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DarkSoulRead

Volumi letti: 17/17 --- Voto 7
“Poverino… Com’è possibile che tu sia così perfetto per soddisfare le mie voglie? Nel vederti alla mia mercé incapace di oppormi resistenza sei cosi tenero e amabile che mi viene da piangere…. Jeremy… Io ti amo!
Perché ti faccio del male? Sai… deve essere perché le creature innocenti possono essere solo ed esclusivamente profanate”

Quando la madre sposa Greg, un facoltoso aristocratico inglese, la vita di Jeremy viene travolta dal terrore. Greg, avente già due figli dal precedente matrimonio, accoglie con gioia la nuova moglie nella sua sfarzosa villa a Lynn Forest, e si dimostra da subito oltremodo amorevole e premuroso nei confronti di Jeremy, rivelando ben presto la sua mostruosa natura. Durante la notte, il patrigno entra nella camera del ragazzo, isolata dal resto della casa, e abusa di lui.
Le violenze sessuali vengono perpetrate nel tempo, diventando sempre più brutali e raccapriccianti, fino a compromettere pesantemente la stabilità emotiva di Jeremy, che riporta traumi psicologici inenarrabili.

Moto Hagio, celeberrima autrice del Gruppo 24, inscena una premessa tenebrosa e magnetica, che svela sin da subito la natura impudica del racconto, proiettandoci in una fiaba oscura dai toni dannatamente evocativi.
Lynn Forest, nella sua inquietante messinscena, si rivela il fiore all’occhiello del manga in toto: dal vento che soffia tra gli alberi del bosco che circonda la villa, ai corridoi bui costellati di stanze chiuse a chiave affacciate sulle scale, tutto contribuisce a creare un’atmosfera soffocante e opprimente, lì dove le disperate grida di Jeremy soffocano nel silenzio.
Silenzio necessario secondo il ragazzo: la madre è troppo fragile per sopportare il peso della verità, dato che ha già tentato il suicidio dopo la morte del marito. Non può mortificarla confessandole che l’uomo che ha sposato è un pedofilo.
E allora Jeremy subisce tacendo, con gli occhi gonfi di lacrime e le urla soffocate in gola.
La sua è una via Crucis, una spirale vischiosa di umiliazioni e autoflagellazione dalla quale sembra impossibile uscire senza scartavetrarsi l’anima.

Non è soltanto per timore di ferirla che Jeremy non rivela a sua madre gli abusi di Greg. Il bambino si sente sporco, colpevole, come se fosse lui ad aver tradito Sandra — così la chiama sempre, mai “mamma” — vittima di un’ossessione edipica nei suoi confronti. E se Sandra fosse consapevole di ciò che accade a Lynn Forest e tacesse soltanto per non minare la sua nuova, agiata condizione familiare? Se Jeremy fosse stato il prezzo da pagare? Il tributo silenzioso per una vita sfarzosa e senza preoccupazioni?

Jeremy inizia ad identificare la scuola come una forma di evasione dalla prigione di Lynn Forest, e seppur con evidenti problemi relazionali dovuti ai traumi degli abusi, riesce a stringere le prime amicizie.
Ma il convitto non basta, le distrazioni scolastiche ovattano soltanto in parte il dolore del ragazzo, che nel week end si vede costretto a tornare dal suo aguzzino. A Greg, ormai del tutto disinteressato a Sandra, importa soltanto una cosa: possedere Jeremy.
L’incubo continua, la libidine di Greg si fa sempre più feroce e predatoria, e Jeremy diventa l’agnello sacrificale all’altare delle depravazioni sessuali del patrigno. I solchi nella psiche del fanciullo si fanno sempre più profondi, possibile che nessuno a Lynn Forest si accorga di nulla?

“Quando un amore eccessivo si discosta, anche solo di poco, dai nostri ideali e dai nostri sogni… non siamo più capaci di sopportarlo”

Se nella prima parte la narrazione risulta centrata e avvolgente, dopo un evento cruciale — che per evitare spoiler non rivelerò — le vicende perdono gradualmente mordente.
Struggente la fase di metabolizzazione del trauma: Jeremy arriva quasi a convincersi che quelle subite non fossero violenze sessuali, ma una forma d’amore. Perché se lui e Greg si sono amati, allora ricordare fa meno male.
L’introspezione post-traumatica, pur interessante e coerente con il tono dell’opera, si dilunga più del necessario, appesantendo il ritmo e smorzando l’impatto emotivo dei primi numeri.
Purtroppo “A Cruel God Reigns” si trascina oltre il necessario, continuando a lungo dopo aver già detto tutto. Il racconto finisce così per perdersi in annacquamenti narrativi e siparietti scolastici riempitivi, che sul piano contenutistico non aggiungono nulla di realmente significativo.

Ottima la caratterizzazione dei personaggi, anche se in quasi tutti — Jeremy in primis — emerge una bisessualità latente che tende a uniformarli, rendendoli talvolta meno distintivi. Anche Ian, primogenito di Greg e una delle figure più sfaccettate dell’opera, non fa eccezione.
L’elegante tratto di Moto Hagio raggiunge ancora una volta il suo apice espressivo nella raffigurazione di bellezze pure e androgine. Jeremy incarna il classico “angelo dai riccioli d’oro” a cui l’autrice ci ha abituati, un attore di carta già visto in opere come “Il cuore di Thomas”, “Il clan dei Poe” o “Marginal”.
Ian, invece, con il suo design da bello e maledetto — lunghi capelli setosi, sguardo fiero e temperamento impulsivo — richiama esplicitamente lo stereotipo reso celebre da Fuyumi Souryo con Rei Kashino in “Mars”.
L’autrice ci regala tavole di grande impatto visivo e allegorico, come quella in cui Greg, armato di forchetta e coltello, banchetta con il cuore di Jeremy: una potente metafora del desiderio carnale e della totale spoliazione emotiva subita dal ragazzo.

Moto Hagio alterna con grande maestria temi scomodi come la pedofilia a riflessioni profonde sul senso di colpa, dando vita a una scioccante tragedia shakespeariana dai toni cupi e disturbanti.
Purtroppo, l’opera risulta letteralmente spaccata in due: alla seconda parte manca la tensione iniziale e rischia di risultare prolissa e monotona, causa anche le alte aspettative suscitate dal folgorante incipit.
Eppure, se si riesce a soprassedere su questi difetti, che per lunghi tratti rendono la lettura tutt’altro che scorrevole, ci si troverà di fronte a un manga potente e divisivo, la cui bellezza selvaggia riesce a far vibrare le corde più intime dell’anima, scuotendola nel profondo.


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kirk

Volumi letti: 17/17 --- Voto 8
Non sempre vincere premi prestigiosi come il premio Tezuka o il fatto di avere un(a) grande artista alla regia significa avere qualcosa da dire… Ma in questo caso l’opera merita anche se i primi volumi sono stati sgradevoli da completare anche per la figura più maligna che resterà sempre in scena, Greg, il quale non riuscirà mai a piacermi.
Chi mi conosce sa che ci sono cattivi che mi sono rimasti nel cuore, quasi tutti quelli di Hokuto no Ken, che non erano stinchi di santo. Ma Greg è fetente e mi dispiace che l’autrice non abbia voluto portare alla conclusione logica la storia della sua prima moglie, Lilia… non vorrei fare spoiler ma sono costretto, ad un certo punto della storia Jeremy sospetta che quell' uomo abbia torturato la moglie come faceva con lui e che l’abbia uccisa: per non far sapere a nessuno la verità ha usato un altro cadavere… purtroppo anche Lilia ha le sue colpe perché alla fine è vero che tradiva il marito. Ma questo ci pone una situazione di fatto: ogni personaggio un po’ scandagliato dall’autrice in questa storia è malato almeno un po’ di mente: uomini bisessuali con il piacere della tortura, ragazzi che si vendono, quella che gira nuda per casa, il bambino che mette incinta la sorella… tante cose malate e tante cose crudeli: ragazzini che vengono comprati o stuprati e ti chiedi a cosa si sia ispirata la sensei…. Certo qualcosa lo troviamo anche in Keiko Takemiya ma ecco se devo lamentarmi di un altra cosa come la presenza di Greg questa è il veloce lieto fine. Forse non si poteva fare diversamente e forse è meglio rispetto a storie ben più sdolcinate: ho già parlato di questo punto debole di tantissime autrici non solo di shonen ai ma anche di yaoi.
Almeno qui Jeremy fa sesso con chi vuole e quando vuole… ma all’inizio della storia ha una fidanzatina e gli costa tanto separarsi da lei ma poi le figure femminili nella sua vita scompaiono, diventano amiche, il disgusto per gli uomini diventa amore, cosa possibile e in altre autrici trattato peggio con conversioni dall’eterosessualità all’omosessualità velocissime…
Comunque l’opera anche se la partenza non è granché merita da parte mia almeno un otto.


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Vlad l'impalatore

Volumi letti: 1/17 --- Voto 6
Conobbi Moto Hagio con "Il clan dei Poe", piacevole lettura di questa celebre mangaka vincitrice di numerosi premi tra cui l'Osamu Tezuka Cultural Prize e di cui la J-Pop sta dedicando una collezione che comprende diversi titoli per la prima volta pubblicati in Italia.

Lo stile grafico a me piace molto, curato, delicato e la J-Pop ne ha fatto una edizione di ottima qualità, come tutti i volumi dedicati a questa autrice.
Al momento ho letto l'unico volume appena uscito, il primo, che cercherò di recensire.

ATTENZIONE, SPOILER SUL VOLUME 1.

Jeremy è il protagonista indiscusso di questa storia, inizialmente vivace sedicenne di Boston con una normalissima vita fatta di amici, una fidanzatina, e una madre divorziata, Sandra, un po' troppo fragile emotivamente ma molto femminile, aggraziata e a quanto pare molto legata al figlio; Quest'ultima presto conoscerà Greg, un ricco signore, anch'egli vedovo e presto i due si fidanzeranno con la promessa di un matrimonio imminente.
Jeremy, inizialmente felice per il nuovo avvenire della madre visibilmente rinata, subirà un forte trauma nello scoprire praticamente da subito l'amore possessivo del futuro patrigno che si dichiara a lui con voracità, imponendo il suo profondo desiderio sessuale; il ragazzo fugge sconvolto da tale proposta, lui non è omosessuale e desidera solo vivere la sua felice relazione con la coetanea.
Questo rifiuto porta Greg ad abbandonare la madre di Jeremy che, sconvolta da questo abbandono (senza conoscere le vere motivazioni) , tenta il suicidio; Jeremy, stravolto cerca di assisterla ma la madre invoca dolorante Greg..... e riluttante gli telefona chiedendogli di tornare; qui entra una scena decisiva: Greg gli confessa nuovamente il suo amore, ama più il ragazzo che sua madre e lo minaccia: o Jeremy passa una notte di passione con lui a Salem, oppure lui abbandonerà definitivamente Sandra, nonostante il tentato suicidio per lui.
Ora, in questo punto io sinceramente mi sono fermato a riflettere e provare a immedesimarmi : se questo Greg preferisce abbandonare mia madre se io non vado a letto con lui, va da sé che Greg non merita assolutamente di frequentare mia madre!! E' chiaro che non la ama! E inoltre è un uomo subdolo, ipocrita e doppiogiochista. Quindi se voglio il bene di mia madre le racconto tutto, ma proprio tutto senza nascondere i dettagli più indecenti! Anche se sarà sicuramente difficile, umiliante e penoso, ma è l'unico modo per farle capire che razza di spregevole persona stava per sposare! Mostrare il vero volto di quell'uomo per me significava amare davvero la madre e salvarla. E non sarebbe certo Jeremy a doversi vergognare di aver ricevuto una proposta indecente e disgustosa , semmai è Greg a doversi vergognare! Un uomo così andrebbe assolutamente allontanato ed evitato con decisione.
Se si chiariva tutto in questo punto, il resto veniva da sé, con calma......
Invece l'incredibile ingenuità, immaturità e debolezza del giovane Jeremy gli fa credere che per il bene della madre deve sacrificarsi e andare a letto con un uomo che detesta! Davvero non ne capisco il senso!!
Come si può dare in pasto la propria madre a un uomo che ti ricatta e ti mette davanti a tali premesse?

Naturalmente la scelta di Jeremy di fare sesso col futuro patrigno porterà a precedenti che lo renderanno perennemente ricattabile, in una spirale di umiliazioni, traumi psicologici e stupri destinata a non avere fine.
Come si intuisce, Greg dopo aver avuto il corpo del ragazzo torna da Sandra e i due si sposano rapidamente, Jeremy dovrà frequentare il patrigno suo malgrado perché ora è di famiglia, vivendo costantemente da quel momento nella vergogna e nell'ipocrisia verso la madre, ma soprattutto verso il mondo intero.
Incredibilmente ingenuo nel pensare davvero che l'uomo scusandosi si sarebbe fermato, cade più volte nelle trappole psicologiche tese da Greg, che inevitabilmente abusa di lui con costanza.
La conseguenza prevedibile è che col tempo il ragazzo diventa sempre più cupo, diffidente, guardingo, perennemente in fuga dal patrigno che lo cerca con violenza .

Una lettura molto drammatica, a tratti anche disturbante e penosa nel constatare il triste destino di Jeremy, ma d'altronde fu lui stesso, cedendo a quel ricatto assurdo di cui parlavo prima nel primo volume, concedendosi a Greg la prima volta, a dare vita a questa escalation di violenza e disperazione;
Non sono proprio riuscito a immedesimarmi nell'ingenuità e debolezza di Jeremy che non ha avuto il coraggio e la forza di denunciare tutto subito alla madre, potendo salvare anch'essa da un matrimonio fasullo, felice solo all'apparenza.
Ma è chiaro che non tutti ragioniamo allo stesso modo e molte persone fanno scelte che in un primo momento a loro sembrano giuste seppur discutibili.
Inoltre, seppure il primo volume è ben scritto, ho trovato che la trama avesse alcune contraddizioni: quando Sandra andrà poco dopo a vivere a Londra con Greg e Jeremy un giorno dirà al figliolo : "Ti amo Jeremy, sei la persona più importante della mia vita" .... talmente importante che quando Greg qualche mese fa ti ha lasciato tu hai tentato il suicidio con tuo figlio in casa!? Se ami tuo figlio a tal punto, perché tentare di gettare via la tua vita per un altro uomo appena conosciuto ?! Queste contraddizioni mi hanno lasciato perplesso.

Le premesse sono chiare: l'autrice vuole puntare i riflettori sul doloroso, delicato e travagliato rapporto tra un uomo violento, scaltro e la sua fragile, debole vittima di abusi e stupri e le sue conseguenze psicologiche, una lenta discesa nella disperazione e nell'orrore quotidiano che la parte lesa si trova a vivere.
Non la ritengo una lettura adatta a tutti, soprattutto a chi è sensibile a queste tematiche, poiché si parla di un'opera parecchio lunga, di ben 10 volumi corposi.
Consiglio la lettura soprattutto agli amanti di Moto Hagio.


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Zahyu

Volumi letti: 17/17 --- Voto 10
"Zankoku na kami ga shihai suru", anche noto come "After us, Savage God / A Cruel God Reigns in Heaven", è nato dalla mano dell’autrice Moto Hagio nel 1992, e nel 1997 ha vinto il Tezuka Osamu Cultural Award Prize.

Le vicende si concentrano su Jeremy, un ragazzo di Boston che, dopo che la madre si risposa, viene ripetutamente abusato dal patrigno.
La storia si focalizza sui sentimenti provati dal ragazzo e su come affronta il suo tragico destino, sprofondandolo lentamente in un abisso di odio, dolore e desiderio di vendetta.

La cosa più bella di questo manga è il modo in cui l'autrice riesce, attraverso i suoi disegni, a trasmettere tutte le sensazioni, i tormenti e la sofferenza di Jeremy al lettore. Lo stile, essendo particolare e di certo non moderno, potrebbe non piacere a tutti ma si adatta perfettamente alla storia, che non potrebbe essere rappresentata meglio.

Quest’opera non va assolutamente presa alla leggera, me ne sono resa conto dopo averla letta per la seconda volta: oltre che trattare tematiche che ancora oggi purtroppo rimangono nell’ombra, come lo stupro e le violenze sui maschi, è anche una denuncia contro i pregiudizi e gli stereotipi della società sull’argomento.
Come possiamo vedere anche dal manga, infatti, nei casi di abuso sessuale su di un uomo è la vittima ad essere accusata di aver “sedotto” l’aggressore perché è difficile credere, anche di fronte a delle prove, che qualcuno possa compiere questo genere di atti su un altro uomo.
Tutto ciò crea nella vittima un senso di profondo dolore e frustrazione, e se non curato propriamente il trauma porterà una serie di conseguenze e disturbi che deterioreranno ancora di più la vita di chi ha subito le violenze. Jeremy è l’esempio di come tutto questo ti porti in una condizione di non ritorno e di come, dopo aver toccato il fondo, sia difficile e faticoso risalire.

L’unico lato negativo di questo manga è che purtroppo non è uscito dal Giappone e perciò non sono molte le persone che lo conoscono e che l’hanno potuto apprezzare. Per me è stata veramente una scoperta perché qui sono riuscita a trovare tutto quello che cerco in un manga. Posso dire senza dubbio che è una delle opere migliori che ho letto finora.