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Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Non posso escludere che parte della mia reazione sia stata causata dal fatto che quando ho letto questo manga ero in una condizione emotiva non favorevole, ma rimane comunque che non sono riuscita a trattenermi dal piangere in autobus per aver commesso l'errore di iniziare a sfogliarlo lì.
Pianto da fumetto, per rimanere in tema, con lacrimoni e ricerca affannosa di un fazzoletto per soffiarmi il naso.
Io biasimo sempre quando un autore decide di far morire un personaggio perché lo considero un trucco per forzare la commozione dei lettori e quindi assicurarsi un facile impatto emotivo nei confronti della propria opera, ma chiaramente in questo caso un giudizio del genere decade visto che la morte di Aki è il fulcro stesso della trama. Non si può accusare l'autore di niente, perché chi ha preso la decisione di leggere la storia sapeva sin dall'inizio di cosa questa avrebbe parlato.
Di amore, puro e innocente quando i due protagonisti si conoscono ai tempi delle medie e poi più passionale e totalizzante con il passare del tempo, di fiducia reciproca, di serenità, di dolcezza e del futuro. Ma anche del dolore, dell'ingiustizia di una ragazza affetta da una malattia che la priva della vita quando aveva appena iniziato a viverla. Sono strazianti le ultime pagine in cui si vedono contrapposte le immagini di un'Aki ormai moribonda, bloccata in un letto d'ospedale con una fascia attorno alla testa, e quelle di una ragazza che ride gioiosa con i capelli al vento. Strazianti e anche spaventose, fa riflettere profondamente quanto i problemi che ci sembrano insormontabili siano poi in fondo sempre gestibili finché si ha la fortuna di avere un corpo sano.

Sono tante, tantissime le opere d'amore che hanno sfruttato il tema della malattia: libri, film, fumetti.
A volte c'è solo furbizia dietro e la storia non ti lascia nulla, men che meno commozione, altre c'è un sentimento vibrante che ti avvolge e ti scuote nel profondo; questo manga rientra in modo perfino doloroso nella seconda categoria.
Aggiungo che non ho ancora letto il libro originale da cui è tratto, ma a costo di trascorrere il prossimo mese a piangere oggi stesso andrò subito a comprarlo.


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francygaia

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Molto carino come manga. Tratta molto delicatamente le parti drammatiche e le parti romantiche. Molto triste riguardo alla morte della povera Aki.
Riguardo ai personaggi non sono molto caratterizzati soprattutto il protagonista, infatti uno dei personaggi che mi è piaciuto di più è proprio l'eroina, Aki. Solare, allegra e non si fa scoraggiare da quello che dicono gli altri e soprattutto ha la speranza nei confronti dell'amato, cioè Sakutaro.
L'unica cosa che non mi sono piaciuti sono i disegni. Saranno freschi e puliti, ma non sono precisi e alcune volte fatti proprio con i piedi. Lo consiglio chi vuole una storia fresca e drammatica.

Cenere87

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Cenere87

Volumi letti: 1/1 --- Voto 4
Per come la vedo io il volume è molto banale e troppo triste, sapevo fin dall'inizio che la storia non sarebbe stata allegra visto che inizia proprio col dirti che Sakutaro è rimasto solo a parte per l'Australia per far volare via le ceneri della fidanzata morta di leucemia. Però è eccessivo, è incentrato tutto sulla morte, ogni decina di pagine escono fuori malattie e morti; no, non si può.
In più i dialoghi son aridi così come il disegno (anche se ben fatto).
E' la prima recensione che scrivo appunto perchè è un libro che sconsiglio a tutti, ben 8,50 euro e un'ora della vostra vita risparmiati.


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Turboo Stefo

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Kazumi Kazui, da grande fan del romanzo originale, ha chiesto all’autore originale Kyoichi Katayama il permesso di poterlo adattare in manga. Il risultato è alquanto ambiguo e l’opera avrebbe potuto regalare molto di più con piccoli accorgimenti.

Sakutaro è un ragazzo affranto da una ferita che potrebbe non rimarginarsi mai più, la perdita della sua amata. Nonostante la giovane età superare certe situazioni è comunque difficile, così parte un viaggio nei ricordi dello stesso per scoprire come tutto è nato e si è sviluppato, fino al tragico epilogo che il lettore già conosce.
Dalle prime battute la storia non offre un particolare carisma e sembra una classica storia d’amore adolescenziale di mediocre fattura. L’unica motivazione che tiene il lettore incollato alle pagine è la curiosità e la tensione di raggiungere il fatidico giorno, la paura di assistere ad un evento straziante, e quando si entra nell’arco narrativo principale la storia diventa più profonda e cura maggiormente i protagonisti e la loro fragile psicologia.
Dopo la drammatica sequenza è ora del finale, che solitamente serve a scaldare o comunque rincuorare il lettore avvilito, ma il tutto è sbrigativo e confuso e non risulta particolarmente memorabile lasciando così spazio quasi solamente alla malinconia.

I disegni della Kazui sono spogli e minimalisti, lo stile di disegno è assolutamente anonimo e si ricollega ai classici Shojo, così come il character design, e gli sfondi sono spesso inesistenti. Inoltre l’espressività dei volti e abbastanza bassa e uniti ai dialoghi sterili finiscono con il non coinvolgere sufficientemente lo spettatore.
Di positivi ci sono i classici effetti effettuati con i retini nelle tavole più spaziose, dove la regia è puntata sui gesti e sui volti dei personaggi, regalando qualche tavola dolce ed evocativa.

In Italia l’opera è stata pubblicata dalla Kappa Edizioni, per poi essere ristampata nella stessa identica edizione dalla Ronin.
Il volumetto offre un formato leggermente più grande rispetto alla media, con una copertina rigida e una carta bianca di bassa grammatura, così da avere qualche trasparenza eccessiva. La stampa è pulita e nitida, ma in alcune occasioni i retini presentano l’effetto moiré.
Il lato peggiore è l’adattamento perché i dialoghi sono piatti e non coinvolgono il lettore, ed in alcune situazioni regalano qualche passaggio confuso come nel finale, risultando così anche dispersivi e rischiano di non far cogliere il significato delle battute conclusive.
Orribile anche l’adattamento grafico, veramente minimo. Dalla copertina si vede subito una striscia più chiara dove era posizionato originariamente il titolo, all’interno invece le pagine già scarne di disegni sono coperte da numerose pecette (i quadrati posti sotto ai pensieri o ai dialoghi fuori dai baloon) rigorosamente nere.

La storia di un amore forte e disperato che fino all’ultimo non abbandona i protagonisti, regalando così una storia malinconica e triste. Peccato per il pessimo adattamento che, unito al lavoro grafico minimalista, non coinvolgono per nulla il lettore, rovinando anche il finale che non rincuora il lettore.
Se si cerca comunque una storia d’amore in grado di commuovere rimane consigliato.


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brady

Volumi letti: 1/1 --- Voto 6
Questo volume unico mi ha lasciata un po’ perplessa. Da un certo punto di vista ha sicuramente una bella storia, anche se tristissima, quanto meno non è il solito manga che non ha né capo né coda e perlomeno nel finale mi ha emozionato, che non è poco.
Purtroppo le cose che mi lasciano interdetta hanno il sopravvento: la più rilevante è che il racconto scorre troppo veloce, lascia intuire molti passaggi narrativi fondamentali per lo sviluppo del rapporto tra i due protagonisti, ma non ne approfondisce nessuno. Sono rimasta quasi più colpita dalle pagine in cui il nonno soffre per il suo vecchio amore.

Si vede che di fondo “una storia” c’è, ma è tutto lasciato all’immaginazione, i buchi narrativi me li devo riempire da sola ed onestamente trovo che in questo modo il pathos si perda.
<b>[Attenzione, lieve spoiler.]</b>
Faccio un esempio: una pagina prima il protagonista riflette sul fatto che la sua ragazza per lui è la cosa più importante e vuole farla sorridere ancora nonostante la degenza in ospedale, la pagina dopo la ragazza in ospedale lo saluta dicendogli che è tanto che non lo vede. Non capisco: non è andato a trovarla perché aveva cose più importanti da fare o cosa? Non ha avuto il coraggio di vederla ricoverata? E dove sono le pagine che mi descrivono il suo turbamento?
Forse è un errore di traduzione da parte della Kappa edizioni, magari lei lo salutava dicendo che non vedeva l’ora di vederlo, nel qual caso spero che quando ripubblicheranno questo volume sotto il marchio Ronin facciano un controllo generale perché di incongruenze come questa ne ho trovate parecchie.
<b>[Fine spoiler.]</b>

In conclusione, non mi sento di consigliare questo racconto, perché se ne può fare benissimo a meno, ma non è neanche da buttar via, il voto finale è un 6 e mezzo dove il mezzo punto è per quelle due pagine (e sono proprio solo 2 pagine) che sul finale mi hanno colpito.


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Tea

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Davvero un gioiellino. Il tratto non mi entusiasma, ma la storia scorre via senza intoppi, chiara ma non banale. Sicuramente non è un manga allegro e per chi cerca una storia divertente o uno shojo a lieto fine. Drammatico, sì, ma non eccessivamente. Le scene rilassate o che fanno sorridere ci sono, nella maniera giusta, sapientemente bilanciate: non troppe da ridicolizzare la trama, né troppo poche in modo da far risultare il tutto eccessivamente pesante.

I personaggi sono molto umani, Aki soprattutto è un personaggio interessante: è una ragazza molto solare, spontanea e con una gran grinta, ma ha le sue paure e cerca a modo suo di vivere la sua malattia, anche se ne ha paura.
Sakutaro è molto dolce, un po' ingenuo e magari a volte un po' lento; ma tutto ciò che fa sì che non diventi il principe triste e sfortunato, ma che sia una persona come tante. Buono il finale, che non mostra una fedeltà eterna come di solito viene intesa.
Davvero una lettura piacevole!