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ryo79

Episodi visti: 7/10 --- Voto 8
Con i loro caratteri diametralmente opposti, Mitsuashi (egoista, malefico e con manie di protagonismo) e Ito (altruista, calmo e con l'animo del samurai) diventano prima nemici, poi amici, poi nemici, e poi ancora amici, andando a formare una strana coppia che rispecchia perfettamente i tipici bulli di periferia. I due non si prendono mai troppo sul serio e finiscono per ritrovarsi (spesso per colpa di Mitsuashi) in una serie di risse e situazioni assurde, corredate da una serie di gag comiche da far piegare a metà lo spettatore dalle risate.

Oltre ai due protagonisti, ci sono una serie di personaggi secondari (alcuni decisamente strambi) tra cui Katsutoshi Imai, la caricatura del "gorilla buono" che ce l'ha a morte con Mitsuashi, e le dolci ragazzine Kyoko e Riko, che si prenderanno una cotta per i due protagonisti.

Gag comiche, risse tra teppisti e stralci di cultura giovanile giapponese (un po' come ha fatto, alcuni anni dopo, G.T.O.) sono alla base delle storie. La caratterizzazione dei personaggi è davvero ottima e fornisce una forte personalità anche ai personaggi secondari, il che non rende mai inutile la loro presenza sulla scena. Il lato comico è accentuato dai numerosi super-deformed che si alternano a disegni più seri, dando vita ad animazioni davvero divertenti. In conclusione un anime scanzonato e divertente da non perdere assolutamente.

È bene precisare che Due come noi, anche se ha una trama di fondo (che parte dall'incontro tra i due protagonisti), non ha un unico filo conduttore, infatti, eccezion fatta per alcuni casi, i vari episodi non sono correlati tra loro, ma sono storie a se stanti. Purtroppo la Yamato ha pubblicato in Italia solo 7 dei 10 OAV originali, il che ci lascia (almeno per chi li ha visti in italiano) senza una fine adeguata...


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kaio1982

Episodi visti: 10/10 --- Voto 9
"Due come noi" è il titolo italiano di questo tamarrissimo e gustosissimo anime che riesce comunque ad essere un classico dell'animazione giapponese nonostante il pessimo e banale finale. Quello che rende quest'anime davvero valido è lo stile della trama e delle situazioni, che riesce a mantenere sempre un equilibrio perfetto tra serietà e ironia. Grazie anche alla costante presenza di bulli e bande rivali, davvero ben rappresentati.
La caratterizzazione dei personaggi è uno dei maggiori punti di forza di quest'anime, che presenta dei protagonisti tanto semplici quanto azzeccati. Mitsuhashi con la sua chioma ossigenata è il vero protagonista, sempre al centro dell'attenzione e sempre pronto per una nuova rissa. Ito è più razionale, corretto ed altruista; inizialmente ostile a Mitsuhashi, diventa in seguito il suo migliore amico e i due formeranno un duo portatore di infinite risse da strada. Al contrario di quanto si possa pensare, le due ragazze, Riko Akasaka e Kioko Haiakawa , pur avendo un ruolo ben definito e classico, risultano piuttosto dolci come carattere e decisamente lontane (come carisma) dalle altre ragazze di altri anime del periodo quali: Creamy Mami, Madoka Ayukawa e naturalmente Kyoko Otonashi. Sorprendentemente ad arricchire parecchio lo stile dei personaggi, troviamo un vastissimo campionario dei migliori bulli giapponesi davvero ben caratterizzati e vari, tra i quali spicca Makoto Nakano, il più stiloso e carismatico in assoluto.
Dal punto di vista strettamente tecnico, "Due come noi" è davvero eccelso per l'anno di produzione. Il character design è volutamente esagerato per quanto riguarda i fisici, mentre visi e i capelli abbondano di una ricchezza di dettagli e riflessi davvero sublimi, avanti di almeno 10 anni rispetto al 1992. Anche le animazioni sono ottime, fluide e ben curate. La stessa cosa non si può dire invece dei fondali e della palette cromatica, che risentono dello scorrere del tempo e appaiono datati. Le musiche sono molto piacevoli e rilassanti, specialmente le Ost introduttive, mentre la sigla finale è solo orecchiabile.
"Due come noi" lo consiglio a chiunque perché è un anime ben realizzato, altamente godibile e soprattutto divertente.


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Rygar

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
Gli anni '90 si sono rivelati un discreto periodo per l'animazione giapponese, tant'è che furono artefici di molte serie più o meno famose e blasonate. Oltre a delle serie divenute fin troppo appariscenti e famose, c'è da citare un prodotto che pur non brillando per fama, è riuscito a conquistare una discreta fetta del pubblico italiano offrendo un mix di violenza e risate: Due come noi.

Due come noi (un'italianizzazione piuttosto creativa del titolo: Kyō kara ore wa!!) è una serie di 10 OAV di durata variabile creata nella primavera del 1993 e successivamente importata in Italia. Tale serie deriva dall'omonimo manga del 1989 composto dalla bellezza di 38 volumi.

Trama: Ito e Mitsuhashi, due ragazzi dal passato piuttosto anonimo e scialbo, s'incontrano per la prima volta di fronte a due parrucchieri. Ciascuno vuole cambiare il proprio hairstyle per apparire duro e ribelle. Così il primo si trasforma in un "porcospino" (con i capelli rizzati), mentre il secondo si fa biondo ossigenato. Inizialmente i due appariranno ostili, poi dovranno unire le forze poiché coinvolti in una serie infinite di risse e pestaggi. Nasce così il mito di una delle coppie più scoppiate dell'animazione giapponese.

Grafica: Due come noi è un figlio degli anni '90 e questo è chiaramente visibile nel comparto grafico. Tutto sommato la grafica non è malvagia, e spesso è piacevole. Le ambientazioni sono semplici e discretamente curate, le animazioni possono apparire semplificate ma non per questo risultano inappropriate. Il character design è molto bello e piacevole.

Sonoro: sostanzialmente senza infamia e senza lode. Spesso l'opening è assente (o è limitato ad un mero OST), l'ending è un capolavoro di demenzialità. OST piacevoli, così come gli effetti sonori. L'adattamento italiano è piuttosto valido, sebbene abbia riscontrato un cambio di doppiatori durante la serie (per gli stessi personaggi) tale da snaturare la caratterizzazione di alcuni personaggi, e talvolta è presente un riciclaggio di voti.

Personaggi: il grande successo di Due come noi risiede nella geniale semplicità con cui sono realizzati i personaggi. A partire dai due protagonisti, fino ai vari comprimari ed antagonisti, si può scorgere una discreta cura (seppure non si possa parlare di introspezione) nella loro caratterizzazione. Fondamentalmente i personaggi sono creati per divertire e lo scopo è pienamente raggiunto. L'evoluzione è minima, ma presente.

Sceneggiatura: data la natura estremamente semplice dell'anime non sono presenti particolari espedienti narrativi, pertanto la gestione temporale risulta semplice e lineare, fondamentalmente priva di flashback introduttivi. Tutto si svolge nel presente. Il ritmo è piuttosto rapido, spesso frenetico. I dialoghi sono piuttosto efficaci e divertenti. Il fanservice è totalmente assente, in compenso le scene di combattimento e violenza sovrabbondano.

Finale: la principale nota dolente della serie è proprio il finale, o per meglio dire, la sua mancanza. La serie infatti non si conclude, lasciando in sospeso fin troppe cose. L'ultimo episodio non è affatto risolutivo ed è fin troppo aperto anche per concludere un eventuale arco narrativo.

In sintesi: Due come noi è una serie imperdibile per azione e comicità. Certo, se fosse continuata sarebbe stata a dir poco fantastica, anche perché l'assenza di finale pesa parecchio sulla valutazione complessiva. In ogni caso consiglio quest'anime a tutti coloro che vogliono godersi una sana dose di divertenti mazzate senza stare a pensare troppo ad una trama.


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YoiChan

Episodi visti: 10/10 --- Voto 10
"Kyō kara ore wa!!" meglio noto con il nome "Due come noi", è un'opera di Hiroyuki Nishimori, pubblicato per la prima volta nel 1998. L'opera racconta le avventure di due ragazzi Takashi Mitsuhashi e Shinji Ito, che trasferitisi in una nuova città colgono l'occasione di cambiare vita. Il legame tra i due, che inizialmente era perlopiù conflittuale, nel corso delle puntate cambia drasticamente, trasformandosi in amicizia. I due ragazzi, divenuti ormai alleati, si trovano così a scontrarsi con i vari bulli della città conquistandosi una fama da veri "duri".

Passando alle mie considerazioni sia tecniche sia personali su quest'anime, il mio parere non può che essere, nel complesso, molto positivo. In primo luogo, essendo una fan dell'autore, apprezzo molto il tratto dei disegni, soprattutto nelle situazioni comiche. Una delle caratteristiche che mi ha colpito positivamente è la grande capacità dell'autore di accostare il tema della violenza delle gang giovanili alla comicità. Quest'opera, infatti, tratta di temi molto violenti, ma che sono magistralmente alleggeriti dalla vena comica, che mi ha letteralmente catturata. Le scene sono davvero realistiche e la caratterizzazione dei personaggi è approfondita episodio dopo episodio, anche con l'introduzione di nuovi personaggi e personaggi secondari, che mettono in rilievo aspetti sempre nuovi dei protagonisti.

Altro tema centrale dell'anime è quello dell'amicizia. Questo è l'aspetto che mi ha colpito molto. Quest'anime, aldilà della violenza, lo potrei definire anche, e soprattutto, un anime che parla di amicizia. Il legame tra i due protagonisti, che come ho detto prima è inizialmente controverso, muta in una profonda amicizia e solidarietà reciproca. Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere. Appena ho iniziato a vederlo ho pensato "Ecco un altro anime che parla di bulli!", mi sono ricreduta subito dopo le prima puntate, rivalutando quest'anime, che è diventato uno dei miei preferiti, e che spesso e volentieri rivedo qualche volta nei ritagli di tempo.
Passando alle musiche di fine e inizio episodio, le ritengo davvero spassose, rendono davvero l'idea della comicità dell'opera. Unico aspetto negativo è che l'anime è composto solo da 10 episodi. Concludo consigliando quest'anime che a mio parere è una delle opere più belle di Hiroyuki Nishimori .


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Zenzero

Episodi visti: 10/10 --- Voto 6
Partiamo dal voto: 6. Non è il vero voto che meriterebbe quest'anime, ma il mio giudizio viene fortemente condizionato dalla sua conclusione, o meglio della sua non conclusione.
I disegni sono buoni, la comicità c'è ed è di buona qualità, la trama, ehm, ok, è passabile anche se non è il principale punto di forza di "Due come noi", titolo italiano giustamente storpiato come da nostra tradizione.
Purtroppo il manga finisce al capitolo 366, si può così ben immaginare che le nostre 10 puntate non bastino per raccontare una storia che a mio avviso, perlomeno nel manga, deve pur esserci. In compenso i disegni dell'anime sono decisamente più belli.
Diciamo quindi che se ci si vogliono fare due risate spensierate e disinteressate il prodotto è valido, ma se si cerca un minimo di continuità e una trama seppur minima meglio lasciare perdere.


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deathmetalsoul

Episodi visti: 10/10 --- Voto 7
"Kyou kara ore wa!!", approssimativamente tradotto "Da Oggi in poi Io", è una serie i 10 OAV realizzati negli anni 1993/1996 dallo studio Pierrot. Il titolo spiega molto, in quanto "Da Oggi io", sta a indicare il cambiamento soprattutto caratteriale, ma anche estetico, che i due protagonisti principali hanno da un certo giorno.
Il primo dei due, Takashi Mitsuhashi, trasferitosi in una nuova città, vuole cambiare aspetto per sembrare un vero duro; comincia allora tingendosi i capelli biondi. Il secondo, Itou Shinji, con più o meno le stesse idee, si fa fare un'acconciatura particolare, tanto che nell'anime lo chiamano spesso porcospino. Dopo questo evento i due cominceranno a fare la parte dei prepotenti, dando tante botte per tutti i 10 OAV: in pratica si vedono principalmente lotte tra bande, ma anche qualcosa di più serio nel finale.

Si potrebbe dire che questa è la trama, molto banale, ma allora perché l'anime è divenuto abbastanza famoso e ha riscosso molto successo? Le risposte sono semplici: in primo luogo perché l'anime in questione è un capostipite del suo genere (scolastico demenziale), in secondo luogo per le gag comiche ben fatte, e in terzo luogo per l'ottima realizzazione tecnica per il periodo.
Analizzando il primo punto, si può notare che quel che da noi è conosciuto come "Young GTO", e considerato, per quello che ne so, altro capostipite di questo genere, simile in molti punti all'anime che stiamo analizzando, appare sullo schermo solo un anno dopo di "Kyou kara ore wa", e la stessa cosa vale per i due manga omonimi da cui questi due anime hanno avuto vita.
Per quanto riguarda il secondo punto, le gag stupide e quasi demenziali, fanno sicuramente molto bene a un anime che altrimenti sarebbe "piatto", e non credo susciterebbe interesse in qualcuno, soprattutto a causa della trama inesistente.

Infine come anticipato un elogio diretto va alla parte tecnica, poiché le animazioni, i disegni e la colonna sonora sono curati davvero molto bene, e ancora oggi a distanzi di anni si mantengono sempre abbastanza freschi.
L'unico punto negativo è, ahimè, proprio la ripetitività delle situazioni; insomma gli episodi sono abbastanza piacevoli, ma tutto ruota sempre intorno alle stesse situazioni e agli stessi personaggi, e qualcuno potrebbe infastidirsi di ciò molto presto, abbandonando la visione.
Consiglio la visione agli amanti del genere, e a chi vuole sapere un po' da dove si è partiti per arrivare agli anime di oggi, parlando naturalmente sempre del genere di appartenenza.


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sylar 46

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
Botte, botte, botte e ancora botte. Ecco il tema principale di "Kyo Kara Ore Wa!!" adattato nel nostro paese in “Due come noi” dalla Yamato Video. I dieci OAV prodotti dallo Studio Pierrot ci mostrano infatti due nuovi studenti del liceo Nanyo che, nonostante non si conoscano ancora, decidono di cambiare contemporaneamente e completamente tenore di vita diventando teppisti. Si tratta di Takashi Mitsuhashi e Shinji Ito.
Occorre qualcosa di forte e tangibile però per rendere l'idea a tutti di questa loro nuova tendenza. Ecco dunque l'idea: cambiare look ai capelli. I due ragazzi s'incontrano per la prima volta dinanzi un paio di sale da taglio adiacenti con ognuno ad attraversarne una distinta. Il risultato è “sconvolgente”. Mitsuhashi si fa tingere i capelli di biondo (ideologia del teppista in oriente) mentre Ito cambia pettinatura facendosi alzare i capelli in modo esagerato, acquistando per questo la nomea di “porcospino”.
Da questo momento in poi i due si troveranno coinvolti in numerose risse da strada con altri studenti di svariati licei - ma non solo - e i loro nomi faranno presto il giro del paese, nel bene e nel male.

L'anime miscela al meglio combattimenti e comicità in maniera veramente magistrale. Da ogni contesto infatti, pur seguendo un canovaccio quasi sempre lineare e perciò assai prevedibile, scaturisce una fonte continua e inesauribile di situazioni estreme quanto bizzarre. Le vicende inoltre tendono a mutare rapidamente sia nell'atmosfera sia nei toni, perciò è facile passare da istanti allegri, spensierati e demenziali a frangenti più seri, tesi e a volte parecchio pericolosi.
Avendo preso familiarità con il titolo però, anche le circostanze che via via possono apparire delicate non destano particolari preoccupazioni, si rimane “tranquilli” per così dire. In un modo o nell'altro si sa benissimo che “quei due” in un modo o nell'altro la spunteranno sempre. Resta da capire come però. Quasi ogni epilogo infatti desta parecchi spunti differenti, ma con un unico denominatore comune e ricorrente: il divertimento.

Sta nel carattere dei nostri protagonisti d'altronde, Mitsuhashi in primis. Il “biondino” è un tipo rissoso, subdolo, manovratore ma soprattutto sleale, tanto che la sua filosofia di vita è “<i>il fine giustifica i mezzi</i>”. In battaglia e nella vita quotidiana infatti non si fa mai pregare e attua qualunque stratagemma possibile affinché tutto ruoti a proprio favore. Ciononostante ogni qualvolta un suo amico - o presunto tale - si trova nei guai lui interviene puntualmente anche se i risultati non sono sempre idilliaci.
Ito invece è un ragazzo più sulle sue, molto gentile con tutti e pronto ad aiutare chiunque ne abbia bisogno in modo leale però, senza quindi adoperare trucchi o diavolerie di sorta come il suo compare di scazzottate.
Il cast dei personaggi è arricchito inoltre da diverse figure che sin dal primo episodio accompagnano le avventure dei nostri protagonisti, in particolar modo si segnalano Riko Akasaka, esperta di karate e innamorata di Mitsuhashi; Kyoko Hayakawa, fidanzata di Ito; e Katsutoshi Imai, capo del liceo Beni che definire sfigato sarebbe riduttivo. Quest'ultimo è anche accompagnato dal fedele Yasuo Tanigawa, che purtroppo per lui si trova spesso nei guai a causa delle disavventure di Imai. Il modo di fare e la sfortuna che colpisce questo personaggio sono incredibili quanto allucinanti, ma le gag a cui si assiste per merito suo (e di Mitsuhashi dato che in qualche maniera c'entrerà sempre) sono esilaranti all'ennesima potenza.

Il comparto tecnico si assesta su più che discreti livelli, con disegni e animazioni attinenti agli standard abituali dell'epoca a cui si deve la loro realizzazione - primi anni '90 - mentre nel sonoro va menzionata senz'altro la sigla finale che chiude ogni episodio, <i>Bokura wa family</i> ("Siamo una famiglia” in italiano), per me veramente fantastica con il suo ritmo e la sua cadenza che ti entrano dentro e non escono più. Ascoltare per credere.
Il doppiaggio nostrano ahimè non è senz'altro dei migliori. Passino pure i doppiatori dei personaggi principali tra cui Marcello Cortese (Mitsuhashi), Giorgio Bonino (Ito) e Marco Balbi (Imai) che tutto sommato, facendoci l'orecchio, non sfigurano più di tanto; il resto lascia parecchio a desiderare. I ruoli delle comparse sono quelli che più stonano. Salvo rare eccezioni, in diverse circostanze si ascoltano voci non troppo attinenti a ragazzi liceali che, in aggiunta a tempi e tonalità sfasate rispetto alla scena mostrataci, fanno scaturire un risultato sicuramente non eccelso.

Nonostante questa pecca, che magari non a tutti recherà troppo fastidio, e un epilogo che di fatto non chiude il cerchio di quella che può essere definita “trama” (questi OAV sono solamente una parte del manga), <i>Due come noi</i> è senz'altro una serie da vedere e rivedere, come ho fatto io a distanza di molti anni dalla prima volta, per fare la conoscenza di due tizi fuori dal comune. Questi, sia nell'aspetto sia nei comportamenti, ricordano parecchio un altro duo molto famoso nell'universo animato giapponese, gli “Oni-Baku di Shonan” ovvero Eikichi Onizuka e Ryuji Danma protagonisti di Shonan Junai Gumi (da noi “Young GTO”), la coppia di teppisti più temibile che si sia mai vista in circolazione.
Se a tutto ciò si aggiungono siparietti divertenti sempre più assurdi e spassosi, il risultato finale è un mix vincente per chi vuole trascorrere momenti in allegria e spensieratezza. Quando e se vi troverete giù per qualche ragione e vi occorre un titolo per tirarvi su il morale, <i>Due come noi</i> è ciò che fa per voi, garantito!


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Turboo Stefo

Episodi visti: 10/10 --- Voto 9
Dopo cinque anni dalla nascita del manga "Kyou kara ore wa!!" di Hioryuki Nishimori, nel 1988, nasce una serie di 10 OAV firmata dallo Studio Pierrot (produttore di talmente tante serie di successo che risulta impossibile quantificarle) e dedicati alle migliori avventure del delirante duo protagonista della serie, scelte tra ben 38 volumetti. "Due come noi" consiste in una spassosa sequenza di eventi che prende i classici stampi delle commedie teppistiche tipiche del periodo.

Mitsuhashi si è appena trasferito e per farsi subito rispettare decide di adottare un look aggressivo, sperando di non incappare così in varie seccature, ma arrivato dal parrucchiere ha un attimo d'indecisione su quale dei due coiffeur adiacenti scegliere, ed è per questo motivo che si scambia uno sguardo con colui che risponde al nome di Ito, anch’esso intento a cambiare pettinatura. E’ così che nascono il biondo Mitsuhashi ed il porcospino Ito, due ragazzi mossi da una silenziosa (neanche troppo) e tacita rivalità che finirà per unirli.

Questo è l’inizio delle avventure movimentate e soprattutto divertenti di cui si renderanno protagonisti. L’anime ricalca perfettamente gli stereotipi delle opere teppistiche, come la rivalità che si evolve in amicizia che proseguendo coinvolgerà un numero sempre maggiore di personaggi, tutti ben caratterizzati e sfruttati perfettamente dall’autore. Infatti ogni protagonista grazie alle sue particolarità si renderà necessario a sviluppare di volta in volta le storie che si alterneranno.
Senza dubbio la maggiore profondità si trova nei due protagonisti. Ito è mosso da sentimenti gentili e altruisti, soprattutto verso il gentil sesso, e non dimentica mai l’importanza dell’onore e dell’amicizia, mentre Mitsuhashi è l’esatto opposto, un egoista che si rivela un vero genio malefico in molte situazioni, e non si fa troppi problemi a deridere gli amici o a usare trucchi sporchi in battaglia, senza dimenticare la sua memoria incredibilmente corta. Ma, anche se a modo tutto suo e originale, riesce sempre ad aiutare gli altri.

Quindi le tante risate derivate dalle gag, dalle situazioni e dagli intricati rapporti tra i personaggi sono la chiave del successo di questa serie che non dimentica d'inserire qualche scazzottata di tanto in tanto, visto che dopotutto si tratta comunque di storie di teppisti, ma allo stesso tempo parla anche di amicizia e amori, seppur in modo semplicistico e velocemente, come fossero un gradevole contorno.
L’unica pecca è data dalla stessa natura dell’opera, ovvero il fatto che sia una sorta di “Best of”. Nonostante tra gli OAV ci sia un certa continuità, si avverte la mancanza di storie che leghino con maggiore forza i personaggi tra loro, rafforzando i legami di amicizia, e soprattutto pesa la mancanza di un finale, per quanto aperto potesse essere sarebbe stato comunque gradito.

A livello tecnico la serie può vantare una discreta fattura, le animazioni sono morbide e fluide, mentre i disegni curati e puliti ricalcano bene lo stile dell’autore e lo rendono più consono a un anime. Proseguendo si noterà comunque un leggero e graduale miglioramento che fa sempre piacere.
Il character design, comprese le caricature che dominano le gag, ricalca perfettamente lo stile e le mode della fine degli anni ’80, sia per le divise scolastiche, e classiche e in versione da teppista, sia per le pettinature, creando così un’atmosfera "immersiva" perfetta per l’opera.
I combattimenti spesso e volentieri sono rapidi e non risultano spettacolari o intensi, visto che la natura della serie e tutt’altra, ma in alcune occasioni importanti l'accuratezza registica li approfondisce regalando così discrete prospettive dinamiche e soprattutto un’armonia di mosse e contromosse che farebbe invidia ai maggiori esponenti delle serie d’azione.

La colonna sonora è semplice ma d’effetto, così come l’intera opera. La sigla finale (o iniziale, dipende dalla versione che si va a visionare) è energica e allegra e riflette perfettamente lo spirito con cui va vista e vissuta la serie; per il resto ci saranno immancabili tracce scanzonate per i tanti momenti divertenti ed altre leggermente cariche di tensione, udibili ovviamente durante le scazzottate. A valorizzare il tutto ci pensano soprattutto gli effetti sonori che accompagnano e valorizzano perfettamente le gag.
Il doppiaggio non è il massimo che si possa desiderare, le voci spesso risultano fuori linea dai personaggi, con timbri magari eccessivamente adulti, ma proseguendo gli abili doppiatori cominciano a immedesimarsi efficacemente nei rispettivi personaggi, mentre pochi altri verranno sostituiti. La vera amarezza sta nei piccoli errori - se non sono voluti - di adattamento, tipo la sostituzione di parole, come teppista in ribelle, che risultano pesanti soprattutto nel finale, dove ad esempio Mitsuhashi si rivolge a un rivale con termini edulcorati che non corrispondono per nulla al tipo di reazioni e alle battute che vengono fatte.

In Italia l’opera è stata commercializzata su 8 VHS e successivamente rimasterizzata su 4 DVD sempre sotto l’etichetta Yamato Video, inoltre ha goduto anche di vari passaggi su canali televisivi, in alcune occasioni gli OAV son stati divisi in 22 episodi per agevolare le trasmissioni.
Chiunque cerchi una commedia divertente e soprattutto di vecchio stampo può trovare in "Due come noi" un’opera imperdibile che senza problemi potrebbe affiancarsi ai classici del genere. E' un mix esplosivo di risate e risse che non mancherà di ammaliare.

P.S.
Personalmente ho notato numerose affinità con Shonan Junai Gumi (Young GTO) soprattutto per il rapporto dei protagonisti incredibilmente simile a quello iniziale tra Onizuka e Ryuji, e per altre piccole affinità, ma le opere prendono strade completamente diverse.


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Uccello Gira-Viti

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
Quando si cambia città, si cambia vita. Takashi Mitsuhashi avrà di certo pensato questo, il suo primo giorno a Chiba, la sua nuova città. E sarà stato per questo che ha poi detto "Da oggi, un nuovo io!", frase che dà il via a questa strampalata serie. Infatti è a causa di questa frase che il povero Mitsuhashi decide di cambiare se stesso, cominciando da una vistosissima permanente bionda che lo etichetta automaticamente come teppista.
Uscendo dal parrucchiere incontra l'altro protagonista di questa serie, Shinji Ito, che, avendo avuto la stessa idea, per il primo giorno di scuola si era fatto fare una bella capigliatura sparata in aria (che a mio avviso sfida più o meno tutte le leggi della fisica moderna) e che subito attacca briga con il nostro amico dalla bionda chioma, che di certo non cerca di moderare i termini della discussione. I due però si lasciano, senza immaginare che il giorno dopo si sarebbero trovati nella stessa classe.

Cominciando da nemici, i due evolvono il loro rapporto, divenendo due amici inseparabili che, cominciando dalla loro scuola, passano poi a fare conoscere il loro nome in tutta la città, divenendo un duo conosciutissimo e temuto. I personaggi che man mano si aggiungono sono tutti divertentissimi e con loro si aggiungono sempre nuove storie che, magistralmente raccontate, non possono non strappare un sorriso, nemmeno ai più seriosi.
"Due come noi " è una serie che si rifà al filone teppistico come "GTO Shonan Junai Gumi" e che mi ha fatto appassionare al genere - e convinto a comprare il sopraccitato manga - grazie a botte, gag e ancora botte.

Le musiche molto singolari ma che entrano in testa, disegni tipici anni novanta molto piacevoli e personaggi perfettamente caratterizzati, tutti diversi e molto strani, sono alcuni tra i motivi che mi hanno fatto piacere questa serie, che come unico difetto ha forse la lunghezza e la trama episodica e molto poco lineare.
Se volete una serie sui teppisti, ma anche se volete semplicemente divertirvi o scoprire questo genere, questo è senza ombra di dubbio ciò che fa per voi.


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dadomek

Episodi visti: 10/10 --- Voto 9
"Due come noi" è uno degli anime che mi è piaciuto di più in assoluto in quanto è il genere che preferisco in assoluto.
Ambientato in un liceo, parla di un ragazzo che, appena trasferitosi da un altra città, ne combinerà di tutti i colori insieme al suo amico (all'inizio rivale) conosciuto proprio il primo giorno del trasloco.

Le risse la fanno da padrone in quest'anime basato proprio sul bullismo dei liceali e sulle bande rivali di diverse scuole, ma le risate sono assicurate grazie alla demenza dei personaggi principali e anche secondari.
Ho trovato "Due come noi" molto simile a "Shonan Junai Gumi", anch'esso uno dei miei anime preferiti in assoluto, anche se il primo è leggermente meno violento.

Giudizio finale: se volete godervi qualche rissa da strada tra gang di liceali e farvi due sane risate, questo è l'anime perfetto per voi.
L'unica pecca sono i pochi episodi.


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ryujimihira

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
"Due come Noi" parla di due ragazzi, Takashi Mitsuhashi e Shinji Ito, che frequentano lo stesso istituto superiore. Mitsuhashi si è appena trasferito e ha deciso di dare una netta svolta alla sua vita, in particolar modo all'atteggiamento verso gli altri. Manifestazione di ciò sarà in primo luogo il cambio di pettinatura. E' lì che incontrerà Shinji, anch'esso alle prese con una capigliatura particolare. Ben presto i due finiranno con il diventare amici, nonostante l'enorme differenza di carattere tra i due. E non tarderanno a diventare famosi anche per la loro violenza a seguito della loro invitabile presenza provocatoria (un biondo tinto e un "porcospino" danno fastidio tanto ai ragazzi quanto agli insegnanti).

Bisogna dire che l'anime porta con sé un velato messaggio del disagio giovanile giapponese odierno - e neanche tanto, stiamo parlando del 1992 -, esprimendosi con atteggiamenti diametralmente opposti alla riconosciuta cultura rispettosa e educata del paese. Sebbene oggi sia attuale la questione "bullismo", all'epoca era già un problema noto in Giappone. L'uscita di quest'anime infatti, interrotto prematuramente, ci fa capire quanto era sentita in patria l'esigenza di contrastarlo.
Tuttavia è innegabile il genio di Hiroyuki Nishimori nel creare scene riconosciute ormai "epiche" nel genere. Non i soliti scontri a base di arti marziali tra studenti, ma bensì una serie di vicende esilaranti dove il tremendo Mitsuhashi la fa da padrone, dimostrando di avere astuzia ma sopratutto uno scopo (forse anche troppo poco nobile), a scapito però sempre di qualcuno.
"Due come noi" è da vedere assolutamente. Mitico.


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npepataecozz

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
Quest'anime si è rivelato, inaspettatamente per me che non sono un amante del genere combattimento, una vera sorpresa. Mi son ritrovato a ridere come uno scemo davanti al pc spesso e volentieri mentre guardavo i vari episodi. Chissà perché gli autori hanno realizzato solo 10 episodi... la serie è abbastanza vecchia quindi temo che non ce ne saranno altri. Un vero peccato. In più, come purtroppo capita spesso, non c'è un finale vero e proprio. Questa cosa mi fa abbastanza incavolare in quanto ormai è quasi una costante dell'animazione giapponese: lasciare le cose in sospeso per poi darne un seguito se le cose vanno bene. Solo che il seguito, quando c'è, in genere non è mai all'altezza della prima serie e spesso non presenta nemmeno l'atteso finale. Tutto questo danneggia solo la storia in quanto, se non si è in presenza di autentici capolavori, porta disinteresse invece di lasciare un buon ricordo in chi le guarda.
Tornando alla serie, oltre a chi ama il genere combattimenti, mi sento di consigliarne la visione anche agli amanti del genere commedia demenziale. Coloro cui piacciono solo storie strappalacrime, invece, possono tranquillamente dedicarsi ad altro.


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Pan Daemonium

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
Due come noi rappresenta uno dei primi anime di carattere "scolastico" con gag demenziali e anche quella peculiarità resa molto famosa da GTO, cioè la vita da "teppisti".
Personalmente ho trovato molto interessanti i primi episodi, in cui le risate non sono mancate e in cui le gag, essendo appena nate, apparivano molto divertenti.
Con il passare del tempo, però, la storia perde tono e le risate crollano esponenzialmente, al contrario di GTO.
La causa la vedo nel mancato aggiornarsi della vicenda: i personaggi sono pochi e sostanzialmente i fatti, i combattimenti, le scene comiche ruotano sempre e comunque attorno a questi pochi personaggi. La conseguenza è, per l'appunto, un senso di "già visto", che porta al crollo dell'interesse.
In GTO, invece, c'è stata la capacità di dare molta importanza a molti altri personaggi, rinnovando così l'interesse dello spettatore.
Do 8 perché è comunque "Due come noi" è una pietra miliare di questo genere di anime.

Utente5795

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Utente5795

Episodi visti: 10/10 --- Voto 6
Mah... nonostante tutti mi avessero parlato bene di "Due come noi", famoso OAV del '92 fatto di liceali, scazzottate e umorismo demenziale, la serie non mi ha convinto del tutto. Se c'è qualcosa che non va in quest'anime, comunque discreto, è il fatto che nonostante il tema fosse piuttosto interessante (un GTO ante litteram?), non è stato trattato in maniera adeguata: la qualità degli episodi è piuttosto altalenante, e gli stessi sono piuttosto diluiti e dilatati, cioè non sono concisi, dato anche il fatto che durano ben più di mezz'ora. Il risultato di tutto ciò è che "Due come noi" risulta un anime piuttosto insipido.

Comunque qualche buono spunto si trova. Non sempre le gag sono efficaci, anzi nei primi episodi erano decisamente monotone e sottotono, ma nel resto della serie se ne trovano anche di molto divertenti, specie nell'ultima parte. Complessivamente, la regia e la sceneggiatura sono curate, infatti spesso si passa, non senza una certa disinvoltura, da scene di combattimento ad altre più romantiche, fino a quelle di humour demenziale e quelle prettamente parodistiche. Assolutamente rimarchevoli le musiche, semplici ma sempre efficaci, in particolare la sigla finale "Escape Journey" secondo me è strabiliante; vi consiglio di guardare anche solo quella. Il finale rimane aperto, ma è soddisfacente.

I due elementi a mio avviso peggiori dell'opera sono il doppiaggio e i disegni: il primo è deludente non tanto per l'adattamento che, nonostante a volte sia alquanto "milanese", rimane buono, piuttosto per il semplice fatto che le voci sono proprio brutte, in particolare quella di Mitsuashi (non so chi sia il doppiatore), che fa davvero fatica a convincere. Parlando del secondo elemento, la parte grafica mi sembra proprio che non sia all'altezza degli standard degli OAV degli anni '90: i movimenti, a parte qualche scena, sono davvero poco fluidi, il character desing è fastidiosamente spigoloso e un po' grossolano, e soprattutto ci sono effetti di chiaroscuro troppo netti; guardatevi le scene di combattimenti notturni per capire. Più che una serie OAV, genere di anime che di solito sfoggia doti grafiche pregevoli, questa mi è sembrata una serie TV molto corta.

In fin dei conti, "Due come noi" può risultare un prodotto piuttosto piacevole, specialmente se si sta cercando un anime non troppo serio, ma io non lo rivedrei una seconda volta. Lo consiglierei ai nostalgici e a coloro ai quali piacciono gli anime con personaggi accattivanti come Mitsuashi e Ito, ma per il resto si poteva fare assai meglio.


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Donten

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
Un anime davvero esilarante, dieci OAV di puro divertimento in compagnia di Hito e Mitsuhashi, due folli teppisti, studenti nello stesso istituto, che non hanno di meglio da fare se non prendere a calci i bulletti delle altre scuole.
I personaggi principali della serie sono per il 90% dei totali svitati, i combattimenti sono ben realizzati e la grafica è abbastanza buona, calcolando che si parla di inizio anni '90.
Giuro, delle parti sono veramente divertenti, basti pensare a me che a vedere certe scene mi sono messo a ridere da solo davanti allo schermo come un cretino!
Gli OAV durano circa 30 minuti ognuno, e non sono per nulla noiosi.
Certamente un 8 se lo merita questo fantastico anime.


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Apachai

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
Un anime davvero esilarante, quasi agli stessi livelli di Young G.T.O.! Certe volte, ma solo certe, è anche meglio!
Dirò di più, assomiglia davvero a young gto, Onizuka=mitsuashi, danma=Ito!
L'anime propone risse tra studenti, momenti altamente demenziali e comici e altri sentimentali! All'inizio i due protagonisti sono quasi rivali, anzi lo sono proprio!
Molto della trama lo svela la traduzione del titolo originale in italiano ovvero:"Da oggi, un Nuovo Io"!
Quale occasione migliore per due ragazzi che cambiano città e scuola per cambiare anche capigliatura e atteggiamenti, ed ecco il biondo e il porcospino, la più spassosa coppia di teppisti al mondo secondi solo ai mitici Onizuka e Danma!
I disegni sono buoni come la colonna sonora.
I disegni vengono ancor più apprezzati considerando che sono del 1992 (18 anni fa sono tanti)
Gli altri personaggi sono simpatici, alcuni forse meriterebbero un ruolo da protagonista o andrebbero approfonditi.
Che altro dire se non: E' un Must per chi ama il genere e che per chi non lo ama è una buona occasione per conoscerlo e spero apprezzarlo.
Purtroppo non credo ci sia un seguito e non essendo un lettore di manga non so dire se l'anime segue il cartaceo oppure no.


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 10/10 --- Voto 7
"Kyo Kara Ore Wa!!", rinominato in Italia "Due Come Noi" (con spudorato riferimento ad una serie televisiva statunitense), è un anime dello Studio Pierrot composto da dieci episodi di varia durata, nato nel 1992 come trasposizione del manga omonimo di Hiroyuki Nishimori.
Da chi è composto questo rinomato duo di protagonisti?
Il primo è Takashi Mitsuhashi: già il nome è uno di quelli che attira l'attenzione, ma aggiungiamogli una capigliatura bionda da tipico teppistello giapponese, un'irrefrenabile sconsideratezza, ed ecco che esce fuori un tamarro come si deve! Al "biondino" si affianca, quasi per ironia della sorte, un personaggio del tutto opposto caratterialmente.
Si chiama Shinji Ito, ha una cresta allungata e spicchevole (come se non fosse già abbastanza alto), e adora la sua vespa.
Le uniche cose che accomunano ed appassionano questi due strambi tizi sono la lotta, o, come si suol dire, le sacrosante "mazzate", e il fatto che frequentino per caso la stessa scuola (il liceo Nan-yo), come casualmente si sono conosciuti, per giunta. Insomma, "Dio li fa e poi li accoppia", si potrebbe dire, ma ribadirei che i due, di religioso, hanno ben poco: infatti, quando si tratta di "menare le mani", l'inarrestabile duo di bambinoni si trasforma in una coppia di demoni che non guardano in faccia a nessuno (un po' come il futuro duo Oni-Baku di "Young GTO"), che mettono in gioco anche la propria vita per rendere giustizia agli amici in difficoltà... beh, non sempre, poichè la voglia qualche volta manca, e la pigrizia prevale...ma guai a chi li scambia per dei codardi!
E così passano le giornate di questi ragazzi "pericolosi", ma nonostante tutto, dal cuore d'oro, a ritmo di scazzottate tra bande scolastiche e qualche volta alle prese con la temibile yakuza!
Il divertimento è quindi assicurato, ma a mio avviso anche la monotonia: la durata degli episodi, soprattutto inizialmente, è spesso irragionevole, vista la qualità dei contenuti. Si tratta principalmente di parentesi di vita scolastica unite alla routine giornaliera, fatta di orde di nemici da pestare: questi ultimi di solito non hanno molto rilievo all'interno della trama e appaiono scontati - nell'edizione italiana ne viene sottovalutato persino il doppiaggio, in generale di pessima qualità - mentre alcune ricorrenti figure secondarie si innestano piacevolmente nelle vicende.
La monotonia viene comunque un po' smorzata dalla forte presenza di comicità che, in alcune gag, rasenta il demenziale.
C'è da tenere presente l'ottima qualità delle animazioni e dei disegni, ennesima prova di cura e dedizione proprie degli anni '90.
Anche le musiche, sorta di richiamo a quelle presenti in anime come Ranma 1/2, infondono una certa nostalgia.
Se amate il genere comico/scolastico farcito di combattimenti e belle ragazze (o altrimenti, se vi piace GTO), allora non potete perdervi "Due Come Noi", degno esponente, nonchè primordiale rappresentante, di questa categoria di anime.

Mich392

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Mich392

Episodi visti: 10/10 --- Voto 10
L' anime è composto da 10 episodi, ognuno dei quali dura circa 40min
Il protagonista takashi mitsuhashi un giorno ha deciso di cambiare stile di vita diventando un ribelle attaccabrighe, come prima cosa cambia colore dei capelli in biondi (in Giappone i biondi sono considerati come poco di buono), in quella occasione ha modo di conoscere una persona, con la quale inizialmente non va molto d' accordo, ma ben presto i 2 faranno coppia, insieme avranno a che fare con bande di teppisti anche molto pericolosi, come la yakuza, ma anche con dei teppisti un po tonti.
In complesso l' anime è moolto divertente, ricco di esilaranti gag
I disegni sono molto piacevoli, la trama è davvero avvincente e coinvolgente, nonostante le loro incredibili avventure l' anime è "verosimile", mi riferisco, cioè, all'assenza di elementi fantascientifici o fantastici quali magia, demoni, paranormale ecc. Forse qualche volta infrangono qualche legge della fisica, ma l' anime è davvero eccezionale.
Lo consiglio vivamente a tutti, in particolare a quelli che hanno visto GTO e cercano lo stesso inimitabile stile, divertimento garantito!
Parola di Mich392


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Gackt

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
Si tratta di un anime a cui non potrete resistere! L'ho cominciato a guardare senza troppe pretese, come se fosse un anime qualsiasi, e invece si è rivelato uno dei pochi anime in grado di colpirmi. Sulla trama non c'è molto da dire: Mitsuhashi e Ito sono due teppistelli dalle pettinature alquanto stravaganti che in ogni puntata fanno a botte con bande di altre scuole. Già, ogni episodio potrebbe sembrare simile al precedente, ma la simpatia dei due protagonisti ci fa sorvolare su questa banalità e ci diverte per tutti i dieci episodi (che col procedere durano di meno). I combattimenti in un episodio sono molti e al limite dell'inverosimile (sono credibili, ma mi viene difficile pensare che giovanotti possano lottare così all'infinito senza che nessuno dica nulla), ma veramente coinvolgenti. I personaggi sono ben caratterizzati e ognuno ha un proprio fascino (tranne Ryo, che odio). Bisogna notare anche la dolcezza dei personaggi femminili: nessuna minigonna, nessun fanservice, e ciò rende Kyou Kara Ore Wa un anime anche piuttosto "serio", in perfetto stile anni 90. Infatti, al di là dei combattimenti in stile shonen e della "grezzaggine" (si può dire?) dei due personaggi principali, Due Come Noi ha anche un lato romantico. E' infatti interessante notare il rapporto tra Mitsuhashi e Riko, in cui il prima sembra disinteressato a lei, ma andrà su tutte le furie nel momento in cui sarà aggredita, così come stupisce il dolce fidanzamento tra Ito e Kyoko. Una nota a parte meritano Imai e Tanigawa, i perfetti sfigati che subiscono le angherie dei protagonisti, ma con un cuore d'oro. Si tratta insomma di un anime veramente divertente e travolgente. Guardatelo e non ve ne pentirete!


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Aduskiev

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
La prima volta che ho visto questo anime era il 2002 ed ero un universitario spensierato. L'ho visto in VHS, prestatomi da un amico, in un periodo in cui leggevo molti manga, ma consideravo ancora gli anime dei sottoprodotti commerciali. Eppure è stato proprio questo, insieme ad un'altra manciata di titoli a farmi cambiare idea. Due come noi è una traduzione alquanto bislacca di "Kyo Kara Ore Wa" ossia "Da oggi, io!", una serie di OAV che parla di due bulli dalle improbabili acconciature che ne combinano di tutti i colori, tra risse, pestaggi e lotte furiose. Non so voi, ma per questo mi riguarda non sono proprio "Due come me". Sulla trama c'è ben poco da dire in quanto è quasi del tutto assente. I due protagonisti, Takashi Mitsuhashi e Shinji Itō, decidono entrami di cambiare vita e diventare dei bulli, per questo iniziano a sfoggiare pettinature degne delle lodi di Moira Orfei. Questo gli procurerà non pochi guai in quanto ahimè, la via del bullismo è sempre insidiosa e ricca di pericoli. La serie è esilarante. Alcune trovate comiche sono davvero geniali e ogni puntata, quasi sempre auto conclusiva, è sempre fonte di divertimento. Il disegno è classico dei primi anni novanta, il che non deve per questo sminuire l'autore, basti pensare a "Shonan Junai Gumi" di Tohru Fujisawa e nella sua evoluzione in GTO. I volti dei personaggi si somigliano parecchio, menti sproporzionatamente piccoli, occhi enormi e acconciature fantasiose dai colori improbabili. Gli sfondi al contrario sono ben curati e disegnati con dovizia di particolari.
Due come noi è un anime che sa regalare attimi di puro divertimento e che non annoia mai. Un bell'8 passa la paura, consigliato.

SOL!Dale

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SOL!Dale

Episodi visti: 10/10 --- Voto 10
Prima di mettere mano alla tastiera per buttar giù un recensione ci penso sempre se ne valga la pena o no! E questa volta ne vale come poche altre volte!!
Chi scrive è morto e risorto! Si, dato che sto vivendo la mia seconda vita per via delle (dire risate e puro eufemismo!!) GRASSE STORPIATE RISATE che quest'anime mi ha gentilmente offerto!
Ringrazio il mio amico per avermelo consigliato,dato che ammetto ero un po scettico all'idea di trovarmi un anime dal contesto del tutto simile a GTO, il quale lo ritenevo l' indiscusso re detentore(PENSAI) di questo genere;
Comunque appena vista la prima non ho potuto che fumarmi letteralmente i restanti OAV (merito delle "STRASPASSOSE" gags tra i personaggi)... E me ne compiaccio fino al midollo.
I personaggi che si trovano in quest'anime vengono resi davvero troppo esilaranti e satirici, questo grazie anche ad uno dei migliori studi d'animazione di sempre... PIERROT.
Insomma, lo consiglio a chiunque abbia voglia di ridere (MA NON RISATE NORMALI); probabilmente non ho riso mai cosi tanto in un anime nemmeno con Abenobashi!
Il 10 se lo merita tutto, anche se vorrei leggere la versione cartacea (del maestro Hiroyuki Nishimori) per giudicare lo spirito completo di questa opera, dato che quest'anime è tratto dall'omonimo manga, datato 1982.
Confermo anch'io ciò che è stato detto per questo manga/anime, purtroppo l' enorme differenza culturale che c'è tra Giappone ed il nostro paese, ha fatto si che quest'opera non venisse accolta e giudicata come avrebbe dovuta essere. PECCATO
Da considerarsi il capostipite/papa per molti manga/anime dello stesso genere... (vedi gto, shonen junai gumi).
Da vedere assolutamente se amate i titoli del maestro Toru Fujisawa, o se avete voglia di risanare il vostro spirito con qualche scazzottata che a finire in momenti di pura satira! (FUNZIONA... Ho visto questo anime in una giornata decisamente NO, e mi ha fatto tornare un sorriso a 54 denti :) )


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Sandro lo shinigami

Episodi visti: 10/10 --- Voto 9
L'anime racconta le divertentissime avventure di Mitsuashi e Hito, due stravaganti ragazzi con l'obbiettivo di diventar i teppisti più forti della città. Già dal primo episodio chiunque penserebbe che questa sia la rappresentazione animata delle avventure di un giovane Onizuka di G.T.O. ma non è così, resta comunque un anime divertentissimo e pieno d'azione.


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Re di Nanto

Episodi visti: 10/10 --- Voto 9
Puro spettacolo. Sembra che i film di Bud Spencer e Terence Hill rispecchiano la base del manga. Un intreccio di azione e commedia insieme. Solo una pecca la fine perché secondo me meritava almeno qualche episodio in più (peccato). Non so voi ma la musichetta di inizio è veramente clamorosa (in slam dunk capelli rosssi qui capelli biondi).

Seed

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Seed

Episodi visti: 10/10 --- Voto 10
E' uno dei miei cartoni preferiti, è divertente fino alle lacrime, alcune scene meritano di entrare nell'olimpo degli sketch più divertenti della storia!
Tra Ito e Mitsuhashi non saprei chi scegliere... uno è dolcissimo mentre l'altro è un bastardo di prima categoria, ma è impossibile volergli male, fa spanciare dal ridere! E poi non solo loro, ma ci sono tanti personaggi secondari che rendono la storia spettacolare, primo fra tutti lo sfigatissimo Imai, che per me vale quanto un terzo protagonista.
Che dire, una serie da vedere, e rivedere, e rivedere ancora, sempre con un fazzoletto a portata di mano XD

Ettore

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Ettore

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
“Due Come Noi” è un anime del 1982; una vecchia gallina dalle uova dorate come i capelli del protagonista. Divertente, sorprendente e appassionante, si lascia vedere senza sforzo nei 10 episodi che compongono la serie.
La trama è presto detta: il protagonista, Takashi Mitsuhashi, si ritrova in una nuova città e quale occasione migliore per dare un taglio al passato (ed ai capelli), cambiare look e divenire un bullo temuto e rispettato da tutta la città? Sulla strada per il parrucchiere troverà quello che sarà il suo compagno di viaggio, Shinji Ito. Un altro “bullo improvvisato”. Capelli biondi e permanente per il primo, look da porcospino per il secondo.
Come si comporteranno quando i “veri” bulli scenderanno in campo, per proteggere il loro territorio da queste due nuove minacce?
E se, in un modo o in un altro, Mitsuhashi e Ito fossero davvero forti?
Tante scazzottate, momenti più o meno epici e svariati comprimari perfettamente all’altezza del loro ruolo, sono il piatto forte di questo anime.

Il comparto tecnico, doppiaggio incluso, paga il peso degli anni, ma non guasta la godibilità dell’opera riuscendo ad assolvere a pieno il suo scopo: divertire lo spettatore.

Insomma, per chi ha voglia di farsi quattro risate in compagnia di tipi fuori dall’ordinario “Due Come Noi” fa al caso suo!

Nikessj3

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Nikessj3

Episodi visti: 10/10 --- Voto 9
Davvero divertente! Due come noi è davvero un anime piacevole da guardare. Credo che fonda molto bene momenti di violenza e momenti di assoluta ilarità. I personaggi sono tutti ben realizzati e divertenti da Mitsuhashi a Ito a Imai che insieme creano sempre delle gag esilaranti. Visto l'anno di produzione la qualità dei disegni è ottima e credo di poter dire che l'edizione italiana sia di buona qualità con un doppiaggio senza una pecca. Insomma vi consiglio di vederlo davvero!!!

MadFoul

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MadFoul

Episodi visti: 10/10 --- Voto 10
Se cercate un anime divertente ed esilarante, questo è quello che fa per voi. Ma chi se ne frega se non è in computer graphic, se non usa sofisticatissime tecniche di animazione, se non ha effetti speciali. Chi se ne frega se non è realistico. Questo anime è un capolavoro, a me ha fatto ridere tantissimo, il gradimento è quello che conta, non gli esercizi di stile. Grande anime, l'unica pecca è che non si può mostrare ai ragazzini, perchè i protagonisti non sono proprio un modello impeccabile di comportamento.

Siegfried the Dark Knight

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Siegfried the Dark Knight

Episodi visti: 20/10 --- Voto 10
Due come noi è un anime a dir poco bestiale: a me non interesserebbe tanto scrivere una recensione, se volete vedetevi il cartone perché fa a dir poco spaccare dalle risate. Purtroppo devo limitarmi a un dieci ma potendo gli avrei sparato un bel 110 e lode! Ito e Mitsuhashi sono troppo fighi(soprattutto il secondo) e le loro scazzottate rimarranno per sempre impresse nelle menti di tutti coloro i quali hanno potuto godere di questo splendida e ironica serie animata! È anche molto bello il rapporto di amore falso-odio che lega i due protagonisti che non perdono occasione per prendersi in giro e ogni tanto se le danno pure soprattutto nelle prime puntate. Purtroppo la serie animata è stata inspiegabilmente troncata dopo una ventina di puntate e non so come va a finire (ammesso che esista un fine). P.S. Non vorrei essere presuntuoso ma a me pare siano stati più di dieci, forse perchè li hanno mandati spezzati a metà.. non lo so!

Nikki

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Nikki

Episodi visti: 10/10 --- Voto 10
Ok, non c'è piu' nulla da dire piu' di quello che è già stato detto, ho visto questo anime quasi 1 anno fa e visto tutti commenti positivi il mio commento è (quasi)inutile.
Il voto è massimo perchè chissenefrega dell'animazione sottotono, delle chara altelenante dalla surrealità delle vicende e sul fatto che dopo tutti quelle botte in un paio di giorno tornano tutti in forma (provate a fare una rissa ..... ne avete per mesi!)
L'anime è divertente, micidiale, lo riguarderesti 3 volte di fila senza stancarti perchè vedere le vicende di "quei 2" è uno spasso.
Il doppiaggio italiano è buono e la sigla di chiusura è un fottotussimo funky che ti rimbomba per giorni.
Guardatevelo, pena la demenza animata.

Jamaica Aroma

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Jamaica Aroma

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
Sì, in effetti, trovarsi in una città in cui bisogna sempre scazzottarsi...non è molto normale, anzi, tutt'altro, soprattutto quando si è ancora degli alunni che frequentano i primi anni delle scuole superiori e che, nonostante tutto, riescono in qualche modo a vincere dandole di santa ragione!!!! Non è un anime molto realistico dunque!!! In compenso, però, è davvero divertente e dinamico e credo che assomigli un po' al sogno proibito di alcuni ragazzi (essere dei veri bulli temuti da tutti e avere un sacco di ragazze che ronzano attorno *_*)...non ha una trama granchè appassionante perciò consiglio di guardarlo a chi vuole svagarsi e non a chi vuole impegnarsi nell'immedesimazione della storia o dei personaggi, perchè potrebbe rimanerne deluso...

Nitro1000

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Nitro1000

Episodi visti: 10/10 --- Voto 10
"Uno tra i migliori Anime demenziali e comici". Così io definirei Due Come Noi.
Analizziamo per bene la trama: Mitzuhashi è un ragazzo come tanti, ma dopo un trasloco decide di cambiare la sua vita. Un primo passo è quello di tingersi i capelli di giallo. Da quel momento comincia a comportarsi come un teppista. Ma sempre nel primo episodio appare un valido concorrente: Shinji Ito, soprannominato anche porcospino. In un primo momento questi due personaggi principali sono acerrimi nemici, poi si alleeranno per sconfiggere i bulli delle altre scuole. Dopodichè compariranno altri personaggi: Imai con il suo compagno Tanigawa, Kyoko, capo di una banda di teppiste femminili
che successivamente diventerà la fidanzata di Ito, Ryku, ragazza innamorata di Mitzuhashi ma non ricambiata e Ryo, ragazzo che cerca di mettere giustizia nella città ma le prende sempre. Questi sono i personaggi che si vedranno di più. Chiaramente ci sono anche i bulli, e l'ultimo sarà quello più presente. La trama è lineare ma molto semplice: due liceali che fanno a botte continuamente. Ma la comicità del cartone non vi farà pensare a questo.
Le musiche sono molto semplici (la sigla finale è un motivetto stupido e cretino, ma orecchiabile. L'unico inconveniente e che ti entra in testa e non riesci più a levartelo!) e i disegni non sono spettacolari.
Per me gli episodi in cui ci si ammazza dal ridere sono il 1°, il 2° e il 10°.
Ascoltate il mio consiglio: se volete ridere un pò, scaricate subito quest' Anime. Può essere bello vederlo da soli, ma, perchè no, vederlo anche con gli amici e passare una giornata divertente.
Come ho già detto prima, questo per me è un grande cartone animato e merita pienamente il 10!

gibbo

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gibbo

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
Anime davvero divertentissimo: gag, sketch ed episodi davvero carini che ti fanno ridere molto...ma non una comicità stupida per bambini di 10 anni...un comicità più adulta e articolata per un'utenza più elevata!...forse il finale lascia a desiderare,un finale che lascia supporre un seguito dato che la sfida tra Nakano e il duo Ito/Mitsuhashi non ha una fine. La "storia d'amore" tra Mitsuhashi e Ryko non mi sembra molto coinvolgente,poteva nascere qualcosina di più.
In generale l'anime si segue facilmente(tanto alla fine vincono sempre loro)e i combattimenti sono belli!Si merita un bell'8 anche si poteva fare meglio!

Gianfranco

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Gianfranco

Episodi visti: 10/10 --- Voto 6
Simpatico, ma non un capolavoro. Questo è ciò che penso di "Due Come Noi".
Tecnicamente è valido (se si pensa all'anno di produzione), design ed animazione sono di buon livello. Una trama invece non c'è, ma tutto sommato ci si passa sopra. Quello che non ho digerito è stato questo mix voluto di umorismo e violenza. Per carità, non pensate che questo anime abbia una natura splatter, è solo che mentre si ride spensieratamente poi si sta in ansia per questi pestaggi frequenti e seriosi. Praticamente è come se, mentre state allegri e spensierati, venisse qualcuno a darvi una brutta notizia che vi fa dispiacere, una cosa davvero sgradevole! Se poi aggiungiamo che i momenti che mi hanno fatto piegare dalle risate non sono poi tantissimi, e che tutta sta comicità ha forte debito con Lamù, capirete perchè non sono stato più favorevole con questo titolo.
Tutto sommato alla fine si lascia guardare, ma francamente da come ne avevo sentito parlare mi aspettavo di più.

pearl jam

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pearl jam

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
Diciamo che non è certo un cartone che passera alla storia,però fa molto ridere,e tutto sommato è piacevole,anche se,a mio parere,è troppo ripetitivo.Non mi sembra infatti normale che dei ragazzi di 18 anni vadano in giro a fare a botte tutti i giorni per motivi tra i piu disparati!!Comunque,nonostante la storia sia quasi assente,lo si guarda sempre volentieri(se non altro per farsi due ghigne).Tecnicamente non è il massimo;infatti sia disegni che animazioni sono un po superficiali,però tutto sommato va bene così.Vale la pena di vederlo!!

Kouga

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Kouga

Episodi visti: 10/10 --- Voto 10
Trucido, Tamarro e Zarro di brutto!!!! <br> <br> Così definirei un'opera come Due Come Noi. Il titolo originale è Kyou Kara Ore Wa!! che tradotto letteralmente starebbe a significare: "Da Oggi, un Nuovo Io!!", frase pronunciata dal protagonista all'inizio del primo episodio, nel corso del prologo. Una serie decisamente atipica e assolutamente godibile per l'anno in cui è uscita, andiamo ad analizzarla in maniera più approfondita. <br> <br> STORIA <br> Takashi Mitsuhashi è uno sfigato di prima categoria: silenzioso, impacciato, vittima dei soprusi da parte dei bulletti e da sempre catalogato nei perdenti. Al suo trasloco a Chiba con la famiglia, decide di dare un taglio netto col passato, cambiando la propria vita radicalmente: e cosa meglio di un look tutto nuovo che per prima cosa lo faccia apparire dannatamente "cool" agli occhi dei nuovi compagni? Ecco così Mitsuhashi tingersi di biondo e atteggiarsi a teppista provetto. Peccato che non sia l'unico ad aver avuto quell'idea... fa così la sua comparsa Shinji Ito, soprannominato dal nostro amico "Porcospino": dapprima in rivalità l'uno verso l'altro, si accorgono poi che per il bene di entrambi sarebbe il caso di unire le forze, dato che a scuola, i Senpai non sembrano essere molto d'accordo a far spadroneggiare il gruppo di matricole. Tra risse, equivoci, gag demenziali e momenti toccanti, ha inizio la più bella serie di OAV sui teppisti, che abbia mai visto. <br> <br> ANALISI TECNICA <BR> I disegni sono altelenanti, ma sempre gradevolissimi, la regia è stupenda e le canzoni sono martellanti! Soprattutto l'ending ti entra in testa con quel motivetto assurdo, non lasciandoti vie d'uscita. I personaggi principali e quelli secondari interagiscono tra di loro con estrema naturalezza e si insaccano alla perfezione nella storia, senza alcuna forzatura: Kyoko, la fidanzata di Ito nonchè capo di una banda di teppiste femminili e Ryoko, erede di un Dojo e innamorata di Mitsuhashi, sono i personaggi femminili più importanti della storia. Poi ci sono Ryo, nobile ragazzo con il senso della giustizia ma alquanto negato per le arti marziali: ha un debole per Riku, ma nell'anime fa sempre una pessima figura (solo + in là nel manga verrà rivalutato) e infine Imai e Tanigawa, sfigatissimi personaggi col compito di farla da padrone tra le cameo più belle dell'intero panorama nipponico! Tutti ben delineati caratterialmente e fisicamente, ognuno con le proprie caratteristiche ricorrenti e quella caratteristica in più che li rende speciali indistintamente dal ruolo che ricoprono nella trama, e che fanno desiderare allo spettatore di vederli in scena il più presto possibile. Unica pecca negativa sta negli adattamenti e nei dialoghi: se dovessi essere soggettivo e di parte, direi che per me "ci sta dentro di brutto così!" poichè i personaggi usano determinati slang e modi di parlare giovanili, tipici di noi italiani, ma diffusi più che altro nelle regioni del nord (ed essendo un milanese che viaggia molto, posso dirvi che usare certe frasi al sud, può scatenare una valanga di LOL, ROTFL e ASD). Questi vezzeggiativi e modi di parlare si perdono di regione in regione scendendo, ed è normale che non tutti vi si ritrovino in questi dialoghi. Trovo azzeccata la scelta di cambiare il modo di parlare dei personaggi, visto che nell'opera originale si usavano slang e frasi tipiche della gioventù giapponese degli anni '90, che magari, se tradotte letteralmente in italiano non avrebbero avuto nessun senso logico e avrebbero smontato gran parte delle gag (uno dei punti forti di questa serie), però avrei reso gli adattamenti più "popolari" possibili, ma poco c'è da criticare, visto che a curare l'adattamento è una casa Milanese. Per quanto riguarda il resto, vedetelo: vedetelo assolutamente. Ragazzi, ragazze, e anche i più grandi. E' stupendo, scorrevole e pieno di momenti esilaranti, suspance e intrisi d'amore. Può piacere alle ragazze, non solo ai ragazzi amanti di risse e violenza, sebbene Mitsuhashi e Ito semino disastri ovunque vadano, ingaggiando risse con diversi licei, imperversando in locali, prendendosela con ragazzini delle medie a caccia di motorini rubati, fratelli gemelli esperti nella lotta, ipotetici omosessuali, patiti della lotta e addirittura... gli Yakuza! Imperdibile!! <br> <br> CURIOSITA' <br><br> Due Come Noi! è distribuito da Yamato Video in VHS e (finalmente) anche in DVD, inoltre è andato in onda in prima serata, proprio recentemente, anche su Europa7 Gold. Il Manga conta una ventina di volumi e si è concluso, mentre in Giappone, è addirittura uscito un film live tratto dalla storia principale ed inedito nel Manga e negli OAV che ci trasporta nelle stesse atmosfere della storia principale. Speriamo che prima o poi qualcuno lo porti anche da noi (difficile però visto quanto datata la pellicola...)! Stay tuned!