Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco un altro mito di Hades: Dark Wing
Saint Seiya Dark Wing è l'ennesimo spinoff sul franchise di Masami Kurumada cioè Saint Seiya, un manga disegnato da altri autori ad un ritmo lento di un paio di volumi all'anno, è supervisionato(come è successo con Saintia Sho, Rerise of Poseidon e il primo Episodio G) da Kurumada; questo è un manga con un approccio moderno, ma che purtroppo, secondo me, inciampa miseramente, risultando un'opera non necessaria.
Premetto che, l'ennesima presenza ingombrante degli Spectre e dei Gold Saint in un opera su Saint Seiya non mi piace affatto, sarà la quarta o quinta volta che questi personaggi sono sfruttati in un opera del franchising, ad una certa anche basta direi, siamo anche oltre la monotonia.
Se c'è un elemento che salva la lettura di questo manga dall'essere desolante, sono la caratterizzazione e il design di due personaggi in particolare(rimango nel vago per evitare spoiler). Questi riescono, con il loro potenziale, a distinguersi dal resto del cast. Purtroppo, il loro potenziale viene soffocato da una narrazione, dal mio punto di vista, non piacevole.
Si procede per inerzia, attendendo un colpo di scena o un momento epico che, di fatto, non arriva mai (la lettura non è brutta o poco divertente, voglio precisarlo).
A peggiorare le cose, Dark Wing abbraccia pienamente le dinamiche del genere Isekai, e lo fa nella maniera più scontata e fastidiosa. Questo espediente narrativo, ormai onnipresente e molto abusato nell'industria dei manga e anime Giapponesi soprattutto degli ultimi 10 anni, qui non aggiunge nulla di nuovo o significativo, è l'ennesimo Isekai in centinaia di Isekai usciti negli ultimi anni.
L'Isekai è diventato un refugium peccatorum per sceneggiatori in cerca di una scorciatoia: invece di costruire un mondo credibile o personaggi da zero, si ricorre al trucco del "trasportato in un altro mondo" per giustificare poteri improvvisi e un protagonista "speciale" per puro diritto. In Dark Wing, questo si traduce in una narrazione derivativa, un clone generico di mille altre storie mediocri. Il risultato è che l'opera non ha l'originalità per essere un buon Isekai, né la coerenza per essere un buon Saint Seiya.
Per adesso, sono arrivato al volume 6 di Dark Wing, è non mi sento di dare un giudizio positivo sull'opera, sopra ho spiegato il perché.
Premetto che, l'ennesima presenza ingombrante degli Spectre e dei Gold Saint in un opera su Saint Seiya non mi piace affatto, sarà la quarta o quinta volta che questi personaggi sono sfruttati in un opera del franchising, ad una certa anche basta direi, siamo anche oltre la monotonia.
Se c'è un elemento che salva la lettura di questo manga dall'essere desolante, sono la caratterizzazione e il design di due personaggi in particolare(rimango nel vago per evitare spoiler). Questi riescono, con il loro potenziale, a distinguersi dal resto del cast. Purtroppo, il loro potenziale viene soffocato da una narrazione, dal mio punto di vista, non piacevole.
Si procede per inerzia, attendendo un colpo di scena o un momento epico che, di fatto, non arriva mai (la lettura non è brutta o poco divertente, voglio precisarlo).
A peggiorare le cose, Dark Wing abbraccia pienamente le dinamiche del genere Isekai, e lo fa nella maniera più scontata e fastidiosa. Questo espediente narrativo, ormai onnipresente e molto abusato nell'industria dei manga e anime Giapponesi soprattutto degli ultimi 10 anni, qui non aggiunge nulla di nuovo o significativo, è l'ennesimo Isekai in centinaia di Isekai usciti negli ultimi anni.
L'Isekai è diventato un refugium peccatorum per sceneggiatori in cerca di una scorciatoia: invece di costruire un mondo credibile o personaggi da zero, si ricorre al trucco del "trasportato in un altro mondo" per giustificare poteri improvvisi e un protagonista "speciale" per puro diritto. In Dark Wing, questo si traduce in una narrazione derivativa, un clone generico di mille altre storie mediocri. Il risultato è che l'opera non ha l'originalità per essere un buon Isekai, né la coerenza per essere un buon Saint Seiya.
Per adesso, sono arrivato al volume 6 di Dark Wing, è non mi sento di dare un giudizio positivo sull'opera, sopra ho spiegato il perché.
Contrariamente alle mie abitudini, per cui recensisco solo ciò che è concluso, non riesco a resistere alla tentazione di recensire darkwing dopo appena sei volumi, tanto mi ha preso. Cominciamo, per una volta, dalla parte tecnica. La regia delle tavole è molto curata ma lo stile è molto originale: non è da Kurumada come Rerise of Poseidon , non è efebico come ep G , non è da serie televisiva come Santhia Sho. Ma è dal tratto spesso, un po' sporco, con i lineamenti che costituiscono una via di mezzo tra questi tre stili. Le armature, specialmente quelle degli specter, sono state realizzate con la collaborazione della Shiori, una vera garanzia. Ma la storia di cosa parla? Beh, di tutto e di niente. Si avete capito bene. Da una parte siamo in una sorta di seguito della serie classica, poiché la guerra contro Hades è ormai finita e solo l’Elisio è ancora in ottime condizioni. Eppure, allo stesso tempo, siamo in una sorta di universo parallelo, con il povero Micene che viaggia tra le dimensioni. Un nuovo Hades si è incarnato e gli specter si stanno reincarnando negli studenti di una scuola d’elite creata da… farò solo il cognome, Kido, ma anche alcuni giovani cavalieri d’oro vi partecipano. Cosa succederà quindi? Ci sarà una nuova guerra o gli specter e i gold uniranno le forze contro un nuovo dio? Da notare anche un omaggio al film in real action, dato che abbiamo un ariete che somiglia in tutto alla sua controparte, occhiali compresi e una scorpio donna dal carattere infuocato. Lo stile della storia è impressionante, dato che avremo momenti umoristici alternati a momenti drammatici o ad altri puramente shojo. Per la prima volta ho trovato ciò che i cavalieri non mi hanno mai dato, ovvero puro divertimento e leggerezza! Oltre alla prova che anche dopo quarant’anni il brand abbia ancora molto da dire , da dare e da offrire. Non vedo l’ora di vedere cosa succederà, senza nascondere, però, che il gradimento può essere molto soggettivo. Voto otto
Devo ammettere di aver iniziato questo manga solo per curiosità, ma dopo aver letto i primi tre volumi di "Saint Seiya - Meioiden Dark Wing" non ho trovato sufficienti motivazioni per andare avanti nella lettura. Purtroppo ho trovato poche cose interessanti.
Innanzitutto questo è un manga Isekai ambientato in un mondo alternativo dell'universo di Saint Seiya, la trama mi è sembrata un miscuglio di cose (poche cose) interessanti e tante cose che non mi davano nessun emozione, non mi coinvolgevano. Non ho capito bene dove volesse andare a parare la storia e ho avuto difficoltà a seguire le vicende dei personaggi. Inoltre, ho trovato che alcune dinamiche narrative non si sposassero bene con l'universo di "Saint Seiya". Ci sono elementi che stonano con l'opera originale e stonano anche con gli altri spin-off.
Un altro aspetto è lo stile di disegno, che ho trovato molto carino ma troppo comune, ho visto decine di manga con questo stesso tipo di disegno. Forse mi aspettavo qualcosa di più simile all'immagine classica di "Saint Seiya", ma questo nuovo manga non mi ha entusiasmato.
Non mi sento di sconsigliare "Saint Seiya - Meioiden Dark Wing" a chi cerca un manga con le tipiche caratteristiche del "Saint Seiya di Masami Kurumada" poiché le caratteristiche ci sono e sono simili, però io ho trovato questo Isekai poco coinvolgente e poco entusiasmante nei primi tre volumi che ho letto. Voto 4.
Innanzitutto questo è un manga Isekai ambientato in un mondo alternativo dell'universo di Saint Seiya, la trama mi è sembrata un miscuglio di cose (poche cose) interessanti e tante cose che non mi davano nessun emozione, non mi coinvolgevano. Non ho capito bene dove volesse andare a parare la storia e ho avuto difficoltà a seguire le vicende dei personaggi. Inoltre, ho trovato che alcune dinamiche narrative non si sposassero bene con l'universo di "Saint Seiya". Ci sono elementi che stonano con l'opera originale e stonano anche con gli altri spin-off.
Un altro aspetto è lo stile di disegno, che ho trovato molto carino ma troppo comune, ho visto decine di manga con questo stesso tipo di disegno. Forse mi aspettavo qualcosa di più simile all'immagine classica di "Saint Seiya", ma questo nuovo manga non mi ha entusiasmato.
Non mi sento di sconsigliare "Saint Seiya - Meioiden Dark Wing" a chi cerca un manga con le tipiche caratteristiche del "Saint Seiya di Masami Kurumada" poiché le caratteristiche ci sono e sono simili, però io ho trovato questo Isekai poco coinvolgente e poco entusiasmante nei primi tre volumi che ho letto. Voto 4.
Saint Seiya il Capolavoro creato dal Maestro Masami Kurumada, nonostante sia terminato da parecchi decenni potrebbe essere definito come un manga infinito, perché è una continua fonte d’ ispirazione per i nuovi mangaka e/o disegnatori/trici .
Nel caso specifico, il giovane Kenji Saito per la sua storia di è ispirato alla Saga del Mito di Hades, mentre per la parte grafica si avvalso della della disegnatrice Shinshu Ueda, dopo questa piccola introduzione, vediamo nello specifico questa nuovo racconto, denominato più semplice “Dark Wing”
Sinceramente conoscono poco l’ illustratrice Shinshu Ueda, tuttavia le sue tavole mi hanno subito conquistato per il suo tratto delicato, incisivo e preciso che non lascia nulla al caso, ma principalmente perché si ispira parecchio allo stile del Sensei Kurumada, lo si può notare specialmente da come vengono disegnate le Cloth dei Saint e le Surplice del Mondo della Morte.
Fin dall’ epoca mitologica si svolge la Guerra Sacra tra la Dea Athena e i suoi cavalieri contro la brama di conquista del Pianeta Terra da parte sommo Hades e dei suoi Spectre, questo scontro senza un vincitore apparente, si ripete ciclicamente ogni due secoli e qualche decennio.
Questa nuova disputa tra le due Divinità ed i loro rispettivi eserciti, sta per scoppiare ai giorni nostri, e verranno coinvolti coloro che possiamo definire come “Prescelti dal Destino”, i quali saranno comuni studenti, la cui vita verrà sconvolta in tutti i sensi…… e se non bastasse sembrerebbe che in questo ennesimo scontro tra Athena ed Hades, ci sia anche l’ intromissione di una terza fazione…
Anche se attualmente sono riuscito a leggere solo i primi 3 albi usciti, devo ammettere che la trama congegnata da Kenji Saito, è molto intrigante ed appassionante saprà essere apprezzata dalla tutti o quasi i fans dei Saint Seiya.
In conclusione valutando la trama e i disegni, il mio voto a quest’ opera attualmente è 7.
Nel caso specifico, il giovane Kenji Saito per la sua storia di è ispirato alla Saga del Mito di Hades, mentre per la parte grafica si avvalso della della disegnatrice Shinshu Ueda, dopo questa piccola introduzione, vediamo nello specifico questa nuovo racconto, denominato più semplice “Dark Wing”
Sinceramente conoscono poco l’ illustratrice Shinshu Ueda, tuttavia le sue tavole mi hanno subito conquistato per il suo tratto delicato, incisivo e preciso che non lascia nulla al caso, ma principalmente perché si ispira parecchio allo stile del Sensei Kurumada, lo si può notare specialmente da come vengono disegnate le Cloth dei Saint e le Surplice del Mondo della Morte.
Fin dall’ epoca mitologica si svolge la Guerra Sacra tra la Dea Athena e i suoi cavalieri contro la brama di conquista del Pianeta Terra da parte sommo Hades e dei suoi Spectre, questo scontro senza un vincitore apparente, si ripete ciclicamente ogni due secoli e qualche decennio.
Questa nuova disputa tra le due Divinità ed i loro rispettivi eserciti, sta per scoppiare ai giorni nostri, e verranno coinvolti coloro che possiamo definire come “Prescelti dal Destino”, i quali saranno comuni studenti, la cui vita verrà sconvolta in tutti i sensi…… e se non bastasse sembrerebbe che in questo ennesimo scontro tra Athena ed Hades, ci sia anche l’ intromissione di una terza fazione…
Anche se attualmente sono riuscito a leggere solo i primi 3 albi usciti, devo ammettere che la trama congegnata da Kenji Saito, è molto intrigante ed appassionante saprà essere apprezzata dalla tutti o quasi i fans dei Saint Seiya.
In conclusione valutando la trama e i disegni, il mio voto a quest’ opera attualmente è 7.