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Rampage_Onizuka1349

Volumi letti: 7/23 --- Voto 7
Avete presente quel manga, ottimo per passare un'oretta in completa tranquillità, senza doversi impegnare troppo per capirne il contenuto? Bene, Terra Formars incarna perfettamente questa premessa, un'opera discreta che di certo non richiede chissà quale Q.I. per interpretarla. Il plot è semplice: l'umanità avvia un processo di terraforming del suolo marziano, introducendovi muschi e diversi tipi di scarafaggi. Secoli più tardi una squadra di spedizione realizzerà che quei bagarozzi si sono ingranditi, e parecchio, fino a raggiungere non solo la forma umanoide, ma persino superandola, mettendo in mostra una muscolatura da far invidia a Ronnie Coleman. Non solo: risultano essere anche piuttosto ostili.
Appurato quindi di non poterli comparare fisicamente, diverse équipe di scienziati mettono a punto un procedimento, che permetterà a pochissimi di assimilare, tramite l'iniezione di un farmaco, le caratteristiche di una determinata specie di insetto (e non), naturalmente rapportandola in scala umana; nel frattempo un letale quanto misterioso virus comincia a diffondersi sulla Terra, la cui natura sconosciuta sembra essere nientemeno che aliena, o per meglio dire marziana. A tal proposito viene promossa una terza operazione (la seconda, la B.U.G.S 2, è narrata nel primo ed autoconclusivo volume) con lo scopo di ricavare ulteriori informazioni sulla specie locale e riportarne in patria diversi esemplari per comprendere così la vera natura del virus. Prende atto così l'intera opera, caratterizzata principalmente da forti scene action non poco gore e con dialoghi abbastanza elementari.

Il principale punto di forza di questo manga risiede nel suo concept. De facto Terra Formars dispone di un forte elemento dinamico che lo rende appetibile ai più; nella sua forma troviamo i più tipici elementi del genere, quali ad esempio strutture a ranking, dal più debole al più forte, ognuno con delle proprie peculiari caratteristiche, compresi alcuni singolari armamenti che solo i top 15 possono disporre e che sono realizzati ad hoc in base ai relativi punti di forza. Naturalmente se si sta cercando un'opera di un certo spessore consiglio di vedere altrove; qui, di fatto, troveremo dialoghi mediocri per forma e struttura, persino alcune sigle le ho trovate stupide, come ad esempio la "U-NASA": cioè, scherziamo? Hanno messo semplicemente la lettera U di fianco la parola NASA, solo perché quest'ultima rimanda ad un qualcosa di "spaziale", bah. Altro tasto dolente è la strutturazione fisica di alcuni personaggi. Mi spiego meglio: prendiamo ad esempio Akari, il presunto protagonista, 21 anni, alto 1,77, e dal modico peso di... 96 kg! Ora questa da parte mia è pignoleria irrilevante, però non posso notare quel piccolo dettaglio di peso che lo renderebbe Akari un culturista mancato! In rapporto all'altezza ha un peso mostruoso, che seppur di sola massa magra dovrebbe farlo figurare il doppio di come appare effettivamente nelle tavole, della serie: "Non solo i scarafaggi sono sotto steroidi", ma alla fine credo che sia una mera esagerazione voluta.
Al di là di questi elementi l'opera scorre bene, i combattimenti sono resi stupendamente, così come le varie mutazioni, gli insetti scelti finora mi piacciono non poco così come gli stessi autoctoni, freddi, violenti e gerarchici, wow. Devo spezzare una doverosa lancia a favore della realizzazione di alcuni determinati personaggi, primo fra cui Adolf, un personaggio mostruoso (anche letteralmente, e vedendolo capirete perché) in combattimento ma premuroso nei confronti della sua squadra, con un passato a dir poco scioccante fatto di violenze e soprusi di ogni sorta.

Tecnicamente Terra Formars è ben realizzato, ottime tavole e ottimi modelli, le anatomie seppur esagerate a tratti (96 chili!) risultano molto gradevoli e pulite, ma soprattutto ben realizzate nella caratterizzazione delle mutazioni e degli elementi che ne conseguono. Le proporzioni delle tavole sono buone e di facile interpretazione e comprensione; con l'unica nota dolente rappresentata dalle ambientazioni, purtroppo povere e scarne, dovute ovviamente non ad una lacuna di Tachibana, ma dalle conseguenze di sceneggiatura, che come giusto che sia, rappresentavano semplicemente Marte.

In definitiva, Terra Formars è un manga valido, con i suoi punti di forza e con le sue debolezze, un'opera discreta che a mio avviso va letta, anche solo per gasarsi un po' con dei gran bei combattimenti; ciononostante va preso per quello che è, ossia un atipico picchiaduro su carta.


 1
GIGIO

Volumi letti: 1/23 --- Voto 5
Scrivere una recensione dopo un singolo volumetto di un manga probabilmente non gli renderà giustizia, ma purtroppo quest'opera di Kenichi Tachibana non mi ha proprio lasciato nulla già dopo le prime 180 pagine per permettermi di scavare più a fondo leggendo i numeri seguenti.

Tratto da un'idea già abbastanza calpestata in passato, non per filo e per segno ma per concetto, vede un gruppo di astronauti andare sul Pianeta Marte 500 anni dopo averlo ricoperto di un muschio che permetterà (o perlomeno questa è l'idea) la sua colonizzazione agli esseri umani. Questo processo di "Terraforming", però, prende una piega sbagliata ed inizialmente inspiegabile: ad attendere infatti gli astronauti ci saranno colonie di scarafaggi giganti che si sono evoluti e si sono adattati perfettamente all'ambiente, ma non solo - questi scarafaggi sono praticamente invincibili.

Ci sarebbero almeno un paio di milioni di domande scientifiche alla quale la scrittura non risponde o sorvola o peggio ancora risponde grossolanamente, cosa che già di per sé fa crollare il manga in qualcosa di grottesco e logicamente imbarazzante. Gli avvenimenti si susseguono con una rapidità disarmante, al punto che si ritrovano esseri umani pompati dalle forme più varie, e la spiegazione è scritta in quattro dialoghi in maniera piuttosto spiccia.
Non nego che dal punto di vista grafico e di struttura dell'opera il manga non sia affatto insufficiente, ma quando parliamo di futuro e spazio, quindi in totale fantascienza, bisogna avere uno story board decisamente più incisivo, determinante ed attraente. In queste 180 pagine pare invece di leggere un "one-shot" gettato in pasto ai lettori, con poco succo e poca speranza futura.

In sostanza un manga trascurabile.


 8
Kaosmode

Volumi letti: 1/23 --- Voto 4
<b>Attenzione, spoiler!</b>

Ho acquistato il n.1 abbagliato dalla copertina e dai disegni. Purtroppo l'entusiasmo è calato dopo poche pagine.

L'idea di base, il terraforming di Marte per mezzo di scarafaggi che poi si evolvono per conto proprio, non è niente di che ma intriga. Trama e personaggi però non convincono affatto. Le prime pagine presentano il protagonista e i comprimari attraverso i ridicoli siparietti di Shokichi e Aki. Probabilmente l'autore intendeva renderli simpatici ma, almeno nel mio caso, ha ottenuto l'effetto opposto.

L'incontro dei due con il loro primo alieno è, a mio parere, un esempio di pessima scrittura, con dialoghi che sono puro nonsense: in genere un uomo non reagisce in quel modo spavaldo e irriverente di fronte a qualcosa che non conosce e che potrebbe costituire una minaccia per sé e i suoi cari. Non a caso la scena si conclude con l'omicidio di Aki. Omicidio impossibile, aggiungerei: come diavolo ha fatto il bugman a spezzarle il collo senza nemmeno sfiorare Shokichi, che le faceva da scudo? La vignetta seguente, di Shokichi col cadavere di Aki in un braccio mentre con l'altro tira un pugno all'alieno urlandogli "Che diavolo hai fatto?!", è il culmine dell'assurdità e ridicolaggine. Paradossalmente è proprio con l'uscita di scena di Aki che il manga diventa più interessante. In particolare Shokichi smette di comportarsi come un idiota, aggiungendo spessore al dramma. Ma fino a un certo punto.

Parecchie infatti restano le incongruenze: com'è possibile che Shokichi e Aki, amici d'infanzia (quindi non fidanzati o sposati), vengano selezionati per lo stesso programma? Se si fossero ritrovati al liceo dopo aver frequentato insieme le elementari sarebbe stato plausibile, ma qui ci troviamo in una missione spaziale che attinge risorse umane da tutti i paesi del mondo. Alla faccia della coincidenza! Certo, Aki è funzionale all'economia della storia in quanto, morendo, scatenerà la prevedibile rabbia di Shokichi, ma la presenza di lei a bordo della nave resta comunque una forzatura.

Ancora, perché Hiruma si lascia accusare di violenza carnale con tutte le conseguenze devastanti sulla vita sua e della propria famiglia? Possibile che nel 2599 non esistano i test del DNA che accertino la paternità di un bambino?

Per il resto, le trasformazioni degli umani in insettoidi sono un piacere per gli occhi: stupende! Peccato non si faccia in tempo ad apprezzarle, visto che i comprimari sono trattati come mera carne da macello da eliminare il più in fretta possibile (vedere God Lee alias il Coleottero Bombardiere, uno dei meglio riusciti graficamente e fatto fuori in poche pagine).

In conclusione, poteva essere davvero un bel manga ma, allo stato dei fatti, resta un prodotto mediocre.


 7
nameless3108

Volumi letti: 5/23 --- Voto 8
Ho trovato questo manga estremamente interessante: nonostante la fantascienza e lo spazio non siano il mio genere prediletto l'opera è riuscita da subito a catturare la mia attenzione.
Parte di questo merito va sicuramente al disegno, che trovo ottimo e azzeccato per questo genere. I personaggi non sono molto caratterizzati nella loro forma umana, ma colmano questo vuoto nel momento in cui assumono parzialmente le sembianze animalesche; ho molto apprezzato a questo proposito la parte descrittiva sulle caratteristiche di ogni insetto e come essa sia stata integrata con le capacità ottenute dai vari personaggi.
Non mi sento di definire un difetto la ripetitività nel disegno degli scarafaggi: esalta il senso di collettività, di sciame interminabile, e sicuramente aiuta ad accrescere l'odio del lettore verso questo tipo di nemico, che risulta fastidioso e sgradevole quanto potrebbe essere uno scarafaggio reale.
D'altra parte il fatto di detestare questi insetti umanoidi a mio parere fa apprezzare maggiormente i protagonisti; aggiungo questo piccolo commento soggettivo in quanto nei manga di primo piano del momento mi trovo spesso a preferire i "cattivi" giacché i protagonisti sono sempre più ingenui, bonaccioni, compiendo una marea di azioni insensate forti del fatto che alla fine il bene trionferà banalmente ad ogni modo.
Fortunatamente non posso dire lo stesso di questo manga, dove i favoriti sembrano essere proprio i nemici, in una costante gara all'evoluzione con i terrestri, il che farà stare il lettore con il fiato sospeso, senza nessuna banale certezza, infatti l'autore non si trattiene dall'uccidere un'enorme quantità di personaggi fin dal primo numero. Per il momento la trama non è da premio Oscar, bensì piuttosto lineare e lascia molto spazio al combattimento nudo e crudo; tuttavia possiamo trovare degli aloni di mistero, sia per quanto riguarda la narrazione che per quanto riguarda il paesaggio di Marte, i quali invoglieranno ulteriormente il lettore a proseguire in quest'avventura.
Le scene di combattimento sono molto violente, crude e esenti da ogni forma di pietà. Dalla parte insettoide le trovo piuttosto monotone, con un miglioramento procedendo nei volumi, mentre dalla parte umana il bello sta nello scoprire in quale animale il personaggio di turno si trasformerà e come ne sfrutterà le caratteristiche: a questo punto starà all'autore non rendere il tutto monotono e mantenere alta l'attenzione.
Concludendo valuto nel complesso l'opera con un 8, voto leggermente generoso da parte mia, ma mi sento di premiare l'originalità, l'atmosfera e l'assenza di certezze di questo manga; ad ogni modo meriterebbe comunque un 7 / 7,5 per tutte le altre componenti.

arrakeen

 6
arrakeen

Volumi letti: 5/23 --- Voto 8
Più che un fumetto di fantascienza in senso stretto, Terra Formars è un susseguirsi di combattimenti tra umani geneticamente modificati e scarafaggi umanoidi incredibilmente forti. Se vi aspettate una ambientazione realistica, come la sottoscritta quando ha iniziato a leggerlo, rimarrete delusi, ma se vi piacciono un setting vagamente futuristico e tante tante botte allora può essere ciò che fa per voi.
Un aspetto che apprezzo molto della storia è che a differenza di tante altre opere i combattimenti non cedono mai al buonismo, alla pietà o alla simpatia dei personaggi. Chi fa delle stupidaggini, muore, ma anche chi ha semplicemente sfortuna e si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. Non viene risparmiato nessuno, non c'è redenzione e neppure molta speranza: i protagonisti sono come in guerra, dove non ci sono garanzie e dove non ci si può aspettare che i nemici abbiano pietà e lascino sopravvivere i loro avversari.
I disegni in particolare mi piacciono moltissimo. Sono ben fatti, puliti, piacevoli da guardare anche nei momenti più cruenti. E l'autore ha inoltre modo di dare qualche piccola lezione di entomologia, descrivendo caratteristiche peculiari degli insetti che ha modo di introdurre nella storia.
Mi è piaciuto abbastanza da meritare un 8. Come trama ci sono opere decisamente più profonde, ma nel suo genere lo trovo un ottimo prodotto.