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alex di gemini

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Rumiko Takahashi non è solo la fonte inesauribile di storie interminabili, ma è anche maestra di brevi racconti i cui personaggi, pur in breve tempo, entrano nel cuore e non lo lasciano più. Inizialmente il Bouquet Rosso non mi sembrava facile da capire, dato che, rispetto ad altre raccolte, non presenta storie cupe, ma nemmeno allegre. Solo alla fine ho capito come l’autrice abbia deciso di cambiare registro, con personaggi ancora più realistici ma anche molto malinconici. Tutti possiamo riconoscersi in queste realistiche storie, tutte accomunate dalla stessa domanda: i nodi vengono al pettine o no? Per non spoilerare ne scelgo solo due. Ne “In viaggio con la suocera” una giovane nuora accompagna la suocera neovedova in una breve gita di alcuni giorni. La neovedova non è esattamente in lutto e, anzi, vuole godere e spendere, ora che il tirchio marito che le ha fatto vivere una vita molto modesta non c’è più. Nel racconto che, a mio avviso giustamente, dà nome alla raccolta, abbiamo un padre di famiglia che, morto all’improvviso, assiste alla preparazione del suo funerale e scopre con dolore come la sua vita sia stata un fallimento. Ha dovuto lavorare come un matto per salvare il suo posto di lavoro dato che la ditta era in brutte acque e, ora che è sana, si ritrova con moglie e figlio che lo disprezzano perché non aveva avuto tempo per loro, mentre la ditta stessa lo stava per licenziare, reo di avere uno stipendio troppo alto! Finale a sorpresa. In una parola mamma Rumiko, oltre a mostrarci la sua genialità nel descrivere i parenti serpenti, descrive come i nodi vengano sempre al pettine nella vita e che rinviare i problemi non paghi poiché, appunto, non si può rinviare in eterno. Al lettore decidere se ciò sia un bene o un male, anche perché spesso può bastare un dialogo franco e fuori dai denti per rimettersi sulla giusta carreggiata. La grafica è la regia sono le classiche cui siamo stati abituati. In conclusione abbiamo un piccolo gioiello, facile da leggere ma che va anche meditato e che ci farà capire qualcosina in più sulla vita. Voto 9 meritatissimo.


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Rumiko

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
E' ormai noto che Rumiko Takahashi, oltre ad eccellere nelle storie (molto) lunghe, regali dei piccoli capolavori anche con le sue indimenticabili short stories.
Ne è un esempio "Il bouquet rosso", edito dall'ottima Star Comics in un'edizione con sovraccoperta e pagine a colori.
La caratteristica di fondo è quella degli "slice of life", frammenti di vita quotidiana raccontati con abile maestria e che servono da strumento di riflessione sui problemi che la società giapponese (e non solo) si trova ad affrontare giorno dopo giorno. I protagonisti, dunque, non sono personaggi leggendari o supereroi mirabolanti, ma persone comuni con i loro drammi e le loro gioie personali.

Non è la prima volta che la Takahashi compie un'operazione simile, ma è la prima volta che a farla da padrone è un elemento non comune nella vita di quest'autrice: la malinconia.
Ancora meglio, il senso di inadeguatezza: verso il datore e i colleghi di lavoro, il marito, il padre, la suocera, la moglie, ecc ecc...
Le storie auto-conclusive escono perciò totalmente dal seminato della "commedia romantica degli equivoci" che tanto ci ha fatto apprezzare questa autrice per spingersi verso un terreno nuovo, più maturo e introspettivo, che colpisce il lettore e lo spinge a riflettere su sé stesso.
Così facendo, ad esserne valorizzati sono i grandi "tesori" di ogni opera takahashiana: i personaggi. Veri costruttori della trama, veri compagni di viaggio del lettore, indimenticabili ed unici anche quando compaiono per pochi istanti. Tutto ciò rende "Il bouquet rosso" un piccolo capolavoro da non perdere per gli amanti dell'autrice.


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Kida_10

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
"Il bouquet rosso" è una raccolta di storie brevi disegnate da Rumiko Takahashi e pubblicata nel 2005.
Ogni storia è stata scritta in un periodo differente e ha per protagonisti personaggi diversi, ma la tematica affrontata è la stessa in ognuna di esse; al centro di tutto vi è infatti il rapporto con la famiglia, che sia fra moglie/marito, madre/figlio o altro poco importa.

In ogni storia il protagonista è un uomo o una donna di mezza età che si trova di fronte a dei problemi che potremmo tranquillamente definire comuni, come le difficoltà del rapporto di coppia, l'allontanamento dalla famiglia per motivi lavorativi, l'arrivo improvviso della morte e il rimpianto delle occasioni sprecate.
Per quanto breve ogni racconto è strutturato ottimamente, le trame sono chiare, rapide e di facile comprensione. L'autrice dimostra ancora una volta la sua capacità di arrivare dritta al cuore delle persone, creado con poche tavole delle situazioni tali da riuscire a coinvolgere, e in alcuni casi emozionare lo spettatore, probabilmente anche per la consapevolezza che ognuno di noi potrebbe, un giorno, ritrovarsi in una situazione analoga.
La Takahashi in quest'opera incita al dialogo e all'ascolto, mostrandoci chiaramente come la maggior parte delle situazione spiacevoli siano generate da delle banali incomprensioni.

Dal punto di vista tecnico ci troviamo di fronte a un buon lavoro, nello stile classico a cui la Sensei ci ha abituato: tratti semplici e decisi, sfondi adeguatamente dettagliati. Da notare come in quasi tutte queste storie l'autrice ha lasciato da parte le situazioni comiche per le quali è famosa, mostrandoci anche la sua capacità di affrontare tematiche più mature in modo realista.

in conclusione un'ottima opera che mi sento di consigliare a tutti: leggera, veloce e molto interessante.


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Misa&Ulalà

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Far riflettere su cose che possono accadere a tutti quotidianamente, cogliere le sfumature del presente, saper accettare la propria età, la propria morte, i propri errori. E' un esercizio di astrazione quello che ci viene proposto da Rumiko Takahashi, autrice già nota per capolavori come Ranma, Lamù e Inuyasha. Ma se avete amato, lodato la sensei per le sue opere fantasy, riscoprirete l'autrice in una nuova piacevolissima veste e vi immergerete in un'avventura chiamata vita!
Ho apprezzato molto questo volume unico che sebbene sia disegnato con un tratto semplicissimo, è efficace nel suo scopo.
Un'opera piacevolissima, un gioiello dello slice of life, che si farà leggere dalla prima all'ultima pagina tutto d'un fiato. Consigliato davvero a tutti, grandi e adolescenti che si potranno facilmente rispecchiare nei protagonisti di ''Bouquet Rosso''.


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riko akasaka

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Volume unico con 6 racconti di persone adulte. Le storie hanno come filo conduttore la difficoltà di dialogo in famiglia; nella prima un impiegato fantastica su un'amica d'infanzia perché si sente trascurato dalla moglie. In "Father graffiti" un uomo già in difficoltà a capire il figlio si ritrova a dover gestire un teppistello che l'ha preso in antipatia. Nella terza storia un difficile viaggio con la suocera mette a dura prova i nervi della nuora. In "Help" un già teso rapporto padre-figlio diventa più difficile da sopportare quando i ruoli si invertono perché il padre non è più autosufficiente. Le ultime 2 storie raccontano entrambe di matrimoni forse in crisi ma che continuano per abitudine.

Questo volume piacevole e scorrevole da leggere riesce però a far riflettere su quanto possa migliorare qualunque situazione con un po' di dialogo e capacità d'ascoltare l'altro. Bello e più profondo di quel che può sembrare ad una lettura superficiale, soprattutto il racconto "Help" lo considero un piccolo capolavoro di slice of life. Consigliato.


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kirk

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Questo volumetto l'ho preso in fumetteria alla fine del 2006 e poi dopo averlo sfogliato ho pensato che ci fosse un errore: mi sono chiesto se la Takahashi non fosse depressa quando ha pubblicato queste storie, non mi sembrava uno dei suoi "mondi rumici" (Rumic would, Rumic short, Rumic Theatre, 1 or W). Adesso finalmente ho letto queste storie e devo dire che c'è effettivamente una vena malinconica in questi racconti dove gli uomini hanno problemi al lavoro, i ragazzi devono superare esami scolastici e non ce la fanno (Father graffiti) e le donne devono farsi benvolere dalla suocera (In viaggio con la suocera)o si stanno allontanando dai mariti spesso assenti (Il bouquet rosso) o infelici quando presenti (Andata/ritorno in giornata: un sogno lungo un viaggio).
Insomma, temi pesanti per storie ben confezionate, anche se non gli do' il massimo devo ammettere che Rumiko non ha perso il suo tocco leggero e ha guadagnato in realismo. Ma sono storie troppo brevi per un voto più alto.