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Pannero

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
La storia è abbastanza semplice, Misono viene obbligata dalla madre a gareggiare nella corsa finché un giorno si fa male a un piede e coglie l'occasione per unirsi per due settimane al club di teatro, e proprio in quel periodo incontra Sakuya, bello e misterioso.

Non mi aspettavo un manga del genere da Mihona Fujii che ho conosciuto per lo scansonato e frenetico "Gals!", visto che stavolta si tratta di uno shoujo di stampo assolutamente classico, simile nelle atmosfere a "Maria" di Naoko Takeuchi tanto per fare un esempio.
Per quanto riguarda la storia ci sono un paio di colpi di scena, ma trattandosi di un volume unico non c'è il tempo materiale per svilupparli a dovere e rimane tutto un po' appeso, dando vita a una piacevole e confortante collezione di cliché degli shoujo manga.
I protagonisti ricordano vagamente quelli di "Caro Fratello" della Ikeda e di "Sailor Moon" sempre della Takeuchi, nella loro teatralit° e nel loro aspetto.

Tuttavia a rendere piacevole il manga sono principalmente i disegni della Fujii, che presenta tutte le caratteristiche dei manga anni Novanta pubblicati su "Ribon" (la rivista per la quale appunto lavorava la Fujii): occhi grandi, un'anatomia un po' rigida con la testa grande e i corpi esili, e una retinatura abbondante per creare un'atmosfera ovattata ma precisa. Il tratto ricorda qualcosa di Miho Obana ("Il giocattolo dei bambini-Rossana", altra mangaka di Ribon) o della Tanemura ("Full Moon wo sagashite", "The gentlemen Alliance").
Ma la Fujii è senza dubbio una delle mangaka piú abili nel disegno che siano mai state pubblicate sulla rivista: sempre armoniosa e precisa ha creato tavole dense di particolari e piacevoli, dedicando grande cura agli sfondi e alla scelta delle inquadrature.

Insomma, un manga piacevole, consigliato e che non mi dispiacerebbe vedere tradotto prima o poi, anche se "datato".


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micheles

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Mi sono imbattuto in questo manga per puro caso, mentre cercavo informazioni sul meisaku "Mary e il giardino dei Misteri", in inglese "The Secret Garden". Pensavo che questo fosse il manga corrispondente, invece si tratta di un lavoro che non ha nulla a che fare con il romanzo di Frances Hodgson Burnett. La copertina però mi piaceva, i disegni erano belli e si trattava di un volume unico, così alla fine l'ho letto. Si tratta di uno shojo per ragazze sotto i quattordici anni, una tipica storia sentimentale in stile anni ottanta, anche se il manga è del 1999, a cui viene aggiunto anche un pizzico di yuri di cui non si capisce bene il motivo, visto che non sarebbe cambiato assolutamente nulla se non ci fosse stato. Comunque non dà fastidio perché dato il target di pubblico molto giovane la storia è castigatissima. La parte sentimentale c'è, ma più importante e interessante è il rapporto tra la giovane protagonista e la madre, che la forza a diventare una campionessa di corsa suo malgrado. Tenendo conto del target di riferimento si tratta di un buon manga, scritto bene e disegnato meglio: il mio voto è 7,5 ma mi verrebbe quasi da arrotondarlo a 8 per gli ottimi disegni. Consigliato a chi apprezza gli shojo romantici vecchio stile con i grandi occhioni e le decorazioni floreali.