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okoi

Volumi letti: 12/15 --- Voto 7
Sarebbe interessante scoprire se e quanto sia diffuso in Giappone lo stile di vita dei crossdresser; certo è che il crossdressing è un ingrediente piuttosto gettonato nei manga, spesso come spunto per classiche commedie degli equivoci, ma talvolta con intenti più seri, come nel caso di Hourou Musuko.

Il protagonista di HM è Nitori, ragazzino che gradualmente scopre di preferirsi in panni di bambina; spalleggiato dall'amica Takatsuki, ugualmente a disagio nel proprio corpo, comincia (prima in segreto, ma venendo lentamente allo scoperto) a vestirsi e comportarsi come una ragazza, affrontando i numerosi problemi che questa decisione gli causa.
La vita quotidiana di Nitori si intreccia con quella della sorella Maho, ossessionata da una modella che vuole a tutti i costi emulare; Chiba, bambina chiusa e dalla personalità piuttosto contorta; Makoto, compagno di classe di Nitori che si scopre gay; e numerosi personaggi minori con cui Nitori si scontrerà durante la sua crescita.

Da segnalare come uno dei tratti distintivi del manga è il tono pacato, mai enfatico della narrazione, che è un riflesso della vicenda narrata, molto edulcorata, lontana dal voler evidenziare aspetti truci o situazioni improbabili che il lettore potrebbe temere di trovare, visto il tema centrale intorno cui si struttura la storia. Da un certo punto di vista questa estrema sobrietà dei toni può quasi essere considerato un difetto del manga: ci si aspetterebbe di vedere Nitori fare i conti con la sua scelta; questo invece accade piuttosto raramente, e quando capita le conseguenze sono poco rilevanti, probabilmente perché nel mondo di HM sembra che tutti o quasi pratichino apprezzino o siano venuti in contatto con il crossdressing in qualche modo (e, francamente, la cosa mi sembra improbabile). Forse solo negli ultimi volumi viene interrotto il clima tranquillo che regna incontrastato sin dalle prime pagine, e vediamo emergere qualche la volontà di prendere coscienza del proprio maturare in Nitori e Takatsuki; per il resto, la trama scorre davvero lentamente, diramandosi come un perfetto slice of life che, in quanto tale, si occupa "solo" di mostrarci aspetti e sfumature della vita familiare e scolastica di un giovane crossdresser.

Come il tono si adatta perfettamente al tipo di vicenda, così anche il disegno, semplice, morbido, non trascurato (ma quasi disadorno) fa capire come l'autrice non voglia attirare l'attenzione sui dettagli, ma solo raccontare una storia.
Insomma, raccontando questi fatti non si intende né divertire, né affascinare, né tantomeno eccitare il lettore; lo scopo è quello di emozionare mediante piccole cose quotidiane che casualmente capitano ad un protagonista docile e sognatore che per molte ragioni vorrebbe essere diverso da com'è.

Potenzialmente soporifero, senza dubbio lento lento, sconsiglio assolutamente HM ai tifosi sfegatati di shounen adrenalinici e magari sanguinolenti; ma è da evitare anche se si amano le grandi epopee, il lirismo e le vicende strappalacrime o mozzafiato. Al contrario, è assolutamente imperdibile per chi apprezza le letture pacate e discrete, per chi trova affascinante il quotidiano e l'essere umano, e magari per chi ha dimestichezza con il romanzo ed è dotato di una considerevole pazienza nella lettura; chi ha queste qualità si troverà sicuramente a suo agio fra le pagine di HM, e potrà sicuramente rilevare l'abilità dell'autrice nel delineare tipi umani familiari ma sfaccettati e nel cogliere la bellezza speciale del quotidiano.

Il mio voto è 7: Hourou Musuko è un manga di buonissima qualità, che difetta di coraggio pur di mantenere una sua identità ben definita, anche a costo di trasformarsi in una lettura "difficile", perché poco dinamico e, per questo, poco attuale; leggo HM molto volentieri, e lo consiglio, ma spero che i cambiamenti che ho notato negli ultimi capitoli permettano alla vicenda di evolversi (pur senza snaturarsi).