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Aminako

Volumi letti: 14/14 --- Voto 9
"Generation Basket" racconta le vicende di un gruppo di ragazzi che cerca di fare decollare il proprio club scolastico sportivo. Come ogni club anche il loro vive sfide importanti: quella della sopravvivenza a seguito del cambio generazionale e quella del mantenimento di una reputazione sportiva a livello territoriale. In questo contesto entrano in scena i nostri due protagonisti, Akane e Hitonari, che dopo delle iniziali resistenze e scambi decidono di aderire al progetto di questa squadra di Basket con l'obiettivo primario di essere competitivi non perdendo di vista il fattore divertimento.

Akane e Hitonari sono accomunati dall'essere due teste calde e possedere un carattere scontroso poco incline al rispetto delle regole. Tra di loro si instaura un rapporto in cui coesistono la rivalità e la complicità perché entrambi vogliono essere "i protagonisti" e allo stesso tempo tempo non riescono a fare a meno l'uno dell'altro. E quindi tra dialoghi crudi e sguardi di intesa si trovano a trascinare una squadra di ragazzi che si lascia contagiare dal loro entusiasmo.

Nella storia possiamo distinguere tre fasi a mio avviso:
- la prima iniziale delle scosse di assestamento: attriti tra condizionamenti, motivazioni individuali e conoscenza tra i personaggi;
- la seconda di creazione dell'insieme; l'evoluzione dei personaggi e del rafforzamento della sinergia della squadra;
- la terza più matura della presa di consapevolezza dei protagonisti e la scelta della strada da intraprendere.
Tutto questo in una cornice di scorribande, dinamiche di gruppo e gag divertenti che fanno vivere pienamente la quotidianità e lo spirito di una "generazione basket" che vuole vivere la propria età e la passione per lo sport senza responsabilità che vadano oltre il lancio della palla nel canestro. Con gli occhi di un adulto sarebbe immaturità, con gli occhi di un adolescente è sopravvivenza - vivere le passioni con divertimento e senza obblighi.

Le tavole, in bianco e nero, e a colori, sono curate sia nel disegno della figura che nella scelta del loro abbigliamento.
Generation Basket merita un posto nella libreria dei lettori di manga sportivi e non. Il fascino di questo fumetto sta nella capacità dell'autore di coinvolgere il lettore nella quotidianità di questi ragazzi e nei loro sentimenti senza occuparlo per interi volumi in partite di basket infinite. Racconta lo sport, ma con equilibrio e capacità di lettura del contesto.


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okoi

Volumi letti: 14/14 --- Voto 6
Una premessa è necessaria: I'll - Generation Basket è il primo manga sportivo che ho letto seriamente, e non mi intendo per nulla di basket; ho deciso di seguire la serie per "fedeltà" all'autore (chiedendomi oltretutto come si potesse passare dal basket al fantasy steampunk). Quello che ho trovato è stato un manga per molti versi decisamente immaturo, con qualche punto veramente di valore ma che continuamente rischia la banalità, a partire dalla trama: la serie ruota intorno a due ragazzi, Hiragi e Tachibana, che si riconoscono a vicenda come compagni di squadra per elezione, tanto grande è la loro affinità sul campo. Seguiremo la Kouzu, squadra in cui giocano i due, verso la finale di campionato, imparando a conoscere i protagonisti, la loro allenatrice, i loro vecchi e attuali compagni di squadra e i loro avversari.

Iniziamo con la caratterizzazione dei personaggi: l'ingenuità di fondo del manga si nota soprattutto su questo versante. Tachibana è una macchietta, gli altri giocatori non lo diventano perché semplicemente non viene loro dato abbastanza spazio, i comprimari sono praticamente invisibili. Se si ha avuto l'occasione di avere fra le mani un manga o anime per ragazzi fra i più classici, si avrà presente il carattere di Tachibana, tipico fino ai limiti della noia nel suo essere schietto, ribelle, indelicato e vagamente ignorante; e si conoscerà a menadito anche il carattere opposto del coprotagonista - rivale, taciturno e tormentato, incapace di esprimere i propri sentimenti, tipo che è qui impersonato a perfezione da Hiragi. Quasi non serve specificare come i due siano dei veri e propri talenti naturali nel basket. Abbiamo poi la ragazza del boss, eterna innamorata e ignorata, l'amica intraprendente, il timido, quello che ha poca fiducia in sé stesso, il leader, la sexy, il delinquente redento … insomma, non ci siamo: i personaggi sono talmente stereotipati che basta vederne il viso per capirne il ruolo nella vicenda; i ragazzi risultano simpatici per il semplice fatto che sembra quasi di conoscerli da sempre. E probabilmente non è solo un'impressione.

Passiamo ai dialoghi. Come sopra, se avete presente qualche shounen potrete tranquillamente anticipare la maggior parte delle battute, che esprimono variamente concetti ed emozioni che (ma dai, che novità!) vertono per la maggiore sulla fiducia reciproca, l'amicizia, lo spirito di squadra, la lealtà, il credere in se stessi. Tuttavia, non me la sento di stroncare del tutto il testo, che ha comunque la capacità di coinvolgere, visto che non sfocia mai nello scontato, nonostante la sua prevedibilità.

Per quel che riguarda i disegni, sono davvero belli, curati nei dettagli, dinamici nelle scene clou. Ho fatto fatica a capire passaggi e azioni, e non credo che la cosa sia dovuta solo alla mia ignoranza in materia, ma nel complesso resta sempre molto bello da vedere. Inoltre, ho apprezzato la cura con cui Asada ha ricostruito ambiente e vestiario: sembra di essere tornati in direttissima agli anni '90.

In generale, il manga ha numerose pecche, ma si fa leggere. Ho preferito la prima parte, in cui veniamo a conoscenza dei personaggi, impariamo ad apprezzarne i punti di forza e il carattere, anche attraverso alcuni episodi fra loro slegati che fanno da introduzione. A mio parere, dal momento in cui la Kouzu entra nel torneo la vicenda diventa lentissima, si trascina canestro dopo canestro fino a culminare in un'estenuante partita finale che si dilunga per pagine e pagine. La tentazione di mollare la serie è stata grande, almeno finché non ho finalmente raggiunto la conclusione dello scontro: indescrivibile perché talmente bella, coinvolgente e intensa da togliere il fiato. Nella conclusione dell'ultima partita che vediamo nel manga ho riconosciuto Asada, ho rivalutato la serie (che si è solo da questo punto garantita la sufficienza) e, purtroppo un po' tardi, I'll - Generation Basket è finalmente riuscito ad emanciparsi dagli stereotipi che gli tranciavano le gambe, sviluppandosi in maniera coraggiosa e profondamente commovente. Intensità che - forse con una punta di crudeltà dell'autore - si è protratta fino alle ultime pagine, che cambiano di parecchio lo scenario del manga e il suo senso complessivo (si può dire che abbiamo finalmente la "generation" del titolo) e che rappresentano delle vere e proprie perle, pur non allontanandosi di molto dai classici temi shounen.

Il mio voto è 6, giustificato dal sapore di già visto che si ha costantemente in bocca durante la lettura. Bisogna sicuramente tener conto del fatto che il manga non è fra i più nuovi e forse risente dell'età, oltre che del target cui è rivolto, ma il fatto che Asada sia riuscito a mettere in piedi una conclusione così bella mi spinge ad essere severa nei suoi confronti: a fronte di una certa abilità di scrittura e di disegni così eleganti era più che possibile confezionare qualcosa di più creativo e intenso, non necessariamente rispetto ai temi ma piuttosto nel modo di elaborarli. Consigliato solo a chi ama gli spokon e a chi apprezza gli shounen perché sono shounen; sconsigliato a chi non capisce cosa ci sia di emozionante in un pallone che si infila dentro un cerchio e a chi non ha mai avuto un rivale per la vita: potreste non arrivare vivi all'ultimo volume.


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Mak15

Volumi letti: 19/14 --- Voto 8
Ho acquistato tutta la serie dopo aver letto i commenti molto positivi nei vari forum. Io, fan super accanito di "Slam Dunk", volevo vedere (e leggere) con i miei stessi occhi se effettivamente questo manga fosse all'altezza del più blasonato "rivale". Ebbene, sono giunto alla conclusione che pur avendo come centro gravitazionale lo stesso sport, il basket, il modo di viverlo e raccontarlo è completamente diverso. Rimango, tuttavia, convinto che nel complesso "Slam Dunk" rimane un prodotto irraggiungibile e per certi versi leggendario, ma Generation Basket pur presentando alcune "scopiazzature" riesce ad affermare tutta la sua indipendenza e originalità. Anche qua troverete le risse facili, le rivalità tra compagni di squadra, la personalità stravagante di Tachibana che tanto potrebbe rievocare quella esuberante di Hanamachi; in realtà hanno molto meno in comune di quello che l'apparenza può dare a credere.

Dopo questo breve, ma doveroso parallelo, passo a trattare quello che è l'opera "Generation Basket" solo e soltanto come entità unica e indipendente.
Tachibana e Hiragi sono due ragazzi difficili; il primo è un giovane arrembante e atletico, ma dotato di limitate capacità tecniche, il secondo è una super promessa del basket giapponese che però, a causa delle forti pressioni familiari, decide di smettere. Anche Tachibana una volta entrato alle superiori prende questa decisione. I due si ritrovano cosi insieme all'istituto Kouzo, non certo rinomato per la squadra di basket. Nonostante ce la mettano tutta, il basket fa parte della loro vita e ben presto si ritrovano nella stessa squadra. Inizia cosi una serie di avventure che li porterà insieme ai vertici del basket nipponico.
Devo dire che inizialmente i primi minimanga (li chiamo cosi perché sono veramente bassi e veloci da leggere) non mi hanno fatto una grande impressione. Non vedevo tanti spunti interessanti e i personaggi mi sembravano essere troppo stereotipati e poco differenti l'uno dall'altro (soprattutto i due protagonisti). In realtà il manga, o almeno per quanto mi riguarda, inizia dal volume 11. La storia prende una dimensione più profonda, si comincia a scoprire il passato di ogni personaggio, le sue lotte e le sue paure. Ogni cosa viene raccontata con una velo di malinconia e di poesia. Ogni manga finisce spesso con un episodio denominato "special" che esula in parte dal filo narrativo della storia per raccontare uno stralcio di vita passata di uno dei protagonisti. Ciò rende il tutto più completo e godibile. Quello che ne viene fuori non è soltanto un manga sportivo per gli amanti del genere, ma una vera e propria storia, profonda e per certi versi toccante.

theblonde

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theblonde

Volumi letti: 20/14 --- Voto 10
Meraviglioso. Non c'è termine più adatto a descrivere GB!
I motivi per non perdere questo lavoro sono davvero molti, primo fra tutti, la capacità dell'autore di mescolare, in maniera incredibile, vita quotidiana ed avvenimenti, amicizia e rivalità, dolcezza e testardaggine
La storia può apparire banale, ma solo nelle prime 20 pagine, dalla 21 in poi ti accorgi che stai entrando nel mondo familiare dei pensieri e delle emozioni, in grado di tenerti incollato al volume fino alla fine.

I disegni sono eccellenti:un tratto pulito e ordinato ma sempre curato nei minimi dettagli, dal personaggio allo sfondo. I ragazzi di Asada sono realizzati in modo impeccabile, non solo hanno una loro personalità a tutto tondo, ma addirittura uno stile di abbigliamento e di gioco assolutamente personale che li distingue dagli altri.

GB non è solo un manga, ma un'opera d'arte! Da leggere assolutamente, ma mi sento in dovere di avvisarvi: la lettura di questo lavoro vi lascerà nel cervello tanta voglia di riflettere, nel cuore una strana nostalgia, e in bocca il retrogusto dolce-amaro di una gioventù ribelle e malinconica al contempo.

Recensione completa: https://sites.google.com/site/svetlmangapage/i-ll-ckbc


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ludo94

Volumi letti: 14/14 --- Voto 8
Questo bellissimo manga è incentrato sulla storia di due adolescenti molto problematici, Akane Tachinaba e Hitonari Hiragi, che per motivi differenti hanno l'intenzione di lasciare il basket. Ritrovatisi nello stesso liceo, il Kouzu, i due protagonisti ricominciano a praticare questo meraviglioso sport, dando vita ad una squadra fortissima. Nonostante la trama si avvicini molto a quella di Slam Dunk, dalle tavole di Asada è nato un manga innovativo, in cui le partite e i momenti dedicati al basket sono intervallati dai pensieri e dagli avvenimenti che caratterizzano i personaggi. Il tratto di Asada risulta lineare e chiaro e il ritmo della storia incalzante. Consiglio Generation Basket a tutti, soprattutto a coloro che amano il basket e a cui è piaciuto Slam Dunk.


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B. frank

Volumi letti: 14/14 --- Voto 9
Uno manga straordinario, creato dal maestro Asada; una storia incentrata sul basket e sul carattere, non sempre normale dei protagonisti, che sono i giocatori di una squadra, il Kouzu BC che da sconosciuta diverrà temuta e quasi imbattibile. Ho trovato l'opera straordinaria, come fu straordinario Slam Dunk quando lo lessi all'epoca; ritengo, che, anche se ambedue i manga parlino di basket e abbiano una trama in comune, siano splendidi per motivi differenti; infatti, trovo il tratto di Asada molto più realistico e le storie dei personaggi sono descritte meglio rispetto al manga del maestro Inoue.
Consiglio vivamente la lettura di questo manga, sia a coloro che praticano il basket(perché secondo me si ritroveranno molto) sia a coloro che non conoscono affatto questo sport molto interessante e avvincente.