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Darkwil

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
"Fullmetal Alchemist - La sacra stella di Milos" è un film destinato principalmente ai fan della saga, soprattutto a chi sente già la mancanza di questa bellissima serie di successo conclusa nel 2010. Contrariamente al lungometraggio del 2010, "Il conquistatore di Shamballa", la storia non approfondisce in nessun modo la trama o i personaggi in sé, ma racconta semplicemente un'avventura dei fratelli Elric.
Senza rivelare eccessivi dettagli della trama posso dire che la storia è ambientata lungo il confine tra Creta e Amestris, dove è in atto una costante repressione degli abitanti in rivolta. Nuove locations e nuovi personaggi: i fratelli (fratello e sorella) Crichton. Cronologicamente la vicenda può essere collocata prima che Al ed Ed partano per Briggs e dopo il flashback in cui Alphonse ricorda di avere visto il portale della verità. La trama è incentrata sui nuovi personaggi e, ovviamente, sui fratelli Elric.

Un punto di forza della saga di FMA è sicuramente l'ottima caratterizzazione dei personaggi, non solo dei protagonisti, e i personaggi nuovi non fanno eccezione. Molto azzeccato il fatto che, per incuriosire maggiormente lo spettatore, la loro storia venga svelata un po' alla volta.
Uno dei temi portanti di FMA è il rapporto tra fratelli, cosa che in questo lungometraggio viene ben analizzato sotto punti di vista differenti. Apprezzabile ed originale il contesto dell'ambientazione, diverso da quello visto nella serie TV, che azzarderei definire quasi di ispirazione miyazakiana. Bene per quanto riguarda la realizzazione tecnica. Per i disegni a mio parere non si può dire che si siano superati gli (ottimi) standard di 'Brotherhood'. Piuttosto, se consideriamo che è una produzione uscita in patria nelle sale cinematografiche, si può fare i puntigliosi dicendo tranquillamente che in alcune scene il tratto è un tantino "sporcato". C'è un minimo uso della computer grafica, fortunatamente davvero minimo: cosa che a volte fa più danni che altro.
Il sonoro è tutta "roba nuova", gradevole e appropriato, ma forse uno o due scalini al di sotto della OST della serie animata. Apprezzabili i temi di apertura e chiusura "Chasing hearts" e "Good Luck My Way", ma assolutamente non al livello di tracce dell'OST dell'anime come "Hologram" o "Period". Ottimo trovo il doppiaggio: i personaggi presenti hanno tutti le voce originali. Sempre eccezionale Renato Garrus Ezio Novara. Fa scuotere un po' la testa come si siano mantenuti alcuni attori del cast storico per dare voci a personaggi nuovi: Massimiliano Lotti, l'ottima voce di Scar, stavolta è Atlas e l'ormai onnipresente Marco Balzarotti, voce del Dr.Marcoh/Isaac McDougal e altri, dà le voci sempre a diversi personaggi secondari. Scelte azzeccate, attori di tutto rispetto, ma forse era il caso di fare vedere (sentire) qualcosa di nuovo.
Complessivamente il voto è 7, perché è un film buono, ma di certo non troppo impegnativo, che accontenta i fan della saga (per loro il voto è sicuramente dall'8 in su) e magari, proprio per il fatto che è scollegata dalla trama di "Brotherhood" e del manga, può avvicinare nuovi fan che ancora non conoscono la serie. Consigliato a tutti.


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Nobume

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
"La sacra stella di Milos" è il primo lungometraggio della serie "Brotherhood" di "FullMetal Alchemist", che si colloca nel mezzo degli eventi della serie animata e del manga, dove ovviamente troviamo Edward ed Alphonse 'cani dell'esercito'.
Il film si apre con dei frammenti scollegati della vita di quelli che saranno i sue protagonisti originali della serie, per poi essere bruscamente catapultati nelle vicende dei due fratelli Elric, che dopo avere udito uno scoppio provenire da fuori, vanno a controllare e incontrano un misterioso alchimista che attacca Edward per poi fuggire nel nulla. Ovviamente il giorno seguente i due cercheranno notizie sul misterioso uomo che scoprono essere un ex carcerato fuggito e, controllando nella sua cella, verranno ricollegati a una ragazza di nome Julie, una ribelle detenuta nella di Creta. I due si dirigono lì dove conosceranno un gruppo di ribelli di Milos e qua avverrà tutta la storia, che possiamo definire un classico episodio della serie, niente di più, niente di meno. A differenza del lungometraggio ispirato alla prima serie di FMA, questo film è creato per intrattenimento senza troppe pretese, non spiega nulla dell'anime né aggiunge dettagli, la miscela è sempre quella che ha portato al successo la serie senza tentare di rischiare con qualcosa di nuovo: Chimere, Pietre filosofali, alchimie segrete. Nonostante ciò a quelli cui piace la serie non sarà di certo pesante la visione, anzi è un buon prodotto. Non eccelso come l'anime, ma è raro ripetere l'innovazione lasciata da "Il Conquistatore di Shamballa".

Il reparto grafico non è da buttare ma non supera di certo quello di Brotherhood, anzi possiamo notare la mano diversa sui disegni, o almeno la mia impressione è stata quella di trovarmi dinnanzi a un altro stile, più rigido, soprattutto sugli occhi. Musiche e accompagnamenti sono nella media ma nulla di spettacolare e, probabilmente, deluderanno chi si aspettava un proseguo in seguito alla fine della seconda serie anime. Devo ammettere che anche io mi auguravo ciò, ma sono conscia anche del fatto che non sarebbe stato semplice provare quella strada senza rischiare inevitabilmente di rovinare tutto ciò che si era creato precedentemente.
Perciò la visione è consigliata sì ai fans, a chi la serie l'ha gradita, ma se già avevate poco entusiasmo alla fine di "FMA Brotherhood" statene alla larga perché segue la sua stessa scia. Voto 6,5: per quanto l'abbia gradito resta un prodotto comunque che non supera la sufficienza e non si accosta minimamente allo splendore dell'anime originale.