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Otaku moderato

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>

In questa nuova recensione faccio un omaggio a Ken Kaeda, un nome importante per la saga delle "Pretty Cure", poiché fu il coreografo delle spettacolari coreografie in CGI usate per le ending da "Fresh Pretty Cure" in poi, che ha da poco lasciato questo mondo, causa malattia.

E stavolta, a fare da tema in questo film, sono proprio le coreografie.
"Haru no Carnival" è di fatto un "All Stars" completamente diverso per vari motivi: niente entità malefica, creata da svariati fattori negativi delle precedenti serie o evocata per sbaglio (l'antagonista c'è, ma sarà completamente diverso); niente Miracle Light; niente combattimenti a tutto campo (lo scontro c'è, ma è più spassoso). Soltanto canzoni.

Tutte le Pretty Cure delle svariate serie, incluse le, allora recenti, Princess Pretty Cure, cioè Haruka, Minami e Kirara, vengono invitate nel regno di Harmonia, terra famosa per le sue feste. Ma per Haruka è un brutto periodo, infatti alla Noble Accademy, la loro scuola, vi è un imminente esame canoro, e Haruka, per quanto brava, ha paura di partecipare, causa attacco da palcoscenico. Proprio mentre discutono sulla faccenda, ricevono l'invito, e dalla lettera spunta un vero e proprio cocchio che le porterà nel suddetto regno. Durante la traversata intravedono altri mezzi, da mongolfiere a tappetti volanti ecc. con a bordo altre ragazze; poco dopo un gruppo di ragazze si avvicinano a loro: Megumi, Hime, Yuko e Iona, le Happines Charge, e capiscono subito che Haruka e le sue amiche sono delle Pretty Cure, lasciando quest'ultime sbigottite dal fatto di non essere le uniche guerriere al mondo. Arrivate a terra, i due gruppi di guerriere più recenti fanno immediatamente amicizia, e subito dopo appaiono due strani tipi, Odoren e Utaen, che si presentano come gli animatori delle feste del regno e spiegano l'invito delle leggendarie guerriere: esse devono preparare delle esibizioni in cui si canta e si balla, e non solo per intrattenimento, ma anche come segno di ringraziamento per i loro amici fatati, e che dimostrino i loro sentimenti di amicizia che li legano.

E qui parte la prima esibizione: "39 Fairies", con protagonisti tutti gli amici fatati delle guerriere, con tanto di "foto" con le guerriere e primi piani da "cartolina" di alcuni regni magici.

Ed eccoci arrivare al palcoscenico vero e proprio, in cui i due animatori della festa introducono uno a uno tutti i gruppi di guerriere, ognuno in groppa a un vero e proprio carro da cerimonia, citando anche qualche battuta ricorrente delle loro saghe, rivolgendosi al pubblico (tra essi vi sono anche EnEn e Gureru, le due fate apparse in New Stage 2 e 3). Ma, quando arriva il turno di Haruka e amiche, quest'ultima diventa paralizzata. Lo stage ha inizio, ogni gruppo di guerriere si esibirà e rilascerà a fine esibizione un'intervista in cui a parlare sarà la "leader" del gruppo, accompagnata da qualche "aiutino" di una amica, che racconterà il loro forte legame con i loro amici fatati, anche se ultimamente fanno un po' avanti e indietro dai loro mondi; ciò non le rende tristi, in particolare nel gruppo delle Fresh Pretty Cure, nel caso di Setsuna e del suo legame con Love e compagne di ballo, talmente forte nonostante il suo ruolo di sovrana del regno di Labirinty che l'allontana continuamente. E in tutto questo Haruka non può fare a meno di rimanere affascinata dalle esibizioni e i discorsi di tutte queste ragazze guerriere.
Riguardo le esibizioni, tutte molto belle, mischiano sequenze in CGI con scene che mischiano la vita quotidiana delle ragazze con amici e parenti e anche di ex antagonisti, con spettacolari sequenze che le vede trasformate e con scene che simboleggiano il loro legame con le loro amiche fate e tra le guerriere stesse. Eccole nel seguente ordine con una rapida occhiata ad ognuna: per le Fresh abbiamo "You Make Me Happy!", la prima ending della serie, e prima realizzata in CGI, che mostra le guerriere con tutti i loro amici e parenti di Clover Town, inclusi gli ex nemici di Labirinty, e con una scena che mostra il legame di Love e Setsuna, prima feroci nemiche, ora grandi amiche.
Per le Smile, abbiamo "Yay! Yay! Yay!", anche essa prima ending che mostra il legame tra le cinque ragazze, sia da normali studentesse che da guerriere, mentre preparano una festa di compleanno per Candy, mettendoci ognuna il proprio talento.
Per le Yes Pretty Cure 5, inclusa ovviamente Milky Rose, abbiamo la opening di "Go Go: Precure 5", "Full Throttle GO GO!", ed essa mostra delle immagini curiose: abbiamo una Kuromi che, nel tentativo di stuzzicare Rin, si ritrasforma in Milk e viene prontamente afferrata al volo da una preoccupata Karen, vediamo Urara volare felice sopra il dorso di Syrup, venendo poco dopo presa fra le braccia di lui trasformato in Shiro, la sua forma umana, vediamo Nuts conversare felice insieme a Komachi mentre parlano di un libro, e infine Nozomi mentre osserva Coco, o meglio Kokoda nel molo della Nuts House e ha già dei flash romantici con lui, per poi essere raggiunta amorevolmente da lui. Che siano alla fine sbocciate delle love story nel team?
Per la Hearthcatch Pretty Cure abbiamo anche per loro la opening "Alright! HeartCatch Precure!". Lì ritroviamo alcuni personaggi della serie come Kaoruko, la saggia nonna di Tsubomi e Coupè , vedremo alcuni momenti di vita scolastica di Tsubomi ed Erika, il loro strano ma sincero legame, vedremo Itsuki allenarsi con suo fratello, e Yuri mentre si smarrisce per un momento nei suoi tristi ricordi, versando una lacrima, per poi riprendere la serenità, per poi mostrare le ragazze trasformate, che, volando nello spazio, mostrano inoltre la trasformazione con il mantello, la super silhouette e perfino l'infinita silhouette.
E adesso è il turno delle nostre indimenticabili Nagisa e Honoka, insieme a Hikari, che si esibiscono nella sempre esplosiva "DANZEN! Futari wa Pretty Cure (Ver. Max Heart)", con delle rielaborazioni delle immagini delle opening, ovvero con Nagisa e Honoka in uniforme scolastica mentre scappano inseguite dagli Zakenna e, una volta trasformatesi, li conciano per le feste. Belle inoltre le scene in cui Honoka arriva a consolare una sconfortata Nagisa prendendola per mano, con quest'ultima mentre esegue uno spettacolare tiro in una partita di lacrosse, e infine una felice Hikari che guarda le sue amiche mentre si fanno allegramente due tiri a lacrosse.

A questo punto, cominciano a sorgere dei problemi: Odoren e Utaen in realtà sono due ladri, i quali hanno rinchiuso i sovrani del regno nelle segrete del loro stesso castello, e mirano a dominare il regno; temendo il potere delle Pretty Cure, hanno organizzato un piano: con una scusa allontanano le loro fate e le catturano, dopo averle trasformate in oggetti di trasformazione. Quindi finiscono con l'esibirsi in una loro canzone assolutamente buffa, che in alcune scene cita "Lupin III"; temendo di farsi beccare da delle sospettose Pretty Cure, arrivano perfino a rivolgersi al pubblico in sala, chiedendo di non dire nulla. Saranno sì degli antagonisti, ma molto diversi, in quanto complici di moltissime gag, con tanto di famigerato "ventaglio di carta".

Ma ritorniamo alle esibizioni: ora tocca alle Dokidoki, con la bellissima seconda ending, "Love Link", in cui rivediamo Mana nella sua attività di presidentessa del consiglio studentesco e personaggi del regno Trump come la piccola Ai, il cavaliere Jonathan e la mitica Regina, con tanto di un paio di dolci scene di lei in compagnia di Mana, ricordando quella dolce amicizia stretta dopo tante battaglie come nemiche (con tanto di straziante dimostrazione canora di Mana al momento dell'intervista).
E con l'opening "Makasete★Splash☆Star★" tocca alle sempre mitiche Mai e Saki (niente da fare ragazzi, me la sono cantata tutta sulla base della versione italiana), in cui rivediamo tutti i compagni di scuola delle ragazze, la dolce sorellina di Saki con in braccio Il gatto Morfeo e per finire le, a mio parere, nostalgiche Michiru e Kaoru, che per l'occasione ri-sfoggeranno la trasformazione avvenuta nella battaglia finale, il tutto intervallato dalle protagoniste impegnate in una partita a tennis che dopo un iniziale momento di svantaggio vede una incredibile rimonta (vincendo, per la felicità arrivano, per la prima volta, ad abbracciarsi... lì non ho potuto fare a meno di sorridere).
E adesso è il turno delle Suite, che per l'occasione sfoggeranno la mitica "Wonderful↑Powerful↑Music!!", per l'occasione eseguita in quattro. Lì rivedremo sia Hibiki che Kaede nelle loro vite di famiglia, e personaggi come Mephisto, la Regina Maria Hojo di Major Land e addirittura il Trio the Minor.
E per finire le Happiness Charge con "Party Has Come", in cui rivediamo Blue e Seiji.

Adesso Odoren e Utaen tentano di riprovarci, con le ragazze appena esibitesi, ma una distrazione di Utaen, unito al sospetto di alcuni, e il complotto viene svelato. Non avendo altra scelta, Odoren rivela la sua identità e, dopo aver cambiato scenario, riesce a fare allontanare tutte le guerriere, eccetto le Princess, e rinchiude tutti gli oggetti di trasformazione in un baule, distruggendone la chiave.
Ancora una volta saranno le nuove guerriere a salvare la situazione: Haruka, dopo aver visto tutte le esibizioni, sentito tutti i dialoghi caratterizzanti tutte le ragazze e dopo essere stata motivata da tutte le sue amiche, e colpita dalla determinazione di tutte quelle ragazze che sono cadute e si sono rialzate nelle loro missioni senza mai arrendersi, comincia a cantare "Ima Koko Kara", è questa la canzone, e Minami e Kirara si uniscono a lei. La canzone delle tre ragazze crea un nuovo miracolo: tre nuove Dress-Up Key spuntano e riescono ad aprire il baule con tutti gli oggetti di trasformazione che volano dritti alle loro proprietarie, che poco dopo salgono sul palco trasformate e si uniscono alle danze.
Oderon, in preda al panico, si dà alla fuga, sguinzagliando nel frattempo i suoi scagnozzi spaventapasseri contro le guerriere, e la battaglia ha inizio. Una battaglia più spassosa che mai, mentre sconfiggono nemici e superano le trappole delle segrete del castello, mostrando i loro caratteri peculiari e urlando le loro citazioni. Alla fine Haruka e Megumi con un pugno combinato riescono a trovare l'uscita, mentre Hime, sfruttando la sua esperienza di principessa di castello, trova i sovrani e li libera. Purtroppo vi sono altre brutte notizie: da tempo il regno di Harmonia è sorvegliato da un guardiano irruento che riesce a stare calmo, grazie alle feste del regno, ma l'ultima festa, rovinata dal folle duo di ladri, non è stata di suo gradimento e quindi ora è furioso. Una volta uscite tutte dal castello, il guardiano si mostra: un colossale dragone, che con una semplice fiammata riduce il castello in briciole. E l'ora del confronto finale. Nonostante il difficile contesto, le Princess Pretty Cure decidono ugualmente di farsi avanti, e per l'occasione tutte le guerriere donano la loro forza alle ragazze, fiduciose del loro operato. Attivata la nuova Elegant Mode con i nuovi Dress-Up Key, le Princess Pretty Cure sferrano un nuovo attacco, il Rainbow Tornado, che investe in pieno il dragone, facendogli vedere l'allegria di tutte le esibizioni, fatte dalle precedenti Pretty Cure. Il dragone riesce a calmarsi, e con i suoi poteri rimette tutto a posto, mentre i due strambi ladri vengono costretti a lavorare nelle segrete del castello.

C'è un'ultima cosa da fare, le Princess non si sono ancora esibite, ma adesso è il loro turno: per l'occasione ecco la loro ending, "Dreaming☆Princess Precure", con bellissima coreografia, dall'inizio e dalla fine a tempo di valzer, che riesce a incantare tutto il pubblico.
Con questa fantastica esperienza, Haruka è pronta per il suo esame di canto, e per fare un altro passo avanti verso il suo sogno.

Ancora una volta, centro! Un film diverso dagli altri ma ugualmente splendido da vedere e, stavolta, da sentire.


 1
GianniGreed

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
"Precure All Stars: Haru no Carnival" è il nuovo film della serie "All Stars Precure".
In questi film le Pretty Cure delle diverse serie si ritrovano tutte insieme, spesso a lottare contro un nemico comune. Questi film, per quanto molto belli visivamente, avevano sempre un problema di fondo di grande importanza: non c'era spazio per tutte le Pretty Cure. Man mano che il loro numero aumentava con il proseguire delle serie, in questi film alcune delle eroine comparivano solo di sfuggita e non parlavano nemmeno.

In "Haru no Carnival" le cose sono decisamente diverse, perché il film è per la prima volta puramente celebrativo. Le Pretty Cure si riuniscono di nuovo, ma questa volta con lo scopo di festeggiare. È l'occasione dunque per gli autori di mostrare tutte le ragazze insieme e dare il giusto spazio ad ognuna: quello di una canzone. Tutto il film infatti lo si potrebbe definire un musical in cui i vari gruppi di Pretty Cure si esibiscono cantando e ballando una delle sigle della serie di appartenenza. La storia è solo un pretesto per dare il via a questa grande e colorata festa, ma comunque per quello che è il film funziona bene.

Non c'è molta azione, cosa un po' deludente, ma tutto sommato non se ne sente la mancanza. È comunque bello ed emozionante per un fan rivedere di nuovo le protagoniste di tutte le serie passate, specialmente le prime, da cui ormai sono passati dieci anni.

Dal punto di vista grafico il film è una gioia per gli occhi: ottimamente disegnato, ben animato e con colori vivaci. I balletti sono invece realizzati nella ormai consueta grafica in CG tipo cel shading, che da qualche anno viene usata nelle sigle finale di tutte le serie di Pretty Cure.
Per il doppiaggio sono ovviamente tornate le rispettive doppiatrici a riprendere i loro ruoli, anche se pure in questo film qualche ragazza non ha battute.

Personalmente, guardando il film, mi sono emozionato e commosso più volte nel rivedere alcune scene, specialmente quelle legate alle serie più vecchie, che riguardavano personaggi a cui sono affezionato da tempo.
Il film in sé non è nulla di speciale e, anzi, per chi non conosce la serie potrebbe anche risultare quasi senza senso, ma per un fan che magari ha seguito tutte le serie, fin dalla prima del 2004, pur nella sua semplicità, "Haru no Carnival" riesce benissimo ad emozionare.
Non è il miglior film di Pretty Cure tra i diversi All Stars che sono usciti, ma è più che meritevole di essere guardato.