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-Shiho-

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
<b>Attenzione: può contenere lievi spoiler sulla trama.</b>

"Clematica Shoe Store" è un volume unico di Mayu Sakai, edito in Itaia da Planet Manga ad un prezzo abbastanza elevato, giustificato solo in parte dalla lussuosa edizione. L'autrice di "Momo" o "Nagatacho Straberry" realizza questo volume un po' insolito per i temi che generalmente tratta, ma che riesce a condurre però magistralmente. Si tratta di una raccolta di episodi autoconclusivi, che presentano un conduttore comune: esiste una strana bottega in cui chiunque può commissionare un paio di scarpe capace di realizzarne i desideri. Ogni episodio è ben strutturato e riesce in poche pagine a sviluppare delle piccole trame organiche in cui l'introspezione psicologica è molto elevata.

Nella prima storia la protagonista si finge robot per poter stare accanto al ragazzo che ama. Il suo desiderio è uno solo: quello di poter avere un paio di scarpe che ne possa celare i sogni, in modo tale da non soffrire la sua condizione di sudditanza.
La seconda storia ha per protagonista un ladro che da ragazzo si è macchiato di omicidio e che commissiona un paio di scarpe che impediscano la sua cattura: nell'ultima sua malefatta ha preso in ostaggio una bambina, che con la sua dolcezza risveglia in lui il ricordo della colpa passata.
La terza storia è molto triste e coinvolge un ragazzo ed una ragazza uniti da un triste destino ( i due sono fratello e sorella; lui commissiona un paio di scarpe che gli permettano di starle accanto).
L'ultima storia si sviluppa attorno a complesse tematiche che riguardano il rapporto fra due sorelle: la minore delle due è costretta, secondo la tradizione, a sposare il discendente di una ricca casata. Malauguratamente la sorella maggiore si invaghisce del giovane in questione e ordisce un crudele piano per allontanare la sorella.

Fra le quattro storie, se si esclude la prima, le altre tre presentano delle tinte molto cupe. In particolar modo la seconda storia è molto particolare e ben costruita (sembra quasi un thriller). In generale l'intero volume ha un taglio abbastanza psicologico: le scarpe e i desideri per i quali vengono realizzate mostrano fin dove può spingersi la psiche umana.
Mi sembra opportuno premiare questo volume con un 9 in quanto è realizzato con grande maestria ed è ricco di colpi di scena, tanto da renderlo accessibile anche ad un pubblico un po' più adulto.


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Misa&Ulalà

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
Di manga di Mayu Sakai ne ho letti molti. Dal simpatico Rockin' Heaven al riflessivo Nagatacho strawberry, l'autrice mi ha conquistato col suo tratto semplice e grazioso particolarmente adatto alla tipologia dei suoi fumetti. Mi sono imbattuta durante una fiera nel volume unico Clematica Shoe Store. Senza leggere nemmeno la trama l'ho acquistato, credendo fosse il solito shojo. Mi sbagliavo. Mi sono trovata di fronte un volume estremamente maturo e storie davvero misteriose ed intriganti. Il volumetto della Sakai contiene quattro emblematiche storie. Tutte ruotano intorno alla figura del fascinoso Matica, un calzolaio in grado di confezionare scarpe che possono realizzare ogni desiderio. Quattro ragazze sventurate si recano nel negozio del calzolaio tutte animate da un unico scopo: raggiungere la propria felicità, e ci riescono, senza dubbio. Ma qual è il vero prezzo che bisogna pagare per vedere realizzati i propri desideri? Passo dopo passo ci si rende conto che la tanto agognata felicità altri non era che una chimera.
Le storie offrono molteplici spunti di riflessione. La prima che da il titolo a tutta l'opera è in puro stile Chobits, l'omonima opera delle Clamp. Essa in un certo verso risulta essere la storia più spensierata dell'intero volume sebbene anche qui il pathos non manchi. Gioiello dell'opera è invece la seconda storia, Pandora's Boots, secondo la sottoscritta un vero e proprio capolavoro. Fino all'ultima pagina la storia risulta estremamente imprevedibile. Ho apprezzato moltissimo la profondità che è riuscita a conferire la Sakai in questo episodio ai propri personaggi. L'introspezione psicologica è davvero impeccabile. Il tratto dolce dell'autrice per la prima volta sembra perdere la sua luminosità sporcando con tinte oscure le tavole dei disegni. Mi sembra quasi di non riconoscere in questa piccola opera nell'opera il tocco leggero della scrittrice di Rockin' Heaven o di Peter pan syndrome.
Altra storia profonda è la terza, anch'essa tragica ed intensa, che ho apprezzato molto. L'ultima invece è una storia alquanto complessa che lascia aperti molti interrogativi, ma che per ambiguità è simile alla seconda. Questo volume è consigliato non solo ai fan dell'autrice, ma soprattutto a coloro che sono alla ricerca di storie nuove ed estremamente profonde.


 2
Mikoto

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Clematica Shoe Store, a dispetto del titolo e dei disegni carini e pucciosi, è stato un vero e proprio pugno nello stomaco.

Si tratta di un volume autoconclusivo di Mayu Sakai (autrice nota in Italia soprattutto per Momo) contenente quattro storie. In ognuna di esse fa la sua comparsa un negozio di scarpe magiche in grado di esaudire qualunque desiderio, eccetto uccidere o far scomparire.

A parte forse il primo racconto che ha un lieto fine e atmosfere meno pesanti, tutti i capitoli narrati sono caratterizzati da temi cupi, spinosi e molto duri.
Ogni personaggio, protagonista e non, non è mai ciò che appare al primo impatto, presenta lati oscuri e nasconde nel proprio cuore sentimenti negativi (e talvolta anche cattivi nel senso vero e proprio del termine), ben narrati dall'autrice.
La Sakai, infatti, riesce a far in modo che nessuna delle quattro storie risulti banale o scontata, ed è stata in grado di donare grande credibilità ai suoi personaggi, esplorando al meglio gli aspetti più cupi dell'animo umano.

L'opera risulta anche più cruda grazie ai disegni: il tratto della mangaka, con occhioni grandi e stile zuccheroso, entra in contrasto con i temi e le storie narrate che risaltano quindi maggiormente. Un vero e proprio paradosso...
I volti dell'autrice, però non mi fanno comunque impazzire, anzi. Preferisco decisamente gli sfondi e gli abiti, entrambi particolareggiati e curati nei minimi dettagli.

L'unica pecca dell'albo sta nell'edizione nostrana della Planet Manga o meglio, nel prezzo in cui essa è stata proposta. € 7,90 è un prezzo davvero esagerato, per un'edizione che altri editori avrebbero proposto anche a 2 € in meno. Certo, troviamo pagine a colori, sovraccoperta perlata e carta molto buona, ma 8 euro sono comunque troppi.

Comunque il manga è davvero valido, ve lo consiglio caldamente. Rimarrete sgomenti e (ri)scoprirete un'autrice d'indubbio valore, che con quest'opera si discosta molto dal suo target abituale delle bambine/preadolescenti/adolescenti ottenendo risultati ottimi. Spero che continui a produrre ancora manga di questo tipo.


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Tacchan

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Clematica Shoe Store si è rivelato per il sottoscritto una piacevolissima sorpresa. Si tratta di un'insolita raccolta di 4 diversi racconti, ambientati nello stesso mondo e che condividono la stessa ambientazione. Le vicende ruotano intorno ad un insolito negozio in cui vengono confezionate scarpe in grado di esaudire i desideri del cliente. Nonostante lo spunto comune, i 4 racconti si snodano su tematiche diverse e si dimostrano piuttosto vari: il primo parla di un amore non corrisposto, in cui la ragazza è disposta a rinunciare alla propria umanità pur di stare vicino al suo amore; il secondo è un racconto di crimine e vendetta, che presenta tra l'altro un curioso colpo di scena; il terzo sfuma quasi nel soprannaturale, con le scarpe che hanno un ruolo davvero inaspettato; l'ultima parla di due sorelle che sono costrette a condividere un destino che è iniquo, in modo diverso, per entrambe e che rischia di chiudere in tragedia il loro rapporto.

La cosa che mi ha colpito è che, nonostante le poche pagine, le vicende riescono ad avere spessore, non risultano mai banali e affrontano temi a volte spinosi. La prima è forse la più leggera, ma le altre danno spunti di riflessione e a volte esplorano il lato cupo dell'animo umano. Le tematiche sono inaspettatamente adulte e non mi sarebbe spiaciuto che il volumetto mi avesse offerto qualche racconto in più. E' ben raccontato e riesce a comunicare nelle sue pagine diverse sensazioni. Trovo intelligente il modo in cui l'autrice ha confezionato quest'opera, con l'espediente delle scarpe è riuscita e tratteggiare un ambientazione curiosa e varia, dove i protagonisti sono diversi, le situazioni anche, eppure il tutto è accomunato da una magia e poesia che è difficile trovare nei racconti autoconclusivi. Vi sono poi, oltre le scarpe, anche altri elementi peculiari, come la presenza di robot al servizio di umani, primi di emozioni, o quasi…

Ve lo consiglio, ripeto, una piacevolissima sorpresa.


 3
_Niniel

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Avevo già letto le scan in inglese della prima storia di questo volume autoconclusivo ma, non essendoci altri capitoli, avevo supposto fosse una delle tante storie brevi della Sakai. Così appena ho scoperto l'annuncio della Planet ho aspettato con impazienza l'uscita di questo manga che inoltre è il primo per cui abbia speso più di 5 euro. Che dire, non me ne sono affatto pentita.
A fare da cornice a quest'opera è una misteriosa bottega che realizza su commissione delle scarpe capaci di realizzare qualsiasi desiderio. E così ogni storia comincia con il/la protagonista che apre la porta del negozio per fare la sua richiesta.
Con Clematica ho confermato ciò che avevo già capito con 'Momo': Mayu Sakai sa sfruttare molto bene l'elemento fantasy. Riesce sempre a creare storie molto particolari, per quanto non emergono dalle compagne del genere. Il tratto purtroppo è sempre quello tipicamente shojo che in questo contesto e per le tematiche affrontate stona un po' (sempre meglio di autrici shojo che pretendono di fare manga horror, comunque).
Per quanto riguarda le storie ovviamente quella che mi è piaciuta di più è la prima, essendo quella che mi ha fatto conoscere Clematica e che mi ha spinto a comprare il manga. Ma anche le restanti tre sono altrettanto particolari e piacevoli. Forse quella che mi ha delusa un po' è la seconda poiché troppo veloce nella narrazione. Ciononostante è quella dal colpo di scena più inaspettato.
L'edizione della Planet è abbastanza buona, piacevole l'iniziativa del riuscire ad ottenere due pagine a colori assenti anche nell'edizione giapponese ma come al solito se non c'è la pecca la Planet non è contenta. Infatti ho acquistato questo manga appena tre giorni fa ma già la sovraccoperta presenta dei difetti come se avessi il manga da anni (imbusto ogni singolo volume appena tornata dalla fumetteria) e sinceramente per 7.90 euro lo trovo inaccettabile.
Nel complesso trovo Clematica Shoe Store un'opera più che buona, adatta in particolare a chi già ha amato 'Momo' e ha voglia di tuffarsi in una nuova, per quanto breve, storia fantasy della Sakai.

p4r4n014-321321

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p4r4n014-321321

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Il target Shoujo/Shonen per questo manga lo reputo assolutamente inadeguato, per tematiche trattare e pesantezza di alcune storie vedrei molto più adatto quello di Josei.
Le quattro storie di questa raccolta mi hanno sinceramente colpito, devo ammetterlo.
Il filo conduttore è quello del medesimo negozio di scarpe magiche, scarpe realizzate su richiesta e in grado di realizzare qualsiasi desiderio, a cui si rivolgeranno i vari protagonisti.

La prima storia è quella che volendo rientra nel target, anche se parla di una storia d'amore con risvolti comunque piuttosto impegnativi. In una realtà dove esistono robot antropomorfi chiamati "empty", ossia "vuoti" per indicare la loro totale mancanza di emozioni, una ragazza si finge tale per poter rimanere vicino all'unico ragazzo che è mai stato gentile con lei regalandole del cibo quando era un'orfana lasciata a morire per strada. Le scarpe che desidera quindi sono quelle che impediscono a chiunque di sognare, perché vuole perdere fino in fondo tutte le emozioni che fino ad allora si era solo abituata a soffocare per recitare la parte del robot senz'anima.
C'è un lieto fine, per questo dico che come Shoujo può starci, ma le basi non sono comunque leggere.

La seconda invece è quella che più ha fatto rabbrividire.
Le scarpe ordinate sono quelle che impediranno a chiunque le indossi di essere catturato; c'è un uomo che in passato ha commesso un omicidio ed una bambina che lui ha preso come ostaggio, ombre e luci ben separate e l'intravedersi di un legame insano ma struggente.
Tuttavia nulla è come sembra.

La terza storia è dopo la prima quella più leggera, anche se è comunque presente il tema della morte e del sacrificio. Leggero infatti non è assolutamente il termine appropriato per descriverla, potrei piuttosto dire che è quella meno cupa dove perlomeno si intravede uno squarcio di luce e speranza nel buio.
Non posso parlare del tipo di scarpe realizzate perché sarebbe un anticipare il finale, oltretutto risultano quelle con il potere magico più impressionante e volendo sinistro.

Infine la quarta storia è - un poco meno della seconda ma sostanzialmente quasi allo stesso livello - angosciante, cattiva e morbosa. Calcherei soprattutto su quest'ultimo aggettivo, non ci sono altri modi per descrivere l'amore che la sorella maggiore nutre per la sua sorellina.
Anche qui torna poi l'affascinante ambiguità che con l'approssimarsi della fine capovolge radicalmente i ruoli che all'inizio al lettore erano stati presentati come limpidi, impedendo di capire chi è cattivo e chi buono; ed arrivando quindi a dirsi che probabilmente nessun personaggio è davvero né l'uno e né l'altro.

L'unica nota sfortunatamente dolente sono i disegni.
La Sakai mi fa venire in mente una ragazza di cui lessi una volta che si lamentava di voler avere un aspetto più serio per svolgere il suo lavoro di presidentessa del consiglio studentesco ma suo malgrado continuava ad apparire come una ragazza pon pon.
La profondità narrativa di quest'autrice è indubbia, ampiamente dimostrata - e forse svelata, considerando le sue precedenti opere - proprio in questa raccolta.
Ma i suoi disegni purtroppo rimangono troppo in stile Shoujo-zuccheroso, con occhi eccessivamente luccicanti, che spesso stridono con le tematiche dei racconti.