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Varghulf

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Replica è una breve serie in quattro volumi che mi ha stupito per la varietà dei temi trattati in così poco spazio e per dei disegni di assoluto livello. Ma andiamo con ordine.

TRAMA
La storia di Replica trae profonda ispirazione da "Alice nel Paese delle Meraviglie": non si tratta però di una versione manga di questo classico, bensì di una storia a sé che prende vari elementi dall'opera di Carroll. Come detto in apertura, i temi trattati sono vari ed alcuni anche piuttosto complessi. Alla fine del terzo volume, la storia è sostanzialmente conclusa con un finale adeguato; il quarto volume, però, è praticamente obbligatorio perché offre qualche flashback chiarificatore e conclude veramente la serie. Il retrogusto amaro di entrambi i finali è convincente, ma secondo si poteva fare addirittura qualcosa in più.

DISEGNI
A me, i disegni di Replica piacciono moltissimo, al punto da aver comprato subito dopo anche Takeru. Li trovo sostanzialmente perfetti, puliti, ordinati. I volti sono espressivi. Solo qualche scena è leggermente confusa.

EDIZIONE GP
I quattro volumi di GP si distinguono per delle splendide copertine colorate, per un'edizione che nel complesso è molto buona. A fronte di 5,90 avrei chiesto in più solo una maggior cura nella traduzione (qui e là un pochino confusa e con qualche errore) e nel taglio delle pagine. Ma in ogni caso è una serie che merita in tutto e per tutto.


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Ichimaru Garuda

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
<i>"Nothing's what it seems to be, I'm a replica".</i>

Per quanto possa sembrare fuori luogo citare i Sonata Arctica in sede di recensione, questa frase è forse l'unica che può descrivere la vera natura dell'opera di Karakara Kemuri. Replica può essere tutto tranne ciò che sembra, apparentemente, essere.

La trama è una delle innumerevoli applicazioni di questo concetto: Manji è una guardia del corpo; è testardo, incosciente, violento e costantemente disoccupato. Questa sua condizione lo porta a viaggiare di continuo, e, per caso, ad incontrare Cal, enigmatico ragazzo coinvolto in una grande battaglia. Egli è infatti membro dei CARDS, un'organizzazione segreta che ha come obiettivo la distruzione dei TOYS, giocattoli portatori di morte, creati dal diabolico costruttore AAA. Coinvolto nel conflitto, a Manji non resta che unirsi ai CARDS per porre fine ai piani di distruzione di AAA.

Per quanto la trama possa sembrare banale e sappia di già visto, Replica riesce a trarre da questo incipit uno sviluppo solido, coerente e ben orchestrato, utilizzando come fonte ispiratrice il celeberrimo romanzo di Lewis Carrol. Nelle avventure che caratterizzeranno le battute iniziali dell’opera, potremo fare quindi la conoscenza di personaggi come lo Stregatto o il Leprotto Bisestile; essi non vengono introdotti a puro scopo di fan service (in concomitanza con lo scoppio dell’Alice-Mania) ma solo perché la loro presenza è necessaria, in un contesto più ampio e complesso, dove riescono a trovare spazio in maniera naturale. Per quanto riguarda questo segmento narrativo, l’autrice dà spazio a vicende, relative ai personaggi sopracitati, che si rivelano sì importanti ai fini della trama, ma non in maniera proporzionale alla lunghezza dell’opera (che ricordiamo essere pari a 4 volumetti). Da questo punto di vista, Replica risulta quindi sbilanciato molto verso la fine, che nasconde parzialmente la bontà dei primi due volumetti, molto importanti al fine dell’approfondimento psicologico dei personaggi e all’introduzione di fondamentali elementi legati allo sviluppo della storia. Piacevolissimo e stupefacente è il finale che, oltre a proporre delle doverose e generose scene d’azione, riesce ad offrire al lettore un altro spazio di genuina introspezione relativa ai personaggi principali, scelta a mio parere gradita e da prendere a modello.

Ed è direttamente dal bellissimo finale che si può trarre una riflessione sul comparto personaggi di Replica: sono pochi i manga dove mi è capitato di vedere una cura così certosina in questo senso. E anche in questo caso abbiamo l’ennesima dimostrazione della vera natura dell’opera: niente è come sembra essere. I personaggi tratteggiati dall’autrice possono sembrare, ad una lettura preliminare ed incompleta, assolutamente stereotipati. È solo col passare del tempo e delle pagine che essi vengono approfonditi, con cura maniacale, con una progressione dolce che si protrae per tutti i volumi dell’opera, con intelligenza, con stratagemmi grafici e narrativi. Quando si parla di queste meraviglie nell’ambito dei personaggi s’intendono tutti i personaggi, compreso il gran cattivo di turno: graficamente ben caratterizzato, approfondito in modo umano e ben lontano dagli stilemi che compongono il villain nel fumetto giapponese moderno.

Altrettanto profonda è la trattazione dei temi che spaziano dalla dicotomia amore-odio ad altri molto cari ad Isaac Asimov e Phillip K. Dick, che non esporrò per evitare spoiler e che vengono ripresi in modo personale e mai banale.

Dal punto di vista squisitamente grafico Replica si attesta su ottimi livelli: i personaggi sono ottimamente caratterizzati da tratti curati, puliti ed estremamente personali e la dinamicità degli stessi viene rappresentata in maniera ineccepibile. È doveroso fare un appunto leggermente negativo sugli sfondi: quando ci sono svolgono in modo funzionale il loro lavoro, senza far gridare al miracolo. Spesso e volentieri (nelle scene d’azione ma anche non) vengono tralasciati: un vero peccato, dato che questo elemento sarebbe stato un valore aggiunto per la già ottima immersività dell’opera.

Infine arriva il capitolo edizione: GP Publishing non riesce, purtroppo, a proporre un’edizione ben curata e competitiva. A 5.90 euro l’editore non fa altro che proporre pagine in bianco e nero, comprese le illustrazioni a colori trasformate in scala di grigi, e una misera copertina plastificata. Da segnalare alcuni errori di typing e di stampa: questi ultimi consistono nel taglio parziale di alcune vignette sui bordi superiori ed inferiori delle pagine.

In conclusione, Replica è un manga coraggioso, curato e meraviglioso, in cui tutto è diverso da quello che sembra: la storia, i personaggi, i temi, per quanto possano essere considerati già visti e banali ad una lettura superficiale, svelano il proprio valore intrinseco in un secondo momento. Un’opera consigliata a tutti, a patto di saper leggere con la mente, oltre che con gli occhi.


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Achaean

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
<b>Attenzione agli spoiler grazie.</b>

Wa haa! Qui sì che si parla di una storia interessante! "Basta con gli shonen smorti! Basta con le serie inutili, insulse e prive di significato!" È ciò che ho pensato appena ho letto la trama di Replica, perché tutto sommato chi decide di acquistare questa splendida serie non rimarrà deluso e non si pentirà. Quattro volumi che, se di uno shonen come quelli di <i>Jump</i> servirebbero solo ad <i>introdurre</i> una serie, qui completano una storia e in un certo senso, lasciano un finale amaro, ma giusto.

Partiamo dai disegni: la cosa che di solito mi dice molto di un manga è la copertina, e qui mi sono ritrovata davanti a delle copertine particolarissime, interamente in tinta unita e unicamente con i tratti neri della china. Niente sfumature e retino, niente colorazioni grafiche, solo tinta unita. E una delicata trama di ingranaggi che dice molte cose del contenuto; perché gli ingranaggi sono una cosa vitale per molti protagonisti del manga, ma gli ingranaggi rappresentano anche lo scorrere del tempo. Tempo che in questo manga non deve assolutamente essere sprecato.

La trama è a dir poco sbalorditiva, e sebbene in molti punti il manga sia cupo molte scene sono ricche di battute prevalentemente ironiche e amare. Mi è piaciuto ciò. Alla fine del terzo volume la mia espressione risultava essere una cosa del genere: °°, perché il finale è stato davvero molto duro e certe svolte nella trama mi hanno davvero lasciata scossa. Insomma, un manga che si legge con il fiato sospeso dall'inizio alla fine!

Character design eccellente: Akainu, il protagonista, ha un che di affascinante nei suoi movimenti, nel suo carattere permaloso, testardo e severo, nel suo modo di rivolgersi agli altri. Ci si affeziona molto a lui. Personalmente mi sono affezionata molto anche ai membri dei Cards, in particolare a Cal. Il passato di ogni personaggio è sviluppato con una precisione e con una durezza tale che mi è venuta la pelle d'oca. Il passato di Cal in particolare è stato molto approfondito e io ho provato sincera compassione per lui. Ecco, Replica è stato apprezzato dalla sottoscritta appunto per il fatto che i personaggi si <i>amano</i>, ci si affeziona a loro, ci si immedesima in loro. I disegni sono mostruosamente belli, difatti dopo aver letto Replica mi sono fiondata in fumetteria a comprare il primo volume del manga Countdown Seven Days, dello stesso autore.

La trama è comunque molto intensa e ricca di colpi di scena, quindi sarà molto difficile mollare la lettura.
Una cosa che ho amato di Replica è un tema in particolare che viene approfondito all'estremo: qualcosa di artificiale prova sentimenti? E' proprio ciò che mi ha colpito, osservare come delle semplici <i>repliche</i> di esseri umani potessero provare dei sentimenti intensi, dolore, rabbia, felicità, ma soprattutto paura.
Edizione eccellente e resistentissima, i miei complimenti alla casa editrice.
Consiglio Replica a chi cerca un manga avvincente, sbalorditivo e soprattutto molto riflessivo in pochi volumi. Da leggere.


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DaisukeKatashi

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
"Sotto il cielo terso e dalle tinte dorate, inizia questa storia. Come la dolce musica di un carillon, lentamente, con calma, lasciando intatti il castello di sabbia appena completato e la corona di fiori... Proviamo a seguire questa storia, lungo un cammino incerto. Galleggiando in uno spazio a metà fra un mondo il cui tempo è scandito dalla crudeltà e un paese di sogni, in cui i crimini sono una realtà lontana" - Introduzione all'opera

Replica è ideato da Kemuri Karakara (già autrice/autore di Takeru - Opera Susanoh Sword of the Devil e Countdown Seven Days, la sua ultima ed ancora in corso opera) ed è stato pubblicato a partire dal 2008 sulla rivista Monthly Comic Avarus, rivista prevalentemente dedicato ad un pubblico femminile. In Italia il manga è stato pubblicato dalla Gp Pubblishing a partire da luglio 2010 fino a ottobre 2010. Replica è un manga che personalmente non reputo shoujo, lo reputo più uno shonen, ma la pubblicazione in Giappone è stata affidata ad una rivista femminile, quindi non discuto. Ma parliamo della trama.

La trama si sviluppa attorno al nostro protagonista Manji, il classico personaggio ribelle, aggressivo ed irascibile, però che si rivelerà essere una persona dai buoni ideali. Manji svolge il lavoro di guardia del corpo, rischiando la vita ad ogni incarico a lui dato. Ma l'incontro con Karu, che lavora per "Cards", organizzazione che ha l'incarico di eliminare i TOY, giocattoli creati per distruggere l'umanità, stravolgerà la sua vita, fino a farlo entrare nei "Cards" per salvare il mondo dai Toy creati dal nostro antagonista, il Cappellaio.

La trama prende spunto da "Alice nel paese delle meraviglie" di Lewis Carroll e lo mette in chiave manga in modo assai avvincente, per coloro che amano l'opera di Carroll, questo manga è d'obbligo. La trama è ben sviluppata fin da subito, nei quattro volumi vi è un susseguirsi di inevitabili colpi di scena e riesce a tener il lettore ben stretto al manga. Il manga sfortunatamente è leggermente corto, solamente 4 volumi, ma riesce nonostante pochi volumi a dare i propri messaggi. Il tratto è impeccabile dall'inizio alla fine, anche se si trova un leggero miglioramento durante il susseguirsi della trama. L'edizione della GP Pubblishing è perfetta sotto ogni punto di vista, sia per carta, sia per sovracopertura, sia per la traduzione e tutto, veramente un buon manga, non è da sottovalutare. Quindi un buon 8 se lo merita.


 2
Pauzz85

Volumi letti: 1/4 --- Voto 8
Mi piace molto il primo numero di Replica. Il protagonista rientra nel mio stereotipo preferito: arrogante e violento (ma in modo simpatico, come Kamina di Gurren Lagann, o come Eikichi Onizuka), e diventa un "eroe" solo per trovare nuovi stimoli, non di certo per altruismo (e lo sosterrà anche lui). Questo protagonista, di nome Manji, entrerà in un'organizzazione che dà la caccia a dei giocattoli assassini.

Il manga è di combattimento, ovviamente è spesso umoristico, il fatto stesso che i personaggi affrontino dei giocattoli in combattimento non è il massimo della serietà. Apprezzo il character design, le inquadrature spettacolari per ogni vignetta, l'utilizzo delle sfumature. Peccato che duri così poco (solo 4 volumi), ma non mi dispiace poi così tanto, gli shounen troppo lunghi come Naruto finiscono con lo stufare.


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Turboo Stefo

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Replica è la prima serie originale prodotta da Karakara Kemuri, mangaka solitamente abituato a lavorare in coppia con altri sceneggiatori curando così solo la parte visiva, e la speranza era quella che, lavorando con autori già esperti, imparasse qualche trucco per creare opere ben costruite anche a livello narrativo, dato che si può constatare immediatamente che l’autore ha un'ottima dimestichezza con la matita. Purtroppo non è così, qualche spunto accattivante c’è ma si avverte sempre la mancanza di qualcosa.

Manji è una guardia del corpo aggressiva ed irascibile, pronta ad accettare qualsiasi incarico ma, a dispetto di quello che potrebbe pensare il lettore vedendo un personaggio così rozzo, si rivela una persona con ideali e un senso di giustizia tutti suoi e, cascasse il mondo, non farà mai nulla per andargli contro. Casualmente farà la conoscenza di Cal, un membro dei Card, e per forza di cose finirà per combattere al suo fianco contro strane creature denominate “Toy”. Inizierà così l’avventura di Manji a fianco di Cal e dei Card alla ricerca di Alice.
Inizialmente i personaggi verranno presentati velocemente e superficialmente mentre la storia viene spiegata velocemente, complice il fatto che non sia particolarmente intricata, purtroppo questo sviluppo rapido lascia spazio a momenti piatti e monotoni, che si concluderanno appena comincerà la parte finale, o presupposta tale, dove il tutto si concluderà incredibilmente in fretta. Il lettore rimarrà basito dalla facilità con cui termina tutto, ma questo è solo l’inizio della vera conclusione, che occuperà tutto il quarto volumetto e che regalerà una nuova profondità ai personaggi e alle loro relazioni, delineando la vera natura dell’opera.
L’autore si è rivelato abile anche per le diverse citazioni dell’opera di “Alice nel Paese delle meraviglie” inserite: inizialmente parranno semplici omaggi ma, come verrà spiegato, questa favola avrà un ruolo principale all’interno della vicenda.

I disegni, dominati da un tratto forte e deciso, talvolta cadono in piccole imprecisioni, in genere però i personaggi risultano ben caratterizzati, anche se proseguendo si nota una certa ripetitività, e i fondali “pupazzosi” si ben adattano all’atmosfera dell’opera. L’abilità maggiore dell’artista si rivela nella cura dei particolari, come gli occhi apparentemente vuoti di alcuni personaggi e l’aspetto fangoso o legnoso dei Toy, e nelle scene d’azione caratterizzate dalle velocissime lame di Manji.

L’edizione italiana, ad opera di GP Publishing, è ben confezionata. Sovraccoperta lucida e carta bianca, anche se talvolta tradisce leggere trasparenze. La GP ha fatto un buon adattamento, sia letterario che grafico. Probabilmente per il prezzo a cui è proposto si poteva fare qualcosa di meglio, ma il rapporto qualità/prezzo rimane su buoni livelli.

Un’opera che potrebbe stupire il lettore sia in negativo che in positivo per colpa della sua ambiguità. Sembra una storia ricca d’azione e di mistero, e invece finisce per essere un lavoro che si concentra principalmente sui personaggi e le loro relazioni, regalando anche qualche momento delicato e toccante nel finale. Se siete alla ricerca di un’opera diversa ed originale, ricca di piccoli particolari comprensibili maggiormente dopo una rilettura, immersa in un’atmosfera gotica, potreste trovare un buon lavoro.

Kumalo

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Kumalo

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Che dire, geniale! Mi aspettavo un manga carino, ma non pensavo che in 4 numeri riuscisse a carpire la profondità di una storia, né tanto meno che potesse riservare abbastanza cura nella caratterizzazione e nell'analisi dei personaggi. Beh, mi sbagliavo, Replica, almeno per me, è stata una sorpresa davvero, presenta a mio avviso un'ottima storia, personaggi carismatici e ben caratterizzati, è divertente, commovente, sanguinario, e mai banale.

Il protagonista è Manji, una guardia del corpo che si ritrova invischiata in una guerra contro i "Toy", bambole sanguinarie che devastano le città. Si unirà ad un gruppo di persone che si riveleranno piene di sorprese, per una storia che si articolerà su colpi di scena e su una trama già vista in altre ambientazioni e del tutto inaspettata, ma che dà un tocco di classe a questo fumetto. Finale molto bello e piacevole per un manga che in 4 volumetti farà ricordare per molto di sé.


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__HellGirl__

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
Replica parla di Akainu, ovvero una guardia del corpo a pagamento che, trovandosi a corto di soldi, finisce per essere invischiato negli affari della società Cards. Dopo aver conosciuto Cal, un personaggio già dall'inizio misterioso, verrà a conoscenza anche del fatto che in diverse città sono stati segnalati numerosi Toys, ovvero mostri assassini che hanno deciso di distruggere tutto ciò che incontreranno sulla loro strada. Akainu, sia per motivi "finanziari" che per altri, deciderà di unirsi alla società Cards e di aiutare loro nell'impresa di ritrovare "Alice".

La trama sembra vista e rivista, eppure questa volta è diverso: adoro Kemuri Karakara poiché i suoi disegni sono stupendi, puliti e allo stesso tempo raffinati, e riesce anche a rendere bene le scene critiche e quelle di combattimento. Chi ha letto Alice in Heartland avrà sicuramente capito che questa autrice è molto appassionata di Alice nel Paese delle Meraviglie, e anche questo bellissimo shoujo ne presenta le medesime caratteristiche. Già dal primo numero è percettibile quanto l'autrice sia migliorata e, oltretutto, è già anche possibile notare la bellezza del manga in sé. I personaggi sono caratterizzati benissimo, la storia è molto avvincente e fantasiosa, e come già ripetuto i disegni sono bellissimi. Se pensate però che la trama possa somigliare a quella di Alice in Heartland vi sbagliate, anzi, è completamente diverso.
In conclusione lo consiglio a tutti.


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Zaraki93

Volumi letti: 2/4 --- Voto 7
Replica... un nome interessante che mi ha subito colpito e anche una volta comprato ha continuato a stupirmi, sia per la storia caratterizzata da questi misteriosi e strani "toys", sia per i personaggi altrettanto particolari e affascinanti, soprattutto Manji, il protagonista, e il misterioso AAA, il "giocattolaio" che tira le redini di chissà quale macchinazione che spero non mi deluda nel finale. Per quanto riguarda il disegno devo dire che non c'è male, ciò che apprezzo è soprattutto la dinamicità dei combattimenti, che sono decisamente credibili. Ciò nonostante non mi sbilancio oltre al 7 perché la storia, per quanto sia interessante, non va oltre la definizione: "carina".