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Antoine

Volumi letti: 4/2 --- Voto 5
Dopo l'ottimo risultato ottenuto col progetto multimediale di Utena, composto da una serie manga, un manga autoconclusivo, una serie TV e un film cinematografico, il gruppo Be-Papas nel 2002 si riunisce ancora per partorire una nuova idea, da cui nasce il manga qui recensito, World of S & M. Dietro la sceneggiatura c'è la mano e la mente di Kunihiko Ikuhara, noto regista amante del simbolismo e dell'ermetismo, mentre ai disegni troviamo Chiho Saito, mangaka di shoujo e josei "vecchio stile". Purtroppo, però, contrariamente alle aspettative, il nuovo progetto è stato un flop e il manga risulta interrotto (o meglio inconcluso, visto che non sembra destinato a essere continuato).

L'antefatto di questa storia fantasy è il seguente: un demone di nome R aveva un grandissimo potere, fondato sul misterioso "Libro di S & M". Un giorno, un giovane temerario gli sottrasse il libro, lo fece in mille pezzi e ne ricavò due bambole di cartapesta: S, quella con fattezze femminili, e M, quella con fattezze maschili.

Saltello alla nostra epoca. Gita di una classe liceale giapponese in Francia: mentre si trovano sul TGV diretto a Parigi, la giovane Sekai confessa al suo compagno Mido di essere innamorata di lui. Mido la respinge, lei ci rimane di sasso al punto di desiderare che lui sparisca e… pof! Incidente terrificante del treno. Sekai si risveglia nella Francia del XVII secolo in compagnia di Sauveur, biondo fanciullo boccolo-dotato, vestito alla marinaretta, che ha assistito alla dichiarazione-litigio. È stato lui a salvare Sekai grazie alla sua bambola, cioè la S precedentemente citata, a cui la studentessa giapponese sembra essere in qualche modo legata. Iniziano quindi le peripezie di questa strana coppia, con il biondino intenzionato a difendere la nostra eroina, che chiama sposina, e Sekai che tenta di ritrovare il suo Mido e tornare a casa. A metterle i bastoni tra le ruote, oltre ad alcuni personaggi storici che incontra durante il viaggio, ci sarà il bel Machiavellio, diabolico demone identico a Mido. È lui o non è lui? Bho, il manga è stato interrotto, quindi non lo sapremo mai (presumo).

L'idea di base non era male, ma già in corso d'opera - almeno nella parte realizzata - non è stata gestita nel migliore dei modi. Nel corso delle disavventure di Sekai - inizialmente coinvolta in un noto caso di stregoneria al tempo di Luigi XIV e successivamente alle prese con la follia malinconia di Gilles de Rais, il compagno d'armi di Giovanna d'Arco condannato per l'uccisione e tortura di molti bambini - ci vengono presentati, o meglio affastellati, tutta una serie di dettagli esoterici che la legano alla leggenda del demone R e al personaggio di Machiavellio, senza però che si capisca mai chiaramente qualcosa. Come se non bastasse, praticamente la storia viene interrotta sul più bello, quando finalmente il lettore si aspetta che nel prossimo viaggio nel tempo venga fatta maggior luce sui dettagli oscuri appena forniti. E invece niente. Vediamo Sekai e Sauveur che usano la bambola stregata per lasciare il XV secolo e… fine.

Presumo che il manga sia stato interrotto dall'editore per via dello scarso successo (non ho mai trovato informazioni in merito), altrimenti non si spiegherebbe perché gli autori abbiano deciso di troncarlo così. Probabilmente se avessero usato qualche pagina in più per incuriosire in maniera più coinvolgente e convincente il lettore intorno ai misteri della vicenda, invece di mostrarci per l'ennesima volta il sensuale Machiavellio che tenta in ogni modo di "zompare" addosso alla povera Sekai per spogliarla e portarsela a letto (per ottenere il potere di R, eh! Sia chiaro!) - cosa per altro già vista con le stesse identiche dinamiche in molte altre opere della Saito ,- forse il manga avrebbe trovato più consensi e sarebbe continuato. In conclusione resta un po' l'amarezza di una fine tronca per una vicenda che poteva anche essere interessante, se fosse stata condotta con un po' più di criterio e meno strizzatine d'occhio allo shoujo mascalzoncello del vedo e non vedo.

Dal punto di vista grafico, abbiamo un'ottima prova della Saito, anche se i personaggi hanno fisionomie fin troppo simili tra loro, soprattutto i maschi. In compenso è sempre molto accurata nel realizzare gli abiti, spostandosi in questo caso, con una stilizzazione abbastanza precisa, dalla corte barocca del Re Sole al Quattrocento gotico-internazionale. L'unica nota stonata a mio parere è il look di Eustache Blanchet, il losco cappellano di Gilles de Rais, il cui aspetto ha qualcosa di vagamente… egizio! Gli sfondi, quando presenti, sono abbastanza curati da farci riconoscere luoghi e ambientazioni credibili, tra cui l'enveloppe di Versailles e Notre-Dame de Paris (inoltre il tribunale in cui viene processata Sekai mi ha ricordato per alcuni dettagli la Sala degli Stati Generali di Blois). La ricostruzione storica è ovviamente all'acqua di rose, anche se ci sono numerosi elementi di verità che legano le vicende di Sekai ai personaggi storici (il famoso "affare dei veleni" in cui fu coinvolta la marchesa di Montespan, favorita di Luigi XIV, e le messe nere di Gilles de Rais). Forse mi ha un tantinello infastidito vedere un Re Sole così frignone e pauroso, lontano dall'immagine che mi sono fatto di lui attraverso i libri. Altra cosa inverosimile è che Gilles de Rais resti colpito da Sekai perché… è identica alla defunta Giovanna d'Arco! Già, assolutamente credibile che la Pulzella d'Orléans avesse gli occhi a mandorla…

L'edizione italiana fu pubblicata da Planet Manga nel 2005, in quattro volumetti in formato sottiletta rispetto ai due tankobon originali. Forse complice la brevità, la cosa questa volta non dà nemmeno troppo fastidio. Lettura da destra a sinistra (cosa non ancora scontata dieci anni addietro).

In conclusione un manga decisamente mediocre, difficile da consigliare a qualcuno. A chi fosse interessato alle opere della Saito per via dello stile di disegno, che coniuga stilemi anni Settanta al gusto degli anni Novanta, sicuramente consiglio di indirizzarsi su altre opere (tipo "Valzer in bianco" per un'ambientazione storica verosimile, oppure "La madonna della ghirlanda" per un manga storico con elementi fantastici). Forse può essere recuperato dagli estimatori di Ikuni, anche se verosimilmente una trasposizione animata tutta nelle sue mani avrebbe sortito ben altri risultati.


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Telly

Volumi letti: 4/2 --- Voto 4
World of S&M (in originale S to M no Sekai) è l'ultimo manga nato dalla collaborazione fra Chiho Saito ai disegni e Kuhihiro Ikuhara alla sceneggiatura; in passato i due autori, in arte Be Papas, hanno regalato agli estimatori dello shojo il progetto multimediale "Utena", composto da due manga, un film e una serie anime. La loro nuova opera delude però le aspettative di chi credeva, o sperava, di vedere almeno una parte delle buona orchestrazione e dell'atmosfera del precedente lavoro del duo.
Il manga, in verità, parte in maniera più che interessante, una storia farcita della giusta dose di avventura, mistero, sentimento, il buon vecchio topos del viaggio temporale e personaggi le cui relazioni e il cui ruolo non sono ancora pienamente disvelati e soprattutto un'ambientazione storica di sicuro fascino unita ad un contesto fantasy. Una buona alchimia. Se a tutto questo si aggiunge il tratto grafico raffinato e delicato di una Chiho Saito nella sua migliore forma si riuscirà a capire come la presentazione dell'opera fosse più che speranzosa.

Ne sarebbe potuto risultare un buono shojo che avrebbe potuto far rivivere i "fasti" di Utena, invece ne è venuta fuori una presa in giro verso i lettori: sì perché, queste felici premesse narrative, i misteri che fanno da padroni, i personaggi legati fra di loro in modo non chiaro, l'atmosfera pseudo-storica, rimangono sospesi in una fine incompiuta e mozzata senza senso. I due miseri volumi pubblicati (divisi in quattro in Italia) fanno appena in tempo a presentare e introdurre la storia e i personaggi principali, alla fine del secondo volume tutto lascia presagire che ce ne sia un terzo, invece l'esterrefatto lettore legge l'inequivocabile parola "fine" proprio nel momento in cui la storia sarebbe dovuta davvero iniziare. Così "S to M no Sekai" non risolve nulla di quanto presentato, i fatti sono lasciati a mezz'aria, i personaggi abbandonati a una nuova avventura temporale che al lettore non è dato conoscere, nessuna spiegazione e nessuna conclusione, solo una spiacevole sensazione di inappagamento e l'enorme punto interrogativo di come sia da interpretare questo manga: un'opera abbandonata a metà strada dagli autori per motivi non meglio specificati, una sospensione a tempo indeterminato o forse la fine è proprio questa non fine così fastidiosa?

In ogni caso la valutazione non può essere positiva. Se l'opera non è conclusa non si possiedono abbastanza termini per capire come si sarebbe potuta evolvere visto che i due unici volumi sono da considerare, come già detto, una mera introduzione preliminare; se invece i due autori hanno voluto darsi allo sperimentalismo narrativo, assolutamente ridicolo e non riuscito, allora ci troviamo di fronte ad una truffa. Il mio voto insufficiente ma generoso per un titolo come questo è giustificato innanzitutto dal già citato ottimo disegno della Saito, davvero piacevole curato, da quei pochi scorci storici che abbiamo fatto in tempo a vedere e poi dal fatto che voglio sperare che S&M davvero sia stato un caso di sospensione della pubblicazione e non abbia davvero una così deplorevole conclusione, che non è mal gestita ma semplicemente inesistente.
In conclusione, non vale proprio la pena il recupero e la lettura di questo manga assolutamente insignificante e dimenticabile, se volete avere un saggio dell'arte dei Be Papas rivolgetevi al ben più valido "Utena" o a qualsiasi altro manga che abbia perlomeno l'onestà di finire.


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Tiger-lily83

Volumi letti: 4/2 --- Voto 2
Scrivo questa recensione con il solo scopo di allontanare chiunque fosse minimamente interessato dal titolo e soprattutto dall'autrice dei disegni, la sensei Saito.

La storia parla di questa giovane giapponese che, in gita in Francia insieme a tutta la sua classe, viene coinvolta in uno spaventoso incidente. Lei si salverà grazie ad un ragazzino con una bambola dai poteri magici capace di trasportarli in varie epoche storiche, e Sekai chiederà l'aiuto di questo misterioso ragazzino per ritrovare il ragazzo che ama e ritornare alla sua epoca.

Sin qui le premesse c'erano tutte, peccato che la storia sia confusionaria e sconnessa, spiega poco o nulla e quel poco risulta alla fine incomprensibile. Perché Sekai sia connessa con il ragazzino, ma soprattutto le origini ed il ruolo di quest'ultimo non sono mai stati completamente chiariti, ma soprattutto il ruolo del ragazzo che lei tanto ama risulta alquanto grottesco.
<b>ATTENZIONE SPOILER</b>
A quanto pare il ragazzo invece di morire diventerà un demone, chiamato Machiavelio (o il demone era già sopito dentro di lui? Oppure sembra soltanto somigliare a quel ragazzo?! Punto mai completamente spiegato) e sarà interessato ad ottenere la pietra magica che Sekai dopo l'incidente si ritroverà sul petto, cosa strana sin da subito è però che lui non insegue Sekai per le epoche ma sarà lei che lo incontrerà mentre lui è intento a stravolgere guerre, creare miseri e caos nel corso delle varie epoche.
<b>FINE SPOILER</b>

Il problema è che la trama da un certo punto in poi non spiega NULLA (e stiamo parlando di 4 numeri sottiletta!), non si capiscono alcune relazioni tra i personaggi (figuriamoci quelli secondari); inoltre il manga non ha una vera conclusione.

L'unico pregio sono in effetti i disegni della Saito, che mi fanno dare 2 al posto di un 1 strameritato. È veramente l'unico manga che ho acquistato e di cui mi sono pentita; non l'ho venduto perché sta lì a memoria del fatto di non lasciarsi mai più abbindolare da una copertina.

Utente5795

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Utente5795

Volumi letti: 4/2 --- Voto 5
Dopo il successo ottenuto con il progetto multimediale di <i>Utena</i>, nel 2002 il team dei Be-Papas tenta una nuova collaborazione: così nasce il qui recensito <i>World of the S & M</i>, brevissima serie di soli due volumetti (nell'edizione nipponica), frutto degli sforzi di Chiho Saito, che si era occupata della versione cartacea di <i>Utena</i> e qui torna ai disegni, e Kunihiko Ikuhara, che si riconferma come mente principale dei Be-Papas componendo storia e sceneggiatura assieme al collaboratore Seinosuke Ito. Le premesse di <i>S & M</i> paiono quindi positive, soprattutto considerando quello che è stato <i>Utena</i>, serie in grado di guadagnarsi un posto tutto suo nel mondo degli shoujo e non solo - il risultato purtroppo è di qualità nettamente inferiore a quanto Ikuhara & co. ci avevano abituati.

Il difetto più grave di questo manga è l'assenza di una vera conclusione - non è ben chiaro se ciò sia dovuto ad un mancato successo commerciale dell'opera o se fosse volontà degli autori stessi far finire tutto in maniera così repentina, fatto sta che la serie si è ufficialmente conclusa proprio quando la trama aveva acquisito un certo interesse e i personaggi cominciavano ad avere una caratterizzazione adeguata; di conseguenza i punti oscuri lasciati a proposito della struttura e delle intenzioni dell'opera non sono di poco conto, tanto che la stessa risulta infine piuttosto inconsistente.
<i>S & M</i> però fa veramente fatica a farsi valere anche senza considerare la conclusione mutila: le tematiche principali, ovvero il viaggio nel tempo e l'azione insidiosa e ambigua di forze demoniache sui protagonisti, vengono affrontate in maniera prevedibile e poco efficace, tanto da diventare logore e stereotipate nonostante le potenzialità - a ben poco servono i riferimenti all'esoterismo ed alla setta della Rosa Croce, vere e proprie costanti dello stile ikuhariano, poiché vengono presentati in maniera frettolosa e superficiale, lontana dalla somministrazione graduale e decisamente più ricca di pathos che venne attuata a suo tempo in <i>Utena</i>. Discorso simile si può fare per i personaggi, tutti piuttosto anonimi e privi di carisma.

I disegni della Saito contribuiscono solo in parte ad alzare il tenore del manga, poiché se da una parte sono gradevoli, eleganti e ricchi di particolari nei protagonisti, non brillano per quanto riguarda le ambientazioni, per poi diventare francamente approssimativi nei personaggi secondari.
L'edizione italiana rimane negli standard non esattamente soddisfacenti ai quali ci ha abituati la Planet Manga: il formato delle pagine è buono, così come la poco apprezzata edizione "a sottiletta" non è fastidiosa in vista della brevità dell'opera, ma la resistenza della carta e la qualità dell'inchiostro e della rilegatura lasciano desiderare.
In conclusione, <i>S & M</i> è un manga appena abbozzato e decisamente trascurabile, che non mi sento di consigliare nemmeno a chi ha avuto modo di apprezzare i Be-Papas con <i>Utena</i>, serie alla quale reindirizzo fortemente chiunque voglia provare quanto questo gruppo di artisti sa realmente offrire.


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Sonoko

Volumi letti: 4/2 --- Voto 2
Ho comprato quest'opera praticamente a scatola chiusa, dato che avevo apprezzato molto diverse opere della Saito... che grosso errore!
La storia mi pare completamente sconnessa, con la protagonista che saltella qua e là nel tempo senza criteri ed inseguita dal sosia (?) del solito bel senpai di turno, che ha come unico scopo quello di saltarle addosso... Poi c'è Saveur, un bimbetto dal vestitino a volants di cui non ho compreso il ruolo, e una bambola magica che mi ha ricordato l'orsetto de Il magico mondo di Paul... Vorrei riuscire a descrivere meglio la trama, ma proprio non mi riesce.
L'edizione è pessima, con quelle solite sottilette in stile Planet, ed il finale inesistente. Sono davvero contenta di essere riuscita a rivenderlo, anche se al 50% del suo valore.
Il mio voto è 2 e non 1 unicamente perché lo stile di disegno è molto bello.

NTO87

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NTO87

Volumi letti: 4/2 --- Voto 5
Tralasciando la fastidiosa edizione a sottiletta propinataci, sicuramente World of the S&M non è un'opera che mi ha colpito positivamente nel suo complesso.
Dal punto di vista grafico, il disegno della Saito è più che buono, elegante, curato e delicato, anzi, forse questo è il titolo della sensei che ho maggiormente apprezzato per quanto riguarda i disegni. Purtroppo questo non basta a salvare l'opera che, pur partendo da una base storico- fantasy che si sarebbe potuta rivelare interessante, lascia il lettore con la sensazione di essere stato preso in giro! La fine è in realtà è una non-fine che non chiarisce nulla, non rivela nulla, non conclude nulla se non quel singolo episodio di cui trattano gli ultimi due volumi (edizione italiana), dove siano finiti Sekai e Saveur e come proseguano le loro avventure non ci è dato sapere.
Naturalmente questo perché la serie è dichiarata conclusa, almeno dall'editore, ma se fosse soltanto sospesa (ma in tal caso non avrebbero dovuto scrivere la parola fine sull'ultimo volume!) e ci fosse la possibilità di leggere la prosecuzione sarei pronta a dargli una nuova valutazione che, viste le premesse, POTREBBE essere positiva. Ma per il momento non mi sento di consigliarla a nessuno.