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Fabbrizio_on_the_Road

Volumi letti: 43/43 --- Voto 3
Mi fa veramente strano pensare che all’inizio del 2012, quando “Toriko” sbarcò in Italia grazie a Star Comics, si respirasse una trepidante attesa per quello che sembrava dovesse diventare uno degli shonen più importanti dell’epoca. In particolare, si puntava molto sull’idea che potesse essere un possibile erede di “One Piece” e non a caso per pompare l’anime vennero realizzati con quest’ultimo diversi crossover. Ma nonostante tutti gli sforzi pubblicitari, qualcosa deve essere andato storto. Perché oggi il manga di Mitsutoshi Shimabukuro sembra caduto nell’oblio, un’opera della quale non si è più parlato e nessuno sembra ricordarselo. Anche nella mia personale esperienza è rimasto il ricordo di un’opera che tutti cominciarono, ma che ben pochi portarono a termine. A che cosa è dovuto questo allontanamento di massa? Com’è possibile che un’opera così tanto spinta a livello di marketing sia sparita dalle menti dei lettori? Semplice, “Toriko” è manga mediocre che ha avuto uno sviluppo a dir poco atroce. Durato ben 43 volumi, ha progressivamente perso il proprio pubblico e non è stato minimamente in grado di lasciare anche un piccolo segno tra coloro che nel bene o nel male l’avevano seguito fino alla fine.

Spinto dalla voglia di avere una visione più chiara su un’opera che inizialmente mi aveva colpito per poi deludermi a bomba verso la fine, decisi qualche mese fa di rileggerlo tutto, sia nella speranza di rivalutare le parti che mi erano sembrate più brutte, ma anche col timore di dover accettare il fatto che il manga fosse stato pessimo fin dal primo numero, dovendo ammettere quindi di aver avuto un abbaglio iniziale. In realtà non si è rivelata corretta nessuna delle due ipotesi, perché “Toriko” è effettivamente un manga passabile per una buona porzione di tempo, ma che viene rovinato da un’evoluzione degli eventi talmente povera e sconclusionata da rovinare tutto quello che di buono si era visto prima.

Ma andiamo con ordine. Le premesse sono abbastanza buone, abbiamo una storia d’avventura con delle vicende discretamente interessanti, un disegno valido e una trama, per quanto semplice, piuttosto apprezzabile. Anche nella parte migliore del manga (la prima quindicina di volumi circa) risultano palesi alcuni limiti dell’opera: i personaggi sono imbarazzanti e totalmente privi di carisma, il mondo in cui è ambientata la storia e su cui ricadono spesso le attenzioni dell’autore non ispira troppa fiducia e in generale tutta la narrazione finisce per essere veramente troppo didascalica. Fiumi di testi per descrivere dettagli fini a sé stessi, dialoghi pedanti totalmente esagerati e interventi continui dell’autore che ci tiene a spiegarci la rava e la fava di ogni cosa che succede davanti ai nostri occhi. Insomma, la componente testuale è davvero eccessiva considerando la natura dell’opera e la qualità di scrittura dell’autore e talvolta finisce per ammazzare il ritmo della lettura. Eppure, nonostante questi palesi problemi, il manga fino a un certo punto funziona e la curiosità di leggere il capitolo successivo non manca mai. Ecco però che dopo gli eventi della “Zuppa del Secolo” le cose iniziano a farsi un po’ meno interessanti, quasi come se l’autore volesse mettere in pausa la traccia principale per sviluppare storie totalmente autoconclusive e che iniziano a farsi piuttosto ripetitive.

Tra i volumi 15 e 18 circa si fa largo nel lettore la consapevolezza che, se fino a quel momento aveva legittimamente sperato in un salto di qualità credendo di leggere solo le basi di una storia che sarebbe migliorata notevolmente, sia meglio abbassare le aspettative perché le modeste qualità dell’autore si fanno sentire sempre di più. Dal volume 20 in poi la trama prende una piega molto opinabile e le vicende si fanno decisamente più banali. È bene tuttavia sottolineare che il declino del manga, che in retrospettiva appare evidente e clamoroso, sia in realtà difficile da percepire a lettura in corso perché molto graduale. Anzi, occasionalmente sembra che l’opera possa tirare fuori qualche guizzo divertente e imprevedibile. Tutta la porzione di storia compresa tra i volumi 20 e 29 è un susseguirsi di aspettative e delusioni. La narrazione si fa estremamente altalenante e anche se alcuni eventi si salvano, il giudizio complessivo per queste vicende è insufficiente.
Eppure, questo è solo l’antipasto di ciò che si vede nell’ultima saga, quella tra i volumi 30 e 43. Qui si raggiunge l’apice del trash e del non-sense. Nulla ha più senso e ogni traccia narrativa si trascina con forza verso una conclusione sempre più agognata che tuttavia sembra non giungere mai. Un supplizio inenarrabile nel quale il difetto peggiore dell’opera, l’eccessiva verbosità, esplode in un susseguirsi di dialoghi interminabili, didascalie infinite che descrivono il vuoto cosmico nel quale sembra essere finita la mente dell’autore, ormai totalmente abbandonato da un racconto dove vale tutto. Gli ultimi volumi sono incomprensibili, dei polpettoni che mandi giù solo perché vuoi farla finita, ma la confusione della trama è tale che è impossibile giustificare una qualunque delle cose che si pareranno di fronte ai nostri occhi. Mi sbilancio nel dire che la saga finale di “Toriko” sia attualmente la cosa più brutta che abbia mai letto, se potessi dare un voto unicamente a questa parte di storia sarebbe un bel 1/10, giusto perché ritengo lo 0 troppo offensivo per qualunque opera sia il frutto, per quanto scadente, del lavoro di un uomo.

“Toriko” avrebbe dovuto fare una cosa molto semplice, avrebbe dovuto finire prima, molto prima. Di shonen che vanno avanti più del dovuto compromettendo le proprie qualità non ce ne sono stati pochi nella storia, ma vi assicuro che questo li batte tutti. Fosse durato una quindicina di volumi e avesse avuto una lettura più essenziale sarebbe stato un discreto manga battle d’avventura da leggere senza grosse pretese. Ma il punto è proprio questo. “Toriko” le pretese ce le ha eccome. È un’opera ossessionata da un world building mediocre che sacrifica tutto il resto, finendo per risultare ammorbante e tediosa. Personalmente non lo consiglio a nessuno, perché dello stesso genere c’è roba drasticamente più interessate e divertente. Da leggere al massimo per farsi un’idea di come non si scrive e non si realizza una storia di questo tipo. Perché per creare una storia e un contesto interessante in grado di catturare l’attenzione del lettore per più di 40 volumi ci vogliono molta fantasia e creatività, caratteristiche essenziali che in quest’opera senz’anima mancano totalmente.


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giuse200

Volumi letti: 29/43 --- Voto 10
Toriko è un manga molto diverso dai soliti, con argomentazioni diverse dalle solite e con luoghi e personaggi disegnati secondo uno stile un po' più datato rispetto ai manga di oggi (visto che l'autore ha lavorato con quello di Ken il guerriero, si è ispirato, nel disegnare il personaggio principale del suo manga, a Kenshiro).

Ciò che lo rende diverso è l'obbiettivo del personaggio principale: non so voi, ma io non ho mai letto un manga che parla di un ''cacciatore'', se così lo vogliamo chiamare, che va in cerca di animali dalla stazza enorme e che ha una forza sovrumana .C'è da dire anche che, come ha detto qualcun altro, o lo si ama o lo si odia.

Purtroppo le vicende narrate sono, sotto certi aspetti banali. Ad esempio, il fatto di andare a cercare cibo, poi ritornare, poi, di nuovo, andare a cercare cibo lo può rendere un po' più pesante del solito, tuttavia non induce al ''suicidio'' il lettore per la sua pesantezza, anzi. Posso dire di aver letto tutti i volumi e che, se volete immergervi in mondi con montagne giganti, nevi perenni, coccodrilli giganti, vi consiglio di leggerlo.

Adoro lo stile di disegno adottato, dall'inizio alla fine, e l'aggiunta di tutti quei retini che lo rendono un ottima fusione tra stile di disegno datato (ma non vuol dire brutto) e tecniche che si usano comunemente oggi e che, un tempo, venivano usate di meno. Vi consiglio vivamente di leggere questo manga, anche se, a me, leggendolo veniva una gran fame!


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Luke41

Volumi letti: 10/43 --- Voto 8
In questi ultimi anni è esploso il boom dei programmi culinari, dove esperti chef, cuochi improvvisati e gente qualunque si divertono a mostrarci come cucinare determinati piatti, tra vari dettagli e procacciamento degli ingredienti. Bene, a quanto pare neanche il mondo dei manga è riuscito a resistere a questa Cook Era, sfornando un fumetto improbabile ma efficace dal nome Toriko, che nel giro di poco è diventato uno degli elementi di punta della Shonen Jump (Shueisha) insieme a Naruto, One Piece e Bleach, conquistando il Giappone, e che pian piano si sta divulgando in tutto il mondo. E così, nel febbraio 2012, finalmente Toriko sbarca in Italia, edito dalla Star Comics tra varie promozioni e uno Special Price per la prima uscita.

-La trama: In un mondo in cui il gusto e la consistenza degli alimenti sono estremamente importanti esistono individui conosciuti come Gourmet Hunter, ovvero fornitori di alimenti di lusso che si specializzano nell'acquisizione di ingredienti e animali rari. Toriko è uno di questi cacciatori, ed il suo sogno è quello di trovare i più preziosi prodotti alimentari nel mondo e creare il menu definitivo, ovviamente. Da cacciatore abilissimo egli è regolarmente assunto da ristoranti e ricchi per cercare nuovi ingredienti e animali rari. Un uomo con capacità sovrannaturali, egli utilizza la sua incredibile forza e la conoscenza del regno animale per catturare bestie rare con l'obiettivo di realizzare il menù più delizioso mai preparato. Attualmente è accompagnato dal debole e timido chef Komatsu che, ispirato dall'ambizione di Toriko, viaggia con lui per migliorare le sue abilità culinarie e trovare gli ingredienti più rari.-

Una curiosa denominazione dei capitoli, che lì dove si poteva leggere Capitolo 1, in Toriko troveremo Gourmet 1, e per mio modesto parere ed esperienza personale, questa definizione prenderà sempre più piede e alla fine ci si troverà nella situazione di confondere spesso la parola "Capitolo" con la parola "Gourmet" senza che ve ne accorgiate.

Adesso arriviamo alla mia parte preferita, quella dedicata alla grafica: benché come primo impatto il design potrà sembrare semplicistico e dal genere demenziale, sfogliando un capitolo (anzi, un gourmet) ci si accorgerà presto che Mitsutoshi Shimabukuro è un disegnatore
eccezionale, con cura straordinaria nei dettagli (sopratutto per il cibo) e con tratti di impatto, simili a un mix tra Dragon Ball e One Piece.

Insomma, la lettura fila che è un piacere, con invitanti immagini di strani e straordinari ingredienti,
risate a non finire e colpi di scena degni di uno Shonen con la S maiuscola. Estremamente consigliato.
Buona lettura … e buon appetito!


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emanuele676

Volumi letti: 7/43 --- Voto 8
<b>Attenzione, possibili lievi spoiler</b>
Ho deciso di recensire questo manga, anche se ho letto solo sette volumi, perché penso di essermi fatto un'opinione abbastanza precisa.
“Toriko” è un manga scritto e illustrato da Mitsutoshi Shimabukuro. La serie ha fatto il suo debutto nella rivista Shonen Jump del maggio 2008. Ne è stato tratto anche un anime. In Italia è pubblicato dalla Star Comics a cadenza bimestrale dal 15 febbraio 2012.
"Toriko" è un manga molto controverso, o si odia o si ama. Molti lo odiano, ma a me piace!
Stiamo durante l'Era del buongusto e ci sono persone specializzate nel cacciare e raccogliere gli alimenti più ricercati e gustosi, chiamati fornitori di alimenti di lusso. Toriko è uno di essi, e il suo scopo finale è creare il menù definitivo. Durante la storia si sconterà con la Mafia Alimentare. Inoltre Toriko è anche uno dei quattro sovrani del cielo e, durante la storia, conosciamo anche gli altri tre.
La trama è molto lineare per il momento, e sembra svilupparsi per saghe di 4-5 volumi, direi un numero giusto per non annoiare troppo, ma sufficiente a sviluppare una storia. Un altro punto a favore è la grande fantasia nel creare animali e ingredienti ma anche i paesaggi, con fiumi di cioccolata e alberi-sigaro.
I disegni solo altalenanti: a volte sono carini e a volte sono "strani", ma nel complesso direi sufficienti. I combattimenti sono disegnati bene e sono anche molto interessanti da guardare, poiché non si vedono solo pugni e calci senza senso, ma sono spiegati "logicamente". Ad esempio, in un capitolo, Coco usa i suoi veleni per attaccare un robot, ma non usa veleni a caso tanto per fare scena, ma con una certa logica, e spiega come riesce a distruggerlo.
I personaggi sono ben caratterizzati, anche se forse sono troppo presenti protagonisti muscolosi, quasi stravaganti.
L'edizione è molto buona, niente di troppo spettacolare, ma per 4.20€ è nella media, anche se mancano pagine a colori.
Consiglio a tutti quelli che vogliono leggere un manga leggero e diverso dai soliti shonen. Voto finale per ora: otto.


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senpaiasso

Volumi letti: 6/43 --- Voto 9
IN GENERALE
Non solo l'idea di fondo è originalissima, ma lo sono tutti i personaggi principali e le loro abilità. Toriko è mosso dalla ricerca dei piaceri del palato; quando uccide lo fa solo per mangiare, incarnando l'etica del cacciatore tipo. Lo scontro con gli obiettivi e i mezzi della mafia alimentare è inevitabile: quest'ultima provoca vere e proprie ecatombi indiscriminate, servendosi di robot comandati a distanza (veramente mitici).
Trovo che le descrizioni degli ambienti e degli esseri che li popolano, di cui è intriso il fumetto, siano didascaliche al punto giusto, equilibrate non solo quando vengono descritte le caratteristiche fisiche, ma anche quando vengono illustrate con piglio epico le diverse situazioni e gli stati d'animo degli agenti.
Il lato esplorativo è la ciliegina sulla torta per come è sviluppato, con tanto di mappe a indicare le posizioni dei personaggi ogni qualvolta si trovano impegnati in missioni parallele.

I DISEGNI
I disegni non sono il massimo: sembra di tornare agli anni '80… ma non sono nemmeno male, inoltre - rara avis - si capisce cosa succede anche nelle battaglie più incasinate. Gli animali, poi, che sono il fulcro della storia, sono fatti benissimo e con gusto autentico per i dettagli.

CONCLUSIONI
In ogni volume di “Toriko” non ho trovato solo battaglie, ma anche momenti poetici e commoventi, resi con un'apprezzabile prosa.
Ammetto di non essere appassionato più di tanto alle scene di lotta, ciononostante quelle di questo manga mi hanno divertito tutte, finora senza eccezioni. Ho 38 anni; lo specifico per sostenere che “Toriko” ha delle qualità non da tutti, tra le quali emerge il fatto di risultare divertente senza essere mai ruffiano. È un fumetto per tutti, purché siate amanti del fantasy (creature ibride etc). Per tutte queste ragioni si merita un bel 9! Continuerò a comprarlo.


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PICCI19

Volumi letti: 4/43 --- Voto 9
“Toriko” è un manga scritto e disegnato da Mitsutoshi Shimabukuro, edito in Giappone da Shueisha ed in Italia da Star Comics. L'edizione italiana, priva di sovraccoperta e senza pagine a colori costa 4,20 euro.

Ma veniamo alla trama. Toriko è un abilissimo cacciatore che viene regolarmente assunto dai titolari di ristoranti esclusivi perché scovi e catturi animali rari (o addirittura sconosciuti!) da servire in tavola preparati secondo le ricette più sofisticate. In un mondo in cui la capacità di inventare nuovi piatti e di esaltare i sapori e le caratteristiche di ogni alimento è tutto, Toriko ha un sogno nel cassetto: sfruttare le sue doti di procacciatore di ingredienti introvabili per realizzare il menù definitivo, sintesi perfetta e mirabile combinazione di ciò che di meglio hanno da offrire il mondo animale e vegetale. (tratto dal sito Starcomics.com)

Il manga ha due punti forti. Il primo è sicuramente l'originalità dell'opera: un manga ambientato in un mondo di buongustai ed incentrato sul cibo non si era mai visto. Il secondo è il disegno: stile anni '80, ricorda molto “Dragon Ball”.
L'autore riesce a farti immergere a pieno nelle scene di combattimento grazie a una grande dinamicità delle scene ed a un tratto marcato e a farti venire fame ogni volta che un personaggio mangia. Lasciano però a desiderare gli sfondi. Personalmente, la cosa che mi è piaciuta di più di questo manga è l'esagerazione. Viene tutto ingigantito, dal cibo ai personaggi agli animali.

Ci sono solo due difetti in questo manga: le sopracciglia di “Toriko” ed il naso di Komatsu per quanto riguarda il disegno e la mancanza di personaggi femminili per la storia. Lo consiglio vivamente perché è un manga che ti prende, ti fa appassionare, ti fa ridere e ti fa anche venire fame. 

Non è sicuramente una lettura impegnativa, ma come shonen, per me, si merita un 9 pieno!


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le0vince

Volumi letti: 3/43 --- Voto 7
Trama: Toriko ,il protagonista, è un Gourmet hunter, ovvero un cacciatore di cibi prelibati. Il suo scopo è di creare il menù perfetto. Si imbatterà in mille avventure,tutte con lo stesso scopo:catturare l'animale, la pianta o il frutto che gli hanno incaricato di prendere.
Una trama semplice semplice per uno shonen che sta dentro i canoni della rivista Shonen Jump.
Voto trama: 7-
Disegno: il tratto dell'autore è contemporaneamente old e multi style.Un tratto pieno e rotondeggiante dove non mancheranno i dettagli.Ad alcuni,sono certo,non piacerà.
Voto disegno: 8-
Media voti : 7,25


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Kira_Ciel

Volumi letti: 2/43 --- Voto 6
Toriko è un cacciatore di prelibatezze in un mondo che va ormai sempre più alla ricerca dell'eccellenza e di gusti nuovi.
Questo cacciatore è accompagnato da un suo grande ammiratore, Komatsu, chef di uno dei più grandi ristoranti dell'Era Gourmet, e ha la missione di catturare e scoprire nuovi gustosi piatti da proporre alle gole più sopraffine.
Sebbene si stato promosso dalla Star Comics come grande novità 2012 non mi ha poi tanto sorpreso, è una storia sì molto fantasiosa e abbastanza particolare, ma non mi ha attratto così tanto; posso dire però che questo manga è adatto a chi è da poco entrato in questo "mondo", a chi è un "nuovo" otaku, perché la storia è semplice e lineare, facile da seguire e da comprendere e alla fine abbastanza simpatica ed esilarante.
Non mi ha entusiasmato molto e quindi alla fine lo consiglio a chi ama questo tipo di shounen leggero e poco impegnativo.


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EmmeKira

Volumi letti: 18/43 --- Voto 8
“Toriko” è uno di quei manga che dividono in due la critica. C'è chi lo adora e chi invece lo detesta, ma io appartengo alla prima linea di pensiero.
Risulta di certo controverso per una serie di motivi diversi e, alla fine, il fatto che lo si apprezzi o meno si riduce al puro gusto personale.

La storia parla di un mondo nel pieno dell'Era dei Bongustai (Gourmet Era), dove la ricerca di cibi prelibati e raffinati è fra le priorità dei vari governi. A procurare gli ingredienti più rari e squisiti ci pensano i Bishokuya, ovvero i procuratori di prodotti di prima categoria. Fra questi vi è Toriko, che insieme allo chef Komatsu vivrà diverse avventure alla ricerca delle prelibatezze più assurde e strane.

In effetti la premessa fondamentale della trama, ovvero la ricerca di ingredienti e di cibi rari, è fra i primi elementi che vengono criticati al fumetto. Le polemiche riguardano quindi la "debolezza" apparente della trama in sé, ed effettivamente non hanno del tutto torto. Tuttavia, per quanto possa sembrare addirittura ridicola una premessa narrativa del genere, essa funziona perché si amalgama perfettamente con l'atmosfera e l'ambientazione stravagante, assurda ed esagerata che si respira nel manga.

In “Toriko”, ogni luogo ed ogni ambiente viene ingigantito pesantemente e in maniera quasi illimitata dall'autore: tutti i vari particolari che lo compongono vengono portati verso l'assurdità. Prendono dunque forma iceberg alti migliaia di metri, deserti sconfinati e cibi dai sapori e dalle dimensioni più bizzarre che mai. Troveremo laghi di puro cioccolato, fiumi di alcol, frutti multicolori e dai molteplici sapori... spesso si rimane basiti dalla spropositata fantasia partorita dalla mente di Shimabukuro-sensei.

Per quanto riguarda i personaggi, io li ho trovati, sia i principali che i secondari, tutti abbastanza caratterizzati e ben resi. Alcune piccole note negative però vanno fatte: vi è secondo me una eccessiva presenza di personaggi dal fisico pompato e muscoloso; forse questo rischia di rendere ripetitiva la resa della struttura corporea di questi. Inoltre ho trovato strano che Shimabukuro non abbia dato molta attenzione alle figure femminili nel manga... figure di cui esso è carente e che spesso non risultano, lasciatemelo dire, un bel vedere (anche l'occhio vuole la sua parte).

A livello artistico anche in questo caso le opzioni sono due: o si apprezza il disegno per quel che è, ovvero sproporzionato, tendente all'esagerato e all'assurdo... ma che tuttavia funziona in un racconto di questo tipo; oppure si detesta completamente la componente che riguardo il disegno per le stesse caratteristiche sopra citate.
C'è da dire che io rimango comunque basito dalla rappresentazione dei luoghi nella loro vastità e ampiezza. Certe tavole fanno davvero mozzare il fiato, non tanto per la perfezione artistica (che, purché lo sappiate, non c' è), quanto più per il semplice fatto che ti immergono in un mondo incredibilmente gigantesco e al tempo stesso folle.

In conclusione, come ho detto all'inizio, “Toriko” è un manga controverso. Può essere amato così come può essere invece odiato. Per chi cerca uno shonen meno esagerato penso che questo fumetto non sia da prendere in considerazione. Lo consiglio solo a chi ha voglia di vedere qualcosa di certamente originale e, spesso, teso verso i limiti della stravaganza.


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Kazeyumi

Volumi letti: 3/43 --- Voto 5
Una trama decisamente particolare, non c'è che dire! Il mondo in cui è ambientato è semplice, ma ben organizzato e viene reso chiaro fin dal primo capitolo. Però è comunque il solito shonen mainstream esagerato in cui si susseguono combattimenti sempre più estremi.

Lettura: è semplicissima. La disposizione delle vignette è classica, senza alcuna innovazione o particolarità. E' un manga molto anni '80, sullo stile di “Dragonball”, facile da leggere e comprendere per chiunque. Esso è ricolmo di azione e di gag comiche sorpassate. Non mi ha trasmesso nulla di particolare, ma non mi ha nemmeno fatto sbadigliare.
Voto alla lettura: 6

Personaggi: partiamo dal protagonista, lo stereotipo dello stereotipo: tizio muscolosissimo, dotato di super-forza (anche se dire super-forza è davvero poco nel caso di Toriko), super-olfatto, super-questo, super-quell'altro e, ovviamente, con la fame di un gigante che non mangia da circa tre mesi.
Komatsu è invece lo stereotipo della spalla del protagonista, ovvero un tizio debole e fifone, che ogni volta si stupisce delle strabilianti capacità del protagonista e che fa domande al quale Toriko risponderà per far capire al lettore cosa sta succedendo, in cosa consistono le sue tecniche, eccetera.
Gli altri personaggi sono ancora troppo poco approfonditi per essere giudicati.
Voto ai personaggi: 5

Disegni: sono anni '80, ovvero sorpassati. Gente dai muscoli alti come degli alberi, aspetto rozzo, virile, con lineamenti molto marcati. Gli sfondi spesso e volentieri lasciano a desiderare e i mostri sono degni di un manga per bambini, fatta esclusione del Troll Kong che mi fa abbastanza paura.
In questo manga non si è ancora nemmeno intravisto un personaggio femminile e la cosa non mi dispiace, non sono sicura di voler vedere una donna disegnata da questo mangaka.
Voto ai disegni: 5.

L'edizione è quella classica senza pagine a colori e sovraccoperta, ma essendo Star Comics è comunque ben fatta, anche se rilascia un po' d'inchiostro. ben fatta, anche se rilascia un po' d'inchiostro.

tsuna x-burner

Volumi letti: 5/43 --- Voto 4
Toriko è uno shounen manga scritto da Mitsutoshi Shimabukuro portato in italia da Star Comics al costo di 4,20 euro.
Onestamente ho cominciato a leggerlo per curiosità visto le buone impressioni trovate su internet e per l'argomento ovvero la cucina. Be' il mio giudizio è nettamente negativo in quanto lo trovo inutile, poco appassionante e con una storia insulsa.

Per quanto riguarda la trama si incentra su un cacciatore di cibi rari, Toriko appunto, che ha il sogno di creare il menu perfetto cacciando bestie rare.
Dopo il primo volume che non mi era piaciuto particolarmente ho voluto dargli altre possibilità ma a vuoto in quanto l'interesse non cresce e non si capisce dove vuole andare a parare l'autore.
L'unica nota positiva sono gli strani animali che si trovano in questo mondo, interessanti ma anche divertenti.

Il disegno non mi piace particolarmente, sopratutto l'esagerata muscolatura del protagonista che risulta veramente esagerata (anche se dovrebbe essere una scelta dell'autore ma a me non gusta), inoltre gli sfondi sono ridotti allo stretto necessario.

Per concludere consiglierei questo manga solo ai grandi appassionati di shounen o a chi cerca qualcosa di strano e molto leggero.


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Matteo91

Volumi letti: 1/43 --- Voto 7
Giusta la scelta di introdurre il lettore al plot con delle prime storie auto-conclusive. Ciò fa capire come l'autore ha intenzione di far muovere i personaggi, come vuole inserire il phatos o gestire un climax sempre crescente fino alla sconvolgente rivelazione finale di turno (es. la comparsa del Gararadrillo). Da sottolineare anche l'accortezza nel far specificare ai personaggi coinvolti nella storia degli aspetti che, ai fini del proseguimento della trama, sembrerebbero banali, ma che invece sono centrali per capire alcuni retroscena riguardo il livello comportamentale dei vari antagonisti. Per citare un esempio: a cosa sarebbe servito dedicare più vignette alla sanguisuga che si attacca alla mano dello chef a pag. 65? A nulla se l'evento fosse rimasto fine a se stesso. Invece, diventa necessario in quanto ripreso per specificare dei lati oscuri riferiti al Gararadrillo. Pochi sono gli autori in grado di far trasmigrare sui personaggi l'importanza dei vari oggetti, che altrimenti sarebbero meramente scenici e decorativi.

Forse l'ambito stilistico potrebbe essere migliorato. Non tanto dal punto di vista anatomico, dato che, da quel poco che ho capito, mi sembra una esplicita volontà dell'autore quella di rendere (a volte) abnorme la muscolatura di Toriko per sottolineare una sua superiorità fisica rispetto a ciò che lo circonda. Criticabile è la (quasi) totale mancanza di retini e la pochezza decorativa delle scenografie: in alcuni casi, sembra che non ci siano affatto, sostituite da un frettoloso fondale bianco (soprattutto nelle scene in primo piano). Ma essendo solo il primo numero, di certo non si può gridare allo scandalo. Pignoleria stilistica: gli scarponi sono disegnati male.

Buona è anche la scelta di accennare a delle capacità ("Forchetta e Coltello") che poi potranno essere approfondite. Mi è piaciuto il fatto che non ne sia stata data una immediata spiegazione, così ci sarà ulteriore materiale da inserire nelle tavole future. La comicità non è ridondante. E' inserita nei punti giusti, e per quanto a volte potrebbe sembrare banale, spezza sapientemente le fasi tese della storia.

Giudicare grande un lavoro basandosi solo su un numero, per di più il primo, è da sciocchi. Sarebbe insensato farlo, ma questo mi ispira. Soprattutto, sono curioso nel vedere come procederà la scelta per il menù finale. Prenderò sicuramente gli altri.

darkzad

Volumi letti: 16/43 --- Voto 9
Se volete leggere qualcosa di diverso dai convenzionali manga shonen che ci propongono ogni giorno, Toriko è il manga che fa per voi.
Manga straordinario, scritto da un autore che definire genio è come dargli una semplice pacca sulla spalla, questa piccola perla ci proietta nella cosiddetta "Era Gourmet" dove assistiamo alle peripezie del "bishoku-ya" Toriko, il cui obbiettivo principale è la creazione di un menù completo, con cui soddisfare il suo insaziabile appetito, cacciando mostri o recuperando ingredienti rari, scoprendo ogni volta, gusti e sapori sempre più nuovi.

L'autore, fin dalla prima lettura, ci immerge totalmente nell'atmosfera di questo shonen "atipico" fornendoci spiegazioni su come funziona questo mondo del gourmet: dalla varie tecniche di caccia, alle tecniche culinarie, dalla geografia dei luoghi, alle differenti culture di questi ultimi, deliziandoci con primi piani di piatti, che ti fanno venire l'acquolina in bocca solo a guardarli.
Ottimo il disegno in stile retrò, di vecchia scuola, che gli dà quel tocco di originalità in più, ma soprattutto, la varietà e la creatività dell'autore, con la quale riesce a creare personaggi che si differenziano l'uno dall'altro, per non parlare poi delle varie creature che popolano questo affascinante mondo.

Essendo uno shonen diverso rispetto agli altri, non mancano i combattimenti, che si rivelano essere divertenti, spettacolari dal punto di vista grafico, e spesso farciti con varie strategie e spiegazioni, che non li rendono affatto monotematici, bensì originali e frenetici.
Promosso a pieni voti anche il profilo psicologico dei personaggi, che si rivelano essere nel corso della lettura dei veri e propri mostri sacri di carisma, per non parlare poi degli antagonisti, a cui non ti puoi non affezionare.

Gli unici due punti a sfavore sono la mancata pubblicazione qui in Italia, nonostante il grandissimo successo che sta avendo in madrepatria, da cui deriva inevitabilmente, una mancata conoscenza di questo piccolo gioiello, che a mio modesto parere, tutti dovrebbero avere il piacere di leggere. Consigliatissimo!

iper8

Volumi letti: 16/43 --- Voto 9
Manga veramente appassionante, diverso da tutti i soliti shonen che si copiano l'un l'altro. Una volta iniziato ti trascina nel mondo parzialmente inventato dei cacciatori e dei cuochi, e volume dopo volume la storia diventa molto complessa e i combattimenti che la costellano sono molto sanguinari e interessanti. Dà l'impressione di leggere un nuovo One Piece anche solo dopo pochi volumi. Il tratto è in continuo miglioramento.

Si può dire che Toriko sia un manga su 2 livelli: il primo è la storia capibile e godibile da tutti; il secondo è tutto ciò che sta dietro al mondo e alle vicende, quindi la geografia e le varie culture diverse che si incontrano col cibo, che le mette in pace tra di loro.
Caratterizzati benissimo i personaggi, sia buoni che cattivi.

Thousand-Sunny1

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Thousand-Sunny1

Volumi letti: 14/43 --- Voto 9
Toriko è un manga a dir poco stupendo a mio parere. Quando ho letto il primo capitolo credevo che si trattasse di una scemenza, ma proseguendo nella lettura non ha fatto altro che affascinarmi. Il bello di Toriko è che già dal primo capitolo vuoi sapere cosa succede nel secondo e così via, ti vien voglia di leggerlo tutto d'un fiato. La storia è molto simpatica con spunti nuovi pressapoco in ogni capitolo; sono stati presentati già molti personaggi, ognuno con un carattere e caratteristiche ben definite e "singolari". Di primo acchito uno vedendo un manga sul "gourmet" pensa: "Ma che scemenza!"; e invece vale la pena di leggerlo. L'unica "pecca", se così si può definire, sono i disegni, un po'"old style", ma a ciò ci si abitua subito.