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Fabbrizio_on_the_Road

Volumi letti: 74/74 --- Voto 6
“Bleach”, noto manga di Tite Kubo pubblicato in patria tra il 2001 e il 2016 per un totale di 74 volumi, rappresenta a pieno titolo quel tipo di letture per le quali è particolarmente impegnativo cercare di dare una visione e un giudizio che possa descrivere l’opera nel suo insieme. Parliamo infatti di uno shonen molto lungo, che dal mio punto di vista ha conosciuto parecchi alti e bassi nel corso della sua pubblicazione, attraversando periodi di notevole progresso tecnico, artistico e narrativo, ad altri in cui si palesava una certa povertà strutturale, una carenza di idee con cui sviluppare la storia e un abbassamento del ritmo con cui raccontarla. Si finisce quindi inevitabilmente per analizzare l’opera attraverso gli archi narrativi che la compongono e si fatica invece nel cercare delle caratteristiche, dei pregi o dei difetti che possano descrivere il manga nella sua totalità, visto che, purtroppo, soprattutto sul fronte dei lati positivi, la serie perde progressivamente ogni certezza apparentemente acquisita.

Il manga si apre con delle premesse moderatamente interessanti e con un disegno promettente che diventerà sempre più convincente con il passare dei volumi. La saga iniziale, quella del “Sostituto Shinigami” si struttura principalmente attraverso vicende perlopiù autoconclusive che, pur raccontate con un ritmo non particolarmente intenso, offrono ugualmente una partenza egregia della storia, grazie al carisma dei protagonisti e a una comicità ispirata. Quest’ultima tenderà a esaurirsi già nella saga successiva con il presentarsi di toni più seri, ma rimane una delle caratteristiche più distintive delle prime avventure di Ichigo. Al termine di questa prima saga inizia a profilarsi una narrazione più concentrata, che darà luogo a delle vicende destinate a svilupparsi di capitolo in capitolo, offrendo una prospettiva ben più interessante di quella nata nelle prime battute.

La seconda saga, quella della “Soul Society” si rivela l’arco narrativo più riuscito del manga che qui conosce un notevole salto di qualità sotto numerosi aspetti. Le vicende raccontate acquisiscono sempre più spessore, il ritmo della lettura e della narrazione si fa molto più intenso e la storia tutta si struttura attraverso trame e sottotrame più articolate. Questa saga rimarrà senza dubbio quella più elaborata e meglio costruita in termini di scrittura, pur mantenendo un approccio semplice e immediato. Fanno il loro ingresso ottimi personaggi, che non a caso l’autore si ritroverà a rispolverare nei momenti di bisogno anche nelle saghe successive, e la componente battle del manga conosce progressi notevoli. Le battaglie diventano molto più coinvolgenti e spettacolari, il tutto accompagnato da un continuo miglioramento tecnico e stilistico che sembra non avere limiti. La parte finale della “Soul Society” è probabilmente l’apice qualitativo di un manga che però, a una prima lettura, prometteva di continuare a offrire non solo grande spettacolo, ma anche una storia in grado di rinnovarsi e stupire nuovamente i lettori.

Ciò che segue la fine del secondo arco narrativo si rivela però deludente sotto diversi punti di vista. Durante la gigantesca saga degli “Arrancar” si consuma infatti una profonda disillusione verso un’opera che aveva lasciato sperare in una continuazione avvincente e interessante delle avventure di Ichigo e compagnia. La storia diventa invece ben più banale, sia in termini di contenuti, che di costruzione delle vicende, estremamente lineari e povere di spunti significativi. Il ritmo della narrazione conosce un crollo considerevole, interi volumi si sprecano per raccontare poco o nulla. Tuttavia, nonostante le pretese narrative si facciano sempre più povere, il manga continua a intrattenere con estrema efficacia, grazie a una realizzazione tecnica e artistica sempre al top e a una lettura estremamente scorrevole. Si può dire infatti che il ritmo, incredibilmente prolisso, con cui vengono scanditi gli eventi, sia inversamente proporzionale a quello frenetico con cui il lettore passa da un capitolo all’altro. Prevale comunque perlopiù la delusione per essere passati da un manga globalmente interessante con una storia sufficientemente sfaccettata e articolata, a uno che si può sommariamente descrivere come godibile e senza pretese, strutturato banalmente da un susseguirsi irrefrenabile di battaglie, talvolta spettacolari e decisive, talvolta dimenticabili e totalmente inutili ai fini della trama.
Nonostante gran parte di questa saga si riveli inconsistente, bisogna ammettere che in retrospettiva almeno questa parte di “Bleach” poteva offrire ancora una buone dose di azione e divertimento che verso le battute finali si finisce per rimpiangere sempre di più. La quarta e penultima saga del manga, quella dei “Fullbringer”, è probabilmente l’emblema della confusione in cui era precipitata la storia fino a quel momento. Nonostante qualche idea apprezzabile e sommariamente innovativa per il manga, si rivela in definitiva un grande fallimento di scrittura, che emerge tra vicende che non decollano mai e personaggi dallo spessore inesistente.

Il peggio tuttavia si raggiunge nella lunghissima ed estenuante saga finale, quella della “Sanguinosa guerra dei mille anni”. Se fino a questo momento “Bleach” aveva mantenuto qualche certezza, queste erano una componente visiva ancora impressionante e una lettura sempre efficace e gradevole. Anche questi aspetti, che avevano reso il manga sempre piacevole sul piano dell’intrattenimento anche nelle fasi più buie, vengono meno, e l’opera a tratti finisce per essere noiosa e macchinosa. Personalmente ho seguito queste vicende finali con un disinteresse totale, causato da una totale mancanza di prospettive non solo narrative, ma anche tecniche. Il manga viene disegnato in modo più trascurato e quel poco di spettacolarità che faceva figura anche nelle fasi meno ispirate si perde totalmente, in una storia di cui non si salva nulla. L’epilogo si rivela terribile, come tutta la saga finale.

Nonostante il netto declino conosciuto nell’arco della sua pubblicazione che naturalmente incide sulla valutazione finale, “Bleach” è rimasto per largo tempo un manga apprezzabile sotto molti aspetti e probabilmente sarebbe ingeneroso dare un’insufficienza a causa di una ventina di volumi finali scadenti, considerando per quanto tempo era invece stato un titolo divertente e molto appagante sul piano grafico. Al tempo stesso rimarrà probabilmente per sempre la delusione per un’opera che nelle sue fasi migliori aveva lasciato ben sperare per una storia interessante oltre che divertente e che ha finito per perdere la sua brillantezza anche in termini tecnici e artistici in una delle saghe finali più brutte di tutti i tempi.


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Winry.R

Volumi letti: 74/74 --- Voto 8,5
"Bleach" è senza dubbio uno dei migliori battle shonen di sempre. È un’opera curatissima, emozionante e adrenalinica che non smetterà di sorprendervi nel bene e nel male fino all’ultimo volume.

Come ogni volta in cui una recensione mi mette particolarmente in difficoltà, andrò ad analizzare i capisaldi di una storia degna di essere letta/vista.

1. Worldbuilding
La storia è ambientata in epoca moderna a cavallo tra tre mondi.
- Il mondo terreno, più precisamente la città di Karakura poco distante da Tokyo, in cui vive Ichigo, il nostro protagonista.
- Il mondo dell’aldilà, chiamato Soul Society diviso in Rukongai, dove “vivono” le anime dei defunti e Seireitei, dove si trovano gli shinigami del Gotei 13 (il corpo di guardia della Soul Society) che sovrintendono a proteggere e mantenere l’equilibrio tra il mondo spirituale e quello terreno.
- L’Hueco Mondo, un aldilà in cui dimorano gli Hollow, spiriti aggressivi e pericolosi che gli shinigami hanno il compito di purificare.
L'ambientazione non è nuova, ma ha molti dettagli originali e accattivanti che la rendono molto affascinante. Anche le dinamiche per il passaggio tra i vari mondi sono molto interessanti e ben dettagliate.

2. Creare personaggi forti e riconoscibili
Su questo punto Tite Kubo ha fatto davvero centro. I suoi personaggi sono meravigliosi, caratterizzati con cura maniacale sin dal primo volume e fatti crescere e maturare fino all’ultimo.
Il protagonista è Ichigo Kurosaki, un liceale testardo, forte e generoso, con la rara capacità di vedere spiriti e fantasmi. Vive nella cittadina di Karakura insieme al padre Isshin e alle due sorelline Karin e Yuzu. Una sera la sua famiglia viene attaccata da un Hollow e Ichigo incontra per la prima volta Rukia Kuchiki, una shinigami il cui compito è di purificare gli Hollow e accompagnare gli spiriti pacifici alla Soul Society.
Ma lo scontro è duro e Rukia ha la peggio. Impossibilitata a combattere, vede un’unica via d’uscita: cedere una parte dei suoi poteri da shinigami a Ichigo affinché possa proteggere i suoi cari. Ma Ichigo va ben oltre le sue aspettative, dimostrando una forza e un’abilità fuori dal comune. L’azione di Rukia, non proprio lecita, nonostante la scelta sia stata dettata dalle circostanze, metterà in moto una serie di ingranaggi che daranno a lei e a Ichigo parecchi grattacapi, incontrando l’ostilità del Gotei 13.
Il Gotei 13, il corpo armato della Soul Society, è costituto da shinigami organizzati in una rigida struttura gerarchica. Sono divisi in 13 compagnie, guidate ciascuna da un capitano e un luogotenente. Ogni personaggio sembra uscire dalle pagine. Le aspirazioni, le abitudini, le piccole (e grandi) manie, ogni dettaglio li rende estremamente reali e affascinati.
Soprattutto nei primi volumi, ad ogni nuovo personaggio è dedicata una minuziosa scheda a fine volume che ne presenta il profilo, le caratteristiche fisiche e caratteriali. E credetemi, niente è lasciato al caso. Persino i segni zodiacali sono coerenti con le personalità dei personaggi.

3. Sorprendere lo spettatore
Se credete di riuscire a definire i “buoni” e i “cattivi” di Bleach, temo dovrete ricredervi. I capovolgimenti di situazione, i tradimenti, le rivelazioni inattese sono all’ordine del giorno. Le abilità dei personaggi sono in continua evoluzione e ogni volta che credete di conoscere tutte le capacità di qualcuno, ecco che vi sorprenderà con qualcosa di nuovo.

4. Creare suspense, conflitti e tensioni
I combattimenti sono intensi, serrati, adrenalinici. I disegni dinamici e curatissimi. A volte sono così coinvolgenti che vi sembra di sentire il suono delle lame che si scontrano. Le abilità dei personaggi, soprattutto quelle dei capitani, sono appariscenti e spettacolari, tanto che a volte sembrano uscite da uno spettacolo illusionistico.

5. Lavorare sul linguaggio: le parole, la loro mescolanza, il ritmo, lo stile
La scelta delle parole, dei termini (alcuni inventati da Tite Kubo stesso), dei simboli è fatta con molta attenzione. Gli stessi nomi dei personaggi e delle loro spade hanno un forte legame con le personalità dei loro proprietari. Basti pensare agli ideogrammi che formano il nome “Ichigo” che significa “colui che si dedica a proteggere una persona”. E che dire del numero “15” che troviamo spesso sugli abiti e sulla porta della camera di Ichigo perché “ichi=uno”;”go=cinque” è un altro modo per scrivere il suo nome. Niente è lasciato al caso!
I combattimenti sono l’elemento cardine di Bleach e hanno una presenza importante con un ritmo incalzante e quasi frenetico. Ma non mancano momenti più riflessivi e profondi, che ci permettono di conoscere meglio i personaggi e empatizzare con loro, momenti comici e leggeri che vi strapperanno una risata, momenti drammatici che vi faranno scendere qualche lacrima.

6. Trovare un finale che funzioni
74 volumi sono tanti e mantenere un livello alto non è facile. I primi 20 volumi, che potremmo identificare come la saga della Soul Society, partono col botto e hanno un livello altissimo su tutti i fronti. I volumi 21-48, si concentrano sulle avventure nell’Hueco Mondo e mantengono ancora un livello molto alto. Purtroppo, poi si assiste a un calo evidente sia a livello di sviluppo narrativo che di azione e questo si ripercuote inevitabilmente sul finale. Non dico che sia da buttare, assolutamente, ma dopo tanta strada mi sarei aspettata qualcosa di meno frettoloso e confusionario.
Dare un voto ad una serie così lunga non è facile. Complessivamente è una serie da 8,5, per il semplice fatto che fino al volume 48 sarebbe stata da 10, ma la parte conclusiva rasenta il 7.
Nonostante tutto resta uno dei miei manga preferiti e vi consiglio vivamente di non perdervelo.


 4
Monkey D. S.

Volumi letti: 74/74 --- Voto 5,5
"Bleach" è un manga che vede protagonista Ichigo, un giovane ragazzo che, per diversi motivi, si ritrova catapultato nel mondo degli shinigami, esseri superiori che regolano l'equilibrio delle anime tra la terra e la soul society, quest'ultima è una dimensione parallela in cui vivono gli shinigami, che al contrario degli umani (per quanto di aspetto siano identici) vivono per migliaia di anni e si allenano allo scopo di eliminare gli hollow, entità maligne che minacciano la vita dell'umanità stessa.

La storia sembra interessante e per certi versi lo è, il problema di fondo su cui non posso passare che mi fa valutare l'opera in modo negativo è il protagonista. Ichigo, oltre ad avere una personalità cliché per nulla interessante, quella del tipico antieroe, viene "bombato" continuamente di power up totalmente insensati che, a mio avviso, rovinano totalmente il racconto, mi sono goduto tantissimo gli scontri tra i personaggi secondari (come i capitano del gotei) piuttosto che quelli del protagonista, nemico più forte - power up - oneshot del nemico. Non me la sento di consigliare l'anime, che oltre che essere incompleto, il finale che troverete nel manga sarà ancora più deludente.


Attenzione: questa parte contiene spoiler

Premetto che ho visto l'anime e letto il manga, e sinceramente la spiegazione che viene data verso la fine del perché ichigo può fare quello che fa (ossia che è sia un quincy, hollow e shinigami insieme) è troppo forzata e per nulla giustificante di tutti gli insensati power up che ha avuto Ichigo dall'inizio alla fine.
Contro Ulquiorra, dopo il buco in petto si rialza da hollow e lo distrugge in 30 secondi, contro Aizen, che era a tutti gli effetti un semidio con l'hogyouku, ha fatto un po' di allenamento del tunnel con il padre e lo ha ucciso con un solo colpo. Non ci siamo, i power up sono necessari ma devono essere ben calibrati, cosa che in Bleach non sono proprio per nulla, il final del manga poi... Lasciamo perdere.

L'unica nota positiva va ai personaggi secondari che mi sono piaciuti molto, specialmente alcuni come Zarachi, nell'ultimo arco fa sognare, per il resto diciamo che si può trovare molto di meglio.


 0
kirk

Volumi letti: 74/74 --- Voto 9
Attenzione: la recensione contiene spoiler!

Letto in parte in italiano in parte in inglese devo dire che mi sembra un buon manga. Anche in Inglese i discorsi sono semplici e dunque la traduzione non è una faticata come lo è per altre opere più di sostanza.

Con questo voglio dire che "Bleach" è un manga senza sostanza? È una questione inutile, "Bleach" è bello da leggere e ha meritato i suoi 15 anni di serializzazione e, anzi, secondo me è un vero peccato che la saga finale (chiamiamola dei 'Quincy') sia finita prematuramente con tre combattimenti in corso finiti tutti anzi tempo mentre potevano dire ancora qualcosa. Colpa delle malattie continue di Tite Kubo ma si dice anche da una richiesta dei piani alti di Shueisha di farla finita. La serie dura 74 volumi con i primi otto di ambientazione, e i seguenti in saghe che ci portano a esplorare, nell'ordine, il mondo degli shinigami (la Soul Society), il mondo degli hollow (l’Hueco Mundo), la terra (i Fullbringer) e poi ci portano in tutte e tre le dimensioni dell’universo titekubiano con la saga finale dei Quincy.

Alcuni criticano l’esplosione di poteri dei personaggi via via che si va avanti: queste critiche spesso non sono state fatte ad altre opere ("Dragon Ball", "Naruto Shippuden", "One Piece") in cui succede lo stesso e mi sembrano strumentali. È verissimo che i personaggi diventano via via più potenti, ma tutto ciò rientra nella filosofia dei battle shonen.

I disegni sono belli anche se non ai livelli dei miei autori preferiti. I personaggi sono vezzeggiati dall’autore (anche quelli secondari) dandogli parecchio spazio e soffermandosi sui duelli che non interessano strettamente Ichigo Kurosaki, il protagonista, ciò permette di creare un’opera più corale e di mostrare più poteri a confronto.

Ho trovato interessante l’episodio speciale uscito quest’anno (poche settimane fa) e ambientato 10 anni dopo la fine della saga dei Quincy che era il punto in cui era finito il manga (ultimi due episodi) ma mentre la fine del 74à volume del manga annunciava un epoca di pace qui si preannuncia un ritorno ai combattimenti con nemici più forti che mai… In attesa consiglio il manga vivamente a coloro a cui piacciono le opere nel classico stile Jump.


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Yume Hikari

Volumi letti: 74/74 --- Voto 9
«Beach» è senza dubbio uno dei miei manga preferiti.
Tite Kubo ha saputo dare vita ad un mondo davvero molto affascinante, ben strutturato e dettagliato. Al suo interno si muovono tantissimi personaggi, tutti con il loro carattere ben definito, un aspetto molto personalizzato e specifiche e uniche abilità di combattimento.

Uno dei motivi per cui apprezzo «Beach» è che si tratta di una miscela ben sapientemente dosata di azione, combattimento, momenti un po' comici, avventura, il tutto unito a una crescita e un'evoluzione dei personaggi: non solo il protagonista, ma anche chi gli sta incontro cresce si evolve insieme a lui. Ichigo parte pensando di conoscersi, ma con il tempo inizia un vero e proprio viaggio che lo porta a scoprire chi è davvero cosicché sia lui che gli altri suoi compagni di avventura, aiutandosi reciprocamente, cambiano e maturano. Li vediamo crescere, scontrarsi, confrontati, odiarsi, amarsi, capirsi. Ci si affeziona a ciascuno di loro, perché ogni personaggio è particolare, e unico a modo suo. Alcune scene mi hanno anche emozionato non poco, questo merito anche del bellissimo stile di disegno di Tite Kubo, che migliora di volume in volume... Sa rendere benissimo sia le scene di combattimento, che quelle comiche, ma anche momenti più toccanti. Sono affascinata dal suo stile di disegno: con pochi tratti riesce a catturare l'emozione del personaggio e a trasmetterla al lettore...

È vero, magari è un po' lungo, magari l'ultima parte può sembrare un po' tirata via a chiudere, però questo è probabilmente dovuto al fatto che Kubo ha avuto problemi di salute, ahimè, per cui ha portato a finire più velocemente, penso, rispetto a quello che aveva programmato...
Mi sarebbe piaciuto un volumetto in più per l'epilogo, però pazienza, l'ho letto (e lo rileggerò) davvero volentieri!
Insomma, se vi piacciono i fumetti con tanti personaggi e con tanti combattimenti spettacolari alla Naruto (che rimane il mio preferito comunque!) non potete non leggerlo!


 5
Mande97

Volumi letti: 74/74 --- Voto 5
“Sanità mentale? Non ho mai avuto un simile fastidio!”
-Zaraki Kenpachi

Bleach è un’opera che, assieme alle altre due capostipiti One Piece e Naruto, ha abbracciato e caratterizzato un’intera generazione per la bellezza di 15 anni.
Ricordando che ogni opinione espressa è totalmente soggettiva e il mio pensiero non minimamente assoluto, vi auguro una buona lettura!

L'autore
Prima di stilare l’opera che lo porterà al successo all’età di 21 anni nota come "Bleach", Tite Kubo scrisse precedentemente una serie di 4 volumi nota come "Zombie Powder" senza ottenere grande considerazione da parte del pubblico e fu costretto ad abbandonarla lasciandola incompleta.
All'inizio pure "Bleach" stava abbracciando lo stesso destino a causa della rivista Shonen Jump: quest'ultima accusò lo stesso Kubo di plagio verso la serie di Togashi "Yu degli Spettri" per via di alcune similarità.
Sarà il noto mangaka di "Dragon Ball", Akira Toriyama, a ridargli una nuova speranza incoraggiandolo a proseguire tramite una lettera, e fu cosi che nell'anno 2001 Bleach vide finalmente la luce.

Trama
Ichigo Kurosaki è un giovane studente liceale quindicenne dai capelli arancioni con un dono particolare: vedere gli spiriti e fantasmi interagendo con loro facendo sì di aiutarli a raggiungere il paradiso tramite l’esorcismo. La sua famiglia è molto atipica: il padre Isshin, avente la professione di dottore, accoglie ogni giorno il figlio a casa colpendolo ripetutamente per testare i suoi riflessi; le due sorelle gemelle Karin e Yuzu, la prima parecchio autoritaria mentre la seconda cordiale ed affidabile; completa il quadro la madre Masaki, deceduta mentre proteggeva suo figlio appena bambino dalle grinfie di un Hollow (spirito maligno).
Un giorno, tornato nella sua stanza dopo l’ennesimo esorcismo, incontra una shinigami (letteralmente dio della morte) di nome Rukia mentre è impegnata in un combattimento contro un Hollow. Quest’ultimo ferirà successivamente e profondamente la famiglia del biondino; scosso dall'affetto verso essa, si scaglierà contro il mostro ma un istante prima la shinigami, precedentemente ferita, lo proteggerà cadendo a terra sfinita. In un ultimo disperato tentativo, Ichigo prende parte dei poteri di Rukia ma andando contro la sua volontà ne assorbe tutti quanti assieme: da qual momento diventerà a tutti gli effetti uno shinigami che lo vedrà coinvolto in un’avventura che nemmeno lui poteva lontanamente immaginare.

Ambientazione
Nel mondo di Bleach possiamo distinguere tre diversi ambienti:
1. Mondo degli spiriti (Soul Society), somigliante al nostro paradiso dove il compito degli shinigami, atterrati sul pianeta terra, è quello di portare le anime dei defunti all’interno del Seireitei, città e nucleo principale composta da ottanta distretti denominati Rukongai; di questi 80, procedendo in ordine decrescente si passa dagli ambienti più incivili, in cui regna la criminalità, fino ad arrivare ad ambienti più tranquilli e sereni. A protezione della Soul Society vi è l’organismo paramilitare denominato Gotei 13 e, come dice il nome, troviamo ben tredici divisioni ognuna con una sua peculiare caratteristica.
2. Mondo inghiottito (Hueco Mundo), via intermedia fra la Soul Society e il pianeta terra dove i fantasmi maligni e corrotti (Hollow) hanno la loro provenienza.
3. Mondo terrestre (degli umani), dove è ambientata una parte dell’opera e più precisamente nella città di Karakura. Risiedono, come dal nome, gli umani e le anime dei periti che aspettano l’arrivo degli Shinigami per essere portate alla Soul Society.

Specie
Come per i diversi ambienti, troviamo anche diverse specie:
1. Shinigami: come detto sopra, sono “traghettatori” di anime e fungono da media fra la terra e l’aldilà. Come arma utilizzano le spade chiamate Zanpakutō.
2. Hollow: spiriti corrotti e maligni provenienti dall’Hueco Mundo.
3. Quincy: acerrimi nemici da sempre degli Hollow per via di una guerra antecedente alla storia: essere umani che per combattere usano il Reishi (particelle di spirito presenti nel mondo di Bleach) contenente nell'atmosfera e lo combinano con il loro Reiryoku (potere spirituale personale che un’anima possiede) allo scopo di creare armi.
Ce ne sarebbero altre, ma non voglio spoilerare ulteriormente e lascio al lettore il piacere della scoperta.

Considerazioni
L’opera, composta da un totale di ben 74 volumi, è cosi suddivisa (eviterò volutamente di inserire titoli spoiler)
Volumi 1-8: Introduzione alle vicende, ai personaggi e spiegazione del mondo cosi come è composto.
Volumi 9-20: Saga della Soul Society.
Volumi 21-48: Saga dell’Hueco Mundo.
Volumi 49-55: Saga dei Fullbringer.
Volumi 56-74: Saga dei Quincy.

Cominciamo dai pregi
Kubo, dal punto di vista artistico, è fenomenale; la rappresentazione sia di personaggi sia dei numerosi scontri che caratterizzano il manga è ottima e di cui quest' ultimi si possono seguire è veramente un piacere: non farete fatica a distinguere le varie mosse adottate, le schivate, le parate, grazie anche ai primi piani.
I primi 20 volumi sono eccellenti per introdurre il lettore e guidarlo attraverso un mondo parecchio complesso dotato di regole proprie, ma contornato di ottime spiegazioni. Visto che la traduzione italiana ha preferito non intaccare i nomi originali, qualora aveste difficoltà a ricordare un termine, è bene segnarlo su un’agenda o block-notes.
Nella saga della Soul Society, nonostante vengano introdotti parecchi personaggi (e su questa questione ci torniamo nei difetti), Kubo li caratterizza degnamente: ognuno ha il proprio spazio dedicato, i colpi di scena sono elevati (volume 20 in particolare) e i combattimenti contro il Gotei 13 intrattengono a dovere donando quel tocco di epicità e filosofia che male non fa.
Menzione speciale per il flasback "Back to the Pendulum" durante il volume 36 ricco, anch’esso di un ottimo plot twist.

Ora veniamo ai difetti:
Dopo averci deliziato con un’ottima saga come la Soul Society, all’introduzione dell’Hueco Mundo cominciano ad emergere parecchie pecche. Il difetto maggiore del mangaka Kubo, da questa saga in poi, è l’introduzione di parecchi personaggi su cui maggiormente punta l’attenzione a quelli di secondaria importanza rispetto ai principali: noterete come questa narrazione sia allungata in parte da molti individui che vedrete solo in un dato evento e poi scompariranno. A questo si aggiungono parecchie incoerenze a livello di trama dove precedentemente vi verrà narrata una spiegazione in un dato modo, e successivamente riprendendo il concetto la suddetta delucidazione risulta diversa: non vi sentireste offesi?
Presenti inoltre troppi power-up inutili del protagonista Ichigo: se all’inizio possono anche andare bene per esigenze di trama, successivamente in vista di un nemico immortale cominciano ad essere superficiali e ottenuti senza un adeguato allenamento. Infine, nell’ultima saga, Kubo mette in primo piano i combattimenti, ma essi risultano parecchio prevedibili, monotoni, sconclusionati e fini a sé stessi: si punta sull'epicità a favore della trama che viene compassata sfociando in un finale non appagante e carico di quesiti che necessitano di una loro risposta.

Conclusione
Con oltre 120 milioni di copie vendute in tutto il mondo, Bleach rimarrà assieme a Naruto e One Piece il pilastro portante di un’intera generazione cresciuta insieme ad Ichigo e compagnia.
L’opera presenta parecchi difetti che devono essere elencati qualora un lettore cominci questa avventura, un’avventura che richiederà un' ingente spesa e quindi deve essere ponderata: 74 volumi sono parecchi. Il mio consiglio è di iniziare con i primi 8 che rappresentano, come scritto sopra, l’inizio: qualora voleste proseguire, finite la saga della Soul Society che costituisce, a mio parere, l’apice. Successivamente, procedete a blocchi di 3 volumi perchè si alterneranno momenti buoni ad altri assolutamente banali e facilmente dimenticabili.
Se cercate esclusivamente combattimenti epici contornati da disegni ottimi, Bleach fa al caso vostro e vi intratterrà fino alla sua conclusione (con tutte le pecche possibili); mentre se cercate un’ottima storia caratterizzata da personaggi indimenticabili, consiglio di deviare ed andare a leggere shonen decisamente migliori.
Quali? "Magi the Labyrinth of Magic", "Shaman King" (nella sua perfect edition), "Kenshin", gli stessi "One Piece" e "Naruto", "Fullmetal Alchemist", "Hunter x Hunter", "Pandora Hearts" per citarne alcuni.
Grazie per aver letto!

WatchMan

Volumi letti: 74/74 --- Voto 4
Terminano esattamente dopo quindici anni di serializzazione - coincidenze? - le avventure dello shinigami dai capelli arancioni, una delle icone dei battle shonen moderni. Ha appassionato tantissimi fan, ma li ha anche disaffezzionati. Ha vinto il premio Shogakukan e ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, e probabilmente continuerà a farlo. Ha fatto parte della mia adolescenza sull'onda del suo successo, fino ad arrivare a quello della sua disfatta.
Dopo 74 volumi e 686 capitoli, Tite Kubo decide di appoggiare la penna sul tavolo e di chiudere i battenti.

Forse gli è stato ordinato dai piani alti o lo ha voluto lui stesso, oppure il pubblico non ne poteva più. Sta di fatto che durante il suo percorso Bleach ha regalato grandi emozioni, sia positive che negative.
Inizialmente aveva creato una brutta copia di Yu Yu Hakusho e dovettero cancellarlo. Una lettera da parte di Toriyama lo spronò a creare il Bleach che conosciamo. Il nome del titolo è un omaggio all'album dei Nirvana, ma anche all'obbiettivo di “sbiancare” o “purificare” le anime maligne, il lavoro degli Shinigami, e un rimando al titolo “WHITE” che originariamente doveva avere.

Tite Kubo realizza in totale quattro archi narrativi: con il primo lo porta all'apice del successo; col secondo lo mantiene; con il terzo crolla; con il quarto cade per terra esanime.
Se dovessi fare un'analogia, Bleach è come un calciatore giovane di un talento incredibile che col tempo scema fino a diventare irriconoscibile.
La lunghezza non gioca certo a suo favore e non c'era assolutamente bisogno di raggiungere un tale numero. Sicuramente il successo lo ha stravolto e lo ha portato a continuare con risultati orribili, fino a diventare una copia sbiadita di ciò che era. Questa involuzione è notevole sul lungo periodo, facendogli perdere quello smalto che agli albori lo aveva portato sul podio dei migliori shonen in circolazione.

La saga della Soul Society è il punto più alto che abbia raggiunto in tutti i suoi anni di carriera e che disgraziatamente non recupererà mai. Toglietevi la speranza che ciò possa accadere.
I primi venti volumi sono i migliori in assoluto. L'infiltrazione nella Soul Society per liberare una sua compagna dà inizio a una guerra serrata contro i tredici capitani, più i loro luogotenenti. Man mano che i conflitti si fanno più aspri e intensi, Tite Kubo mostra di sapere gestire molteplici personaggi e di creare lotte ad alto tasso di adrenalina. L'idea dei poteri poi, è davvero geniale. Scoprire il nome della propria Zanpakuto e di un ulteriore sprigionamento di potenza, il Bankai, permette di ribaltare scontri che all'apparenza sembravano conclusi e di stuzzicare la fantasia del lettore nello scoprire cosa possa tirare fuori dal cilindro.

Con la saga degli Arrancar, nonostante utilizzi lo stesso escamotage, amplia la mole di personaggi sfornando ottime controparti come gli Espada, ed espande la natura degli Hollow e delle varie trasformazioni, oltre ad approfondire il mondo che li circonda. Tuttavia ci impiega ben ventotto volumi per poter mettere fine a questo arco, portando quasi allo sfinimento il lettore, posticipando così sempre di più la sua fine. Questo errore gli costerà caro perché da qui in poi non si riprenderà più, toccando il fondo con le restanti saghe del Fullbringer e dei Quincy.

La saga del Fullbringer penso sia la più inutile in termini narrativi e ha il solo scopo di allungare il brodo, includendo antagonisti noiosi e superficiali. La sua esistenza è il pretesto che serve a smettere di seguire il manga. I poteri del Fullbringer e dei Quincy sono fuori scala e appaiono poco convincenti, ci fanno domandare occasionalmente da dove tirasse fuori certe idee. Gli scontri perdono di mordente diventando frivoli, non sono più impressionanti come una volta, perde la spavalderia e aggiunge spiegazioni durante i combattimenti che non fanno altro che afflosciare il tono della disputa. Inoltre i personaggi sono troppi e chiaramente non riesce più a gestirli. Butta fuori personaggi dai nomi discutibili e dimenticabili nel giro di una pagina morendo poi in quella dopo, non si fa prendere più sul serio. Recupera quelli vecchi per strizzare l'occhiolino ai fan, ma praticamente fungono da comparse e sono poco rilevanti ai fini della storia. La velocità degli eventi prende una piega bizzarra, ha un passo frettoloso che coinvolge poco il lettore nelle vicende e si brucia velocemente nelle azioni dei protagonisti per cercare di dare a tutti il proprio spazio. Sembrava non vedesse l'ora di concludere la sua opera, e a rimetterci infatti è il finale. Un finale sbrigativo alla Naruto che non c'entra nulla e non trasmette niente al lettore che si è sorbito tutti questi capitoli negli anni. Un lasso temporale assurdo che tralascia la maggior parte dei personaggi nell'oblio.

Per chi non lo sapesse, Tite Kubo ha continuato la serie grazie a una lettera di un bambino malato terminale che lo ringraziava di aver creato Bleach e che con esso si è goduto i suoi ultimi istanti di vita grazie ad esso e, nel tempo, il povero sensei si ammalava facilmente trovandosi in condizioni pessime durante la serializzazione.

In conclusione, Bleach parte col botto spegnendosi lentamente e malamente. E' evidente che la sua debolezza è insita nella lunghezza e non ha aiutato di certo aspettare le uscite bimestrali/trimestrali che ti facevano dimenticare quello che avevi letto precedentemente, soprattutto nelle battute finali del manga. Recuperandolo in toto e leggendolo sequenzialmente senza pause, invece, potrebbe valerne la pena perché sono volumi che finisci in trenta-quaranta minuti e si potrebbe apprezzare più tranquillamente la velocità degli eventi. Di quest'opera rimarrà solo il rammarico di aver buttato via un potenziale simile.


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comicsdrawer

Volumi letti: 74/74 --- Voto 9,5
Il miglior manga shonen che abbia mai letto, un po' lento a partire (d'altronde come tutti) ma poi diventa ricco di colpi di scena e combattimenti.
Iniziai a collezionarlo nonostante sentii in giro che il finale fosse orribile, ma volli tentare lo stesso dato che l'inizio era molto convincente, e fortunatamente feci bene!
Infatti anche la saga finale è stupenda, ci sono combattimenti epici e Ichigo alla fine da solo non riuscirà a sconfiggere il nemico finale, idea bellissima poiché in tutti gli altri shonen (Dragon Ball, Fairy Tail, One Piece ecc.) senza il protagonista sarebbero morti tutti.
Inoltre viene dedicato molto spazio sia ai personaggi secondari che agli antagonisti, spiegando il perché delle loro scelte; quindi non sono cattivi "nati dal nulla".

I protagonisti, con il passare delle saghe, allenandosi duramente diventano sempre più forti (come tutti gli altri manga di questa tipologia), per affrontare minacce sempre più gravi. Gli allenamenti sembrano durare poco ma in realtà non è così a meno che non si vogliano venti o trenta volumi di allenamenti, ma non credo sia interessante. Ben motivati anche i Power UP. La storia è molto coinvolgente per il lettore, ci sono momenti comici ma anche tristi.
Unica pecca, la saga Fullbring che è un po' fiacca, ma dura decisamente poco. Le altre saghe sono tutte epiche. Ultimissima pecca è il volume finale, ma la storia è già finita: cioè è incentrato più sul ritorno alla vita "comune" dei protagonisti. Secondo me, però, l'autore avrebbe dovuto disegnare un altro volume per parlare anche di come vivono tutti gli altri (Urahara, Yoruichi ecc.).


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Antonio_93

Volumi letti: 74/74 --- Voto 8,5
Ricordo ancora quel giorno in fumetteria. Ero ancora alle superiori e mi ero addentrato da poco nel mondo dei manga. Non avevo tantissimi volumi nella mia collezione, ed ero molto scettico sulle serie lunghe come Naruto e One piece, perché pensavo che una storia troppo lunga prima o poi mi avrebbe stancato. Quel giorno adocchiai un volumetto di Bleach per puro caso, senza riuscire a staccargli gli occhi di dosso. Credo che quello fu un segno che determinò la mia grande passione per questa saga.
Bando ai trip e parliamo di ciò che mi ha colpito principalmente della trama iniziale di questo manga: Ichigo Kurosaki è un giovane dotato dell'abilità di vedere gli spiriti. La sua vita subisce un drastico cambiamento quando una shinigami di nome Rukia Kuchiki incrocia il suo cammino in cerca di un Hollow. Durante lo scontro con lo spirito Rukia rimane gravemente ferita ed è costretta a trasferire parte dei suoi poteri a Ichigo, che accetta la proposta della shinigami nel tentativo di proteggere i propri familiari. Tuttavia, durante il processo di trasferimento, qualcosa va storto e Ichigo assorbe tutti i poteri di Rukia, diventando uno shinigami a pieno titolo. Avendo perso i suoi poteri, Rukia rimane bloccata nel mondo dei vivi finché non recupererà le forze. Nel frattempo, Ichigo sostituisce Rukia nei suoi doveri di shinigami, combattendo gli hollow e guidando le anime verso il regno dell'Aldilà, noto come Soul Society.
Per quanto riguarda i personaggi di Bleach per prima cosa possiamo dire che sono un'infinità, ma nonostante questo la storia è cosi tanto coinvolgente che riesce a metterli in gioco tutti, lasciando quel qualcosa di particolare che rimane impresso nel lettore. Una cosa motto piacevole sta nella loro crescita, sia mentale che fisica, cosi tanto impressionante che certe volte nemmeno mi interessava più cosa faceva il caro Ichigo. Possiamo dire che questi sono gli elementi cardinali di questo manga. Tutti i personaggi, più o meno, riescono a progredire in maniera molto convincente. Ma è Ichigo quello che mi ha colpito di più come crescita, dall'inizio alla fine (e non solo perché è il protagonista).
Man mano che il manga proseguiva con le pubblicazioni i disegni diventavano notevolmente più belli, sia a livello estetico che di dinamicità delle scene, un dettaglio non da poco.
Per concludere il discorso reputo Bleach un manga validissimo per qualsiasi generazione, con un'ottima storia per niente noiosa e con un buon repertorio di "sorprese".


 2
Hatake Rufy

Volumi letti: 72/74 --- Voto 9
[<b>ATTENZIONE! CONTIENE LIEVI SPOILER</b>]

Bleach è uno shounen ideato dal mangaka Tite Kubo, che ha lavorato su questa storia per ben quindici anni, stando al passo quindi con altri grandi titoli come Naruto, One Piece, Fairy Tail, ecc. Mi ritrovo a recensire quest'opera dopo averla iniziata e conclusa in breve tempo, quindi avendo abbastanza le idee chiare su come valutarla, tenendo anche conto delle tante voci a sfavore riguardo il finale.

AMBIENTAZIONE:
Nel mondo umano alcune persone riescono a vedere i fantasmi e anche i demoni, chiamati comunemente "hollow", grazie a una forza spirituale detta "reiatsu". Questi demoni per vivere hanno il bisogno di mangiare anime umane, ma proprio come una facciata di una medaglia abbiamo dall'altra parte gli dei della morte, ovvero gli "shinigami". Quest'ultimi hanno il compito di purificare le anime degli hollow e indirizzarle nella "Soul Society" (paradiso delle anime) attraverso le loro armi chiamate "zanpakutou", che variano di forma e potere a secondo del possessore. Tutto questo serve a rispettare il numero di anime presenti tra il mondo umano e quello spirituale, per evitare un dislivello tale da catapultare il loro mondo in quello umano. La Soul Society quindi è governata dagli shinigami, ma anche gli hollow hanno un loro mondo: il "Hueco Mundo". Tuttavia, vi è un terzo incomodo, ovvero la razza dei "quincy", umani dotati di poteri spirituali che, a differenza degli shinigami, uccidono gli hollow cancellando definitivamente la loro anima senza badare al possibile dislivello che si crea tra i due mondi. Dunque, questa razza, in modo simile agli shinigami, è vista come una minaccia.

TRAMA E SVILUPPO:
La trama vede protagonista Kurosaki Ichigo, uno studente che vive insieme a suo padre e alle sue due sorelle minori, e che possiede la capacità di vedere i fantasmi. Una notte uno shinigami di nome Kuchiki Rukia, rischia la sua vita per proteggere la casa di Ichigo, ma vedendosi prossima alla sconfitta, decide di passare i suoi poteri al ragazzo così da offrirgli la possibilità di proteggere egli stesso la sua famiglia. Da qui nasce lo shinigami Kurosaki Ichigo, che sarà coinvolto nella storia della Soul Society. La storia parte più che bene, presentando i protagonisti e informandoci subito di utili caratteristiche in grado di darci un'idea di come sia limitato ma vasto il suo mondo. I primi volumi del manga verranno utilizzati per mostrare la crescita iniziale del personaggio nelle vesti di shinigami, che forse sembrerà per alcuni un po' pesante da seguire, ma si sa che in vetta alla salita il panorama è magnifico. Infatti dopo qualche volume verremo catapultati nel mondo degli shinigami, con la trama che tranquillamente prende un'altra piega. Le novità e i particolari aumenteranno e pian piano nuovi personaggi renderanno gli episodi molto più lineari, piacevoli e fantastici! A un certo punto penserete che questo mondo non abbia altro da offrire, e invece ecco che la trama prende un'altra via ancora, molto più robusta e ampia, che non farà altro che aumentare la curiosità e la voglia di leggere. Nulla è come sembra, e ben presto avremo modo di capire tanti di quei segreti che molte volte ci sono sfuggiti sotto gli occhi, e questo grazie alla saga finale del manga. Tuttavia qui arriva un po' di incertezza e di poca fiducia verso il mangaka che, a quanto pare, ha preferito concludere alla svelta la serie rifilando tutto ciò che teneva "al coperto" in una sola saga, lasciando in sospeso molte cose...

PERSONAGGI:
Anche in quest'opera vi sono tanti di quei personaggi che nel totale è difficile analizzarli per bene, molti dei quali sono davvero fantastici. Ichigo è il protagonista, e come tale viene messo in primo piano ovunque. Ha un carattere gentile ed è di buon cuore, ma esteriormente appare un ragazzo indifferente a tutto. Poi ci sono i suoi amici, che lo accompagneranno negli eventi futuri: Sado, Inoue e il quincy Ishida Uryu. Inquadrandoli per bene sono i classici stereotipi che vediamo dappertutto. Ovviamente anche loro troveranno il modo di rendersi utili nel corso degli eventi, soprattutto quando si parla di proteggere le persone che amano. Altri personaggi che meritano di essere citati sono, tra i tanti, Kisuke Urahara, Zaraki Kenpachi e Aizen Sosuke, che mi hanno colpito davvero tanto considerando il loro modo di essere e di agire. Purtroppo però il nemico finale non è stato sviscerato a dovere (come il finale), e cadrà nella lista delle cose poco curate dal mangaka.

DISEGNI:
Nei primi volumi i disegni non sono certamente ottimi, anzi, forse un po' non convincono, ma presto migliorano sempre più fino a stabilire quello che è lo stile di Kubo, diventando molto piacevoli e convincenti, anche durante le fasi di combattimento.

COMMENTO FINALE:
Voglio concludere consigliando ovviamente questo manga molto bello nel suo genere, adatto a tutti: non fatevi bloccare da commenti negativi, perchè è ovvio dire che il finale del manga non soddisfa pienamente per via di alcune cose irrisolte, ma guardando il bicchiere mezzo pieno si può lo stesso accettare il modo in cui il mangaka ha concluso la serie e farsi piacere un'opera che nel complesso coinvolge pienamente nella lettura.


 4
Eva0

Volumi letti: 68/74 --- Voto 5
Ho da poco iniziato a recensire su AnimeClick tutti i manga che ho letto nella mia vita, promettendomi però di recensirli solo una volta terminati perché recensire un fumetto senza aver conosciuto il finale può non rendere giustizia all'opera. Ma, onestamente, del finale di questo manga non mi importa più di tanto, lo leggerò in scan quando e se arriverà…

Bleach è un fumetto senza senso. Aveva la sua ragion d'essere all'inizio, soprattutto nei primi 15-20 numeri, poi il degrado, una trama senza capo né coda, personaggi a caso presentati senza motivo, power up continui e stupidi distribuiti “alla carlona” senza cognizione di causa, senza cognizione di un bel niente. Al "Maestro", maestro fra virgolette, Kubo sarebbe servito uno sceneggiatore che potesse dare un minimo di spina dorsale all'opera, perché di per sé Kubo è un grandissimo disegnatore, uno dei migliori disegnatori di shounen in circolazione.

Bleach è confuso, ripetitivo, molti shounen sono ripetitivi, anche One Piece e Dragon Ball seguono schemi fissi nelle loro saghe, ma Bleach è troppo, troppo ripetitivo, in tutto. Nella prima parte c'è stato anche un colpo di scena e qualche novità, dopodiché basta. Cambia solo il villain design ma il resto non cambia: amica/o di Ichigo viene rapita/o, Ichigo parte con altri amici, dopo un buon inizio viene sconfitto, poi allenamento di cinque minuti (personaggi secondari più forti hanno impiegato anni per apprendere la nuova tecnica), Ichigo affronta il cattivo ma l'allenamento non basta e giù di power up a combattimento in corso, Ichigo vince, tutti felici e contenti fino alla prossima saga.

Il mio voto è 5 solo perché ci sono alcuni personaggi degni di nota all'interno del racconto e perché il disegno è una goduria da vedere. Manga insignificante.


 3
Kiyaro~

Volumi letti: 68/74 --- Voto 6
<b>ATTENZIONE, presenza di spoiler!</b>

Ammetto di aver avuto un periodo di fissa per "Bleach", di averlo adorato, fin quando... non ho aperto gli occhi. Vi è mai capitato di apprezzare qualcosa parecchio, almeno fin quando, improvvisamente, non vi fermate e vi chiedete: "un momento: cosa sta succedendo? Cosa sto leggendo?" e, quindi, rinsavite. Questo è ciò che, a quanto pare, mi è successo con "Bleach", un altro di quei manga che ha delle potenzialità esagerate ma che decide, malauguratamente, di non sfruttarle. I primi capitoli di Bleach non sono granché, anche se ammetto che mi sia cominciato a piacere a partire dal volume tre, ossia "Everything but the Rain", che ho apprezzato tantissimo in quanto a stile. Perché? Perché somigliava ad un puzzle, i cui pezzi vengono ricomposti lungo il volume. Non qualcosa di eccessivamente complicato: una storia semplice, quella di Ichigo Kurosaki, che inizialmente ci viene presentato come un ragazzo (anche se poi diventerà/si scoprirà essere Quincy, Shinigami, Hollow e Vizard) normale - se solo non fosse, attenzione, per la sua capacità di vedere e di comunicare con gli spiriti e che, per vari motivi, possiede una forza spirituale parecchio elevata, che finisce inevitabilmente per attirare creature denominate Hollow (su cui mi soffermerò più tardi). Da una di queste, Rukia Kuchiki, coprotagonista nonché shinigami, lo salverà e, proprio in quell'occasione, avverrà il loro primo incontro.
Una storia semplice che, tuttavia, almeno inizialmente potrebbe accattivare il lettore, facendolo, magari, anche restare col fiato sospeso per qualche volume, con la curiosità in corpo. I combattimenti, in Bleach, si svolgono mediante le Zanpakuto, sulle quali, tuttavia, non mi soffermerò a lungo. Posso soltanto dire che ci sono battaglie davvero avvincenti, soprattutto nel corso della saga della Soul Society, la migliore di tutto l'arco narrativo, indubbiamente.
Tuttavia, non si può non dire, alla fin fine, che il manga, andando avanti, sembra inevitabilmente essersi perso per strada: Ichigo Kurosaki non ha un vero e proprio obiettivo, ma varie sono le sfide che gli si parano davanti in quanto Shinigαmi. Capisco, potrebbe essere originale e senza dubbio una buona idea, giusto per non vedere il solito eroe che urla a gran voce "io diventerò..." a seconda dei casi, ma a lungo andare rischia di distaccarsi dal filone principale anche se il mangaka sembra essere più o meno riuscito a mantenersi sulla retta via, tranne che per rare eccezioni.
Qual'e', tuttavia, il più grande problema di "Bleach"? Vi assicuro che questo ha un nome ed un cognome: Ichigo Kurosaki, altrimenti detto "il Raccomandato", che, in un modo o in un altro, riesce sempre a tirarsi fuori da eventuali problemi, o a scoprire di essere, per vari motivi, il centro di altrettanto diversi eventi. Dovrebbe essere ovvio, perché è il protagonista, ma trovo che tutto questo sia eccessivamente forzato, come quando vince contro Aizen, che fino a prova contraria era una vera e propria bestia.
Bleach, tuttavia, vanta di particolari davvero carucci, come il 'concetto' di Hollow, che ho apprezzato in particolar modo, quello di Espada, di scontri parecchio ben fatti, di ottimi disegni - almeno visivamente riscontro lo siano, sebbene io non sia esperto in materia -, di quelle frasi iniziali dei volumi davvero carine e talvolta adatte al contesto e di personaggi piuttosto ben fatti che, tuttavia, si alternano ad altri vuoti e purtroppo anonimi - il povero Sado Yasutora, detto Chad, o Ishida Uryu, che soltanto ultimamente sta venendo approfondito grazie al suo ruolo, entrambi due dei protagonisti, che si limitano ad essere mere spalle -, ad altri odiati da tutto il Fandom tanto da dover essere difesi dallo stesso autore (Orihime Inoue), sebbene io non sia di questa opinione e ritenga per ovvi motivi inutili certe critiche.
Da un lato, "Bleach" viene tremendamente sottovalutato, mentre da un altro viene semplicemente sopraelevato in maniera eccessiva: non siamo davanti ad un capolavoro, ma ad un manga con più bassi che alti, purtroppo. Bassi che sono visibili, oltretutto, in comparse di poteri poco giustificate - quelle di Sado e di Orihime -, che, sebbene alla fine abbiano una motivazione, questa risulta essere parecchio tirata.
In conclusione, "Bleach" non merita più di un sei e mezzo, massimo 7, a mio modesto parere - insomma, ho dato un 6 pienissimo, se non di più, siccome questo manga ha molte doti che non vengono sfruttate, il che', a priori dal risultato, e' una gran colpa - perché, alla fin fine, la trama non è poi troppo originale, ma risulta comunque, fin quando c'è, essere abbastanza gradevole, e per lo meno non c'è - se non per il famoso secondo scontro tra Ichigo e Ulquiorra - un abuso del Nakama Power, da sempre riscontrabile negli Shonen.


 2
Verethragna

Volumi letti: 62/74 --- Voto 8
Sostanzialmente questo 8 non ha alcun valore, se non sulla base dei disegni e dei combattimenti che dall'inizio della serie non hanno fatto che aumentare a livello qualitativo.
Strutturalmente la trama può risultare avvincente solo nel primo arco narrativo dove, in seguito alla solita introduzione che può risultare anche lenta, notiamo un inizio caratterizzato dall'apparizione di diversi personaggi sempre più interessanti che con la loro semplice presenza contribuiscono a portare avanti la serie, sebbene la trama possa risultare vaga ed inconcludente, con diverse ripetizioni.
Questo è un manga che non va seguito per la trama, anche se le sue evoluzioni possono rivelarsi interessanti, bensì per i combattimenti, dei quali abbonda: power up sempre maggiori e personaggi carismatici portano avanti combattimenti eccezionali, anche se spesso senza una trama a supportarli.
Detto questo non mi resta che concludere dicendo che è un manga che consiglio vivamente se vi va di spendere del tempo ad assistere ad una pletora di combattimenti e power up che sono il punto forte di questo manga. Non ve ne pentirete.


 2
Djendo

Volumi letti: 52/74 --- Voto 7
Secondo me, in molti si sono fatti un'idea assolutamente sbagliata di Bleach. Bleach è chiaramente - la cosa è innegabile - uno shonen commerciale come tanti, con banalità, power up e forzature varie. E allora cos'è che lo rende salvabile? Ve lo dico io cosa: l'atmosfera. Bleach mi ha colpito per la sua atmosfera. Il mondo di Bleach è affascinante, con una grande influenza poetica strutturale dalla cultura cinese e quella giapponese. La Soul Society, gli shinigami, gli hollow, sono concetti a dir poco affascinanti. Per non parlare poi dei disegni di Kubo, puliti e precisi! E in tema di disegni, vorrei smentire l'enorme balla secondo cui gli sfondi siano assenti per una mancanza di bravura. Errore! Gli sfondi bianchi sono una scelta stilistica dell'autore: le figure risaltano e in un manga come Bleach, che si occupa di spiriti e demoni, il pallore, il predominio di bianco nelle tavole, risultano benissimo. Si collega tutto al concetto di atmosfera poetica già citato prima. Infine, i personaggi. Non tutti sono particolarmente "caratterizzati", è vero, ma tutti fanno assolutamente il loro effetto, specialmente gli antagonisti, tra i quali spuntano Grimmjow e Nnoitra.

Voglio inoltre precisare che non sono più di tanto al corrente della situazione di Bleach dopo la saga degli arrancar, in quanto dopo il volume 49 ha cominciato a essere abbastanza trascinato e tutto ciò, aggiunto allo scarseggio di moneta e al consiglio di diversi amici secondo cui l'opera peggiora sempre di più, ha causato il mio troncamento.

In parole povere: voi potete dirmi che è un manga subdolo, che si basa su frasi e concetti ad effetto e di poco spessore, ma io vi dico: sono conscio del suo poco spessore e nonostante ciò sono felice di essere stato vittima del suo inganno. Il mio voto a ciò che ho letto è un 7, ed è irrevocabile.


 5
Benihime

Volumi letti: 61/74 --- Voto 6
Per come la vedo io, si potrebbe fare quasi un paragone tra Bleach e Dragonball. Le prime due saghe di Bleach (quella della Soul Society e quella degli Arrancar) sono paragonabili agli avvenimenti antecedenti la morte di Freezer in Dragonball: belle o brutte che siano, le prime due saghe hanno un senso. Le successive sembrano attaccate solo per poter proseguire il manga.
Fino alla fine della saga della Soul Society il manga è piuttosto buono. I personaggi sono interessanti, restano in mente. Inoltre Tite Kubo riesce a tessere una sottile rete quasi invisibile di rapporti fra gli shinigami, si riescono a intravedere relazioni d'amicizia, amori, diffidenze ed odi, il tutto impercettibilmente e senza stufare o soffocare. Scopriamo poi le caratteristiche peculiari di ogni potere, gli organi della Soul Society e le gerarchie. I combattimenti non annoiano e senza forzature e si è sempre curiosi di sapere come continuerà la storia.
In seguito al colpo di scena sul finale della prima saga era ovvio che ve ne fosse una successiva per poter concludere il casino in cui il nostro sostituto shinigami si è impantanato. Tuttavia la seconda saga, quella degli Arrancar, diventa insostenibile. Gli avversari da sconfiggere sono infiniti e, fatta eccezione per qualche Espada interessante, la maggior parte non ti resta nemmeno in testa. Inoltre, se nella prima saga Ichigo aveva una crescita e imparava a conoscere i propri poteri, poi il resto delle tecniche e potenziamenti sembrano tirati fuori dal cilindro apposta per affrontare avversari che sono sempre più forti. Per non parlare del "boss finale" di fine saga: l'ultimo combattimento è una lista sfibrante di power up, tanto che ormai il cattivo in questione è talmente forte da rendere impossibile un finale ragionevole e che non sembri un rattoppo.
Tuttavia tale finale poteva essere risolutivo per porre fine definitivamente alla serie in maniera dignitosa, permettendo al protagonista di tornare alla vita di tutti i giorni dopo aver salvato il mondo, ma Tite Kubo probabilmente non era soddisfatto. Decide quindi di mettere in piedi la saga dei Fullbringer, che ha l'unico scopo di fornire a Ichigo gli strumenti per poter appiccicare la saga dei Quincy a proseguimento del manga. Infatti sui Fullbringer si sa poco o niente, sembrano saltati fuori dal nulla, e come sono comparsi spariranno senza lasciare traccia. E visto che Ichigo nei capitoli precedenti aveva acquisito solo una dozzina di poteri che questo manga offre, era giusto aggiungerne un altro.
Nella saga dei Quincy i problemi già elencati si ripresentano più forti che mai. Ichigo acquista giusto un altro paio di poteri, cosa inevitabile visto che i cattivi sono tanto forti che i nostri eroi al confronto sono utili come una siepe di pitosforo: solo decorativi. Gli antagonisti se possibile ti restano in mente ancora meno dei precedenti.
C'è da dire che però alla fine sto dando la sufficienza perché qualche lato buono questo manga ce l'ha.
Personalmente non adoro lo stile di disegno, perché piuttosto spigoloso, ma i disegni sono oggettivamente di buona qualità. Nella prima saga ci sono diversi personaggi che, volenti o nolenti, ti rapiscono il cuore e ti fanno venir voglia di sapere più di loro (a gusto mio Urahara Kisuke è uno dei personaggi più belli e misteriosi di cui io abbia letto). E forse sono proprio questi personaggi alla fine a permettere a questo manga di andare avanti, perché se c'è un solo motivo per cui continuo a comprarlo esso è la, seppur sporadica, presenza di flashback che ci illuminano sul passato e le esperienze dei personaggi che sono lo zoccolo duro della serie. Il problema di questo manga è che per ogni capitolo di trama vera ce ne sono venti di combattimenti (tra l'altro malfatti per i motivi sopra descritti). Questo manga andrebbe ripreso per intero e "asciugato", perché le potenzialità ce le avrebbe eccome.


 5
Zenzero

Volumi letti: 55/74 --- Voto 5
Bleach è uno dei più grandi fallimenti della storia dei manga giapponesi. Sarà una frase un po' forte però è il mio modo di vedere. Non lo dico perché è brutto, orribile o faccia schifo, ma perché si parte da una bella idea, una serie di personaggi ben caratterizzati e capaci di attrarre ognuno a suo modo, disegni ottimi, ma alla fine la trama è un buco totale.
Torniamo un attimo indietro e analizziamo un attimo meglio i vari componenti.
Sui disegni niente da dire, sono belli, l'unico neo sono gli sfondi che a volte sono assenti.
I personaggi invece iniziano ad essere croce e delizia, cioè alcuni spassosi ed irriverenti, coinvolgenti ed interessanti, ed altri anonimi ed inutili.
I "protagonisti", i tre amici di Ichigo (anche se alla fine Bleach è uno "one man show", del più odioso in assoluto di tutta serie, appunto Kurosaki) sono tutti anonimi, partecipano poco ad ogni avvenimento e sono sempre anni luce indietro proprio ad Ichigo, tanto da essere spesso dei pesi. Non mi dilungo perché davvero questo è un fatto che mi dà sui nervi.
I personaggi "secondari" sono i capitani della Soul Society, eccetto Rukia, che teoricamente dovrebbe rientrare tra i protagonisti (ho scritto dovrebbe di proposito), purtroppo sono tanto interessanti quanto gestiti male. Kenpachi e Byakuya sono uno meglio dell'altro anche se opposti per carattere, ho letto ogni capitolo che li riguardava con una goduria infinita, mentre Rukia sinceramente è stata a mio avviso caratterizzata molto male, è un personaggio che vorrei mi piacesse, ma spesso fa delle cose talmente stupide che la odio.

Dopo questo breve riassunto su due punti chiave ora passo alla trama, il vero problema di Bleach.
Non si può pensare di creare un manga infinito con più di 500 capitoli senza avere una linea precisa degli avvenimenti futuri. Tutto sembra campato per aria e la suddivisione tra le tre parti (a mio avviso tre) dell'opera è troppo netta, ridicola.
Io dopo essere rimasto deliziato all'inizio, con picco alla parte degli "Arrancar", fino allo scontro con Aizen ho poi però assistito alla sindrome di Dragon Ball (aumento della forza del protagonista e del suo avversario ad ogni scorreggio suo o di un qualche passante sul marciapiede). Comunque questa parte alla fine la sufficienza la strappa in modo ampio, se chiudiamo un occhio (meglio entrambi) sulla sezione finale.
La successiva, quella dei Fullbringer, è di una noia mortale, nonostante qualche personaggio interessante, fortuna c'è una perla (e che perla!) di Kenpachi verso la fine, ma rimane nonostante ciò da 4.
La terza ed ultima, quella che dovrebbe essere l'ultimo arco narrativo non l'ho nemmeno letta, mi sono fermato ai primi 4/5 capitoli, che sono talmente stupidi ed insulsi da farmi droppare tutto e subito.
Spiegazioni sulla Soul society, su un sacco di cose tirate in ballo all'inizio, pari a zero o quasi. Buchi colossali ogni volta che ci viene presentata una tipologia di nemico fanno si che nemmeno se tutte le spiegazioni di questo mondo fossero nell'ultimo arco narrativo possa cambiare idea.
Concludo con una opinione ancora più soggettiva dicendo che Bleach non si vale l'accostamento, nemmeno ad anni luce di distanza a One Piece e Naruto, quindi il nome "big three" è a dir quanto esagerato.
Bocciato.


 5
DesWyvern

Volumi letti: 60/74 --- Voto 5
Bleach, scritto e disegnato da Tite Kubo, è uno dei manga più famosi degli ultimi anni, che si è guadagnato, insieme ai suoi colleghi Naruto e One Piece, l'appellativo di top shonen, per via della grandissima quantità di volumi venduti dal 2001.

Se avete già letto la trama, sicuramente avrete pensato a Yu degli Spettri. E' infatti innegabile che l'inizio dei due manga sia molto, molto simile, ed è evidente che Kubo abbia realizzato il suo manga ispirandosi fortemente a quello di Togashi: un adolescente viene in contatto con il mondo degli spiriti e, in un modo o nell'altro, ne diventa una sorta di rappresentante. Certo, Kubo riesce a dare più risalto all'incipit della sua opera, rendendolo più convincente, probabilmente grazie anche alla grafica (decisamente su un livello più alto) e all'avere più modelli a cui ispirarsi in confronto a Togashi. Così, per i primi sei volumi, Bleach ricalca perfettamente le orme di Yuyu: il protagonista, Ichigo Kurosaki, diventa uno shinigami di pattuglia (ruolo perfettamente riconducibile a quello dell'ispettore del mondo degli spiriti attribuito a Yusuke) con il compito di eliminare gli spiriti malvagi della sua zona. E fin qui risulta sicuramente molo gradevole alla lettura, anche se non troppo originale.

Ma il manga prende una svolta inaspettata dal volume settimo: per una serie di motivi, Ichigo è costretto ad avventurarsi, insieme a una cerchia ristretta di amici, nel mondo di quelli che l'hanno reso uno shinigami, per riprendersi una cosa che gli è stata sottratta. Ed è questa parte del manga che consacrerà Bleach nell'olimpo dei manga più venduti di sempre. In questa saga troverete tutto ciò che si può cercare in uno shonen: mistero, avventura, combattimenti, azione, bei personaggi, colpi di scena. Kubo riesce a miscelare magistralmente gli elementi tipici di questo genere, distaccandosi man mano da Yu yu, facendo assumere alla sua opera un'identità sempre più definita.

E arriviamo così al volume venti, che segnerà la fine del periodo d'oro di Bleach. Da questo numero in poi, assisteremo alla caduta di quello che sarebbe potuto essere uno dei migliori manga di sempre, un capolavoro. Ma andiamo con ordine.

Da questo punto si esaurisce tutta la genialità e l'inventiva di Kubo, che produrrà una sorta di saga-fotocopia della precedente. Una di quelle fotocopie uscite sfocate e stropicciate dalla stampante, che ti fa venir voglia di gettarla nel cestino. L'impostazione della storia è assolutamente identica a quella della saga precedente, ma senza quella brillantezza che aveva contraddistinto i primi numeri di Bleach. I personaggi realizzati e approfonditi come si deve diventano una rarità, così come i colpi di scena degni di questa definizione. Il manga subisce una leggera ripresa durante la battaglia finale, salvo poi che Kubo scelga una fine raccapricciante per questa già mediocre fetta di storia.

La discesa qualitativa non si ferma però qui: la saga successiva a questa è una delle cose peggiori che abbia letto in vita mia, e non parlo solo di manga. Una banalissima scusa per far riacquisire a Ichigo i suoi perduti poteri.

L'unico aspetto di Bleach che, invece di colare a picco, migliora esponenzialmente di volume in volume, è la grafica: Kubo è sicuramente uno dei migliori mangaka del Giappone quando si parla si disegnare. Un tratto assolutamente sublime, con perfette definizioni degli abiti, dei particolari anatomici e un chara design fantastico. Peccato per gli sfondi, parola praticamente assente nel vocabolario di Kubo, che vengono sempre lasciati bianchi o disegnati con superficialità, ma a parte questo il disegno di Bleach rasenta la perfezione.

Chiudo qui: Bleach è uno dei tanti manga che, dopo una prima parte più che buona, non ha saputo mantenere gli elevati standard iniziali, cadendo nel banale e nel ripetitivo. Nel complesso lo consiglio comunque, viene "salvato" dalla bellezza della prima saga e dalla grafica fantastica.


 5
Goge

Volumi letti: 60/74 --- Voto 1
<b> Attenzione: spoiler! </b>

Questa è la mia prima recensione, e parto... benissimo, sono pieno di roba in testa - niente battute infelici, grazie. Se c'è un manga su cui ho tantissimo da dire, e potrei continuare per giorni senza finire mai le argomentazioni, questo è Bleach.

Il voto, e il mio odio viscerale per questa serie, è riassumibile con i suoi difetti macroscopici principali:
1) Noriaki "Tite" Kubo non può fare a meno di copiare le idee, le personalità, i chara design, addirittura le tavole e in generale i punti cardine degli altri manga. Qualcuno dirà che li rivisita in chiave moderna, ma il fatto è che prende spunto anche da serie tuttora in corso o appena concluse, e in generale tutta roba famosissima.
2) Odio la sua dannatissima enfasi, del tipo "guardami e temi la forza della tamarria", che in altri manga può essere una nota lieta ma qui è tutto ciò su cui è basata una storia, quindi rappresenta il nulla. Ma questo dipende dal fatto che nei primi 20 volumi, quelli che in qualche modo possono colpirti, tutti i personaggi fino a quel momento presentati non sono stati approfonditi, quindi ti lasciano l'entusiasmo tipico di chi segue un'opera "solo" da quattro anni e immagina che tutto verrà gestito per bene più in là.

Ma chiaramente i difetti sono diversi: partendo dallo stile grafico spigoloso nei primi volumi poi evolutosi in qualcosa di rotondeggiante ed ora persino ridondante, tanto da indurre i lettori a pensare che i nostri amici siano tutti parenti, per finire alle indecenti contraddizioni o agli sprechi assurdi di personaggi che avevano un enorme potenziale. Ovviamente quando scrivo che dei personaggi di Kubo avevano un enorme potenziale significa che se qualcun altro li avesse gestiti avrebbe saputo come sfruttarli.
E ovviamente non ci si può scordare di scelte grafiche che servono a creare ulteriori enfasi, come mettere un tizio totalmente ombreggiato, quindi grigio, in uno sfondo totalmente bianco. Be', va detto che i fondali non sono mai stati il punto forte di Kubo, visto che solitamente neanche li disegna.

Ora voglio citare alcune delle cose più eclatanti che ho notato, quindi il contenuto di quello che c'è da qui in avanti è altamente spoiler. Le metto in ordine dal 3 all'1 per importanza, ma non perché non ci sia qualcos'altro da citare, al contrario, perciò mi limiterò alle prime cose che mi vengono in mente. E allora:
3) Rohan Kishibe di Le bizzarre avventure di JoJo è diventato la pallida copia di sé stesso: Shūkurō Tsukishima... Persino nel vestiario!
2) Il tanto decantato Hōgyoku non è altro che una mistura tra diversi strumenti mistici di vari manga, tra cui il primo e più rilevante è la Pietra Filosofale di Fullmetal Alchemist.
1) E qui potrei metterci il mondo. Potrei discutere della totale inespressività del protagonista nelle situazioni cruciali, o dalla sua puerilità, o dal fatto che tenta di somigliare ad Haru di Rave The Groove Adventure (e non è che sia 'sto personaggione, ma siccome ai giapponesi piace e la regola di Kubo è "squadra che vince non si cambia"...); potrei buttarmi a capofitto sul bipolarismo di Ichimaru Gin che però, a giudicare dall'ordine cronologico dei flashback, ha semplicemente dei vuoti di memoria e in certi frangenti viene posseduto dalla quella cosa pericolosissima che si chiama coscienza... Ma no, c'è una assurdità che tra tutte devo citare! E no, non è il fatto che Aizen ha vissuto per 109/110 anni tramando alle spalle dei buoni per poi farsi fregare da uno che lui stesso ha fatto "poweruppare" consapevolmente. E no, non è neanche il maldestramente velato razzismo di Kubo che se ne frega delle continue morti in Africa e quindi nel manga si vedono solo due neri in ben tre dimensioni, che ovviamente fanno delle bruttissime fini (eppure gli Shinigami dovrebbero purificare le anime di tutto il mondo, com'è 'sta storia...?).
La medaglia d'oro dell'idiozia se l'aggiudica... *rullo di tamburi*... l'incredibile morte di Ulquiorra Schiffeeer!
Qualcuno deve spiegarmi perché uno così potente - a mio parere persino più di Aizen stesso - si sia ridotto a rinunciare alla potenza pura che gli avrebbe garantito la vittoria contro chiunque, in favore di una rigenerazione che non rigenera gli organi vitali. Anche se molti suoi compagni fanno a meno di: organi genitali (Szayel Aporro Grantz, a cui il buco hollow danneggia persino il fondo schiena), intestino (Grimmjow Jaegarjacques, a cui ovviamente manca parte della colonna vertebrale), cervello (Nnoitra Jirga), eccetera. Ovviamente, per non farsi mancare nulla, Ulquiorra in Segunda Etapa perde i polmoni per via dell'allargamento del buco hollow sul petto, e Ichigo inspiegabilmente torna in vita anche se pure a lui mancavano gli organi, e in più gli si rigenera il buco fattogli da Ulquiorra stesso.

Bon, direi di essere stato esaustivo.
Un saluto da Goge, quello che non ama le inquadrature alle orecchie. Sul serio, non le amo, ho scoperto di non amarle quando Kubo ha dedicato una pagina a inquadrare le orecchie dei capitani della Soul Society.

NumberM

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NumberM

Volumi letti: 34/74 --- Voto 2
Era da tanto, troppo tempo che volevo parlare di questo manga. Diciamo che è una di quelle cose che ti porti dentro da tanto e che più reprimi, più cresce sana e forte.
Partirei dalla trama sebbene questo manga non abbia bisogno di presentazione e non voglio dilungarmi, voglio dare giusto qualche accenno qua e là dato che potete benissimo leggerla su Wikipedia o altrove, su animeclick stesso.
Tite Kubo infatti apre il manga in una maniera davvero coinvolgente e interessante, con una saga molto avvincente che ci fa apprezzare i personaggi, non molto caratterizzati, ma che comunque stanno molto bene nella vicenda, alle loro potenzialità e ai combattimenti niente male. Tuttavia, conclusasi questa fantastica saga, il resto sarà una serie di power up senza senso, entrata in scena di personaggi su personaggi la cui utilità mi è ancora ignota e una miriade di scontro e battaglie basati su frasi ad effetto che personalmente non condivido assolutamente.
L'autore si atterrà insomma al triangolo ''Rapimento-> salvataggio->scontro'' cambiando semplicemente l'avversario e colui/colei che verrà rapita. Se vi sembra un bel manga questo allora non so cosa pensare dei lettori odierni. Questo è un manga che ha più personaggi che lettori. Un manga talmente criticato che anche la Toei animation ha rinunciato all'anime che si è fermato '' in aria''.
Inutile negarlo, la realtà dei fatti è che Tite Kubo è semplicemente un poveraccio capace di disegnare davvero bene che non regge i ritmi settimanali di Shonen Jump, dunque se volete un buon parere evitate di comprarlo, poi ognuno ha i propri gusti, non critico nessuno.

Filthgrinder82

 1
Filthgrinder82

Volumi letti: 57/74 --- Voto 7
Leggo manga da quando avevo 14 anni, ora ne ho 31.
Al contrario di tanti amici che col tempo hanno smesso di leggerli per i motivi più disparati (finanziari, calo di interesse, "ahmaimangasonsolocazzateperragazzini" ecc ecc), io ho continuato a mantenere viva questa passione negli anni. Mi piace di tanto in tanto spegnere il cervello e immergermi in mondi fantastici, combattimenti epici e situazioni paradossali. Tutto quello che può offrire uno shonen come Bleach.
E attenzione, sto parlando di uno shonen: chi conosce questo termine sa benissimo che si riferisce a un prodotto principalmente per adolescenti.
Visto con l'ottica di un adolescente, per l'appunto, Bleach è un ottimo prodotto.
Rispetto ad altri fumetti appartenenti alla categoria (vedi i classici Dragon Ball e cloni vari) possiede interessanti risvolti nella trama, se non addirittura notevoli colpi di scena.
Alcuni personaggi sono ben caratterizzati (vedi i vari Kenpachi, Yamamoto, Byakuya), e spesso da secondari diventano veri e propri co-protagonisti.
Anche perché, diciamocelo: Ichigo sarà pure il protagonista… ma è il personaggio più "inutile" e stereotipato del manga!
Ciò che mi piace di questo fumetto sono i combattimenti: alcuni passano del tutto inosservati, mentre altri sono di un'epicità assurda. E in questi ultimi spesso e volentieri Ichigo è un semplice spettatore, se non del tutto assente.
Aizen poi è uno dei cattivi più intriganti che abbia mai visto, caratterizzato in maniera impeccabile: spietato, cinico, geniale e a tratti pure simpatico.
Di sicuro non è facile gestire una storia con tanti personaggi, alcuni rischiano di passare in secondo piano e diventare delle macchiette (o addirittura sparire), e questa forse è la pecca più grossa del fumetto: Kubo ha voluto buttare troppa carne al fuoco.
Ma alla fine possiamo perdonarlo… dopotutto ha creato uno dei titoli più interessanti degli ultimi 10 anni.
Concordo con molte critiche che sono state rivolte all'autore (trama e situazioni che si ripetono, personaggi stereotipati, buchi nella storia, ecce ecc), ma ricordatevi che stiamo parlando di uno shonen…
E per essere uno shonen è sicuramente uno dei migliori attualmente in circolazione.


 3
Sarubise

Volumi letti: 58/74 --- Voto 8
Bleach è uno di quei manga che peggiora nel tempo. Matura regalandoci una prima bellissima saga e, dopo aver raggiunto l'apice con la Soul Society (come tutti concorderanno) comincia il declino nel quale cliché e ripetizioni non mancano. Dal numero 22 la trama diviene prolissa ed è evidente che l'autore vuole tirarla per le lunghe sull'onda del successo, incuriosendoci con inutili retroscena.
Malgrado la storia abbia molti aspetti negativi, Kubo ha saputo creare un mondo in cui il terreno e l'ultraterreno si fondono, si complementano e si urtano a vicenda. Questa realtà è spesso popolata da personaggi, creature ed abilità alquanto interessanti e la rende una serie degna di attenzione.
Ma ciò che rende Bleach singolare è lo storyboard: un esempio è il frequente uso di primissimi piani. Non si può, quindi, negare il talento registico e stilistico di questo giovane autore.
Moltissimi sono gli elementi pulp che lo rendono, come accade spesso ad opere che rientrano in questo sottogenere, un manga di culto.

STORIA: 7.5
DISEGNI: 7
STILE: 8
STORYBOARD: 9
FATTORE SHONEN: 7

Consiglio la lettura almeno dei primi 21 volumi.


 1
Pimpared

Volumi letti: 180/74 --- Voto 7
<b> Attenzione: spoiler! </b>

Il numero indicato è quello degli episodi, perché il manga lo sto leggendo online e quindi ignoro il numero del volume.

Decisamente sopravvalutato. Sto seguendo l'anime e leggendo il manga.

All'inizio Bleach si presenta come copia di Yu degli spettri, ma una trama molto simile sarebbe perdonabile se ci fosse una forte caratterizzazione dei personaggi, cosa che in Bleach manca completamente.
Dopo, ka trama evolve, distaccandosi da questa similitudine, ma la storia rimane piatta.
Rukia viene rapita per essere giustiziata nella Soul Society e i protagonisti partono per salvarla.
Qui succede di tutto e di più: buoni che sono cattivi, cattivi che sono buoni, ecc.
Quando vedo che la Soul Society viene presentata come un posto con un sacco di ingiustizia in cui ci sono strafichi aristocratici e reietti, cosa mi aspetto? Che il rapimento di Rukia sia solo un pretesto e che (oltre alla trama di base legata al suo salvataggio) porti una sorta di scontro tra shinigami "progressisti" e shinigami "conservatori" e che tutta questa vicenda porti a un riassestamento della Soul Society. Invece no. La domanda è: perché accennare a questioni "sociali" se ai fini della trama sono inutili?
Alla fine della vicenda (a parte i tre capitani traditori) tutti amici come prima, se non di più, compresa Rukia che non ha il minimo risentimento per chi fino a cinque minuti prima voleva giustiziarla.
Nonostante ciò rimane molto godibile e avvincente e vuoi vedere come va a finire, grosso pregio della serie. Insomma il tutto è raccontato bene.
Tuttavia dalla Soul Society in poi ogni cosa che accade è finalizzata a permettere ai protagonisti di combattere ininterrottamente e c'è sempre qualcuno che viene rapito da salvare.

Il grosso difetto a mio avviso è che i personaggi, a parte Ichigo, Rukia e pochi altri, non vengono quasi per nulla caratterizzati, se non in alcuni flashback.
Chad/Sado è un personaggio inutile, la cui unica impresa è quella di proteggere Karin (una delle sorelline di Ichigo) dall'attacco di un Hollow nei primi capitoli della serie. Dopo di che il suo ruolo sarà solo quello di prenderle ad ogni combattimento, per permettere ad Ichigo di essere il figo della situazione.
Orhime, nonostante abbia un potere grazie al quale l'autore poteva sbizzarrirsi, è una ritardata che non combina nulla per tutta la serie.
Ecc.

I personaggi secondari sono praticamente inutili. Il che non sarebbe un problema se fossero semplici personaggi secondari. Invece no, molti di loro hanno poteri spirituali. Cosa mi aspetto? Che diventino comprimari e che a turno, nelle varie saghe gli si dia parecchio spazio. Se no perché accennare ai loro poteri? Mi riferisco a personaggi come l'amica di Orhime, il compagno un po' sfigato di Ichigo and co. (non ricordo il nome) e la già citata Karin (che mostra di avere poteri piuttosto forti, ma non viene sviluppato come personaggio).
Per non parlare poi del padre di Ichigo, ex shinigami che (escludendo le simpaticissime gag comiche in casa Kurosaki) appare in un episodio in cui fa da protagonista, in qualche episodio più avanti per combattere e poi basta (non ho ancora finito di vedere la serie, quindi sul padre potrei sbagliarmi)...
Sono circa a metà serie quindi potrei avere delle sorprese, però per ora davvero poco spessore.

Una nota di merito va alla versione animata che tramite episodi filler aggiunge spessore ai personaggi. Se escludiamo la saga dei Bountu (insopportabile e troppo lunga) vengo inseriti molti episodi carini, che danno spazio a personaggi secondari. Sono episodi inutili ai fini della trama (proprio perché non fanno parte del manga), ma restituiscono un minimo di spessore a personaggi che se no sarebbero appena accennati.

Altro difetto: l'assurdità della morte in Bleach. Gli spiriti che possono essere feriti? Non sarebbe stato più logico che gli shinigami fossero esseri umani (anche provenienti da un altro mondo) con poteri sovrannaturali? In questo modo il fatto che possano essere feriti e uccisi avrebbe avuto senso, ma così... sono spiriti!
Comunque questo difetto sarebbe completamente sorvolabile se ci fosse stato un approfondimento psicologico dei personaggi adeguato all'impianto della storia.

Nonostante tutto ciò Bleach si merita un 7 pieno, perché ti tiene incollato allo schermo/alle pagine, introduce personaggi potenzialmente interessanti (seppur spesso stereotipati) e ha ottimi disegni. Inoltre il lato comico è realizzato molto bene, con gag molto divertenti.
Diciamo che l'autore ha introdotto ottime potenzialità nella storia, ma non ha saputo svilupparle adeguatamente.
Spero di ricredermi andando avanti, l'andazzo ormai è questo.

Lo consiglio agli appassionati del genere. Lettura leggera e rilassante.


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OhIchigo

Volumi letti: 54/74 --- Voto 7
Bleach, Bleach, Bleach... Croce e Delizia.
Senza soffermarmi sulla trama o sui personaggi (ormai quasi tutti conoscono almeno un pochino questo manga) possiamo dire che si sta bruciando col passare del tempo.
La storia inizia benissimo, i personaggi sono ben caratterizzati sia esteticamente che psicologicamente, la storia e bella, interessante e avvincente.
E allora? Dove sta il problema?
I guai iniziano quando finisce la prima saga. Kubo è sempre bravo a creare nuovi personaggi solo che molto spesso esagera. Ci sono 5-6 volumi dove vengono presentati nuovi personaggi ad inizio tankobon che entro la fine muoiono. Troppe comparse che hanno solo il ruolo di allungare il brodo e il volume. Molte battaglie diventano scontate ed inutili.
Per non parlare dei level-up. Inizialmente ci sono addestramenti, prove da superare ecc, ecc... dopo un po' Tite si scoccia e inizia a potenziare e depotenziare i personaggi a suo piacimento. Una battaglia e stai lì lì per morire, due battaglie dopo diventi invincibile.
L'idea di base è geniale, i personaggi anche, solo che qui si vede secondo me l'inesperienza dell'autore nel sapere gestire il manga.
Si vede che ha ricevuto pressioni da Jump per allungare le saghe (com'è giusto che sia) però non ha saputo gestire la storia.
Aspettiamo la fine del manga per giudicare, ma per il momento posso dire che è uno tra i manga più sopravvalutati che ci sono in circolazione.
Per carità, di essere bello è bello, solo che alcune volte lo leggi per inerzia e per vedere dove va a parare.
Più passa il tempo e più si sta bruciando...
Dobbiamo solo sperare in Kubo visto che in più interviste ha detto di avere già tutto in mente.


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Septimus

Volumi letti: 56/74 --- Voto 7
Come in molti sapranno Bleach racconta la storia di un ragazzo dai capelli arancioni, Ichigo, che fin da bambino è in grado di vedere i fantasmi. Una sera vede apparire dal nulla in camera sua una ragazza, Rukia, vestita con un kimono nero. Lei dice di essere uno Shinigami (dio della morte) in cerca di un Hollow (demone). Durante lo scontro con l'Hollow, Rukia viene ferita e dona metà dei suoi poteri ad Ichigo, così diviene anch'esso uno shinigami e con una spada enorme sconfigge il mostro.
La trama soprattutto all'inizio è davvero affascinante, prende molto il lettore e lo conquista. Mi sono piaciute molto le interazioni tra Ichigo e gli Hollow che non erano altro che spiriti vaganti alla ricerca di anime di cui nutrirsi, e Ichigo per fermarli doveva in un certo qual modo purificarli, attraverso la sua spada, e guidarli verso la Soul Society (ovvero verso l'aldilà). Altra cosa che mi è piaciuta è stato vedere tutte le varie spade di ogni Shinigami, una più bella dell'altra e con molteplici poteri. Inoltre l'autore è stato molto bravo a caratterizzare i personaggi e a dare ad ognuno una certa dose di mistero ed allo stesso tempo è riuscito a creare facilmente situazioni comiche che rendono piacevole la lettura. Con il continuare della storia Ichigo ed i suoi amici diventano sempre più potenti ed affrontano pericoli sempre maggiori.
Per quanto riguarda i disegni inizialmente non sono di certo stupendi essendo proprio i primi volumi. Ma via via diventano sempre più belli anche con l'uso di tante tonalità di grigi soprattutto negli sfondi che però negli ultimi capitoli sembrano non essere più utilizzati come prima. Infatti l'autore disegna principalmente le vignette con un effetto bianco/nero che, a mio parere, non da al disegno quell'espressione che aveva poco tempo fa. Ritornando alla trama per non raccontare 500 capitoli possiamo dividere la storia in cinque principali saghe: gli inizi, il salvataggio di Rukia, l'Hueco Mundo, i Fullbring, e la guerra con i Quincy che è ancora in fase di completamento. Allora, per me le prime due saghe sono state fantastiche! Bellissime sia nel disegno che nella trama. Ma poco dopo con la saga dell'Hueco mundo il disegno si evolve e penso che raggiunga i massimi livelli specialmente nei combattimenti, ma a mio parere questa doveva essere la saga conclusiva per un paio di motivi: il primo è che aveva raggiunto la massima epicità sia con gli scontri che nella storia, infatti finalmente c'è lo scontro finale tra Ichigo ed Aizen (il malvagio dei malvagi). Ma è proprio a partire da questo combattimento che le cose cominciano a prendere una strana piega… Aizen si trasforma così tante volte che sembra che fosse Freezer di Dragon Ball… Ichigo sembra imbattibile grazie al Muugetsu ma alla fine per sconfiggere Aizen arriva Urahara che con un kido (incantesimo) riesce ad intrappolare Aizen, e per di più tutto il combattimento avviene in una manciata di capitoli. Questa manovra da parte dell'autore mi è sembrata molto una presa in giro, il tutto sembra proprio voluto per far continuare il fumetto, o almeno è quello che penso io.
Dopo ciò si apre una saga che, secondo me, è la più inutile ovvero quella dei Fullbring. Infatti sembra esser stata fatta solo per fare recuperare i poteri da shinigami perduti da Ichigo a causa del Muugetsu. Tant'è che tutti i personaggi apparsi per questa saga sembrano scomparire in quella dopo ovvero nella guerra tra Quincy e Shinigami di cui ancora non posso dire molto visto che il manga è ancora in corso ma da quel poco che ho visto non promette bene. Insomma come avete visto Bleach ha i suoi lati positivi e negativi del resto come quasi ogni manga. Io inizialmente l'ho amato tantissimo leggendo i primi volumi tutti d'un fiato! Però dopo la saga dell'Hueco Mundo secondo me l'autore si è un po' perso, forse pensando di più alle vendite… Comunque sia spero in una buona ripresa nel manga sia dal punto di vista della storia che dei disegni. Ovviamente non posso considerare Bleach un capolavoro, ma sicuramente posso dire che soprattutto all'inizio mi è piaciuto molto ed è per questo che do come mio voto: 7!


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Wildflower.2

Volumi letti: 53/74 --- Voto 8
Bleach. Chi non lo conosce? Quando l'ho acquistato e ho letto il primo capitolo ho pensato: "Questo è un manga che andrà veramente forte, per chi legge su Shonen Jump, come può un capitolo così non suscitare interesse?"
Tante critiche, tanti fan sfegatati, tante serie, quattro film (di cui due con doppiaggio italiano, uhuh!), tanti che con la scopa provano a fare il Getsuga Tensho...
Desideravo da tanto leggerlo, anche per conoscere meglio tutti e tre i componenti del famigerato trio campione d'incassi di Weekly Shonen Jump: Naruto-Bleach-One Piece.
La trama è semplice, forse un po' rifatta in base a qualche modello dei grandi colossi della Shueisha, comunque bella ed efficace per uno shonen: Ichigo Kurosaki sarebbe uno studente di quindici anni come tutti, se non per il fatto che oltre ai suoi capelli arancioni è in grado di vedere gli spiriti.
Un giorno la sua vita cambia radicalmente quando incontra Rukia, una Shinigami che riuscirà a salvarlo dall'attacco di uno spirito malvagio, un hollow. Nello scontro, dove la vita di Ichigo e della sua famiglia sono messe in serio pericolo, la giovane shinigami viene ferita e si vede costretta a trasferire i suoi poteri al ragazzo, che diventa a sua volta uno shinigami.
Da qui iniziano le vicende di Kurosaki e dei suoi amici, anche questi con poteri soprannaturali, e da qui serie su serie si sviluppa la storia di Bleach, che, come tutti i manga shonen di 50 e passa volumi, ha i suoi alti e bassi.
Non sempre i capitoli riescono a suscitare l'interesse altri, come è normale che sia del resto, ma a volte questi alti e bassi sono molto netti.
La trama ricorda un po' Dragon Ball per la struttura nemico-allenamento-vittoria, che rientra fra "gli alti e bassi" che sopra citavo.
A parte questo, il mio voto, ce per la storia sarebbe stato 7, è alzato dai disegni, che mi piacciono molto.
E' una g-pen che dirige personaggi e movimenti spigolosi ma fluidi allo stesso tempo. Tite Kubo riesce a dare grande carattere ai combattimenti e soprattutto ai protagonisti, in un grande contrasto tra nero e bianco con linee rimarcate e decise, dove spesso sono le tavole di soli disegni a parlare. Tavole su cui Kubo è cresciuto molto come artista, sono evidenti infatti le differenze del tratto e del modo di disegnare tra il primo capitolo e quello del centesimo.
Belle anche le frasi che l'autore mette all'inizio di ogni volume e i titoli forti e sintetici di ogni capitolo, che pur essendo in un contesto di manga di combattimento tradizionale, a volte fanno riflettere davvero.
Un manga che consiglio, per una lettura leggera, ricca di combattimenti e adrenalina.


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manaka the luckyboy

Volumi letti: 55/74 --- Voto 10
Bleach è il manga più bello che abbia mai letto, anche se ne ho letti tantissimi non ne ho trovato nessuno che lo superi e a parole è difficile definire un manga del genere.
Semplicemente perfetto, lo stile di disegno è originale e incredibilmente dinamico, personaggi carismatici e molto caratterizzati, eccetto le comparse. Trama bellissima e ritmo incalzante, scene di combattimenti mozzafiato, ottimo umorismo e misteri da scoprire.
Parlando del disegno Tite Kubo è molto bravo soprattutto nei personaggi, negli sfondi invece un po' meno; il disegno comunque è molto adatto a questo stile di combattimenti e alla storia in generale.
Per quanto riguarda la trama vorrei aggiungere che è bella perchè è abbastanza semplice ed è di facile comprensione.
Nonostante questo si riesce a immergersi dentro la storia immedesimandosi nel protagonista, Ichigo che ha un animo gentile ma è allo stesso tempo di carattere forte e coraggioso.
Non credo si possa chiedere di più a uno dei migliori manga mai realizzati. Tite Kubo è un genio.
Ho tutti i volumi, e sono uno più bello dell'altro.
Lo consiglio a tutti gli amanti degli shounen e vorrei dire a tutti i detrattori che non sono riusciti a capire lo spirito di questa opera di leggerlo di nuovo, senza pensare a trovare i peli nell'uovo ma per il piacere di leggere.

Shiro

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Shiro

Volumi letti: 56/74 --- Voto 8
Attenzione, spoiler.
Poco meno di 8, forse qualcosa come 7.5, il voto che penso renda del tutto giustizia a questo titolo. Uno degli shounen più venduti degli ultimi periodi, spesso enormemente sopravvalutato, ma al quale non è comunque resa la giusta giustizia.
Iniziamo dalla trama; un giovane ragazzo delle superiori diventa l'eroe che protegge le persone innocenti dai cattivoni che vogliono farle fuori, che corre inimmaginabili rischi per salvare i suoi amici, che da sfigato capace a stento di far fuori qualche mostriciattolo comune riceve una miriade di powerup e nuove abilità, che sarà destinato a sconfiggere il cattivo che è praticamente un semi dio. Tutte cose che si sono già viste in altri shounen, ma che comunque hanno il loro fascino.

Innanzitutto, vorrei ricordare che Bleach è uno shounen. E che quindi i combattimenti devono esserci, e devono essercene parecchi. In fondo, gli shounen sono semplicemente una serie di combattimenti in cui la gente si mena e lo fa pure forte; la trama è solo quello che permette il verificarsi di questi. Non condivido, pertanto, la logica di tanti che sostengono che "deve necessariamente essere qualcosa di profondo e filosofico e sempre innovativo, altrimenti il manga fa schifo". Bleach è quello che deve essere uno shounen: mazzate, mazzate e ancora mazzate, e per il suo genere, hanno pure una trama piuttosto ben articolata. Per lo meno, non è come manga alla One Piece o alla Fairy Tail, nei quali se incominci dalla quinta saga non cambia un fico secco e puoi benissimo capire perché questo e perché quello.

Inizio coi pregi.
Già dal primo volume, vedendo la faccia incazzosa di questo tipo, che ho dopo scoperto si chiami Kurosaki Ichigo, e il titolo che diceva "La morte e la fragola" ho capito che mi sarebbe subito piaciuto. E in fondo, non sbagliavo. Già dalla prima scena, sentivo che mi trasmetteva le giuste emozioni e creava delle atmosfere superbe. La presentazione e il carattere del protagonista l'ho trovata originale e divertente, così come ho apprezzato enormemente tutto il primo volume. E andando avanti tra carneficine di mostri, via via sempre più toste, ho sempre continuato a trovarlo enormemente godibile.
La Saga della Soul Society è quella che di sicuro mi ha ispirato di più: scontri davvero eccitanti, potenziamenti nel limite del razionale e sangue a cascate, il tutto condito da colpi di scena e dialoghi che erano capaci di lasciarti secco. Con la Saga degli Arrancar il tutto cala un po', come succede con tanti altri shounen. Tuttavia l'ho trovata comunque godibile e ben fatta, ed è riuscita a tenermi bene incollata alle pagine, fino al volume 49, della parte dopo la sconfitta di Aizen ne parlerò in seguito, perché il discorso è parecchio differente. Insomma, ho trovato tutto quel che cercavo: personaggi tosti, avventure avvincenti ed emozionanti, gente che si prende a randellate sui denti con delle scene da rotolarsi a terra dalle risate nel mezzo. Davvero ben fatti i disegni, col tratto pulito, ombre ben fatte e, anche se non sono un'artista e non me ne intendo tanto, a mio parere piazzate dove servono. Le scene sono disegnate in modo che si capisca perfettamente cosa succede, e come. Una cosa che mi colpisce e che mi fa davvero pensare che Bleach sia da apprezzare, è la capacità di Kubo di creare esattamente l'atmosfera che vuole semplicemente con una frase. I significati molteplici sono nascosti ovunque, e a volte si trovano tematiche che, per essere in un manga in cui ci si mena, sono anche profonde.

Ora, il manga non è tutto rose e fiori, ci sono diverse pecche e difetti, alcuni parecchio evidenti.
La prima cosa che devo dire, e che penso sia uno dei difetti principali, è la grande, esagerata raccomandazione del protagonista e dei buoni. Ci stavano benissimo i powerup fino al bankai. Dopo, credo che tutti gli altri siano davvero superflui, specialmente nello scontro con Ulquiorra, in cui c'è quel bestione senza arte né parte che non si sa da dove accidenti sia uscito. I buoni vincono sempre, non le prendono mai e se le prendono poi ne restituiscono il triplo, solo perché c'è stato un momento in cui hanno trovato la forza, grazie a qualche avvenimento esterno, per riempire l'altro di botte. Cosa che ai cattivi, poveri sfigati, non accade mai. Non potrai mai starti a chiedere se sarà il buono a vincere, perché è totalmente scontato, salvo volte in cui le prende, ma per qualche ragione non morirà mai. Senza contare cose assurde sulla potenza dei personaggi. Ichigo brutalmente pestato da Nnoitra, che viene poi sconfitto con disarmante facilità da Zaraki. Zaraki! Quello sconfitto da Ichigo con solo lo shikai, che fa fuori la quinta espada! A questo punto a Ichigo sarebbe bastato schioccare le dita per mandare al creatore Nnoitra, cosa che non è successa. Così come ci si chiede come diamine sia possibile che, mentre un paio d'ore prima Ichigo le avesse prese per bene dal quell'emo di Ulquiorra, dopo una bella rissa con Grimmjow e le mazzate della quinta espada sia riuscito così, di punto in bianco, a tenergli testa e infine a gonfiarlo di botte.
Anche, appunto, la scelta di non far schiattare neanche uno dei buoni manda in bestia. Non trovo affatto giusto che vengano sconfitti metà Arrancar dell'Hueco Mundo e nemmeno uno shinigami/umano ci rimette le penne (salvo i cattivi ma vabbe', per Kubo è ovvio...).
Come se non si potesse assolutamente fare a meno di nessuno, diventa nauseante come Dragon Ball, nel quale muoiono tutti, ma chi se ne frega? Ci sono le sfere del drago. Il discorso è uguale, solo che qui non muoiono direttamente, perché grazie a dio cose come metodi per resuscitare non ce ne sono, a meno di non considerare la reincarnazione ma vabbe', non capiterà lo stesso. Ci sono decisamente troppi personaggi, perché di tanti se ne poteva fare a meno. Quindi si finisce per non avere una chiara caratterizzazione dei singoli che però, chiariamoci, non è nemmeno assente. Ognuno ha il suo carattere, sebbene non sia chissà quanto originale, però ce l'ha. E, a dispetto di chi dice che invece sono piatti come uno specchio d'acqua, è perfettamente giustificato che i singoli soldati del Gotei 13 non abbiano caratterizzazione, a dispetto
dei capitani/vicecapitani/seggi, a cui invece è data. In un esercito i soldati sono solo marionette e i loro pensieri non sono mai esplicati. E' invece interessante vedere le qualità e la personalità dei più rilevanti, da quelli nevrotici e psicopatici come Grimmjow a quelli che non farebbero una piega nemmeno se gli buttassi una torta in faccia come Byakuya.
Le abilità delle zanpakutou sono varie e interessanti, e alcune hanno anche bei significati, (per esempio Wabisuke). E' invece desolante il personaggio di Aizen. Il fatto che sia forte come un mezzo dio è davvero frustrante e inverosimile, e a mio giudizio è uno dei difetti più vistosi. Bello il fatto che il cattivo si riveli in lui, personaggio che apparentemente non ha contato niente e con la faccia paterna e buona. E' stato un bel colpo di scena, quando tutti erano a prendere a parolacce Gin, scoprire che non era lui l'artefice di tutto. Ma non è possibile che potesse essere così forte. E' demoralizzante vedere come si è concluso lo scontro con lui e Ichigo, ovvero con l'ennesimo powerup di quest'ultimo, e il suddetto semi dio che alla fine viene imprigionato a causa di un barbatrucco di Urahara.

E' fastidioso pure che l'inquadratura sia principalmente sempre e solo sui personaggi principali, mentre invece quelli meno conosciuti siano cagati solo di striscio. Vedere Kyoraku e Ukitake, che perfino quando si poteva vederli prendere mazzate dal buon vecchio Yamamoto, non sono stati minimamente considerati, e quelle scene sono assenti. E sebbene ci siano scontri diversi tra molti membri del Gotei 13 e gli Arrancar, finiti questi l'attenzione è sempre e solo su Ichigo, Rukia, e la banda di sfigati a cui tocca fare tutto il lavoraccio. Battaglie come quella di Starrk, Barragan e Harribel ridotte a un niente, mentre dovrebbero essere gli espada più forti, perdite di tempo e scontri con personaggi inutili sono spesso cose davvero frustranti. Probabilmente ci si poteva risparmiare una decina di volumi, se si lasciavano tutte le cose in più concentrandosi su quelle davvero importanti, perché non è mai piacevole vedere cose nelle quali la lunghezza non è giustificata, basti vedere lo scontro con i privaron espada, che si poteva benissimo non fare, per i quali sono stati dedicati un sacco di pagine.
Però, a dispetto di questo, il tutto è comunque apprezzabile e godibile. Il discorso è del tutto diverso dal volume 49 in poi, il cui subisce davvero un calo drastico. A mio parere dopo il volume 49 non doveva esserci un bel niente. Lasciare Fragolo senza poteri e fargli riprendere una vita normale, oppure svegliarsi in tempo e fare Aizen e compagnia meno potenti, in modo da non dover fare tutto quel casino per sconfiggerlo, e tenersi i poteri. Sarebbe stato un finale non troppo bello, bene, ma quasi sempre i finali fanno schifo, quindi inutile lamentarsi troppo. Invece c'è stata la scelta peggiore: continuare il manga e trovarsi un assurdo modo di ridare a Ichigo i poteri. Dopo tutto il casino del Xcution e dei Fullbringer, con metodi assurdi e metà senza uno straccio di giustificazione, Fragolo si riprende i poteri. E ti pareva? Non solo, per giustificare il nuovo design, i poteri del Fullbring e di shinigami si sono addirittura uniti, cosa che per me non sta né in cielo né in terra. (Devo dire però che è decisamente più figo così. Concedetemelo, anche io sono una ragazza, e certe cose risvegliano il mio lato fungirl.) Senza contare le ultime rivelazioni, che se fossi maschio mi avrebbero davvero fatto cascare le palle, riguardo le parentele di Fragolo e tutto il resto. Fintanto che era uno shinigami e umano con simpatico hollow compreso nel prezzo stava pure bene.
<b>/SPOILER SPOILER SPOILER/</b> Ma ora pure fullbring e quincy? Ma che cazzo? No, decisamente orribile. <b>/Fine spoiler./</b> E tra tutta questa roba Ichigo usa imperterritamente solo il Getsuga Tenshou. Non dico duecento mosse, ma con tutte le razze a cui appartiene ce ne stava qualcuna in più, diamine!

In conclusione, Bleach è un manga davvero consigliato per gli amanti dello shounen: ci sono spade, ci sono botte e tanto sangue. C'è pure una trama che, sebbene non sia spettacolare, è apprezzabile e sufficientemente articolata. I personaggi sono vari e le tecniche dei singoli parecchio interessanti; il tutto reso bene da disegni ben fatti e piacevoli. Se si cerca qualcosa di profondo Bleach non è il manga adatto, e può sembrare insulso e banale.
A mio parere, (solo una mia opinione) è del tutto esagerato dargli voti assurdamente bassi come 1 o 3, e pure decisamente ridicolo assegnargli 10 o 9. I difetti ce li ha e io penso che 7.5-8 sia la cosa più giusta.
Quindi, da leggere solo se si ha voglia di mazzate, e in questo caso, paga tutto.


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francesco122

Volumi letti: 56/74 --- Voto 3
Sono purtroppo costretto a dare un voto negativo a Bleach... Dico costretto perchè se Tite Kubo avesse concluso con la saga di Aizen sarebbe riuscito a salvare un bel manga dalla rovina ed è per questo stesso motivo che consiglio a chiunque voglia leggerlo di fermarsi al volume 49 (se non erro) e non andare oltre!
Meglio essere più precisi. Bleach sembra partire in maniera sconclusionata ma si riprende subito e riesce a trattenere con piacere il lettore. La chiara gerarchia di forza delineata dall'organizzazione militare per gradi dei personaggi è sicuramente un punto di forza perchè non fa venire voglia di chiedersi: "e questo chi mai lo potrà battere?" ogni volta che compare un personaggio. Anzi parte della curiosità sta proprio nel scoprire le capacità dei personaggi via via più forti. Gli scontri sono man mano più interessanti e disegnati molto bene. La trama si svolge in modo da far venire voglia di sapere come andrà a finire nonostante l'estrema semplicità dei personaggi. Tutto ciò pero vale solo fino fino al 49° volume. Dopo la saga di Aizen infatti il manga diventa un susseguirsi di banalità dagli antagonisti insensati (<b>spoiler:</b> i fullbringer) ai sempre nuovi e più improbabili poteri del protagonista (<b>spoiler:</b> ichigo è un accozzaglia di tutte le possibili "razze" del fumetto e ha poteri di ogni genere). In somma analisi il disegno è buono e gli scontri sono ben fatti, la varietà dei poteri di ogni arma è un punto di forza e incuriosisce e la trama a suo modo sensata e la gerarchia dei personaggi rendono il fumetto molto valido e sicuramente degno di un 7 entro i primi 49 volumi. Il seguente peggioramento è dovuto alla trama che non sembra per nulla più fluida ma una serie di avventure ognuna a se stante, e alla perdita di valore della gerarchia di poteri (<b>spoiler</b>: i capitani iniziano a prenderle da chiunque capita). Il voto complessivo dunque risente della delusione che si prova nel vedere come si è riusciti a rovinare un manga tutto sommato bello.


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Justice

Volumi letti: 56/74 --- Voto 8
Bleach... È il vero capolavoro di Tite Kubo, ed è uno Shonen pubblicato su Jump, in patria, mentre qui in Italia se ne occupa la Panini Comics.
La natura di Bleach è quella del manga di combattimento, pieno di colpi di scena, sangue e katane. Tutti i prerequisiti dei veri Shonen giapponesi.
Prendendo in considerazione questi elementi è facile considerare Bleach una pietra miliare del mondo dei manga, un passaggio obbligato per gli amanti del genere. L'opera è molto veloce e sempre avvincente in ogni passaggio, ma come altri manga ha dovuto affrontare una triste realtà: Bleach col tempo è diventato ripetitivo. Sebbene il suo punto di forza siano stati proprio i combattimenti, alla lunga quest'aspetto è divenuto un tallone d'Achille. Combattimenti a go-go senza senso e una trama poco solida hanno fatto scendere la popolarità di questo manga talmente tanto da dare una bella svegliata a Tite Kubo. Infatti l'ultima Arc pubblicata è stata annunciata come quella conclusiva dell'opera. Un vero peccato se pensiamo al successo che Bleach ha avuto negli anni.
In definitiva paga la lunghezza della propria pubblicazione, paga il fatto di essere chiaramente andata avanti per molto tempo allungando il brodo con Arc inutili e solo con la forza dei combattimenti.
Resta il fatto che i personaggi sono ben pensati e ben caratterizzati, che i disegni sono particolari e molto adatti allo Shonen di combattimento. La trama poi nella gran parte dell'opera è molto semplice, facile e veloce da capire, fattore questo che rende la lettura leggera.
Bleach è un bel manga, e mi sento in dovere di consigliarlo. Ci si trova davanti ad un dilemma leggendolo, una lotta interiore tra la voglia di continuare a leggere e le proprie aspettative mandate in crisi per i motivi sopra citati; ma nel caso in cui si decida di andare avanti si può stare tranquilli che diventa molto difficile decidere di abbandonare. Personalmente ho imparato ad aspettarmi le cose giuste da Bleach, e questo me lo ha fatto apprezzare molto di più.

serendipity

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serendipity

Volumi letti: 56/74 --- Voto 4
Premetto che in realtà ho letto gran parte del manga sulle scan e non possiedo davvero tutti i volumetti, quindi ho approssimato un po'... Comunque, per farla breve, che cos'è Bleach? Uno shonen mainstream un po' tamarro e senza troppe pretese, che a mio parere parte bene e continua male, anzi malissimo. Come voto non merita più di un 4, avrebbe dovuto finire molto, molto tempo fa. Quando era ancora accettabile.
All'inizio la storia è piuttosto coinvolgente: i personaggi sono interessanti e ben caratterizzati (anche se alcuni comprimari purtroppo fanno eccezione...), le scene di combattimento sono tutt'altro che noiose o scontate e le idee ci sono e sono buone. Anche i disegni sono apprezzabili (beh, non si può negare che Kubo abbia del talento, soprattutto rispetto a un mangaka come Kishimoto, che si dimentica addirittura del chiaroscuro, delle ombre e delle pieghe dei vestiti e che disegna i capelli in maniera ridicola...). Dopo la saga della Soul Society è decadenza allo stato puro. Per esempio la saga degli Arrancar parte con il rapimento di una donna cara al protagonista, esattamente come la prima! Tutta la storia si riduce al protagonista che ha continui power-up e soltanto così riesce a sconfiggere i nemici, una noia mortale. La trama scade nella banalità. Con la scusa che quello degli Arrancar è un mondo vuoto Kubo trascura impunemente gli sfondi, manco fossero un optional, della serie "Chi me lo fa fare?". Eh no, le cose non dovrebbero funzionare così!
L'unica nota positiva è che a parte gli sfondi i disegni migliorano.
Potrei continuare a lungo ad elencare i difetti di questo manga, ma il succo è questo: non vale la pena comprarlo. Lasciatelo perdere, vi risparmierete una delusione.


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Kex

Volumi letti: 55/74 --- Voto 4
Se mi chiedessero di descrivere Bleach in due parole direi "capolavoro mancato". Iniziai Bleach incuriosito dalle tantissime recensioni positive e dall'incredibile successo che pian piano il manga acquisiva, e non ne rimasi affatto pentito. Ma allora perché ho dato 4? Partiamo con ordine. Bleach inizia quasi senza trama per i primi 6 volumi, ma la svolta inizia dal numero 7, l'entrata in scena di due nuovi personaggi, Abarai Renji e Kuchiki Byakuya dà il via alla miglior saga di Bleach, ovvero quella della Soul Society, che durerà fino al volume 21. Per me Bleach dal numero 7 al 21 merita un 10 e fino a quel momento sarebbe stato il miglior Shonen manga esistente, surclassando e non di poco gli altri due manga dei "Big 3" ovvero Naruto e One Piece. Molti dicono che dal numero 22 Bleach inizi a fare schifo, per via della ripetitività della trama, ma da questo genere di Shonen non si può pretendere chissà cosa, e comunque non sono d'accordo con chi dice così. Lo schifo di Bleach inizia con il numero 48, ovvero con la fine della saga degli Arrancar, l'autore non poteva farla finire in un modo peggiore (che non dico per evitare spoiler) che purtroppo segna la rovina definitiva di questo manga che stava cadendo sempre di più nell'oblio. Dalle saghe dopo Bleach non si riconosce nemmeno più, quella dei Fullbring la considero addirittura un "filler nel manga", fatta solo per ridare i poteri a Ichigo (ma allora perché farglieli perdere?). Successivamente alla saga dei Fullbring, Bleach entra (finalmente) nell'arco narrativo finale, qui speravo che si riprendesse, e invece non si è nemmeno lontanamente vicini al livello delle prime due saghe.
Per ultima cosa volevo parlare dei disegni, il tratto di Kubo è buono, le scene di combattimento quasi tutte perfette e i personaggi ben disegnati. Il tutto però è rovinato dalla quasi totale assenza di sfondi, ridotti allo stretto necessario. In definitiva, consiglio Bleach? Se siete amanti di questo genere di Shonen, si, ma sappiate che rimarrete delusi a lunga andare.


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LetDragoon87

Volumi letti: 52/74 --- Voto 9
Bleach è uno dei manga più famosi al mondo al giorno d'oggi insieme a Naruto e One Piece. Questo manga a me, così come l'anime (anche se di meno) mi ha preso molto ed è uno dei miei preferiti.

Il capolavoro di Tite Kubo parla di un ragazzo di nome Ichigo Kurosaki che non è il solito giovane protagonista forte e pieno di carisma, ma diversamente da altri protagonisti di manga shonen, lui è diventato Shinigami (o Dio della Morte come preferite) contro sua natura o quasi. Sì perché ad un certo punto incontra una giovane Shinigami, siccome il nostro protagonista è in grado di vedere gli spiriti, fantasmi e Hollow (i nemici dell'opera ma non solo loro) sin dalla nascita e da qui avrà inizio la sua grande avventura in questo mondo fatto di intrighi e misteriosi nemici.
La trama pur essendo semplice è molto appassionante e riesce a tenere incollato il lettore di volume in volume volendo sapere cosa succede poi successivamente, cosa che però - leggete bene - prende o subito o non più. Sì, perché secondo me Kubo Sensei non è proprio abilissimo nella trama e dopo la saga degli Arrancar (ma in alcuni punti anche prima) risulta un po' spaesata e confusionaria (ad esempio quella dei Fullbringer). Nonostante ciò però i grandissimi e mastodontici disegni, i personaggi creati e un certo nemico che vi invito a scoprire leggendo il manga, riescono in parte a migliorare una trama abbastanza povera e come detto in precedenza non troppo originale e niente di così sorprendente nel panorama shonen (una storia simile è Yu Yu Hakusho o almeno così si dice in giro sul web).

Passo ora a parlare dei stupendi disegni di Kubo Sensei, che sono davvero stupendi e migliorano di volume in volume. Si vede chiaramente che l'autore quando ha creato quest'opera si è concentrato maggiormente nella creazione dei personaggi e del loro character design ed è qui che ne soffre in parte la trama. Ogni personaggio ha delle caratteristiche (sia fisiche che comportamentali) davvero uniche e ben sviluppate quanto caratterizzate. Ichigo per esempio non è il solito eroe impavido che avanza in cerca di potere, vendetta o per puro piacere di combattere anzi, lui è il classico umano pieno di angosce e dubbi, si fa spesso mettere sotto dai nemici, a tratti è anche ingenuo e orgoglioso di sé quanto pessimista quasi il contrario del "classico" eroe che siamo abituati a conoscere. Lui cerca il potere non per diventare semplicemente più forte, ma solo per proteggere le persone a lui care semplicemente per questo. Anche i nemici sono sempre molto carismatici, potenti (anche se a volte vengono fatti fuori un po' troppo semplicemente o con pochi colpi) e sono ottimamente sviluppati e hanno un loro perché all'interno della trama. Parlo ora dei fondali troppo spesso con pagine bianche e vuote, difatti l'ambiente circostante non è quasi mai ricco di dettagli salvo qualche ambientazione speciale, perché quando sono presenti sono anche belli da vedere, però a mio avviso molto poco presenti! Quindi come avrete capito il piatto forte di Bleach sono i personaggi e il disegno soprattutto.

Per quanto riguarda l'edizione Planet Manga è il classico formato da 3,90€ che per mia fortuna mi ha dato poco o nessun problema di scollamento o simili durante la lettura. In definitiva questo è un manga coraggioso che fa dei personaggi e i disegni il suo cavallo di battaglia per distinguersi dalla massa. Lo consiglio agli appassionati di katane perché sono molto presenti e stupende, di avventura e combattimento e infine agli amanti dello shonen puro. Titolo che comunque vale la pena di essere recuperato e unico nel suo genere, gran manga!! Inoltre aggiungo che i primi 30 volumi sono tutti esauriti e andati ormai a ruba, mi riferisco alla prima edizione.


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Il@

Volumi letti: 55/74 --- Voto 9
Bleach è un manga che ami oppure detesti. Non ci sono vie di mezzo con il capolavoro di Kubo, e io sono (purtroppo) tra quelli che lo adorano. Dico purtroppo perché, nonostante i millemila difetti, i momenti in cui prenderei Kubo a schiaffi ecc ecc, continuo a esserne una fedelissima ed a aspettare con trepidazione l'uscita settimanale. Ma andiamo con ordine.

La storia ormai la sappiamo: Ichigo Kurosaki è un liceale con l'abilità di vedere i fantasmi. La sua vita cambia dopo l'incontro con Rukia Kuchiki, una Shinigami (dea della morte) che ha il compito di combattere gli Hollow, mostri che cacciano le anime dei morti. Per salvare il ragazzo, Rukia rimane ferita gravemente, e non ha altra scelta che trasferire parte dei suoi poteri a Ichigo... Ma lui si frega tutti i poteri, e diventa uno Shinigami completo.
I primi volumi sono composti da un arco "scolastico"; Rukia e Ichigo vanno a scuola, sconfiggono Hollow, con lui che impara cosa vuol dire essere uno Shinigami, e i problemi bene o male sono piuttosto limitati. Le cose iniziano a farsi serie dal settimo volume in avanti; iniziamo a scoprire molto sul mondo degli Shinigami, entrano in scena decine di nuovi personaggi, e le atmosfere del manga cambiano improvvisamente, perdendo quella leggerezza tipica dei primi volumi. La trama si fa man mano più intricata, con momenti di alti e bassi, colpi di scena decisamente inaspettati, e così via. Per me la trama merita un otto pieno, quantomeno sulla fiducia, dopo aver visto come sta procedendo l'arco finale di Bleach.

I personaggi. Il protagonista indiscusso è Ichigo, un quindicenne piuttosto diverso dai normali protagonisti di shonen come Naruto o Rufy. Il suo obiettivo non è diventare un super Shinigami o simili; si limita a voler essere sufficientemente forte da poter proteggere i suoi amici. Non è particolarmente amabile, non fa battute idiote, è dotato di un minimo di cervello (cosa notevole, in quanto protagonista), ha sempre un cipiglio da incazzato nero. Insomma, il "fragolo" è un personaggio interessante, che gode di una buona caratterizzazione e di uno sviluppo lungo le diverse saghe.
La co-protagonista è Rukia Kuchiki, Shinigami appartenente alla Tredicesima Divisione. Di tutti i personaggi di Bleach, lei è la mia preferita; è coraggiosa, con un grande senso di giustizia, sa difendersi e non ama essere di peso agli altri. Fa parte dei Kuchiki, una famiglia nobile, ma non si comporta in maniera altezzosa; attorno a lei si muovono molti degli eventi principali del manga, dalla saga della Soul Society a quella dei Fullbringers.
Ichigo ha un gruppo di amici a sostenerlo: ne fanno parte Orihime Inoue, umana con dei poteri che le permettono di curare praticamente qualsiasi ferita, fino quasi a sfidare la morte, Yasutora Sado, gigantesco meticcio le cui braccia si possono trasformare in mostruosi arti capaci di sferrare colpi potentissimi, e Uryuu Ishida, un Quincy (una razza nemica giurata degli Shinigami) estremamente intelligente e orgoglioso.

I personaggi secondari sono tantissimi, e perderei decenni solo a illustrarli; tra gli Shinigami, si distinguono per carisma e popolarità i Capitani Toshiro Hitsugaya (il tipico ragazzino prodigio), Kuchiki Byakuya (il fratello adottivo di Rukia), Kenpachi Zaraki (il bestiale capitano dell'Undicesima Divisione); poi abbiamo i Vizard, ex Shinigami che hanno ottenuto, non proprio volontariamente, dei poteri da Hollows; gli Espada, che saranno i nemici principali degli Shinigami, e via di seguito. Purtroppo non molti personaggi vengono esplorati come si deve, ma Kubo dimostrerà in molti casi di poter analizzare un personaggio in poche vignette, cambiando totalmente il nostro punto di vista su di lui.

Passiamo al disegno. Beh, per me nulla da dire. Molto spesso a Kubo viene fatta la lamentela degli sfondi bianchi, ma ciò è dovuto al fatto che il mangaka non utilizza assistenti. Per quel che mi riguarda, lo stile di Kubo è il migliore dei grandi tre, con disegni eccezionali, sa emozionare o esaltare con un nonnulla. Ancora oggi, sento una stretta al cuore rileggendo il capitolo 423, o il 459.

Per quel che riguarda il futuro... Beh, siamo entrati nella saga finale, che durerà diversi anni, e per il momento non c'è stato un capitolo che mi abbia delusa. Kubo sembra aver appreso da tutti gli errori fatti precedentemente (i power-up immotivati, l'imbattibilità dei buoni, il fatto che non schiatti praticamente nessuno), e sta mettendo su una saga favolosa, con una guerra vera e propria. Ho fede in Tite e nella sua capacità di emozionarmi, nonostante sia appena finito un arco che, a parte una manciata di capitoli, ho seriamente detestato.

Per concludere: questo manga lo consiglio a tutti gli amanti del genere shonen. Se saprete accettare i difetti di Bleach, e sarete abbastanza pazienti da non bruciare tutti i vostri volumetti nei momenti meno piacevoli del manga, troverete una lettura molto piacevole, con personaggi a cui vi affezionerete, capitoli talmente belli da farvi strillare (di gioia, di rabbia, come volete voi!). Nonostante le critiche, Bleach è e rimarrà uno dei grandi tre (e a mio giudizio il migliore tra essi), e chiunque si dichiari amante del genere Shonen dovrebbe leggerlo. Per me merita un 9, perché pochi manga mi hanno dato le stesse emozioni di Bleach.


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Oblivioner

Volumi letti: 54/74 --- Voto 9
Bleach è uno di quei manga che non ha bisogno di presentazioni. Edito dalla Shueisha e degnamente localizzato in Italia da Planet Manga esso è a mio parere uno dei migliori manga in circolazione. La trama non ha alcun bisogno di essete qui riportata e pertanto mi limiterò ad argomentare l'impegnativo voto che vado assegnando.

La magnificenza di quest'opera è che la passione dell'autore straripa letteralmente dalle pagine del fumetto. Leggendo Bleach, non si ha mai la sensazione di tenere tra le mani un'opera forzata, in cui l'autore non ha riversato la propria anima (qualcuno ha nominato Togashi...?). Kubo riesce a creare un atmosfera onirica in cui persino il nome del capitolo è Arte.

Il disegno è su altissimi livelli, senza cali di qualità, nemmeno nelle fasi più concitate dell'avventura. Si possono riconoscere centinai di archetipi per i personaggi, secondari compresi. Anche per quanto riguarda la caratterizzazione psicologica si avverte la ricerca innovativa e, spero, innovatrice dell'autore. E allora perché leggo voti palesemente ridicoli? Pur partendo dal presupposto che "De gustibus non est disputandum" non è accettabile un tale insulto all'Arte. Non vi è un solo difetto in quest'opera. Consiglio Bleach a chiunque abbia la sanità mentale per gustarsi uno dei migliori Shounen degli ultimi anni.


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tsuna x-burner

Volumi letti: 51/74 --- Voto 7
Bleach è uno shounen manga scritto da Tite Kubo, autore di ZombiePowder, portato in Italia da Planet Manga al costo di 3,90 euro.

Allora premetto dicendo che questa è stata una delle prime opere che ho acquistato e per una certa parte della storia è stato in assoluto il miglior shounen che abbia mai letto, purtroppo da un punto in avanti l'opera si è fatta ripetitiva ed è calato molto.
Non mi soffermo sulla trama perché spiegata già esaustivamente nelle recensioni precedenti ma elencherò gli aspetti negativi e positivi della serie.
La trama di base è molto interessante, un ragazzo di nome Ichigo che riesce a vedere i fantasmi per salvare la sua famiglia si ritrova con poteri di Shinigami e ad affrontare orribile essere detti Hollow, spiriti di persone morte che non hanno trovato pace e si sono ridotti in mostri senza cuore e affamati di anime umane. Al suo fianco abbiamo uno Shinigami, Rukia, che dona i suoi poteri a Ichigo e quindi privi di essi comincia a vivere con lui insegnandogli a uccidere gli Hollow. Fino a qui abbiamo sostanzialmente una presentazione dei vari personaggi personaggi e una progressione, in forza, del protagonista.
Il bello inizia quando dalla Soul Society, la città delle anime, arrivano due Shinigami alla ricerca di Rukia per portarla indietro e giudicarla per la colpa di aver dato i propri poteri a un umano. Qui inizia la saga più bella e coinvolgente di tutta l'opera (infatti si ha l'apice dell'opera del Sensei Kubo), infatti Ichigo dovrà andare nella Soul Society insieme ai suoi amici Inoue, Chad e Ishida a salvare Rukia.
Nella SS affronteranno diversi Shinigami tra cui i comandanti delle 13 brigate a capo di essa, ognuno dei capitani ha un carattere forte e particolare che lo rende alquanto interessante (infatti una delle cose migliori di tutta l'opera è la caratterizzazione dei personaggi, c'è ne sono di ogni tipo dal sadico del sangue allo scienziato pazzo).

I combattimenti sono assolutamente fantastici e coinvolgenti e permetterà di capire il background dei vari personaggi che il nostro eroe affronterà.
La storia riserverà diversi colpi di scena sopratutto nel finale nel quale si scoprirà il complotto ordito da uno dei capitani.
Purtroppo la saga seguente che si incentrerà sul capitano disertore e sugli Arrancar, Hollow a cui è stata tolta la maschera grazie all'Hougyoku (pietra creata grazie alle anime dei morti dallo straordinario potere) acquisendo un potere sconvolgente, è abbastanza ripetitiva e percorre le orme di quella precedente; infatti anche questa volta verrà rapita una delle amiche di Ichigo e lui andrà nell'Hueco Mundo (dove risiedono gli Hollow e il capitano disertore) per salvarla scontrandosi con gli espada, i dieci Arrancar più forti.
Qui le emozioni ci sono e anche i colpi di scena ma sicuramente minori rispetto alla precedente saga, inoltre al protagonisti vengono dati continui Power-Up che quindi risultano veramente troppi. Quello dei Power-up è un vero problema perché in 54 volumi (che formano adesso la serie) il protagonista ha ben sei Power-up, veramente troppi.
La cosa migliore di questa parte di storia sono i combattimenti, molto appassionanti e violenti con sangue a litri e parti del corpo mozzate.
Il finale di questa saga è veramente brutta in quanto insensata e frettolosa vedendo i volumi che ci sono voluti per arrivarci, infatti il combattimento finale tra Ichigo e il capitano disertore dura neanche un volume e si risolve grazie a un Power-Up assurdo dell'eroe e quindi lascia poche emozioni.

Inoltre Kubo è riuscito a rovinare uno dei nemici meglio riusciti del panorama shounen, all'inizio spietato, calcolatore, intelligente e veramente forte mentre alla fine diventa stupido, frettoloso e megalomane.
Alla fine di questa saga Kubo prevede altre due saghe (pressoché inutili a mio parere) una già conclusa in sei volumi e l'altra che invece ci accompagnerà per qualche annetto andando a concludere l'opera.
I disegni sono molto belli (molto stile shounen) sopratutto per quanto riguarda le spade e la fisionomia dei personaggi dopo le varie trasformazioni, anche i combattimenti rendono molto bene mentre gli sfondi sono ridotti all'osso.
L'edizione della Planet è quella tipica da 3,90 euro quindi molto scarsa.

Per concludere è una grande opera fino a metà (a cui darei un 8) mentre successivamente diventa abbastanza ripetitivo e poco coinvolgente (a questa darei un 6) e quindi il voto finale è un 7 onorevole sperando che possa tornare ai fasti di un tempo.


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Toshi92

Volumi letti: 50/74 --- Voto 5
Sono qui a recensire uno di quei manga che viene considerato tra i tre big shounen della casa editrice Shueisha. Una nomina molto importante che possiamo dire meritata nelle battute iniziali del manga. Peccato che Bleach soffre del difetto di molti shounen che la vogliono tirare troppo per le lunghe con la storia, ovvero la ripetitività.

Nella prima saga il nostro caro Tite Kubo orchestra il tutto abbastanza bene. Abbiamo un protagonista che, trascinato nel corso degli eventi, si ritroverà con poteri da Shinigami che dovrà usare per combattere anime malvagie chiamate Hollow. La storia prosegue inizialmente a puntate (un classico) dove faremo la conoscenza di nuovi personaggi, scopriremo sempre di più del mondo di Bleach, e man mano si inizia a delineare una solida trama principale. Bleach va avanti in un crescendo continuo di avvenimenti, colpi di scena, combattimenti e ingresso in scena di nuovi personaggi: amici e nemici. Tutto questo fino alla fine della saga della Soul Society dove raggiungeremo l'apogeo di Bleach, il suo punto più alto.
Quello che viene dopo purtroppo, nella successiva saga, è un susseguirsi di combattimenti monotoni e ripetitivi con il solito schema: arriva il cattivo di turno, dice il suo punto di vista, poi il buono dice il suo di punto di vista, il buono vince il combattimento e fa prevalere i suoi ideali (non che prima non fosse così, però il tutto era meno marcato e i combattimenti venivano contornati da una trama solida e avvincente). Gli antagonisti principali, che nella prima saga godevano di un alone di mistero e fascino, verranno archiviati frettolosamente come dei qualsiasi personaggi da dover sconfiggere.

Dopo il deludente finale della saga degli Arrancar, Tite Kubo ha annunciato che ci saranno altre due saghe: una più breve (diciamo di transizione) ed un'altra più lunga che porterà a termine la storia. Non so quanto potranno risollevare il manga, certo rimane l'amaro in bocca per come sono stati sfruttati gli antagonisti nella saga degli arrancar (basta pensare ai dieci espada).
Purtroppo Bleach delude e Tite Kubo non convince come mangaka. Persino i disegni con il proseguire della storia sembrano peggiorare, soprattutto durante le battaglie dove il tratto risulta piuttosto superficiale e scarno di dettagli.

Il mio voto finale per quest'opera è un 5. Peccato, poteva essere, non dico un capolavoro, ma senz'altro uno shounen più dignitoso, considerando anche il successo che ha ottenuto.


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Galaxy

Volumi letti: 49/74 --- Voto 6
Beh sì, lo voto con una sufficienza (non stentata 6-, ma neanche piena da 6+)!
I disegni sono davvero belli, davvero curati.
Purtroppo la trama si impoverisce sempre più!
"Bleach" inizia bene,ma sta finendo male,molto male.
Mi spiego: dall'inizio fino alla fine della saga della Soul Society il manga è davvero affascinante; racchiude in sé disegni davvero belli insieme a colpi di scena e combattimenti all'ultimo sangue che appassionano il lettore. Risolta questa prima saga, inizia quella di Aizen, che okay, ci sta tutta!
Aizen si doveva pur sapere che fine avesse fatto e l'idea di Vizard, Espada, Aizen nell'Hueco Mundo a regnare,e Ichigo che deve imparare a gestire la sua "doppia" personalità è una storia che doveva essere raccontata e che continua a lasciare la lettura di questo manga abbastanza piacevole. Anche avendo questi pregi, in questa seconda serie, comunque si rimarca troppo il tema dei combattimenti a "go-go" mettendo da parte una trama che poteva essere sviluppata molto meglio, ma molto meglio!
C'è altro che non va? Non va che il manga dopo la saga di Aizen doveva, per buon gusto, stopparsi...E invece no! Pur di aumentare i guadagni Tite Kubo si è messo a realizzare una nuova saga che riapre il mondo di "Bleach", in maniera davvero banale e noiosa, con roba assurda, rovinando così il lavoro costruito in precedenza.
Per concludere, a questo manga attribuisco la mia sufficienza guadagnata fino a qualche numero fa, sperando che riesca a riprendersi. Se si è fan di combattimenti a ripetizione senza doversi scervellare a comprendere una psicologia elevata dei personaggi abbinata ad una trama ricca e articolata, allora "Bleach" fa al caso vostro!


 6
HypnoDisk

Volumi letti: 28/74 --- Voto 6
Eccomi qui finalmente a scrivere una recensione sull'ormai amato e odiato, elogiato e criticato, "Bleach", del mangaka più tamarro della Terra: Tite Kubo. La mia esperienza con "Bleach" è molto controversa, in quanto nel tempo il mio odio/amore verso la serie è decisamente mutato, e se su molte cose la mia opinione (negativa) è rimasta tale e quale, su tante altre invece mi sono decisamente ricreduto, ci sono fattori che ho almeno in parte rivalutato, storie che ho riscoperto, lati positivi che prima non vedevo perchè valutati con un'ottica differente. Se un tempo detestavo questo manga, oggi posso dire di esserne un buon simpatizzante.

Se ieri lo stroncavo senza pietà, oggi nel bene e nel male gli posso dare una piena sufficienza, questo è dovuto fondamentalmente non solo ad una mia personale rivalutazione qualitativa e soprattutto affettiva del titolo, ma anche per via del diverso riscontro con cui la critica si rivolge verso questo manga, un tempo acclamato come rivelazione, oggi spesso definito come serie infima, di conseguenza questa è una mia lunga recensione revisionata, in cui faccio appello a tutto ciò che a mio avviso non funziona in questo manga e che in passato gli contestavo, ma anche dei suoi buoni pregi, in gran parte riscoperti attraverso il tempo, e alla rilettura di tutti i volumi della prima saga.

Conobbi "Bleach" attraverso la serie animata, in un periodo in cui praticamente se ne parlava solo bene al contrario di oggi: all'epoca della mia visione fu delusione a prima vista, ma col passare delle puntate, e dopo aver visto le 63 puntate della Soul Society, quella delusione si trasformò in sdegno totale, trasformandomi in un bastonatore della serie diverso dal classico lettore di Bleach che acclamava la prima saga e stroncava la successiva. Io stroncavo Bleach in tutto e per tutto (o quasi).

Iniziamo con ordine, finito l'anime alla puntate 63, lo droppai senza pensarci due volte, a mio parere la serie, tra tutte quelle sboronate e tamarrate, aveva dato il meglio e il peggio di sé in questa parte della storia da tutti elogiata, ma da me almeno all'epoca, giudicata con aria di sufficienza. Visto però che tutti parlavano di un famoso calo presente nella saga successiva, io faticavo a credere di come potesse peggiorare più di così, allora ero curioso di conoscerlo questo calo, d'altro canto ammetto che volevo sapere come si evolveva la storia, perciò ho iniziato a leggere il manga dal 21° volume, cioè sul finire della saga della Soul Society, da dove avevo interrotto l'anime, evitandomi così il fillerone dei Bount.
Proseguendo la lettura del manga la mia opinione rimase sempre negativa, anzi si rafforzò, visto che la serie a parte rari casi è solo andata in declino. Nel tempo però l'odio mi è calato, e mi sono reso conto che leggere questo manga non mi pesa affatto, anzi provo sempre un certo piacere a leggerlo, anche quando il volume di turno mi annoia e lo boccio, segno che l'interesse in me nel tempo era salito, sarà anche che a furia di leggerlo mi ci ero un po' affezionato.

Così in piena fase di rivalutazione, mi sono procurato i primi 20-21 tankobon per leggermi tutta la prima amatissima saga, che prima di allora avevo seguito solo in anime. Ebbene, se nell'anime il mio fondamentalmente era un "meh" (forse per via di una cattiva regia generale? Chi lo sa...), con la lettura cartacea è stata tutta un'altra storia; introduzione divertentissima tagliente e incisiva, anche tutti i volumi in cui si forma la "ciurma" di Ichigo gli ho apprezzati chi più chi meno (solo la parte di Don Kanonji non mi è piaciuta particolarmente più alcune situazioni e taluni poteri "random", oltre che Chizuru a cui darei fuoco!), e tutto l'arco della Soul Society mi è piaciuto moltissimo, decisamente ispirato in ogni sua parte, sebbene i famosi difetti, di cui tratterò in modo esplicativo fra un po', ci sono e li ho riscontrati nuovamente, tuttavia in questa prima saga sono pochi e soprattutto non sono invasivi, e anche i combattimenti (da me sempre stroncati) li ho trovati ben impostati e mai noiosi, cosa che non si potrà sempre dire nel proseguo. Stesso discorso per i personaggi, tenenti e capitani, tutti interessanti.

Ora passiamo al seguito, la saga degli Arrancar e tutto ciò che ne viene dopo, diciamo pure la rassegna di tutti i difetti che ho sempre riscontrato in Bleach; Questo nuovo arco narrativo, che parte da metà del 21° volume fino al 48°, riporta a galla gran parte dei difetti che accusavo alla Soul Society, mostrandone anche dei nuovi. La storia non parte in un modo proprio entusiasmante, la cosa certa però è che nel giro di qualche volume, improvvisamente la trama scompare, e si dà il via ad un susseguirsi di combattimenti che non portano quasi mai a sviluppi narrativi davvero consistenti, e se questo non bastasse, tali duelli vengono fatti da personaggi di poco spessore e di poca utilità nella vicenda.

Insomma per capirsi battaglie inutili, tra personaggi inutili, con nemici ancora più inutili. Al punto che la trama sembra essere in funzione dei combattimenti, quando invece dovrebbe essere il contrario. Per giunta, ci sono personaggi più importanti che scompaiono e riappaiono dopo tipo venti volumi - vedasi Isshin Kurosaki. Dopo tutto questo caos, la trama ormai non è più di casa, e gli ultimi cinque o sei volumi, che rialzano notevolmente il livello e l'interesse, non possono certamente dare un senso a quanto letto finora.

Trovai l'arrivo degli Espada davvero di una banalità sconcertante, con quei dialoghi che sembravano scritti da un ragazzino di quindici anni in una fan fiction su Dragon Ball; questa è l'impressione che avevo. Poi per fortuna il livello di caratterizzazioni e dialoghi si alza di poco, ma tornando ad Arrancar, Espada e similia, questi mettono in mostra un grande difetto di "Bleach" che mi ha sempre infastidito.

Leggo spesso che questo manga ha delle "caratterizzazioni uniche", ma ne siamo davvero sicuri? A me sembra che tutto ciò che fa Kubo è creare personaggi con atteggiamenti che escono fuori dalle righe e mettergli in bocca frasi ad effetto, spargendo perle un po' qui e un po' lì, e se con i capitani tutto sommato gli era andata bene, non si può dire lo stesso con Vizard ed Espada (prendiamo in esempio Grimmjow, uno dei pg più insulsi che io abbia mai visto!). Ed è così che va caratterizzato bene un personaggio? Un personaggio a mio parere, si può dire riuscito, quando risulta credibile agli occhi del lettore/spettatore. Al di là di cosa dica, di cosa faccia e di come si comporti, deve risultare credibile e colpire. Fare come Kubo è una cosa che saprebbe fare chiunque!

Tra l'altro i personaggi di "Bleach", come ho sempre sostenuto, sembrano creati dal nulla e buttati nel mucchio, quando invece un personaggio andrebbe sempre concepito in funzione della storia. Un'altra cosa che è saltata all'occhio di molti, è l'elevato numero di personaggi inutili. Ci sono decine di personaggi che non ricordo assolutamente chi diavolo siano, vedasi quei personaggi minori della Soul Society, i Vizard (a parte Shinji, la mocciosa, ed il simpaticissimo Hacchi), Primera, Fraccion, Numeros e Tamarros. Eppure, esistono altri manga strapieni di personaggi, e si riesce facilmente a ricordarli tutti, persino quelli comparsi in 1 solo episodio, e sapete perché? Forse perché quei personaggi avevano ragione di esistere nel ruolo per cui sono stati concepiti!

Tornando, di nuovo, agli Arrancar, questi si portano dietro dei flashback totalmente deliranti, confusionari e sopratutto poco credibili. Anzi la loro intera esistenza non la trovo credibile. Di questi salvo solo Baraggan, che per altro è stato un bel personaggio. Un altro difetto che ho notato, è che questo manga è tremendamente lento! Quando seguivo l'anime, trovavo strano che una serie con un ottimo compromesso capitoli/episodi risultasse così noioso. Leggendo il manga ho scoperto la fatale verità; è proprio il fumetto ad essere lento, dialoghi prolissi, ed in particolare scene di combattimento portate troppo per le lunghe. Personaggi che fanno il bankai, e solo per l'urlo servono tre tavole!

Un'altra cosa che avevo notato nell'anime e che questo proseguo mi ha confermato, sono le numerose "ispirazioni" da altri manga; ora senza spoilerare, tutti si sono accorti della Stanza dello Spirito e del Tempo di Dragon Ball, ma non tutti forse si sono accorti di altre cose, come la trasformazione per così dire "berserker" di Ichigo contro Ulquiorra che avviene dopo un evento che ricorda chiaramente una scena di Yu Yu Hakusho (chi ha seguito lo scontro tra Urameshi e Sensui capirà di cosa parlo), poi c'è un Aizen con quell'Hogyoku che ormai sembra in tutto e per tutto la Sfera dei quattro spriti (con il quale crea anche gli Arrancar come Naraku creava le emanazioni) ma quest'ultima forse è solo una mia impressione. A questi comunque si aggiungono tantissimi avvenimenti che mi hanno dato un gran senso di dejavù, ma vabbè in fondo tutti copiano, l'importante è il contenuto.

Parlando dei disegni, il chara design è di alto livello, nessuno può metterlo in dubbio, a me inizialmente non piaceva (l'anime non gli rende giustizia), ma col tempo ho decisamente imparato ad apprezzarlo. Storia diversa invece per i disegni (sfondi e quant'altro). Ora lasciamo stare il solito tormentone della mancanza di sfondi, io francamente non ci faccio manco troppo caso, però a me non piace come Kubo disegna gli scenari e le cose, talvolta mi sembrano proprio degli scarabocchi (vedasi il Cero). oltretutto, non so per gli altri, ma io trovo molto spesso confusionari i combattimenti, si fa fatica a capire chi ha colpito chi, che danno ha fatto, cosa è successo, ecc.

Infine l'ultimo tassello, il più importante, visto che questo è uno shonen di combattimento, e visto che l'autore ha deciso di basare tutto quasi su i duelli, allora analizziamo anche questo punto. Forse non ci crederete, ma trovo che una delle lacune più grandi sia proprio in questo settore. Le battaglie di questo manga mancano totalmente di credibilità: assenza di regole essenziali per capire lo svolgimento di un combattimento, tecniche dettagliate e fantasiose ma che non permettono allo spettatore di capire la loro effettiva entità e funzionalità: fisica e potenza. Lo spettatore può anche conoscere nei dettagli i passaggi dello scontro, ma come può comprenderne davvero l'essenza se privo dei fattori di cui sopra? Riguardo ai power up, anch'essi li trovo abbastanza insensati, anche perché francamente non si capisce da cosa dipenda "il livello di potenza" dei personaggi di Bleach. Dal reiatsu? Dalla forza fisica? Dalla consistenza delle tecniche? A me sembra che vi sia un miscuglio da far venire un gran mal di testa.

Non parliamo poi dei power up; fin troppi, ed anch'essi poco credibili anche perché non si ha il tempo di apprezzarne uno che dopo cinque minuti c'è già una nuova trasformazione che alza il livello di dieci volte. Riguardo alle battaglie con gli Arrancar, una cosa che mi ha dato non poco fastidio, è che oltre ad essere lotte spesso inutili, si indugiava in un modo assurdo. Avete presente quei film di Dragon Ball Z dove i personaggi combattono per mezz'ora e solo alla fine si trasformano in Super Saiyan quando invece avrebbero potuto e dovuto farlo molto prima? Ecco è ciò che accade in questi combattimenti. Si combatte per capitoli e capitoli, finché uno dei due contendenti non usa il suo rilascio (Shikai/Bankai o Resurrection che sia), poi lo fa anche l'altro e finisce il combattimento con esito sempre scontantissimo (ok gli shonen sono spesso un po' scontati in queste cose, ma qui si oltrepassano le aspettative).

Insomma perché lottare per ore senza usare la massima forza? Perché alcuni shinigami non usano il Bankai per motivazioni così idiote? La mia risposta è una sola: fanservice! E non è da escludere che bisogni ringraziare il volere di Shonen Jump per questo. Perciò come potrete capire se reputo questo manga mediocre dal punto di vista dei combattimenti, è ovvio che la mia visione sia molto critica. A proposito ma com'è che dagli Arrancar in poi molti personaggi si alzano in volo o rimangono sospesi in aria? Mica l'ho capito... Ci sarebbe poi anche la questione "temporale", da quando entrano nell'Hueco Mundo, vi sono una moltitudine di avvenimenti perpetrati in oltre venti volumi che se si guarda bene si sono svolti nel giro di poche ore.

Devo dire comunque che gli ultimi volumi della saga degli Arrancar che chiudono anche in modo definitivo (?) lo scontro con l'antagonista principale, si lasciano leggere abbastanza bene. Bisogna dire che in tutto quel marasma di difetti e robe inutili, Kubo ha comunque creato un piccolo universo ricco di dettagli, ruoli e fazioni, di personaggi ed eserciti, che se visti da fuori hanno il loro fascino.

Dal 49° al 54° numero, fa seguito, con un balzo temporale, la mini-saga dei Fullbringer, che fa da ponte con quella che dovvrebbe essere la saga finale. Comunque sia questa piccola saga (che oh dio 6 volumi non sono mica bruscolini) l'ho trovata decisamente mediocre, la parte peggiore in assoluto, con alte vette di trash, buchi e tamarrate varie (vedasi il volume 52). Kubo prova a mischiare le carte con chiari richiami a "Le bizzarre avventure di JoJo" e "Yu Yu Hakusho", il tentativo di cambiare è apprezzabile, ma tutta la storia non regge, e non reggono neanche i personaggi introdotti (alleati e nemici). Come se non bastasse il "filo narrativo" principale di questa parte, cioè il recupero dei poteri da parte del protagonista, è da solo non sufficiente a tenere l'interesse dei lettori.

Dal 55° numero poi vi è la saga tutt'ora in corso dedicata alla guerra santa tra Shinigami e Quincy. Essa decisamente migliora rispetto ai Fullbringer, riassestandosi diciamo sul livello dei volumi degli Arrancar, dove oltretutto da un po' di tempo ne ricalca anche gli schemi. L'andamento è sempre calante, ma ogni tanto Kubo riserva qualche piccola sorpresa (vedasi l'ottimo numero 58). Inoltre ho il sentore che da un po' di tempo il manga sia diventato più scorrevole da leggere.

Comunque sia, nonostante quest'epopea di critiche dovute al declino, voglio chiudere questa recensione rispolverando qualche pregio di questa serie: Bleach ha una buona comicità (quando non è inutilmente dilungata), soprattutto personaggi come Ganju e Kon sono spassosissimi, e mi dispiace molto che l'autore li abbia tolti di mezzo così nel passare del tempo (io Kon l'avrei usato come mascotte fissa). Anche i tre buffi hollow incontrati nell'Hueco Mundo non sono stati malaccio. Insomma auguro a Kubo, una volta finito Bleach, di fare un manga comico, secondo me ci è veramente portato.

Altro pregio, è che per quanto non ami molte sboronate forzate di questa serie, ci sono stati pochi buoni colpi di scena (alcuni non sfruttati come si deve) che mi sono piaciuti, e anche qualche piccola genialità. Infine, ultimo, ma non per questo poco importante pregio, l'interesse; già "Bleach" è un manga che sa incuriosire il lettore a continuarne la lettura, anche quando delude e annoia, ti rimane sempre una vocina che ti sprona a continuare. Se ho avuto la forza di leggere più di 64 volumi, allora non posso dare 5 (voto che più o meno darei all'arco narrativo degli Arrancar, unito a quello pessimo dei Fullbringer ed all'arco della guerra coi Quincy), perciò voglio dare 6, sicuramente il voto più giusto, soprattutto grazie all'ottima prima saga, a cui da sola darei un 7/7,5 pieno.


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Dean_Elric_90

Volumi letti: 49/74 --- Voto 8
Bellissimi i disegni dal tratto in continua evoluzione.La storia dalla scarsa complessità è compensata dall'ottima azione e dalle continue introspezioni e "perle di saggezza" dei personaggi. Nella speranza che la storia (e le saghe future) non siano infinite come quella degli Arrancar, continuerò a seguirlo certamente fino alla fine. (purtroppo non è possibile dare i mezzi voti,altrimenti un buon 8.5 lo avrebbe benissimo meritato,ma purtroppo al 9 pieno non ci arriva.)
Io lo consiglio per chi ha voglia di uno Shonen scorrevole e piacevole agli occhi e non si fa problemi di tipo economico per la lunghezza della serie. Sconsiglio l'anime che, con la sua (ahimè) noiosa lentezza, fa perdere almeno due o tre punti al titolo.
Grazie per la lettura e scusate se ho fatto degli errori,è la mia prima recensione, magari col tempo ci prenderò la mano!
un saluto a tutti!

Franzelion

Volumi letti: 48/74 --- Voto 7
Solitamente aspetto la conclusione di un manga per recensirlo, ma quando si ha a che fare con progetti di questa portata è meglio lasciar perdere, considerando anche che il caro Kubo ha intenzione di continuare questo fumetto per un'altra decina d'anni (e in quest'arco di tempo potrei anche passare a miglior vita, non si sa mai).
Mi sono deciso a scrivere una recensione in questo punto perché credo che è fin qui che sarebbe dovuto durare Bleach.

Allora, prima di tutto vorrei sfatare il falso mito che il manga dopo la prima saga inizierebbe a diventare "insensato" o che scadrebbe in modo abissale.
L'accusa che comunemente viene rivolta a questa seconda saga - denominata "Degli Arrancar" - è che essa manca di una storia e che gli scontri sono senza senso. Non sono assolutamente d'accordo con questo, ma procediamo con ordine, elencando pregi e difetti delle due saghe:

1- Saga della Soul Society: dopo una decina di volumi di presentazione (leggermente soporiferi) viene finalmente introdotta una saga degna di tale nome, quella della Soul Society. Qui Ichigo farà conoscenza per la prima volta con la maggior parte dei personaggi - tra vari capitani, sottotenenti e shinigami - con cui avrà a che fare per il resto del manga, almeno fin dove ho letto io.
È qui che nascono i primi combattimenti un po' più accattivanti, è qui che nascono i power-up da ambo le parti, è questa insomma la saga che dà finalmente un anima a questo Bleach, che era stato abbastanza anonimo fino ad ora.
Forse però, proprio perché è la prima saga, i combattimenti sono sì gradevoli ma niente di eccezionale, nel senso cioè che saranno un po' troppo lineari e prevedibili senza riserbare nessun grande colpo di scena.
Fortunatamente col numero 20 arrivano quelle rivelazioni, come un fulmine a ciel sereno, che scuotono tutte le fondamenta della trama e rialzano anche il livello dei volumi precedenti, per certi versi considerati noiosi a volte.
Così dopo un paio di volumi inizia la seconda saga.

2- Saga degli Arrancar e dell'Hueco Mundo: come dicevo all'inizio, questa saga viene accusata di non avere una storia e di procedere solo per combattimenti, e in effetti all'inizio l'impressione è proprio questa, cioè che i protagonisti non devono far altro che progredire lungo una scalata di scontri fino ad arrivare al boss finale.
Però pian piano, arrivando verso la fine, vengono svelati sempre più retroscena dei personaggi e della storia di base, rendendo quindi infine questa seconda saga non affatto da meno come trama rispetto alla prima, presentando magari più dettagli sul mondo di Bleach ma più forzati rispetto alla saga della Soul Society. Da questo aspetto quindi direi che si equivalgono o che sia un po' meglio la prima parte.
Ma questa seconda saga ha diversi pregi rispetto alla prima, che non vengono molto presi in considerazione: i combattimenti sono più interessanti e piacevoli da seguire, e sono meno lineari di quelli della Soul Society, presentando più colpi di scena.
Anche la sceneggiatura migliora, diventando meno pesante e molto più fluida; anche le entrate e i discorsi dei personaggi sono più d'impatto, questo grazie anche a una regia delle tavole più ispirata rispetto a prima.
A conti fatti quindi, la seconda saga ha più forzature nell'intreccio della storia rispetto alla prima, ma d'altra parte i combattimenti e i discorsi sono più ispirati e meno pesanti; insomma direi che la giocano ad armi pari, anche se personalmente ho letto con più piacere la seconda saga.

Ma cos'è in sostanza Bleach? Un classico shonen di combattimento a tutti gli effetti? La risposta è "sì", ma il pregio e il motivo del successo di questo manga è dovuto proprio al fatto che Kubo era ben consapevole di avere quelle carte in mano, e invece di cambiare qualche carta per prendere nuove direzioni, ha ben pensato di tenersi quelle e giocarsele al meglio, e a mio avviso questa è stata una scelta azzeccata, altrimenti sarebbe potuto essere "né qua né di là", facendo perdere carisma al suo manga.
Ecco, il "carisma", questo è un altro aspetto importante e caratteristico di Bleach: le entrate e i discorsi fighi e d'impatto qui sono all'ordine del giorno, direi che è soprattutto questo che conferisce una ragion d'essere a Bleach; e Kubo si è accorto questo fattore riusciva a svilupparlo meglio lui che altri mangaka, così ha giustamente pensato di elevarlo all'ennesima potenza, trovando qualcosa per cui distinguersi rispetto ad altri "classici shonen"; perché, come dicevo prima, i pregi di Bleach sono proprio il "montaggio" e la "regia", attraverso i quali riesce a rendere molto più dinamiche ed evocative certe sequenze che altri mangaka renderebbero invece sterili.

Però attenzione: l'unico pregio di Bleach non sono le "mazzate" e le "figherie", ma anche altro, altrimenti non darei un 7.
Bleach può vantare una buona storia (nel complesso), dei personaggi ben caratterizzati (con un ottimo background e varietà di carattere), e contenuti da non sottovalutare.
Sono infatti presenti spesso, attraverso power-up o flashback, mature riflessioni o anche metafore della vita... a questo proposito cito giusto l'ultima trasformazione di Ichigo, che corrisponde ad un'illuminazione spirituale a tutti gli effetti: ATTENZIONE SPOILER! Egli raggiunge la sua massima forza non "perdendo" il reiatsu, ma "abbandonandolo". E proprio in questo consiste l'illuminazione definitiva, cioè nel non ricercare continuamente la felicità ma semplicemente rifiutandosi di cercarla ad ogni costo, e quindi va abbandonata.
Oppure, poi: È naturale. Tensa Zangetsu non è che te stesso. Se l'accetti, quando ti trapassa è ovvio che non senti dolore"; queste parole che vengono rivolte ad Ichigo dal suo interno corrispondono a "È naturale. La vita rappresenta proprio te stesso. Se impari ad accettare tutto quello che scaturisce da essa, anche i suoi momenti dolorosi non ti scalfiranno - o comunque lo faranno di meno".
E infine, Ichigo stesso diventa Getsuga, che equivale a diventare una cosa sola con la vita o la natura circostante, stadio ultimo dell'illuminazione spirituale. FINE SPOILER
Anche per questi motivi dico che Bleach sarebbe dovuto finire qui, sarebbe stato un finale perfetto, ma sempre entro i limiti che questo manga si è imposto.
Sul combattimento finale, io direi che ha due facce: da una parte non c'è tutto quel mega combattimento e coinvolgimento e adrenalina che il lettore s'aspettava, d'altra parte però il finale è particolare e sicuramente meno stereotipato di quanto sarebbe stato nell'altro caso. Quindi considererei questo finale senza infamia né lode.

Dal lato grafico si deve dire che il tratto di Kubo è il migliore tra le "jumpate" attuali, perché più vario e conferisce maggior dinamicità ai personaggi. Lo stesso non si può dire per i combattimenti che, se nella prima saga erano fluidi quanto bastava - non troppo comunque -, nella seconda Kubo inizia a pasticciare e a confondere i movimenti, anche a causa di visuali più lontane o "strane" a volte; tecnicamente parlando quindi direi che la seconda saga pecca rispetto alla prima solo da questo punto di vista.

Concludendo quindi, Tite Kubo è un buon mangaka, che sa il fatto suo, l'unico problema è che si sia venduto a shonen jump e voglia allungare la storia oltre l'infinito, ma se questa è una sua colpa o degli editori, non c'è dato modo di saperlo - ad esempio, già fino ad ora, si vede chiaramente che almeno nell'ultima saga Kubo avrebbe potuto fare a meno di un paio di volumi di combattimenti un po' messi lì solo per far vedere.
E come al solito in questi casi, io sto nel mezzo: Bleach viene sia ingiustamente sopravvalutato dalla massa di otaku, sia ingiustamente sottovalutato dagli "anti-shonen" che credono di saperla lunga o dai fanboy di One Piece, ma quelli non fanno testo.
Considerando l'andazzo attuale delle enormi critiche che subisce, forse un pochino più sottovalutato che sopravvalutato.


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FredJoker

Volumi letti: 48/74 --- Voto 9
Bleach è un manga che si può definire "caciarone". Di trama non ne vedo una parvenza dal lontano numero 19, ma a me non importa, Bleach è un manga così burino e pieno di combattimenti spettacolari che non ci faccio caso! Come già accennato la trama cessa di avere un qualcosa di interessante verso il numero 20 , ma vi posso assicurare che dopo aver letto i volumi dopo non ci farete caso, ci sono combattimenti talmente rozzi e con power-up e capovolgimenti di scena che il vostro unico interesse non sarà come si potrebbe evolvere la storia, ma bensì come riuscirà questa volta Ichigo a sconfiggere il nemico di turno nonostante quest'ultimo sia all'incirca Dio... Ma state certi che Ichigo ci riuscirà! Ci riuscirà sempre! Ma parliamo francamente: cos'era alla fine Dragonball dopo Freezer? Nulla, combattimenti per vendere volumi, ed è esattamente questo che è Bleach.

Bisogna assolutamente parlare del disegno, che fino ai volumi 18-19 cresce notevolmente, per poi raggiungere una sorta di perfezione verso i volumi 27-28: i visi, le armi e i corpi sono rappresentati magistralmente; purtroppo di fondali se ne vedono pochi nell'Hueco Mundo.
I personaggi hanno tutti delle caratteristiche per cui vengono ricordati, anche se a volte sembrano essere creati solo per riempire qualche capitolo con uno scontro spettacolare. Ichigo è abbastanza piatto fin dal volume 20, invece i personaggi secondari ed i nemici a volte sono caratterizzati molto bene.

In sintesi, come già detto Bleach dal volume 20 si comporta come Dragonball dalla saga di Freezer in poi: tanti bei combattimenti, poca storia, tanto divertimento; e a me il divertimento mi basta, se devo pensare mi butto su altri manga! Se amate i manga di combattimento e power-up compratelo al volo!

TheWishKight

Volumi letti: 45/74 --- Voto 2
Cosa dire di Bleach? Escludendo il fatto che il titolo significa candeggina e il protagonista si chiama fragola (perché Ichigo significa fragola) è a mio parere un pessimo manga shounen, ma vediamo ora i motivi del mio giudizio.

Primo, la trama: la trama di Bleach è abbastanza semplice, Ichigo Kurosaki è uno studente in grado di vedere i fantasmi, ma tutta la sua vita cambia quando incontra Rukia, una ragazza shinigami che per salvare la sua famiglia da un hollow (sostanzialmente un'anima malvagia dalle fattezze mostruose) decide di trasferire i suoi poteri in lui. Da lì la storia si dipana in una serie di eventi che però porteranno solo ad una cosa: un numero infinito di combattimenti!

Secondo, i personaggi. Altro problema in Bleach sono proprio i personaggi: all'inizio pochi, caratterizzati, e con belle interazioni tra di loro, ma poi iniziano a piovere personaggi a catinelle; moltissimi personaggi vengono "buttati lì", Tite Kubo li fa comparire, li presenta un attimo e finisce lì. Per non parlare poi dei personaggi inutili, cioè che nella trama svolgono ruoli per cui sarebbero potuti essere sostituiti da qualunque altro personaggio.

Terzo, i combattimenti: questo punto non l'ho inserito perché i combattimenti di Bleach siano fatti male, anzi! I combattimenti in Bleach sono fatti molto bene, hanno solo 2 problemi: sono troppi e per qualche ragione oscura ci sono solo 1 contro 1. Ora, va bene che Tite Kubo non sa disegnare un attacco di massa o 2 contro 1, ma almeno non si giustifichi nel manga dicendo che è un combattimento per l'orgoglio e deve combattere da solo! Ma chi prendiamo in giro? Se un mio amico sta per essere ucciso col cavolo che lo lascio a schiattare come una bestia perché altrimenti ferirei il suo orgoglio!

In ogni caso questi sono fondamentalmente i motivi per cui ritengo Bleach un pessimo manga. Ah, dimenticavo il fatto che Tite Kubo disegna gli sfondi solo quando ci deve sbattere contro un personaggio, e che Bleach contiene la peggior doppia splash page della storia (Ichigo in mezzo alle due pagine, dove non si può vedere e il resto è bianco.)


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DaisukeKatashi

Volumi letti: 47/74 --- Voto 9
"Primi a scendere sul campo di battaglia e ultimi ad andarsene, primi a sanguinare e ultimi a morire." - Motto dell'11° Gotei

INTRODUZIONE
Bleach è un manga ideato e disegnato da Tite Kubo, famoso anche per il suo precedente manga ZombiePowder (sfortunatamente inconcluso). Il manga è considerato uno dei maggiori ed influenti manga shonen di questi ultimi dieci anni, insieme ad altri titoli ben noti come Naruto e One Piece. Il manga fonda le sue origini nel 2001, anno della pubblicazione sulla rivista Shonen Jump; conta attualmente 51 volumi ancora in corso. E la storia è assai lontana dalla fine (da alcuni sperata). Il manga ormai è noto a livello internazionale ed è uno tra i più apprezzati dai fanatici di shonen. Da Bleach sono stati tratti diversi videogiochi, serie anime e vari film, per non parlare di gadget di vario tipo. Il manga è attualmente pubblicato anche in Italia, dalla odiatissima Planet Manga (Panini Comics), la quale ha pubblicato i primi 47 volumi (fin ora), nella sua prima edizione, della quale sono stati ristampati diversi numeri (praticamente tutti i primi 30/35 volumi). Ovviamente per coloro che sono in grado di recuperare i volumi dell'edizione classica, la Planet ha avuto l'idea geniale di pubblicare una nuova edizione, chiamata Gold Edition. Questa edizione presenta diverse pecche, oltre alla grandezza esagerata del singolo volume ed il prezzo esagerato, per un prodotto di dubbia qualità. L'edizione originale del manga è l'edizione classica della Planet al prezzo di 3,90€ (ovviamente le ristampe costano di più, 4,50€), mentre il formato Gold va a costare 4,50€ a volume.

TRAMA
La trama si sviluppa in una realtà contemporanea, dove vediamo un giovane studente quindicenne, Ichigo Kurosaki, con la strana abilità di vedere fantasmi (abilità che verrà presa anche in altri moltissimi manga, tra cui Ga-Rei). La vita di Ichigo verrà radicalmente cambiata in seguito l'incontro con una Shinigami, Rukia Kuchiki. Durante uno scontro con un Hollow (Spirito maligno, anche se la descrizione è molto semplicistica), la giovane Shinigami viene gravemente ferita. Per proteggere la propria famiglia Ichigo Kurosaki si fa trasferire parte dei poteri della Shinigami, e ciò dona a Ichigo un nuovo quanto strabiliante potere: in definitiva Ichigo è diventato anche lui uno Shinigami, ed è riuscito così a proteggere la propria famiglia, eliminando l'Hollow. Durante il processo di trasferimento dei poteri qualcosa è andato storto e Ichigo ha assorbito tutti i poteri di Rukia, così diventando a tutti gli "effetti" un vero Shinigami, provvisto di kimono nero e spada ("Zanpakutō"). Da ora in avanti la vita di Ichigo non sarà più come prima. La trama riportata riassume un piccolo frammento di tutta la sua storia nel suo complesso, assai più ampia e complicata.

CONSIDERAZIONI
Bleach risulta essere veramente un ottimo manga a mio parere. La trama inizialmente parte a rilento, ma pian piano riesce ad evolversi in una maniera spaventosa, creando una valanga di colpi di scena. Il manga sa alternare con astuzia momenti divertenti a momenti di combattimento a veri e propri momenti di follia generale. Nel manga sono presenti un'infinità di personaggi, la maggior parte dei quali anche ben caratterizzata. Molti considerano Bleach un fallimento, ma questo proprio non me lo so spiegare. Trovo in Bleach un buon/ottimo shonen, non originalissimo, ma comunque assai godibile. Ovviamente è sconsigliabile la lettura del manga a coloro che non apprezzano il genere shonen di combattimento. Il tratto di Tite Kubo è veramente ben curato, sopratutto negli ultimi volumi. Bleach in definitiva si presenta come una buona lettura, non pesante, anzi assai piacevole e spensierata. Credo che il mio voto finale sia più che giusto ed equo. Il voto finale è un buon 9 tondo tondo.


 1
Draneth

Volumi letti: 40/74 --- Voto 7
Andrò dritto al punto. Bleach è un lavoro onestissimo, carino da leggere quando si ha voglia di vedere combattimenti "leggeri".
Poteva essere un capolavoro, ma non lo è.
Poteva essere una ciofeca, e non è nemmeno questo.
È un buon shonen, con i pregi e i difetti del genere, nulla più nulla meno.
Inizia molto bene (fino al volume 20 circa si meriterebbe almeno un voto in più), per poi calare e arenarsi con l'avanzare dei numeri, anche se tuttavia ti spinge sempre a voler vedere "come finisce quel combattimento" (perché alla fine anche la trama è a questo che si riduce).
Unica grossa grossa pecca i disegni poco ispirati, con fondali sempre e perennemente bianchi.


 7
Mx0 Cri

Volumi letti: 50/74 --- Voto 10
Uno dei più grandi manga di sempre, a mio avviso quest'opera di Tite Kubo rappresenta (e rappresenterà) una pietra miliare nella storia della fumettistica mondiale. Partiamo con ordine: il disegno è molto buono, divertente e ben delineato, e permette di apprezzare a pieno sia le battaglie che le battute grazie al cambio di stile apportato in maniera decisiva; la trama è quasi del tutto innovativa, prendendo spunto sia dai classici "jump" che dalla cultura popolare, per approdare in mondo tutto nuovo e avvincente, creando una storia fantastica capace di saper attirare ed appassionare una marea di persone.
Personalmente non capisco proprio quelli che giudicano questo manga bello solo fino alla Soul Socety, in quanto è solo dopo a mio parere che il manga passa da semplice bel manga a capolavoro, anche se c'è da dire che l'opera, a mio parere, è ancora molto distante dal suo completamento, e solo col tempo si riuscirà a vedere se sarà espressa in pieno, oppure no.


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monkey d........

Volumi letti: 47/74 --- Voto 10
Bleach, manga creato da Tite Kubo, è secondo me uno degli shonen più belli e coinvolgenti degli ultimi anni, manga tra i più amati e criticati al mondo. La storia parla di Kurosaki Ichigo, un ragazzo capace di vedere gli spiriti che diventa uno shinigami. La trama dopo una fase iniziale di presentazione dei personaggi entra nel vivo a partire dai numeri 6 e 7 con la saga Soul Society, che secondo me è una delle saghe più avvincenti mai viste in un manga di questo genere. Dopo la saga della Soul Society secondo molti Bleach diventa una schifezza, ma per me non è così. Certo le nuove saghe non sono all'altezza della prima, ma sono comunque in grado di tenere il lettore incollato alle sue pagine, o almeno questo è quello che è successo a me. I personaggi sono tutti fantastici, fighi e con poteri e power-up stupendi; i disegni sono davvero ben realizzati, difficilmente si può trovare di meglio nel panorama shonen. Consigliato a tutti gli amanti del genere!


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GIGIO

Volumi letti: 49/74 --- Voto 7
Bleach è un manga da dividere in due fasi a mio avviso. La fase iniziale probabilmente concepita dall'autore è molto interessante, i personaggi sono carismatici e anche tutto ciò che è movimento, come le battaglie o la stessa trama, è molto coinvolgente. Questo lo ha portato ad un successo planetario e quindi fa già capire che non lo si può liquidare con un 2, un 3 come se fosse il peggior manga di sempre. Ha moltissimi lati positivi, anzi nei primi 20 numeri direi che è tra i migliori shonen creati.

Poi però con il passaggio della Soul Society - dove ritengo io l'autore avrebbe voluto chiudere la narrazione - agli Espada ecc. il tutto diventa forzato e ripetitivo. Per ragioni commerciali il manga è tirato per le lunghe, un colabrodo che porta i protagonisti ad essere forzati, a recuperare raschiando dal barile situazioni campate per aria e volumi interi dove sono le onomatopee a farla da padrone più che i baloon. Pochi dialoghi, tra l'altro scritti male e concepiti peggio, e solo ed esclusivamente picchiaduro.

Quindi a mio avviso è un manga che si vede posizionarsi nella prima parte a ridosso del 10, diciamo 9, mentre nella seconda parte vicino al 4 o 5. La media per ora fa 7. Ma occorre una inversione di rotta immediata, devi riprendersi altrimenti come per gli altri il mio voto calerà verso l'insufficienza.


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byakuran

Volumi letti: 45/74 --- Voto 8
Dvvero difficile giudicare questo manga. Bleach è stato il mio primo manga. Lo consideravo un capolavoro. E almeno fino al numero 20 lo è stato. Personaggi carismatici, bei disegni, ottimi siparietti comici, colpi di scena niente male e una trama, seppur non originalissima, molto solida. Poi è calato tantissimo, con una seconda saga identica alla precedente, con l'aggiunta di altri, troppi personaggi, che, seppure fighissimi, non sono stati approfonditi come quelli comparsi dall'inizio delle avventure di Ichigo e co.

Ormai Bleach ha perso appeal, lo leggo per inerzia, sono solo tanti combattimenti e poche svolte nella storia. Prima avvertivo una sorta di frenesia durante la lettura, volevo sapere cosa sarebbe successo dopo. Era emozionante. E allora perché ho dato un voto così alto? Perché ho iniziato a leggere gli spoiler e adesso <b>
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
</b> è iniziata una nuova saga che pare diversa da quanto visto fin'ora e che mi sta conquistando e mi sta riportando all'epoca in cui amavo questo fumetto; ho di nuovo curiosità di leggere i capitoli settimana dopo settimana. Ovviamente è appena iniziate ed è quindi presto per dire che Bleach sta ritornando al suo antico splendore ma, diavolo, è sulla buona strada. <b>[FINE SPOILER]</b> Do quindi 8 sulla fiducia, sperando (e le premesse ci sono tutte) che la stella di Bleach torni a splendere come e più di prima.


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Mati

Volumi letti: 45/74 --- Voto 7
Non sono il primo e non sarò nemmeno l'ultimo a dirlo, oramai Bleach ha stufato, sarebbe dovuto finire molti numeri fa; oramai ha perso quell'alone di mistero e novità che un tempo possedeva. Purtroppo è così, ed è giusto anche che lo sia, quando una cosa fa fare grandi incassi perché smetterla?

Non starò qui a raccontare la trama che oramai tutti sanno, volevo più che altro soffermarmi sul perché o no scegliere quest'opera.
I pro ovviamente sono l'azione e la simpatia che non mancano mai, i personaggi ben caratterizzati e i colpi di scena. Tutto questo era vero fino a una ventina di numeri fa, ora tutto è ripetitivo, si può già prevedere cosa succederà nei due o tre volumetti successivi, continuano a spuntare personaggi creando non poca confusione in chi magari comperando il suo sacrosanto volumetto al mese e non leggendolo dal primo numero all'ultimo tutto d'un fiato, non riesce subito a metterne a fuoco l'identità.

Parlando del disegno posso dire che a me personalmente non piace molto durante le scene di combattimento, bankai e mosse speciali varie esclusi, in quanto li trovo molto ben fatti e scenografici.
Altro punto favorevole è la potenza del nemico, in pochi manga un nemico è così potente da riuscire a sbaragliare più volte i suoi oppositori e a prendersi gioco di loro, forse anche questo mi spinge ad andare avanti nella lettura, prima o poi Ichigo lo accopperà!

In conclusione il manga mi ha stufato, ma perché non finirlo? Penso che Kubo abbia le capacità di far ritornare la storia quel capolavoro che fu nei primi 20 volumetti, facendolo ritornare degno di quel nome che molte persone gli affibbiarono, capolavoro.
Voto 7, ma rinviato comunque ai prossimi numeri, quest'opera potrà essere valutata solo quando sarà conclusa.


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¬Frankie³

Volumi letti: 47/74 --- Voto 7
Fino al capitolo 424, cioè al capitolo in cui Tite Kubo doveva fermarsi con la storia, penso sia stato in assoluto uno dei migliori manga da me letti, davvero fino a quel capitolo Bleach mi ha entusiasmato moltissimo. Kubo ha messo in piedi un capolavoro secondo me.
Però dopo il capitolo 424 mi sono cadute veramente le BIP. <b>[Attenzione, possibili spoiler!]</b> Sempre la solita solfa del personaggio che perde i poteri e li riguadagna, poi li perde e ridiventa mille volte più forte. Una oscenità unica che a mio parere ha rovinato il manga, che fino a quel momento per quanto mi riguarda avrei inserito di diritto tra la top ten dei manga più belli della storia.
<b>[Fine spoiler.]</b>

Io consiglio comunque di leggerlo perché ne vale assolutamente la pena, un mix di personaggi dotati di un carattere veramente unico e disegnati con molta cura e fantasia dal maestro Kubo.
A mio parere il manga però doveva sempre finire a quel famoso capitolo, lasciando l'amaro in bocca (come tutti i manga) e un alone di mistero davvero unico.

ward-ed94

Volumi letti: 45/74 --- Voto 10
<b>[Recensioni accorpate.]</b>

Per inventare questo manga ci voleva proprio un genio! Bleach è una bomba, c'è poco da dire, o forse tanto. A mio parere è uno dei migliori shonen disponibili in questo momento, infatti in America è uno dei manga più venduti e popolari, e in Giappone ha venduto più di settanta milioni di copie.
I disegni sono in assoluto tra i migliori in circolazione per questo genere, con combattimenti affascinanti e avvincenti fino all'ultimo e con delle gag divertenti. I personaggi sono a mio parere fantastici e hanno tutti dei power-up inimmaginabili che li rendono powerful, ma sono soprattutto dei fighi, nel senso che hanno stile, vedere per esempio Grimmjow, uno dei miei personaggi preferiti.

La storia si potrebbe dire che fino al numero 21 era uno spettacolo, ogni volta che finivi un volume rimanevi a bocca aperta e ti veniva voglia di prenderne un altro senza mai fermarti come se fosse un'ossessione. Ora, per un motivo che non ho ancora capito, si sente spesso dire che Bleach dalla fine della prima saga, cioè quella della Soul Society, sia diventato un manga banale, ma a me non sembra minimamente che sia così, anzi, è strabiliante che sia riuscito ad andare avanti così bene nonostante tutto. Certo, l'inizio era una figata, ma trovo che Kubo riesca tuttora a mandare avanti bene la trama, e comunque secondo me riuscirà a riscattarsi da qualche ovvio calo.

Io non ce l'ho con nessuno ma ho letto le critiche di questo manga e vorrei dire alcune cose:
1- potrà avere delle ricadute e dei buchi nella storia (anche se per me non ce li ha) ma stiamo parlando di un ragazzo giovane che è riuscito a fare un'opera allucinante e riesce tutt'ora a mandarla avanti.
2- Bleach in America è uno dei manga più venduti e popolari, e in Giappone ha venduto più di settanta milioni di copie.
3- Troppi scontri in questo manga? A casa mia gli shonen sono quasi tutti pieni di combattimenti quindi è ovvio che ce ne siano tanti, in più sono fatti da dio secondo me.
4- Ormai si sa che la fine di un manga o di una parte di storia non è mai molto bella.
5- Ichigo amante della giustizia? Ma per favore!
6- Per quanto mi riguarda è la prima volta che vedo un cattivo così potente e questo mi è piaciuto perché per una volta il "bene" è davvero in svantaggio.
7- Che senso ha comprare un manga solo per criticarlo? Si può proseguire per un po' per vedere se ti piace, poi smettere se si è stufi.

Spero di non aver offeso nessuno, le mie sono solo riflessioni. Comunque consiglio questo capolavoro a tutti gli amanti dello shonen.

Utente10893

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Utente10893

Volumi letti: 45/74 --- Voto 8
Penso che per fare un manga di molti volumi bisogna essere veramente bravi. Probabilmente perché si rischia di arrivare a momenti in cui mancano colpi di scena. Ma questo in un manga come Bleach succede poche volte e comunque può anche capitare. Trovo che Bleach abbia personaggi ben disegnati e con caratteri diversi ma tutti affascinanti per qualche particolare. Amo i combattimenti e sicuramente Bleach riguardo a ciò non lascia a bocca asciutta. Non mi trovo quindi d'accordo con chi ha dato valutazioni molto basse. Un manga può piacere o no ma dare voti come 2 ad un manga di successo mondiale mi sembra stupido. Non amo i manga troppo lunghi ma Bleach un bell'8 se lo merita tutto a mio parere.

Ryuk 10

Volumi letti: 48/74 --- Voto 10
Bleach è un manga nato dalla matita del mangaka Tite Kubo.
Non mi trovo d'accordo con certe persone che criticano Bleach per la trama o dicono che dal numero 21 in poi Bleach ha un calo, a me piace sempre di più e secondo me non è calato. I disegni sono stupendi e anche i personaggi sono fatti benissimo. Per non parlare dei combattimenti che, anch'essi, sono disegnati benissimo, curati e con delle scene spettacolari.
I personaggi sono ben caratterizzati alcuni di più, e alcuni meno ma comunque ben fatti.
In conclusione Bleach è un manga veramente ben fatto e da non perdere per gli appassionati degli shonen poichè lo reputo il miglior shonen che abbia mai letto, senza nulla togliere a DragonBall che rimane sempre il numero uno nella storia.


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.:FlygonX:.

Volumi letti: 48/74 --- Voto 8
Ho scoperto Bleach dopo che alcuni miei amici mi avevano consigliato di vedere l'anime. E devo dire di non trovarmi d'accordo con la maggioranza delle persone che lo reputa un pessimo manga.
I disegni sono i migliori che abbia mai visto in un manga di questo genere, penso che il livello di disegno che ha Kubo sia veramente molto elevato.
La storia dei primi 20 volumi è qualcosa di eccezionale, mentre dal 21esimo in poi perde molto, ma rimane comunque discreta. Punto debole sono i personaggi, molti ma troppo superficiali, spesso sembrano essere lì solamente per riempire un capitolo e molti altri tra un volume e un altro spariscono senza che si sappia che fine hanno fatto. Per il resto però continuo a reputare Bleach uno dei migliori shonen del suo tempo e ne consiglio vivamente la lettura se si apprezza il genere.

Sommobuta
Sommobuta

Volumi letti: 48/74 --- Voto 4
Bleach sarebbe potuto essere un capolavoro assoluto, decisamente migliore di Naruto e, sotto certi aspetti, anche di One Piece. Per quanto mi riguarda, Kubo è uno degli illustratori migliori che il panorama nipponico offre. E per me disegna molto, ma molto meglio di Kishimoto e di Oda.
Però l’ho chiamato illustratore, e non mangaka. Perché Bleach, dal numero 21 in poi, si regge in piedi solo grazie a dei disegni superbi. E al giorno d’oggi, una “narrazione” fatta esclusivamente di disegni, se non è supportata – ovviamente – da una storia solida, è inutile e controproducente. Ma andiamo con ordine.

Bleach è (stato) un manga in continua evoluzione. I primi 3 numeri dell’opera sono una brutta copia di Yu degli Spettri. La leggenda vuole che Kubo avesse avuto l’intenzione di lasciare la serie ma che, ricevuta una lettera di Toriyama che lo spronava a perseverare nel suo lavoro, si sia rimboccato le maniche e abbia deciso di tenere duro. I risultati sono sotto agli occhi di tutti. Dal numero 4, Bleach cambia radicalmente sia lo stile della narrazione che la storia. E dal numero 7, svolta completamente.

Io stesso ammetto che Bleach dal numero 7 al numero 20 è un buonissimo prodotto che offre una piacevole lettura: c’è avventura, ci sono (alcuni) buoni personaggi, c’è mistero, c’è suspance, ci sono un paio di sottotrame interessanti e c’è un colpo di scena eccellente (e shockante) che conclude in modo perfetto la saga della Soul Society. Bleach mi piaceva anche di più di Naruto perché per certi versi era la naturale evoluzione dello shonen classico trasferito però in una dinamica narrativa moderna.

I guai però cominciano dal numero 21, e sono guai pesanti, dato che non fanno che acuire alcuni problemi che facevano già scricchiolare l’opera.
Se possiamo sorvolare sul fatto che la trama di fondo della seconda parte di Bleach è assolutamente IDENTICA a quella della prima, non si può sorvolare sui personaggi che popolano questo manga.

In Bleach ci sono decine e decine e decine di personaggi buttati a caso, tutti stereotipati e solo vagamente sviluppati. La maggior parte di loro sono inseriti nella storia “tanto per”, non hanno niente da offrire al lettore (se non noia) e non servono minimamente allo svolgersi della storia. Senza contare che i personaggi che dovrebbero avere un certo rilievo e un certo spessore vengono sistematicamente eliminati dall’autore in una manciata di capitoli, se non proprio in un singolo capitolo (quando invece a personaggi inutili di cui sopra – penso agli ex espada e agli ex primera – vengono dedicati volumi interi). Ma andiamo nello specifico.

Della “cricca” di Ichigo, a parte Ichigo stesso, l’unico che viene leggermente approfondito come personaggio è Ishida. Gli altri servono solo per fare scena. Penso, su tutti, a Chad. Praticamente un personaggio inutile, uno di quelli che si ama come si potrebbe amare un soprammobile tarlato e polveroso. Senza contare tutti i millemila personaggi del Gotei 13. Gli unici sviluppati in maniera decente si contano sulle dita di una mano. E sono Kenpachi, Byakuya, e Renji. Il resto serve solo all’autore per creare scene fighe, la maggior parte delle quali nemmeno ci vengono mostrate, come per esempio Kyoraku/Ukitake contro Yamamoto.

E che dire dei Vizard, degli Espada e di Aizen?

I Vizard: altra gente inutile, messa lì solo per dare un power up a Ichigo.

<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Gli Espada: come accennato sopra, Kubo ci mostra combattimenti inutili con gli ex-primera, dedicandogli volumi interi salvo poi dedicare un solo capitolo cruciale ai combattimenti degli espada principali, i numeri 1, 2 e 3. Chi è al pari col Giappone nella lettura del manga, sa come sono andate a finire le cose.

E per quanto riguarda Aizen, poi, nel leggere quello che è successo, a tutti i lettori sono cadute braccia. Kubo ha commesso lo stesso identico errore che ha commesso Hiroyuki Takei, ovvero ha creato un cattivo estremamente forte e imbattibile. Non sapendo come uscire dall’impasse, ha dovuto per forza di cose ricorrere a un deus ex machina forzatissimo, risultando così veramente, ma veramente pietoso. Senza contare che di punto in bianco sono resuscitati personaggi a tutti gli effetti morti in battaglia.
<b>[Fine spoiler.]</b>

Ecco perché dico che Bleach è diventato una schifezza. Non mi piace più perché, a mio avviso, Kubo, tanto quanto Kishimoto con Naruto, è venuto meno a quel patto che un autore, quando comincia un’opera (sia essa un fumetto, un film, un telefilm o un libro), è tenuto a rispettare, rifilandoci un prodotto involuto, abbozzato e divenuto scadente. Ovviamente sono mie considerazioni personali (e sottolineo personali), che non intendono urtare la sensibilità di chi queste opere le ama e continua ad apprezzarle.

<a href="http://www.sommobuta.com/2010/10/naruto-e-bleach-cronaca-di-una_08.html">http://http://www.sommobuta.com/2010/10/naruto-e-bleach-cronaca-di-una_08.html</a>


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berserkomane

Volumi letti: 48/74 --- Voto 7
Il punto di forza di questo manga secondo me sono i combattimenti e i poteri incredibili dei personaggi. Se non sussistessero questi due pregi Bleach sarebbe veramente un fumetto scadente e questo perché la storia, l'ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi sfiorano quasi il ridicolo.

Parlando della trama (che inizialmente poteva essere interessante), Bleach ruota attorno a Ichigo Kurosachi, un ragazzino in grado di vedere gli spiriti, che un giorno incontra la shinigami Rukia Kuchiki, la quale, durante un combattimento contro un hollow (spirito maligno) rimane gravemente ferita e passa i suoi poteri al ragazzo in modo che quest'ultimo possa sconfiggere il mostro e che diventi a sua volta uno shinigami; da qui prenderanno il via gli eventi di tutto l'arco narrativo. Questa, come ho già detto sebbene all'inizio possa entusiasmare per la particolarità dei poteri degli shinigami, che usano spade fighissime e tecniche altrettanto fighe in combattimento, a lungo andare diventa scadente e ripetitiva.
L'ambientazione invece è secondo me sbagliata e poco si addice ai personaggi che, anziché in un mondo contemporaneo, li vedrei molto meglio in un contesto medioevale. La caratterizzazione di questi invece è alquanto malfatta, tanto da renderli in molti casi insopportabili e pesanti.

Infine però il mio voto è sette perché, bene o male, questo manga mi ha saputo intrattenere grazie ai combattimenti fenomenali, al fan service e al divertimento.


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Snaxe

Volumi letti: 44/74 --- Voto 7
Bleach è un bel manga, non c'è che dire, i personaggi sono abbastanza studiati e diversi uno dall'altro. È però il "classico manga", nel senso che la storia è sempre quella e si aggiorna solo alla fine di una saga. I disegni non sono un granché, mi piace il modo in cui sono disegnati i personaggi ma vengono tralasciati troppi dettagli, ad esempio gli sfondi, quando ci sono delle scene di dialogo lo sfondo è quasi sempre solamente bianco e anche se possono sembrare piccolezze contano.

La trama è abbastanza piatta, ma conta che perde raramente di serietà e questo è sia un elemento a favore che a sfavore:
- è un elemento a favore perché visti i temi trattati non sarebbe opportuno e rischierebbe di fare la fine di Soul Eater, secondo me un disastro come manga
- è un elemento a sfavore perché il manga col tempo diventa pesante, e in quelle rare scene divertenti l'unico personaggio è l'orsetto Kon (quasi sempre con le sorelle di Ichigo o Don Kanonji).
Nel complesso i due elementi, comunque, si equilibrano abbastanza e si rendono "notabili" (<---NB non so se esiste questa parola) solo da persone particolarmente pignole (come me). Le storie narrate, anche se abbastanza piatte, sono piacevoli soprattutto l'ultima saga che è particolarmente avvincente.

Un altro elemento a sfavore sono quelle smielate che ci sono durante il manga con annessi dialoghi di alcune pagine e quelle immagini tra un capitolo e l'altro come a voler rendere i personaggi, sia shinigami che umani... bhe, non so come definirlo, ma secondo me vuole renderli "cattivi", e sarà qualcosa di personale ma mi invogliano soltanto di più a girare pagina. Non mi piace neanche il fatto dei titoli in inglese. Non so perché ma mi danno fastidio.

Anche se ho dato più elementi a sfavore che a favore ero addirittura indeciso se dare 7 o 8, ma comunque lo ritengo un buon manga, degno di appartenere alla mia collezione.
Belli sia l'anime che il manga, anche se, come al solito, l'anime è pieno di saghe filler, inutili come un semaforo in GTA.

ireikotzu

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ireikotzu

Volumi letti: 43/74 --- Voto 5
Non definirei Bleach con le stesse parole che hanno utilizzato alcuni detrattori, però più o meno sono del loro stesso parere.
Come ogni opera anche Bleach può essere criticata perché non esente da difetti, sebbene comunque abbia i suoi innegabili pregi. Fatto sta che comunque non è un'opera, per quanto mi riguarda, eccezionale; non lo definirei come un cosiddetto manga "must read" per gli appassionati del genere shounen.

Ho trovato la storia piuttosto interessante fino alla fine della Soul Society sebbene i primi episodi, e soprattutto i primi volumi del manga, fossero fin troppo stereotipati perché li ritenessi appassionanti. La storia ha cominciato a coinvolgermi dal rapimento di Rukia e da lì fino alla fine della prima saga.
A ben vedere Kubo non inserisce nulla di nuovo nel panorama dei manga d'azione e combattimento in questa serie, però, secondo me, è stato in grado di prendere elementi ormai davvero comuni e donar loro una connotazione personale che in un certo senso li rendesse unici. I personaggi presentati nella prima saga ad esempio sono stati utilizzati bene ai fini di una macrotrama. Il problema infatti secondo me sta dopo.

Kubo ha realizzato una nuova saga utilizzando come incipit sempre il rapimento di un'amica del protagonista e questo, ovviamente, sa tanto di "già visto", soprattutto se si parla sempre della stessa opera. Tutti i personaggi fino a quel momento sfruttati improvvisamente scompaiono nel loro ruolo di secondari per poi riapparire improvvisamente, essere riutilizzati e scartati nuovamente solo per il gusto di farli partecipare alle nuove battaglie. Battaglie tra l'altro che non contengono nessun colpo di scena se non la dimostrazione di un power-up spettacolare da parte del personaggio protagonista di una determinata azione, quelle stesse battaglie che si protraggono per tanti capitoli e poi si risolvono, quando i "buoni" sono ormai stremati, feriti mortalmente e privi di ogni forza spirituale con un unico colpo finale perché le parole di qualcuno hanno sempre un effetto rinvigorente sul combattente in questione.

Ripensando alla prima saga quindi non si può che fare i paragoni ed effettivamente ci si può rendere conto facilmente che anche la prima saga è stata così fin dal suo inizio. Uno schema ripetitivo si addice a Bleach in maniera particolarmente adeguata e prevede un evento scatenante a cui segue un potenziamento dei protagonisti i quali sconfiggono i nemici. Questo schema viene poi riproposto moltissime volte e soprattutto molto rapidamente, e ciò contribuisce a creare nel lettore/spettatore l'idea di personaggi potentissimi, più di quanto non fosse già stato mostrato prima quando sono stati utilizzati precedentemente, e tutto senza fornire alcuna spiegazione plausibile.
La macrotrama si riduce quindi enormemente perché subissata da una lunga serie di combattimenti che hanno davvero dell'incredibile sotto ogni punto di vista.

Insomma, considero Bleach come uno dei manga più sopravvalutati del momento insieme a Naruto, ma soprattutto, insieme a quest'ultimo, uno dei manga che meritano meno, tra tutti, il successo di cui godono. Bleach inoltre lo comparo molto più facilmente ad un Dragon Ball dei giorni nostri, con personaggi diversi ma basi sempre uguali, combattimenti continui e piccoli pretesti per portare avanti una trama alla fine inesistente.


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DankoDeadZone

Volumi letti: 43/74 --- Voto 8
Narutonarutonaruto... Periodo nero per Naruto ai quei tempi, e quindi ero desideroso di un nuovo manga in cui si pestassero come matti. I miei amici mi consigliarono Bleach. Il primo numero non mi colpì molto, con una storia abbastanza semplice però non scontata. Mi ripromisi di andare avanti, ma ovviamente non lo feci per mesi. Quando lo ripresi, il manga cominciò a essere davvero interessante.

Ichigo Kurosaki, un normale studente con la normale abilità di poter vedere gli spiriti, un giorno si ritrova in stanza una Shinigami, una dea della morte,alla ricerca di uno spirito maligno denominato "Hollow". Per una serie di avvenimenti, la Shinigami viene quasi fatta secca, e la famiglia di Ichigo rischia di esser squartata viva. L'unica soluzione è che Rukia, la Shinigami, trasferisca una parte dei suoi poteri a Ichigo, finendo però per trasferiglieli tutti, rimanendo a secco. Ora Ichigo deve imparare a essere un buon Shinigami, mentre Rukia aspetta il ritorno dei propri poteri.

Inutile dire che la cosa avrà conseguenze che, oltre a essere inaspettate, fanno tutte parte di un piano studiato dall'antagonista per il suo atto finale. Infatti ciò che all'inizio sembrava una trama deboluccia, diventa un minestrone con un sacco di spunti interessanti e abbastanza ingegnosi, cose che ti fan rabbrividire per l'ingegnosità dell'Antagonista, ma anche di Kubo stesso. Ottimo design, ottimo disegno, ottima storia che però a lungo andare potrebbe rischiare di essere un pochino ripetitiva.

Tite Kubo mi sembra voglia far durare questa serie per 10 anni, è una vetta non poco difficoltosa per una storia, ma visto ciò che c'è a disposizione, mi sa che ha ancora molti altri spunti su cui lavorare. Una serie ben fatta, da seguire, anche se un po' lunghetta.


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minomale

Volumi letti: 20/74 --- Voto 8
Ho deciso di prendere questo manga perché ho pensato che se un manga di shonen jump è così famoso un motivo dovrà pur esserci. e allora eccomi qui a recensire BLEACH di Tite Kubo.

La storia parla del "solito" ragazzo, Ichigo, che dopo aver ricevuto (rubato?) i poteri alla bella ragazza di turno, Rukia, si ritrova ad essere uno shinigami, ovvero dio della morte, a caccia di hollow, spiriti malvagi.
Purtroppo la trama a tanti può dare l'idea di qualcosa di già visto, però in realtà andando più avanti nella storia la faccenda si fa un attimo più complessa. In mezzo ai combattimenti (davvero tanti, ma a me piace così) qualche bel colpo di scena salta fuori. Inoltre anche se i combattimenti sono molti non risultano MAI caotici, anzi sono molto ben caratterizzati.

In sintesi
STORIA: 8. Come già detto può risultare un deja-vu ad alcuni; comunque a me piace parecchio.
DISEGNI: 8. Davvero molto curati i personaggi e i combattimenti, le espressioni dei personaggi trasmettono i loro stato d'animo perfettamente; anche se ogni tanto le vignette sembrano spoglie per la mancanza di sfondi.
EDIZIONE: 8. Normalissima edizione classica.
CONCLUSIONE: 8. Un manga dalle grandi potenzialità che a me piace parecchio. Ovviamente non è a livelli stratosferici però secondo me se l'autore riesce a sviluppare ancora più a fondo i personaggi e la trama ne verrà fuori un bel manga.
Insomma, consigliato a chi cerca un manga non troppo impegnativo a livello di trama ma decisamente ottimo a livello di combattimenti!


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Rebecca B.

Volumi letti: 20/74 --- Voto 5
Un vero peccato. Una storia che avevo iniziato a leggere on-line qualche anno fa, e che ancora certe volte vado a sbirciare fino a che punto è arrivata. Partiamo dalla trama: vista e stravista, ma comunque un genere che può sempre piacere, a seconda dell'abilità che l'autore dimostra nel sviluppare propri personaggi. Ed è qua che a mio parere c'è la grande pecca di Bleach: i personaggi.

I cattivi? Carne da macello. Basti pensare che i dieci avversari più forti della storia, a parte ovviamente quelli che dovranno fronteggiarsi con il protagonista, sono sconfitti in una media di tra capitoli a testa. Praticamente, sebbene citati in continuazione, hanno un ruolo così insignificante che il lettore non riesce neanche a figurarseli come "avversari", ma come riempitivi, messi lì per dare qualcosa da fare allo spropositato numero di personaggi. Ecco, il numero di personaggi. Troppi, veramente troppi, tanto che Kubo è capace di presentarteli in un capitolo e poi di non farteli vedere più per i successivi cento. Ma se questo fatto mi da fastidio, la cosa che proprio non sopporto sono i cosiddetti "buoni". Insopportabili, a partire dal protagonista e dalla compagna Orihime (una delle ragazze che ho odiato di più in un manga). Ichigo diventa fortissimo nel giro di pochi capitoli, mentre altra gente deve farsi un fondo tanto per riuscire ad arrivare agli stessi obiettivi. Buoni che devono vincere perché... sono buoni, punto. Non perché siano più forti, o intelligenti, ma semplicemente perché appartengono alla parte "giusta".

Alcuni aspetti positivi però li ha: il disegno, che mi ha sempre soddisfatto ma mai impressionato, e i primi volumi, dove la storia era leggera ma comunque non stancava, come invece ha fatto dopo, dove è scaduta moltissimo. Insomma, la solita serie infinita, incoerente in molti punti con la sua stessa trama, ma che piace ad un pubblico giovane che apprezza le mazzate e i power-up.


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Franco.V

Volumi letti: 47/74 --- Voto 8
<b>[Attenzione, contiene spoiler]</b>

Bleach è stato pubblicato nel 2001 da Shonen Jump ed è tutt'ora in corso. Che dire? Se è entra sempre nella top 3 delle vendite, significa pur qualcosa!

Appena ho visto l'anime me ne sono innamorato all'istante, e ho subito iniziato a comprare il manga. Il manga di Bleach è a mio avviso molto bello ed emozionante, ci sono tantissimi scontri (forse perfino troppi!), mentre per quanto riguarda la trama appassiona, anche se devo ammettere che negli ultimi tempi sta risultando un pochino ripetitiva. Infine un aspetto che personalmente ritengo una "pecca": in Bleach non ci sono mai colpi di scena per riguardanti la morte di personaggi principale, sopravvivono sempre tutti e a qualsiasi ferita! Per il resto secondo me è perfetto, i disegni sono bellissimi e, cosa più importante, si capisce sempre quello che sta succedendo, tutto questo grazie alla bravura del Mangaka come illustratore.

Bleach, come ripeto, mi ha fatto emozionare molto e tutt'ora lo fa, ma sopratutto mi ha coinvolto nella storia leggendolo, specialmente nella Saga della Soul Society, davvero fantastica! Ultimamente sto vedendo che è un po' calato, vediamo come si svolge la storia. Vorrei concludere dicendo una cosa: "Grazie Tite!"


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Black Phoenix

Volumi letti: 47/74 --- Voto 7
Bleach è un manga che negli ultimi anni ha riscosso un notevole successo sia in madrepatria che all'estero, anche in Italia. Su Shonen Jump, rivista giapponese sulla quale è pubblicato da anni, è sempre riuscito ad ottenere ottime posizioni in classifica, solitamente è in top 3.

Il punto di forza di questo manga è il combattimento, che predomina in assoluto. La trama è abbastanza interessante, anche se non completamente innovativa. La storia però, con il passare del tempo, diventerà abbastanza ripetitiva e potrà risultare anche noiosa. Inizialmente è proposto un bel set di personaggi ben disegnati e caratterizzati. Dal 20° volume in poi il numero dei personaggi aumenterà sensibilmente ed a causa di questo, altri, anche importanti, passeranno in secondo piano (esempi: Chad e Rukia). I disegni sono accattivanti, quasi aggressivi. Il tratto di Tite Kubo migliorerà sempre di più, l'unica pecca è la frequente assenza degli sfondi.

In molti considerano Bleach un capolavoro, altri lo considerano un'opera mediocre. Sicuramente questo manga rientra nella categoria degli shounen sopravvalutati, ma assolutamente non può essere considerato mediocre.
Note positive: presenza di tanti personaggi interessanti, tanta azione e combattimento, disegno accattivante.
Note negative: eccessivo power-up, personaggi poco approfonditi, ripetitività della storia e dei combattimenti.


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Francy09

Volumi letti: 43/74 --- Voto 6
<b>[Attenzione, questa recensione contiene spoiler!]</b>

Caro Bleach, che mi combini? Ti sei perso per strada alla Soul Society, sei calato molto per me. Ormai questo è diventato un normalissimo manga come tanti altri, non ha più niente di speciale, è molto ripetitivo e spesso anche noioso. Si può mai stare 24 ore su 24 a combattere, dalla mattina alla sera? Ci sono solo combattimenti su combattimenti. Non si vedono più scene emozionanti, il rapporto tra Ichigo e Inoue si è risolto in nulla di fatto, lo stesso per Rukia, personaggi importanti come Chad sono lasciati al caso. Devo dire la verità, gli Espada mi sono piaciuti, ma a parte quello non mi colpisce più come prima. Ichigo è visto troppo come un Dio, in realtà è solo un quindicenne che si presenta alla Soul Society, chissà chi si crede di essere. Batte Shinigami di alto grado, con anni e anni di esperienza alle spalle come ad esempio Ikkaku (che però si trattiene) e Renji, per non parlare di Kenpachi e Byakuya. Bleach sul piano del disegno resta ottimo, anzi, è persino migliorato, ma storia è scesa a picco, speriamo almeno che finisca in modo decente.

KubrickForever
KubrickForever

Volumi letti: 20/74 --- Voto 1
Quando una serie fa successo in tutto il mondo vorrà pur dire che, sotto sotto, qualche qualità nascosta ce l'ha. Ecco, Bleach è l'eccezione alla regola perché io qualità in questo putridume di manga non ne ho vista proprio. Il sig. Kubo non si degna nemmeno di dare una trama al suo fumetto già dopo i primi volumi, inserisce personaggi a fiumi giusto per aumentare il numero dandogli caratterizzazioni pessime - ma giusto a quelli più importanti, perché i minori sono privi di carattere. Lo schema della "storia", se così si può definire, è la copia spudorata de I cavalieri dello zodiaco di Kurumada, di cui Kubo fa sempre sfoggio in peggio.

Ah, poi vogliamo parlare degli sfondi di Bleach? Mi correggo, vogliamo parlare della mancanza di sfondi? Centinaia di combattimenti e mai uno sfondo, tutto perennemente bianco. Squallido a dir poco, mi accodo a chi dice che questo è un manga per ragazzini. Io ho comprato una trentina di volumi su ebay, e da poco li ho rivenduti senza leggere i restanti.

haru44

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haru44

Volumi letti: 43/74 --- Voto 10
No, no e no! Non è possibile che Bleach, un manga così bello e che fa del disegno e dei combattimenti ben inseriti nella trama il suo vanto, sia oggetto di critica proprio su questi ultimi! Questo, per quanto mi riguarda, è uno di quei rari shonen che partono col piede giusto e continuano a crescere in meglio. Certo, ha avuto dei punti morti durante una saga in particolare (che non cito per eventuali spoiler) ma chi non ne ha mai sofferto di queste cose? Anche il grande One Piece, il mio preferito, ha avuto un momento di cedimento, ma è naturale, può succedere, e Bleach è un manga fresco, forte di disegni eccezionali ed una trama solida e intrigante, tanto che non stanca mai, e i combattimenti non vanno mai come ci si aspetta. Un manga che si rivolge principalmente ai ragazzini, ma può piacere anche a giovani adulti e persone mature. Bleach è tutto questo. Provate a leggerlo!


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Mark D. Ace

Volumi letti: 36/74 --- Voto 2
Un manga per chi non è veramente appassionato di manga... un fumetto per ragazzini, per capirci.
La trama viene appena accennata nei primi volumi, poi l'intero manga si perde nel nulla quasi totale: combattimenti, combattimenti, combattimenti, combattimenti, shinigami, combattimenti, hollows, combattimenti, combattimenti e.... noia. Tanta tanta noia.
I disegni sono scarsi. D'accordo, i personaggi sono ben disegnati, hanno un buon chara, e le scene di combattimento (guarda caso) sono piuttosto chiare. Ma gli sfondi? Spesso Kubo si dimentica per pagine e pagine dell'ambiente circostante e fa combattere Ichigo & co. nel bianco più totale, nel nulla assoluto. Non do 1 a quest'opera solo per rispetto delle persone a cui è piaciuto. In una parola: sopravvalutato. Peccato.


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Matt

Volumi letti: 42/74 --- Voto 10
Bleach è un manga creata dal mangaka Tite Kubo. In Giappone Bleach è pubblicato sulla rivista Shōnen Jump dal 2001, ed è tuttora in corso. In Italia il manga è distribuito dalla Panini Comics. Bleach è uno delle maggiori serie di successo di questo momento con una serie animata, film, OAV, videogiochi.

<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
La trama vede come protagonista Ichigo, un ragazzo che riesce a vedere gli spiriti. Una sera però vede Rukia, una shinigami, cioè una dea della morte, che, rimasta ferita, decide di trasferire metà dei suoi poteri nel ragazzo. Ma il ragazzo assorbe tutti i poteri di Rukia, diventando così uno Shinigami. Rukia però viene condannata dagli altri shinigami per aver trasferito i suoi poteri, e Ichigo, con i suoi amici Chad, Ishida e Inoue decide di entrare nella Soul Society (luogo dove stanno gli Shinigami) per salvarla. Inizia così uno scontro fra i ragazzi e i capitani e i luogotenenti delle 13 compagnie. Parallelamente uno dei capitani, Aizen, cospira alle spalle degli altri, rivelandosi per il cattivo che è. È aiutato inoltre da altri due capitani, Gin Ichimaru e Kaname Tōsen. Loro così fuggono dalla Soul Society e arrivano nell'Hueco Mundo. Aizen si allea così con gli Arrancar che potenzia con l'Hougyoku, del quale è entrato in possesso. Anche Ichigo e alcuni capitano raggiungono i nemici ed inizia una battaglia con Aizen e gli arrancar. La squadra di Ichigo verrà "sostenuta" dai Wizard.
<b>[Fine spoiler.]</b>

A molte persone questo manga potrebbe non piacere, ma a me fa impazzire. La trama è molto avvincente. I disegni sono eccezionali e molto curati. I personaggi, che sono molti, sono meravigliosi, ognuno con particolari abilità, diversi segreti e diverse caratteristiche. In conclusione è un manga stupendo che consiglio vivamente!


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speeddan

Volumi letti: 43/74 --- Voto 10
Se qualcuno pensa di trovare in Bleach il solito shonen di combattimenti, leggendolo scoprarà che sta sbagliando di grosso.
Bleach narra la storia di Kurosaki Ichigo, che sin dalla tenera età è capace di vedere gli spiriti; un giorno si presenta in camera sua una shinigami, Kuchiki Rukia, il cui compito è condurre le anime dei defunti alla Soul Society e di purificare gli Hollow, anime maligne trasformatasi in mostri dopo la morte. Quella sera appunto un hollow, attirato dalla potente forza spirituale di Ichigo, attacca casa sua e i suoi famigliari, Rukia stessa viene ferita e per salvare la sua famiglia Ichigo è costretto a condividere i poteri di Rukia e diventare lui stesso uno shinigami. L'hollow è sconfitto, ma qualcosa è andato storto: Ichigo ha infatti prosciugato i poteri di Rukia e quindi ora costretto ad assisterla nel suo lavoro di dio della morte.

Tite Kubo mostra il suo tratto elegante e particolareggiato, crea personaggi interessanti ognuno con il proprio spessore, facendoli muovere in una storia che non si concentra solo nei combattimenti, ma che coinvolge con intrighi e colpi di scena. Capolavoro.


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SpiderTony88

Volumi letti: 42/74 --- Voto 8
Bleach è uno Shonen molto avvincente sia per i disegni, che piace guardare mentre si legge, sia anche per la storia.
La storia scritta da Tite Kube è ambientata ai giorni nostri, ma unisce quella che è la normalitàal mondo degli Shinigami, alias Dei della morte, e ad una vita dopo la morte.

La storia è incentrata sulle avventure del quindicenne Kurosaki Ichigo. Il ragazzo, grazie alla sua abilità di vedere i fantasmi, incontra la shinigami Rukia, molto importante perché sarà grazie a lei che Ichigo diventerà uno sostituto shinigami. Per questo Ichigo, diventato shinigami, dovrà difendere le persone dall'attacco degli Hollows, le anime dannate.
Andando avanti con la storia il ragazzo incontrerà molti personaggi importanti, che lo aiuteranno a diventare più forte e che lo faranno maturare molto; fra i tanti personaggi principali, oltre Ichigo e Rukia, sono: la compagna di scuola Orihime Inoue, il compagno ed amico Yasutora Sado e il Quincy Uryu Ishida.
La storia è molto avvincente e andando avanti con la storia sarete sempre invogliati alla lettura.

I disegni, a parer mio, sono ben fatti, rispecchiano molto bene le regole del disegno, che sono la profondità, prospettiva e proporzioni.

Il manga, qui in Italia, è pubblicato dalla casa editrice "Planet Manga". Detto questo si capisce che, andando avanti con il tempo la reperibilità dei numeri diventa molto scarsa. Il primo numero è stato pubblicato qui in Italia nel Maggio 2006 e, la casa editrice, ha variato il periodo di uscita da mensile a bimensile.
Il manga ha la copertina con carta semi-rigida ed è costituito da 180 pagine circa. Le pagine sono in bianco e nero ed il prezzo di copertina è di 3.90 euro; questo però per quanto riguarda la prima edizione. La ristampa costa invece 4.50 euro, anche se però ha lo stesso numero di pagine.

Oggi possiamo trovare quattro edizioni della serie, la prima con il formato standard dei manga e dal prezzo di copertina di 3.90, la ristampa in edizione limitata dal prezzo di copertina di 4.50 euro, l'edizione gold al prezzo di copertina di 4,50 e l'edizione gold deluxe al prezzo di copertina di 5.90 euro.


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Smooth Criminal

Volumi letti: 28/74 --- Voto 8
Bleach è uno shounen a tutti gli effetti. Questo perché ricco di combattimenti e molti personaggi carismatici e ben caratterizzati. Sono proprio questi secondo me i maggiori punti di forza di quest'opera, insieme ovviamente ai disegni abbastanza buoni di Tite Kubo, autore di questo manga.
La storia è ben raccontata e costruita, anche se a volte cade nei soliti cliché dei vari shounen, ma questo è solo un piccolo particolare assolutamente trascurabile.
Consiglio a tutti di provare a leggere almeno i primi numeri di quest'opera solo per capire il perché è così famosa e apprezzata in tutto il mondo, tanto da diventare una delle tre più vendute ed attese insieme a One Piece e Naruto.
A me nel complesso piace abbastanza, e lo consiglio ai fan del genere, o a chi vuole avvicinarsi per la prima volta ad uno shounen. Buona l'edizione italiana ed il rapporto qualità/prezzo.


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Lollo1000

Volumi letti: 40/74 --- Voto 10
Uno dei migliori manga degli ultimi tempi.
Dopo aver visto qualche puntata dell'anime ho deciso di comprare i manga, è disegnato benissimo, i combattimenti sono ben realizzati, e le dinamiche sono di facile comprensione. Sicuramente un aspetto che mi ha colpito è il gran numero di personaggi ben caratterizzati, nessuno di loro trascurato, infatti ognuno ha un ruolo importante nella storia. Inoltre la storia è molto veloce e non ci sono momenti noiosi. Bisogna riconoscere a Tite Kubo il merito di tenere sempre alta la tensione nella storia, è questo che fa rimanere incollato il lettore alle pagine! Lo consiglio vivamente a tutti!


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Shadow

Volumi letti: 34/74 --- Voto 7
<b>[Attenzione, possibile presenza di spoiler.]</b>

L’opera di Taito Kubo in patria ha ottenuto un successo enorme tanto da collocarlo insieme a Naruto e One Piece fra i tre big della Weekly Shounen Jump, una delle più famosa e longeve riviste settimanali di manga pubblicate in Giappone. All’inizio non è neanche male, anzi piuttosto bello e interessante, ma con proseguo si lancia in caduta libera andando a scemare sempre di più, almeno secondo la mia opinione.

La trama gira attorno alle vicende di Ichigo Kurosaki, un ragazzo dotato della particolare abilità di poter vedere i fantasmi delle persone defunte, e Rukia Kuchiki, una shinigami “Dio della morte”. I due si incontrano mentre quest’ultima è intenta a dare la caccia ad una sorta di spirito malvagio chiamato Hollow. Durante lo scontro contro questo spirito Rukia, ormai ferita gravemente, pare dover avere la peggio e soccombere, tuttavia decide, anche contro la sua apparente volontà, di passare una parte dei suoi poteri al ragazzo, il quale accetta l’accordo per poter proteggere la propria famiglia dal mostro. Purtroppo nel processo di trasferimento di poteri qualcosa non va come Rukia aveva previsto, e la totalità dei suoi poteri passa a Ichigo che diviene un vero e proprio shinigami. Da quel momento in poi la ragazza rimarrà accanto a Ichigo per assicurarsi che svolga il lavoro al suo posto, avendo lei perso, al momento, i poteri.

Questo è praticamente l’incipit della storia, poi dopo una serie di combattimenti con alcuni Hollow nella città di Karakura dove vivono, si ha poi l’inizio della saga della Soul Society, che è la parte migliore di tutto il manga e si conclude intorno al ventesimo volume. Questa saga vede Ichigo costretto ad andare nella Soul Society, il luogo dove vivono gli shinigami per salvare Rukia, che era stata rapita e condannata a morte per aver passato i propri poteri ad un umano. Si incontreranno capitani, vice capitani e molti altri personaggi in cui il Gotei 13 è strutturato. Assisteremo a scontri davvero molto belli e avremmo anche dei buoni colpi di scena. Tuttavia dopo questa saga ci sarà il nulla, almeno per me, solo un’accozzaglia di combattimenti, spesso immotivati e soprattutto che non tengono conto di quello che successo prima. A parte quella manciata di capitoli sul passato della Soul Society, venticinque volumi pressoché evitabilissimi e che rovinano quello che c’era stato prima.

Kubo ha mostrato di essere bravo a creare un bel po’ di bei personaggi, e di essere davvero bravo a disegnarli, ma di sicuro non è in grado a gestirli nel contesto di una trama più ampia, molti infatti risultano inseriti a forza e senza un reale motivo. Probabilmente se si limitava ad un opera più breve avrebbe potuto tirare fuori qualcosa di molto buono, ma volendo andare troppo per le lunghe perde molto.
Sei e mezzo sarebbe il voto che secondo me merita, ma visto che il mezzo voto non si può dare, voglio essere buono e dargli mezzo voto in più per la saga sul passato, e perché alla fine mi piacciono un sacco dei personaggi partoriti dalla sua matita.


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monkey d. luffy

Volumi letti: 40/74 --- Voto 10
Bleach è un manga straordinario, che sta riscuotendo grande successo in patria come nel mondo. La storia è molto bella, sopratutto la saga della Soul Society, davvero stupenda, credo di essere l'unico viste le critiche ma a me ancora appassiona. Il tratto di Tite Kubo è spettacolare, originale e innovativo, credo che difficilmente troverete di meglio per il genere; i personaggi sono stupendi, tutti super forti e super cool, con poteri bellissimi e impressionanti, davvero ben caratterizzati, non esiste il personaggio stupido o quello serio, ma tutti all'occorrenza possono essere stupidi, forti o impulsivi, ma soprattutto sono fighi, con power-up assurdi che lasciano il lettore a bocca aperta. Un voto a parte se le meritano le frasi dell'autore che si trovano a inizio volume. Bleach è stupendo un manga che appassiona, che lascia a bocca aperta il lettore dopo ogni combattimento, e con frasi che una volta lette fanno gridare al lettore "Vai Ichigo!".


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Akrasyel

Volumi letti: 39/74 --- Voto 7
Ovviamente questo è un manga che non ha alcun bisogno di presentazioni, ma anche io ho voglia di spendere alcune parole per dire ciò che penso dell'universo creato dalla mente di Tite Kubo. Inizialmente la storia non mi colpì molto. Infatti si trattava del solito ragazzino diverso da tutti e con almeno un genitore all'altro mondo che riesce a vedere i morti. Nonostante questa trama non molto fantasiosa decisi di comprare il primo volumetto di questo manga. Inizialmente né i disegni né la trama mi colpirono molto. Successivamente decisi comunque di comprare il secondo volume, spinto dalle buone critiche che questo manga continuava a ricevere. Col proseguire della storia assistiamo ad una crescita di tutti i personaggi, e ad una trama che aumenta di spessore capitolo dopo capitolo. Anche l'autore matura con la sua opera, infatti notiamo una maturazione incredibile del tratto, che diventa molto pulito e definito, adattandosi perfettamente alla storia. Nei volumi successivi si nota anche l'evoluzione dei combattimenti, che inizialmente non erano altro che un'accozzaglia confusa di shinigami e hollow. Anche il tratto dell'autore aiuta i combattimenti nella loro maturazione, rendendoli ben definiti e privi della confusione iniziale. Dopo la bellissima saga della Soul Society, tutto ciò che questo manga ha di buono va a farsi benedire. Entrano in scena personaggi del tutto privi di un qualsiasi spessore psicologico, chissà come il nostro protagonista, una volta messo a terra in fin di vita, trova sempre il modo di vincere tramite una specie di evoluzione o tirando fuori il suo potere nascosto. I combattimenti diventano insulsi, infatti l'autore dà spazio a chiunque, e certo, se inizialmente era una buona cosa, successivamente da fastidio non trovare più il protagonista. Insomma un ottimo manga, non privo però di difetti. Sperando che sensei Kubo torni agli antichi splendori di inizio saga, il mio verdetto è 7,5.


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Belial_89

Volumi letti: 39/74 --- Voto 7
Ho iniziato a leggere questo manga per un motivo assurdo: nella recensione del primo numero c'era scritto che Ichigo Kurosaki ama i Bad Religion, gruppo hardcore-punk che adoro, e che invece suo padre ascoltava i Social Distortion, altro gruppo che amo. Soltanto questo sapevo di questo manga, e l'ho ritenuto sufficiente. Poi, nella "tragedia", ho scoperto una buona sorpresa.

Tragedia: odio i manga lunghi. Odio Dragon Ball, Naruto, One Piece e tutti ciò che gli somiglia. Odio i manga che non hanno una vera logica, dove la psicologia dei personaggi varia a seconda del momento, dove la loro forza e capacità varia a seconda dell'avversario e odio il buonismo esagerato. Tutto ciò mi ha fatto detestare Bleach, dove queste "particolarità" strabordano. Non troverete un senso logico dettagliato a quello che leggete, ci sono infinite domande senza risposta. Se siete lettori attenti i "ma perché?!" si sprecheranno. Bleach è un frullato di cose già viste, spesso scontato e banale, ricco di pagine inutili, ripetitivo e tante altre cose brutte che non ripeto, visto che lo dicono tutti i commenti della pagina, MA...

Sorpresa! Non ho ancora rivenduto Bleach, ma anzi mi reco in fumetteria ogni due mesi e continuo a leggerlo. Ma perché? Perché tutto ciò che di ripetitivo c'è, tutto ciò che avete già visto in altri manga a mio avviso è fatto meglio.
Il vanto di Bleach è uno soltanto, che però tiene in piedi tutto il manga: i personaggi, la struttura del loro carattere e anche quello smielato buonismo che straborda da loro.
Ci si rispecchia nei personaggi, si fa il tifo per loro (buoni o cattivi non fa differenza), speri nel colpo di scena, che puntualmente non arriva, ma si entra comunque nel vivo della storia. C'è fomentazione, c'è un'emozione che Bleach sa regalarti, nonostante palesi il suo modo di farlo, talvolta infantile, talvolta banale. Ma il fine ultimo è un voto sopra la sufficienza, quindi Bleach porta a casa il risultato, in un modo o nell'altro.

Light

 7
Light

Volumi letti: 40/74 --- Voto 5
Il terzo dei "grandi shounen".

TRAMA
Praticamente inesistente.
Il solito ragazzo buono riceve dei super poteri con cui combattere il male.
Intorno a lui si forma un gruppo di super eroi che deve difendere gli ignari e innocenti terrestri dal Male.
L'unico arco che mi è piaciuto è stato quello del salvataggio di Rukia, poi il nulla, ripetitività a non finire.

DISEGNO
Abbastanza chiaro e buono, ha il pregio di far capire bene al lettore come stanno procedendo i combattimenti, cosa che in altri manga è spesso confusa.

PERSONAGGI
Il cardine instabile su cui si regge tutta l'economia di Bleach; i personaggi sono cosi importanti che l'autore ha paura a farne morire anche uno solo!
Tutti creati per essere carismatici e per appassionare il lettore: le donne belle e formose, gli uomini fighi con spade giganti.

CARISMA
Effettivamente a Bleach non manca il carisma per tenere incollato il lettore, ma con una trama cosi ripetitiva può accalappiare solo un pubblico adolescenziale.

CONCLUSIONI
Un manga che mi ha lasciato l'amaro in bocca, un buon incipit sprecato per creare un clone di Dragon Ball... ma i cloni di Dragon Ball vanno a ruba, quindi forse ha fatto bene.
La cosa che ho detestato di più è stata che il protagonista, nonostante abbia cominciato a combattere da un mese al massimo, riesca a battere nemici che si allenano da 100 (cento) anni per combattere contro giganti super potenti.


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giorgio13

Volumi letti: 43/74 --- Voto 8
<b>[Attenzione spoiler]</b>
Ho commesso l’errore di leggere Bleach molto superficialmente, quindi non ho goduto appieno l’avvincente storia che Tite Kubo ci vuole raccontare; avevo infatti apprezzato solo la dinamicità ed energia dei moltissimi combattimenti, che costituiscono ovviamente la struttura principale di questo shonen, però non vi avevo trovato molto altro, quindi mi chiedevo come avesse fatto a diventare un grande successo internazionale. Dopo averlo riletto tutto con più attenzione, ho capito che il punto di forza di questo fumetto è l’abbondanza di personaggi variegati molto ben caratterizzati, che con i loro atteggiamenti eccessivi e imprevedibili e con il loro grande carisma hanno fatto appassionare i fan di tutto il mondo.

Riguardo alla struttura della storia, questa si può dividere facilmente in saghe distinte: nei primi 8 volumi vengono presentati i personaggi principali e la loro lotta contro gli hollow nel contesto scolastico-cittadino del quartiere Karakura; dal volume 9 al 20 i nostri eroi si avventurano nella Soul Society; dal volume 21 al 27 si ritorna in città, dove vengono presentati i Vizard (ibridi shinigami-hollow) e gli Arrancar (ibridi hollow-shinigami); dal volume 28 al 35 i nostri eroi combattono nell’Hueco Mundo, il mondo degli hollow; il volume 36 è un piacevole stacco dalla frenesia della battaglia per fare un salto di 110 anni nel passato della Soul Society; dal volume 37 in avanti gli scontri nell’Hueco Mundo vengono alternati con gli scontri a Karakura.

La storia era partita bene e aveva raggiunto il suo apice nella saga della Soul Society, poi però inizia a calare sempre di più, non nel ritmo che è sempre incalzante, ma come contenuti, perché ripete gli stessi schemi narrativi presentati in precedenza; i rapporti di forza, per come erano stati presentati prima, vengono in parte stravolti, e poi dei combattimenti, che mi aspettavo epici, si sono poi rivelati deludenti. L’aspetto migliore di questo manga è, come ho detto prima, la presenza di moltissimi personaggi molto particolari e molto ben riusciti: come non nominare tra gli shinigami la letale Soifon, il cinico e spietato Gin, il cieco Tosen con la sua idea distorta della giustizia, il fanatico della battaglia Kenpachi, lo scienziato pazzo Mayuri. Gli espada poi andrebbero citati tutti, vista la loro peculiare e geniale caratteristica di rappresentare ognuno un aspetto della morte.

Il disegno mi piace molto, soprattutto perché molto retinato; le inquadrature a volte sono proprio azzeccate tanto da coinvolgere appieno nel combattimento.
Il capitolo che mi è piaciuto di più è l’indimenticabile 162 “the black moon rising” nel volume 19 interamente a colori; non c’è ancora stato un capitolo così appassionante; non a caso Bleach raggiunge il top proprio nei volumi 18-19-20.

Io reputo che il viaggio che Rukia fa nel mondo dei viventi sia come un viaggio nel tempo; in fondo lei viene da una società che si potrebbe definire a tutti gli effetti medievale, dove i più forti e i nobili dominano sugli altri, dove solo se si diventa shinigami si può sperare di ottenere un minimo di rispetto e considerazione: infatti le anime che raggiungono la Soul Society vanno a finire nel Rukongai, e più sono povere, più finiscono lontano dalla Seireitei, il luogo dove vivono gli shinigami; basta vedere la condizione di Rukia e di Renji prima di diventare dei soldati: erano costretti a rubare per poter sopravvivere; o ancora peggio quella di Kenpachi, a cui si presentavano solo due alternative, uccidere o essere ucciso.
A me questa società non sembra proprio il paradiso! A maggior ragione quando la povera Rukia viene condannata a morte per un crimine leggero.
Per fortuna Ichigo e i suoi amici faranno di tutto per impedire un simile evento; Ichigo dopo un durissimo combattimento riesce persino a convincere Byakuya, fratello adottivo di Rukia, che la legge è ingiusta e che deve essere cambiata, a maggior ragione se quest’ultimo è suo fratello, un nobile e per di più un Capitano (quindi ha una grande influenza in tutta la Soul Society). Byakuya spiega che non era contrario all’esecuzione di sua sorella perché era conforme alle leggi, infatti aveva giurato di non trasgredirle più poiché lo aveva fatto in passato sposando Hisana (la vera sorella di Rukia), che non era nobile (questo passaggio, oltre a essere veramente toccante, mi ha fatto subito pensare ai romanzi sulle convenzioni sociali di Jane Austen). Il dibattito tra Yamamoto, Kyoraku e Ukitake riguardo alla legge individuale e universale mi è piaciuto moltissimo e mi ha fatto riflettere. Se a ciò si unisce l’argomentazione di Ichigo con Byakuya sul fatto di combattere per cambiare le leggi ingiuste, si vede quale sia la sacrosantamente giusta ideologia dell’autore; e anche se può sembrare un messaggio scontato, per me non lo è più di tanto, e poi si sa: reperita iuvant.

Per concludere questo lunga recensione dico che Bleach si prospetta nonostante tutto come un buon prodotto nel suo campo (shonen); lo consiglio prevalentemente ai maschietti o alle femminucce che amano veramente tanto l’azione, ma soprattutto a chi abbia molta pazienza e tempo perché si prospetta un’opera molto lunga, visto che ha all’attivo ben 43 volumi e non sembra che finirà presto.


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Golconda

Volumi letti: 38/74 --- Voto 6
Non ho molto da dire più di quanto possano aver detto altri prima di me. Questa serie mi ha emozionato e coinvolto almeno per tutto il primo arco di storia relativo alla Soul Society... poi è cominciato il "Drammo di Kubo", ovvero l'incapacità di eliminare qualsivoglia personaggio, sia esso negativo o positivo, dalla storia. Mi auguro di cuore che l'ultimo arco (relativo ad Aizen) si chiuda in maniera soddisfacente e con un po di "sane" morti... troppa carne al fuoco caro Tite. Grande Autore e grandi idee, peccato pecchi nello sviluppo.


 3
quivix

Volumi letti: 37/74 --- Voto 6
Ho iniziato ad interessarmi a quest'opera quasi due anni fa e devo essere sincera all'inizio mi piaceva molto, sempre nell'arco del fumetto adolescenziale e non certo un capolavoro ho sempre apprezzato la dinamicità dei disegni, trovato intrigante il mondo e la trama tratteggiata da Kubo e goduto degli abili cambi di registro tra comico e drammatico che questa serie offre.
La nota dolente che ha fatto crollare l'affetto che nutrivo per Bleach è la banalità della storia, e non da poco, sin dalla fine dell'arco dedicato alla soul society, un susseguirsi noiosissimo di combattimenti privi di qualunque patos, alcuni concettualmente copie di quelli già affrontati contro gli Shinnigami con solo qualche spruzzo qua e la del vecchio pepe.
Perciò se vi apprestate alla lettura di Bleach tenete presente che quello che vi sembra oro si trasformerà inevitabilmente in piombo.


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frantzeskainer

Volumi letti: 42/74 --- Voto 9
Penso che questo manga non abbia bisogno di presentazioni; lo ritengo un capolavoro. I disegni sono la fine del mondo, la storia è buona, poichè la saga della soul society è stupenda... mentre quella del hueco mundo un po' sottotono. Naturalmente non può meritarsi 10 poichè resta comunque nei canoni del genere shounen senza uscire più di tanto dagli schemi, dando una qualche sorta di novità.. Lo consiglio caldamente agli appassionati del genere shounen.


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lady84

Volumi letti: 10/74 --- Voto 6
Questo manga si apre, a parer mio, in maniera simpatica, presentando il protagonista, Ichigo Kurosaki, e soprattutto la sua particolare ed inquietante facoltà. Questi infatti, pur sembrando all'apparenza un ragazzo come tanti altri, riesce a vedere i fantasmi. Ben presto il nostro simpatico protagonista si ritroverà a far fronte all'attacco di uno spirito maligno, un hollow, che irromperà nella sua abitazione, mettendo serio pericolo di vita tutta al famiglia di Ikigo. Fortunatamente nel tentativo di sconfiggere il grosso hollow subentrerà uno shinigami (un dio della morte) di nome Rukia. La ragazza però si rivela presto non all'altezza del compito, e deve ricorrere all'aiuto di Ikigo, donandoli (senza volerlo) tutti i suoi poteri, e trasformandolo a sua volta in uno shinigami a tutti gli effetti.
Da qui partiranno le avventure di Ikigo, inizialmente abbastanza canoniche e strutturate ad episodi qusi autoconclusivi, con apparizioni sporadiche di mostri (sempre gli hollow) qua e la, ed Ikigo che si ritrova a dover svolgere il ruolo che precedentemente era di Rukia, che ora non possiede più alcun potere. Durante questa prima parte del manga faranno la loro graduale comparsa un vasto ventaglio di personaggi, che si faranno anch'essi protagonisti spesso di alcune vicende soprannaturali. Ben presto le cose si complicheranno però, infatti il gesto di Rukia non è stato accolto di buon grado dei suoi capi... senza rivelare troppo sulla trama, Ikigo e la sua combricola si ritroveranno a dover assolvere ad un gravoso ed importante compito niente popò di meno che nell'aldilà!
...ed è qui che io ho abbandonato il manga. Infatti da questo momento in poi si è fatta chiara quella che sarebbe stata la linea guida futura di tutta l'opera: potenziamenti dei poteri e mazzate a non finire. Sinceramente questa impostazione non mi ha assolutamente entusiasmato, e dopo un paio di volumi ho semplicemente abbandonato il manga senza neanche preoccuparmi di vere come andava a finire la saga.

I disegni son gradevoli in tutto il manga, diciamo che per uno shonen siamo su un buonissimo livello. A volte però gli senari mi sembrano un po' spogli, ed anche nello stile dei personaggi c'è (soprattutto all'inizio) una certa monotonia.

L'edizione è la solita senza infamia ne lode da edicola, quindi non mi dilungo granché, solo raccomando di ignorare, ovviamente, l'edizione Gold, che offre un rapporto qualità prezzo scandaloso.

Insomma uno shonen che personalmente ho trovato banalotto da un certo punto in poi... ma forse potrebbe piacere ai più proprio per quegli elementi che in me hanno causato repulsione... non so, se vi piacciono i combattimenti potreste adorarlo, altrimenti lasciatelo perdere tranquillamente, c'è di meglio in giro.


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LightLife

Volumi letti: 20/74 --- Voto 10
-RECENSIONE SAGA SOUL SOCIETY-

C’è chi lo considera truzzo,
C’è chi lo considera stupido,
C’è chi lo considera bambinesco,
C’è chi lo considera inconsistente nella trama,
C’è chi lo considera inconsistente nei personaggi,
Una cosa è certa… è FIGO!

Perdonatemi per questa piccola introduzione che più fanboy non si può. Ognuno ha dei punti deboli ed il mio è proprio Bleach… lo adoro!
L’intro serve però a far capire che non sarò assolutamente obiettivo in questa recensione. No, non è vero cercherò di essere più analitico possibile, mi soffermerò solo sulla saga della Soul Society e successivamente preparerò le altre.

Prima di leggere Bleach è importante capire una cosa: è uno shonen puro. Ci sono quindi una marea di scontri, c’è il valore dell’amicizia, c’è il buonismo ed ogni altro ingrediente che mamma Jump inculca a tutti gli autori. Con l’introduzione ho proprio voluto sintetizzare quelle che sono molte opinioni riguardanti Bleach, molte però figlie di un incomprensione. Se si vuole apprezzare Bleach lo si deve concepire esattamente per quello che è: un opera leggera di divertimento e passione. Non si può valutare Bleach utilizzando metri di misura tipici di altri tipologie di manga perché semplicemente non avrebbe senso.

Una cosa è certa... è FIGO!

Questa che apparentemente può sembrare un frase detta da una ragazzina ad un concerto in realtà vuole esprimere un concetto più profondo. Dicendo figo si deve intendere “esagerato” perché tutto in Bleach è esagerato: il numero di personaggi, gli scontri, i power Up, i salvataggi in extremis, i discorsi, la bellezza dei personaggi; tutto è tirato al massimo come un elastico in procinto di essere lanciato in aria ed è proprio questo che è Bleach. Come un elastico all’inizio parte dal basso, i primi numeri infatti non risultano niente di eclatante, ma questi servono per far arrivare il manga a vette straordinarie.
È esagerato in tutto, è un manga ricco di adrenalina che ti fa venire voglia di gridare, sprizza energia, entusiasmo e passione da ogni singolo foglio. Molti però ne criticano questo aspetto, attaccano la sua esagerazione considerata figlia di incompetenza dell’autore. Ma cosi come esistono manga che volutamente mantengono toni più pacati e rilassati, cosi Bleach si pone l’obiettivo di entusiasmare il lettore. Senza alcun dubbio è questo l’aspetto che più apprezzo dell’opera, ed è l’aspetto in cui Tite riesce alla perfezione. Per fare questo ovviamente molte volte deve superare la logica, come per i power up continui, ma se questo serve a raggiungere il suo obbiettivo allora ben vengano.

Venendo alla trama questa è ben articolata e nella saga della Soul Society è uno dei pezzi forti del manga. La storia è ricca di colpi di scena, e quello finale è assolutamente inaspettato ed imprevedibile. La percezione che tutta la vicenda sia manovrata da una mano invisibile è labile e diventa sempre più forte nel corso degli eventi, portando il lettore a coinvolgersi e a cercare spiegazioni.
Se questo è valido nei volumi dal 7 in poi, non lo è per i primi volumi che al contrario presentano pressoché episodi slegati apparentemente gli uni dagli altri, ma che in realtà sono fondamentali per introdurre i personaggi. Se all’inizio può sembrare un manga come tanti, con il passare dei volumi acquisisce un carisma sempre maggiore fino ad arrivare all’esplosione vera è propria.
Come ogni buon shonen alcuni elementi come i valori dell’amicizia, del bene, la determinazione sono presenti ma modernizzati. Kubo prende spunti da parecchi manga ma riesce a dare agli stessi una forza nuova. Consideriamo i 13 capitani assolutamente ripresi dai Gold di Saint Seiya, tuttavia al contrario del manga sui Saint agli stessi viene dato più spazio e più carattere (e qui i fan dei cavalieri me ne diranno di tutti i colori). La caratterizzazione non viene tanto dalle parole ma soprattutto dall’aspetto, dagli sguardi e dagli atteggiamenti.

E veniamo qui all’altro punto di forza: i disegni. Bleach riesce a staccarsi completamente dagli altri manga per lo stile innovativo, non si parla solo di raffigurazioni di corpi e visi ma soprattutto di costruzioni delle tavole. La tavola è resa in modo estremamente dinamico, le inquadrature contribuiscono infatti a dare un netto senso di movimento, la regia è fortemente cinematografica.
Lo stile del disegno è bellissimo, gli abiti, le espressione e lo stesso chara è molto innovativo e capace di esprimere quella tensione e passione che solo questo manga riesce a comunicare. Ogni personaggio comunica con il lettore e non lo fa con i dialoghi ma lo fa con le sue espressioni, queste valgono molto più di mille parole. Si pensi a Kyoraku, è facile capire il tipo dal suo sguardo, si pensi ad Aizen, non ho mai visto in un altro manga qualcuno che trasmetta cosi tanta pace e tranquillità come lui, si pensi a Komamura che nonostante sia una bestia riesce ad essere molto espressivo.
A chi legge Bleach io infatti consiglio di farlo con tutta calma e osservare attentamente ogni singola tavola, perché cosi l’esperienza del manga si moltiplica e la passione che viene creata cresce a dismisura

Ovviamente per essere obiettivi, come ho detto all’inizio, è importante anche cercare i punti di debolezza. A mio avviso se lo si considera come uno shonen non sono molti. Della prima parte della serie si è già detto, vorrei però sottolineare che ci sono alcune volte artefatti a livello di trama non sempre condivisibili (tipo: il personaggio A per raggiungere i suoi obiettivi sceglie la strada più complicata), anche il fanservice è presente e non parlo di ragazze formose che, dai, sono sempre ben accette, ma molte volte di scontri non sempre utilissimi. Si tratta però di elementi fondamentali per garantire quell’esplosione di passione che è Bleach.

In definitiva io lo considero un prodotto estremamente divertente e soprattutto emozionante, da tempo un manga non riusciva a coinvolgermi cosi, Bleach trasmette tanta passione ed energia e per uno shonen è un punto di forza ineguagliabile.
Il voto che gli do è un 9 meritatissimo ma siccome sono fanboy di Bleach gli do 10 cosi si alza le media... ah ah ah ah! Vabbe' rido soltanto io...
Il futuro, dai commenti che leggo, non è roseo. Le opinioni sulle saghe successive non sono proprio buone, ma se riprendiamo la metafora dell’elastico mi sembra anche normale. Quando un prodotto raggiunge la sua vetta, matematicamente torna a scendere. Io spero che non sia cosi comunque ve lo dirò nelle prossime recensioni. Quindi ci si sente alla prossima puntata.

ZANGETSU! Scusate, scusate... è l’energia che mi ha trasmesso...

giorgio13

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giorgio13

Volumi letti: 42/74 --- Voto 7
Più shonen di Bleach si muore: un combattimento dietro l'altro; aumenti di forza improvvisi nonostante i rarissimi allenamenti; buonismo e senso di giustizia da quattro soldi; qualche gag abbastanza carina... "anche se non ho nessuna possibilità di vincere, io ci riuscirò perchè sono venuto fin qui per salvare la damigella di turno con i miei amici", i buoni non muoiono mai ecc.
Ciò che critico in questo manga è, prima di tutto, la lunghezza: i primi 20 volumi mi erano piaciuti davvero, ma poi si ripete lo stesso identico schema narrativo; siamo a 42 volumi ed è da 6 volumi che non c'è una pausa neanche minuscola tra un combattimento e l'altro; stop! Time out! Ho bisogno di prendere fiato!
Poi come se non bastasse ci sono, a mio parere, contraddizioni con eventi precedenti:

<b>[Attenzione, spoiler]</b>
Rukia, che dovrebbe essere a livello di un vice capitano, si fa mettere sotto come una sprovveduta dal primo hollow della storia, poi però sconfigge un espada, anche se il più debole. Ichigo sconfigge Zaraki con lo shikai e Byakuya con il bankai (facendo sottintendere, almeno a me, che quest'ultimo sia più forte del primo), ma poi Zaraki sconfigge l'espada Nnoitra che è ben più forte di Zommari, sconfitto da Byakuya; sempre Ichigo sconfigge Ulquiorra anche se è ufficialmente morto perchè il pipistrello gli aperto un buco enorme nel torace; ah già, ma tanto ogni volta che Ichigo è in difficoltà arriva Bianchino che gli para il fondoschiena. Tosen sconfigge, nella saga del pendolo, molti capitani e vice capitani futuri vizard, in un attimo, usando il suo tremendo bankai, poi contro Zaraki, che ha ancora su la benda, perde miseramente.
L'aspetto che mi fa proprio innervosire è che Ichigo, va bene che è il personaggio principale, vince sempre, sempre, sempre, non importa che sia Dio in persona, tanto avverrà un miracolo che farà volgere le sorti dello scontro dalla parte di Ichigo.
<b>[Fine spoiler]</b>

Vado avanti a seguirlo perchè comunque la storia mi ha preso e lasciarla tronca sarebbe un peccato, ma soprattutto perchè voglio vedere lo shikai e il bankai di tutti i personaggi.
I disegni però mi piacciono, e anche i combattimenti, certe inquadrature sono niente male, Kubo retina molto e ciò mi piace parecchio.
Insomma, per tirare le conclusioni, Bleach è un puro shonen, con tutti i pregi e difetti che il genere può portare, la storia è bella ed è per questo che gli do 7, ma è tirata davvero troppo per le lunghe.

Moon

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Moon

Volumi letti: 99/74 --- Voto 6
Manga come sempre superiore all'anime. Che dire di bleach? Be' quello che si è letto già in altre recensioni: parte bene ma dopo cala moltissimo. Gli scontri a lungo andare diventano a mio parere estremamente banali e noiosi. Ichigo si trova di fronte un avversario più forte dell'altro, che magari aveva già incontrato prima, solo che prima l'avversario sembra quasi imbattibile e gliele suona di brutto, ma la seconda volta miracolosamente, magari senza nemmeno essersi allenato, riesce a sconfiggerlo. Se si trova in difficoltà, allora gli basta sentire gli incitamenti dei suoi compagni e si riprende; se questo non basta, allora perde il controllo e diventa hollow, e ovviamente poi se ne pente perchè gli sarebbe piaciuto vincere con le sue forze. Fine del combattimento. Viva l'originalità! La trama che all'inizio era presente lascia spazio solo a un mucchio di combattimenti messi lì per fare vedere che si sta leggendo uno shonen, i personaggi sono classificati come buoni e cattivi e, indipendentemente da quanto siano forti i cattivi, i buoni riescono sempre, e dico SEMPRE, a vincere. Già, è vero che alla fine di ogni combattimento sono tutti a pezzi, ma non c'è problema perchè tanto c'è Orihime che guarisce tutti, e via con un altro scontro! E va avanti così all'infinito.
E' vero che uno shonen deve essere fatto di combattimenti, ma se sono presenti SOLO quelli e non si da più spazio alla psicologia dei personaggi, allora diventa l'ennesima copia di Dragon Ball.
Unico punto davvero a favore della serie è la grafica che apprezzo moltissimo (il voto raggiunge la sufficienza per quello). Lo consiglio ma ribadisco che ci sono shonen che sanno regalare molte più emozioni di quante ne possa dare Bleach.


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isae

Volumi letti: 42/74 --- Voto 9
E' stato il primo manga d'azione che abbia letto e mi è davvero piaciuto. Anche se ci sono molti combattimenti nessuna scena è troppo cruda o cruenta.
L'inizio è molto interessante: il quindicenne Ichigo, orfano di madre, vede gli spiriti (un ringraziamento all'autore che non si dilunga troppo su questa parte con le solite noiose lagne). Un giorno però uno di questi spiriti, piuttosto mostruoso, lo attacca per divorarlo. Accorre in suo aiuto la shinigami (ovvero dea della morte) Rukia. Per sconfiggere il mostro, o hollow, Rukia deve dare i suoi poteri a Ichigo. Da questo momento inizia la vera e proprie storia, con Ichigo che entra nel mondo degli shinigami.
Apprezzo molto il fatto che l'autore non si soffermi solo su Ichigo, ma fa entrare in scena molti altri personaggi.
La storia è piuttosto complicata ma sempre fedele a sé stessa. Un manga davvero bello e appassionante.


 1
claud

Volumi letti: 37/74 --- Voto 9
Ottimo fumetto, la storia è avvincente e divertente allo stesso tempo, il disegno dai primi numeri evolve enormemente dando dimostrazione della grande capacità dell'autore Kubo... indipendentemente dalla trama. Lo consiglio anche per il taglio dato ai personaggi, ed ai legami tra loro intercorrenti. Quindi consiglio lo caldamente, buona lettura!


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jane_lane

Volumi letti: 36/74 --- Voto 7
Il genere “shonen jumpico” alla sua ennesima potenza!
Bleach parte come clone di YuYu, si trasforma in un Saint Seiya con un tocco di Dragon Ball Z, infine decide di invertire le dosi diventando, almeno per quanto riguarda la mole di mazzate senza senso e senza cervello, il degno erede della seconda parte della celebre opera di Toriyama.
Durante le varie saghe non dimentica di riciclare tutto ciò che i suoi ispiratori ci avevano già mostrato: ragazzini dotati di poteri paranormali (naturalmente tutti compagni di classe) si dedicano dapprima alla caccia al mostro nella loro città, dopodiché partono per altri mondi alla ricerca di fanciulle rapite, ovviamente facendosi largo a suon di botte. Non mancano: guerrieri con alle spalle secoli di esperienza in battaglia che si fanno mettere sotto da un gruppo di quindicenni, il protagonista posseduto ogni tot dal suo mostro interiore, storie di ordinaria sfiga (non ce n’è uno che abbia tutti i membri della famiglia ancora in vita!), nemici che diventano alleati, buoni che in realtà sono cattivi, gli eroi ad un passo dalla sconfitta che si riprendono grazie a incoraggiamenti e forza di volontà… Siete sopraffatti da cotanta originalità, vero? No? Beh, non importa, perché, anche se i primi 5/6 volumi potrebbero trarvi in inganno, ben presto vi renderete conto che tutto quel che c’è tra una "spadata" e l’altra non ha poi molta importanza; si tratta di pretesti, più o meno adeguati a seconda dei casi, per poter mostrare ciò che veramente conta in questo manga: le mazzate.
Mazzate tra personaggi stilosi inframmezzate da qualche scenetta comica, qualche lacrima e qualche intrallazzo tra shinigami: questo è Bleach, signori, né più né meno.
Ora, la cosa potrebbe anche andare bene se non fosse che il buon Kubo, nel tentativo di rendere le suddette mazzate il più possibile esaltanti e spettacolari, spesso getta alle ortiche ogni logica e coerenza, mettendoci di fronte a trovate quantomeno discutibili: rapporti di forza completamente sballati, che variano in base al personaggio da esaltare in una determinata occasione, gente che all’improvviso scopre di saper volare meglio di Superman, idioti che tengono nascosti i loro veri poteri fino all’ultimo per motivi assurdi, il maggior numero di salvataggi in extremis mai visti in un manga, power-up istantanei… e ora che ci penso, perché gli spiriti dei morti dovrebbero sanguinare, ammalarsi o, addirittura, ri-morire?
A questo punto avrei già elencato abbastanza elementi per giustificare un votaccio, anzi, se non fosse per il buonissimo chara design e per alcuni personaggi assai carismatici (Kenpachi è un mito!), potrei tranquillamente etichettare il tutto come “spazzatura” senza il timore di aver esagerato.
Invece, non solo non lo stronco, ma gli regalo pure un grasso 7 perché nonostante la scarsa innovazione, la ripetitività, le molte sciocchezze che devo far passare per buone e tutto il resto, Bleach a me piace.
Non ho motivazioni valide, i difetti ci sono e si vedono, e non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di affermare che siano perdonabili per qualche strana ragione; semplicemente, mi piace e basta.
L’unica spiegazione sensata posso darvela ripetendo ciò che rispose la mia saggia nonna quando le chiesi perché seguisse Beautiful, nonostante si rendesse perfettamente conto di che idiozia fosse: “È sciocco, privo di contenuti e a volte fa cader le braccia per l’assurdità generale. Però non lo nasconde, non ti fa credere di essere una storia seria, intelligente o verosimile. È una specie di amichetto scemo che vuole solo farti rilassare per qualche minuto senza impegno; se lo vedi così, senza prenderlo sul serio e senza star lì a contare i difetti, non è poi tanto male, il suo dovere lo fa.”
Ecco, se, come me, per staccare il cervello non chiedete altro che della sana e scriteriata azione, Bleach è il vostro “amichetto scemo” ideale! Non vuole reinventare un genere, non finge di avere chissà quale messaggio da comunicare, è semplicemente un picchiaduro votato al disimpegno, un onestissimo prodotto di puro intrattenimento che, se seguito col giusto spirito, risulta godibile e simpatico nonostante tutto.
In parole povere: non fatevi troppe domande e godetevi Candeggino (o Shirosaki, ogihci, omino bianco o come cavolo _non_ si chiama) che mette un po’ di strizza a Ichigo e ai suoi boriosi avversari!
In definitiva: sì, Bleach è obiettivamente una gran scemenza, ha più difetti che pregi e la sua popolarità è dovuta al fatto di essere molto commerciale più che a qualche elemento davvero degno di essere ricordato; ma almeno è una scemenza divertente e per nulla presuntuosa, e, per quanto mi riguarda, una buona commercialata merita di portarsi a casa un 7 molto più di tanti altri spocchiosi titoli incapaci di mantenere ciò che promettono.
Consigliatissimo se cercate una storia leggera e tanta azione: potreste affezionarvici più di quanto possiate immaginare!


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Sekishiking

Volumi letti: 36/74 --- Voto 7
Lo dico subito: il voto l'ho messo solo perchè altrimenti non avrei potuto inviare la recensione, ma la vera votazione l'ho specificata per benino più in fondo.

Bleach è stato il fumetto che mi ha instradato sulla via del Giappone, e ne ho grande considerazione. Però (c'è sempre un però) ha un enorme difetto: è incostante come pochi! Tutta la serie è composta da 4 saghe collegate tra loro (l'ultima inizia proprio nel 36), che però sembrano 4 manga differenti.
La prima parte (vol. 1-6) ha un'impronta molto casereccia e molte scene umoristiche, ma non c'è molto altro da dire. Il bello inizia con la seconda (vol. 7-20), più epica e assolutamente fantastica! Tantissimi personaggi, uno più bello dell'altro, e combattimenti mozzafiato. Bleach sarebbe dovuto continuare così, e invece (spesso c'è anche un invece) arriva la parte tre. ORRIBILE, i nuovi personaggi sono tutti stereotipati, tutti apparentemente invincibili, la trama non esiste più, i combattimenti diventano melme informi di mosse e "teletrasporti", i colpi di scena sono scontati, il ritmo cala in maniera impressionante e l'umore generale del manga cade in picchiata! Con la quarta parte sembra risollevarsi, poiché è dello stesso stampo della seconda.
Questo è il motivo per cui il voto che ho messo nella recensione è un bluff, ma ecco qui quello vero, suddiviso per bene:
Alla prima parte un 7. Onesto e modesto, è comunque un bel manga; Alla seconda senza dubbio 9. E' bellissima, avvincente ed emozionante con un finale di saga (vol. 17-20) impressionante; Alla terza (sigh!) un 4. Evito commenti più soggettivi, che è meglio. Infine un 6 alla quarta che, essendo appena cominciata, non posso ancora valutare al meglio.
Comunque sia, consiglio di leggerlo a tutti coloro che amano gli shonen; soprattutto adesso che possono leggere la terza parte senza soffermarcisi troppo a lungo.

Nonostante tutte le critiche che ho fatto, amo davvero questo manga, che posiziono subito sotto Saint Seiya come mio Shonen preferito (SS forever). Spero solo che adesso facciano un Cross-Over!


 5
strikemc

Volumi letti: 35/74 --- Voto 5
Il manga era partito bene, una storia che si poteva dimostrare interessante, tanti personaggi, forse anche troppi per il grado di caratterizzazione... io dopo 35 volumi ancora li confondo! Ma poi, coll'andare avanti, tutto si è dimostrato incredibilmente noioso e ripetitivo, indubbiamente i disegni sono belli ma la storia nulla. Continuerò ad acquistarlo ormai, sperando che la trama riprenda la retta via, ma non credo, e soprattutto spererei tanto nella morte di qualche personaggio "buono", sono stufo dei soliti shonen dove i cattivi muoiono sempre con un paio di colpi nonostante abbiano torturato l'avversario per tutto il tempo, è troppo poco credibile... vabbe' staremo a vedere.


 1
Yati89

Volumi letti: 41/74 --- Voto 8
Bleach è il classico shounen infarcito di combattimenti in stile Dragon Ball, questa volta inseriti in un contesto esoterico, con protagonisti le anime e gli shinigami (dei della morte). Devo dire che Kubo è un autore pieno di talento, la storia è narrata con maestria gestendo alla perfezione ogni colpo di scena e avvenimento, il suo stile di disegno è molto bello e curato, ma quello in cui riesce meglio sono le caratterizzazioni, ogni personaggio ha una personalità definita e un ideale per cui combattere, veramente ottimo. La storia ha diversi colpi di scena ed è ben costruita, ma ha il grande difetto di essere troppo lunga, e alla fine alcune parti sono un po' noiose, in più i combattimenti hanno un ruolo troppo prominente, specialmente in quest'ultima parte. Tuttavia è evidente che Kubo si muove conoscendo la trama fin dall'inizio. In definitiva è un buon manga che merita soprattutto per il talento dell'autore.


 1
mbilly89

Volumi letti: 34/74 --- Voto 8
Voto 8! Un manga molto bello ad appassionante. La storia narra le avventure di Ichigo e alcuni suoi amici, che in seguito a un errore sono entrati a conoscere i mondi degli Shinighami e Hollow. La storia è molto appassionante e ben distribuita nella saghe. I personaggi sono ben curati in ogni aspetto. I disegni sono buoni sia come personaggi che come combattimenti. Bleach ormai è diventato un manga che può benissimo tener testa a One Piece e Naruto in quanto a popolarità!


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Ace

Volumi letti: 12/74 --- Voto 8
Questo manga è un grande shounen e spero non peggiori come nell' anime. Questo manga non ha intoppi, però a volte è fin troppo prevedibile. Questo manga è abbastanza divertente... questo manga parla di Shinigami, ovvero Dei della morte, che hanno il compito di purificare gli Hollow (Gente deceduta con uno spirito malvagio) e di mandare alla Soul Society i Plus (gente deceduta con uno spirito buono). Il protagonista è Ichigo Kurosaki, uno studente con due sorelle, che un giorno incontra uno shinigami chiamato Rukia, da lì inizia tutto ...


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Kouga

Volumi letti: 35/74 --- Voto 8
BLEACH è l'apoteosi della tamarraggine. Non troverete in nessun altro shonen personaggi così fighi, con il medesimo stile e un power-up continuo al punto da farvi gridare "Woooh!" ad ogni pagina. Diciamocelo, Kubo Tite è un grande: sa parlare ai giovani, disegna con uno stile giovane, accattivante e quanto più unico, nonché sa regalare una storia veramente bella e godibile mescolando tradizionale, mistico, reale ed underground: non mancano le mascotte simpatiche, i personaggi freddi e silenziosi ma di buon cuore, il protagonista casinista e rissoso che diventa sempre più adulto (e cattivo) nel corso della serie, e una smisurata quantità di tettone che non fan mai male.
Finora la trama regge bene e segue di pari passo l'avanzamento dello stile grafico che diventa sempre più bello e definito man mano che i volumi proseguono, se proprio devo trovare un difetto alla serie sta forse nell'eccessiva "figaggine" dei suoi protagonisti: se negli shonen c'è chi ha il ruolo di debole, chi del simpatico e chi del forte, in BLEACH tutti riescono a diventare chiunque, perdendo quell'esclusività tipica che racchiude ogni singolo character. Vediamo dove andrà a parare in futuro la serie, per intanto un 8 pieno!

Gin

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Gin

Volumi letti: 30/74 --- Voto 10
Bleach è uno dei manga che sta riscuotendo successo, ed è uno dei migliori shounen degli ultimi anni. La storia parla di Kurosaki Ichigo, un ragazzo di 15 anni che diventa uno shinigami (dio delle morte). Il disegno è praticamente fantastico, i personaggi sono ben strutturati tutti con armi e poteri stupendi. La prima serie, quella della Soul Society, è secondo me la migliore che io ho mai letto, con colpi di scena sensazionali. La storia cala di poco nelle ultime saghe, ma a mio parere questo manga non può non essere letto, quindi lo consiglio a tutti sopratutto a chi ama gli shounen perché non se ne pentirà.


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Lyla

Volumi letti: 35/74 --- Voto 7
Ho letto il manga di Bleach dopo aver visto l'anime, e devo dire che quest'ultimo è nettamente inferiore, soprattutto per le interminabili saghe filler di cui è costellato e che alla fine mi hanno spinto a diminuire l'alta considerazione che ne avevo avuto agli inizi. Vale comunque la pena di darci un'occhiata per vedere i personaggi in azione, per il resto il manga è molto meglio: tutto è più lineare, il disegno è ottimo così come le copertine, accompagnate da delle scritte spesso d'effetto.
La trama all'inizio era un po' atipica per uno shonen, in quanto i personaggi erano caratterizzati bene, e la trama, sebbene contenesse il solito gruppo di amici che ottengono superpoteri, non era male, anzi mi aveva proprio appassionato.
Ultimamente invece sta diventando banale e volta a dimostrare la potenza dei personaggi nei combattimenti che non fanno altro che dimostrare quanto sono cool, e insomma, dopo un inizio molto più profondo mi aspettavo che avesse continuato su quella linea... e invece... ma forse era chiedere troppo.
Bleach resta comunque un buono shonen, vivace, scorrevole, pieno di personaggi "fighi" e dal tratto stupendo (non per niente lo reputo graficamente migliore degli altri shonen in circolazione), ma nient'altro che una lettura per passare il tempo senza impegnarsi.

sir Noah

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sir Noah

Volumi letti: 35/74 --- Voto 8
Io non so più cosa aspettarmi dai fumetti. Mi appassiono con nulla, quindi il mio giudizio non è molto affidabile. Ovviamente mi ero appassionata anche a Bleach, più che altro del disegno, perché quello di Tite Kubo è proprio lo stile che mi piace, ed è parecchio simile al mio. Alla fine è ai disegni che do 8.
Sì, perché la trama... potrebbe essere avvincente quanto quella di Dragon Ball, e per me Dragon Ball non è avvincente. Voglio dire, mi sono sempre piaciute le serie lunghe, ma così è TROPPO. Se proprio deve essere così tirata la ragione ci dev'essere, e deve anche essere buona. Ma Kubo, e mi dispiace dirlo perché a Bleach tutto sommato tengo, non sa rendere avvincente la sua storia. Abbiamo assistito a scontri, scontri e scontri. Insomma, evviva gli Shonen, ma se dietro a questi scontri non c'è nessun perché, se non viene tessuto un minimo di storia dietro a tutto questo sangue, si cade nella banalità; e che banalità, signori. Tuttavia non riesco ad interrompere questa serie, perché all'inizio mi aveva assolutamente stregato il tratto di Kubo (la saga della Soul Society è quella disegnata meglio, a mio parere). Ma venendo a contatto col mondo di Ichigo... non dico che sono rimasta delusa, solo che mi ha lasciato dentro un vuoto determinato dalla banalità.

Il Critico

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Il Critico

Volumi letti: 32/74 --- Voto 2
Definire Bleach il capolavoro assoluto dei manga è uno schiaffo in pieno volto all’arte (in questo caso al fumetto).
La mia è una critica nata dalla profonda delusione sorta dopo la saga della Soul Society, prima di questo, potevo classificare questa opera con un bel 7, ma dopo la fine di questa saga, tutto è andato decadendo.
Vi è mai capitato di leggere delle storie dove, senza girare la pagina, sapete già cosa vedrete tanto è banale? Be' con Bleach negli ultimi tempi capitava questo: la "trama" non progrediva, i combattimenti erano perpetui e tutti uguali: il buono si scontra col cattivo, il cattivo è più forte, ma il buono vince all’ultimo secondo, in realtà il buono è sempre stato più forte del cattivo durante lo scontro, ma è sempre meglio allungare il brodo...

Le situazioni sono tra le più stucchevoli, infatti il protagonista è il classico cavaliere amante della giustizia e i comprimari sono solo un pretesto per farci vedere quanto i buoni siano sempre nel giusto e i nemici siano dei cattivoni guerrafondai.
Il disegno era ottimo, ora invece le tavole sono un’accozzaglia di segni di bianco e nero senza senso.

Consigliato ai novizi, ma neanche tanto.

orihime92

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orihime92

Volumi letti: 39/74 --- Voto 10
Bleach è il capolavoro shonen in assoluto.
Tutti i personaggi a cominciare da quelli principali (Ichigo, Rukia, Ishida, Orihime e Chad) fino ad arrivare a quelli secondari, hanno un loro sviluppo e una propria maturazione all'interno dell'opera.
All'inizio dopo una presentazione generale nella saga di Karakura, si passa a quella più migliore in assoluto quella della SoulSociety. A partire dal volume 27 cominciano a esserci parecchi combattimenti, continuativi. Non dico ripetitivi perché da ognuno di essi si può trarre una "morale". Negli ultimi volumi si prelude alla battaglia finale, "senza ma ne tra".
Inoltre, con la sua genialità, l'autore riesce sempre a stupire i lettori: nei combattimenti, nelle saghe si può vedere come i personaggi agiscono spontaneamente, in base al carattere, grazie a esso insegnano qualcosa; e sta proprio ai lettori decidere che cosa.
Infine altri aspetti fondamentali dell'opera di Noriaki (Tite) Kubo sono lo stile unico per un manga shonen: una veloce maturazione nel disegno e nella scelta delle inquadrature e, cosa molto rara a mio parere, la caratterizzazione dei "cattivi", nel senso che si da una motivazione alle loro scelte e una specie di umanità che li porta alla fine, cioè prima di morire, a rivedere un poco se stessi.
Vi auguro vivamente di leggere questo manga, e spero che la mia recensione aiuti in questa scelta.


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yadamain

Volumi letti: 38/74 --- Voto 8
Premetto che questa è la mia prima recensione in assoluto. Voglio iniziare dicendo che Bleach è un capolavoro a metà, ha dalla sua una bella trama di fondo e tanti e vari personaggi che fanno di questo manga uno dei più belli degli ultimi anni.

Approfondiamo il mio concetto di capolavoro a metà, Bleach era partito benissimo con una bella storia che non era mai ripetitiva e stancate anzi incuriosiva ad ogni capitolo, questo fino alla fine della saga della Soul Soviety, i vari personaggi che comparivano man mano della storia con i relativi intrecci nella stessa e il geniale colpo di scena finale hanno fatto della saga della soul society la più bella ed emozionante che io abbia mai visto,
purtroppo con la fine della Soul Society e l'avvento della saga degli Arancar tutto il filing che si era creato con il manga và man mano affievolendosi e andando mana mano in una ripetitività di fondo con solo combattimenti e non approfondendo la trama più di tanto.
Come considerazione finale non posso che augurarmi che l'autore riesca a risollevare le sorti di questo manga che sembra andare allo sbando perchè sarebbe un vero peccato perdere un ottimo lavoro come Bleach.
Concludo consigliando questo manga non solo agli amanti del genere, ma a tutti perchè è un'opera che vale la pena conoscere ed apprezzare nei suoi pregi e difetti.


 1
Al Shirosaki

Volumi letti: 38/74 --- Voto 8
Attenzione: possibili spoiler!
Prima di iniziare a scrivere questa recensione, premetto una cosa. Quello che verrà scritto qui è, per quanto io cerchi di essere obiettiva il più possibile, dettato dal mio amore per quest' opera. Quindi non prendetelo per oro colato. Iniziamo.
Per prima cosa, analizziamo il tratto e la grafica. Una cosa che ritengo innovativa sono le cover, non tanto per il fatto che rappresentino un personaggio fondamentale per quel volume (molti autori illustrano un personaggio nella copertina), quanto per le frasi che l' accompagnano. Ricordo di essere rimasta molto colpita, quando lo presi in mano la prima volta. Inoltre Kubo cura molto i colori e i contrasti cromatici, tanto che mi viene da pensare che sia un grafico.
Parliamo, ora, del tratto. Io ritengo che Kubo sia uno dei migliori illustratori presenti. E' molto attento ai dettagli, soprattutto anatomici. Nelle sue vignette troverete raramente sproporzioni sui corpi. L' unica cosa che forse esagera sono i seni, ma glielo si può perdonare. I visi e i corpi stessi sono molto espressivi, facendo subito capire lo stato d' animo del personaggio. Parliamo del tratto: nei primi volumi è molto spigoloso, rendendo i personaggi anche più rigidi, ma con il passare dei volumi (e degli anni) il tratto si ammorbisce, dando più impatto psicologico ai personaggi e redendoli più realistici.
Parlo molto di psicologia: questo perchè Kubo ha fatto un lavoro ottimo, sotto questo punto di vista. Nonostante abbia creato un universo pieno di personaggi, non si è limitato a cambiare qualche particolare, per differenziarli. No, ciascuno possiede un determinato aspetto, che lo rende riconoscibile a colpo d' occhio. Ma non solo l' aspetto è diverso: pure i caratteri lo sono. Kubo ha creato dei personaggi caratterialmente sfaccetti, pieni di sfumature. Partendo dal protagonista, Ichigo. La prima volta che l' ho visto ho pensato che fosse un ragazzino presuntuoso, sbuffone e rissoso. Poi, in pochi volumi ho cambiato idea. Kubo crea un protagonista complessato, pieno di dubbi e problemi, quasi tutti di natura psicologica. Piano piano che i volumi avanzano, si scopre che possiede un dolore immenso, mai superato (e che forse non si risolverà mai), un carattere leggermente introverso (no, molto introverso) e generoso, preoccupato a non far soffrire i suoi amici, trattando a pari livello pure i suoi nemici.
Gia. i nemici. Essi non sono i cattivoni classici, pronti solo a fare la guerra. No, essi sono più sfaccettati, forse in alcuni casi pure più dei buoni. Come Grimmjow: capace di disobbidire agli ordini, pur di sconfiggere Ichigo. E lui è uno dei cattivi migliori che ho mai visto.
Ora, parliamo della storia. E qui Kubo mi cade. Non è tanto la trama in sè, ben scritta e piena di colpi di scena, ma tanto per le congruenze contenute. Parliamo del Bankai. Esso è l' ultimo stadio della zampaku (spada mietianime, l'arma degli shinigami), raggiungibile da pochissime persone. E' un fatto che viene ribadito più volte, nel corso del manga. E allora com'è possibile che un ragazzino che ha i poteri da shinigami da un mese lo riesca a raggiungere nel giro di tre giorni? Ok, è il protagonista e comunque fa degli allenamenti prima, ma rimango sempre perplessa quando leggo questa parte. Kubo, putroppo, non riesce a distaccarsi dagli schemi degli shonen classici, riproponendo sempre gli stessi canoni (la ragazza in pericolo, i power up del protagonista, ecc...) Un vero peccato, che rende Bleach un manga si ottimo, ma non eccelso. Rimane comunque consigliatissimo, è superiore alla media degli shonen moderni. Leggetevi almeno i primi numeri, per capire se può piacervi o meno.

Utente1240
Utente1240

Volumi letti: 32/74 --- Voto 1
Ma come ho potuto acquistare questo manga?

Purtroppo è uno dei miei più grandi errori, ma fortunatamente ho rimediato interrompendo la serie e rivendendola immediatamente.

Bleach è assai bello fino alla fine della saga della Soul Socety, poi entra in un vortice fatto di ripetizioni, powerup continui, combattimenti a gogò, scontatezza, banalità assurde e le classiche vittorie dei protagonisti, i quali vincono sempre e se hanno dei problemi, l'autore riesce a salvarli di continuo.
Malauguratamente anche il disegno, il quale era fin'ora l'unico punto forte di tutta l'opera, è andato scemando, infatti sono spariti tutti gli accorgimenti che l'autore aveva creato, le tavole sono sporche e sembrano le bozze della tavola originale e i fondali sono diventati assenti.
Ormai Bleach è diventato patetico sotto ogni punto di vista, negli ultimi albi letti bastava che una delle amiche del protagonista urlasse di dolore, per far si che la forza si espandesse fino all'inverosimile e, come al solito, la vittora era dietro l'angolo, questo lo si poteva accettare quindici anni fa, ma ora è sciocco! Purtroppo la delusione mi ha toccato profondamente e non posso consigliare questo manga per due motivi:
1- è troppo dispendioso per le vostre tasche, visto che siamo al 34° volume e la fine è lontanissima.
2- la banalità è tangibile.

Sconsigliatissimo.


 1
Gackt

Volumi letti: 36/74 --- Voto 9
<b>*Attenzione Possibili Spoiler*</b>

Di Bleach non parlerò mai abbastanza bene. Ho avuto modo di vedere qualche episodio dell'anime e non reggerà mai il confronto con il manga che, pur non essendo animato, pur non avendo musiche, riesce a commuovere ed emozionare molto più di tanti anime.
Tite Kubo è infatti un maestro nell'uso delle inquadrature: molte scene sembrano davvero animate, grazie alla sapiente scelta dell'angolazione da cui osservare anche un minimo dettaglio, ma a cui questo straordinario mangaka riesce a far acquistare significati grandiosi.
Infatti un'altra qualità di Bleach è l'uso di simbologie e significati nascosti. Non starò qui ad analizzarli tutti, ogni volume ne è pieno, ma per esempio sono rimasto shockato di fronte alla metafora della pioggia, presa nel terzo volume, riaccennata nell'incontro con Zangetsu e che ritorna alla fine della prima saga dopo la fuga di Aizen ed il salvataggio di Rukia.
In un manga, poi, l'aspetto grafico assume un valore enorme, ed il tratto di Tite Kubo, all'apparenza grezzo e spigoloso (anche se si ammorbidisce con lo scorrere dei tankobon), è solo da ammirare, così come le sue ombreggiature, dovute non ai retini, ma a tratteggi fatti a china in modo grezzo, ma stupendo.
Sulla trama poi non si può muovere nessuna critica. E' ricca di colpi di scena, mai piatta, sempre divertente nelle scene di vita quotidiana, avvincente nei combattimenti, commovente, drammatica, riflessiva nei drammi dei giovani protagonisti.
Da perfetto shonen, come One Piece e Rave, analizza sempre la storia dei personaggi che si incontrano, dando una motivazione alle loro azioni.
Bleach è insomma meritatamente un capolavoro degli ultimi tempi, un manga appassionante dal buon livello grafico, che nasconde tantissimi significati dietro alla sua apparenza shonen. Assolutamente da leggere!


 1
agredo93

Volumi letti: 33/74 --- Voto 8
Questo bellissimo manga è un bella opera: il disegno è semplice e bello, i protagonisti sono unici e speciali, gli scontri sono spettacolari e magnifichi. Noto che molti discutono della lunghezza che la rovina, io non credo che sia così, al massimo è una saga un po' noiosetta. Il mio voto è 8; lo consiglio a tutti ma va alla maggiore ai giovani.


 0
hideki20

Volumi letti: 33/74 --- Voto 7
Questo fumetto era partito benissimo... ma in effetti a causa della sua infinita durata, e del poco sviluppo nella seconda serie, gli do' un sette che è per lo più un sei e mezzo.
L'idea che mi ha attratto principalmente è stata quella della spada, troppo belle le spade che si trasformano.

Lo consiglio a chi non si annoia di vedere sempre volare cazzotti a destra ed a sinistra.


 0
Ewil

Volumi letti: 33/74 --- Voto 7
Bel manga, ottimo disegno ed ottima caratterizzazione dei personaggi, di cui ci si può impersonare o anche innamorare. La storia diventa interessante sin dal primo volume ma dopo si perde e si ripete continuamente stuccando il lettore che ogni tanto riesce a destarsi con qualche colpo di scena ma nulla più.


 5
mak

Volumi letti: 37/74 --- Voto 5
<b>Attenzione possibili Spoiler</b>

La recensione la divido in 2 (prima e seconda serie)
1 Serie:
STORIA: parla di uno studente che riceve i poteri di dio della morte da una shinigami. Visto che è reato, questa shinigami viene rapita e condannata a morte. Ichigo e gli altri vanno nella Soul Society per salvarla. Tra scontri, omicidi, allenamenti e power-up, arriva il momento dell'esecuzione e anche il momento degli scontri più temibili. Dopo varie peripezie, la shinigami viene salvata e tornano tutti sulla terra, dove li aspettano nuovi nemici.
PERSONAGGI: i personaggi non sono il massimo, ma sono ben caratterizzati.
SCONTRI: scontri vari (ogni shinigami ha un potere diverso) e molto coinvolgenti. Soprattuto gli scontri con i capitani sono i più spettacolari.
VOTO: questa saga è fantastica e un buon 10 se lo merita perfettamente.
2 Serie:
STORIA: dopo una serie di scontri sulla terra, una dei protagonisti viene rapito e il gruppo si precipita subito a salvarla (vi ricorda niente? -_-). Dopo un po di scontri riescono a salvarla, ma viene rapita nuovamente (<i>oddio un po' di originalità no?</i>). Quando sembra riprendersi un po' partono una miriade di capitoli flashback che sarebbero stati meglio ovunque ma non dove sono realmente. Finiti i flashback ripartono altri scontri questa volta sulla terra per difendere la città.
PERSONAGGI: i cattivi della saga sono più o meno tutti uguali, i rilasci non sono nemmeno da paragonare a quelli della prima serie.
SCONTRI: qui gli scontri sono uno peggio dell'altro. Lunghi, noiosi e tutti uguali! Alcuni scontri per di più inspiegabili (fatemi citare Ichigo vs Grimmjow: Ichigo le stava prendendo di brutto fino a quando non era nemmeno in grado di stare in piedi. Riacquista miracolosamente la forza grazie ad un incoraggiamento portandolo alla vittoria (questo scontro devo ancora capirlo).
VOTO: 1 ed è già tanto.
VOTO COMPLESSIVO: 5! Un manga partito BENISSIMO, rovinato poi dalla lunghezza.

Kamui

 5
Kamui

Volumi letti: 32/74 --- Voto 5
<b> Attenzione possibili Spoiler</b>

Questa è un’opera fatta di eccessi, infatti si raggiunge il minimo e il massimo in pochissimo tempo, ma andiamo con ordine.
Bleach sembrava, dopo i primi 26 volumi, essere un’opera semplice, ma molto valida, i disegni, i fondali, le inquadrature, erano e sono tutt’ora (in parte), un qualcosa di superbo, la sceneggiatura era si piuttosto banale, ma riusciva a sorprenderti, specialmente nel finale della saga della Soul Socety. Poi, tutto diventa orribile; il disegno rimane bello, ma spariscono completamente i fondali, infatti troviamo quasi sempre pagine bianche in cui è disegnata solo un’immagine, i dialoghi sono spariti e troviamo solo qualche parolaccia o offesa , oppure qualcosa tipo: “tu perderai... io devo farcela”. La trama è completamente scomparsa e si susseguono solo combattimenti ed in ogni volume non fanno altro che combattere, combattere e combattere. Nella saga della Soul Socety, veniva rapita Rukia, e tutti andavano a salvarla; nella saga dell’Hueco Mundo, viene rapita Orihime, e tutti vanno a salvarla; ora dico, non vi sembra di aver già visto queste cose, ad esempio nei Cavalieri dello zodiaco, in cui tutti si prodigavano a salvare lady Isabel? Negli ultimi tempi ogni volta che leggevo Beach (visto che ora ho smesso di acquistare quest’opera), sapevo già cosa sarebbe accaduto qualche pagina più avanti, infatti questa storia è avvolta da un circolo vizioso: si incontra il nemico, si combatte, il cattivo ha la meglio, ma la forza di volontà dei protagonisti fa si che alla fine vincano sempre. Lo so, è una storia creata per dei ragazzini, ma è possibile che in una guerra vincano sempre i buoni? Da che mondo e mondo, non esiste una guerra in cui non ci sono perdite, ma se c’è qualcuno che soccombe è sempre il nemico e se malauguratamente uno dei “buoni” è gravemente ferito, l’autore riesce a trovare il modo di salvarlo e questo ha fatto nascere in me il disprezzo per questo manga. In conclusione è un manga che consiglio come lettura leggera e senza pretese, specialmente per chi ama quel genere da guerrafondai con poca trama.
Il voto dovrebbe essere molto più basso, ma ho fatto razionalmente una media:
- saga della Soul Socety 7
- disegni 7
- saga dell’Hueco Mundo 1


 2
Pain

Volumi letti: 32/74 --- Voto 9
<b> Attenzione possibili spoiler</b>

Si tratta di uno dei manga più belli di questi ultimi anni . Contrariamente alla trasposizione animata, non ci sono i filler e di conseguenza c'è maggiore dinamicità nello sviluppo dell'azione che il maestro Kubo riesce a rendere nonostante si tratti un manga dove principalmente i combattimenti si basano su colpi di spada. Andiamo al reparto tecnico: innanzitutto il disegno è molto curato, ed il mangaka ha subito un processo di sviluppo, passando di fatto da alcune imperfezioni dei primi numeri, ad una stabilità delle proporzioni che è possibile notare nella seconda serie. Eh si, perché il manga di Bleach si suddivide in due serie. La prima è apparentemente noiosa, almeno per chi legge il primo volume e si sofferma esclusivamente all'ambientazione scolastica. Dopo i primi volumi c'è un crescendo dell'azione, specie con l'apparizione di Renji e Byakuya. Da lì in poi, infatti la serie cresce e pure di tanto, con i colpi di scena che si alternano. La prima serie termina con il ventesimo volume ed il finale è veramente da cardiopalma, e persino io sono rimasto veramente sorpreso. La seconda serie, invece si concentra maggiormente sugli scontri tra Espada ed i nostri beniamini lasciando poco spazio alle battute e all'humour che caratterizzava la prima serie. Una pecca del manga sono certamente la mancanza di mosse finali eclatanti, cioè delle tecniche particolari, in quanto il parco mosse risulta abbastanza ristretto. Lo stesso Ichigo, nonostante abbia ottenuto la maschera da Hollow nella seconda serie, sin dalla prima continua a perseverare con Getsuga Tensho. Nel cuore rimane la prima serie in cui viene, a mio avviso, ripresa l'idea delle dodici case dei cavalieri tramite il Gotei 13, anche se con l'aggiunta di momenti di comicità conditi dai combattimenti. Bleach rimane una serie da seguire, anche se nella seconda ho notato un certo calo. I combattimenti sono più frenetici e poi il ruolo che avevano Ishida, Chad ed Inoue nella prima serie, ora sembra quasi scomparire. C'è troppo divario tra loro e gli Espada. Comunque è consigliatissimo, leggetelo perché non ve ne pentirete, anche perché i personaggi sono curati, nonostante non si approfondisca l'aspetto psicologico di ognuno di loro.


 1
Kuroi.Ren

Volumi letti: 32/74 --- Voto 8
Proprio un bel manga dalla grafica fantastica. Perfetto all'inizio perde un po' in seguito, la storia diventa un po' ripetitiva e la narrazione si fa lenta tra un combattimento e l'altro. Ichigo è un personaggio eccezionale e anche quelli secondari sono ben fatti e caratteizzati con cura. Entusiasmante la parte della Soul Society, un po' scontata quella nell'Hueco Mundo.


 1
Ichigo_K91

Volumi letti: 32/74 --- Voto 10
Il migliore. L'unico. Il capo dei capi. E' stato uno dei primi manga che ho comprato, e da quella lontana giornata d'estate lo seguo assiduamente. Tra i tanti che ho (e ne ho veramente tanti) nessuno shonen riesce ad eguagliare tanta maestria in tutti gli aspetti. I personaggi sono eccelsi, così come le vicende ed i numerosi combattimenti all'ultimo sangue. Ora attendo con ansia l'anime in italiano sperando in una proposta decente, cioè sigle originali e NESSUNA scena tagliata (utopia pura... purtroppo). Comunque non c'è che dire: è un assoluto CAPOLAVORO.

hyuuga_neji

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hyuuga_neji

Volumi letti: 36/74 --- Voto 9
Un ottimo manga che trova nei personaggi, caratterizzati alla perfezione e al disegno sempre in miglioramento i suoi punti di forza. Non gli do il massimo dei voti perchè la trama risulta essere troppo piatta e lineare, fino alla fine della saga della Soul Society era perfetta, ma la seconda saga ha esattamente lo stesso schema della prima, ossia: "salviamo l'amico di turno". Un altro difetto è che i protagonisti sembrano invincibili, e vincono battaglie perse in partenza. Nei capitoli <b>spoiler</b>,
Ichigo combatte con Ulquiorra per l'ennesima volta, una lotta persa in partenza ma da come è stata strutturata la storia fino a ora, si capisce che vincerà lui. E' comunque un ottimo manga, perfetto per chi ama vedere scontri avvincenti e all'ultimo sangue.

Sosuke Aizen (Ivan)

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Sosuke Aizen (Ivan)

Volumi letti: 31/74 --- Voto 9
Premettendo che leggo gli spoiler del Manga, ma non per questo rinuncio a comprarlo in Italia, non mi sento di dare il massimo a questo capolavoro.
L'opera parte piano con una serie di ministorie collegate parzialmente tra loro, il tutto per dare all'opera tratti godibili e divertenti. Ci vengono mostrati i personaggi, ognuno ben caratterizzato con la sua storia il suo modo di agire e di relazionarsi con le altre persone. Prosegue cambiando tono, molti eventi della storielle verranno ricollegati con una trama ben riuscita ed azzeccata, appassionante, in grado di coinvolgere tutti e di farci gridare di gioia o piangere dalla commozione. Il disegno è ottimo, uno stile stupendo e i personaggi, sono disegnati con abiti sempre diversi (eccezione fatta però per gli shinigami i quali hanno un'unica divisa, la quale è fortunatamente personalizzata da personaggio a personaggio).
Concludo la recensione dicendo che il manga non si merita il massimo causa la seconda serie (gli arrancar per intenderci), dove l'opera è un continuo calare e risalire. Per quanto riguarda gli spoiler ultimamente la trama non ha dato il massimo ma ora sembra risollevarsi, chissà che non gli darò un bel 10 un giorno.

nyachan

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nyachan

Volumi letti: 30/74 --- Voto 10
Magnifico, un capolavoro, più bello (e questo è certo) dell'anime, grafica magnifica, storia molto bella per quanto già vista in abbastanza manga, personaggi fighissimi (sia ragazzi che ragazze), scene di combattimento molto ben sviluppate, idea ottima, sviluppi e colpi di scena messi al posto giusto. Che altro dire? Potrà sembrare una copia di Naruto, Dragonball e company, ma di certo, secondo me, finora questo è il migliore! Grandissimo Tite Kubo, finalmente un mangaka che si rispetti si è fatto vivo! Non perdetevi questo manga, è davvero molto bello. Logicamente ci sono anche robe che si ripetono nelle varie saghe, ma non annoia mai, ve lo assicuro. Beh, almeno se vi piace il genere...

.:Kyuubi:.

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.:Kyuubi:.

Volumi letti: 30/74 --- Voto 8
Beh Bleach è stupendo fino alla fine della prima saga, quella della Soul Society: mai banale, sempre abbastanza maturo, bei personaggi, combattimenti spettacolari. Insomma, un power up fatto decisamente bene. Poi qualcosa si rompe, l'autore perde un po' fantasia e crea una saga identica a quella precedente, stesso "motivo scatenante" ovvero un rapimento, stesse tipologie di personaggi riscontrate nella Soul Society ora trasformate in espada e messe all'Hueco Mundo. Rimane comunque sempre spettacolare.

mister r

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mister r

Volumi letti: 35/74 --- Voto 9
Un ottimo manga dal punto di vista del disegno che a mio parere migliora ad ogni volume; la storia è avvincente ed appassionante, anche se forse un po' ripetitiva visto che il protagonista non perde quasi mai; i combattimenti sono davvero spettacolari e mozza fiato, ogni avversario è sempre più forte del precedente, e questo spinge Ichigo a migliorare sempre di più sottoponendosi a duri allenamenti; mi ricorda un pochino Dragon Ball per certi aspetti, comunque è assolutamente imperdibile per chi come me ama il genere shonen.
VAI ICHIGO! SCONFIGGILI TUTTI! BANKAI! GETSUGA TENSHO!
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Che manga fantastico! Disegno dettagliato e particolareggiato, personaggi con personalità molto specifiche e tutte diverse, combattimenti sensazionali e una trama che non smette mai di stupire (il 20° tankobon ti lascia senza parole, per non parlare della saga del pendolo). Non vedo l'ora di vedere come andrà a finire, speriamo che Kubo sensei riesca ancora a lasciarci a bocca aperta con qualche sensazionale colpo di scena!

thewar

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thewar

Volumi letti: 34/74 --- Voto 6
<b>[ATTENZIONE: CONTIENE LIEVI SPOILER]</b>
La parte iniziale fino alla fine del salvataggio di Rukia era ottima, meritava un 10+, ma andando sempre più in là il manga diventa monotono, ne colpi di scena, scontri imbecilli, i capitani trionfano sempre , anche gli ultimi capitoli fanno schifo.
Ichigo è andato trentamila volte contro a Ulquorria, sono passati più di 20 volumi è il cattivo e sempre quello: Aizen.
Gli ultimi capitoli ti fanno dormire.
Voto 6 perché Tite Kubo, secondo me, non riuscirà mai a proseguire, dopo che morirà Aizen.

Piccola Yu

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Piccola Yu

Volumi letti: 28/74 --- Voto 10
Ed ecco qualcosa di sensazionale, qualcosa da tenere tutti con il fiato sul collo, qualcosa che lascia senza parole ogni volta che si legge un numero, qualcosa che ha stupito chi lo ha letto e che non si fermerà mai di leggerlo... in poche parole è un manga che non smette mai di stupire, sia con i disegni che con la storia. I personaggi hanno caratteristiche fantastiche e nessuno è uguale all'altro, ma il mio preferito è e rimarrà tale... testa a uovo... ahahahah... quel personaggio è troppo ganzo e mi assomiglia parecchiio, pur essendo io una ragazza e posso garantire a chi ancora non l'avesse letto di farlo assolutamente perchè non se ne stancherà mai d averlo fatto!

pilla

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pilla

Volumi letti: 35/74 --- Voto 10
La storia di Bleach è molto avvincente.
Si basa su tre mondi paralleli la terra, la soul society e l'hueco mundo.
il protagonista che inizialmente ha il potere di vedere le anime, improvvisamente diventa uno shinigami (dio della morte) e si ritrova coinvolto in una serie di scontri che lo ridurranno allo stremo delle forze, ma lo renderanno più forte...
La trama ricca di colpi di scena risulta strutturata con uno schema abbastanza banale: salva la ragazza/amico in difficoltà e sconfiggi il nemico di turno.
L'impatto grafico è notevole, Taito Kubo mischia elementi del Giappone feudale a uno stile underground. Una caratteristica di Bleach è la violenza nei disegni dei combattimenti (per questo motivo si sta ritardando la distribuzione dell'anime in Italia) .
Un manga ben fatto, da non perdere! ^^

Zeruel

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Zeruel

Volumi letti: 34/74 --- Voto 10
[Attenzione contiene spolier]

FAVOLOSO. Bleach ha tutte le carte in regola per essere uno dei manga di maggior successo del nuovo millennio. I disegni sono favolosi, dettagliati e stuzzicanti. I combattimenti sono belli e spettacolari. Anche quando la storia perde un po' di ritmo, sa subito come riscattarsi per sorprendere in continuazione. Anche i personaggi sono ben studiati e carismatici (il padre di Ichigo sopra tutti). Spero che verranno chiariti molti dei misteri che ancora alleggiano sulla storia, anche se recentemente abbiamo avuto modo di vedere il flashback di come tutto è cominciato, e mi è piaciuto molto (bellissima la scena in cui alla fine i Vizard decidono di prendere parte alla grande battaglia). Una pecca che però si nota sono gli scontri con gli Espada, enunciati come fortissimi dal capitano Hitsugaya (Shiro-chan), alcuni hanno fatto delle fini orribili. Aaroneiro viene sconfitto in modo accettabile, ma nessuno si aspettava che fosse Rukia a batterlo. Apollo fa una fine che personalmente ritengo spettacolare. Zommari e Byakuya (il mio preferito) fanno un bel combattimento, ma la fine è un po' troppo breve. Nnoitra viene sconfitto da un Kenpachi che nemmeno ha rilasciato lo shikai (io mi chiedo: se rilascia il bankai Ken-chan che mostro diventa??). Grimmjow mi ha guadagnato dei punti negli ultimi combattimenti ma ora non si sa nemmeno che fine ha fatto. Per non dire poi che l'Espada 10 è ancora vivo, chissà dove. Nonostante questi dettagli sormontabili, Bleach è un ottimo titolo per tutti. Da leggere.

E d e n

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E d e n

Volumi letti: 26/74 --- Voto 10
Sinceramente ritengo che sia uno dei migliori manga che io abbia mai letto (non dico che non ce ne siano di più belli, ma ancora non ho avuto la fortuna di leggerli). Lo stile è impeccabile, i personaggi, sebbene a volte si possono notare i classici "tipi" (il gelido, lo scienziato pazzo, la bellona, il gigante buono), risultano sempre interessanti e mai banali, la trama è ricca di misteri e di colpi di scena, ma, soprattutto, è la linguistica la vera chiave di volta di Bleach. Ogni personaggio (e cosa, come le spade) hanno un nome, e quel nome indica qualcosa di loro, non è messo a casaccio; ci sono frasi che ti fanno riflettere, emozionare ancora di più del disegno e l'idea di mettere una citazione ad ogni volume (legata al personaggio che è in copartina) è a dir poco fantastica e innovativa (non mi sembra che sia gia stata fatta, e se si, non con qesta cura)

Concludo dicendo che questa serie ha ottime potenzialità per diventare una puietra miliare.... a me o che non se ne scende nel finale (cosa che reputo assai improbabile).

Rukia_83

 1
Rukia_83

Volumi letti: 24/74 --- Voto 10
Se l'anime Bleach è bello, il manga è STUPENDO: lo supera di gran lunga, meriterebbe un 30 e lode!
I disegni sono ben curati, espressivi; la storia è ben più lineare che nell'anime, dove peraltro oltre ai filler vi sono altre differenze (mi viene in mente l'episodio in cui Ichigo rimembra la morte della madre). Poi ci sono classifiche, posta, curiosità. Insomma... è da leggere,lo consiglio a tutti.

Kenpachi

 1
Kenpachi

Volumi letti: 35/74 --- Voto 10
Manga ineccepibile. Graficamente è qualcosa di spettacolare, con personaggi caratterizzati sia fisicamente che caratterialmente. Trama movimentata ed assolutamente originale, il tema della lotta tra bene e male è affrontato in modo del tutto personale da parte dell'autore che lo rende veramente appetitoso. Basta dire che vince sempre Ichigo, date un'occhiata ai suoi scontri principali. ICHIGO VS BYAKUYA: si annullano a vicenda; ICHIGO VS ZARAKI: Zaraki dice che ha vinto Ichigo, ma il più malconcio sembra essere proprio quest'ultimo; ICHIGO VS GRIMMJOW 1° ROUND: Ichigo massacrato dall'arrancar. Carta canta. Ovvio che se si approccia ad un manga con atteggiamento critico poi non si riesce a gustarne a pieno i contenuti. Poi può non piacere lo stesso Comunque secondo me già solo che all'interno si trovi un personaggio come ZARAKI KENPACHI lo rende un best seller XD. Feel the true power of 11 company!

kagemusha

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kagemusha

Volumi letti: 24/74 --- Voto 5
Storia sconclusionata e portata avanti senza programmazione. Comincia in una maniera va avanti in un altra, poi si rimangia quanto detto prima in un percorso di totale incoerenza. Personaggi piatti.
All'attivo solo le scenette comiche davvero riuscite, un disegno ultracool, il look dei personaggi sficheggiante e così via. Epidermico e irritante.

Giovy993

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Giovy993

Volumi letti: 24/74 --- Voto 10
Per quanto riguarda il disegno, devo dire che forse è uno dei miei preferiti.
Per essere un manga in cui l'azione fa da padrona è ricco di particolari e di sfumature/ombreggiature; tuttavia questi particolari non appesantiscono per nulla il disegno, facendo apparire comunque chiara l'azione. Per farvi un esempio, è un mix tra FMA e D.Gray-Man, prendendo la pulizia e la chiarezza nei movimenti dal primo e la cura nei particolari dal secondo. Per quanto riguarda la storia c'è da dire che è sicuramente ben strutturata, ricca di colpi di scena e realizzata in modo da tenere il lettore/osservatore sempre in tensione. Non valutate assolutamente l'anime dalle prime puntate e il manga dai primi numeri. Infatti la storia vera e propria inizia dopo circa 4 volumi per quanto riguarda il manga, e per quanto riguarda l'anime dopo circa 10 puntate.

unfandinaruto

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unfandinaruto

Volumi letti: 35/74 --- Voto 6
Mah Mah Mah... Il manga è affascinante, personaggi ben caratterizzati e disegni molto belli. I personaggi sono disegnati nei particolari, si, ma sono troppo semplici per essere un manga di grande portata. La storia all'inizio annoia fino all'inizio della saga della Soul Society. Quella è una parte veramente bella in cui avviene un colpo di scena di grande portata. Però da lì il manga cala. Comincia lo scoltro tra bene e male, il solito manga d'azione in cui alla fine i buoni vinceranno e in cui non morirà nessuno dei nostri. La storia è troppo semplice e caratterizzata principalmente da combattimenti disegnati molto bene: MA CHE CAVOLO, TANTO SI SA CHE ALLA FINE VINCE ICHIGO! Comunque continuo a seguire le scan di questo manga settimana dopo settimana, e ormai arrivato al capitolo 320 ( che viene chiamato -104) mi chiedo se ci sarà davvero la svolta che io aspetto con tanta impazienza. Comunque sia un manga per ragazzi che consigli a tutti. ma ricordate: il futuro è NARUTO.

UnFanDiNaruto, 14 anni

Beyond90

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Beyond90

Volumi letti: 30/74 --- Voto 8
Mah! Il manga mi piace molto sia a livello di disegni che della stilosita dei personaggi, pero' una cosa mi da enormemente fastidio e fa in modo che non riesca a legarmi a questo manga, il fatto è che Ichigo vince sempre e comunque, oramai i duelli sono gia decisi in partenza, non vi è piu suspance, vincono sempre i buoni. Tutto questo ovviamente diventa alienante dalla realtà che è ben diversa e fa sempre piu apparire questo manga come una favola per bambini. Comunque a parte questo resta un manga sicuramente sopra la media dei shonen ora in commercio, lo consiglio a chiunque voglia fare una lettura spensierata senza particolari complessità di fondo.

Cristian

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Cristian

Volumi letti: 11/74 --- Voto 10
Ho acquistato Bleach da poco, dopo aver letto recensioni fantastiche in molti forum e siti, perciò per precauzione ho acquistato solo i primissimi numeri per vedere un pò com'era la storia, e devo dire che sono rimasto abbagliato da tanta bellezza narrativa e ho acquistato tutti i numeri disponibili. Bleach è di sicuro una delle migliori opere mai realizzate, i disegni sono fantastici e carichi di enfasi ed espressività, la narrazione è scorrevole e originale e la trama non è mai banale, è fantastico sotto ogni punto di vista. Consigliabile per tutti, anche perchè alterna drammaticità a situazioni esilaranti davvero fuori dal comune.

serpico3

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serpico3

Volumi letti: 32/74 --- Voto 6
Bleach è un classico manga d’azione per ragazzi basato su una forte dose di umorismo e combattimenti all’ultimo sangue a metà tra mondo umano e demoniaco. La storia inizia con vari episodi slegati tra di loro in cui vengono presentati i due protagonisti ed i loro amici, che poi andranno a formare il tipico “gruppo d’assalto”;il problema è che la fase di calma piatta e struttura episodica dura troppo,all'incirca 7 tankobon. Dopo una serie di episodi divertenti ma poco accattivanti entrerà in scena a tutto spiano la Soul Society, con tutta la sua truppa di Shinigami, tutti vestiti quasi nello stesso identico modo, caratterizzati solo dalle loro spade e dalle loro pettinature.
La meastra del protagonista verrà infatti richiamata e punita per il suo comportamento(aver ceduto i poteri di shinigami) anche se, come prevedibile, in suo aiuto accorrerà il nostro eroe costretto alla più classica delle corse contro il tempo.
È giunto quindi il momento di trattare l’aspetto peggiore della serie, ovvero la totale mancanza di strategia nei combattimenti. Shinigami fotocopia, uno sempre più forte dell’altro, andranno ad affrontare i protagonisti. Questi, una raccolta di studenti dotati di particolari poteri,che in realtà assorbono dal protagonista, affronteranno difficoltà via via crescenti ricorrendo a forza di volontà e, purtroppo, una lunga schiera di allenamenti speciali.
Bleach è infatti, sebbene piacevole, la morte della scienza bellica fatta fumetto. Ogni qualvolta la vittoria sembrerà impossibile, uno sprizzo di volontà o una fuga seguita da un qualche strambo allenamento porterà una crescita dei poteri tale da rendere la situazione facilmente risolvibile.
Saranno comunque proprio questi allenamenti a fornire idee per lo sviluppo della serie che, dopo la seconda parte dedicata alle lotte intestine nella Soul Society, prenderà di mira gli Hollow, a cui Ichigo sembra essere stranamente legato.

Bleach è uno shonen d’azione ambientato a cavallo tra il nostro mondo e quello degli spiriti, con tutte le sue sfaccettature. Una storia divertente, semplice e piena di azione che però pecca nel momento in cui all’azione cerca di dare una qualsiasi sostanza. Dal punto di vista grafico la serie è senz’altro piacevole, migliorando di volumi in volume il disegno dei personaggi, inizialmente troppo grezzo e poco enfatico. È paradossale il fatto che, nonostante riesca ad inquadrare bene i personaggi nella loro quotidianità, l’autore decida di portarli nel mondo degli Shinigami, spesso macchiette prive di qualsivoglia personalità.
Bleach è una serie semplice e decisamente omologata al filone dei fumetti per ragazzi alla Dragon Ball, priva di elementi di originalità, ma comunque leggibile e divertente, da consigliare a chi non disdegna una lettura poco impegnativa o a tutti i lettori meno smaliziati, che ancora devono farsi le ossa.

Se invece cercate anche una trama e dei personaggi che vadano oltre il disegno "cool" che li caratterizza,il consiglio è di guardare altrove.

Speeddan

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Speeddan

Volumi letti: 20/74 --- Voto 10
b[ATTENZIONE CONTIENE SPOILER]b Sto seguendo l'edizione italiana quindo sono al 20esimo volumetto e premetto che ho visto l'anime fino all'episodio 158 (il volumetto 20 corrisponde all'incirca l'episodio 60,61,62). Voto con un 10 questo capolavoro di Taito Kubo perchè primo, tecnicamente parlando si avvicina quasi alla perfezione delle inquadrature di Dragon Ball, ma che da di più per la complessità dell'uso dei retini che in poche opere si vedono intrecciate con vere e proprie linee cinetiche (l'unico che mi viene in mente è Shin Anjio Onshi, ma è coreano) che danno un'idea precisa della luce senza ingannare lo sguardo dei lettori. rnSecondo, per quanto riguarda la storia come pochi negli ultimi anni (E. Oda, M. Kishimoto) ha saputo creare un mondo tutto suo con uno spessore dei personaggi enorme fino a definirlo secondo i segni zodiacali assegnati ad ognuno. rnTerzo la trama non è assolutamente banale e non propone saghe che non hanno a che fare l'una dall'altra, anzi, la prima è solo il preludio al trambusto che si creerà quando Ichigo & co. irromperanno a Hueco Mundo per salvare Inoue rapita dagli Arrankar gli esseri creati da Aizen. Quindi ritengo questo manga un superbo capolavoro degli anni 2000 che va oltre il solito picchiaduro.

kennino

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kennino

Volumi letti: 20/74 --- Voto 8
[<b>ATTENZIONE: CONTIENE SPOILER</b>] Con il 20esimo volumetto possiamo dire che si conclude la saga della Soul-Society, la società delle anime dove Ichigo e compagni si recano per salvare Rukia da morte certa. Molti misteri sono stati finalmente risolti, i dubbi vengono dipanati e nuove rivelazioni ci vengono servite in un volume che mi ha lasciato con fiato sospeso nonostante abbia visto la serie animata molto oltre rispetto il manga italiano.
Aizen non è morto, grazie al potere della sua zampakuto ha creato un illlusione a cui nessuno è sfuggito. Gin e Tousen sono suoi alleati. Lo scopo di Aizen è quello di creare un guerriero al di sopra di Shinigami e Hollow. Insoddisfatto dei risultati fin qui ottenuti nella sperimentazione e voglioso di creare essere più potenti, Aizen viene a conoscenza dell'esistenza di un oggetto dotato di un potere inimmaginabile. Si tratta dell' Hogyoku, creato da Urahara e da lui stesso nascosto nel corpo di Rukia al fine di farne perdere le tracce perchè troppo pericoloso.
Capiamo così che l'esecuzione di Rukia è stata progettata dallo stesso Aizen a questo scopo, recuperare la "gemma della distruzione" dal corpo di Rukia. Prima però, per poter emanare la condanna a morte di Rukia Aizen si è disfatto del "Consiglio dei 46", i saggi che governano la Soul-Society. Ora Aizen ha ottenuto ciò che vuole, così assieme a Gin e Tousen si reca nell'Hueco Mondo, il mondo degli Hollow, per far fruttare i poteri dell'Hogyoku.

Orihime Inoue

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Orihime Inoue

Volumi letti: 17/74 --- Voto 10
Io ho letto moltissimi manga, ma non ho mai visto e letto un'opera così splendida!
Mi innamorai subito di Bleach, da quando me ne portò una copia mio padre quando mi dovevo operare. Lì per lì pensai "Che schifo, dovrei leggere questa roba?? =.=" Ma poi me ne innamorai follemente, e iniziando a capire il mondo della soul socety, mi innmorai di un personaggio che mi rubò il cuore e l'anima: Toshirou Hitsugaya! Il capitano della decima compagnia, la migliore! La sua luogotenente è un portento!
I disegni di Tite mi sono piaciuti da subito, anche se il suo stile è un po' grezzo! Ma fantastici! L'anime non l'ho mai visto in vita mia.
Comunque che posso dire, un manga di vero talento! Continua così, Tite!

Chad

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Chad

Volumi letti: 17/74 --- Voto 10
Bleach è semplicemente stupendo. La storia parla di un ragazzo di nome Ichigo capace di vedere gli spiriti che dopo varie peripezie diventa un dio della morte.
La storia non è mai data per scontata, i disegni sono ottimi, tendenti alla perfezione.
Vanta una grande varietà di personaggi e una trama sviluppata nei minimi dettagli.

Adesso planet manga ha iniziato a pubblicare la ristampa.
Che fate ancora qui?????

Correte a comprarlo!!!!!

rase

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rase

Volumi letti: 0/74 --- Voto 10
Nonostante non abbia visto l'anime, conosco la storia grazie al manga e il mio voto e' sicuramente positivo dato che ogni personaggio ha alle spalle un passato non molto felice e molti elementi parecchio interessanti che pian piano l'autore sta svelando rendendo persino i compagni di scuola di Ichigo (il protagonista) dei personaggi assolutamente carismatici e con una coscienza, una vita, ecc...
Non troverete quasi mai un personaggio che abbia qualche legame con un protagonista che non abbia qualche timore, paura o bisogno di qualcosa che nessuno e' riuscito a dargli. La storia parla poi di amicizia, lealta' e di ideali aiuto reciproco. In piu' vorrei precisare che quasi nessun personaggio adori la lotta, ma per un motivo o per l' altro egli si ritrovi nella situazione in cui l'unico modo di salversi e' quello di battere gli avversari, che non saranno mai dei demoni assetati di sangue o dei patiti di combattimenti che vogliono solo dimostrare di essere i piu' forti. Tutti hanno sentimenti, ragioni e motivazioni che li spingono ad affrontarsi. L'autore in piu' ha creato dei personaggi anche vestiti con particolare cura, cosa che non accade quasi mai nelle altre serie. Hicigo e' anche maledetto nella vita: essendo di un colore di capelli assolutamente fuori dalla norma giapponese e' obbligato a dover intepretare il ruolo di teppista per vivere in modo dignitoso e in piu' rimane orfano di madre e puo' pure vedere i fantasmi dei morti! E vorrei anche specificare che e' anche uno dei pochi manga ancora in circolo che presenti dei combattimenti degni di nota in cui tutti devono cercare di superare i propri limiti per poter avanzare nalla storia. Belli anche i siparietti comici.

andreabk82

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andreabk82

Volumi letti: 13/74 --- Voto 9
Beh che dire,questo shonen è fantastico! I disegni sono accurati e veramente ben fatti e la staoria è appassionante, divertente e coinvolgente. Si riscontra la presenza di molti personaggi tutti molto utili allo svolgimento della storia, è difficile trovarne di inutili. Sono anche molto interessanti tutte le varie citazioni che Tite Kubo lancia qua e là basandosi su mitologia, astrologia, religione ecc... Secondo me è da comprare ASSOLUTAMENTE!

Nage

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Nage

Volumi letti: 11/74 --- Voto 10
Qui si legge uno dei migliori shonen mai realizzati... io ho iniziato con l'anime, ma non ho potuto fare a meno di acquistare il manga... non me ne pento nella sua versione cartacea Bleach da il meglio. I disegni sono bellissimi, la storia è coinvolgente, i personaggi sono tanti, tutti ben caratterizzati e accattivanti tanto che ancora fatico a scegliere il mio preferito. Frasi e dialoghi da citazioni celebri... e poi si vede che Tite ci tiene alla sua opera e questo non può che garantire il meglio! Ed ancora è uno di quei pochi manga che ancora riesce a farmi ridere di gusto. Fenomenale, leggere per credere!

Morris

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Morris

Volumi letti: 8/74 --- Voto 9
Dopo essermi visto alcune puntate, decisi di prendermi il manga. Beh che dire sono rimasto così affascinato dal primo numero che continuai a comprarlo ed ora arrivato all'8 volume posso affermare di trovarmi di fronte a un capolavoro, mi piace anche più dell'anime perchè la regia di tite Kubo in questo manga è molto cinematografica e riesce a colpire il lettore proprio dove vuole lui :)

Il mio voto è da attribuire alla storia mai noiosa e ai disegni sublimi, alla già citata regia cinematografica, al carisma dei personaggi e alla comicità generale che ritroviamo in quest'opera, perchè bleach è uno dei migliori shonen degli ultimi anni, ma si sa per fare uno shonen bello e rilassante le classiche parti comiche devono esserci :)

DarkBahamut_87

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DarkBahamut_87

Volumi letti: 8/74 --- Voto 10
Perfetto! Non c'è altro aggettivo per definire un manga del genere!! Semplicemente perfetto. Stile di disegno originale e incredibilmente dinamico, personaggi carismatici e caratterizzati fino allo spasimo, trama solidissima e ritmo incalzante, musicale e mozzafiato. Non credo si possa chiedere di più a uno dei migliori manga mai realizzati. Tite Kubo è un genio assoluto.
Finora ho letto soltanto i primi 8 volumetti italiani (editi dalla PlaMa), e sono uno più bello dell'altro. E anche l'edizione (pecette a parte...) è davvero ben realizzata, credo una delle migliori della casa editrice. Attendo impaziente i numeri a venire...!!!

killua

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killua

Volumi letti: 2/74 --- Voto 9
E´ passato molto tempo dall´acquisizione dei diritti di Bleach da parte della Planet Manga ma finalmente, a distanza di molti mesi, è arrivato anche in Italia. L´ autore di questo famosissimo manga è Taito Kubo (detto anche Tite Kubo). Kubo debuttò in Giappone con Zombie Powder, opera non molto riuscita, ha dichiarato l´autore a causa del suo stato d´animo instabile in quel periodo. Kubo tornerà alla ribalta nel 2001 proprio con Bleach. L´autore ha scelto questo titolo per fare un omaggio ai Nirvana, infatti il loro primo album si intitola proprio "Bleach". Il manga ha avuto in Giappone un tale successo da far nascere una serie TV. La serie animata girò tutto il mondo attraverso il web e ben presto Bleach fu famoso anche nella nostra penisola.

Il protagonista della storia è Ichigo Kurosaki, un ragazzo di sedici anni con un potere insolito: riesce a vedere, sentire e toccare le anime dei morti. Le disavventure di Ichigo iniziano quando gli entra in casa Kuchiki Rukia, una dea della morte (Shinigami). La dea è stata attratta dalla strepitosa forza spirituale di Ichigo. Per un comune mortale è insolita una tale potenza spirituale che addirittura indebolisce i poteri della dea. Infatti la shinigami non avverte la presenza di un terribile Hollow (anima dannata) nelle vicinanze. Il demone attacca la famiglia di Ichigo. Rukia è indebolita e non riesce a sconfiggere l´ Hollow. L´ unica soluzione è cedere parte dei suoi poteri a Ichigo per farlo combattere al posto suo. L´operazione non ha un buon esito perché la forza spirituale di Ichigo strappa quasi completamente i poteri della dea. Ichigo avrà la meglio nel combattimento, ma ora dovrà aiutare Rukia, ormai quasi del tutto priva di poteri, nel suo compito di shinigami.

Sicuramente anche Beach, come tutti gli shonen, è ricco di stereotipi tipici del genere, sembra già visto. Infatti mi ricorda due grandi capolavori: Yu Yu Hakusho e Ushio e Tora, nonostante ciò il manga ha un sacco di aspetti positivi. L´opera ha un carisma eccezionale e non sarà solo l´azione frenetica a catturare il lettore. Kubo a differenza degli altri autori di shonen, è un disegnatore sublime. Il disegno di Bleach ha una tale forza espressiva da rendere superflua la lettura dei dialoghi. L´ autore sembra quasi un regista cinematografico che sceglie le inquadrature giuste per trasmettere le sue emozioni al pubblico. Lo stile di disegno è veramente originale: molto spigoloso, dinamico e nervoso. Non è un disegno semplice e lineare tipico del genere, è molto curato e ricco di particolari.
Kubo non si limita a dare espressività ai volti dei suoi personaggi, ma cura nei minimi dettagli ogni cosa. Un esempio è il meraviglioso kimono nero da shinigami. Inoltre leggendo Bleach sembra di rivedere gli antichi samurai immersi nella familiarità della società moderna. L´accostamento antico-moderno non stona, l´autore ha saputo fondere il tutto con un incredibile maestria. Infatti non è ridicolo vedere Ichigo con spada e kimono impegnato in un combattimento con un demone nel bel mezzo del traffico di una metropoli. Anche la caratterizzazione dei personaggi è ottima. Ichigo anche se non si distacca dal tipico protagonista di shonen ha molto carisma. Rukia ricorda un po´ Botan di Yu Yu Hakusho, ma è meglio caratterizzata e simpaticissima . Il padre di Ichigo con le sue continue gag comiche è la vera chicca del manga.

La Planet Manga ha proposto questo titolo nella solita edizione usata per gli shonen (per intenderci la stessa di Naruto e Hunter x Hunter). Un volumetto di circa duecento pagine rilegato abbastanza bene, senza sovraccopertina. La qualità della carta è forse peggiore rispetto a quella di Naruto, è più sottile ed assorbe peggio l´inchiostro. Il prezzo è uguale, 3.50 euro. Un edizione abbastanza buona anche se non una delle migliori in casa panini per il rapporto prezzo qualità. Infine consiglio agli amanti del genere di non far mancare un posto in libreria per Bleach.