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Rygar

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Tra le opere che hanno costellato l'arcinota ed altalenante stagione estiva 2013, spicca un certo Kitakubu Katsudou Kiroku (traducibile con: "Le vicende del club Me ne vado a casa" , un'opera piuttosto anonima e leggera, che tuttavia se si ha la costanza di portarla a termine, potrebbe rivelare qualche gradita sorpresa.

Kitakubu Katsudou Kiroku è un'opera della stagione estiva 2013 composta da 12 episodi di durata canonica composti da una serie di micro episodi. L'opera deriva dall'omonimo manga del 2011.

Trama: che c'è da dire? Mica tanto. Natsuki e Karin sono due matricole liceali che non sanno che cosa fare dopo le lezioni, essendo relativamente pigre e svogliate non hanno voglia d'iscriversi ai club convenzionali, per cui se mai dovesse esserci un club chiamato "Me ne vado a casa", magari s'iscriverebbero pure, peccato che quel club esista davvero e si occupa di "tutto quello che potrebbe divertire senza alcun fine". Loro malgrado saranno iscritte e diverranno parte di un quintetto di ragazzine strambe e perdigiorno.

Grafica: sostanzialmente senza infamia e senza lode. Le ambientazioni non sono molto varie e sono piuttosto semplici, ciononostante risultano abbastanza carine e gradevoli. Le animazioni sono a loro volta semplici ma risultano efficaci per lo scopo dell'opera. Il character design è piuttosto gradevole, sebbene talvolta vi siano dei cali grafici. Ottimo foca design.

Sonoro: semplice e carinissimo. Opening piuttosto vivace e carino. Ending discretamente piacevole. OST piuttosto ripetitivi e martellanti ma molto orecchiabili. Effetti sonori buffi e simpatici. Ottimo doppiaggio.

Personaggi: cinque ragazze, una foca mascotte e qualche comparsa qua e là. La caratterizzazione risulta piuttosto elementare, sebbene sia ben fatta nella sua semplicità. Il fattore introspettivo è quasi inesistente, il fattore evolutivo non esiste. In compenso l'interazione è ottima.

Sceneggiatura: un lavoro complessivamente buono. La gestione temporale è fluida per gran parte degli episodi (data la loro brevità) per poi alternarsi quando i micro episodi narrano di vicende differenti, per poi riconnettersi. Sono presenti dei flashback nel penultimo episodio che disorientano leggermente lo spettatore. Il ritmo è piuttosto veloce. Sono presenti molteplici scene d'azione (spesso esasperatamente irrealistiche per esaltare la comicità), ma non si sfocia mai nella crudeltà gratuita. Il fanservice è quasi del tutto inesistente. I dialoghi sono molto simpatici. Da notare che la serie necessita di un discreto numero di episodi per ingranare a livello di comicità, i primi 4 o 5 possono risultare un po' piatti.

Finale: una simpatica presa in giro che coinvolge lo spettatore negli ultimi 2 episodi. Il finale è semplice, carino e fa il suo effetto. Potrebbe finire così o potrebbe essere il preludio per una seconda serie, anche perché finisce proprio quando "aveva ingranato".

In sintesi: le vicende del club "Me ne vado a casa" può essere un ottimo diversivo per farsi due risate ogni tanto. Al netto dei difetti risulta un prodotto discreto e senz'alcuna pretesa. Non è una perla d'umorismo però si lascia guardare senza troppi problemi. Consigliato agli amanti degli anime in cui di solito non si fa nulla, ma quel nulla è svolto in maniera piuttosto simpatica.