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Fabio Daiki

Volumi letti: 0/1 --- Voto 6
"Majokko Megu-chan" è forse il manga con la storia editoriale più particolare finora in mio possesso. Ironicamente parlando lo chiamo il manga del mistero per via di tutte le vicende travagliate che ha subito e soprattutto per via di tante speculazioni nonsense che girano intorno ad esso negli anni. Ma prima di spiegarvi tutto, vi racconto brevemente la sua trama.
Megu e Non sono state invitate a trasferirsi temporaneamente sulla Terra per diventare future regine della Terra Magica, chi apprenderà di più dagli umani vincerà il titolo per diventare Regina. Megu e Non diventano rivali, infatti Non farà in modo di mettere i bastoni fra le ruote a Megu. Nel frattempo entrambe si eserciteranno con la magia, cercando di legare con gli umani.
Tra i tanti rumors privi di fondamento, vi dico le due più discusse tra i ricercatori e gli appassionati dell’opera. Il primo rumour era che veniva identificato nei forum e in qualche sito internet come un manga da due autori ovveri Tomo Inoue e Makiko Narita, della cui esistenza non si sa praticamente nulla. La realtà è tutt’altra, perché il vero autore è Shigeto Ikehara. Il perché si pensava che gli autori fossero altri, ancora non si sa. Resta il fatto che questo manga nasce in concomitanza con l’anime, nel 1974, dove le due storie pur essendo di base le stesse sono comunque completamente differenti. Il manga venne pubblicato sulla rivista East Press, ovvero una rivista dedicata ai bambini di prima elementare, per poi creare appunto in contemporanea un vero e proprio manga tankobon pubblicato dalla Shogakukan.
Nonostante appaia la dicitura numero 1 su quel volume, non ci sono stati dei volumi successivi, eppure circolava la voce che il manga fosse introvabile e che si riusciva a trovare solo l’immagine della copertina del numero uno di cinque volumi! Come ho appena detto, in commercio uscì solo il primo ed unico volume, non si sa il vero motivo per cui venne interrotto, ma in ogni caso le vicende di Megu continuarono a proseguire sulla rivista fino a concludersi tra il 1975 e il 1976 con capitoli sempre più brevi.
Ci vollero quasi trent’anni per avere una vera e propria edizione fisica definitiva del manga, un’edizione speciale nel 2001, quella pubblicata appunto sulla scheda di Animeclick, da considerarsi l’unico vero manga di Megu completo di tutti i capitoli sia del volume pubblicato negli anni 70, che tutti quelli pubblicati sulla rivista. Questo volume è anche di facile reperibilità e con un prezzo accessibile a tutti (il primissimo volume non solo non è mai stato più ristampato, è inedito in tutto il mondo e possiede un valore di oltre 100 euro). L’edizione si presenta con una sovra copertina di un’illustrazione recente di Ikehara, all’interno presenta alcune tavole a colori compresa la prima e unica copertina del volume pubblicato negli anni 70 con una pagina molto rigida e lucida. I vari capitoli sono divisi da alcune deliziose illustrazioni, con capitoli che alternano con un inchiostro rosso e alcuni rosa. Alla fine del manga si trova un capitolo a colori con pagine rigide chiamato "Majokko Megu Chan 2001", un capitolo speciale creato dall'autore proprio per il manga.
Lo stile di disegno del manga è delizioso e rotondeggiante con vignette pulite e limpide. Il manga ha molte differenze rispetto all’anime: prima di tutto il famoso fan service che tutti conosciamo nell’anime qui manca per ovvi motivi. Le famose scene in cui a Megu viene alzata la gonna mancano quasi del tutto, tranne per una vignetta comica.Per non parlare di Choo-san, famoso perché spia Megu nuda col suo cannocchiale, in realtà qui appare pochissimo e le uniche volte che la spia è solo per studiare i suoi poteri e anche lui come Non vuole sabotarla. Il personaggio di Non è diverso da come noi lo conosciamo, nell’anime appare una rivale leale, invece nel manga è spietata e spesso crudele quasi a voler far intendere che per sabotare Megu è disposta anche ad ucciderla. I famosi ciondoli a forma di cuore nella storia sono completamente assenti ma appaiono solo in qualche illustrazione nei capitoli come omaggio all’anime. Megu possiede i capelli lunghi, sia lei che Non sono più piccole di età e hanno molti più poteri, soprattutto Megu può trasformarsi in tutto ciò che desidera.
Devo dire che come manga l'ho trovato molto carino, più nella prima parte cioè la fantomatica “parte 0” che dava un senso alla storia stessa. Purtroppo perde completamente il senso proseguendo nelle storie successive diventando molto infantile e ripetendosi sempre sul solito schema di Megu che litiga con i fratellini. Infatti i capitoli pur andando avanti diventano sempre più brevi tanto da concludersi fino a un massimo di due pagine. Nonostante tutto sia un manga quasi da considerarsi solo di storie brevi ammetto che è molto carino e gradevole, per chi ama le letture non impegnative e solo divertenti.