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Atom

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Chi ama il Giappone ed i suoi manga resterà senz'altro rapito nel leggere "Tezuka secondo me, una biografia d'autore". Il manga, che porta la firma di Takao Yaguchi, ci offre la possibilità di conoscere alcune sfaccettature davvero interessanti della ricostruzione materiale, culturale e psicologica del dopoguerra giapponese. Scopriamo in tal modo quanto determinante sia stato l'apporto di Tezuka in questa fase tanto delicata della storia giapponese.

Sembra esagerato pensare ad un disegnatore come a qualcuno capace di rafforzare le "fondamenta" di una società, ormai andate in pezzi. Yaguchi ci ricorda, però, cosa abbiano significato, per i bambini cresciuti in quel periodo tanto triste, i geniali fumetti del dio del manga. Essi non erano rivoluzionari solamente nella tipologia di illustrazioni, tanto avanti rispetto ai tempi; lo erano ancor più per i contenuti, capaci di infervorare gli animi dei ragazzini ed accendere in loro l'interesse per argomenti mai trattati prima.
"Allevare" i bambini, facendoli evadere dal grigiore che li circonda e al contempo fornire loro degli strumenti per comprendere la realtà, educandoli, non è forse gettare le basi per costruire una nuova generazione in grado di guidare il paese?

La trama dell'opera è difatti la biografia dell'autore, nella cui vita l'elemento tezukiano rappresenta un punto essenziale e onnipresente. Forse in un caso si dilunga troppo nel raccontare la trama di un'opera del suo idolo, ma lo fa con tale trasporto che non si riesce proprio a fargliene una colpa. Del resto alcuni passaggi sono indispensabili e, privata di essi, la lettura perderebbe in gran parte di senso.

Che i manga odierni senza l'apporto di Tezuka non sarebbero mai esistiti è sempre stato chiaro a tutti gli appassionati, ma attraverso il lavoro di Yaguchi abbiamo finalmente l'opportunità di vivere la rivoluzione dei Tezuka-manga in prima persona; non è cosa da tutti i giorni. Veniamo così resi partecipi di tutte quelle intuizioni ed invenzioni grafiche che Yaguchi bambino visse in prima persona leggendo quei manga tanto innovativi. La narrazione riesce a tenere sempre viva l'attenzione del lettore, grazie ad un ritmo sempre incalzante. Si ha la sensazione che sia un bambino entusiasta a raccontarci la storia e la sua eccitazione risulta contagiosa.

I disegni sono i classici di Yaguchi; lui del resto si disegna tale e quale a Sanpei. Sono abbastanza semplici ma, oltre a sposarsi alla perfezione con gli eventi narrati, riescono a riflettere perfettamente le emozioni del protagonista.

La lettura di "Tezuka secondo me" mi ha realmente sorpreso. Non conoscendo l'autore, ero stato guidato da pura curiosità, senza nutrire alcuna aspettativa, mi sono trovato invece immerso in qualcosa di estremo valore. Ciò che si percepisce chiaramente, leggendo quest'opera, è infatti la passione con cui è stata scritta: in "Tezuka secondo me" c'è tanto, ma tanto cuore, così tanto da inebriare il lettore.


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Evangelion0189

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
È storicamente noto che il manga come lo conosciamo oggi, dunque diversificato dai primi fumetti giapponesi di stampo prettamente umoristico, abbia avuto origine nel secondo dopoguerra grazie a un pugno di mangaka dalle idee innovative: tra questi spicca in particolar modo Osamu Tezuka, noto anche con il soprannome altisonante, ma piuttosto azzeccato, di "dio dei manga". Nel giro di una quarantina d'anni di carriera, Tezuka ha infatti sfornato centinaia di opere per un totale di diverse migliaia di tavole, pur mantenendo nei suoi lavori degli standard qualitativi piuttosto elevati. Deceduto il 9 febbraio 1989 ad appena sessant'anni di età, Tezuka ha senza dubbio funto da fonte d'ispirazione per le future generazioni di fumettisti, lasciando inoltre un marchio indelebile nel cuore di numerosi fan. Uno di questi è Takao Yaguchi, l'autore delle notissime avventure dell'iconico Sanpei, ragazzo pescatore.

Nato inizialmente come mero capitolo di una sua autobiografia a fumetti, il manga di cui vi scrivo oggi è stato pubblicato a parte sotto forma di volume unico con l'eloquente titolo Tezuka secondo me: Yaguchi, infatti, si propone di elaborare una sorta di "biografia" personale sul mangaka che più di tutti ha contribuito a infondergli la passione per i manga, al punto tale da indurlo, anni dopo, a diventare egli stesso un autore di fumetti. In realtà, è bene precisare che non si tratta di una vera e propria biografia, bensì di una celebrazione in onore di Tezuka attraverso i ricordi della propria infanzia: nel contesto delle difficoltà della vita di campagna in un Giappone risorto dalle ceneri delle bombe atomiche, la narrazione oscilla tra l'emozionante scoperta della lettura in un villaggio rurale ben distante dalla dinamica vita cittadina e l'eccitazione nel trovarsi fra le mani dei manga così diversi e "interessanti" rispetto agli standard dell'epoca. Una corsa dopo l'altra per procurarsi l'unica copia del suo fumetto preferito nella libreria più vicina a fronte del guadagno offerto dal duro lavoro nei campi; la gioia nello spedire una lettera al suo autore preferito e riceverne un'altra in risposta; l'incoraggiamento da parte della madre nella sua passione per i fumetti: questo ed altro nelle nostalgiche quanto vivide e vere memorie di Yaguchi. Le mie impressioni sullo stile della narrazione sono più che positive, ma ciò nondimeno ho trovato un tantino eccessiva l'insistenza da parte dell'autore nel definire Tezuka un genio e nel cercare di convincerci della sua genialità, tant'è che a volte, durante la lettura, mi sono ritrovato a pensare: "lo so che è un genio, l'hai detto anche due pagine fa!". Fortunatamente queste ossessive manifestazioni di ammirazione verso il genio di Tezuka si riscontrano soltanto nel capitolo centrale; per il resto, dunque, l'opera risulta omogenea e ben equilibrata.

Lo stile di disegno ricorda proprio quello di Sanpei e risulta gradevole nella sua singolare personalità: molto dinamiche le gag e le scene più divertenti, così com'è molto personale la rappresentazione di alcuni dei personaggi più famosi di Tezuka (Atom e Higeoyaji, in primis) e dello splendido Pinocchio disneyano - pellicola che ispirò Tezuka ed emozionò a dismisura il giovane Yaguchi. Sono presenti anche diverse sequenze toccanti, in particolare il poetico finale. L'opera in questione arriva in Italia grazia alla Kappa Edizioni, che ci presenta un volume dall'ottima stampa su carta bianchissima e purtroppo anche un paio di errori di battitura (ad esempio, il cognome del grande Shōtarō Ishinomori è erroneamente riportato come "Ishimori"). Infine, a corredare il tutto, c'è un piccolo apparato redazionale scritto dall'autore stesso e da una collaboratrice di Tezuka. Se come Yaguchi amate il "dio dei manga" e le sue opere, allora non potete assolutamente farvi scappare Tezuka secondo me, una lettura davvero piacevole e per nulla impegnativa.