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hachi_rosa92

Volumi letti: 2/2 --- Voto 9
Una serie tenerissima che si lascia leggere con piacere.
Il protagonista, Inusaki, si innamora di un corvo. Si innamora davvero di un corvo, di un corvo vero, che parla con lui ragionando come un essere umano. Per sua (e nostra) fortuna le cose non stanno esattamente come crede...
La storia racconta le vicende di Inusaki, tuttofare che è in grado di comprendere cosa dicono gli uccelli. Le conversazioni tra essi sono abbastanza realistiche, per così dire, molto semplici e senza alcuna complessità di pensiero, come è giusto che sia per dei pennuti; l'unica eccezione è costituita dal corvo di cui si "innamora" il protagonista, che parla e ragiona come un essere umano, e questo giustifica in qualche modo l'enorme stranezza che rappresenta un innamoramento così anomalo.
Per rassicurare il lettore ansioso di trovarsi davanti a un'opera di zoofilia: no, non è assolutamente questo il caso. Tale situazione dura molto poco, in quanto i volumi trattano in realtà la storia d'amore tra Inusaki e Mitsuru, nella quale il misterioso corvo si inserirà, come possiamo immaginare. Una storia molto tenera, considerate le differenze d'età e di carattere (Mitsuru è infatti un liceale, che diventa opportunamente diciottenne nel corso del racconto) che fa uso dell'elemento sovrannaturale come appoggio per introdurre e approfondire la storia d'amore.
Vale assolutamente la pena di leggere quest'opera, un Boys Love con una trama interessante, un tocco di mistero (il colpo di scena è a grandi linee intuibile, ma non scontato) e personaggi ben caratterizzati. Inusaki mi ha ricordato un po' il distratto Shun che vive alla giornata di "Harukaze no Étranger", e pertanto non ho potuto non amarlo.
Dei difetti comunque ci sono: il mestiere di Inusaki poteva essere tranquillamente solo quello del tuttofare, dato che non lo vediamo svolgere il suo presunto mestiere di detective per nemmeno una tavola (mi rendo conto che questo sia uno degli elementi comici del racconto, ma a lungo andare diventa abbastanza assurdo); la prima volta di entrambi che fila liscia come l'olio, seppure sia ben scritta dal punto di vista dei dialoghi, risulta in questo senso non molto realistica; la parentesi dell'appuntamento romantico come incarico "da detective" fa storcere il naso, avrebbe più senso che fosse stato chiamato come tuttofare, o, ancora meglio, per un incarico serio una volta tanto. Complessivamente, comunque, questi difetti non inficiano la qualità generale del racconto.