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lloyd89

Volumi letti: 5/5 --- Voto 8
Ho da poco questa opera di Masao Yajima ed è stata un esperienza molto coinvolgente.
È stato un viaggio lungo misteri religiosi, egoismo dell'uomo, sofferenza e tante altre sfaccettature; i disegni di Boichi poi sono una vera e propria gioia per gli occhi, dettagliati ed espressivi che rendono questa opera ad avere quasi una vita propria, tutto seppur spiccatamente di fantasia, risulta credibile
E ci si immerge completamente nel mondo di "Raqiya".
La storia si sviluppa gradualmente aggiungendo piano piano nuovi misteri ed elementi. I personaggi a volte sono un po' abbozzati come caratterizzazione, ma restano credibili, Luna essendo una dea, sembra non essere molto spaventata da questa idea, avrei preferito una maggiore introspezione della protagonista.
Consiglio quest'opera ad un pubblico maturo, viste le numerose scene "forti", e a chi ha voglia di leggere qualcosa di impegnativo ma che dia grandi soddisfazioni.
Concludo dicendo che il finale è davvero spettacolare! Voto 8 pieno!


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Atom

Volumi letti: 5/5 --- Voto 5
Scritto da Masao Yajima e disegnato dal coreano Boichi, "Raqiya" tenta di essere, passatemi l'etichetta, un manga mistico d'azione.
L'idea iniziale, che rappresenta il cuore della trama, è estremamente "appetitosa". Tutto prende forma dallo scontro tra religione cattolica e gnosticismo, dottrina nata dopo l'avvento di Gesù, additata come eretica dalla Santa Sede.
Molti gli spunti che si basano su realtà storiche ai quali lo sceneggiatore aggiunge altri un pò più folkloristici e leggendari.

"Raqiya" è come quei bellissimi regali infiocchettati di tutto punto, che una volta scartati lasciano l'amaro in bocca.
Sarà perché mi aspettavo molto da questo titolo, sarà perché tutto ciò che ho sentito a riguardo mi aveva spronato alla lettura, la delusione è stata grande.
"Raqiya" è tanto, tantissimo fumo negli occhi, ma di sostanza se ne vede pochissima.
Penso che l'editoriale della Panini Comics, all'inizio dell'ultimo volume, sia esemplificativo in tal senso. Viene fatto il parallelismo tra il manga in esame ed il filone hollywoodiano dei film catastrofico-apocalittici, che con le moderne tecniche cinematografiche sono riusciti a mostrarci scene iper-realistiche. Beh, forse è il caso di ricordare a chi ha scritto quell'introduzione che quel genere è quanto di più infimo sia stato prodotto negli Stati Uniti dalla nascita del cinema, e che non esiste una sola sceneggiatura di uno di quei film, che non sembri essere stata scritta da un bimbo. L'accostamento però è perfettamente calzante, diciamo che avrei evitato di evidenziarlo, perché rappresenta il più grande difetto di questo manga: la sceneggiatura fa semplicemente ridere e se non fosse per i disegni di Boichi sarebbe un'opera di scarsissimo valore.
Masamune Yajima butta più o meno alla rinfusa termini e nomi altisonanti, presi qua e là dalle varie dottrine che orbitano attorno al cattolicesimo, e li usa come specchietti per le allodole. Si, perché le argomentazioni a sostegno mancano completamente; pressapochismo e superficialità la fanno da padroni.
Pensavo di trovarmi di fronte ad un seinen, ma ancora adesso continuo a nutrire più di qualche dubbio in merito. Un "Fullmetal Alchimist" tratta tematiche religiose con modi decisamente più maturi.
La gestione dei tempi e dei luoghi, attraverso continui e repentini passaggi, palesa la totale incapacità di uso del mezzo, inficiando notevolmente l'andamento della trama.

Altro punto su cui devo soffermarmi sono, ahimè, gli sguardi ammiccanti e le pose osé di colei che dovrebbe essere la protagonista, ma che in realtà ha il carisma di un sampietrino, che la rendono più simile ad una coniglietta su una copertina di "Playboy", che ad un'entità superiore.
Se l'intento di Boichi era quello di disegnare una creatura dalle fattezze femminee, che fosse un diavolo tentatore, come Slan in "Berserk" oppure Lust nel già citato "FMA", ha mancato clamorosamente il bersaglio. Se altrimenti voleva deliziare il lettore con del semplice fan service, il risultato è ancora più squallido.
Purtroppo anche gli altri personaggi non si salvano, visto che si riducono a mere macchiette, prive del minimo spessore e i cui pochi approfondimenti destano più di qualche perplessità.

Boichi inoltre ha il vizio di non limitarsi a far esprimere i suoi personaggi attraverso parole e sguardi. Ogni frase ed ogni espressione viene "urlata" in faccia al lettore nel tentativo di enfatizzare ciò che accade durante la narrazione. Peccato che a questo segue sempre qualche scenetta demenziale, anch'essa sottolineata all'inverosimile. Non parlo di vignette atte a stemperare la tensione accumulata; in questo caso è impossibile creare tensione, visto che, ciclicamente, la tavola prima dovresti disperati e quella dopo dovresti morir dal ridere.
Diciamo che il pathos per Boichi non ha una grande rilevanza.

A parte questo, i disegni sono fenomenali, ma ciò non fa che aumentare il dispiacere per un'occasione mancata. La maestria con cui l'autore gestisce i chiaro scuri sui volti è sbalorditiva.
Più le scene sono apocalittiche più Boichi si "spreme" per tirare fuori il massimo da ogni tavola ed il risultato, il più delle volte, lascia di stucco.
Alcuni particolari sembrano essere pura sperimentazione, come ad esempio il particolare del tabacco rovente della sigaretta.
L'unica pecca che mi sento di sottolineare è che spesso proprio questa perfezione rende i personaggi troppo statici ed inanimati.

Buona l'edizione della Panini Comics. Sovraccoperte meravigliose , carta di ottima qualità, ma questa volta mancano le pagine a colori. Purtroppo, nell'ultimo volume la stampa di alcune pagine è come fuori fuoco, presentando sbavature sull'intera tavola.


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Itachi-san

Volumi letti: 5/5 --- Voto 9
Un ottimo titolo, che si nutre di misticismo, azione e spunti di riflessione interessanti. La giovane protagonista Luna conduce in origine una vita tranquilla, ma un drammatico evento la sconvolge drasticamente. Si troverà così catapultata in una surreale situazione: idolatrata come Dea da una parte, perseguitata come Anticristo dall'altra. I due poli attorno ai quali ruota lo storia sono il Cattolicesimo e lo Gnosticismo, di cui vengono studiati e rappresentati i principi filosofici e teologici fondamentali, ma anche i riti e i Ministri. Queste peculiari tematiche e ambientazioni conferiscono al manga una non banale originalità e, inoltre, l'azione di cui le pagine sono ricche, sa fondersi adeguatamente con lo studio psicologico dei personaggi. Una nota di merito poi, almeno in base alla mia percezione, è che situazioni come sparatorie tra uomini di Chiesa , catastrofi e cataclismi in famosi luoghi di culto, non appaiano come forzature o ridicola deformazione della realtà, ma mantengano logicità e coerenza, in virtù di un'atmosfera completamente permeata dalla religione e dalla spiritualità; insomma assolutamente fantastica, ma costruita razionalmente. E questo credo che sia l'obiettivo del manga, offrire una realtà cronologicamente e formalmente simile alla nostra, ma in cui la ricerca del divino è centrale. Se quindi Nietzsche affermava che Dio è morto, Yajima lo pone al centro della sua opera, comprendendo che la sfera del divino e dell'umano sono indissolubilmente collegate. Gli unici difetti sono saltuarie scene comiche a mio avviso poco sensate in una storia del genere, e un finale che poteva essere gestito con un po' di calma in più. Ciononostante, anche la conclusione, caratterizzata da un colpo di scena, ha un suo perché, ed anche un messaggio abbastanza condivisibile. Il tratto del coreano Boichi poi è semplicemente fantastico: fluido e dettagliato, espressivo e dinamico. Alcune tavole dimostrano una cura maniacale, mentre la protagonista emana una misteriosa sensualità. Visivamente, davvero piacevole. Lo consiglio calorosamente a chi cerca qualcosa di incentrato sull'azione, unita al mistero e alla sfera del mistico-esoterico. In fondo al primo volume è poi disponibile un sintetico glossario dello gnosticismo per familiarizzare con termini e concetti, storicamente esistenti ma sconosciuti ai più, che potrebbero quindi rendere alcune parti di difficile lettura o comprensione.


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Tacchan

Volumi letti: 5/5 --- Voto 9
“Raqiya” risulta essere nel complesso un bel titolo, ha il grande merito di prendere l'iconografia e le scritture cristiane e reinterpretarle creando una trama affascinante e complessa, che ha il solo demerito di concludersi in modo un po' troppo frettoloso. Vi è inoltre una certa originalità in quanto viene raccontato, si parte ben prima degli attuali dogmi su cui è strutturata la Chiesa Cristiana, gli spunti sono presi dal vecchio testamento e sono ben diversi dai soliti temi trattati in altri manga, come i classici esorcismi e demoni di vario tipo. Non che tali elementi manchino, ma viene posto un quesito ben più ambizioso, che verte sull'esistenza o meno di Dio e sulla sua effettiva volontà. Vi è tra l'altro uno scontro fra religioni, in cui si incrociano integralismo, eresia e blasfemia. Proprio i cattolici hanno una parte importante in tutto questo, un ruolo fondamentale in uno scontro che potrebbe o meno portare alla stessa apocalisse.
Il tutto parte in modo semplice: uno strano incontro e una ragazza che in un incidente perde l'intera famiglia. Luna, illesa e sopravvissuta miracolosamente, o meglio, per volontà di forze che hanno in programma per lei un destino colmo di responsabilità e sofferenza, che trascende la stessa esistenza umana. Passata la tragedia, tenta di ripartire come una normale studentessa, ma è chiaro che non lo sia e non potrà mai esserlo. Supportata da un paio di amici, incalzata da un paio di organizzazioni, si trova costretta a perdere altre persone care e vedere la sua essenza minacciata da forze più grandi di lei.

La sceneggiatura offre momenti ironici e divertenti, altri drammatici, molta azione, sparatorie e tanta distruzione. Tra fantascienza e misticismo, vengono offerti diversi motivi di interesse: vi è la curiosità di conoscere cosa sta davvero accadendo, la voglia di vedere se i personaggi riusciranno a resistere a forze ben più grandi di loro e non manca nemmeno un risvolto sentimentale. Se per certi versi vi è una ricerca di realismo e la voglia di documentare le teorie esposte, in altri momenti la si butta un po' in vacca con sequenze ben poco realistiche e credibili, che risultano quasi ironiche. Più volte vi è un'insolita alternanza tra dramma e commedia, con un personaggio in particolare che ha un atteggiamento spensierato non molto credibile, solo in parte giustificato dalle ultime pagine. La fine è pregevole, ma un po' improvvisa e sbrigativa, diciamo che la vicenda si risolve grazie a un deus ex machina non propriamente credibile, inevitabile probabilmente per chiudere una situazione che in effetti era divenuta molto complessa da sbrogliare.

I disegni passano da splendide tavole evocative e molto ispirate ad altre fatte in modo più frettoloso. La media è comunque più che buona e gli stessi personaggi sono in genere curati, soprattutto la protagonista, che in alcune tavole si dimostra molto sensuale.

“Raqiya” è un ottimo titolo, che in solo 5 volumetti vi propone una storia solida, ben pensata e per certi aspetti originale.


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scarlet nabi

Volumi letti: 5/5 --- Voto 9
Il coreano Boichi presta il suo tratto visionario a una storia complessa firmata dal maestro Masao Yajima, che tiene i lettori incollati alle pagine fino all'ultimo colpo di scena e li spinge poi a fare qualche ricerca su internet per avventurarsi nel mondo dello gnosticismo.
"Raqiya" in ebraico significa "firmamento" o "volta celeste". Da bambina, Luna scampa a un terribile incidente, e ora può richiamare in vita la sua famiglia e rimanere felice a Los Angeles grazie a un patto stipulato col sanguinario demone-donna-serpente Abraxas - che nella sua disturbante sensualità rievoca, snaturandola e ribaltandola in negativo, la Black Magic Woman della celebre copertina di Santana -. Il tempo passa e il debito va saldato. I parenti di Luna muoiono bruciati e lei deve tornare a vivere in Giappone, seguita dal fedele amico Isa. Ma i cupi presagi che accompagnano la ragazza non svaniscono, anzi la situazione assume tinte sempre più fosche, tra inspiegabili eventi sovrannaturali, un'organizzazione segreta ai comandi del Vaticano e rispettabilissimi business men che fanno parte di una setta orgiastica. Ogni dettaglio è firmato nel bianco e nero della china con crudo realismo, con una potenza che ricorda i migliori manga d'azione (penso a "Shamo" di Akio Tanaka) e una poesia ottenuta grazie a un'accurata documentazione fotografica di cui l'autore fornisce un divertente diario nelle pagine extra. Uno splendido seinen dai toni horror e spirituali che esplora le frontiere della maturità grafica e narrativa aprendo le porte a una nuova forma di conoscenza (Sophia).


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Melanto

Volumi letti: 5/5 --- Voto 7
Questo prodotto mi incuriosì fin da subito, catturata dal titolo particolare; successivamente, le bellissime illustrazioni di copertina fecero il resto, così come la tematica di fondo: la religione.
Quest'ultima è da sempre un argomento che apprezzo in qualsiasi opera, sia fumettistica, che videoludica, che letteraria così mi informai ulteriormente, lessi recensioni e chiesi pareri a chi l'aveva acquistato prima di me. Le risposte entusiastiche mi convinsero a buttarmi nella lettura di questa opera decisamente breve (altro punto a suo favore).
Ne sono rimasta soddisfatta?
Nì.
Se è vero che la parte grafica è assoluamente impeccabile, è altrettanto vero che la storia non regge il confronto, ma neppure pregando (è il caso di dirlo!) in tutte le lingue del mondo.
"Raqiya" affonda le basi in una sorta di pout pourri tra Gnosticismo&Catarismo vs Cristianesimo che riesce a mantenere un barlume di solidità all'interno della storia fino al quarto volume; non spaventatevi se dopo aver letto il quinto la vostra prima impressione sarà un perplesso "WTF?!" seguito da un'ancora più perplesso "Cosa si è fumato Yajima nel mentre?".
Il tutto è infarcito da scenette e deformed che spezzano, spesso e volentieri - a volte forse in maniera esagerata -, quei momenti di estrema tensione e drammaticità che si respirano lungo tutta la lettura.
"Raqiya" non è un manga 'comico', ma a volte se ne dimentica e forse nel nonsense generale finisce col diventare addirittura una nota positiva (almeno ci si fa una risata, invece che restare con l'occhio pallato a domandarsi se non ci si è perso qualche passaggio per strada o se quello che state leggendo, lo state leggendo davvero). A volte, ho avuto come l'impressione - soprattutto nel volumetto finale - che il vero scopo di Yajima con "Raqiya" fosse... essere ironico. Ironico sulla religione, ironico su quanto tra fede e filosofia ci si prenda troppo sul serio, ironico sulle istituzioni ecclesiastiche, sull'esistenza di Dio e così via. Fosse davvero questo, il significato nascosto di tale fumetto, la mia opinione cambierebbe in maniera radicale e sarei la prima a portare Yajima in trionfo.
Se, invece, l'intento era di essere seri, beh... you fail, Masao-sensei, I'm sorry.
La caratterizzazione dei personaggi è riuscita, almeno a livello superficiale (contando che l'opera è così breve). Penso che ci si sarebbe dovuti soffermare un po' di più su Toshiya e anche sulla stessa protagonisa, Luna Hazuki, che affronta l'intera vicenda quasi con fin troppo distacco/rassegnazione. A volte è del tutto priva di una qualsivoglia emotività che la rendono più simile a un contenitore e basta, che a un personaggio dotato comunque di un cervello pensante.
Penso che i migliori personaggi siano: Mr. Snow (l'unico che mantiene davvero una sua profondità dall'inizio alla fine), Isa (magari fosse vero! Il 'cosa' lo capirete solo dopo aver letto interamente il manga) e il padre di Isa (quest'ultimo è assolutamente GENIALE e perfetto esempio di come la comicità eccessiva in mezzo al nonsense possa risultare positiva, nonostante tutto).
Come detto all'inizio, il lato grafico sopperisce alle enormi mancanze della sceneggiatura.
Boichi è un vero artista, e alcune delle sue tavole - oltre a essere ricchissime di particolari - sono perfette sotto ogni punto di vista. Bellissimi scenari, bellissime espressioni, bellissime 'inquadrature'. Davvero, un lavoro impeccabile, graficamente parlando.
Col senno di poi, lo ricomprerei?
...nì, anche qui.
Di sicuro, "Raqiya" vale ogni singolo euro per i disegni, ma altrettanto non posso dire della storia. Quindi, penso che l'avrei comprato solo se mi fossi trovata in un periodo di totale magra.
Se dovessi fare una media tra il 10 che avrei dato alla grafica e lo 0 che avrei dato alla storia, ne uscirebbe un 5 pieno, ma non sarebbe giusto, perché il disegno vale. Vale davvero tanto.
Quindi, il mio voto finale è 7.


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di$o

Volumi letti: 4/5 --- Voto 10
All'inizio non avevo voglia di comprarlo ma poi quando l'ho fatto ne sono rimasto stupefatto.
I disegni di Boichi sono qualcosa di eccezionale mentre la storia di M. Yajima è articolata bene con parecchi colpi di scena.
La storia è basata su un tema forse ormai usurato dai fumetti orientali: l'apocalisse. Assume però interesse per i riferimenti accurati alla filosofia gnostica del II e III secolo dell'era cristiana (dottrina non molto conosciuta e confusa con il cristianesimo "classico"). L'intreccio inoltre fluisce tra momenti di mistero, di misticismo, di paura intervallati a brevi gag comiche, senza confondere o disturbare il lettore. Trovo inoltre pregevole la presenza di un'appendice alla fine del primo volume con un piccolo glossario dedicato ai termini e nomi gnostici, al fine di dare il massimo supporto al lettore durante tutta la storia.
Unico appunto, se lo svolgimento della trama avesse un ritmo più veloce …

Dartes

Volumi letti: 3/5 --- Voto 9
"Dio è realmente morto?"

Nessuno può dirlo con certezza, ma Yajima ci prova.
Delinea con meticolosità ogni minimo dettaglio, portando alla luce quelli che sono tuttora gli studi degli antichi filosofi gnostici e dei credenti, appartenenti a epoche ormai molto lontane dai nostri giorni. Ciò che l'autore ci mostrerà, con l'aiuto dell'altissimo Boichi in campo grafico, non è frutto della fantasia. Egli si limita ad esporre antichi riti, sia benevoli sia malevoli, rappresentanti dell'Era cristiana compresa tra il II e il III secolo, ossia con l'avvento dello Gnosticismo Cristiano. Lo fa, però, con una storia ambientata in tempi odierni, nei panni di una ragazza come tutte le altre; con una vita fatta di studi, amici e voglia di divertimento: la ragazza in questione è Luna. Ella dovrà riflettere sul vero senso della sua esistenza, che è destinata a fini ben più alti della banale vita da impiegata d'ufficio: bensì ad essere la nuova incarnazione di Dio sulla Terra.

Oltraggiando le valide idee di Nietzsche, si può entrare in un mondo nuovo, nel quale la religione è più viva che mai: ma non nel modo al quale siamo stati abituati. A parere di Yajima, e non solo, siamo stati tenuti all'oscuro su molti elementi dalla Chiesa Cristiana che, in questa surreale occasione, vedrà letteralmente devastate le sue salde ideologie, dando spazio ad altre non validate per alcuna religione predicata oggigiorno. Organizzazioni segrete armate della chiesa, riti pagani fondati su pura violenza carnale - praticati da credenti di sette estinte - e svariati dèi a noi pressoché totalmente sconosciuti: questo è tutto ciò che ci viene proposto, in un'ambientazione moderna alquanto realistica e allettante. Le guerre che in tempi remoti erano in atto tra gnostici e cristiani - sia ortodossi sia cattolici - torneranno in voga, compromettendo la sorte del mondo intero. Per mezzo di una narrazione lineare e mai confusionaria, vengono mostrate antiche leggende e parabole, presenti nella Bibbia e nei Vangeli Apocrifi, riadattate dalla folle quanto geniale mente dell'esordiente artista Giapponese. Comprensibilmente, nel proseguire degli eventi, il racconto prenderà una piega tendente al genere sovrannaturale e arcano, senza mai scordare, però, le basi dalle quali ha avuto origine.

L'autore è obbligato a narrare le vicende sfociando in ciò che noi definiremmo blasfemia, poiché sarebbe impensabile creare una vicenda di tale tipologia senza inficiare la buona condotta che, secondo i cattolici, dovremmo mantenere. Nonostante la creazione - ma anche trasposizione - di questi elementi, che a molti potrebbero risultare offensivi e discutibili, l'artista afferma di essere anch'egli fedele a questo credo, e di rispettarlo più di ogni altro. Nel complesso, "Raqiya" rappresenta l'opera più estrosa e originale degli ultimi tempi.


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~{ L i l l y

Volumi letti: 3/5 --- Voto 10
Per quanto non mi piaccia scrivere recensioni prima di aver finito la serie, la faccio comunque, visto che quanto pare si tirerà per le lunghe.

Comincio parlando dei disegni, davvero eccezionali, curati in ogni minimo dettaglio sia sui paesaggi sia sui personaggi stessi; le espressività date hanno un qualcosa di impareggiabile con molti altri manga letti da me, rispecchiano in modo assoluto le varie espressioni e sensazioni dei personaggi nel momento determinato.
La caratterizzazione dei personaggi c'è e, per quanto possa esser difficile in un'opera, non cozza mai con le varie situazioni o con i principi dei personaggi stessi.
La storia è davvero molto molto interessante, originale e innovativa (chi sfoglia un manga spesso e volentieri non si immagina di incontrare storie così "pesanti e profonde"), ricca di suspense, ricca inoltre di molte nozioni, e per quanto possa diventare movimentata, sopratutto nell'ultimo volume, non mancano di certo riflessioni - cosa che generalmente accade, della serie "tanta azione e poco cervello".

Trovo molto azzeccata la presenza di "sessualità blasfema", così citata, dato che nella storia delle religioni, tutte le religioni, è sempre stato così: l'unione del sacro al profano è sempre avvenuta attraverso la sessualità; essa è sempre stata il simbolo chiave della "tentazione"; quindi , a mio avviso, non è da additare come una "banale e fastidiosa interpretazione libera dell'autore", ma secondo me tutt'al più come "realtà storico-religiosa riportata fedelmente". Quando si leggono opere di certo "calibro" trattanti di religione, credo che bisogna mettere un po' all'angolo i propri preconcetti religiosi.

L'unica pecca che mi sento di annotare è il fatto delle spiegazioni: essendo "Raqiya" una serie abbastanza pesante e ricca di concetti nuovi per molti, avrei ritenuto opportune maggiori spiegazioni (visto che nell'ultimo volume si perdono un po'), come dei piccoli riassunti o spiegazioni più esaurienti verso le ultime pagine. Però non mi sembra opportuno abbassare la valutazione dell'opera a causa delle mie ignoranze in materia.
Sicuramente un'opera da leggere senz'altro.


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Coboye

Volumi letti: 2/5 --- Voto 10
Per ora è un 10 pieno, riassumendo: tavole mozzafiato, storia intrigante con accurati riferimenti religiosi, sceneggiatura degna di un cult movie. Che altro dire, compratelo!
Attenzione però, tratta di temi decisamente forti e che necessitano di una cultura di base o una ricerca sull'argomento per essere apprezzato al 100%, tant'è che in appendice al primo numero è stato inserito un piccolo glossario gnostico. Mi riferisco anche ai contenuti sessuali che ai più possono sembrare dissacranti accostati al cristianesimo/ebraismo, ma entrando nel dettaglio delle dottrine si scopre come la sessualità così come viene presentata è funzionale alla trama nonché tipica di alcune dottrine cristiane ed ebraiche, specialmente nel catarismo che spesso ha assunto carattere deviato a causa di quei gruppi che hanno interpretato alla loro bisogna, ma anche nel gnosticismo e nella kabbalah ebraica la dualità uomo e donna e la loro unione sono spesso perni fondamentali, per tanto non trovo che l'autore stia esagerando anzi è quasi d'obbligo.

Nel dettaglio ciò che più colpisce è la grandiosità delle tavole, davvero maniacali nei dettagli e dall'impatto veramente notevole tanto da rischiare di essere pesanti per quanto corpose. I personaggi sembrano (2 numeri sono pochi) ben caratterizzati e vari, con il loro lato oscuro che sia conscio o represso, tant'è che il background della protagonista porta ad una guerra interiore anche nel lettore tra la compassione e lo sdegno. Insomma un manga che sfido chiunque a dire che non sia un capolavoro per gli occhi, un manga dalle tinte forti e denso di misticismo, dove vita, morte e dannazione si mescolano tra passato e presente portando ai limiti della follia la nostra povera Luna ed il lettore.


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zaphirea

Volumi letti: 1/5 --- Voto 9
"Ci sono opere che si spingono oltre il semplice intrattenimento per avventurarsi nel misticismo e che per questo necessitano di un certo grado di partecipazione del lettore. Gli chiedono di non subire la lettura, ma di viverla come spunto di ricerca. E' questo il caso di Raqiya. Il titolo in ebraico sta per "firmamento" e il tema trattato è il cristianesimo. Non come lo intende la maggior parte di noi. Il fulcro della narrazione ruota attorno alla filosofia gnostica sviluppatasi tra il II e III sec dell'era cristiana.
... Scoprire cosa si cela dietro il grande inganno del demiurgo rende gli uomini liberi, permettendo loro di ricongiungersi con Dio."
(tratto dall'introduzione del vol 1).

Avendo letto attualmente solo il primo volume, volevo attendere ancora un po' prima di esprimere un parere più completo o almeno essere più obbiettiva sul voto... ma non ho potuto resistere.
Partiamo dai disegni: sarà forse che non sono i soliti stereotipati disegni da manga? i disegni realistici non colpiscono abbastanza? Io trovo questo stile semplicemente fantastico! I dettagli(curati in ogni minimo particolare), la nitidezza e le espressioni, rendono il fumetto e la storia praticamente viva, lo scorrere della storia è cosi pulito e nitido che non si fa fatica a riassumere nella mente le immagini e la sensazione a fine lettura è quella di aver visto un film e non aver letto un volume; "del resto, non è forse nell'arte che l'uomo ritrova la divina scintilla della creazione?" (tratto dall'introduzione del vol 1)

Trovo davvero interessante la scelta di un tema religioso che non sia il solito esorcismo, demoni, sacerdoti armati di falci e compagnia bella! Qui parliamo di cristianesimo, riferimenti all'ebraismo, alla filosofia gnostica, alla visione di Dio, all'approccio con la morte, il tutto splendidamente mescolato senza confondere il lettore o calcare la mano su aspetti che parrebbero eccessivamente finiti.
Un'occasione per imparare a conoscere questi argomenti ma soprattutto un'ottima occasione per riflettervi sopra.

"Ho cominciato a pensare che Dio esiste veramente dopo i 50 anni. Avevo trascorso una vita spensierata, spericolata, e avrei potuto morire in qualsiasi momento. Eppure ero ancora vivo e non capivo il perchè. Ho riflettuto a lungo sulla ragione per cui sono nato e sono vivo, ma senza trovare risposte. Così, con un sentimento simile a rassegnazione, sono arrivato a credere in Dio." (Masao Yajima)

Non posso far altro che ripetermi consigliando sinceramente quest'opera. Spero che abbiate voglia di concedervi quest'attimo di riflessione e che questo possa essere un modo per arricchirvi o incuriosirvi.

Per non lasciare nulla in sospeso vi riassumo brevemente la storia: Luna è una ragazza come tante, con una famiglia che ama, una vita normale, e una forte credenza nel cristianesimo. Durante una viaggio in macchina con la famiglia subisce un tragico incidente in cui Luna è la sola a non perdere a vita, un angelo le apparirà in quel disperato momento e le proporrà un patto: quello di compiere 10 sacrifici in cambio della vita della sua famiglia, senza esitazioni la piccola Luna accetterà.
Gli anni passano ma la famiglia le verrà portata nuovamente via, e i primi 4 sacrifici verranno effettuati; apparirà cosi nuovamente l'angelo a ricordarle della sua promessa e ad annunciarle che sarà lei, per volontà del destino, a distruggere l'umanità.

Shinji Mimura

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Shinji Mimura

Volumi letti: 1/5 --- Voto 8
Gli do un 8, in modo tale che la media sia 7,5. Disegni stupendi, curati al minimo dettaglio (come si può leggere a fine manga) dai visi, alle mani, agli oggetti come rose e sigarette. Sinceramente la storia mi ha attratto dalla prima all'ultima pagina: da grande amante di Dan Brown trovo azzeccato l'inserimento di una setta, e non considero ciò per niente blasfemo in quanto le società segrete sono storia e non invenzioni letterarie. Speriamo che la storia possa diventare più interessante di come lo è ora!


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lacameradigabbo

Volumi letti: 1/5 --- Voto 7
È più un sette e mezzo in realtà, ma purtroppo i mezzi voti non sono stati ancora inseriti.

I disegni sono ottimi e attenti ad ogni particolare, cosi come lo stile di Boichi è abituato. La storia è affascinante e ben resa tra momenti di mistero, serietà e gag comiche. Non ho trovato grande blasfemia se non al termine del volume. Sinceramente avrei omesso tutta la sessualità blasfema, e non lo dico solo perché sono credente, ma in generale trovo irrispettoso accostare il sacro e la sessualità, che riguardi Cristianesimo, Islamismo o Buddhismo, perché a prescindere dal proprio pensiero e dalla propria religione, c'è comunque qualcuno che ci crede davvero (che possa avere ragione o torto, e questo nessuno potrà mai provarlo) e quindi trovo a priori un po' amorale una scelta del genere. Che poi mi si dica che non bisogna leggerlo per forza, e allora non si può più dire nulla di diverso etc. sono perfettamente d'accordo, difatti ho espresso un mio personalissimo parere. Detto ciò aspetto il secondo volume per capire se si evolverà in una storia seria e intelligentemente fondata oppure in un semplice turpiloquio di blasfemia gratuita senza capo né coda, con l'unico scopo di andare contro tendenza. Stay tuned.