalità: oltre alla coppia di ex fidanzati, vengono proposte figure come il solito secchione-nerd, in questo caso amante sfegatato delle armi da fuoco e dei carri armati, la solita maggiorata dall’aria innocente e rimbambita, la solita tsundere che a metà serie cambia carattere e si ravvede sul suo passato da egoista e acida cronica, oltre a un esiguo numero di personaggi che fanno da spalla. Il tutto condito da un’enorme, devastante, spudorata dose di fanservice che straborda in ogni puntata senza ritegno.
Probabilmente uno dei pregi di HSOD è proprio il voluto ostentare questo contrasto che stride, cozza tremendamente, ma che allo stesso tempo irride la seriosità che illude di proporre e reinventa un grottesco spaventoso e, perché no, divertente: scene cruente, sangue, cervella e paura allo stato puro mescolati a donne sempre più svestite, ad abiti stracciati e ad allusioni al limite della censura.

Chi si aspetta un anime horror rimarrà deluso, così come chi è in cerca di un titolo leggero: HSOD si deve prendere per ciò che è, una provocazione bella e buona, un titolo che riesce a tratti addirittura a parlare di sentimenti umani, a mostrare la follia che può degenerare nelle strade di una cittadina allo sbando, di quanto possa essere bestiale l’uomo o istintivamente egoista, di come la nostra società ci imponga dei canoni dai quali non riusciamo a scappare, nemmeno volendo. Peccato perché praticamente la serie non ha una fine ben precisa, termina dopo 13 episodi in modo scialbo e lascia tutto in sospeso, mentre il manga ha uno sviluppo più concreto e differente.

Eccezionale per ritmo, magnifici i disegni, volutamente accattivante il chara design, provocatorio in tutto e per tutto, HSOD non vuole essere né un anime del genere “survivor”, né un prodotto adito al semplice fanservice, anche se, a conti fatti e seguendo lo svolgersi della trama, assomiglia più al secondo che al primo. Riesce a spaventare, a catturare l’attenzione dello spettatore, a ispirare la tremenda assenza di pietà in una “Alba dei morti viventi” rivisitata, e nel contempo a fare concorrenza a Playboy.

Questo accostamento potrebbe dare fastidio ai puristi dell’horror carpenteriano, ma, se la componente fanservice fosse stata assente, probabilmente ora avremmo di fronte un un prodotto sì classico, sicuramente valido e profondo, ma dalle tematiche banali e per nulla intriganti. Invece gli autori hanno optato per una linea irriverente e fuori dalle righe, leggera e frivola. Scelta molto originale, ma che lascia il tempo che trova.
Do 10 per l’idea, 4 per la somma dei contenuti. Con tutta probabilità, o lo si adora, o lo si disprezza.


 1
Luna-chan

Episodi visti: 8/12 --- Voto 3
Partendo dal presupposto che il genere zombie unito all'ecchi mi aveva entusiasmato parecchio come idea, devo dire che l'anime è stato gestito decisamente male.
La storia gira attorno alla classica idea base del genere zombie: una pandemia scoppiata improvvisamente porta gli uomini a trasformarsi in zombie e divorare altri esseri umani. Il nostro protagonista assiste, appunto, al primo contagio della scuola decidendo così di salvare la sua amica/ex innamorata/ovviamente bella da far spavento, oltre che il nuovo ragazzo di lei - ovviamente grazie per l'altruismo.
Primo appunto: non spiegare le origini della malattia non è una cosa poi tanto grave, purtroppo non sarebbe la prima volta che si decide di svolgere tutto dalla parte del protagonista a quindi lasciare tutti bellamente all'oscuro, ma almeno un minimo di veridicità sarebbe stata gradita.

<b>(ATTENZIONE SPOILER)</b>
Quello che rimane infatti inspiegabile è come faccia il contagio a essere di una rapidità spaventosa per tutti, ma ovviamente non per l'amico del protagonista che impiega quasi metà puntata a sviluppare i sintomi facendo perdere un po' di credibilità al tutto.
Altro problema che secondo me ha fatto perdere un po' del mio interesse per la storia è stato il fatto che, benché all'inizio i protagonisti non capiscano bene cosa stia realmente accadendo (cosa anche questa un po' tirata, visto tutto il materiale sugli zombi a cui un ragazzo di oggi è normalmente abituato e al fatto che il protagonista vede chiaramente uno dei professori cominciare a mangiarne un altro), i protagonisti partono subito armati con tanto di bastone delle scope convertito in lancia - della serie Macgyver sei un nessuno. Sinceramente mi è sembrata una forzatura per potere lasciare incolumi almeno i due protagonisti della puntata, sacrificando il terzo che decide di difendersi a mani nude.

Ultimo appunto che posso fare è che, benché appassionata del genere ecchi, il fanservice in quest'anime mi ha quasi dato fastidio. Scene dove assolutamente non c'entrava nulla mostrare le "grazie" delle varie presenze femminili, inquadrature impietose della protagonista ovviamente solo dal lato B mentre combatte (con anche riflesso della luce sul bianco dell'intimo) hanno reso il tutto davvero troppo fuori luogo.
Devo dire che con tutta probabilità le basi c'erano e potevano creare un gran bell'anime di culto, ma la cosa è stata gestita male.
Impeccabili sono la grafica e i doppiaggi, davvero stupendi. Peccato, un vero peccato.


 3
Kary89

Episodi visti: 10/12 --- Voto 6
Giappone, in un non meglio precisato momento di vita odierna: un liceo viene occupato da alcuni studenti divenuti zombie (chiamati nell’anime “loro”), la malattia si trasmette con un semplice morso e ha modo ben presto di divenire pandemia mondiale. Takashi Homuro, uno dei ragazzi miracolosamente sopravvissuti al contagio, raduna intorno a sé uno sparuto gruppetto di compagni e l’infermiera dell’istituto provando a guidare tutti verso una fantomatica salvezza.

Tanto per chiarire subito, il voto così basso non è dovuto alla sovrabbondante componente ecchi. Non è vero che scollature procaci e mutandine non si addicono al genere “zombie”, basta vedere un qualsiasi film horror americano degli anni ’90 per vedere comparire la solita maggiorata spaventata e un po’ tonta correre come una bagnina di Baywatch con sommo sprezzo dei suoi vestiti; semplicemente non è un’invenzione recente, niente di cui stupirsi o indignarsi dunque. Certo, nel caso di “Highschool of the dead” certe scene sono talmente surreali da rasentare il ridicolo, come l’effetto rinculo dei seni di Rei, o le funamboliche schivate di Saeko, ma le restanti svolgono bene il loro compito e vanno prese così come sono, del resto ogni fruitore si aspetta da questo titolo tanto fanservice e fanservice sia.

Viene da pensare come in 12 episodi sia possibile analizzare ogni particolare anatomico delle donzelle, mentre non sia permesso dare un’occhiata una alla panza del nerd Kohta; recenti ricerche hanno confermato che in Giappone gli abiti hanno tessuti di diversa resistenza secondo i sessi, sfatando ogni altra ipotesi.
Neanche la storia è un grosso problema: da quando in qua negli horror, specie in quelli con protagonista gli zombie, conta la trama? Basta venire a conoscenza di una nuova epidemia e osservare i tentativi di sopravvivenza dei nostri eroi, gli intenditori si concentrano su altro, le ambientazioni, le musiche, l'"effetto spavento". Anche in questo caso “Highschool of the dead” fa il fatto suo, riproponendo situazioni già viste in atmosfere di indubbio fascino, tramite animazioni pregevoli, musiche suggestive e inquadrature hollywoodiane.

<b>SPOILER!!</b>
Peccato che verso la fine le azioni dei superstiti diventino totalmente illogiche: perché, ad esempio, imprigionarsi in una villa, se si è in netta minoranza numerica? A che serve lanciare una bomba che annichilisce gli impulsi elettromagnetici, quando non si è mai visto uno zombie usare una macchina? Tanto vale suicidarsi.
<b>FINE SPOILER!!</b>

Il cast incarna gli stereotipi del genere con aggiunte di gusto orientale: accanto allo studente improvvisato leader, alla bella comprimaria, all’esperto di armi, alla biondina debosciata, alla bambina da salvare, troviamo la pericolosa quanto sensuale combattente di kendo e la secchiona tsundere. Ogni personaggio ha qualcosa da dire e un minimo di profondità psicologica (tranne Shizuka che ha la patente e le tette grosse), quel tanto da rendere la visione delle altrui vicende coinvolgente.

Giunti al dunque, il gigantesco difetto di “Highschool of the dead” è che provoca ansia, a volte schifo, ma mai paura allo spettatore. I protagonisti difficilmente vivono una seria situazione di pericolo essendo fin dall’inizio dotati di prodigiose capacità atletiche e, in mancanza di queste, di un arsenale di armi da fare invidia ai marines. In quanto ai comprimari, beh, la loro esclusione dalle opening/ending fa capire in anticipo che fine faranno. E' un po’ un problema riscontrato negli ultimi capitoli di “Resident evil” la prima saga video ludica horror giapponese: una volta tolto il senso d'impotenza del proprio avatar di fronte a orde di zombie, quindi la componente “survival”, quel che resta è un’avventura concitata e piacevole, ma priva di quegli “sbalzi sulla sedia” marchio dei primi due titoli. Lo stesso vale per l’anime in questione, privo di “horror” e quindi di mordente.

Per concludere, non ci sono abbastanza elementi per una severa bocciatura, tanto più che la vicenda è stata interrotta sul più bello in attesa di una seconda stagione che possa sviluppare meglio i fattori positivi della prima. Nel frattempo, rimandato a settembre.


 2
LetDragoon87

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Quando ho deciso finalmente di vedere questo bell'anime è stato quando alcune persone me l'hanno consigliato su un forum che frequento io. E meno male che me l'hanno consigliato. Perché forse è stato uno dei migliori anime che abbia mai visto tra quelli horror-splatter fino ad oggi.
Come trama di fondo, potrebbe tranquillamente anche diventare un film horror, anche se di film simili ce ne sono a bizzeffe. I personaggi sono per me molto ben curati e tutti hanno un ruolo ben definito tranne la piccola Alice.
Uno dei personaggi che mi sono piaciuti di più e in cui mi immedesimavo meglio era Hirano: è stato molto bello e inaspettato vedere quello che poi riesce a combinare con un sparachiodi inizialmente e andando avanti con l'anime capirete meglio. Un altro bel personaggio era anche Korumo se non erro, molto ben caratterizzato e un personaggio tra i più carismatici all'interno di quest'opera.

Devo dire, inoltre, che molte persone sottovalutano quest'anime, perché, secondo me, bisogna lasciargli il tempo di raccontare quello che ha da dire, e lasciargli tutto il tempo necessario a farlo. Alcune cose infatti ci mettono un po' a ingranare ma, a mio avviso, ne vale molto la pena. Difatti io non vedevo sempre l'ora di andare avanti per scoprire tutte le vicissitudini di queste persone scampate al massacro, delle quali poi verrete a conoscenza seguendo la trama principale.
Poi, essendo questo uno dei miei generi preferiti (soprattutto per quanto riguarda il cinema) ho trovato pane per i miei denti. Mi sono piaciuti moltissimo alcuni riferimenti che si possono riscontrare anche con la saga di Resident Evil 2, ed essendo uno dei miei giochi preferiti, me lo sono guardato molto volentieri.

Ora vorrei soffermarmi a parlare un po' della parte ecchi presente in quest'anime, che a mio parere non sfigura, e anzi serve a "rilassare" un po' lo spettatore, perché alcune scene sono davvero molto spinte - nel senso di violenza e come uccisioni generali varie - e quindi non guasta mai vedere una bella ragazza con inquadrature super-sexy, anche se alcune ragazze sono esageratamente prosperose, come per esempio il medico di bordo. Però c'è da dire che a volte, magari quando l'azione è sul più bello, tali scene potrebbero dar fastidio. Ma, da bravi amanti delle belle donne, questa non dovrebbe rappresentare una "critica" vera e propria o peggio un difetto.
Consiglio di vedere quest'anime (che mi ha spinto a prendere il manga proprio in questi giorni per vedere come prosegue la trama) a tutti gli amanti dell'horror puro e un po' meno ai fan degli splatter puri. Alle persone facilmente impressionabili lo sconsiglio già in partenza.
E' un piccolo capolavoro incompreso e molto, molto sottovaluto secondo me, soprattutto la parte cartacea. Da vedere comunque.


 1
Uccello Gira-Viti

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Zombie. Questo è un genere che non mi è mai piaciuto, e Highschool of the Dead non era molto differente da qualsiasi altra opera che parlava degli allegri e veloci morti viventi. Infatti è stato solo dopo le molte pressioni di un amico, la curiosità creatami dal vedere spesso parlare di questa serie, e le recensioni così contrastanti che mi sono deciso a scaricare questa serie.
Che dire, di certo mi ha sorpreso.

La storia è simile a un qualsiasi altra storia che ha a che fare con gli zombie: da un momento all'altro comincia l'apocalisse, in poco tempo gli zombie invadono la città e la nostra allegra combriccola di protagonisti, che all'inizio solitamente sono separati ma che si trovano presto in qualche "check point", decide di andare in cerca di famiglia/amici/parenti. In questo caso la combriccola è composta dal solito figaccione di turno, un po' tipo il ranger rosso, che guida la squadra; poi ci sono l'amica d'infanzia (che ci prova spudoratamente con lui tipo il giorno dopo che quest'ultimo aveva ucciso il suo ragazzo, ormai zombie, di cui lei era follemente innamorata) esperta di combattimento con la lancia, un simpatico otaku che appena prende in mano un'arma si trasforma in Rambo, una secchiona autoproclamata genio, un'infermiera con la testa perennemente tra le nuvole e la capitana del club di kendo, ovviamente fortissima. Più avanti si aggiungeranno anche una bambina e un cane, che completeranno il gruppo. Da notare il fatto che, bambina esclusa, tutte le protagoniste femminili hanno una misura di reggiseno che va da "infinitamente grande" ad "anatomicamente impossibile".

C'è una cosa da dire subito: quest'anime sa fare il suo lavoro. La trama non ti dice niente, e per ora non presenta di certo stravolgimenti, ma cerca azione, e, anche se talvolta è molto campata per aria, la trova. Cerca tensione, e devo dire che più o meno la trova, per quanto possa farcela senza una trama di fondo ben fatta.
E poi c'è la cosa che mi ha sorpreso di più: ecchi. Tette, mutande e qualsivoglia parte scoperta ovunque. Non mi sarei mai immaginato che qualcuno creasse un genere "horror-ecchi" mi sembrava davvero troppo. Encomiabile è la scena del proiettile che fa lo slalom tra il prosperoso e budinoso (gigapudding!!) petto di Busujima che fa movimenti a dir poco impossibili intorno al fortunato colpo di artiglieria. In più è un ecchi che ho trovato abbastanza ben calibrato, senza mai invadere troppo la scena, al contrario di quanto capita in molti altri anime che lo buttano in faccia senza un minimo di trama.

I personaggi sono molto stereotipati e non spiccano per originalità, ma ho visto qualche piccolo accenno di caratterizzazione che spero continuerà più avanti, inoltre ne ho trovati alcuni piacevoli, nonostante tutto.
Inguardabile il finale, lascia tutto così, senza concludere niente, e togliendo tutti quei possibili sbocchi a una trama che già di per se non spiccava per originalità, lasciando lo spettatore del tutto deluso.
Posso solo immaginare che gli autori abbiano fatto questa scelta per convincere più gente e comprare il manga, dove la storia continua - e per quanto mi riguarda, se lo trovo a buon prezzo in qualche fiera, ci sono riusciti).
Ottime sono le animazioni e ottimo è il character design che, anche se all'inizio ho trovato leggermente sgradevole, ho imparato ad apprezzare.
Come ho già detto HSOTD non è un capolavoro ma, se si vuole perdere tempo e non si cerca niente di profondo, si fa apprezzare alla grande. Se poi siete anche fan degli zombie o semplicemente del fan service condito da un pizzico di trama, allora buona visione.


 1
onizuka90

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Highschool of the Dead è una serie del 2010 prodotta dallo studio Madhouse, adattamento animato del ben più famoso fumetto scritto da Daisuke Sato.
Capita spesso che sull'onda del successo di un manga, nonostante questo non sia ancora concluso, si decida per ragioni di marketing di adattarne una versione animata. E' una sorte comune a moltissime serie, basti pensare a Naruto, Fullmetal Alchemist, Hunter x Hunter etc.
A mio avviso il materiale a disposizione non era sufficiente per potere realizzare una serie soddisfacente e infatti la storia rimane troncata e lasciata in sospeso, senza nulla chiarire sui retroscena delle vicende, privandole così di una giustificazione e rendendole quindi perfettamente non credibili.

Il problema di adattare una serie che non è ancora conclusa è grave, e vi sono principalmente due strade che si possono seguire: la prima consiste nell'inventare un finale alternativo ma coerente, come è stato per Fullmetal Alchemist; la seconda è troncare improvvisamente tutto e rimandare a una seconda serie, e tale è stato il magro destino di quest'opera. Date le premesse mi sembra evidente come la serie non possa in alcun modo essere ritenuta soddisfacente, la trama è piatta e banale e l'intrattenimento è tutto basato sul fanservice abbondante e sulle scene d'azione dalla discutibile qualità.
In fin dei conti non ci si poteva aspettare di più da una serie che fa degli zombie il fulcro centrale della storia.
Unico pregio, a mio avviso, è la simpatia di alcuni personaggi che riescono a increspare la piatta monotonia che riguarda alla caratterizzazione degli stessi, che segue purtroppo i classici stereotipi del genere.

Dal punto di vista tecnico la realizzazione è molto buona, sia per la regia sia per l'animazione. Il chara design è particolare ma nonostante tutto piacevole, le musiche discrete e gli sfondi ottimi.
Concludo la recensione con un avvertimento: non aspettatevi nulla da una serie come questa, almeno che non siate in cerca di una buona dose di seni e mutandine. Allora "Highschool of the Dead" fa sicuramente per voi.


 1
Key-Tsu

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Ritengo "Highschool of the Dead" un anime molto carino. Tratta il solito tema del "virus zomboide" e delle persone rinchiuse in un qualche dove, in questo caso in una scuola. Devo dire che la storia sarebbe alquanto la solita solfa se non fosse per i personaggi dai caratteri altamente interessanti, e, perché no, per un pizzico di ecchi.
Sinceramente gli unici personaggi che mi hanno detto qualcosa sono Saya e Hirano, che dimostrano che la conoscenza e le proprie passioni possono servire in qualunque caso. Gli altri personaggi mi sembrano un po' masticati: il protagonista leader a cui filano tutte le bellone, una con dei complessi contro un professore alquanto "bizzarro" e l'altra con una ferocia animale. Tutto sommato formano un bel gruppo.
La storia è interessante anche se nell'anime è piuttosto corta e mi aspetto una seconda serie prima o poi.
Le sigle di apertura e chiusura sono stupende e anche i sottofondi. La grafica per me è eccezionale. La storia è un po' "già visto" e un po' "vediamolo", tutto sommato non è male ed è, se si ha la voglia, guardabile in una giornata tutta di fila.


 1
hymeko

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Avendo letto varie recensioni negative, ero un po' scettica riguardo a questo titolo. Eppure High School of the Dead non è affatto male. Certo, ogni tanto la dose di fanservice è esagerata, però non l'ho mai trovata fastidiosa come in altri anime - tipo Najika -, forse perché qui le situazioni crude e quelle erotiche s'intrecciano scatenando l'adrenalina, in fondo è risaputo che il pericolo è un ottimo afrodisiaco.
Dato che è fatta solo da 12 episodi, la serie è leggera e non stanca, le sequenze da videoclip la fanno scorrere velocemente. Tutti i personaggi sono utili, persino la professoressa “oca” ha un suo perché. C'è soddisfazione a vedere questa serie, non sarà un capolavoro ma non si resta nemmeno delusi.
Voto: 7.


 1
manu88

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Bah, che dire di HSOD. La trama per quanto riguarda un anime, almeno secondo me, è innovativa. Cioè, non si vede tutti i giorni un anime che parla di zombie così apertamente. Chiaramente, come è stato detto già da altri utenti, la serie è ispirata ai film horror di Romero e racconta di un'epidemia di virus che infetta le persone trasformandole in zombie. Un gruppo di ragazzi di una scuola cerca in tutti i modi di sopravvivere a questa ecatombe.
L'anime in definitiva è bello da vedere per l'eccellente qualità grafica dei disegni. Quello che invece pecca, ma per qualcuno compreso me può essere un pregio ulteriore, è l'eccessivo uso di componenti ecchi. Comunque per me è da vedere, consigliato.


 3
SeiyaJJ

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Ispirata all’omonimo manga del duo <i>Sato</i>, Highschool of the dead è una miniserie animata prodotta da MADHOUSE, composta da 12 episodi, andata in onda tra Luglio e Settembre 2010 sul canale tematico AT-X. A differenza del manga, l’anime è ancora inedito in Italia.

La trama è quanto di più semplice possa esistere: un gruppo di studenti, in seguito all’esplosione di un virus pandemico che trasforma gli esseri umani in zombie, si trova a dovere fare i conti con la propria sopravvivenza. L’obiettivo iniziale dei ragazzi è quello di uscire indenni dalle mura della loro scuola, la Fujimi Highschool, presa d’assalto da insegnati e studenti infetti; raggiungere tale scopo sarà più difficile del previsto, e la presa di coscienza dello stato d’allarme porterà alcuni di essi a prendere decisioni ai limiti dell’umanità.
I superstiti della scuola, ben presto, s’accorgeranno che la pandemia interessa una zona molto più estesa del loro istituto, e da quel momento in poi inizia la vera lotta per restare in vita.
In uno scenario del genere, in un mondo senza regole, dove il più debole è destinato alla morte, cinque ragazzi e una professoressa decidono di unirsi e difendersi l’un l’altro nel tentativo di conquistare una disperata salvezza. I colpi di scena e gli istanti adrenalinici non tarderanno ad arrivare.

I personaggi principali sono essenzialmente cinque, come detto, ma peccano di una totale assenza di personalità, probabilmente dovuta alla breve durata dell’opera animata. Takashi Komuro, colui che da subito appare come “leader” del gruppo, ci viene presentato come un ragazzo bello e coraggioso, pronto a farsi carico di tutte le responsabilità del caso; ma, pur avendo queste tipiche qualità da eroe, il suo ruolo è relegato a quello di mero stereotipo, poiché alcuni lati del suo carattere e del suo rapporto con alcuni membri del gruppo non vengono chiariti, al massimo, appena accennati. La mancanza di background dei protagonisti diventa evidente nella caratterizzazione di altri due personaggi, stavolta donne, parlo di Rei Miyamoto e Saya Takagi. Le due ragazze, dalla presumibile infanzia difficile, sono abili e impavide guerriere che dimostreranno un forte senso dell’onore, pur finendo per apparire come semplici rivali in amore, e come ragazzine carenti d’affetto, sia esso fraterno, paterno o di altro tipo.
Altra donna del gruppo è l’orgogliosa Seako Busujima, studentessa più anziana, che spicca da subito come esperta lottatrice di Kendo;sarà la controparte femminile di Komuro, di cui anch’essa sembra invaghirsi, ma più per ammirazione. Dopo l’inutile, se non per le scene di fanservice, presenza della professoressa Shizuka Marikawa, fa parte del cast principale Kohta Hirano. Grasso, impacciato, timido e occhialuto, Hirano è il personaggio più carismatico dell’intera miniserie; la sua reazione emotiva all’accaduto è la più realistica; da ragazzo apparentemente poco popolare, si trasforma in intrepido giustiziere di non morti, la sua bravura nell’uso delle armi da fuoco e la sua tenacia ne faranno il character meglio riuscito.
Nel corso degli episodi faranno la loro comparsa altri personaggi, il cui ruolo però non si capisce se sarà secondario o di primo piano, in quanto la serie animata termina lasciando molti interrogativi sospesi.

Le ambientazioni appaiono tipiche di un survival horror, dopo la scuola infestata, tutta l’azione si svolgerà all’esterno, per strada e in varie location abbastanza azzeccate.
Ciò che colpisce maggiormente di questo progetto animato è la splendida grafica. La scelta dei fondali sempre crepuscolari, delle animazioni di alto livello, la realizzazione dettagliata di ogni singolo elemento che compone il fotogramma fanno sì che la resa del comparto tecnico risulti di prim’ordine. A mio avviso, molto dell’appeal di questo anime è dovuto proprio ai bei disegni.
Non mancheranno evidenti citazioni a numerosi film dell’orrore, e a videogame in stile “Resident Evil”, ma ciò che più mi ha colpito, oltre alla succitata grafica, è la presenza di una soundtrack molto appropriata e d’atmosfera. Un paio di ending theme, in particolare, ricordano celebri brani di Muse e Radiohead.

In definitiva, HOTD è un anime di certo non imperdibile, con una trama vista e rivista, dei personaggi che vanno di poco oltre il proprio stereotipo, ma che si lascia guardare con una certa curiosità, appagando gli appassionati del genere hrror. Al di là del fanservice, che a volte stona o sfocia nel ridicolo, e che rovina qualche scena di combattimento, lo spettatore avrà di fronte alcuni episodi davvero entusiasmanti e ad alto tasso adrenalinico.
Molti difetti, come detto, a mio parere sono riconducibili alla scarsa longevità della serie animata, quindi non lasciatevi condizionare dal mio giudizio finale. “Highschool of the dead” è un anime di cui consiglio comunque la visione.


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ShayChan

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Non so da dove cominciare a demolire quest'anime. Inizio con il dire che, i primi 4-5 episodi, me li sono visti uno dopo l'altra perché sembrava chissà cosa dovesse succedere, invece per tutto l'anime non succede assolutamente un bel niente, è stato scritto/sceneggiato/disegnato per il semplice scopo di mostrare le tette a ogni occasione inutile. Ora io posso capire un po' di fanservice che ci sta sempre bene, però c'è un limite a tutto. Poi vabbé le protagoniste hanno tutte dei seni enormi e molto sproporzionati, soprattutto la professoressa bionda.

Devo dire che HSOTD è stata una grande delusione, perché nutrivo delle aspettative su quest'anime: sapevo delle tante tette che venivano mostrate, ma confidavo nella storia. Non ha una trama questa serie; arrivano gli zombie, sì ma perché? Da dove? Perché in tutto il mondo?
E poi vabbé anche la situazione in Giappone non viene minimamente contestualizzata, ci troviamo nel Sol Levante, ma dove? Osaka, Kyoto, Tokyo? Dove? Non si sa.
Sono quasi sicura che ci sarà una seconda serie, perché questa qui non finisce, anche perché non viene spiegato né illustrato niente.

I creatori non hanno saputo sfruttare l'incipit che secondo me poteva essere buono: zombie, splatter, morti ecc. Vero è che di storie con zombie ce ne sono fin troppe, però HSOTD poteva essere fatto decisamente meglio.
Un'altra cosa che non mi è piaciuta per niente riguarda i combattimenti inverosimili. Capisco che siamo in un anime ed è normale prendersi delle libertà, ma vedere i proiettili che passano tra le cosce di una delle protagoniste e poi anche tra i seni della stessa mi ha fatto veramente cadere le braccia. Scene proprio assurdissime.
I militari vengono contaminati e i protagonisti che non hanno mai combattuto né sono stati addestrati in alcun modo si salvano sempre per colpi di fortuna, io capisco che i protagonisti non sempre debbano morire, però un minimo di veridicità vogliamo darlo? Fatene morire un paio no? Anche per dare una "scossetta" alla storia visto che è abbastanza spenta.

Personalmente ho visto solo l'anime e non ho letto il manga, quindi non posso fare un confronto tra le due tipologie di storia e non so se vi sono differenze, ma visti i presupposti che mi ha dato l'anime il manga penso proprio che non lo leggerò.


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npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"Highschool of the dead" è un anime che, a quanto ho avuto modo di constatare, ha fatto e farà molto parlare di sé. Ancora una volta i commenti tendono a dividersi in due fasce ben definite: c'è chi grida al capolavoro e chi invece lo critica senza mezze misure.
Ispirato con tutta evidenza a "La notte dei morti viventi" di Romero (da cui hanno preso spunto, oltre che decine e decine di altre produzioni cinematografiche successive, anche diverse testate fumettistiche tra cui spicca l'italianissimo Dylan Dog) e ne ricalca in sostanza il tema di base spostando in Giappone il fulcro dell'azione.
Una tranquilla giornata di una scuola giapponese viene sconvolta dall'arrivo di uno "zombie" che, morso dopo morso, infetterà l'intero istituto trasformandolo in un cimitero i cui cadaveri se ne vanno in giro in cerca di cibo. La prima parte, dunque, racconta gli sforzi di un gruppo di studenti sopravvissuti per "evadere" da quella che rischiava di diventare la loro tomba. Una volta fuori si renderanno conto che non si trattava di un fenomeno isolato, ma di una "pandemia" che coinvolge l'intero pianeta. Anche qui l'ispirazione al film di Romero è evidente.
Descritta per sommi capi la trama che, nonostante la sua scontata non originalità, sembra non aver perso il suo fascino - almeno per gli amanti dell'horror -, cerchiamo di andare più a fondo e soffermiamoci sui motivi del contendere. I punti sono sostanzialmente due.

1. L'assenza di una trama ben definita. Premetto che mi aspetto un seguito in quanto il dodicesimo episodio non sembra essere l'episodio conclusivo, ma solo uno dei tanti. A parte questo, la critica, almeno in prima battuta, non sembra essere campata in aria: effettivamente non si può negare che "Highschool of the dead" sia interamente dominata da una lunga serie di scontri fra chi cerca di sopravvivere e i non morti. Nessuna spiegazione viene data sui motivi dello scoppio di questa pandemia e nessuna possibilità di salvezza viene prospettata; le azioni dei protagonisti non hanno, a loro volta, un fine ultimo ma, mai come in questo caso, si limitano a tirare a campare.
In molti ritengono tutto ciò abbastanza irrealistico. Ma è davvero così? A mio parere no. Non credo che in una realtà del genere si possa pensare di conoscere la verità dei fatti, o perché effettivamente non la si conosce o perché la si vuol tenere nascosta; l'unica cosa che, istintivamente, si tende a fare è cercare di sopravvivere alla ricerca di un posto sicuro, sempre che ne esista uno. Per farsi domande e cercare delle risposte si avrà tempo solo risolto il problema più urgente ossia quello della sopravvivenza alla morte e alla follia. Quindi non mi sento di condividere la critica d'inconsistenza, anzi giudico la scelta abbastanza realistica.
Sul fatto che i protagonisti sembrino degli esperti killer piuttosto che degli studenti, beh ciò, a mio avviso, deve necessariamente rientrare nelle caratteristiche di un sopravvissuto.

2. La componente ecchi. Devo dire di esserne rimasto meno infastidito del solito, anche se indubbiamente c'è, e spesso è immotivata. Sorvolando sulle solite scene di "mutande al vento" su cui anch'io stendo un velo pietoso, non ho invece nulla da ridire sul comportamento malizioso delle donne del gruppo. A mio avviso può essere spiegato dall'istinto di riproduzione e di conservazione della specie umana che diventa sempre più forte quanto più la propria morte sembra inevitabile. Non è un concetto nuovo per l'animazione giapponese: per fare un esempio in City Hunter (nel manga) Ryo Saeba parla diffusamente di quest'aspetto descrivendolo come molto diffuso presso i guerriglieri che rischiano la loro vita in ogni momento.

In definitiva, devo dire che la mia posizione si avvicina maggiormente a quelli di coloro cui Highschool of the dead è piaciuto: pur non considerandolo un capolavoro del genere devo dire di averlo apprezzato molto, specie nelle sue presunte carenze, frutto di ricerca di realismo nell'assurdo più che di una mancanza d'inventiva. Ogni cosa ha sempre una sua spiegazione, ma la possibilità di conoscere tale spiegazione è una cosa molto diversa.


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VikingAle

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Mi sono avvicinata a HOTD perché ero incuriosita dalle tematiche horror/splatter insieme all'ambientazione scolastica, ero curiosa di vedere come si sarebbero mescolati i due ambienti.
Sa avessi visto soltanto i primi 6/7 episodi avrei dato all'anime un bell'otto pieno: combattimenti frenetici e ben strutturati, fughe piene di pathos e tensione, colori sgargianti, animazioni fluide e trama che ti spinge a divorarti un episodio dopo l'altro.

Cos'è allora che mi ha fatto dare un 5 alla valutazione finale?
Ebbene ecco svelato l'arcano: l'eccessivo uso di ecchi.
Non che mi dispiaccia l'ecchi, ma veramente qui si esagera! Dall'episodio 7 in poi la trama rallenta, i protagonisti si prendono una pausa, e da lì fino all'ultimo episodio (l'unico che si salva dopo il "tracollo") è tutta una scusa per mostrare le ragazze il più svestite possibile, ed è un continuo ingegnarsi su come mostrare grazie e ballonzolamenti delle protagoniste, soprattutto in combattimento.

In definitiva, se vi piace tanto ecchi unito a horror, combattimenti etc., l'anime vi piacerà sicuramente, altrimenti lasciate perdere.


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ichigo83

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Anche se la trama può sembrare banale, in quanto apparentemente sembra scopiazzata in tutto e per tutto da Resident Evil, High School Of Dead mi ha subito lasciato senza parole sin dalle prime puntate.
Tralasciando la trama che a mio parere funge da contorno, quello che mi ha colpito maggiormente è stato lo sviluppo che l'anime ha preso, le storie dei vari personaggi e come questi si rapportano alla fine del mondo.
Ottimi sono la grafica e il disegno, ma sopratutto le inquadrature sono fantastiche; anche la colonna sonora è ben fatta. Insomma apparentemente HOTD può sembrare uno splatter dove il tema centrale è l'horror che compensa l'assenza di contenuti, ma in questo caso tutto coincide a perfezione con l'aggiunta di quel tocco ecchi che non guasta mai.


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Swordman

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
L'inizio della fine. Da un giorno all'altro orde di morti viventi compaiono portando il caos in ogni parte del mondo, chiunque venga morso si trasforma in breve tempo in uno di “loro”. In una non meglio precisata città del Giappone, nell'istituto superiore Fujimi un gruppo formato da alcuni studenti e da una professoressa si riunisce per sopravvivere all'incubo.

Fresco fresco di realizzazione (ovviamente rispetto a quando si sta scrivendo questa recensione), l'anime di <i>Highschool of the Dead</i> è l'adattamento animato, realizzato tra l'altro dal famoso studio Mahouse, dell'omonimo manga di Daisuke e Shouji Sato. Da questa prospettiva viene realizzata una “conversione” decisamente fedele e scrupolosa rispetto all'opera originale, pur con qualche cambiamento nell'ordine temporale di alcuni eventi, dettato più che altro da esigenze di copione, operazione che comunque non sconvolge di fatto nulla nella storia.
<i>Highschool of the Dead</i> si è rivelato essere un anime in possesso di un certo “stile”, molti fattori contribuiscono a questo: la rockeggiante omonima opening che con ritmi irregolari ma energici rompe subito gli indugi ancor prima che ogni episodio si avvii; la regia e le inquadrature che, molto dinamiche nelle scene d'azione, portano lo sguardo dello spettatore sempre nel vivo della scena; lo stile grafico, pur mutuato dal manga, che risulta spigoloso e tagliente, cosa che personalmente apprezzo in quanto mi ricorda le produzioni degli anni '80 e '90 - niente contro la grafica più morbida o il moe in generale, ma ogni tanto serve qualcosa di più deciso.

A volte però un po' si esagera nella ricerca di questo stile con ardite sequenze un po' alla Matrix, con relativi movimenti che sfidano le leggi della fisica (in modi tutti da scoprire), che danno sì spettacolarità ma anche un aria che tende un po' al trash.
Ho trovato di un livello molto buono il doppiaggio specialmente nei ruoli di Rei Miyamoto, dove ritroviamo Marina Inoue, nome piuttosto famoso della scena recente, e della “senpai” Busujima, ben resa dal vivo da Miyuki Sawashiro.

Complessivamente ho gradito abbastanza <i>Highschool of the Dead</i> come anime, anche perché contemporaneamente ho apprezzato anche la lettura del manga. Certamente si tratta di un opera in corso di cui ancora non si intravede una naturale conclusione.
La valutazione d'insieme è di conseguenza buona con tutte le considerazioni del caso, ma con un po' di generosità in più calcolando la pregevole realizzazione tecnica.


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Rieper

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Sotto forma di anime non è facile trovare storie in stile "La notte dei morti viventi" o perlomeno è difficoltoso trovarne di decenti. E infatti HOTD non porta alla luce niente, o almeno niente che non siano seni, mutandine, situazioni ecchi assurde in un contesto che già di normale non ha niente, e personaggi che sono tutto tranne che originali.

Tutto ha inizio, come fa intendere il titolo, in un liceo giapponese dove, per una serie di circostanze, delle persone infette da un misterioso virus che rianima i morti riescono a infiltrarsi nella scuola, infettando quasi tutti coloro che vi sono all'interno. Tutti tranne alcuni studenti con particolari capacità: il classico otaku fissato con le armi, una spadaccina che gode nel picchiare la gente, una "dottoressa" che non serve a niente (e che sopravvive giusto perché la salvano), una ragazza dotata di uno stupefacente quoziente intellettivo oltre a un superlativo tasso di tsundere, un'altra ragazza con... niente di che ma è un po' la mascotte del gruppo, e infine un ragazzo con piccoli sprazzi di carisma, ma che poi si perdono nel seguito. Il gruppetto scapperà dall'istituto in cerca dei rispettivi parenti e di una via di fuga dalla città ormai nel totale caos.

Nonostante gli stereotipi e la poca originalità l'opera si sarebbe potuta salvare se non altro per essere stata l'unica a parlare principalmente di epidemie di zombie (se così possiamo chiamarle), e invece gli autori puntano a qualcosa di già fin troppo abusato, l'ecchi spinto. Il sottoscritto non è un moralista e bene o male apprezza i piccoli tocchi di sensualità femminile accennati in qualche scenetta tanto per spezzare la troppa azione o la troppa noia. Tuttavia qui si entra quasi nell'hentai. Un esempio perfetto lo si può riprendere da una scena in cui un ragazzo del gruppo prende un fucile da cecchino per sparare a degli infetti in avvicinamento, e la traiettoria del proiettile fa praticamente il pelo alle grazie di una donzella ben dotata che con molta nonchalance lo evita in una maniera a dir poco oscena, con tanto di seni che si piegano in maniera rivoltante.

Tecnicamente la serie si attesta su più che buoni livelli per quanto mi riguarda, ovviamente le venature ecchi sono dannatamente evidenti nelle protagoniste, che spendono più tempo a sfoggiare le loro grazie piuttosto che a spappolare le teste degli infetti.
Colori, fondali e animazioni sono decisamente ottimi e rendono le fasi d'azione estremamente accattivanti. Anche il comparto sonoro svolge un ottimo lavoro nella riproduzione degli effetti delle armi da fuoco. Ottime le sigle d'apertura e chiusura.

Concludo sconsigliando questo titolo agli amanti del genere horror/zombie puro, dato che nonostante molte scene d'azione siano ben realizzate il tutto si risolve in una serie di inquadrature insensate e situazioni stupidamente spinte nel lato ecchi. Si dice che narrativamente parlando l'horror sia un gradino al di sopra del porno, qui la regola non vale affatto, siete avvertiti.

ningen

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ningen

Episodi visti: 12/12 --- Voto 3
Highschool of the Dead è uno dei peggiori anime che abbia visto. La trama è assolutamente inesistente, nessuno sa o cerca di capire cosa sta succedendo, e i personaggi realizzati solo per fare felici gli otaku. Il bello è che poteva essere un'opera originale, ambientata in un mondo infestato dagli zombie, invece è diventata un'opera ambientata in un mondo "infestato" da culi e tette. Difatti questo proliferare di culi e tette è usato per nascondere i difetti enormi che ha quest'anime, imbrogliando il pubblico meno attento o quelli che entrano in agitazione solo vedendo culi e tette.

C'è da dire poi che in molte puntate di zombie non ne vedrete neanche l'ombra, al punto che vi chiederete: "Ma non c'erano anche gli zombie in quest'anime?". Senza contare che i geni che hanno concepito questo aborto di anime hanno avuto il coraggio di fare una puntata riassuntiva in un anime composto da soltanto 12 puntate. Bah! Evitate di fare il mio errore, non guardatelo, avrete risparmiato tempo.


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ReiRan->--@

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
<i>NOOO non guardarti high school of dead perché deve essere una grossa c*</i>.
E invece l’ho guardato: è indubbio che di fan service ce n’è tanto, forse troppo, e un po’ mi disgusta, ma c’è da dire che a me gli horror piacciono e poi aggiungiamoci che la trama non è piatta, e l’azione ha un ritmo serrato, seppur vengano messi in evidenza i soliti cliché post apocalittici. L’anime si fa ben seguire, non annoia mai.

È la fine del mondo.
1° passo: devi riuscire a comprendere che quello che era il tuo amico, ragazzo, parente, una volta morso non è più lui, è una bestia, non tutti sopportano il colpo, non si difendono, si fanno divorare, oppure cercano di recuperare l’umanità ormai persa, inutilmente, o cadono in shock e sono persi.
Ed ecco affacciarsi il dramma del suicidio: sei contagiato, morso, ti devi suicidare, ma hai il coraggio di farlo? Oppure, vuoi farti uccidere da qualcuno, ma quel qualcuno ce la fa a farlo per il bene suo e degli altri? In fondo sta uccidendo un essere che è ancora umano.

2° passo: l’umano diventa bestia: una volta che si riesce concepire di uccidere i mostri, si può anche uccidere uomini non contagiati, per salvare la propria pelle, se costituiscono un problema per la sopravvivenza del proprio gruppo. Oppure ci si barrica in casa e non si dà rifugio a chi è accerchiato, anzi lo si fa fuori perché arreca solo pericolo. Uccidere e ancora uccidere, fuggire e ancora fuggire, si comincia a perdere la propria umanità? Ormai i valori sono confusi, l’omicidio non è più un problema.

3à passo: la scelta del leader: quest'anime, come il manga, è indubbiamente pervaso da idee di destra estrema che favoriscono l’ascesa di un leader al comando nel caos, una persona senza paura e pronta a tutto pur di difendere il suo gruppo tanto dai vivi quanto dai morti. Disperazione e speranza, voglia di sopravvivere e depressione, amicizie e amori e affetti devono essere letti alla luce di questa visione politica dell’autore originale, che si concretizza in ultima analisi nell’esaltazione dell’individuo forte e della sua fermezza.

L’epidemia è democratica: la strana epidemia non fa distinzioni di sorta, ogni nazione, ogni individuo può essere colpito, ricco o povero, bimbo o anziano. Ecco che così si scatenano polemiche perché viene ridicolizzato come zombie una famoso attore coreano? E si grida al razzismo. A ragione o a torto non mi voglio esprimere, ma la cosa che mi ha colpita è che il personaggio di Kouta Hirano è identico al suo omonimo in carne e ossa: il famoso mangaka padre di Hellsing, e mi viene da chiedermi quanti altri riferimenti di questo tipo siano presenti e non li abbiamo notati? E sono da leggere come sfotto o come omaggi?

Siamo nello stato di natura, “homo homini lupus”, di hobbesiana memoria… prova a sopravvivere!


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Ramiel

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Highschool of the Dead è un anime molto carino e sincero! Fin dai primi 10 minuti vi accorgerete se può essere adatto ai vostri gusti: splatter senza censure, tensione alle stelle, e una generosissima dose di ecchi. Pur essendo una cosa vista e stravista in mille film, questa serie ha il merito di tenere sempre alta il livello emozionale; una trama godibile e anche qualche aspetto abbastanza originale portano letteralmente a divorare le puntate.

Potenzialmente sarebbe da 9, ma un voto lo perde per la poca originalità dei personaggi, ben disegnati e nel complesso piacevoli, ma veramente, veramente stereotipati. Si ha già la sensazione di conoscerli, di averli già visti da qualche parte. E il voto scende ancora per alcuni messaggi che sfiorano l'apologia del nazismo: è vero che durante una catastrofe l animo umano dà il peggio di sé, ma a mio parere non era necessario portarlo all'estremo, rimane sempre un anime fatto per intrattenere e non per propagande di dubbia moralità.

Peccato, un pizzico di fantasia in più, un paio di taglie in meno di reggiseno e con meno "politica" Highschool of the Dead poteva veramente essere un prodotto ottimo. Rimane comunque consigliato agli amanti dell'azione e del fan service, ma non prendetelo troppo sul serio.


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__Nergal__

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Premetto che mi aspettavo un di meglio da questa serie dato che horror e azione mi piacciono molto.
La storia inizia a scuola, dove un ragazzo vede uno zombie che uccide un insegnante in cortile e da lì inizia la corsa alla sopravvivenza.
La cosa migliore di quest'anime sono gli zombie: è un classico horror peccato che però non si capisca da dove sia nata l'epidemia, sempre che di epidemia si debba parlare, anche perché da un momento all'altro, in 5 minuti, il mondo si è zombiezzato.

I personaggi invece non sono 'sto granché, ci sono il leader a cui tutte vanno dietro, l'otaku amante delle armi che, da sfigato, passa a eroe grazie alla sua conoscenza di fucili e pistole, la spadaccina che con una spada di legno ammazza zombie a tutto spiano, la secchiona che non può deludere i suoi genitori straricchi, la tipa figlia del poliziotto innamorata del leader e la bambina che aggiunge un tocco kawaii alla situazione. Ah, mi ero dimenticato la prof. tettona che non serve a niente se non ad aggiungere fan service - come se ce ne fosse bisogno dato che già se ne fa molto uso.
Non si capisce poi come dei ragazzi che fino al giorno prima andavano tranquilli a scuola si trasformano in soldati provetti e sopratutto sparano e uccidono come se fossero abituati al campo di battaglia. Ho capito che c'è l'istinto di conservazione, ma qua 'sti ragazzi si divertono pure a spaccare le ossa agli zombie.

In complesso Highschool of the Dead è una serie abbastanza nella media, i disegni sono abbastanza belli, diciamo che la cosa che si salva di più è la colonna sonora, sopratutto la sigla che mi è piaciuta molto.
E' un anime da guardare solo se vi piacciono zombie e fanservice oppure, se avete qualche ora da perdere, vi svagherete senza però avere troppe pretese.


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isabell@

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Highschool of the Dead è una ripresa del film "L'alba dei morti viventi" versione anime. Alcune scene sono inverosimili, e riprendono un po' di "Matrix", come nell'episodio in cui il protagonista alza la moto in volo andando su una rampa e la ragazza dietro di lui salta giù, e poi prende l'altra ragazza per un braccio e la fa girare in aria come una ballerina di danza classica. Oppure c'è anche la scena in cui gli autori fanno passare i proiettili in mezzo alle voluttuose cosce e seni delle ragazze. Però tutto sommato devo dire che mi è piaciuto molto.

La grafica la trovo, anche se posso sembrare esagerata, fantastica, almeno si esce fuori dal solito contesto dove c'è appena un accenno delle curve femminili, e anche le scene spinte sono molto carine, e ci allontaniamo di molto dagli anime dove i personaggi s'imbarazzano anche a prendersi per mano.

La storia tratta di una pandemia che si diffonde su larga scala e arriva a colpire anche un liceo, dove alcuni studenti e un'infermiera riescono a salvarsi e partono alla ricerca delle loro famiglie.
La trama è semplice e non ha particolari colpi di scena, però, anche se nella sua semplicità è molto originale e piacevole, poi le storie interne creano uno stacco nella trama, che sennò diventerebbe troppo pesante con tutti questi zombie e sangue che fluttua a destra e manca.

I personaggi sono vari, c'è il ragazzo bello e tenebroso che è innamorato della sua amica d'infanzia che poi lo lascia per mettersi con il suo migliore amico; poi però lui muore e nella ragazza ri-scocca magicamente la scintilla. C'è la ragazza sexy e sadica, l'intelligentona sexy che sa tutto di tutto, innamorata del ragazzo tenebroso che non se la fila per niente perché troppo preso dall'amica d'infanzia e dalla ragazza sadica. Ci sono il ragazzo patito di armi, grasso e sfigato che però quando prende un'arma in mano diventa un'eroe, il personaggio più fico a mio parere; l'infermiera dalle forme altamente esagerate un po' allupata in certi punti, e poi a metà storia si unirà una bambina simpaticissima, a cui hanno ucciso il padre, e un cane dolce che difenderà i nostri eroi.

Una cosa molto bella in quest'anime è che, anche se ha una trama inverosimile e molto irreale, tocca delle tematiche molto dure, che in alcuni punti ti fanno anche riflettere, come l'egoismo della gente quando di mezzo c'è la propria vita, e quanto i governi siano assolutamente privi di fondamenti solidaristici, infatti i presidenti sono i primi che se la danno a gambe. Però anche in mezzo a tutto il caos ci può essere sempre qualcuno che continua ad avere la propria ragione.


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Doppelgänger

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Alcuni studenti di un liceo cercano di sopravvivere a un'improvvisa invasione di zombie, cercando contemporaneamente di scoprire cosa sia successo ai loro genitori.

Eros e Tanathos, secondo Sigmund Freud, sono i due principi basilari intorno a cui verte ogni nostro desiderio: uno, chiaramente, quello che spinge a cercare il piacere in ogni sua forma; l' altro, il piacere proibito, ossia quello che fa trasgredire ai regolamenti imposti dalla società e dai superiori, compiendo azioni illecite, anche se queste fossero mortalmente rischiose. Ora, perché cazzo vi sto raccontando tutto questo? Perché qui di eros e tanathos ce n'è a bizzeffe, nella loro forma più rozza e soddisfacente: ragazze nude e massacri. Ma basterà? Ed è di qualità? Per alcuni sì, per altri no.

Partiamo dall'eros: High School of the Dead è un ecchi, genere che fa della nudità parziale o (quasi) totale il suo punto di forza. Qui praticamente ogni inquadratura è un pretesto per inquadrare reggiseni, mutandine, sederi e seni, ovviamente di dimensioni sconcertanti. Ma non aspettatevi di vedere capezzoli o vagine. Di quelli manco l'ombra, nonostante certe volte pare gli autori stravolgano l'anatomia umana per non mostrarli.
Il paradosso è che HSotD le tette te le sbatte in faccia, ma allo stesso tempo non te le fa vedere. Dopo la visione di qualche puntata vedere un hentai è una boccata d'aria fresca, solo solo per non dover sottostare a pretesti assurdi per non vedere un capezzolo.

Riguardo al tanathos, siamo già su livelli più soddisfacenti, e parlando di zombie non mi aspetterei altro. L'unico appunto che mi sento di fare è dovuto non alla serie in sé quanto all'ottusa censura a cui è stato sottoposto. La versione da me visionata probabilmente è quella televisiva, che subì oscuramenti e tagli nelle scene più cruente, cosa che nel periodo di trasmissione fece scalpore. Nulla di particolarmente traumatico, ma di sicuro ti guasta la visione.

Comunque, sono problemi di ordine secondario. HSotD fa bene il suo lavoro - sangue e tette -, ma sotto di questo non c'è molta sostanza, almeno finora, visto che, pur non essendo stata ancora annunciata, che io sappia, è fin troppo ovvio che ci sarà una seconda serie, visto che questa finisce nel bel mezzo di niente.

I personaggi seguono tutti stereotipi ben consolidati, a partire dall'otaku fanatico di armi fino ad arrivare alla ragazza tsundere - Asuka, anyone?. Più o meno tutti li ho trovati così carismatici da volerli vedere sbranati. Takagi è talmente acida, troppo anche per una tsundere, che Asuka al confronto è la persona più tenera al mondo; la dottoressa è così impacciata da ben meritare di morire; Rei è solo una vacca, senza se e ma; Takashi... non mi stupirebbe se alla fine realizzasse di essere gay, considerando le occasioni che brucia; la bambina, dopo una molto toccante entrata in scena, diventa perfettamente inutile. Ma quello che ho odiato maggiormente è il cane, apoteosi della banalità.
Certo un loro sviluppo cè, ma rimane comunque ancorato ai canoni del genere, quindi poche sorprese. E quando sembra osare di più, e creare delle situazioni nuove, in cui si creano delle vere relazioni,l' anime si rimangia tutto e si torna indietro. Il passo del gambero.

La povertà di contenuti la dimostra il fatto che se si togliessero le scene ecchi e simil comiche scomparirebbero intere puntate. Si, l'obiettivo della serie è fare arrapare gli otaku, ma chi vorrebbe anche un po' di trama che fa? E la trama non è andare raminghi senza nulla da fare da un punto A a un punto B. Alla fine della dodicesima, ultima, puntata, di fatto di passi avanti se ne sono fatti pochissimi, al punto che quasi si potrebbe saltare dalla terza al finale della dodicesima, cambierebbe poco.

Nella costruzione del contesto "zombesco" è stato fatto un buon lavoro, tanto che qui la mancanza di originalità va quasi apprezzata, visto che i fan del genere ritroveranno tutti i loro stilemi preferiti: città in fiamme, migliaia di zombie che spuntano dal nulla, uomini normali pazzi furiosi...

Tecnicamente c'è poco da dire: il design graffiante può piacere o meno, ma le animazioni sono comunque di ottimo livello, e non manca l'uso di molti effetti per rendere più dinamiche le scene d'azione. Il sonoro è nella media, con qualche picco occasionale davvero ben congegnato.

C'è chi lo ha apprezzato (molto) più di me, ma il mio consiglio è questo: se volete una serie sugli zombie, guardate The Walking Dead. Se avete voglia di quello che Cetto Laqualunque definisce "pilu", un hentai saprà soddisfarvi ben di più.
Voto: 6.

Jey

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Jey

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Peccato perché come horror e serie zombie è davvero azzeccato. Perché peccato? Non solo perché sono una donzella e il troppo ecchi non mi garba, ma proprio perché l'esaltato e ostentato e innaturale, e chi più ne ha più ne metta, erotismo rovina quello che è il senso della storia ridicolizzandolo a mio parere.
Ok, Highschool of the Dead è un survival horror trito e ritrito ma direi originale, poiché i colpi di scena non mancano e a modo suo è qualcosa di nuovo. Il mio voto sarebbe stato senza dubbio più alto, se non fosse per i troppi contenuti erotici. Ottimi sono i disegni, ottima è colonna sonora, ottimi fondali... Solo 7. Ma sarebbe stato un 8 pieno.

Llednar Twem

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Llednar Twem

Episodi visti: 8/12 --- Voto 5
Giuro che faccio seriamente fatica a comprendere il motivo per cui quest'anime horror sia definito tale. A parte che quelli che ho visualizzato erano gli episodi "con l'ombra", per cui si vedeva poco o nulla. Inizialmente nutrivo molte speranze per l'anime, che in un certo senso si è dimostrato anche superiore al manga, ma l'assenza di veri momenti che possano incutere paura, e la presenza di colpi di scena scontati (visto anche il tipo di narrazione è logico in un certo senso) e di ecchi e fanservice a tutto spiano sono serviti a farmi perdere completamente la voglia di vederne la conclusione.
La cosa che comunque mi ha veramente lasciato basito è come può la ragazza sempre accaldata, mi sembra si chiamasse Saeko Busujima, arrivare addirittura a "bagnarsi" mentre affronta con una Katana un'ondata di corpi putrefatti che hanno intenzione di fare la festa con la sua carne? Misteri della vita!


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Vashthestampede

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
Dieci. Ten. Dix. 10. Il mio voto ad High school of dead è questo.
Perchè? Be', semplice, perché nel suo campo, l'ecchi, regna. Insomma quest'anime a mio parere deve essere visto tenendo sempre a mente l'ambito per cui è stato creato, che è proprio l'ecchi, quindi non lo si deve definire volgare ecc. bla bla, visto che lo scopo dell'anime era proprio contenere scene del genere.

Poi in questi 12 episodi l'anime rende davvero bene l'idea di un mondo post apocalisse, si respira davvero l'atmosfera piena di tensione di una nazione ormai piena di zombie, anzi, ma che nazione, tutto il mondo è stato invaso. In quest'anime non mancheranno le scene d'azione, le mille mila sparatorie, gli attimi di filosofia, e tutto sarà condito da una dose extra-forte di ecchi.
I disegni a mio avviso sono ottimi e le animazioni pure, i movimenti sono molto fluidi e c'è una grande cura per i dettagli.

High school of dead è un piatto piccante capace di fare divertire e appassionare lo spettatore. Quindi cosa aspetti mio caro amico otaku? Fiondati sul primo episodio e buon divertimento.


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Kyrie

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Che dire, se l'avessero chiamato "Resident Evil: Ecchi revenge", nessuno l'avrebbe trovato fuori luogo. High School of The Dead, HSOTD d'ora in poi, è un'opera di animazione che ha come primo, e unico, scopo quello di offrire tanto, ma tanto, fanservice di tutti i tipi.
La trama si basa sul classico gruppetto di adolescenti che si ritrovano in una situazione immaginaria in cui sembra che il mondo in rovina ruoti attorno a loro. La storia evolve in un modo pateticamente prevedibile e non offre nessun colpo di scena o momento di originalità mentre i personaggi hanno uno spessore praticamente inesistente e si basano su stereotipi banali.

Parlando di fanservice, l'anime è fondamentalmente di stampo ecchi con forte presenza di fanservice tecnico orientato alle armi, il quale ovviamente è utilizzato per fare emergere la figura di un otaku (bruttino e cicciottello) in mezzo a un gruppo di avvenienti ragazzine quindicenni maggiorate.
Non c'è molto da dire riguardo HSOTD, anche perché non meriterebbe altre parole.
Buoni sono l'animazione e i disegni, ma non bastano questi per fare un buon anime. Voto 5.


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Nyx

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Siamo al cospetto della prima vera e propria trasposizione "animanghesca" dell'arcinoto fenomeno televisivo dei "morti viventi", un trend che ha portato a successi di hollywoodiana memoria registi del calibro di George Romero. Ma con tutta franchezza non mi sarei mai immaginato che trasmutato in un manga-anime si sarebbe potuto ripercorrere il medesimo successo e il medesimo feeling di un tempo, anche perché dalla prima comparsa di film dedicati agli "zombie" di tempo ne è passato veramente moltissimo e di film sul tema se ne sono visti praticamente sempre, belli o inguaradibili che fossero.

Fatta questa doverosa premessa, chi è fin troppo abituato a questo genere di opere potrebbe avere avuto un fortissimo senso di déjà vu che avrebbe anche potuto portarlo ad allontanarsi a priori da quest'anime, magari pensando, a torto o a ragione, che il suddetto non avesse nient'altro da aggiungere a quanto si fosse già visto finora. Io stesso ammetto di avere iniziato a seguire Highschool of the Dead con un minimo di pregiudizio di fondo, che tuttavia si è fortunatamente dimostrato sbagliato.
Forse è vero che, in quanto a contenuti, quest'opera non abbia granché da aggiungere allo standard del genere, ma il solo fatto di vedere, praticamente per la prima volta, un anime-manga cucito interamente attorno ai morti viventi rappresenta già di suo una ventata di novità, un approccio simile ma allo stesso tempo diverso da quello al quale gli appassionati di questo genere si erano ormai stra-abituati.

La trama è per l'appunto quella solita: il morbo della "morte vivente" attacca il mondo intero, non si hanno spiegazioni e non si sa da dove sia cominciato o per colpa di chi. Qualcuno tenta semplicemente di abbozzare qualche ipotesi, ma niente di concreto. Sta di fatto che gli sventurati protagonisti si ritroveranno di botto catapultati in un mondo quanto più simile possibile a un vero inferno.
I morti camminano e hanno intenzioni tutt'altro che amichevoli verso i vivi, un solo morso e il contagio sarà ormai inevitabile, una vera e propria pandemia che si allargherà a macchia d'olio apparentemente senza lasciare alcuna via di fuga se non il cadere nel più cupo terrore o in alcuni casi nella follia.
I nostri protagonisti iniziano la loro disavventura dal loro istituto scolastico, ma non è certo da qui che il tutto ha avuto inizio e loro stessi se ne renderanno amaramente conto molto, molto presto.

La caratterizzazione dei personaggi è molto ben curata, ma i protagonisti ad avere un ruolo centrale nella vicenda sono le ragazze. Oltre ad essere al cospetto di un'opera d'azione e horror, si tratta a pieno merito anche di un ecchi, ce ne renderemo conto prestissimo grazie alla conturbante bellezza di ogni singola protagonista nonché alle situazioni a dir poco erotiche nelle quali si troveranno coinvolte, spesso e volentieri anche troppo forzatamente, il che potrebbe essere anche preso come un difetto nel contesto del tutto. Sotto questo punto di vista possiamo dire che talvolta la controparte animata si rivelerà anche più esplicita di quella cartacea, anche se nelle scene più "spinte" il video andrà quasi sempre sfumando.

A questo punto è necessario fare un sommario confronto con il manga di quest'opera e la prima cosa da dire è che l'anime finisce anticipatamente, essendo attualmente "concluso" ben prima del completamento del manga, che tuttora è in fase di lavorazione. Gli appassionati hanno ragione di credere che uscirà presto una seconda serie animata che porti a compimento un'opera che altrimenti sarebbe quasi incompleta. Per dirla tutta ho visto molti altri anime con dei finali persino peggiori di quello "appena abbozzato" in questa prima serie - sperando che ne arrivi una seconda.

La colonna sonora svolge il suo compito discretamente, ma degna di nota è soprattutto la sigla iniziale che in breve tempo comincia ad entrarti dentro.

Personalmente, quelli di Highschool of the Dead sono stati 12 episodi che mi sono letteralmente volati visto l'alto grado di coinvolgimento che la storia riesce a offrire.
L'azione fa da padrona incontrastata, a seguire non passano certamente inosservate le numerose situazioni "ecchi" e si trova spazio persino per qualche sporadica gag di contorno, ma nulla che rovini l'atmosfera dell'opera.
Il voto è condizionato dal fatto che un eventuale proseguo dell'opera non è stato ancora ufficializzato.


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Pauzz85

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Highschool of the Dead è una versione anime (e manga) di un classico film americano sugli zombie. Pertanto, gli avrei dato 8 a prescindere, essendo un fan di questo genere. Un assedio degli zombie, che attaccano in massa con l'intento di mangiarti vivo, e di farti diventare uno di loro, secondo me è una delle più grandi paure dell'essere umano. L'idea a mio avviso è originale, l'anime è bello, appassionante e ben disegnato, ma mi soffermerò sugli unici e trascurabili difetti.

La serie, tuttavia, non è molto orientata sull'horror, e lo dimostrano le scene comiche e l'abbondanza di nudità femminili. C'è sempre qualche scena erotica in un horror, ma in questo anime le protagoniste si comportano un po' come delle pornostar, ostentando le proprie curve dinnanzi ai due maschietti, e concedendo loro alcune "libertà", come utilizzare il seno di una di loro per prendere la mira con il fucile. Alcune scene molto crude, presenti nel manga, sono state omesse nell'anime, forse per questione di tempi e per consentire la visione a un pubblico più giovane. Le scene di combattimento, nonostante l'abbondanza di sangue, non sono molto orrorifiche, danno più l'idea di un anime di combattimento come Bleach, non sono grezze e impressionanti come in un film di zombie, e questo rende l'anime ancora meno horror.

Peccato che la serie si sia interrotta al dodicesimo episodio, vorrei sapere come termina la storia, spero che esca presto la seconda serie.


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ABI_666

Episodi visti: 6/12 --- Voto 4
Purtroppo non posso recensirlo totalmente, avendolo droppato dopo qualche epsidio, però dai pochi episodi che ho visto, potrei dire:

trama: 4
Zombie contagiosi più gruppo eterogeneo di sopravvissuti: 2 palle. E' dal '68 che ce la menano con 'sta roba. La complessità manca per forza di cose, di originalità men che meno, lo sviluppo è al minimo sindacale, tipo le motivazioni della bocciatura di Rei e poco altro.

Sceneggiatura: 2
Dico solo che sembra di essere in un FPS. Poi la scena del bagno delle due megagnocche (sesto episodio)... dio santo, alla faccia dello stress post traumatico! Senza contare i soliti cliché tipo zombie rimbambiti, la macchina che non parte, la coppia sadomaso, ecc.

Regia: 4
Buone sono le inquadrature, molto hollywoodiane. Crolliamo totalmente sul lato fanservice: l'ecchi è non solo esageratamente preponderante, ma totalmente fuori luogo. Chissà perché gli zombie hanno sempre la predilezione nello strappare i vestiti alle ragazze, tutte con una taglia dalla 5a in su: siamo in una scuola giapponese, non nella PlayBoy Mansion. Il fanservice tecnico è basato sulle armi, per accontentare gli otaku fanatici, tipo Kohta! Apprezzo il fatto che almeno fin dove ho visto i personaggi non vanno in giro con armi esagerate (tipo super mitra, bazooka, eccetera), ma si limitano a maneggiare pistole. Certo poi dei ragazzi di 15 anni che prendono in mano per la prima volta delle pistole e le usano meglio di Rambo... Vabbé. Mi chiedo poi le munizioni dove le prendano, tenendo conto che in Giappone non esistono armerie.

Personaggi: 3
Evviva la fiera dello stereotipo! E' vero che il 99% degli anime ormai è così (è un'altra forma di fanservice), però che diamine, un po' di fantasia! E c'è il protagonista bravo ragazzo timido che diventa leader, e c'è la brava ragazza che poi s'innamora di lui, e c'è l'otaku sfigato che però è maniaco delle armi quindi si trasforma in Rambo, e c'è la solita figlia del solito uomo importante che deve tirarsela per mantenere l'onore della famiglia e dimostrarsi all'altezza del padre. C'è poi la bambina che dà un tocco kawaii alla storia, e c'è la ragazza che usa la spada di legno - una vera goduria per gli otaku -, e infine c'è la figura adulta che, sempre per fare un favore agli otaku, dev'essere indifesa per dare ragione agli otaku, eterni Peter Pan che non riescono a vedere lati positivi negli adulti, dai quali si sentono sempre giudicati negativamente in quanto otaku, e che per rivalsa, almeno nella finzione, vogliono immedesimarsi negli adolescenti che si mostrano molto più fighi degli adulti e gli salvano le chiappe.

Tematiche: 1
What? Se ce ne sono, sono state introdotte quando avevo già smesso di vedere la serie. Comunque leggendo qua e là non ne parla nessuno, quindi immagino non siano state considerate.

Animazioni 8:
Molto buone, almeno quelle.

Disegni: 6,5
Sono buoni, ma il charachter design spigoloso, anche se è chiaramente un giudizio soggettivo, non mi è mai piaciuto, per fortuna che qui non lo è troppo, sennò sarebbe sembrata una serie anni '90. Però lo trovo bruttino.

Musiche: 6,5
Non me le ricordo molto, quindi non mi saranno sembrate né particolarmente belle né particolarmente brutte, sennò le avrei ricordate.

Voto totale: 35/8 = 4,375 --> Per quanto mi riguarda: bocciato!


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AmarantaKiller

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Ho appena terminato la visione di tutti episodi di questa prima serie e l'impressione generale è molto negativa.
Quest'anime, diretto da Tetsuro Araki, è tratto dal manga scritto da Daisuke Satō e illustrato da Shōji Satō. La storia è ambientata al giorno d'oggi, dove è improvvisamente scoppiata una pandemia a causa di un virus che trasforma gli esseri umani in zombie. La storia ruota intorno a Takashi Komuro, liceale che sopravvive allo scoppio iniziale della pandemia insieme ad alcuni suoi compagni di scuola e all'infermiera della scuola.

A mio parere Highschool of the Dead è una serie pessima.
Non c'è una trama consistente. Ci sono solo fughe, combattimenti, lotte per la sopravvivenza e i protagonisti assurgono a grandi eroi, che tagliano teste o che, addirittura, sanno maneggiare armi nello spazio di pochi secondi. Insomma dei geni. I protagonisti sono davvero inverosimili, nonostante i doppiaggi siano davvero molto buoni e curati.
Non c'è uno sviluppo lineare della storia; appare come un montaggio di scene che non si sa dove vadano a parare.
Per non parlare dell'elemento ecchi, sul quale s'insiste in modo assolutamente maniacale. Io non condanno il genere ecchi in generale, anzi, talvolta, in altri anime risulta azzeccato. Invece, in questo caso è fastidioso, ha un rilievo esagerato, e nel vuoto più assoluto della storia non trova una collocazione che si possa motivare e giustificare. Sembra che tutta questa pagliacciata della lotta contro gli zombie, e quindi l'aspetto soprannaturale, faccia solo da contorno o peggio ancora da sfondo alla reale categoria dominante, che è quella ecchi, appunto. E' davvero ridicolo.
Inoltre, non manca l'elemento harem che contribuisce non poco a rendere il tutto banale e scadente. Per me è un disastro assoluto.

Con il procedere delle puntante, poi, s'intrecciano altri temi legati al collasso della società, compreso il possibile abbattimento dei codici morali degli umani sopravvissuti, che tuttavia sono ben lontani dal dare forma a una storia propriamente detta.
L'unico e, ripeto, l'unico e il solo lato positivo è che quest'anime sia stato realizzato dalla Madhouse; per questo dal punto di vista della grafica e dell'animazione è decisamente buono. Ovviamente, non poteva deluderci sotto questo profilo, visto che si tratta dello stesso studio d'animazione che ha realizzato importanti serie animate come quel Death Note che ritengo un capolavoro, come Devil may cry e come Trigun; per non parlare di tutte le produzioni del regista recentemente scomparso Satoshi Kon.
Visto che un anime non è fatto solo di grafica e animazione, il mio voto è 4.


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kirametal92

Episodi visti: 2/12 --- Voto 9
Dunque, con HOTD ci troviamo davanti a un anime molto interessante che potremmo a mio avviso considerare un punto d'incontro tra i film di Romero, o ancora meglio un certo tipo di horror-splatter recente (vedi Rec, i film di Rob Zombie, ecc.) e gli ecchi che tanto vanno di moda ultimamente. Per carità, non sarà niente di trascendentale, ma comunque HOTD è uno dei pochi tentativi fatti in un anime di avventurarsi in un mondo, quello degli zombie, tipicamente americano.
Detto ciò, la serie mi ha coinvolto parecchio e il mix tra sangue e violenza e belle ragazze a mio avviso funziono moltissimo; in definitiva si può dire che la serie risulta godibilissima e molto entusiasmante. Adesso aspetto di continuare a seguirla e spero di non restare deluso!

Fran

Episodi visti: 9/12 --- Voto 8
Il pericolo maggiore che mi preparavo ad affrontare vedendo un anime sugli zombies era quello di assistere a una sequela di luoghi comuni ripresi dai B-movies americani e/o dai videogiochi di ultima generazione. Non che in Highschool of the Dead manchino i clichés: che so, la scena della macchina che non parte e degli zombies che arrivano a 2km/h, oppure la predilezione che “loro” (così vengono chiamati i non-morti nell'anime) hanno nello strappare o sporcare i vestiti femminili, che si sa, sono fatti di carta velina, rispetto a quelli maschili. Eppure i luoghi comuni possono essere utili se rimangono dei punti di riferimento entro cui muoversi e dentro i quali fare citazioni di quello che è ormai un genere narrativo. Secondo me il pregio maggiore di H.O.T.D. è proprio quello di riuscire a mantenersi in equilibrio tra questi paletti, non tralasciando elementi di una certa originalità.

Lo fa magari non proprio fin dalla prima scena, in cui alcuni ragazzi, scappando, si fanno largo tra una folla di non-morti a suon di bastonate e colpi di mazze da baseball. Come hanno fatto a capitare in una situazione simile? Un flashback ci viene in aiuto: Takashi Komuro, uno dei ragazzi in fuga e voce narrante della storia, è su una scala della scuola dolente del suo amor non corrisposto per la bella Rei Miyamoto, che si è messa con il suo migliore amico Hisashi - mi chiederete: <q>E fin qui dov'è l'originalità?</q>.
Dopo essere stato strigliato dalla compagna Saya Takagi, autodefinitasi genio della classe, Takashi assiste a una scena raccapricciante: nel cortile della scuola, un professore, morso da un individuo sospetto, sembra cadere a terra privo di vita, salvo scattare improvvisamente addentando i suoi colleghi presenti! Takashi corre in classe per avvertire Rei mentre la notizia si diffonde per l'istituto, e insieme a essa il panico.

Il resto ve lo potete immaginare. È qui che la “letteratura horror” inizia a far gioco: chi se ne frega del perché i professori siano diventati zombies (virus? Maledizione? Rappresentazione freudiana del protagonista?!), da ora si può solo cercare di salvare la pelle. La narrazione, essenziale e asciutta, lascia molto spazio all'azione e ben poco ai convenevoli. D'altronde di che vuoi ragionare, sei in mezzo a degli esseri che tentano solo di mangiarti!
Questo, unito a una grafica che ritengo eccellente, e che sembra abbastanza fedele a quella del manga da cui è tratta l'opera, sono i primi punti di forza dell'anime. Il disegno segue e si accorda bene con le inquadrature che, proprio nelle parti più concitate, ci mostrano la storia da punti di vista alquanto particolari. Forse l'unica pecca grafica è la presenza di troppe ombre nelle scene più crude, che ci lascia immaginare una versione più sanguinolenta per l'uscita in DVD.

Il secondo aspetto interessante è la caratterizzazione dei personaggi: sebbene inizialmente possano sembrare abbastanza stereotipati, ciò che ben presto si rivela importante sono le reazioni che hanno i protagonisti all'interno di una situazione così assurda. E non mi riferisco solo ai modi che usano per mettersi in salvo - per esempio Saya fa leva sull'astuzia, mentre Takashi punta più sul coraggio - o alle reazioni emotive e sentimentali - uno si aspetta un qualche sviluppo tra Takashi e una le avvenenti coetanee compagne di fuga. Quello che trovo interessante sono i lati nascosti del carattere che una circostanza inimmaginabile fino a due secondi prima fa uscire fuori. Sotto questo punto di vista l'attenzione si concentra su Kohta Hirano e soprattutto su Saeko Busujima.
Il primo, maniaco dei wargames, sovrappeso e occhialuto, ha sempre fatto buon viso a cattivo gioco per cercare di condurre un'esistenza scolastica decente. Ma ora, tra i non-morti, mostra reazioni del tutto impreviste: a discapito del panico collettivo, anche avendo soltanto delle armi fai-da-te, non solo sembra che Kohta acquisisca una sicurezza tutta nuova, ma in certe occasioni appare anche divertirsi a fare il tiro a bersaglio con gli zombies. Un divertimento che, probabilmente, prova anche Saeko. Su di lei non dovrebbe esserci molto da dire: bella ragazza + spada + zombies, il risultato vien da sé! Già dalla sigla si candida a diventare il personaggio preferito. Ma in più, nel corso della storia scopriamo che sa essere molto comprensiva, dolce, se non addirittura materna con i compagni; tuttavia sembra continuare a nascondere qualcosa.

Un po' meno intrigante sotto il punto di vista caratteriale è Shizuka Marikawa, medico della scuola, le cui doti principali sono la testa tra le nuvole e il seno a dir poco prosperoso, cosicché lei incarna perciò appieno il lato fanservice dell'anime. Una delle critiche maggiori fatte a H.O.T.D., infatti, è la continua attenzione data alle forme delle protagoniste, evidentemente soggette a una gravità diversa dal normale, e alla loro biancheria intima, interesse che sottostà ad un vecchio ragionamento: <q>Già mi sbatteranno l'anime in una fascia oraria particolare causa schizzi di sangue continui, perché a 'sto punto non mettere tette ballonzolanti di continuo (che, è vero, a volte hanno dei “movimenti” che sfiorano il ridicolo, nda), dato che tanto più in là non lo possono mandare? Almeno attiro una fetta in più di pubblico</q>. Tuttavia i momenti più ecchi riescono anche a smorzare l'atmosfera tesa, tetra e triste che pervade la situazione.

Momenti cupi che sono dovuti non tanto ai non-morti, ma alle relazioni sociali che nascono in una tale situazione. Dopo un po' infatti ci si rende conto che “loro”, gli zombies, sono “neutrali”, cioè non gli possiamo assegnare una dimensione morale, come non potremmo farlo per una calamità naturale, tant'è vero che vengono definiti un'epidemia. I non-morti non sono né buoni né cattivi, ma sono al livello di animali affamati che seguono la loro natura.
Chi può essere buono o cattivo sono invece gli esseri umani e le loro reazioni: c'è chi si salva sulla pelle degli altri, chi tenta di sfruttare la situazione per i propri fini, chi non sa più che fare o ha solo paura, chi semplicemente impazzisce e chi, come i nostri protagonisti, alla vigilia della fine del mondo, prova a mantenere un briciolo di umanità (vedi il tentativo di salvare la piccola Alice Maresato).
Implicitamente questo è confermato dall'opening in cui i non-morti compaio nitidamente solo dopo 2/3 della sigla. A proposito della opening, davvero ben fatta, le musiche sono molto d'atmosfera e seguono bene la narrazione. Menzione speciale per l'impegno sulle endings: una diversa a puntata e alcune davvero accattivanti, come quella del primo episodio.

In conclusione Highschool of the Dead è un buon anime horror e d'azione, in cui non mancano situazioni piccanti e coinvolgimenti emotivi; uno show che assolutamente non annoia, anzi, e che inoltre sviluppa temi interessanti, ben realizzato graficamente e a livello sonoro. Per ora, secondo me, si merita un 8, aspettando la conclusione almeno della prima serie prevista per il 12° episodio.


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Ironic74

Episodi visti: 13/12 --- Voto 6
Prima d'incominciare a parlare di Highschool of the Dead bisogna partire da una mia personale premessa. Le serie animate, come il film che si vede al cinema o la fiction televisiva, per me hanno come principale scopo l'intrattenimento, cioè il massimo divertimento o soddisfazione da parte di uno spettatore. Come nelle produzioni cinematografiche e televisive, quindi, anche negli anime esistono vari prodotti a seconda della tipologia di utente che ne dovrà usufruire. Dico questo perché non capisco le critiche a una serie anime del genere di Highschool of the Dead , giudicato troppo piatto di trama, brutto e prevedibile.
Le 13 puntate portano sullo schermo il manga di Daisuke Sato mantenendone intatto il character design dei personaggi, l'evolversi della trama e ovviamente il lato ecchi; devo dire che in questo la Madhouse ci ha visto giusto decidendo di non stravolgere nulla, stemperando, però, certe scene troppo violente e rendendo meno evidente il messaggio politico (di estrema destra) del mangaka, cosa che aveva generato numerose critiche in passato.

Un gran tributo ai B MOVIE americani, ecco come si può definire questa serie, sulla striscia vincente che nel cinema hanno percorso più volte registi del calibro di Tarantino e Rodriguez - vedi il film "Planet Terror". Viviamo infatti in un epoca in cui gli zombie fanno parte della cultura popolare, e non sono più un fenomeno di rottura rivoluzionaria con in passato ai tempi dei film di Romero; ormai i morti viventi fanno capolinea un po' ovunque, dai fumetti ai film, dai videogiochi ai gadget . Highschool of the Dead non porta quindi niente di nuovo, anche perché sarebbe impossibile, ma prende tutte quelli che sono gli stilemi del genere cinematografico e li frulla insieme al grande successo video-ludico di Resident Evil per offrirci un prodotto di puro intrattenimento, punto e basta.
Capiamoci bene, non sto paragonando questa serie ai film dei grandi registi che ho citato prima, sto invece dicendo che per chi vuole vedere un action horror senza troppe pretese e ricco di belle ragazze questo è il genere di anime su cui puntare.

Andando poi a scavare nel profondo, certo concordo con chi dice che la psicologia dei ragazzi è stereotipata; ci sono, infatti, l'otaku fissato di armi, la prima della classe, la dottoressa prosperosa e tonta, ma nella stessa trama sono gli stessi protagonisti a scherzarci su e, più in generale, alla classica visione del genere horror catastrofico, che vede persone normali costrette a cavarsela in circostanze straordinarie, si aggiunge però una visione pessimista dell'animo umano, che rivela una parte oscura pronta a venire fuori e a sentirsi legittimata dagli eventi.
La sufficienza quindi gli zombie della Madhouse se la meritano tutta, anche per una splendida opening cantata da Kishida Ky Ddan & The Akeboshi Rockets, che riesce a catapultarti subito nelle atmosfere del Mondo dei Morti Viventi!


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Franzelion

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Se pensando a "Highschool of the dead" vi immaginate il solito horror splatter senza molti contenuti... beh, ci avete azzeccato in pieno.
L'avventura comincia, come da titolo, all'interno della scuola, dove alcuni studenti vengono morsi e quindi infettati da alcuni zombie che passavano davanti al cancello della scuola (quindi l'origine dell'epidemia risiede altrove, non nella scuola), così che poi, tramite una reazione a catena, i morti viventi infestano gran parte della scuola. Un gruppo di ragazzi dovrà darsi da fare per scappare da questa situazione, incontrando non poche difficoltà, sia al livello pratico che mentale, le quali in loro daranno vita numerose volte a crisi isteriche e d'identità.

L'anime procede poi con continui e logici spostamenti tra nascondigli temporanei, fughe a destra e sinistra, combattimenti visivamente accattivanti e qualche riflessione sulle varie situazioni che si andranno a presentare. Il tutto è condito da un'immensa quantità di fanservice, praticamente a fare da padrone nelle scene d'azione, ma anche in quelle tranquille, sono le tette - esageratamente grandi, in <i>tutte</i> le ragazze mostrate, quindi la grandezza perde anche di credibilità - e le parti intime delle ragazze, che vengono mostrate e inquadrate attraverso numerose inquadrature, per esaltare le parti più gradite al pubblico maschile.
Però non tutto questo è un male; se da un lato ciò può sembrare solo un bordello d'inutile fanservice, da un altro punto di vista può rappresentare la filosofia con cui bisogna guardare l'anime e le varie raccapriccianti situazioni: di fronte a tanto orrore almeno la buona "materia prima" permane nella sua sempre attraente bellezza. Della scuola "Guardiamo il lato positivo di una situazione così tragica". Ma questo non risolleva di molto le sorti dell'anime, che in ogni caso credo non superi la sufficienza.

Tecnicamente invece la serie è davvero ottima, con splendide animazioni, colorazioni sature e scene violente e accattivanti, e con una regia che sì, pensa prima alle tette che alla faccia, ma durante i combattimenti svolge comunque un buon lavoro.
Le musiche rockettare sono sempre adatte alle circostanze, e pure qui si raggiunge un buon livello, anche grazie alla gran bell'opening con cui viene introdotta ogni puntata (invece le ending sono diverse per ogni episodio, poiché sono state scelte da un grosso gruppo di canzoni inviate da autori amatoriali) e che t'immerge subito nelle atmosfere dell'anime, dandoti quel senso di disperazione in cui però c'è ancora qualche speranza a cui dobbiamo aggrapparci. Perlomeno, sono queste le impressioni che l'anime ha dato a me.
Con il dodicesimo episodio si conclude la prima serie, aspettando per la seconda un discreto avanzamento del manga da cui è tratto che, per una volta, considererei inferiore all'anime, per le scene d'azione che non sempre sono comprensibilissime e per il ritmo generale che nella serie animata è più fluido.

Concludendo, ci tengo a precisare che a me l'anime è piaciuto molto, facendomi aspettare con ansia l'episodio successivo per scoprire cosa combineranno i nostri - ma sarebbe più corretto dire <i>le</i> nostre -, e vedrò certamente anche la seconda serie. Ma l'obbiettività è ben diversa dal gusto personale, e le recensioni devono essere obiettive, altrimenti avremmo molte serie dalla media sballata (e infatti per diverse è così).
Highschool of the Dead è Consigliato a un pubblico non troppo giovane, soprattutto se l'horror/splatter/ecchi è un campo di sua competenza.


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eXFrEdRicK

Episodi visti: 11/12 --- Voto 9
Sì, ci siamo, secondo me quest'anime merita pienamente un ottimo voto. Gli elementi per attirare e coinvolgere, a mio parere, ci sono tutti: azione e splatter, uniti anche a momenti di svago e a siparietti comici, e soprattutto belle e formose ragazze, realizzate con cura e molto differenziate l'una dall'altra, sia per aspetto sia per carattere sia per modo di fare, come del resto differenziati tra loro sono anche gli altri protagonisti.
Altra cosa che ho apprezzato molto, e che aumenta la mia valutazione in proposito, è il realismo con cui sono descritti i fatti e il modo di agire delle persone coinvolte, quasi che l'anime fosse una sorta di guida ai vari comportamenti che potremmo trovare in una situazione del genere.
Animazione fluide, colori vivaci, buona colonna sonora, splendide opening ed endings (una diversa per ogni episodio) e molto fanservice (che adoro!) contribuiscono al mio consigliarvi caldamente questa serie! Voto: 9.

scatterhead

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scatterhead

Episodi visti: 9/12 --- Voto 5
La realizzazione tecnica di Highschool of the Dead è sicuramente buona, ma la grafica accattivante a mio avviso non basta per definire questo anime un capolavoro, e mi stupiscono i voti tanto alti delle varie recensioni. Certo il genere hentai non è il mio preferito e sono stato attratto dall'anime più per l'ambientazione horror che per le signorine dagli abiti succinti, ciò nonostante anche come hentai non mi sembra un granché. E' hentai nel senso stretto del termine (uno dei significati della parola hentai è "anomalia sessuale"): non c'è nulla di esplicito e l'autore è decisamente fissato in maniera perversa con le tette delle ragazzette che in questo anime vengono sballottate, strizzate, usate per appoggiarci su roba - leggi "fucili" - sfidando le leggi della fisica e lasciandoti il più delle volte divertito piuttosto che stuzzicato. Citazione d'obbligo, la scena con rallentatore stile "Matrix" dove a una delle protagoniste passa tra le tette un proiettile, tra mirabolanti quanto improbabili acrobazie.

Il fatto che abbia dichiarato di essere stato attratto dall'anime per l'ambientazione piuttosto che per la natura hentai e, nonostante questo, mi ritrovi a metà recensione ancora a parlare di tette significa qualcosa, oltre al fatto che probabilmente io stesso sia un po' pervertito: chi cerca azione e horror rimane deluso, chi cerca hentai e scene esplicite idem.
La storia: priva di mordente, non aggiunge nulla di nuovo sul fronte horror/zombie e i personaggi non sono caratterizzati a mio avviso, sono stereotipati. La trama è permeata da 'sto "pathos" sicuramente voluto e sperato dagli autori, ma nella fretta evidentemente si sono scordati di costruirlo per permettere anche allo spettatore di sentirsi coinvolto nelle vicende di 'sti sconosciuti che si spostano di location in location cercando di restare tutti interi, tra una palpata, uno sfogo e qualche combattimento.
Detto questo lo vedrò sicuramente fino alla fine, ma solo perché mi piace sempre sperare che una cosa iniziata male possa finire meglio: tipo con la morte di tutti i protagonisti. Sarebbe un bel colpo di scena. Probabilmente l'unico.


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MelissaDuOTM

Episodi visti: 11/12 --- Voto 9
Highschool of the Dead è un anime ben fatto sotto ogni aspetto. Presenta una narrazione cinematografica spettacolare ben studiata e originale, i movimenti della telecamera sono suggestivi, e le scene di combattimento sanguinose e ben realizzate sono accompagnate da una grafica eccelsa accurata sotto ogni aspetto. Così facendo la Madhouse ci presenta un prodotto davvero emozionante e sensazionale, un qualcosa di "diverso ma già visto" allo stesso tempo.
Delusa dalla lettura del manga, sono andata a vedermi questo anime con la speranza di trovare qualcosa di superiore alla versione cartacea e così è stato. Le scene ecchi non mancano mai e qualsiasi occasione è buona per spogliare qualche parte del copro delle protagoniste.
I caratteri e la psicologia dei personaggi sono caratterizzati e lavorati per un efficace risultato.
Insomma questo è un anime è da aggiungere alla lista di titoli da vedere: se cerchi ecchi, splatter e combattimenti all'ultimo sangue questo è l'anime per te. Di sicuro non ti pentirai di guardarlo.


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mascaos

Episodi visti: 7/12 --- Voto 9
Che dire di quest'anime. Be', la trama della storia è qualcosa di riciclato in una quantità impressionante di versioni e si può riassumere in quanto segue: i morti non sono morti. Il mondo come lo conosciamo è finito. Meglio non farsi mordere dai non morti.
Effettivamente l'anime in questione mette il tutto in salsa ecchi, con scene veramente al limite del demenziale, tanto sono caricaturate. Solo per fare un esempio, in un episodio il protagonista spara dei colpi di fucile tenendo tra le braccia l'enorme seno di una delle protagoniste e si sprecano "secondi" nell'animazione di questo seno tremolante al rinculo dei colpi, il tutto con effetto bullet time alla Matrix!
Diciamo che alla fine Highschool of the Dead è un prodotto demenziale con una punta (piccola!) di serietà, leggero, e a volte pesante in alcune scene ecchi - fin troppo ridicole. Se proprio non avete altri anime da guardare e vi piace il genere "senza impegno", allora può andare bene, in fin dei conti il disegno è tutto sommato su buoni livelli come la musica. Manca una trama "avvincente" e i personaggi sono molto stereotipati, ma riescono lo stesso a fare la loro figura. Per ora do un 7 sulla fiducia. Ciao.


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Stax

Episodi visti: 8/12 --- Voto 10
Che dire, un anime fantastico, superiore al manga, grafica impressionante, azzarderei a dire la migliore che abbia mai visto, i personaggi sono molto carismatici ( almeno a mio avviso ) e lo splatter e l'azione non mancano MAI...... Poi ovviamente non ci dimentichiamo del fan service che non guasta mai , a mio parere il fan service e gli zombie formano un accoppiata davvero formidabile. La trama è molto interessante ed il ritmo è frenetico, anche il modo di fare la puntata è eccellente, ciò prima una specie di anteprima, poi la sigla, dopodiché la puntata, l'ending ed infine la vera fine dell'episodio con Takashi che narra la storia attraverso una voce "esterna" alla puntata come se stesse raccontando qualcosa e l'anteprima della prossima puntata.

Detto ciò non posso non dire che questo anime è uno dei più seguiti e merita anche di essere visto anche se devo ammettere che lo stile "tettone e zombie" può anche non piacere ma io personalmente lo adoro e continuerò a guardarlo. Purtroppo le puntate totali sono 13 piché il manga si era bloccato ma ora che si è "sbloccato" credo che faranno una seconda serie, lo spero vivamente!


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foxandy

Episodi visti: 5/12 --- Voto 10
Highschool of the Dead è, per me, un bellissimo anime su gli zombie, pieno di azione e scene ammiccanti, ma senza perdere l'intensità e la tensione della storia. Lo consiglio a tutti gli appassionati di anime d'azione con zombie che non hanno scene violente perché sono "sfortunatamente" censurate.
Comunque a mio parere Highschool of the Dead si merita un 10 perché gli sfondi, le animazione, le scene d'azione e i personaggi sono stati realizzati con cura e ognuno ha una storia dietro di sé e spero che andando avanti con l'anime vengano svelate tutte le storie di ognuno dei personaggi.
Lo consiglio a tutti!


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LelloSenpai

Episodi visti: 5/12 --- Voto 6
Gli avrei dato un bel 10 per aver inventato un nuovo genere di horror : l’ ecchi horror . Mutandine, tette enormi a penzoloni , pose sexy e carine , cose che fanno sempre bene agli occhi , ma che mettono in secondo piano , il fatto che si tratti di un resident evil versione animata , come ammette anche uno dei protagonisti nel primo episodio “è come trovarsi in un videogame o in un film dell’ orrore , ma questa è la realtà” (parafrasi per non spoilerare ) , il phatos e la suspense sono simili a quella che trovi nella Pimpa , cioè lo sai che dopo 10 minuti di dialogo appare un non-morto o che qualcuno impazzisce a differenza dei casi. Le animazioni sono fluide e la narrazione potrebbe essere più scorrevole , al 3 episodio c’è già mezz’ora di riassunto e non vuol dire che sono successe tante cose negli episodi scorsi . La regia si lascia andare molto volentieri se si tratta di mostrare parte femminili, ma a volte ha lampi di genio che si fanno apprezzare . I l lato positivo maggiore di questo anime è la caratterizzazione dei personaggi , che mostra come “ dei modelli standard di personaggio” (l’infermiera sexy , l’otaku , il ragazzo figo ….) si ritrovano immersi in una situazione estrema che a poco a poco li sta cambiando senza perdere la ragione , forse rendendoli più cinici (secondo me ) . Detto questo , si meriterebbe un bel 7 o un 8 , ma io gli do 6 , proprio perché non fa paura neanche ai polli ( nemmeno nelle scene più cruente ) anche se ad ogni episodio ci aggiungono “..of the DEATH” . la sigla è bellissima 

Reaper

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Reaper

Episodi visti: 4/12 --- Voto 9
Anime unico nel suo genere per tipologia e stile, HOTD è facilmente godibile e senza troppe pretese. Inizia con il solito virus che rianima i morti e un gruppo di sopravvissuti che cerca spiegazioni alla catastrofe e tenta di sopravvivere con ogni mezzo. Potrebbe essere visto come "La notte dei morti viventi" in versione anime, salvo per il fatto che il tutto inizia in un liceo giapponese e che l'anime è ambientato sia di giorno che di notte.
I disegni sono puliti e le animazioni eccellenti; i personaggi sono semplici in quanto a caratterizzazione, salvo qualche stereotipo appena accennato. Molto chiare le venature ecchi, che tuttavia non intaccano, almeno a mio parere, né la storia né i momenti di tensione che ne conseguono. Highschool of the Dead è consigliato a chi cerca qualcosa di diverso dal solito anime scolastico o soprannaturale.


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bogox

Episodi visti: 3/12 --- Voto 7
Highschool of the Dead è ampiamente sufficiente a mio parere, perché fino adesso è fedele al manga. Le cosa che è più da lodare è l'animazione, con colori molto accesi e coinvolgenti, fondamentale per un anime con tanta azione, ma in particolare la riproduzione perfetta, dal manga al anime, dei personaggi. Invece per quanto riguarda la trama è la solita storia di zombie, ma in versione anime, ed è più spensierata. Poi ci sono le scene ecchi presenti un po' ovunque, basta osservare le ragazze che corrono e che hanno il seno che rimbalza dieci volte più del normale. L'unica nota che stona sono alcune censure che si potevano evitare.


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aimi

Episodi visti: 3/12 --- Voto 9
Sto seguendo la serie fin da quando è stata subbata e fino ad ora sono stati fatti solo 3 episodi, quindi ora come ora recensisco quello che ho visto.
Non ho letto il manga, ma quest'anime per la parte tecnica si merita tutta la mia ammirazione.

La trama è semplice, nel mondo scoppia una pandemia, alcuni uomini si trasformano in zombie e morsicando la gente fanno diventare a loro volta zombie altre persone.
La vicenda comincia dentro una scuola, in Giappone: sembrava essere una giornata tranquilla, invece tutto a un tratto scoppia il patatrac, un uomo moribondo (zombie) si avvicina al cancello della scuola, alcuni insegnanti vanno a vedere chi è e cosa voglia, e vengono morsicati. Presto, manco a a dirlo, si trasformano anche loro in zombie e da qui la scuola viene invasa. Il ragazzo Takashi vede l'incidente del cancello e capisce al volo tutto quello che sta accadendo e fa in modo di trascinare con lui la ragazza che ama, "Rei", alla salvezza. Ben presto rimarranno pochi gli studenti e i professori sani; questi si uniscono per un unico scopo: salvare la pelle.

Anche se la trama è semplice non vuol dire che l'anime sia brutto. Possiede una regia veramente studiata, con movimenti di camera e inquadrature da manuale di film horror, con scenari e movimenti di camera misti 2D e 3D che si amalgamano alla perfezione.

I disegni, le espressioni e le animazioni sono fatte molto bene, con certi accorgimenti che si vedono molto raramente negli anime, come ad esempio l'acqua che scende dal vetro di un'aula perché sulla terrazza stanno uccidendo gli zombi con un getto d'acqua.
Tutto questo è condito con un bel tocco di ecchi, che non è troppo esagerato (non sono un'amante dell'ecchi).

Che dire, Highschool of the Dead è un bell'anime che a mio parere merita di essere visto.


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Honze

Episodi visti: 3/12 --- Voto 1
Il prodotto che viene alla luce con la serie di "Highschool of the dead" non è stato pensato nella sua veste di anime da esportazione. I suoi tratti funzionali infatti vengono meno in un contesto non Giapponese, questo perché, a tutti gli effetti, "Highschool of the Dead" non è un ecchi o un tentativo di horror; a tutti gli effetti ricopre il ruolo di Pamphlet della politica Giapponese.

Forti e continui sono i richiami al passato Grande Giappone Imperiale pre-Seconda Guerra Mondiale, ma soprattutto alle flange più estreme della destra giapponese. Le tette sono lì solo come esca per catturare l'attenzione dei poveri malcapitati di turno, e porli quindi davanti a una semplice narrazione che parte dallo frase: "Quando le cose si metteranno veramente male, da quale parte vorreste stare? Da quella di poveri drogati comunisti, inermi e indecisi che finiranno per farsi ammazzare; o da quella di forti uomini armati e decisi dell'estrema destra giapponese?".

Ed è proprio così che i vari soggetti sono rappresentati.
I comunisti urlano per le strade e si fanno ammazzare. I nazisti armati fino ai denti ammazzano.
Nel mondo rappresentato in quest'anime ci sono solo i due opposti estremismi, di cui uno raccoglie tutte le cose buone e giuste dello spirito bushido (i nazisti), mentre gli altri (i comunisti) sono un concentrato delle maggiori aberrazioni per la società Giapponese: inerzia, stupidità, indecisione. Per l'autore non esistono le persone in mezzo, non esiste null'altro che neri o rossi.

Ed è questa la vera natura di "Highschool of the Dead", non un horror, non un ecchi. Unicamente un pamphlet politico che cerca di vendere ai giovani l'immagine forte dei nazisti giapponesi. Non si parla dei nazisti in generale, ma proprio di quelli giapponesi. Del Nazional Socialismo giapponese, dell'amore indiscriminato per la patria giapponese; dello stesso nazismo che portò il Giappone alla guerra e a subire le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki.
Una scelta peraltro piuttosto azzardata: viene in mente che quando il nazismo risorge in Giappone, qualcosa di tremendamente brutto debba accadere.

In ogni caso, la natura degli anime non dovrebbe assolutamente essere politica, né tanto meno in qualsiasi caso nazista come in "Highschool of the dead".
Poteva essere una semplice serie ecchi, invece l'autore, desideroso di voler proteggere la propria patria dai nemici Google e " The Cove", è riuscito a piazzare in giro questo anime politico.


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SoulEvil

Episodi visti: 1/12 --- Voto 9
Per ora ho visto solo i primi due episodi e posso dire che a mio avviso quest'anime è stupendo (anche se non dovrei), era da tempo che non vedevo una serie di questo genere, così esplosiva in tutti i sensi.
Le animazioni sono uno spettacolo grazie alla mitica Madhouse, e le musiche sono molto belle e adatte alla serie. Poi c'è l'omaggio alla colonna sonora di "28 giorni dopo" nelle scene più difficili, e la trama pur non essendo originale prende parecchio.

Trama: il mondo è alle prese con una mortale malattia che trasforma gli umani in zombie. In Giappone, alcuni studenti del Liceo Fujimi vengono tramutati in non morti.
Un gruppo di studenti e l'infermiera della scuola formeranno una squadra per sopravvivere all'apocalisse presente. La storia segue Takashi Komuro, che è uno degli studenti che sono sopravvissuti al focolaio iniziale.


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HTxTH

Episodi visti: 1/12 --- Voto 8
Ho letto il manga e mi è piaciuto, l'ho seguito per un po' senza esserne deluso, quindi l'avvento dell'anime mi ha fatto molto piacere. E sulle prima (All'alba del primo episodio) non ne sono rimasto deluso per niente.
Non si può certo gridare al capolavoro, la grafica c'è, ottima e definita, il sonoro è magistrale, sia per le musiche sia per gli effetti, la sceneggiatura è buona e la regia promette bene. La trama... la trama è quello che è. E il fan service e le mutande svolazzanti fanno il loro dovere come sempre.
Ma ripeto, la trama è quello che è, un omaggio a Romero e al cinema horror anni 80. Un ricordo degli Zombie Comics infarcito di occhi a mandorla.
L'anime vale la pena vederlo nel panorama sovraccarico e ricolmo di schifezze clonate che ci circondano, questo HSOTD se la sente calda e promette di soddisfare gli amanti del soft-gore.
Una nota di merito la farei al doppiatore della protagonista, che esprime bene i sentimenti della sua controparte animata e nell'ultima scena del primo episodio ci accompagna nel pensiero più intimo e personale che quest'opera potrà offrirvi.
Un anime "zombievole"!


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mau4ever

Episodi visti: 1/12 --- Voto 9
Per ora ho visto solo il primo episodio disponibile in italiano, ma posso già affermare che, per me, questo è uno degli anime più interessanti del 2010, insieme ad Angel Beats.
La trama segue fedelmente il manga, e quindi risulta interessante, coinvolgente e sanguinosa; anzi quasi quasi la versione anime ha un che in più della versione cartacea. La grafica secondo me è molto bella e curata e le musiche le trovo perfette per un opera del genere.
L'unica pecca secondo il mio parere è il doppiaggio della protagonista (di cui momentaneamente mi sfugge il nome): la voce è un po' troppo da bambina.
Comunque sia, questo è un anime che merita di essere visto: consigliato a tutti, a mio avviso vi farà rimanere incollati allo schermo fino alla fine.