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arFiqArcTonEsawqAnmSprSoi

Episodi visti: 50/50 --- Voto 6
Parto dal presupposto che la trama sia già stata letta, poiché AnimeClick ne fornisce una ben curata e dettagliata.

"Gundam SEED" è un anime che porta grandi delusioni e rivelazioni alla sua conclusione: con una trama abbastanza semplice e lineare, riesce a suscitare allo spettatore grandi riflessioni sulla guerra, presentando un finale profondo che risolleva l’intera serie.
L’andamento della storia inizialmente è molto monotono, ripetitivo e presenta episodi totalmente inutili ai fini della trama o all'evoluzione dei personaggi (difatti lo spettatore più pretenzioso potrebbe stopparne la visione prima della conclusione), però, una volta superata la prima parte, inizierà un cambiamento graduale nei personaggi e nelle situazioni che verranno proposte, le quali sfoceranno in un epilogo degno del suo nome, complesso e filosofico, che spiegherà il movente per cui sono state prese delle decisioni ambigue dallo staff.
Fino ad ora ho accennato solo ad un cambiamento nei personaggi, poiché, oltre ai due protagonisti e un personaggio secondario, non sono presenti approfondimenti di nessun tipo, essi sono tutti piatti e senza personalità propria, mossi solo dal contesto proposto. Questo sviluppo solo decisionale e mai caratteriale è ben gestito, difatti sarà la circostanza su cui il fulcro dell’anime si baserà, creando vere e proprie riflessioni sulla guerra del tipo: “Chi è il nemico?” o “Per cosa combatto?” e molte altre, però resterà irritante osservare dei personaggi vuoti fare ragionamenti del genere. Adesso parlerò più nel dettaglio dei principali: partendo da Kira Yamato, un ragazzo che cerca in tutti i modi di evitare il conflitto altrui, con un grande senso di responsabilità che lo porterà a fare scelte suicide per proteggere i suoi amici, poi ci verrà presentato Athrun Zala: egli è mosso da un’incredibile sentimento di giustizia determinato da un grande patriottismo basato sulla fiducia che prova per il padre e la vendetta per la madre; Flay Allster è il personaggio migliore della serie, una ragazza che basa le sue azioni sulla paura che prova, ciò la renderà subdola con chiunque e razzista; ed infine abbiamo Rau Le Creuset, di lui inizialmente non si sa molto, però si rivelerà in gran personaggio in futuro.
L’apparato tecnico di "Gundam SEED" è molto altalenante: ci saranno combattimenti adrenalinici, ma allo stesso tempo ce ne saranno alcuni con camere statiche e animazioni riciclate, o altri in cui l’animazione viene sostituita completamente dalla regia; questi sono solo esempi, difatti l’anime avrà alti e bassi per tutta la visione e non solo per i combattimenti, la stessa sceneggiatura presenterà problemi simili, che però complessivamente risulta godibile.

Consiglio la visione di questo prodotto solo a chi è interessato ad un anime sulla guerra, o per chi si vuole approcciare al mondo mecha. Ai restanti lo sconsiglio caldamente, poiché, anche se presenta buone riflessioni, queste non valgono 50 episodi.


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Otaku moderato

Episodi visti: 50/50 --- Voto 10
"Gundam" portò la rivoluzione nel genere mecha presentando macchine che si distruggevano a vicenda e che venivano costruite in serie, portando inoltre ad un grande sviluppo dei personaggi.

"Gundam" entrò nel 2002 nel nuovo millennio, dove la grafica e le tecnologie di animazione puntavano sul digitale e, ovviamente, nuovi target di riferimento, oltre a nuovi appassionati di mecha che non avevano ancora visto una serie di "Gundam", o i vecchi fan della saga che volevano qualcosa che li ripagasse dopo il crollo degli anni '90.
E alla fine l'attesa venne proprio ripagata con quello che venne, all'epoca, definito il "Gundam del nuovo millennio", che da una parte portava di nuovo le atmosfere delle prime serie con un'atmosfera di conflitto, mentre dall'altra parte portava alle nuove tematiche dell'animazione trame piene di colpi di scena e personaggi a cui ci si affezionava, o che si odiava, con grande facilità a seconda di come venivano interpretati da chi li vedeva.

Ecco a voi una delle serie di "Gundam" a cui, ancora oggi, tengo molto: "Gundam SEED".

<b>Attenzione: la seguente parte contiene spoiler</b>

Siamo nella Cosmic Era, anno 71, in un periodo in cui l'umanità migrò, in parte, nello spazio, costruendo un sistema di colonie e al contempo cominciarono gli studi di manipolazione genetica che portarono dei miglioramenti negli esseri umani, come abilità fisiche superiori o intelligenza da premio Nobel, che presero il nome di Coordinator.
Tuttavia, col passare del tempo, vennero alla luce sempre più episodi di discriminazione nei confronti dei "Natural" (come vengono chiamati gli umani normali) e i Coordinator e in breve tempo si passò alla nascita di dibattiti e scontri, che infine culminarono nel più orrendo dei massacri: la tragedia di Blood Valentine in cui un missile nucleare terrestre distrusse un'intera colonia. Sopravvissuti: zero.
Fu la goccia che fece traboccare il vaso fra i Natural, uniti nella Federazione terrestre, e i Coordinator, uniti nell'esercito di Z.A.F.T, e alla fine fu guerra, ma la vittoria fu dei secondi, complice l'impiego dei Mobile Suit.
Questo fino al giorno in cui la colonia neutrale Heliopolis venne attaccata da un commando di Z.A.F.T. con l'intento di rubare i primi cinque modelli di Mobile Suit federali, ovvero il Duel, Buster, Blitz, Aegis e Strike. Nella confusione, lo Strike venne preso da Kira Yamato, uno studente Coordinator, per proteggere i suoi amici. Insieme a loro e allo Strike venne preso in custodia dal nuovo modello di nave federale, l'Archangel, comandato dalla giovane Murrue Ramius. Kira era preoccupato per il fatto che il pilota dell'Aegis era il suo amico d'infanzia Athrun Zala.
Per Kira e i suoi amici, per l'equipaggio dell'Archagel e per molti soldati di Z.A.F.T. ha inizio una guerra crudele che metterà in discussione il perché di tale razzismo e per chi devono combattere e per quale fine, in una delle guerre più crudeli mai viste nella saga di "Gundam": La Guerra di Blood Valentine.

"Gundam Seed", nonostante il suo target di riferimento adolescenziale (compreso un inedito seguito del pubblico femminile), è una serie molto forte e matura, dal momento che vengono affrontate tematiche come la manipolazione genetica, il razzismo (complice il movimento razzista Blue Cosmos), le vendette personali, i tradimenti e lo sfruttamento dei poteri politici ai danni dei civili, uniti a tanti elementi che equivarrebbero a uno (scusate il termine) sputo in faccia nei confronti della vita.
Ma la serie porta anche elementi e tematiche molto positive come le amicizie in grado di superare l'odio, la solidarietà nei confronti di un nemico, la neutralità razziale e il sentimento dell'amore.

La serie, in ambito narrativo, non si fa scrupoli nel mostrare colpi di scena molto incisivi, come il capire che non si può combattere, dal momento che entrambe le alte sfere delle due fazioni sono amanti del genocidio, o scene molto drammatiche, come la morte di un amico o di una persona amata, alternando momenti molto calmi ma comunque carichi di tensione, come la vita all'interno dell'Archangel o nelle file di Z.A.F.T., fino ai momenti dove a farla da padrone è la romance (scene come quelle dell'episodio 13 o 38 le avrò viste decine di volte, prima di andare avanti, data l'incredibile abilità con cui sono state disegnate).
Inoltre, la regia degli episodi permette, come nel mio caso, di trasmettere un impatto emotivo mai provato nelle svariate serie di "Gundam", come se fossi nella serie stessa (nelle scene romantiche viene il batticuore, nei momenti di dolcezza riesci a sorridere, nei combattimenti vieni preso dall'adrenalina e nei momenti drammatici provi le stesse sensazione di rabbia e dolore dei personaggi).

E ora la parte cruciale, i personaggi: spendo poche parole per quelli come Patrick Zala e Murata Azrael, che definisco solamente come carnefici, o per Raw la Klueze, che si rivelerà il più crudele "Char della serie" (così chiamo i personaggi che richiamano la cometa rossa delle serie originali) di tutta la saga; insomma, i nemici sono mostri.
Quelli a cui è facile affezionarsi e a cui vorresti dare personalmente il tuo aiuto sono: Kira, che da ragazzo semplice e indeciso diventerà, nel corso della serie, molto saggio, tentando in tutti i modi di mettere fine alla guerra e, al tempo stesso, di proteggere le persone che ama; Athrun, che nel corso delle vicende affronterà una battaglia personale molto dura e sbagliata, che lo porterà più volte a commettere errori (tra cui uno veramente crudele nell'episodio 30) prima di capire il da farsi e lottare per cosa vuole fare davvero.
Conosceremo i vari soldati di Z.A.F.T., come Nicole, Dearka e Yzak (all'inizio, chiunque lo vorrebbe morto per vari motivi), che, nonostante le loro capacità superiori, tentano di vivere come ragazzi, Andrew Waltfeld, la tigre del deserto, e la presenza femminile per eccellenza dalla serie: Lacus Clyne, che da simpatica idol mostrerà in più occasioni una maturità veramente profonda.
Infine, conosceremo i membri dell'Archangel, i veri paladini della serie, tra cui: Mirialia, che da ingenua ragazzina maturerà molto come donna in seguito di una dolorosa perdita a lei insostituibile, Tolle, Kojiro, Arnold, e Mu la Flaga, veterano di guerra molto simpatico e serio in varie occasioni che avrà modo di dimostrasi una figura molto preziosa per l'equipaggio e per il suo motto di "rendere possibile l'impossibile"; anche qui avremo tre figure femminili molto importanti: Flay Allster, probabilmente la figura femminile più controversa, ma, al tempo stesso, la più difficile da capire, della saga, dal momento che per vendicarsi dei Coordinator che l'hanno resa orfana arriverà a sedurre Kira e a perdere la verginità per sfruttarlo per le sue doti di pilota (anche se Kira, forse, se ne accorgerà dopo che il suo agire porterà problemi nell'equipaggio).Tuttavia, è anche la più (a mio parere) straziata della saga, dato il crudele destino che le verrà riservato; Cagalli, una determinata soldatessa ribelle di grande lignaggio, che userà a dovere per i suoi nuovi compagni, in particolare per Kira, a cui è legatoa parecchio, come si scoprirà più avanti; e infine Murrue, il primo caso di capitano femminile, che alterna momenti di serietà al comando, che verrà più volte messo in difficoltà nel corso della serie, con i tratti tipici delle donne, ovvero quelli di figura materna per i ragazzi e della ricerca dell'amore, che troverà in Mu.
Per dirla in breve, il cast non si scorda.

In ambito grafico la serie fa il suo dovere, mentre quello sonoro tirerà fuori OST a dir poco coinvolgenti in ogni momento, unite alle canzoni cantate da Lacus in molte occasioni. Anche le opening ed ending fanno il loro dovere, in particolare le prime (le mie preferite).
E infine, il design dei personaggi è veramente riuscito, ma a fare la parte del leone è quello dei mecha, che presenterà modelli di Mobile Suit a dir poco fantastici, tra cui i cinque Gundam iniziali e modelli come il Justice o lo stupefacente Freedom, sia per aspetto che per armamento.

"Gundam SEED" è una serie che non si dimentica, data la sua capacità di trasmettere un forte impatto emotivo per la sua trama e per i suoi contenuti, sia per essere, senza giri di parole, una delle migliori serie dedicate al leggendario Mobile Suit Bianco Made in Sunrise, che riesce a portare in modo più che perfetto il "Gundam" nel nuovo millennio.


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kayb

Episodi visti: 50/50 --- Voto 10
Se piacciono gli anime Mecha è un anime da vedere, a prescindere dal fatto che si ami o meno la serie Gundam; per quanto concerne invece la saga dei Gundam, tolto il primo loriginale (per intenderci quello di Amuro/Peter Rei) trovo sia la più bella che abbiano fatto. Ovviamente è da vedere anche la seconda serie Gundam seed destiny.

La trama non è dissimile dai precedenti Gundam, una guerra che tratta argomenti che vanno dal razzismo alla manipolazione genetica, agli intrighi politici e alle vendette personali con un'evoluzione dei personaggi che nel corso della trama maturano e decidono come mettere fine al conflitto.

Per quanto concerne il disegno e l'animazione dei personaggi e assolutamente una serie ben curata e piacevole. La caratterizzazione e l'introspezione dei personaggi non è superficiale ma ben delineata.
I disegni e le animazioni dei mecha sono tra i migliori che abbia visto non solo nella serie Gundam.
Le musiche sono spettacolari, sia le varie sigle che il sottofondo musicale che va a sottolineare i vari momenti della trama. Meriterebbero di essere ascoltate anche senza vedere l'anime.

Trovo sia un anime assolutamente adatto anche a chi ama il romanticismo, le storie d'amore e i momenti drammatici che non mancano nella trama. E soprattutto un finale che non ti lasci rammaricato dopo aver visto ben 50 episodi.
Gli unici nei che ho riscontrato sono i capitoli riassuntivi che purtroppo ci troviamo a subire, alcuni ricicli nelle scene di battaglie e l'effetto volante dei momenti in assenza di gravità.

In definitiva direi: "Da vedere, da vedere, da vedere"


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ConteBudino

Episodi visti: 50/50 --- Voto 10
Questa serie ha tutti gli ingredienti necessari per lasciare il segno: un mecha design spettacolare, combattimenti epici, belle animazioni, buona trama e musiche mozzafiato vi accompagneranno per tutta la serie, fra tradimenti, intrighi, amori e molto altro.
Questo anime ha solo tre difetti: l'anime decolla solo dopo dieci episodi e questo potrebbe scoraggiare molti di voi, ma resistete, ne vale davvero la pena; le animazioni dei combattimenti si ripetono, ma nel genere robotico è normale; ultimo difetto, è una serie talmente emozionante che vorrete rivedere ancora e ancora.
Consiglio questa serie sia agli appassionati del filone robotico, sia a coloro che sia avvicinano per la prima volta a questo mondo.


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Pirro

Episodi visti: 50/50 --- Voto 8
A mio avviso questa è un'ottima serie. Come sempre, le serie Gundam ricalcano alcuni elementi di richiamo tratte dalle opere di Tomino; questa non è da meno.
Insieme a una storia che sin dall'inizio sa un po' di già visto, ci viene proposta una nuova continuity temporale, più tecnologica forse, ma comunque somigliante al brand.
La storia però dopo l'inizio ci sorprende grazie a un elemento non presente nelle precedenti serie: il tema dell'amicizia divisa dalla guerra, tema che detto così può sembrare quasi superficiale, ma che viene ben rappresentato e trattato in questa serie.

I due personaggi principali hanno una buona evoluzione, anche se più che caratteriale, la questione è più di scelte: il chi combattere e insieme a chi, come combattere e infine cosa è giusto e cosa è sbagliato.
L'ottimo mecha design, come da tradizione, regala alcuni dei più bei Gundam visti; come non citare il buon vecchio Freedom. Tutti questi elementi sono utilizzati per proporre al telespettatore emozionanti battaglie.
La realizzazione tecnica è di buon livello, su animazioni, disegni e musiche non c'è niente da eccepire. Tutti i fan del brand Gundam saranno sicuramente soddisfatti da questa serie.


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God87

Episodi visti: 50/50 --- Voto 8
Cosmic Era, anno 71. Una sanguinosa guerra combattuta tra natural (esseri umani) e coordinator (individui geneticamente modificati) insanguina la Terra e le sue colonie. Un giorno una squadra di Z.A.F.T. (l'esercito dei coordinator), guidata dal misterioso Raww Le Klueze, organizzerà un sanguinoso raid nella colonia spaziale di Heliopolis, neutrale sulla carta ma in realtà al servizio del nemico come centro di costruzione di Gundam, mecha militari in grado di cambiare le sorti del conflitto. La battaglia porterà Raww e la sua squadra a catturare ben quattro prototipi, mentre il quinto, lo Strike, finirà per caso nelle mani di un civile, Kira Yamato. Il ragazzo, unico capace di guidare il potente mecha dopo averne riprogrammato il sistema operativo, si unirà successivamente all'equipaggio dell'Archangel, nave da guerra dell'Alleanza Terrestre, che inizierà un lungo viaggio dalla distrutta Heliopolis per raggiungere il quartier generale sulla Terra…

Il 2002 sarà un anno molto speciale per Sunrise. Il pesante insuccesso commerciale di ∀ Gundam, diretto l'anno prima da Tomino, lo convince a tentare per l'ennesima volta un reboot, rovinando in primis la poesia di quello che doveva essere il Gundam conclusivo della saga (almeno nelle intenzioni del suo creatore), e cercando nuovamente la hit per fare presa sulle generazioni che non hanno potuto vivere le serie classiche degli anni Ottanta. Dopo quasi un decennio di tentativi falliti (escluso Wing, almeno commercialmente, ma tralasciamolo per riguardi della decenza), arriva finalmente il successo: "Gundam SEED", tra i Sunrise più spiccatamente commerciali, ma anche tra i più riusciti Gundam mai partoriti dallo studio.

Al di là, infatti, delle vistose, bieche aspirazioni commerciali di cui più avanti accennerò, "Gundam SEED" è un'autentica gemma, figlia di un grande staff: arrivano a regia e sceneggiatura Mitsuo Fukuda e sua moglie Chiaki Morosawa, freschi dal successo dell'ottimo "Gear Fighter Dendoh"; al mecha il consueto Okawara coadiuvato dal più appariscente Kimitoshi Yamane, e sopratutto ai disegni Hisashi Hirai, il cui tratto moderno, basico e colorato lo aveva reso famoso qualche anno prima con "Infinite Ryvius" e "s-CRY-ed". Completa il quadro il compositore Toshihiko Sahashi, qui alla sua prova del nove e realizzatore di una colonna sonora eccezionale, epica e orchestrale, che si avvicina moltissimo, per solennità, al John Williams di "Star Wars". Una squadra di assoluto valore, che con un budget da blockbuster può permettersi ottime animazioni, un'estetica grafica mozzafiato e sopratutto la collaborazione, inedita e mai vista prima, di un nutrito numero di artisti J-Pop, tutti di grande popolarità in madrepatria: T.M. Revolution, See-Saw e la qui debuttante Nami Tamaki. Già ai tempi di "Gundam Wing" si era tentata la strada di coniugare anime e music business, ma è solo con SEED che la prassi si consolida coinvolgendo successivamente un po' tutti gli studios animati: arriviamo qui a ben sette sigle e innumerevoli insert song che faranno la fortuna dei gruppi coinvolti quando saranno tutte messe in vendita come singoli, creando le condizioni affinché il successo di una serie animata porti di riflesso a quello dei cantanti.

Meriti produttivi e storici a parte, "Gundam SEED" è essenzialmente una rilettura, molto user friendly e improntata allo spettacolo, del primo "Mobile Suit Gundam". Inizia in modo quasi identico e per le prime trenta puntate lo segue pedissequamente, presentando così tanti déjà vu che in molti finiranno con il reputarlo un remake (essenzialmente le vicissitudini di Kira Yamato ricalcano le stesse di Amuro Ray: si troverà invischiato nelle stesse situazioni e conoscerà personaggi il cui ruolo rispecchia quello dei protagonisti della serie del '79). Fortunatamente nella parte finale della storia SEED prenderà una strada diversa, sviluppando in modo inedito l'arrivo di Amuro nella base federale di Jaburo e scomodando cambi di bandiera, doppiogiochismo, diserzioni, esperimenti di ingegneria genetica e super-soldati, per arrivare infine a una battaglia finale dove le forze in campo non saranno più solo due.

Esclusa la trattazione, un po' accennata, a razzismo e terrorismo, i temi, ovviamente, sono gli stessi dell'originale di Tomino e proposti senza la sua autorialità: la maturazione del protagonista attraverso l'esperienza di perdere i cari in battaglia; la guerra vista come conflitto di ideali dove muoiono patrioti e vigliacchi da una parte e dall'altra; superiori privi di scrupoli che sacrificano i loro sottoposti come carne da macello… Un gran numero di cliché, tra l'altro infarciti, da parte di una sceneggiatrice donna, di numerose sotto-trame sentimentali e vacue frecciatine shounen ai (tra Kira e Athrun, suo amico d'infanzia che sta nella fazione nemica) per compiacere un pubblico femminile, in una narrazione estremamente lineare e "facilotta", sì, ma sufficientemente coinvolgente da far passare in secondo piano l'uso di stereotipi. Galvanizzato da combattimenti spettacolari, musiche trascinanti e personaggi carismatici, lo spettatore può anche passare sopra all'originalità non certo urlata di "Gundam SEED".

Un pochino peggio la sua elevata patina commerciale. Passi l'esagerato numero di unità robotiche (che spesso e volentieri appaiono in pose plastiche), messe lì più per vetrina per Gunpla che per reali esigenze narrative, ma a volte si nota come regista e sceneggiatrice si lascino prendere un po' troppo la mano con colpi di scena ricercati a ogni costo. Come, quando per esigenze di spettacolarità o per tappare buchi di sceneggiatura, fanno tornare in vita personaggi creduti morti senza fornire alcuna spiegazione sul come sono sopravvissuti: genialate che fanno storcere il naso e che risultano fastidiose, portando danno alla drammaticità e verosimiglianza dell'opera. Fortunatamente non sono troppo indigeste e non influenzano troppo il giudizio finale, fortemente avvalorato da un finale incredibilmente epico e gratificante, anche se rappresentano, ahinoi, un assaggio delle trashate del successivo SEED Destiny, che per queste risulterà molto meno salvabile. Fastidiosi anche i recap, i consueti episodi riassuntivi messi lì per far tirare il fiato allo staff durante la trasmissione della serie, che portano il finale a risultare un po' affrettato: togliendo quelli si avrebbe avuto più spazio per renderlo completo. Fortunatamente c'è un extra, chiamato "After-Phase" e incluso nell'ultimo DVD della serie, che altri non è che un epilogo che spiega un po' cos'è successo dopo lo scontro finale.

Nulla di troppo grave, ma sottigliezze che impediscono un voto completo a una superba serie robotica che ha l'indubbio merito di tenere con il fiato sospeso lo spettatore per tutta la sua lunga durata e che fa rivivere, per davvero, i fasti della grandissima saga di "Star Wars", da cui Gundam fin dalle origini traeva evidente ispirazione.
Macchina commerciale? Sì. Il Gundam di Tomino era più artistico? Certo. Eppure "Gundam SEED" nella sua sboroneria, nella sua regia impersonale votata alla spettacolarità e nella sua colorata patina "for everyone" convince a fondo, risultando a merito un successo mostruoso in tutto il mondo che adempie al compito di avvicinare alla "fede gundamica" gli spettatori occasionali, addirittura una grossa parte di pubblico femminile. Alcuni grideranno all'eresia, altri che l'Era Spaziale era tutt'altra cosa, e via così... Schiamazzi che lasciano il tempo che trovano. Forse veri, forse no, ma a prescindere dalla sua "faciloneria" Gundam SEED è un anime completo e di qualità, must sia per novizi sia per fan di vecchia data. Nulla di epocale, ma dannatamente appassionante, al punto che proprio in questo momento in Giappone sta venendo ritrasmesso nella cosiddetta HD Remaster Edition, con brani musicali riarrangiati e innumerevoli migliorie grafiche.


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Moiruccia

Episodi visti: 50/50 --- Voto 10
Ho iniziato a guardare questa serie Gundam per puro caso: il risultato è stato un inevitabile amore verso la serie e i personaggi. Che dire, la storia è abbastanza solita per una serie Gundam, ma ciò non è un problema, poiché l'attenzione dello spettatore rimane comunque - specialmente se è fan del genere -, ma ciò che colpisce sono le intense parole e il forte senso di giustizia e amicizia dei personaggi, che non è solito vedere in tutte le storie. E che dire della colonna sonora? A mio avviso è fantastica, tanto da rendere quest'anime assolutamente impeccabile sotto questo punto di vista.
Tutto ciò che potevo dirvi è già stato detto nelle altre recensioni, ma mi preme però dirvi solo un'ultima cosa: secondo me Gundam SEED merita davvero.


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dawnraptor

Episodi visti: 50/50 --- Voto 8
Sarà che io non sono prevenuta né in un senso né nell'altro. Non mi interessa che il nome Gundam sia leggenda, né mi aspetto da esso grandi cose. Come scelgo cosa guardare? In base alle recensioni, che erano in gran parte buone, quindi eccomi qui, decisamente non delusa.
Potente, questa è la parola. Gundam SEED è potente nella forza dei robottoni, nella forza delle battaglie, delle musiche, delle animazioni. Soprattutto, potente nella forza dei sentimenti delle persone coinvolte da queste guerre senza senso, o con fin troppo senso. Laddove schiacci un bottone e spegni una sola vita, i sentimenti personali la fanno da padrone. E' dove quel bottone di vite ne spegne a milioni, che, paradossalmente, i sentimenti cessano quasi di avere importanza. Ma questo è un altro discorso.
Sinceramente non ho voglia di stare a ricamarci troppo su. Voglio solo aggiungere la mia testimonianza a tutte quelle di chi mi ha preceduto, per dire che Gundam SEED mi è piaciuto, per gli stessi motivi addotti da altri, e che sarebbe inutile e ripetitivo riportare ancora. Pur con tutti i suoi difetti, accentuati nel sequel - ma non è del sequel che stiamo parlando ora -, resta comunque una serie che non si può definire in altro modo che potente. Ti scuote nel profondo, ed è una cosa che fa bene all'anima. Che sia solo un pretesto per caricare l'anime di robottini e robottoni da vendere nei negozi, per me che non ne ho mai comprato uno, ha scarsa importanza. Sono storie che devi guardare con occhi di ragazzino e mente di sognatore, altrimenti puoi fare a meno di cliccare l'icona.
Sì, ci sono personaggi che sembrano un po' fatti a fotocopia. Sì, ci sono situazioni decisamente trite. Sì, ci sono soluzioni discutibili e poco credibili. Pazienza. Non ci fossero state, avrei dato 10. Ma, ragazzi, bisogna sapersi accontentare, non ce l'ha mai detto nessuno? Ed è un bel accontentarsi, credete a me!


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Andrea8877

Episodi visti: 50/50 --- Voto 7
Faccio una premessa: per me la serie migliore di Gundam è sempre la prima del 1979, capolavoro assoluto che ha proprio creato un genere nuovo nel campo dell'animazione robotica. Credevo infatti che "Gundam Seed" fosse l'ennesimo prodotto che non fa altro che sfruttare il nome che porta e che non avesse nulla del fascino della prima serie: in parte mi sono sbagliato e considero questo "Gundam Seed" una buona serie che mi ha riportato alla mente bellissimi ricordi legati alla prima serie Gundam.

Il conflitto vede scontrarsi la federazione terrestre (naturali) e Zaft (coordinatori), questi ultimi esseri umani geneticamente modificati dotati di capacità fisiche e mentali più sviluppate dei Natural.
In una colonia spaziale di nome Heliopolis, neutrale alla guerra, vivono diversi ragazzi, fra cui il coordinatore Kira Yamato, i quali si ritroveranno coinvolti nel conflitto in quanto la colonia viene attaccata da Zaft una volta scoperta la fabbricazione di 5 nuovi mobile suit della federazione. I soldati di Zaft riusciranno a rubarne 4, ma non l'ultimo, in quando lo "Strike" Gundam verrà pilotato dal coraggioso Kira Yamato, che respingerà il nemico e si imbarcherà sull'Archangel (molto somigliante alla base bianca della prima serie gundam). Egli combatterà per difendere i propri amici, diventati membri dell'equipaggio della nave, ma dovrà anche vedersela con il suo più caro amico, Athran Zala, che combatte per il fronte opposto.

La serie presenta una storia a mio parere molto ben narrata, mi ha coinvolto molto vedere lottare due personaggi, Kira e Athrun, così legati da una forte amicizia ma costretti a combattersi per volontà dei rispettivi fronti.
Nella serie infatti viene messo in evidenza come il vero motivo della guerra non siano interessi economici o politici, ma l'odio vero e proprio, odio fra diverse tipologie di essere umani che non riescono a convivere e non trovano altra soluzione che non sia la guerra.
Kira e tutti i personaggi principali infatti matureranno nel corso nella storia capendo che la guerra basata sull'odio non porterà da nessuna parte e capiranno quali saranno i veri valori che dovranno essere protetti.
La trama quindi mi ha coinvolto molto e non vedevo l'ora di vedere il prossimo episodio.

A parte quindi questa ottima trama e i personaggi ben caratterizzati, vi sono delle note negative, in base al mio giudizio. Innanzitutto troppi ricicli di animazioni, alcuni elementi incomprensibili come il gundam che riceve un fucile in mano e poi sparisce perché estrae la spada laser sulla schiena, e infine un po' troppa attenzione sui personaggi e non sui mecha. In alcuni episodi non c'è neanche un combattimento.
In conclusione "Gundam Seed" è una buona serie, con una buona trama che è riuscita a convincermi, non è esente da difetti ma tutto sommato resta un prodotto godibile.


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Nougami_Neuro

Episodi visti: 50/50 --- Voto 9
Gundam Seed è un gran bell'anime. Anche qui c'è la solita guerra, ma che ci volete fare? Gundam è Gundam.
Stavolta ci troviamo nella Cosmic Era, la Terra è in guerra con un gruppo di colonie riunite nel nome di Zaft. La Federazione Terrestre, detta Omni, è composta dagli abitanti della Terra, detti Naturals, mentre su Zaft vivono delle persone, dette Coordinators che, grazie alla vita nello spazio, sono diventate superiori sotto diversi punti di vista.

Subito dopo avere visto "Wing" sono passato a SEED e ho trovato una gran differenza tra i due: il dramma della guerra. E' vero in Wing, come, credo, in tutte le serie di Gundam, si cerca di fare capire l'orrore della guerra, ma secondo me mai ci si riesce come in Gundam Seed. Pieno di scene crude, di morti che creano sempre un gran dolore, indipendentemente da quale fazione essi appartengano, di ragazzi che cercano vendetta, di pregiudizi razziali; questo è Gundam.
I protagonisti sono molto ben caratterizzati psicologicamente e le relazioni interpersonali tra di essi sono tutt'altro che trascurate, infatti non c'è da stupirsi se in molte puntate non avviene alcun combattimento.
La storia (secondo me eh!) non prende fin da subito, ci ho messo un po' di tempo ad appassionarmici, ma da circa metà serie in poi prende tutta un'altra piega, arriveranno scene molto toccanti, combattimenti bellissimi e tanti, tanti, tanti colpi di scena.

Nulla da dire sullo scomparto musicale, veramente eccellente, stupende tutte le opening - musicalmente, il montaggio delle immagini è sempre lo stesso o quasi -, le musiche di sottofondo e le insert song, inserite nei momenti più toccanti con un risultato veramente soddisfacente.
Altrettanto buono è il character design, di Hisashi Hirai, che adoro alla follia, molto curato e piacevole, anche se i personaggi disegnati da lui hanno tutti quel non so che di emo.
Il mecha design, come quasi in tutti i Gundam, è di altissimo livello, cosa volete dirgli? Lo Strike è fantastico, e dovete vedere il Freedom che roba. A differenza di Wing, qui i Mobile Suits mi sembrano tutti un po' troppo simili, ma è veramente una goduria il modo in cui sono stati realizzati, curati con un attenzione maniacale.
Le animazioni sono veramente straordinarie. Cioè, non so se è solo una mia impressione, ma la prima cosa che ho pensato guardando questa serie è che non si direbbe proprio un anime del 2002. Animazioni fluidissime, colori sgargianti e combattimenti splendidamente realizzati: altri anime dello stesso anno se la sognano una qualità del genere. Unica grandissima pecca sono le animazioni riciclate, specialmente nei combattimenti delle ultime puntate è proprio impossibile non farci caso.
Veramente epico è il finale, non avrei mai immaginato niente di simile.

Insomma, Gundam Seed è un anime che, oltre a offrirci dei fantastici mecha, ci regala tantissime emozioni. Prima di SEED pensavo a Gundam come a una serie di sola guerra e nient'altro e invece, fidatevi, quando avrete voglia di un anime che vi rimarrà bene impresso, guardate assolutamente questo.
Ora non so che impressione sia riuscito a dare con questa recensione, ma se non si fosse capito ci tengo a ribadire che Gundam SEED è un anime che merita veramente. Consiglio la visione di quest'anime a tutti, amanti del mecha e non, e se non vi piacevano i mecha, dopo di questo li amerete per forza.


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Debris

Episodi visti: 50/50 --- Voto 10
Gundam Seed rappresenta indubbiamente il Gundam della nuova Era - Gundam 00 è un Alternate Universo - e ha avuto un tale impatto nel mondo dei fan da creare una vera e propria rivoluzione. Prima dell'avvento di Gundam Seed c'era solo la divisione fra Universal Century e gli Alternate Universe, gli Universi Alternativi nei quali la Sunrise usa l'etichetta Gundam per creare altre storie "targate Gundam". Dopo, esistito l'Universal Century con la sua storia, la sua forza, la compattezza della sua trama che fa riferimento a valori condivisibili in ogni tempo e luogo, ecco la Cosmic Era che ha una trama altrettanto profonda e compatta e figure, primarie e secondarie, altrettanto vivide e universali con motivazioni vere, non di mera facciata.

Lo scontro fra Naturals e Coordinator è una lotta fra esseri umani e gli scontri fra le due armate - anche se gli autori potevano meglio mostrare le conseguenze di queste lotte - sono una lotta fra esseri umani, non fra Mobile Suit o fra super Arm. Certamente vi sono i grandi eroi "fighetti", è necessario nel sistema dei mass media avere delle figure di base come riferimento; ma non sono i due protagonisti, molto, troppo giovani, Kira Yamato e Atrhun, a essere il centro della scena. E' la lotta fra Coordinator il vero nucleo base, una lotta che spesso annichilisce le intenzioni dei due, anche quando hanno a disposizione delle vere armi mostruose.

<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Il vero mostro, quello che può essere sconfitto solo se gli uomini s'impegnano in prima persona accettando il sacrificio personale sono gli altri uomini pronti al sacrificio. C'è una scena nel finale in cui il padre di Atrhun, leader militare dei Coordinator, è pronto a colpire la Luna anche se oramai le sue forze armate stanno cedendo, un ultimo colpo di pura rabbia che spazzerebbe via però anche il grosso delle truppe che stanno ancora difendendo il satellite. Spara addirittura a uno dei suoi ufficiali che consiglia di raggiungere un accordo e riunire le flotti superstiti.
Quest'ultimo, poco prima che Atrhun arrivi con Cagalli, uccide l'uomo.
In Gundam 0079 è Kirishia, una principessa, a porre fine al regno di terrore del fratello. nessuno si muove contro di lui. Questa è la differenza fra le due opere..Simili ma diverse. Molto buona come serie, Gundam Seed, mentre Gundam Seed Destiny non è all'altezza.


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Nae

Episodi visti: 50/50 --- Voto 9
Gundam Seed porta il nome di una leggenda - Gundam, appunto - e questa serie ha il grande pregio di tenere alto il nome in questione: è un anime incredibilmente profondo sotto i profili di trama e caratterizzazione dei personaggi, nei quali come sempre il concetto di buono e cattivo è troppo vago per descrivere la situazione. Ci sono infatti fazioni che la pensano diversamente e c'è un razzismo di fondo che è difficile superare, nel caso in questione la differenza tra "naturals" e "coordinators". Questi ultimi sono esseri geneticamente potenziati che però alla terza generazione risultano sterili (ed ecco che forse non sono tanto superiori senza dei naturals in giro).
A farla da padrone nell'anime sono la storia e gli intrecci dei personaggi, le loro personalità e il confronto che hanno con le ideologie relative alla razza; in quest'ottica bellissimo è il confronto tra i protagonisti rispetto al concetto di superiore/inferiore riferito al dualismo coordinators/naturals.

Questi 50 episodi però necessitano della visione dei 51 successivi della seconda serie per avere un reale senso, difatti la storia ha davvero una fine dopo Destiny, dove tutto ha un perché.
In Gundam Seed invece conosciamo i personaggi Athrun, Kira, Lacus, Cagalli, Shinn etc., le fazioni per cui combattono, quello in cui credono, e vediamo come le loro idee mutano e in base a cosa. Vediamo inoltre come l'amicizia sia messa alla prova dalle visioni e dalle idee. Tutto questo è la splendida preparazione per poi affrontare GSD, che porta alla conclusione di tutto e alla chiarificazione dei vari rapporti interpersonali.

Sotto il profilo tecnico non posso che dire che Gundam Seed non meriti, perché i mecha sono ben realizzati, i disegni sono belli, gradevoli e ben realizzati, le musiche sono ottimali e idonee alla trama in svolgimento, e le openings ed endings piacevoli e orecchiabili.
In conclusione, Gundamm Seed è una serie che consiglio di tutto cuore e che a mio avviso ha avuto la straordinaria capacità di ridare lustro al nome Gundam.

RyoSaeba

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RyoSaeba

Episodi visti: 50/50 --- Voto 9
Credo che questa sia una delle migliori serie Gundam a parte l'originale e poche altre. Il canovaccio della trama è sempre lo stesso: la guerra tra i terrestri e gli abitanti delle stazioni spaziali che finisce per coinvolgere dei ragazzini. In questo anime il tema viene però arricchito analizzando in maniera attualissima e molto ben riuscita, secondo me, alcuni aspetti profondi del conflitto: il pregiudizio razziale, la vendetta, la sottile differenza tra nemico e amico e tra desiderio di sopraffazione e il bisogno di difendersi.
Il disegno e l'animazione sono ottimi a tratti spettacolari, anche se a volte si abusa del riciclaggio delle tavole quasi come nei vecchi classici. La serie è tipicamente ricca di realismo e sentimento come tutte quelle del filone Gundam. A parte le solite 3 4 puntate di riassunto la trama è chiara, filante e non stanca nè rallenta; finale scontatissimo ma non poteva essere diverso.

Luigirei

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Luigirei

Episodi visti: 51/50 --- Voto 9
Sicuramente da vedere. Penso di cominciare da qui.
La storia inizia su una colonia apparentemente neutrale dove vengono rubati alla federazione atlantica terrestre, dei nuovi modelli di mobile suit Gundam progettati per battere Plant, una colonia formata da "Coordinator", (umani modificati geneticamente dalla nascita a proprio piacimento quindi superiori in tutto), con cui la terra è in conflitto. Il furto da Parte di Plant non riesce quindi del tutto infatti ne scampa uno su cui il protagonista cioè Kira ci sale quasi per sbaglio per difendere i suoi compagni di scuola, pilotandolo alla perfezione perchè anche lui è un coordinator ma "rifugiato" sulla colonia eliopolis. Da qui lo scontro con i suits rubati e l'incontro tra kira e Athrun Zala, altro personaggio principale facente parte dell'esercito di Plant cioe Zaft e (vecchio amico di kira) e l' incontro con una nave di nuova generazione detta Archangel scampata anch'essa a Zaft; poi un susseguirsi di eventi portano i giovani compagni di kira ad arruolarsi sulla nave e combattere Plant fino ad arrivare a conoscere una Coordinator Lacus Klyne che si schiera al fianco dell'Archengel con la nave eternal per impedire a Zaft di usare l'arma finale che porterebbe alla fine della guerra e della terra...
Come dicevo per i veri appassionati è sicuramente da vedere, infatti ci sono molte similitudini con il primo Gundam U. C. 0079 e non solo, ma anche con la serie Gundam Z U. C. 0087, a cominciare di personaggi principali come Kira Yamato e Athrun il primo paragonabile al mitico Amuro Rey e il secondo per certi versi a Kamille bidan, le due navi riconducibili alla Radish e Argama, insomma potrei veramente andare avanti per molto, non dimentico infine i mecha che sono davvero belli e svariati e molte scene di guerra quindi abbastanza "adulto". Ci sono anche storie personali tra i vari personaggi e anche vari colpi di scena.
E' come un remake di un colossal rifatto e rivisto con il giusto mix di storie, personaggi e mezzi, ai giorni nostri. Io ero un po' scettico ma mi sono ricreduto alla grande, detto da un Rey... Ah Ah...


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Horus

Episodi visti: 50/50 --- Voto 9
Gundam Seed è uno ( dei tanti ) prodotti targati Gundam, a dire il vero non è che sia mai stato attirato particolarmente da Gundam, forse essendo cresciuto a “pane e lame rotanti” la mia concezione sugli anime di “robottoni” era un po’ particolare, per carità Mazinga, Jeeg, Ufo Robot mi hanno accompagnato e regalato tanti bei momenti però ad oggi non avrei proprio la forza di rivederli e mosso un po’ da pregiudizio credevo che lo stesso valesse per Gundam. Invece spinto dalla visione di Z Gundam ho deciso di guardare questi 50 episodi e alla fine posso dire di aver cambiato idea su Gundam e il suo mondo.

La trama grosso modo è una replica dell’anime originale che tanto tempo ha dato l’avvio ad una saga destinata a durare nel tempo, ambientato nella Cosmic Era ( linea temporale alternativa alla Universal Century del primo Gundam ) pone al centro della vicenda il conflitto a sfondo razziale tra Naturals e Cordinators, quest’ultimi altro non sono che uomini modificati geneticamente, dotati di una capacità psico-fisica straordinaria e abitanti delle colonie spaziali. Senza entrare nei motivi del conflitto, che verranno approfonditi nella serie, la guerra entro nel vivo con la strage del Bloody Valentine, un antefatto che viene mostrato sin dall’introduzione. In questo scenario di guerra Kira Yamato, un coordinator, si trova suo malgrado costretto a combattere contro i suoi stessi simili per salvare se e i suoi amici salendo a bordo dello Strike, caso vuole che il suo avversario sia l’amico di infanzia Athrun Zala a bordo dell’Aegis. In effetti nella serie i “robottoni” non vengono mai chiamati Gundam, ma di volta in volta vengono usati nomi ad hoc, come Duel, Buster, Freedom e Justice, Gundam invece è il nome, per meglio dire l’insieme delle iniziali, del sistema operativo. Non vado oltre nel racconto per non rovinare la sorpresa comunque i perni della storia saranno proprio Kira, Athrun e le avventure dell’Archangel, la nave su cui è imbarcato il primo. I personaggi non sono fatti male anzi pur essendo Kira il vero protagonista gli autori riescono a rendere bene anche Athrun, in pieno stile Sunrise non c’è né bianco né nero, insomma non c’è la classica contrapposizione tra buono e cattivo, e se ad esempio in Code Geass ( altra opera Sunrise ) risulta difficile capire le ragione dell’antagonista, qui invece è possibile capire e comprendere la rabbia e il dolore che spingono Athrun.

La realizzazione tecnica è eccellente anche nell’utilizzo delle musiche di sottofondo però una pecca esiste, e neanche leggera. Il fatto che spesso vengano riciclate le scene di azione tutto sommato ci sta, Seed non è il primo ne sarà l’ultimo a fare ciò, tuttavia il problema fondamentale è che la storia pur lunga e sviluppata non sembra in grado di durare 50 episodi, diciamo che 40 sarebbero stati sufficienti, per ovviare a ciò gli autori al posto di usare i tanto odiati filler hanno ben pensato di fare un uso smodato dei flashback, non solo ne abusano ma a volte sono anche privi di senso, così chi si cimenterà nella visione per un po’ di tempo avrà ben in mente il primo incontro tra Kira e Athrun.

Concludendo se vi piace il genere merita sicuramente la visione, i temi affrontati sono molteplici, non solo quindi l’azione fine a se stessa e proprio per questo mi è piaciuto, purtroppo come ho detto vi dovrete armare di pazienza perché i flashback sono veramente snervanti, però alla fine vale la pena patire questa sofferenza perché per il resto l’anime merita veramente. Come voto metto 9, ma sarebbe un 8,5, non essendoci i mezzi voti arrotondo per eccesso :P

Koji_77

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Koji_77

Episodi visti: 51/50 --- Voto 8
Non esistono i mezzi voti pertanto gli do 8 ma sarebbe 8,5.
Dopo questa premessa mi permetto di correggere una cosa scritta nella recenzione in prima pagina, kira non viene coinvolto nella battaglia per patriottismo ma difendere i suoi compagni di scuola ed altri civili ed entrerà in questo vortice da quale vorrebbe uscire da subito, la guerra, ma dal quale verrà risucchiato.

Fatta questa precisazione iniziamo con la trama. Molto avvincente, convolgente e secondo me di attualità. Ci troviamo di fronte ad un prossimo futuro secondo me ed abbiamo due fazioni ben distinte: conservatori e progressisti, coordinators e naturals.

I coordinators sono persone che vivono nelle colonie spaziali (PLANT) i quali fanno uso di tecniche per le modifiche genetiche nell'intento di migliorare lo stato fisico/celebrale dell'essere umano.

I naturals sono i classici terrestri che abitano il pianeta e considerano dei mostri i coordinators perchè modificano genticamente gli esseri umani al concepimento.

Questa distinzione credo che sarà il punto di dibattito in un futuro prossimo nel mondo reale, tra l'altro già si sente parlare di qualcosa al riguardo.

Kira Yamato uno studente, ma anche un coordinator, si troverà coinvolto in un "furto" di mobile suit di produzione terrestre. ZAFT (l'esercito di PLANT) è lartefice di questo furto, Kira nel tentativo di soccorrere una persona in pericolo si imbatterà in Athrun Zala suo vecchio Amico, il quale si è arruolato nell'esercito di Zaft. Kira si troverà costretto a combattere a bordo di un mobile suit, contro i coordinators.
Kira essendo un coordinator ha delle capacità nel modificare IL sistema operativo del mobile suit straordinarie e pertanto riuscirà nel primo intento di salvare i suoi amici di scuola (che sono però dei naturals).
La situazione precipiterà nel giro di poco, la persona salvata da Kira è un ufficiale della federazione terrestre la quale metterà piede sull'archangel (nave spaziale di nuova generazione e molto potente in battaglia) con la quale salveranno molti civili e scapperanno dalla colonia che verrà brutalmente distrutta.

Eliopolis è il nome della colonia e fa parte degli stati emirati di ORB (situata sulla terra), una nazione neutrale con ideali di pace molto radicati e che non prende mai parte alle guerre: "ORB non invade altri paesi e non permette ad altri paesi di invaderla pertanto non prende parte alle guerre" questo è l'ideale della nazione.

Le vicessitudini di questa grande guerra tra PLANT e LA Federazione Terrestre mieterà molte vittime e sentiremo moltissimo il peso, il senso di morte e la paura sempre di più.

L'archangel ed il freedom sembrano l'unica speranza per l'umanità.

Il mechadesign è molto bello, le animazioni scorrono bene, le musiche sono azzeccatissime, la caratterizzazione dei personaggi e la loro crescita è tutto ben realizzato.
Come hanno detto alcuni molte scene sono "riciclate" (riguardo i combattimenti tra mobile suit) e troveremo qualche episodio riepilogativo, tutto vero ma credo che sia un limite superabile.
Credo fermamente che la serie meriti di essere vista perchè vi regalerà delle belle emozioni e non ve ne pentirete.
Ovviamente non è solo per appassionati di gundam, anzi forse ad alcuni appassionati delle serie U.C. non è neanche piaciuta più di tanto, quindi figuratevi.
Grazie Starsubber.

maxx

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maxx

Episodi visti: 49/50 --- Voto 8
Non sono mai stato un fan di Gundam (a dirla tutta ho sempre odiato la prima serie, l'unica che avevo visto fino a qualche tempo fa), ma con Gundam SEED ho decisamente cambiato opinione.
Bella la trama, carino il character design, bellissimo il mecha design. Tecnicamente si mantiene su livelli medio-alti per tutta la durata della serie (cosa non comune).
Note dolenti? Troppe animazioni riciclate, ed alcune puntate un po' troppo stiracchiate per aumentare il numero di puntate (penso). Insomma, ci sono i soliti aspetti negativi che caratterizzano tutte le serie con più di 20-25 puntate, anche se in misura minore.
Se riuscite a chiudere un occhio davanti a qualche episodio "inutile", e vi piacciono le ambientazioni robotico-spaziali, allora date a Gundam SEED una possibilità.

Mime

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Mime

Episodi visti: 50/50 --- Voto 10
Semplicemente l'anime più emozionante e coinvolgente che abbia mai visto in grado di aprirti il cuore e la mente per la sua straordinaria bellezza, per i suoi meravigliosi personaggi,per i dialoghi, le musiche stupende; credo che qualsiasi recensione non riesca a rendere l'idea di quanto sia fantastico Gundam SEED; è necessario vederlo, in particolare gli episodi dal 25 al 40 sono pura poesia.

Athira

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Athira

Episodi visti: 50/50 --- Voto 10
Uno dei migliori anime che abbia mai visto, un vero capolavoro, appassionante ed estremamente coinvolgente fin dalla prima puntata. Sia la trama che i personaggi sono ben caratterizzati e curati anche sotto l'aspetto psicologico. Le sigle, le musiche di sottofondo e le Insert Song sono semplicemente meravigliose ed emozionanti. Gundam Seed è un anime che sicuramete vale la pena di guardare, e che ha tutte le carte in regola per piacere ad un pubblico più ampio dei soli appassonati del genere.

Ferro

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Ferro

Episodi visti: 50/50 --- Voto 10
Che dire della serie che ha riacceso in me l'ardente fiamma gundamica? Dopo alterni risultati con gundam alternativi, finalmente un anime di ottimissimo livello. Dopo un bel pò di citazioni del mitico primo gundam la serie prende una fisionomia propria secondo me meravigliosa. Le bgm e le sigle sono veramente bellissime, i combattimenti e i personaggi davvero superbi:) lo consiglio davvero a tutti spassionatamente!!!
Ferro

Spider

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Spider

Episodi visti: 52/50 --- Voto 9
Nato per essere il "Gundam del Nuovo Millennio", Gundam Seed si pone tra i maggiori fenomeni nell'ambito dell'animazione giapponese degli ultimi 10 anni.
La serie inizia in modo lento, forse un po' scontato, perchè riprende le situazioni dell'originale Gundam sembrandone quasi un remake in chiave hi-tech. Ritroviamo quindi il concept del ragazzo esperto di computer che si trova improvvisamente a bordo del nuovo modello per essere catapultato insieme ai suoi amici in una guerra di cui non comprende il significato.
Ma dopo una decina di episodi, la svolta che ridefinisce questa serie in modo radicale. Senza stravolgere le idee che stanno alla base del "brand Gundam" (in primis, il pacifismo che Tomino manifestava dalla prima saga da lui ideata), assistiamo ad un evolversi continuo dela storia e dei personaggi, che, pur sapientemente caratterizzati, ci sorprendono ogni episodio uscendo dagli schemi, con repentini cambi di fronte, diserzioni, tradimenti, amori inattesi.
Da metà serie poi, il senso di morte che incombe si fa sempre più opprimente. Nessun personaggio è al sicuro e le morti di figure più o meno importanti si susseguono. Chi si affeziona ad un protagonista tremerà ogni qual volta lo vedrà entrare in battaglia, nel timore che possa morire da un momento all'altro.
Le grandi emozioni sono enfatizzate da una colonna sonora magistrale, con numerose insert song, belle quanto i temi di apertura e chiusura, autentici successi del J-Pop che variano ogni 10 episodi.
Animazioni di alto livello, seppure si ecceda con le scene "riciclate", soprattutto durante i combattimenti.
Il mecha design è sicuramente tra i migliori mai realizzati in una serie di Gundam.
Gundam Seed è un anime talmente appasionante, talmente coinvolgente, che può piacere a chiunque, non solo agli appassionati di Gundam o di robot in generale.

Zooropa

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Zooropa

Episodi visti: 50/50 --- Voto 8
Gundam SEED è stata davvero una bellissima sorpresa dopo tanti anni di Gundam "alternativi" dai risultati qualitativamente discontinui. SEED ha rilanciato l'intera saga in modo egregio riportando lo spettatore di botto alle atmosfere UC che ormai si erano perse da parecchi anni. Le citazioni UC sono numerosissime ed interessanti. Alcune sequenze poi sono davvero memorabili. Gundam SEED è un'ottima serie mecha/guerra molto più adulta di quanto mi aspettassi.

HiKaRu

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HiKaRu

Episodi visti: 50/50 --- Voto 8
Inizio col dire che è la prima serie di gundam che ho seguito assiduamente. La trama è buona, sopratutto all'inizio, ma col tempo si rivela confusa (anche se non quanto NGE =P)...
Il finale è MOLTO smorzato, sembra quasi che gli autori non avessero più tempo (e spazio) di concludere il tutto (basti pensare quante persone -e sono TANTE- muoino nell'ultima puntata.
Il reparto audio è ottimo (vedere sigle giappo), le animazioni purtroppo a tratti si ripetono anche troppo.
Tutto sommato un ottimo anime, nella tradizione Gundam!
Da vedere assolutamente!!

Ryu 9

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Ryu 9

Episodi visti: 13/50 --- Voto 10
Gundam Seed è una delle serie di Gundam che + ho apprezato. Qesto Anime riprende la storia del splendido gundam 0079 unendo ad essa elementi delle serie Z e ZZ e aggiungendo nuovi elementi...Ottimo il mechadesign,animazione eccezzionale, personaggi ben caratterizzate e una colonna sonora davvero eccellente ( da sentire assolutamente secondo me la sigla iniziale)... nn vedo l'ora che subbino in italiano anche gli altri episodi....consiglio questa serie a tutti,fan di gundam e non.