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Fabbrizio_on_the_Road

Volumi letti: 37/37 --- Voto 9
“Hunter x Hunter” è un manga shonen di Yoshihiro Togashi giunto recentemente al volume 37 e in corso dal 1998. Si tratta di un’opera sfortunatamente nota per la sua pubblicazione travagliata, visto che negli ultimi 15 anni la serializzazione del manga su Shonen Jump si è fatta sempre più irregolare e imprevedibile, con pause a volte anche di 3-4 anni tra un capitolo e l’altro, che tuttavia sembrano non aver inficiato la popolarità e l’apprezzamento dei lettori verso una storia che, quando viene ripresa genera sempre molto entusiasmo. Il perché tale opera riesca ancora a mantenere tale seguito è presto detto: “Hunter x Hunter” è uno shonen di qualità che nel corso degli anni ha saputo rispettare le aspettative del pubblico regalando saghe epiche e personaggi indimenticabili in un riuscitissimo mix di azione, avventura, combattimenti e thriller originale e sorprendente.

Sebbene “Hunter x Hunter” abbia a mio avviso numerosi pregi, l’aspetto forse più peculiare dell’opera nel suo insieme consiste nel sapersi rinnovare con intelligenza proponendo sempre sviluppi imprevedibili, nuovi temi e generi da affrontare, riuscendo al tempo stesso a non tradire mai lo spirito e le caratteristiche della storia di base. L’opera è talmente varia e sfaccettata che per descriverne gli aspetti più positivi e negativi si finisce spesso per analizzare le saghe che la compongono, le quali differiscono sempre dalle precedenti, per ispirazioni di fondo, generi, ambientazioni ecc. Operazione forse poco elegante, ma che riesce per lo meno a restituire la continua evoluzione e il perpetuo rinnovamento che l’autore è riuscito a conferire alla propria opera.
La prima saga, quella dell’esame per diventare Hunter, è probabilmente la più avventurosa, essendo perlopiù composta da una serie di percorsi e sfide che i protagonisti dovranno superare per ottenere l’ambita licenza da cacciatore. L’autore riesce nel difficile compito di proporre fin dai primi capitoli un gruppo di protagonisti perfettamente riuscito e ben caratterizzato, dove chiunque sembra avere una storia affascinante da raccontare e una sua ideologia di vita. Ma questa saga introduttiva mostra anche un altro talento dell’autore, ovvero la capacità di creare e gestire magistralmente la tensione della storia. Dietro ogni parola o sguardo, sembra possa celarsi un indizio o una trappola per gli aspiranti hunter, accentuando fortemente il coinvolgimento del lettore verso lo sviluppo degli eventi.
La breve, ma comunque significativa, saga dell’arena celeste fornisce le basi della componente battle dell’opera che nelle saghe successive si rivelerà progressivamente sempre più rilevante. Qui i personaggi iniziano a essere coinvolti in battaglie lunghe e impegnative, anche se lo scopo di questa parentesi narrativa sembra perlopiù quello di comunicare al lettore le basi del power-up del mondo di Gon e compagnia. La successiva saga di York Shin rimane ancora oggi uno dei picchi più alti dell’opera e, personalmente, è l’arco narrativo che preferisco. I personaggi sono gestiti da manuale, gli eventi si susseguono con un ritmo irrefrenabile e scandito da un colpo di scena più bello dell’altro. Anche qui la tensione rimane alta per quasi tutta la saga, regalando emozioni uniche e indimenticabili.
In tutto questo viene già preparato il terreno per l’arco di Greed Island, piuttosto riuscito e particolare, vista la chiara ispirazione ai giochi di ruolo e ai giochi di carte giapponesi e non. La saga che segue, quella delle formichimere, rimane ancora oggi la più lunga dell’intera opera. Un arco narrativo molto interessante, dove si fa strada soprattutto la componente battle del manga, qui più in forma che mai. L’aspetto più interessante di questa saga probabilmente sta nel ritmo che ha acquisito durante lo sviluppo. Dopo un avvio piuttosto buono, ma con qualche incertezza, la storia acquisisce sempre più spessore, rivelando una natura dell’opera fortemente adrenalinica e, come al solito, molto appassionante.
La breve saga dell’elezione del presidente può per certi aspetti essere considerata come l’epilogo della traccia narrativa che si era sviluppata fin dall’inizio del manga. La conclusione di una trama estremamente emozionante e soddisfacente, che crea un’evidente cesura tra quello che era stato il manga fino a quel momento, e quello che sarebbe stato negli anni successivi. La saga ancora in corso, quella della successione, è probabilmente l’arco narrativo che finora mi ha convinto meno, davvero troppo pesante e arzigogolato, ma è pur sempre la porzione di una saga che promette di durare ancora a lungo.

Parlare di “Hunter x Hunter” senza scendere nel dettaglio di ogni singolo arco narrativo è veramente complicato, visto che ogni saga racconta qualcosa di nuovo, di diverso, ma che al tempo stesso non tradisce mai lo spirito dell’opera originale, che infatti riesce sempre a rinnovarsi con intelligenza spaziando attraverso i generi e le ambientazioni. Un manga in cui le idee non mancano mai e che rimane a mio avviso una lettura di riferimento, nonostante qualcuno potrebbe sentirsi frenato nel recuperarlo a causa della sua pubblicazione travagliata. Il mio consiglio è comunque quello di leggerlo nonostante tutto, anche qualora dovesse rimanere incompleto, visto che l’opera ha raggiunto un livello talmente alto in termini di narrazione, caratterizzazione dei personaggi, commistione di generi ecc. che sarebbe un peccato ignorarlo solo per la possibile mancanza di una conclusione che comunque nulla potrebbe togliere a ciò che il manga è stato fin qui.


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PedrixVI

Volumi letti: 36/37 --- Voto 9,5
"Hunter x Hunter" disegnato dall'autore Yoshihiro Togashi, celebre per l'antecedente manga "Yu degli spettri", vuole raccontare di una storia basata sull'avventura e la scoperta, ambienti misteriosi quanto incredibili, che attraverso l'utilizzo di onomatopee accentua la pericolosità tutt'intorno ed i vari colpi di scena.
La forte voglia di scoprire cosa ha portato il padre ad abbandonarlo circonda Gon, un ragazzino dai capelli verdi che vive assieme alla zia in una isola quasi sconosciuta, a diventare un cacciatore professionista e seguire le orme paterne.
Il word building costruito attorno ad Hunter x Hunter dall'autore è sempre vario e con differenze tra un paesaggio e un altro, uno sviluppo di ambienti tutti sovrapposti.
Molti personaggi, tutti caratterizzati in modo differente, anche se spesso messi troppo in risalto causandone la messa in ombra di altri, porta al lettore una esperienza unica nel suo genere: la voglia di scoprire nuovi poteri e sviluppi fanno si che la lettura non sia mai noiosa.
Situazioni particolari portano ad un disegno accentuato dal pericolo in imminenza, o talvolta colpi di scena intensificano i particolari del corpo esageratamente, mentre la paura ed il disagio prendono il sopravvento sulla lettura.
Per questo è una delle mie opere preferite, sicuramente un 9,5/10.


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Yuroichi

Volumi letti: 36/37 --- Voto 8
Pur presentandosi come un classico battle shonen, non lo è affatto, sviluppi più unici che rari rendono la storia una delle più sorprendenti, bisogna dire che un sistema di combattimento complesso e articolato come il nen per quanto davvero ben fatto, non rende sempre facile la totale comprensione dei combattimenti, rimane comunque incantevole e permette a chiunque di arrivare in alto, non facendo dei protagonisti gli unici eletti.

Un ottimo protagonista, molto simile al precedente già mostrato in "Yū Yū Hakusho", senza però la presenza di un personaggio femminile di rilievo, ma che comunque riesce a superarsi, mostrando un maggiore dettaglio nella psicologia dei personaggi, il cui sviluppo è favorito dalla grande cura con cui vengono gestiti, una menzione speciale va agli antagonisti: "Hunter x Hunter" ha alcuni dei migliori antagonisti mai visti, sia per psicologia che per sviluppo. Hisoka in modo particolare, la cui mente perversa e diabolica sembra inarrivabile.

Voto 8


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Palombaro

Volumi letti: 36/37 --- Voto 8,5
Nel 1998 debutta su Weekly Shonen Jump il manga di "Hunter x Hunter" di Yoshihiro Togashi. La trama vede il piccolo Gon abbandonare la sua isoletta e partire alla ricerca del padre che non ha mai incontrato. Per ottenere il suo scopo, il ragazzino decide di sottoporsi al difficile esame per diventare un Cacciatore (Hunter, appunto).

I Cacciatori, nel mondo creato da Togashi, sono figure leggendarie, uomini e donne dotati di particolari talenti derivanti dal Nen, un'energia spirituale presente in ogni essere vivente, che vanno alla ricerca di tesori altrettanto leggendari, ma possono anche occuparsi della salvaguardia di animali o catturare pericolosi ricercati. Insomma, dove c'è odore di avventura potete scommettere che spunterà un Cacciatore pronto a seguirla. Proprio questa fluidità del mestiere del Cacciatore ha permesso all'autore di coinvolgere Gon e gli altri protagonisti in svariate avventure apparentemente slegate da loro ma, nei fatti, unite da un unico scopo: la ricerca dello sfuggente padre del piccolo protagonista. Ogni arco narrativo lascerà una traccia che Gon, con l'aiuto di alcuni amici che incontrerà nel suo cammino (a volte insidioso), dovrà seguire per riuscire nel suo proposito. A mio avviso i punti di forza del manga sono due: i personaggi e lo sviluppo dei vari archi narrativi.

Gon sembra il classico ragazzino pieno di voglia di avventura, positivo ed entusiasta, ma è anche capace di profonde riflessioni che spiazzano sia il lettore, sia i personaggi che gli stanno attorno nel manga. Lo stesso discorso si può applicare anche a molti degli altri personaggi dell'opera. Ognuno di essi sembra incarnare un tipico stereotipo del genere shonen, ma c'è sempre un lato del loro carattere che gli fornisce maggiore tridimensionalità. Lo stesso discorso si può fare con le trame dei vari archi narrativi. L'autore, profondo conoscitore dei meccanismi degli shonen, gioca spesso a rovesciarne i cliché e a porre anche interrogativi al lettore. Senza fare spoiler, ma c'è un arco narrativo dove assistiamo quasi ad un ribaltamento dei ruoli tra eroi e quelli che dovrebbero essere i villain della storia. Togashi gioca con le attese del lettore e, quando è narrativamente possibile, cerca di spiazzarlo. Ovviamente è fatto tutto con criterio, non cerca mai il colpo di scena tanto per sbalordirci, ma è tutto funzionale alla trama. Non sempre però il manga c'entra il bersaglio.

Capita spesso che le tavole siano "assalite" da numerosi balloon di dialogo che frenano e rallentano troppo la narrazione, risultando a volte pedanti e pesanti da digerire. Quasi didascalici. Secondo me, se in alcuni casi avesse lavorato per sottrazione, avesse tolto qualche informazione decisamente superflua, ne avrebbe giovato l'intrattenimento generale di alcune saghe, soprattutto di quella attualmente in corso. Ecco perché al manga ho dato un 8,5.

In conclusione il mio consiglio è ovviamente di leggerlo, nonostante la periodicità sia abbastanza irregolare. Privarsene equivale a lasciarsi sfuggire un'avventura che ha molto da dire


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Simone Vescio

Volumi letti: 34/37 --- Voto 9,5
Capolavoro assoluto del maestro Togashi. Uno Shonen che sa intrattenere ogni capitolo, sempre imprevedibile con genialate qua e là. I personaggi non sono quelli di un banale shonen ma sanno usare la testa sia per affrontare ogni pericolo o avversità che si trova nel loro percorso sia per battere i propri avversari in combattimento. La storia quindi presenta spirito di avventura, personaggi interessanti con grande spessore, combattimenti strategici ma pieni di feels, e un sacco di momenti da vero e proprio Seinen come momenti molto dark, riflessioni sulla malvagità del genere umano o insegnamenti di vita che non trovate nei classici shonen. Dal punto di vista artistico i disegni sono dello stesso stile vagamente degli altri vari battle shonen ma diverse volte l'autore cambia stile quando deve fare disegni simbolici/metaforici per spiegare una situazione, uno stato mentale o un argomento regalando delle vere e proprie opere d'arte. Praticamente assenti gag comiche, fan service e quant'altro. Non troverete quindi banalità in questo manga, se cercate qualcosa di leggero e spensierato allora questo non è il manga che fa per voi ! In caso contrario questo diventerà senz'altro il vostro shonen preferito. Voto 9.5 e non 10 perchè ovviamente nessun manga è perfetto. L'unico difetto che potrete trovare sono eccessivi ragionamenti in momenti un po' meno interessanti rispetto alla trama vera.


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Toua

Volumi letti: 33/37 --- Voto 7
Uno dei manga più sopravvalutati della storia. Togashi è un autore con buone idee e coraggio, ma non riesce proprio a scrivere come si deve una storia. Chiunque ne capisce un po' di come si struttura e si scrive una sceneggiatura si renderà immediatamente conto di quanto la storia di Hunter x Hunter sia sconnessa, legata da funi appena visibili. L'autore non ha ben chiaro lo sviluppo della sua storia, sembra che la porti avanti a caso, come gli viene nel momento in cui deve realizzarla. Molto deludente questo aspetto, soprattutto perché Togashi si prende pause lunghissime (anche anni), ma non riesce a fare di più sotto questo punto di vista. Probabilmente il tempo non è così importante. Non fraintendetemi, è importante, ma non quanto la pura "bravura" di un autore. Anche i personaggi mi hanno deluso. Non tutti, alcuni sono incredibilmente belli, per esempio Mereum e Netero, ma i restanti non sono personalità approfondite adeguatamente. Il protagonista poi è uno dei peggiori che abbia mai visto in uno shonen (ed anche in questo manga, anche se lo sembra, manca la "coralità" narrativa; è fittizia, il manga vuole farci credere che ci sia, ma in realtà mette sempre in risalto il protagonista rispetto a tutti gli altri personaggi). Insomma, un buon battle shonen, sicuramente non è un brutto manga, ma non al livello di altre opere come FMA e Magi (quest'ultimo è settimanale eppure ha una sceneggiatura scritta divinamente, l'autrice è una grande storyteller). Se volete un ottimo battle, leggete Hunter x Hunter senza pensarci due volte. Se volete una bella storia, meglio lasciar perdere.


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T-Poison

Volumi letti: 33/37 --- Voto 9
Avviso i lettori che questa recensione contiene spoilers.

A prima vista "Hunter x Hunter" può sembrare un battle shonen qualsiasi a causa di una trama semplice e lineare in cui un ragazzino qualsiasi si mette in viaggio per un motivo qualsiasi e durante questo viaggio, attraverso vari incontri, capirà di più su se stesso e sul mondo. In realtà, per una serie di motivi che andrò ad elencare, non è così.
Innanzitutto Gon (il protagonista del manga) è un bambino, e Yoshihiro Togashi (l'autore della serie) non si dimenticherà mai di questa caratteristica. Gon è tutt'altro che perfetto e molto spesso si comporta in maniera petulante o parecchio irritante (ne è un esempio la scena, dalla grande potenza drammatica, in cui incontra per la seconda volta Neferpitou), e si comporta in alcune situazioni proprio come farebbe un ragazzo della sua età.
Un altro dei motivi è Yoshiro Togashi stesso, il suo disegno minimale e parecchio "vecchia scuola", è perfetto per questo genere di opere, infatti permette all'autore di disegnare battaglie in cui è facile capire la sequenza dei colpi e quindi si può apprezzare maggiormente lo spettacolo che ne consegue (ma in questo genere di disegno ne traggono svantaggio gli sfondi). Inoltre possiede una capacità narrativa non comune. Il mondo in cui vivono Gon, Killua e soci è spiegato in ogni sua caratteristica; talvolta l'autore si perde in qualche excursus non necessario alla trama, ma tale dettaglio viene descritto con tale minuziosità che si finisce con l'essere naturalmente attratti da tale caratteristica, anche se non la ritroveremo più durante la storia (come per esempio il metodo per riconoscere veri gioielli spiegato da Zepile). Togashi risulta bravo a mantenere le redini della narrazione anche quando si sviluppa su più fronti (esemplare in questo senso l'arco narrativo ambientato a York Shin City).
Un altro degli aspetti che elevano "Hunter x Hunter" a ottimo manga è l'utilizzo dei power-up. Questi non avvengono mai a caso ma sono sempre frutto della maturazione dei personaggi. Solo per fare due esempi:
-La "Trascension" di Gon non è un mero espediente da parte di Togashi per far battere Pitou al protagonista, ma è principalmente una punizione che Gon ha inflitto a se stesso per essere stato così debole.
-Montowtoyupi riesce a raggiungere la sua forma definitiva solo dopo aver appreso il suo ruolo ed aver accettato la natura del suo potere (connesso alla sua personalità in maniera inscindibile).
Purtroppo le lunghe pause a cui l'autore ha sottoposto e continua a sottoporre la sua opera hanno oramai raggiunto il livello di barzelletta, e Togashi stesso continua ad aggiungere nuovi personaggi e risvolti narrativi (come se avesse tutto il tempo del mondo, benché pubblichi solo un paio di capitoli all'anno, se i fan come me sono fortunati) cosicché il finale della serie sembra ancora parecchio lontano!


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byakuran

Volumi letti: 33/37 --- Voto 10
Sebbene incompleto e tutt'ora in corsa, merita il massimo dei voti. Al momento, per me questo è il battle shonen definitivo. "HxH" osa fare ciò che gli altri shonen non fanno, Togashi ha uno stile e un tipo di narrazione talmente maturi da farti dimenticare che hai tra le mani uno shonen. Ma andiamo con ordine, e spieghiamo perché amo questo fumetto. "HxH" parte sembrando un manga come tanti: un ragazzino in un mondo fantasy con un grande sogno da realizzare e una grande avventura che lo aspetta. Se si conosce già Togashi il lettore non si farà ingannare dalla premessa, e difatti quello che parte in maniera tanto semplice si rivelerà un manga ricco di realismo, risvolti psicologici, violenza, personaggi delineati così perfettamente da sembrare veri, con una struttura inusuale che ci permette di avere archi narrativi sempre diversi ed imprevedibili. Viene dato tantissimo spazio a dialoghi e spiegazioni, che però non sono mai banali o noiosi, e vanno letti molto attentamente perché fondamentali per capire le meccaniche del mondo di "HxH" (un mondo pulsante e soprattutto verosimile, non mancheranno approfondimenti politici, sociali e geografici) e dei personaggi che lo popolano. I personaggi sono un altro punto di forza, non c'è una netta distinzione tra buoni o cattivi, ognuno persegue i propri scopi (che possono anche mutare com'è giusto che sia, cosa molto realistica, a differenza della maggior parte dei manga in cui lo scopo dei personaggi è lo stesso sempre e la loro storia raggiunge il culmine una volta realizzato il suo obiettivo iniziale), a volte comportandosi in maniera moralmente discutibile, e anche il personaggio all'apparenza più banale nasconde una personalità molto dettagliata e verosimile. Ed è proprio la verosimiglianza il più grande pregio del manga: il modo in cui ragionano i personaggi è sempre realistico, così come lo è lo svolgersi della narrazione: tutto viene spiegato meticolosamente, niente viene lasciato al caso, non ci sono cliché e forzature, davvero si rasenta la perfezione. E questa capacità dell'autore ha un impatto notevole anche sui combattimenti, altro punto su cui vale la pena di soffermarsi: i personaggi lottano usando un potere chiamato "nen", che ha caratteristiche davvero particolari e complesse che non mi dilungherò a spiegare ma, fidatevi, è qualcosa di geniale, che conferisce loro abilità che variano da persona a persona, e gli scontri non si limiteranno mai a mere scazzottate, ma avranno una notevole componente strategica, capacità di analizzare l'avversario, il terreno di scontro e soprattutto un uso non scontato dei propri poteri si riveleranno doti fondamentali per vincere gli scontri, e spesso saranno proprio i personaggi più intelligenti e calcolatori ad avere la meglio su avversari all'apparenza più forti non solo fisicamente, ma anche con abilità "nen" sulla carta più temibili. E ogni mossa, ogni potere sarà dall'autore spiegato ed analizzato scrupolosamente, non ci saranno power-up e supermosse improvvise e casuali anzi, ogni miglioramento nell'uso delle proprie abilità sarà mostrato e spiegato step by step ai lettori, e integrato perfettamente nella narrazione. Mi voglio soffermare su altri due punti e concludo: il coraggio dell'autore e i disegni. Perché dico coraggio? Perché Togashi non si fa problemi a mostrare una violenza bruta e a tratti splatter, a far morire personaggi, a mettere da parte il protagonista quando non è un personaggio necessario, facendolo spesso comprimario piuttosto che motore degli eventi, rendendo così "Hunter X Hunter" un'opera corale che segue tanti personaggi e tante trame e sottotrame, non si fa problemi a ridurre a zero il fan-service, non vuole scrivere per accontentare i fan, vuole scrivere ciò che pensa sia bello, e questo rende la sua opera libera, incontaminata. Un esempio chiarissimo di ciò, e i lettori mi capiranno subito, è stato il fatto di rendere quello che in qualsiasi altro shonen sarebbe stato il finale dell'opera, un nuovo, inaspettato punto di inizio e non lo fa in maniera forzata per allungare il brodo anzi, ma introducendo quello che ha tutto il potenziale per essere l'arco narrativo più interessante dell'intero fumetto. Chiudo parlando dei disegni: per molti sono una nota dolente, perché a volte Togashi consegna solo le bozze (ma è un problema di cui soffre solo la rivista, in volume viene tutto perfezionato e ridisegnato al meglio), in realtà è un grande disegnatore, capace di creare personaggi dal design sempre originale, di dare grandissima espressività ai volti (su questo resterete sorpresi) e dinamismo ai corpi; di impostare prospettive particolari e di riempire gli sfondi di dettagli. Il suo stile è in continua evoluzione, e Togashi si diverte ad alternare un tratto più dolce, pulito e cartoonesco ad uno più grezzo, sporco, realistico a seconda dei momenti. Insomma, consiglio questo manga a chiunque ami gli shonen, e fidatevi che dopo gli altri fumetti di questo tipo vi sembreranno meno belli, tanta è la superiorità di "Hunter x Hunter". Sul serio, un'opera talmente complessa e ben strutturata non mi è mai capitata tra i battle shonen, e le cose da dire sono talmente tante che probabilmente ne avrò tralasciata più di una e magari sarò risultato pure confuso nella mia recensione, ma fidatevi se dico che "Hunter x Hunter" va letto e senza dubbio, se manterrà questa qualità fino alla fine (e con Togashi non è detto che sarà così) si piazzerà al primo posto della mia personale classifica dei migliori shonen di tutti i tempi e credo in quella di molti altri lettori.


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wolfdarker

Volumi letti: 32/37 --- Voto 7
Anche se la trama all'inizio può sembrare banale, quando la storia va avanti non puoi che venire rapito dalle vicende di Gon, un bambino che vuole diventare un 'Hunter'. Non mi dilungo oltre sulla storia perché il manga è piuttosto conosciuto, ma volevo principalmente incentrarmi su quella che è la storia dei personaggi e i loro pensieri.

Il problema principale di questa serie è che, nonostante ben 32 volumi, i personaggi a mio parere non sembrano crescere molto: chi legge questa storia rimane rapito dalla determinazione e dall’innocenza di Gon, e quello che di solito mi aspetto da un manga di tale fama è che ci siano degli sviluppi nella psiche dei protagonisti. Ci sono certo dei miglioramenti, soprattutto nel personaggio di Killua, però al di fuori di questo, oltre alla storia principale degli 'Hunter' e delle varie abilità che possono usare attraverso il ‘Nen’ (che ricorda molto la versione dell'energia interna e delle varie abilità dei ninja del mondo di Naruto), a un certo punto la trama si perde e riallaccia diverse volte. Quello che ho percepito è una serie di alti e bassi nella narrazione con ben pochi colpi di scena, nonostante subito, fin da bambino, mi fossi innamorato dei personaggi di Gon e Killua. Gli ultimi volumi, per giunta, li ho trovati molto pesanti e privi di inventiva, mentre ho apprezzato decisamente la parte del videogioco e degli allenamenti per l'apprendimento del ‘Nen’.

In definitiva, mi è piaciuta come serie, ma il fatto di avere questi alti e bassi mi ha reso non poco faticoso finire di leggere gli ultimi volumi.


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davross92

Volumi letti: 32/37 --- Voto 9
Sono rimasto ammaliato da questo mondo che io reputo fantastico e geniale creato da Yoshihiro Toghashi. Sin dal primo volume il lettore viene immerso nel mondo degli Hunter, composto unicamente da personaggi fortissimi e temibili, compreso il padre del protagonista Gon, che lui cerca di rintracciare facendo di ciò la sua ragione di vita. La trama di base è semplice ma le avventure e le saghe che creano questa storia sono tutte ricche di spunti interessanti. Il motivo per cui ho dato una valutazione ampiamente positiva sta nel fatto che questo manga ha parecchi punti di forza, il primo a mio parere lo si trova nei numerosi scontri che non cadono mai nel banale e non sai mai come si svolgeranno dal momento che quasi sempre a vincere non è la forza fisica ma è la tattica, rendendo anche inutile dover inserire power-up che spezzano quel sottile filo di separazione tra totale fantasia e parziale realtà. Il secondo punto a favore sta nella presenza di forti valori come amicizia e amore, ma evitando sempre i sentimentalismi più smielati, l'autore è riuscito a rappresentarli in maniera molto realistica eliminando i discorsi che spesso vengono gonfiati per far commuovere il lettore. Altro colpo di genio è il "nen", ovvero la forza che consente l'utilizzo di poteri particolari personalizzati su misura, ognuno di questi poteri non è mai semplice e ne viene sempre spiegato dettagliatamente il funzionamento che si basa molto sulla complessa e dettagliata caratterizzazione di ogni personaggio, si va dai più bizzarri e buoni a quelli più cupi e affascinanti, con mille sfaccettature e misteri.
Molti hanno criticato Togashi per i suoi disegni molto altalenanti, personalmente io adoro lo stile dei disegni di questo mangaka, li trovo semplici ma allo stesso tempo molto dettagliati, tuttavia concordo col fatto che spesso cade nella sua pigrizia e certi capitoli sono praticamente solo abbozzati rendendo tutto più spiacevole. I disegni non sono l'unica nota dolente di quest'opera, ci sono altri due fattori che mi hanno spinto a non dare un dieci come valutazione, ovvero la pigrizia dell'autore e l'assenza di una conclusione. Questo manga a mio parere ha le potenzialità per diventare un capolavoro, ma a causa della mancanza di serietà di Togashi che oltre a realizzare delle volte disegni non molto professionali va anche in pausa dalla serializzazione per mesi, a volte anche anni, diventa difficile per molti iniziare a leggerlo, una degna conclusione sarebbe ciò che principalmente manca per farlo diventare un caposaldo tra gli shounen moderni.
Per concludere non posso far altro che consigliare a tutti questa fantastica storia ideata da un mangaka di talento ma svogliato, che tuttavia è riuscito creare un mondo nuovo senza mai annoiarmi.

Utente39662

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Utente39662

Volumi letti: 32/37 --- Voto 10
Mi sono avvicinato a questo manga in seguito allo spettacolare anime, prodotto dalla Madhouse nel 2011. Nonostante ne sentissi parlare spesso, critiche sempre positive non ero mai incuriosito da questo prodotto. Yoshihiro Togashi, già noto per "Yu degli spettri", qui in Italia pubblicato dalla Star Comics. "Hunter x Hunter", a differenza di quello che dicono in molti, è completamente diverso dall'opera precedente di Togashi, che metterà in gioco tantissime tematiche diverse in questa opera. Chi trova somiglianze tra i Yusuke, Kurama, Hiei, Kuwabara con Gon, Killua, Kurapika e Leorio ha a malapena "sfogliato" questi due manga. Togashi non è certo noto per creare shonen "scontati", e ribadirà ancor di più questo concetto attraverso "Hunter x Hunter".
Il manga parte immediatamente, Gon vuole diventare Hunter e immediatamente avvierà la trama per diventarlo. Sarà proprio durante l'esame che conoscerà i suoi tre migliori amici.
Quest'opera ha infiniti punti forti, a partire proprio dai personaggi, anche i personaggi terziari rimarranno impressi nella vostra mente. Questo è dovuto alla caratterizzazione impressionante che Togashi imprime. Ogni personaggio è completamente differente da un altro, nonostante ce ne vengano presentati centinaia.

Forti sono le critiche rivolte a Gon, il protagonista. È verissimo che Gon, inizialmente, non mostra grande carisma e sembra quasi un personaggio piatto, che porterà addirittura a preferire personaggi apparsi pochi capitoli al protagonista. L'autore probabilmente ha strutturato il personaggio in questo modo, proprio per farci sentire la crescita di Gon, basterà confrontare le prime saghe alla saga delle Formichimere per capire il cambiamento che Gon ha avuto, rendendolo uno dei protagonisti shonen più interessanti mai concepiti.
Ogni saga, anche la più corta, ha il suo fascino, la sua ambientazione caratteristica, i suoi personaggi che ricorderete per sempre, i nemici, gli alleati, e chi ne ha più ne metta.

<b>[Attenzione: questo paragrafo contiene spoiler!]</b>
L'altra critica sempre rivolta a questo manga, sono i disegni, che molto spesso assomigliano più a delle "bozze". Ennesima critica, di chi, questo manga l'ha semplicemente sfogliato. Probabilmente alcune tavole di "Hunter x Hunter" sono le più belle mai viste in uno shonen degli ultimi quindici anni, come non citare lo scontro tra Netero e Meruem, ogni tavola di quel combattimento era ricca delle emozioni che provavano i due personaggi.

Non fatevi scappare questo manga, semplicemente unico e sensazionale, se avete apprezzato "Naruto" o "One Piece", non potrete che amare "Hunter x Hunter".


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fabridevil93

Volumi letti: 20/37 --- Voto 9
"Hunter X Hunter" è senza alcun dubbio uno degli shonen più maturi tra tutti i titoli in commercio in Italia, sotto i più disparati punti di vista, che ora cercheremo di analizzare.

TRAMA
La nostra storia comincia con Gon, un bambino che decide di affrontare la carriera di hunter dopo aver saputo che suo padre, ormai scomparso da quando era in fasce, è uno dei migliori hunter esistenti.
Gon, per prima cosa, quindi, deve iscriversi e superare l'esame per diventare Hunter, e in questa prima parte della storia farà importantissime amicizie, in particolar modo con Kurapika, Leorio e sopratutto Killua.
Ognuno di questi quattro personaggi ci viene introdotto nei primi cinque numeri tra le varie prove che i nostri protagonisti dovranno affrontare, e ognuno di loro ha uno scopo da raggiungere attraverso la carriera da hunter: come detto Gon vuole diventare un hunter per poter incontrare suo padre; Kurapika vuole diventare un black list hunter (cacciatore di taglie) per poter catturare la brigata fantasma che ha sterminato tutto il suo clan, il clan kuruta, per rubargli gli occhi, (i famosi occhi cremisi: infatti gli occhi del clan kuruta se accecati dall'ira diventano di un rosso intenso e quando sono in questo stadio diventano una vera rarità ed hanno un immenso valore); Leorio invece vuole diventare hunter per guadagnare moltissimi soldi ma ben presto si scoprirà che la sua è una causa molto più nobile, mentre Killua fa l'esame di hunter per divertimento e per sfuggire all'oppressione della sua famiglia che vuole a tutti i costi fargli seguire la tradizione di famiglia e diventando un assassino.
Dopo l'esame, inizia quella che si può considerare la "vera storia", sempre più avvincente e compressa, piena di risvolti interessanti, colpi di scena, morti e divertimento.

DISEGNO
Il disegno di questo manga nei primi numeri non è dei migliori ma con il susseguirsi dei numeri migliora sempre più; il motivo è presto svelato: l'autore lavora da solo, ovvero senza un disegnatore, e probabilmente all'inizio neanche lui credeva di poter avere tutto questo successo, e si basava su disegni molto semplicistici; con il passare del tempo, come detto, la tecnica di disegno migliora, e aumentano a dismisura la cura dei particolari, portando a un livello davvero alto la qualità del disegno.

PUNTI DI FORZA
La forza di questo manga è senza dubbio l'importanza che vi riveste all'interno l'uso della logica, soprattutto all'interno dei combattimenti: infatti ogni combattimento non è soltanto frutto della forza fisica ma soprattutto della materia grigia, che permette, oltre di elaborare ottime strategie, di gestire, espandere e utilizzare al meglio il proprio "nen" (forza intrinseca e interiore).
La trama non ha punti deboli, ha una struttura solidissima e leggendo il manga ci si rende conto che l'autore ha già ben in testa tutta la vicenda poichè ogni minima cosa che viene narrata non è casuale, e tutto tende, prima o poi, ad incrociarsi, ed anche le cose che inizialmente potevano sembrare inutili e messe li a caso, poi si rivelano importanti con lo scorrere della storia.
I personaggi, per lo meno i principali, sono bel caratterizzati ed evolvono in maniera accurata in base alle esperienze. L'autore approfondisce molto la pisiche dei suoi personaggi rendendoli di un certo spessore e mai banali; anche nei combattimenti vediamo l'uso della psicologia ed il che rende il tutto molto interessante.

VALUTAZIONE FINALE
Nel complesso questo è un manga che colpisce, e che spinge il lettore ad andare avanti. La prima volta che ci misi sopra le mani a casa di un amico lessi tutta la notte, divorandomi qualcosa come 15 volumi (che erano tutti quelli usciti fino ad allora). successivamente avevo interrotto la lettura, per poi riprenderla successivamente, ed ora mi sono convinto ad incominciare ad acquistare la 3° ristampa in uscita in questi giorni.

Senza dubbio, gli appassionati del genere di combattimento e di avventura, ma che non disprezzano un minimo di logica di contro alla mera e sola azione, non possono non amare e non leggere questo manga.


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AkiraSakura

Volumi letti: 32/37 --- Voto 8
"Hunter x Huter" è uno shounen decisamente atipico; una di quelle letture le quali inizialmente ingannano, ma che in seguito si rivelano formidabili, imprevedibili, talvolta geniali. Già, perché nell'approcciarsi al primo numero del manga sembra di esser capitati di fronte al ben collaudato viaggio di formazione del solito ragazzino prodigio dai capelli sparati in cerca del padre; tutto sembra banale, ordinario, senza molte cose da dire rispetto a quanto non sia già stato detto nel contesto degli shounen moderni. Ma non è così. La mano estremamente autoriale di Yoshihiro Togashi prende i classici cliché del genere e li plasma rendendoli più eterogenei attraverso insane commistioni con i generi più disparati, arrivando talvolta a decostruirli; egli possiede una follia bizzarra, avvenente, nella quale c'è ancora spazio per una sottile e ricercata logica. "Hunter x Hunter" si tratta infatti di un connubio tra follia e ragione quanto mai denso di spunti creativi e risvolti memorabili; un manga in cui viene rappresentato un mondo di fantasia in cui si muovono degli individui altrettanto particolari e imprevedibili; ma il tutto, a suo modo, possiede una certa carica di "realismo" e di coerenza strutturale, come "Le bizzarre avventure di JoJo" insegnano. I combattimenti, ad esempio - come nel manga sopracitato - si basano sulla strategia, sulla psicologia e sul ragionamento; la forza bruta spesso si rivela inutile: si tratta di scontri tra personalità, ognuna con i suoi dubbi, il suo background, le sue ragioni di vita e il suo credo. Nell'opera compaiono decine e decine di personaggi tutti differenti tra loro, ma caratterizzati in modo impeccabile, dotati di una caratterizzazione psicologica "verosimile" e di degli obbiettivi personali messi perfettamente in relazione con il mondo fittizio che li circonda - anch'esso curato nei minimi dettagli.

Animali mostruosi e specie esotiche... favolosi tesori nascosti... un mondo di demoni e terre inesplorate... la parola mistero sembra magica... e gli uomini che vengono attratti da questa forza... vengono chiamati "Hunter"!

Nell'universo ideato da Togashi la figura del cacciatore ricopre uno dei gradini più alti della società; si tratta di un superindividuo dotato di poteri legati alla propria aura (il cosiddetto nen), il cui scopo primario è dare la caccia a qualcosa, ovvero a criminali, animali rarissimi, reperti archeologici di antiche civiltà passate, tesori e così via. Quella del cacciatore è una figura in bilico tra la natura in sé e il mondo degli uomini, nonché l'archetipo dell'avventuriero assoluto, colui il quale prova un'irrefrenabile desiderio di scoprire nuovi mondi mai esplorati dall'uomo, superando i limiti e le barriere che gli impediscono di giungere alla sua meta.

La saga dell'esame di Cacciatore
E' in questo frangente che s'incontreranno tra loro molti dei personaggi principali del manga. L'istintivo e ingenuo Gon farà conoscenza dell'assassino Killua Zaoldyeck, il quale diventerà in breve tempo il suo migliore amico; quest'ultimo fa parte di una temibile famiglia di sicari dotata di una grande autorità, ed è travagliato dal rapporto col fratello Illumi, che gli ha impiantato un ago in testa col potere di indurre nella sua psiche un complesso di inferiorità atto a preservarlo, nonché a tenerlo legato al suo inquietante nucleo famigliare. Il legame tra Killua e la sua famiglia - tipicamente giapponese in tutto e per tutto, dalla tradizione inflessibile e rigidissima al culto dell'autorità paterna e dei legami di sangue - tornerà anche nelle saghe successive, e avrà un ruolo di primaria importanza nella crescita del personaggio (anch'egli, allo stesso modo di Gon, andrà incontro a un graduale processo di auto-realizzazione). Oltre a Killua, diventeranno amici di Gon Kurapika, un personaggio molto colto e raffinato in cerca di vendetta - il suo clan, i cui membri sono dotati di occhi che diventano cremisi in reazione ad una intenso carico emotivo, è stato sterminato dalla cosiddetta "Brigata Fantasma" proprio a causa di tali occhi, i quali sono l'oggetto di un macabro, ma redditizio, collezionismo - e Leorio, un simpatico studente di medicina con una triste vicenda alle spalle.
L'esame per diventare "cacciatori" è una prova estremamente crudele, in cui vale la legge del più forte, senza che vi sia alcun freno inibitore in grado di bloccare una competizione esasperata per un titolo più che prestigioso. Si passa da un'iniziale corsa chilometrica in grado di abbattere i migliori maratoneti a una vera e propria caccia all'uomo su un'isola sperduta, passando per tetri labirinti, scontri contro assassini pluriomicidi in grado di strappare la carne e spezzare le ossa a mani nude, una bizzarra prova di cucina in cui viene chiesto a persone di nazionalità differenti di preparare il sushi (!) et similia. Ovviamente tra i partecipanti sono presenti formidabili guerrieri, imbroglioni che ripetono l'esame all'infinito e che vi partecipano soltanto per godere delle disfatte altrui, vere e proprie macchine di morte che si divertono ad uccidere i partecipanti per divertimento (il temibile e sessualmente ambiguo Hisoka, un bugiardo e freddo Joker senza legge e senza codice morale il cui unico obbiettivo nella vita è sfidare gli avversari che ritiene alla sua altezza).
L'estremo darwinismo della prova è un terreno acerbo in cui nascono calorosi rapporti umani che verranno ulteriormente sviluppati e approfonditi nelle saghe successive, ed è pregno dello stile particolarissimo di Togashi: ogni prova, per quanto folle, serve a verificare una determinata capacità degli esaminandi, e spesso deve essere risolta collaborando e pianificando strategie in base all'ambiente in cui essa ha luogo.
Appare per la prima volta anche Netero, il presidente dell'associazione dei cacciatori, uno dei più potenti guerrieri al mondo, il quale avrà un ruolo fondamentale nella successiva saga delle formichimere.

La saga della Brigata Fantasma
Uno dei picchi più alti del manga è indubbiamente la tetra vicenda urbana di York Shin City. In quello che inizialmente sembrava uno shounen più eccentrico del solito entrano in gioco mafia, uomini d'affari, mercatini dell'antiquariato, misteriose aste in cui vengono venduti gli oggetti più strambi e disparati.
Il perno delle vicende è l'asta sotterranea di York Shin, in cui sono stati messi in vendita gli occhi cremisi della tribù di Kurapika, protagonista indiscusso - assieme al suo odiato nemico, la Brigata Fantasma - di questa inaspettata incursione nel noir. Nella cupa metropoli si respira infatti l'aria tipica dei film hard boiled, con tanto di femme fatale (la complessa e affascinante Pakunoda, uno dei personaggi chiave della vicenda), scontri di potere tra malavitosi, carneficine e inquietanti drammi notturni. In particolare, si osserva come Kurapika sia ossessionato dalla vendetta al punto tale da arrivare a imporsi delle fortissime limitazioni col nen, le quali sono il prezzo da pagare per ottenere un potere spropositato, creato ad hoc per uccidere i membri della brigata. Come nel resto del manga, il confine tra bene e male è praticamente inesistente, e spesso i "cattivi" si rivelano molto più profondi e significativi dei buoni. A fare da contrappunto alla cieca rabbia di Kurapika ci sono degli individui temibili, degli assassini ricercati dalle autorità i quali, tuttavia, seguono un preciso e rigoroso codice "morale" decretato dal loro capo, il carismatico e intelligente Kuroro Lucifer. Durante l'adrenalinica lotta contro tutti della brigata, si prova quasi empatia per la coesione di tale gruppo di superindividui, e per il fatto ch'esso, alla fin fine, abbia delle "regole" e dei "valori", a differenza dei mafiosi a cui intende rubare i beni messi all'asta. I compagni di Kuroro Lucifer sono legati visceralemente l'uno all'altro a causa di dei trascorsi alquanto tetri e di un passato fatto di emarginazione e di difficoltà; la saga della Brigata Fantasma non è quindi la storia della vendetta fine a sé stessa di Kurapika, ma è la catartica sventura a cui va incontro un gruppo di "outsiders" che ha deciso di ribellarsi al mondo intero.

La saga di Greed Island
Killua e Gon questa volta entreranno - letteralmente - in Greed Island, un videogioco per cacciatori ideato dal misterioso Jin, il padre di Gon. Siamo di fronte ad una vera e propria saga di formazione dei due protagonisti, i quali non mancheranno di incontrare un maestro di combattimento - in questo caso la simpaticissima cacciatrice Biscuit Krueger, la quale nasconde il suo reale - e alquanto raccapricciante - aspetto dietro alle sembianze di una bambina di dodici anni. Esclusi i classici topoi del genere, quello che fa la differenza è la meticolosità con cui Togashi crea il suo mondo fittizio nel mondo fittizio: Greed Island è studiato nei minimi dettagli, con tanto di spiegoni inerenti le varie strategie di gioco, minuziosi elenchi di carte in stile "Magic: the Gathering" (attraverso le suddette i giocatori possono lanciare vari incantesimi ed ottenere determinati effetti; ovviamente il gioco viene completato da chi riesce ad ottenere tutte le carte).
Nella saga non sono presenti nuovi antagonisti carismatici e ben studiati dal punto di vista psicologico; tuttavia, a compensare ciò, ritorna in scena l'ambiguo Hisoka, che si unirà a Gon, Killua e Biscuit per giocare ad una partita di palla avvelenata potenziata (!) contro uno degli admin del gioco, Razer, un ex-criminale che aveva conosciuto il padre di Gon di persona, e che era stato da lui incaricato di mettere alla prova le capacità del figlio.

La saga delle formichimere
Dopo un capitolo decisamente nella norma, la suddetta a mio avviso costituisce, assieme a quella della "Brigata Fantasma", la migliore saga del manga; essa è anche la più longeva, e si svilupperà attraverso numerosi combattimenti e colpi di scena. La struttura utilizzata dall'autore in questo caso è quella tipica del suo battle shounen preferito - i rimandi a "Dragonball" sono molto evidenti, a partire dall'incipit, che ricorda molto la saga di Cell di "Dragonball Z"; tuttavia, nella sostanza, messe da parte le numerose e proverbiali mazzate (questa volta alquanto distanti dal modus operandi di "Le bizzarre avventure di JoJo", ovvero molto meno ragionate), si assiste ad un dramma molto coinvolgente, il cui punto culminante è il finale, nel quale il tutto viene spostato in una dimensione più riflessiva e introspettiva. Particolarmente affascinante è la figura del Re delle formichimere, l'antagonista principale della saga, novello Cell ed essere definitivo creato dalla madre natura di Togashi e dalle sue leggi evolutive; inizialmente, nella sua forma più primitiva, egli, allo stesso modo delle altre formichimere, è un mangiatore di uomini allo stadio primordiale: un predatore che ha raggiunto il gradino più alto nella gerarchia naturale. Ciononostante, nutrendosi di esseri umani, egli - sempre allo stesso modo dei suoi simili - svilupperà una propria personalità ed autocoscienza, arrivando a provare un sentimento molto vicino all'amore per l'unico essere umano in grado - almeno intellettualmente - di tenergli testa, Komugi, una buffa ragazza cieca di umili origini, nonché genio del Gungi, un gioco da tavolo dalle strategie molto complesse assai popolare nel mondo fittizio del manga. Le partite con Komugi per il Re diventeranno indispensabili, e si assisterà alla sua completa umanizzazione, coronata da un eclatante colpo di scena. Nell'epico scontro di fine saga contro Netero, il presidente dell'associazione degli Hunter, il Re si dimostrerà molto più saggio, corretto e in armonia con la natura degli esseri umani: ma allo stesso tempo oltremodo più ingenuo, dacché non è stato in grado di prevedere la loro follia egoistica e distruttrice, che non tarderà a riversarsi su di lui. Gli scienziati del mondo di "Hunter x Hunter", esattamente come quelli del mondo reale, grazie al progresso della tecnica sono arrivati a costruire armi temibili come la Rosa in Miniatura, un palese riferimento alla bomba atomica; il suddetto ribaltamento di ruoli con finale tragico, volendo coadiuvato da una - seppur minima - denuncia sociale impegnaticcia - Netero è stato inviato dai freddi e cinici burocrati che nel suo mondo detengono il potere, ed è un mero lacchè degli irremovibili interessi altrui, mentre invece il Re si è dimostrato scevro di pregiudizi e aperto al dialogo col nemico - mi ha vagamente ricordato alcuni shounen degli anni settanta.
Tra una battaglia all'ultimo sangue e l'altra si ha modo di assistere ad una piccola incursione della Brigata Fantasma la quale, tuttavia, dopo uno scontro non particolarmente significativo viene lasciata per strada dall'autore, senza alcuno sviluppo successivo nella trama. Detto ciò, ritorna in scena Kaito, il "mentore" di Gon che compare nel primo capitolo del manga; inoltre, tra i personaggi secondari, compaiono figure carismatiche degne di nota, tra le quali Neferpitou, la formichimera "kawaii" con le orecchie da gatto che si rivelerà - creando un netto contrasto col suo aspetto - truce, temibile e spietata, ma allo stesso tempo fedele al suo Re e beffata/o dal destino; la gotica e psicolabile Palm Siberia, la quale soffre di numerosi disturbi nervosi legati ad improbabili carenze affettive (ella si rivelerà un personaggio allo stesso tempo dolce, esilarante e ricco di fascino); Morau McCarnathy, cacciatore esperto dall'aspetto reminiscente dei rockers anni settanta, con tanto di capelli lunghi e occhiali da sole, armato di una pipa gigante con la quale crea soldati di fumo animati col nen (!).

La saga dell'elezione
Questa breve saga è molto divertente e vi compaiono dei personaggi più bizzarri e strampalati del solito; la chiave di volta della vicenda è l'elezione del nuovo presidente degli Hunter, e la riunione della maggior parte dei cacciatori di tutto il mondo permetterà a Gon di incontrare, finalmente, la misteriosa persona che ha sempre cercato. Personalmente non ho affatto gradito il Deus ex Machina utilizzato dall'autore per riabilitare un personaggio principale ridotto in fin di vita (con tanto di poteri nen sigillati ad aeternum) nella saga precedente - a tal fine viene forzatamente introdotto un parente nascosto di Killua in grado di esaudire qualsiasi desiderio, che non era mai comparso in precedenza nel manga; rimanendo in tema, inoltre, viene fatto resuscitare un personaggio che in altri lidi aveva trovato la morte, con tanto di spassose derive pseudo-misticheggianti inerenti la reincarnazione e la natura del Buddhi atte a giustificare l'avvenimento. Ciò premesso, la pecca maggiore della saga a mio avviso è che si sarebbe potuto concludere il manga in questa sede, senza introdurre alcun altro mondo fittizio nel mondo fittizio da esplorare; perché, in fondo, l'incontro di Gon con la persona che lo ha spinto a diventare Hunter è stato il "punto d'unione" nel quale le varie linee narrative precedenti si sono "intersecate", trovando compimento.
Molto probabilmente la scelta di non far finire il manga nel trentaduesimo volume è stata dettata dal vile Dio Denaro e dalla pigrizia; ciononostante, è sempre possibile considerare gli avvenimenti di questa saga come l'effettiva conclusione dell'opera, dacché a parer mio l'autore ha già detto tutto quello che doveva dire, e un'ulteriore saga - molto probabilmente realizzata controvoglia - non potrebbe far altro che danneggiare la resa del prodotto finale.

L'indolenza di Togashi
Come asserivo in precedenza, Yoshihiro Togashi, per quanto dotato di un indiscusso talento, non ha avuto una condotta esemplare come lavoratore; siamo ben lontani dallo stacanovismo tezukiano tipico dei mangaka più prolifici: la pubblicazione di "Hunter x Hunter" ha subito innumerevoli ritardi, anche di anni interi, con grande frustrazione dei fans dell'opera. A parer mio tutta questa indolenza è imputabile al fortunato matrimonio di Togashi con Naoko Takeuchi, l'autrice del celebre "Sailor Moon", che indubbiamente sarà stato molto più remunerativo del grezzo, sublime sbattimento lavorativo; sbattimento che viene a mancare, talvolta, anche nella resa grafica del manga: sopratutto nella saga delle formichimere si osserva una generale perdita di dettagli nei disegni e negli sfondi (i quali spesso diventano prevalentemente bianchi), nonché dei personaggi, che si rivelano stilizzati e mal disegnati, parendo più delle bozze che un prodotto compiuto. In conclusione, se l'autore avesse lavorato con più impegno, "Hunter x Hunter" sarebbe stato per chi scrive uno dei grandi capolavori dello shounen moderno, e non soltanto un ottimo manga d'autore.


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oberon

Volumi letti: 32/37 --- Voto 9
Tutti i lettori di lunga data conoscono la storia del finale di Yu Yu Hakusho: Yoshihiro Togashi stressato oltre ogni limite per i ritmi massacranti imposti dall'editore - conseguenti il grandissimo successo riscosso dal manga - comincia a soffrire una vera e propria sindrome da rigetto; tanto che, come racconterà poi, non era in grado di sedersi al tavolo da lavoro senza che sopraggiungessero i conati di vomito.
Dopo essere riuscito a imporre una conclusione al suo manga, e chiusa quella che fu per lui questa spiacevole parentesi lavorativa, Togashi avrà probabilmente pensato che da quel giorno, se mai si fosse rimesso al lavoro su un manga, l'avrebbe fatto solo coi suoi ritmi e lavorandoci quando e come gli pareva.
Hunter x Hunter è, nel bene e nel male, il risultato di tale regola aurea, un approccio che potremmo definire "autorale" se paragonato al resto del panorama del fumetto giapponese.
Ed infatti il la serializzazione di questo manga ha dei tempi a dir poco biblici, visto che Togashi è solito prendersi pause che durano svariati mesi. Come se non bastasse, quando pubblica i capitoli su rivista, lo fa proponendo delle tavole a volte solo abbozzate, degli schizzi approssimativi (se non proprio il name?) che poi ridisegna e migliora, con calma, al momento della raccolta in monografico.
Ma, detto francamente, se questo è il prezzo da pagare per poter leggere uno shounen coi controc@zzi come Hunter x Hunter, a me va benissimo.
Il manga narra le avventure di Gon Freecs, un ragazzino che vuole diventare "hunter" (una sorta di cacciatore/esploratore/combattente) come il padre che l'ha abbandonato e non vede da anni.
A descriverlo si tratta essenzialmente di un manga avventuroso, basato sull'esplorazione, i viaggi, tante prove e combattimenti letali. Ma sono tutti aspetti che ritengo affrontati in maniera eccellente: l'esplorazione lascia sempre affascinati e si è curiosi di vedere cosa ci riserverà ogni volta l'inventiva di Togashi; la narrazione è estremamente coinvolgente e non lesina sui colpi di scena sempre inaspettati; i combattimenti fanno davvero venire il fiatone e la pelle d'oca: lo stile di Togashi, per quanto possa sembrare "grezzo" ai lettori abituati al disegno pulito dei manga odierni, porta alle estreme conseguenze il concetto di espressività ed è in gran parte responsabile della magnifica atmosfera grave che riescono ad vantare alcuni passaggi narrativi. Ad esempio ricordo ancora con una lieve inquietudine alcune battute finali della saga delle "formichimere", leggendo le quali me la sono quasi fatta sotto. Poi vi è sempre una magnifica componente strategica (che forse potremmo dire derivata dal precursore JoJo), portata sempre al limite, estremamente intelligente e, nei combattimenti, MAI basata su banali power-up.
Insomma è uno di quei manga che, terminato di leggere un volume, ti viene da dire col petto gonfio d'entusiasmo: "Mamma mia che figata pazzesca!". Poi però tocca armarsi di pazienza ed aspettare il volume successivo…


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Clarbon

Volumi letti: 32/37 --- Voto 9
Un ottimo shonen, nonostante il protagonista sia il solito tipo "puro di cuore con poco cervello", fin troppo abusato di questi tempi, Hunter x Hunter è un opera di rara qualità, con buoni protagonisti e soprattutto antagonisti, personaggi come Hisoka non si trovano in giro.
Inizialmente potrebbe sembrare un manga per bambini viste le copertine, ma dopo averlo iniziato a leggere si cambia completamente parere e si viene catapultati in un mondo pieno di creature selvagge e gente spietata... il mondo degli Hunter.
Nella storia il protagonista Gon Freecs decide di lasciare casa per andare in cerca di suo padre Ging, un Hunter professionista, e decide anche lui di diventarlo, ma non sarà affatto facile per il piccolo riuscire nell'impresa, in cui scoprirà un mondo di competizione sfrenata, dove il più forte cerca di approfittare del più debole e dello sprovveduto, spesso a costo della vita. Fortunatamente Gon incontrerà persone in grado di aiutarlo e di dargli indizi su dove sia lo scellerato padre, che non vuole farsi trovare dal figlioletto.
Nell'opera non mancano colpi di scena e dettagli che sembrano inutili ma poi tornano nella storia, per non parlare delle citazioni a Le Bizzarre Avventure di Jojo, davvero numerose per chi lo conosce. Non per niente Togashi è stato allievo di Araki, e fortunatamente ha ereditato parte della sua bravura.


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rocktd

Volumi letti: 32/37 --- Voto 10
Non si può prevedere l'esito di uno scontro tra specialisti del Nen. Ed è vero. Anche per il lettore.
Un vortice di personaggi volteggia nel mondo di Hunter x Hunter intrecciando i propri destini in trame che sono una goduria per gli occhi. Il risultato è che un corposo gruppo domina la scena del manga, non solo dunque Killua e Gon.
Per capirci, è come se Togashi fosse riuscito lì dove Toriyama in Dragon Ball ha fallito. Se cioè Toriyama aveva creato un gruppo di combattenti bello folto, per poi sviluppare principalmente i Sayan e trascurare e i vari Tensing e Riff, Togashi riesce nella miracolosa impresa di sviluppare e far interagire tra loro una miriade di personaggi. Gruppi e gruppetti hanno una natura dinamica e cangiante.
Sinceramente vorrei saperne di più su ognuno di loro. Togashi li rende tutti protagonisti, a tutto tondo, sempre profondi e vitali, mai caricaturali e piatti.
Le mie preferenze vanno a Feitan e la brigata, Biscuit e Masadora, all'arena celeste in blocco e ai suoi sconosciuti signori del piano.
Hunter x Hunter ci regala delle storie bellissime. Uno tra i migliori tornei di arti marziali di sempre. Un imperdibile tributo ai videogame e ai giochi di carte collezionabili. Straordinari poteri e abilità fanno continuamente la loro comparsa, senza mai lasciare intravedere un tetto nonostante l'enorme dispiegamento di forza (Hisoka, lo Zodiaco, gli Zoldick, Kuroro).
Questo perchè Togashi è abile nel lasciare e nel riprendere i diversi fili della narrazione, ma soprattutto perchè l'autore non ha mai concepito 'la forza' come un esercizio puro di fisicità bruta. Kurapika lo sa bene. L'azione necessita sempre di una strategia. Un buon Hunter è sempre anche un ottimo stratega. Sa pianificare. Ma ciò non basta ancora, perchè anche si è in possesso di straordinari poteri, senza un corretto 'uso' si va verso la disfatta.
E' come usiamo i mezzi a nostra disposizione che può renderci grandi o farci fallire.
Mai prendere sottogamba un combattimento Nen.


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DesWyvern

Volumi letti: 31/37 --- Voto 10
Hunter x Hunter è la seconda opera del mangaka Yoshihiro Togashi, già autore del celebre Yu degli Spettri. La trama la potete leggere ovunque, quindi eviterò di parlarne.

C'è poco da dire: nonostante le pause e il ritmo altalenante dell'autore, Hunter x Hunter è uno dei migliori shonen in circolazione. Nonostante l'idea di fondo semplice, quasi banale, Togashi riesce a far evolvere la storia sempre in modo chiaro e lineare, tenendo i lettori incollati alle tavole. Un manga che necessita di un'attentissima lettura, viste alcune parti con spiegazioni davvero complicate, che lo rendono però inadatto ad un pubblico molto giovane.

La grafica di Togashi, pur non essendo nulla di eccezionale, passa dall'essere in alcuni punti sporca e poco definita, quasi abbozzata, all'essere eccessivamente particolareggiata. I primi piani sui volti dei personaggi mostrano un'espressività più che realistica, riuscendo a trasmetterne le emozioni meglio di quanto qualsiasi altro mangaka riesca a fare.

Uno dei due punti forti di questa opera sono le caratterizzazioni dei personaggi: inizialmente paiono semplici e dirette, personaggi tipici degli shonen. Ma già dalla saga di York Shin, le personalità non solo dei protagonisti, ma anche degli antagonisti, iniziano a farsi sempre più sfaccettate e particolari. Specialmente, le relazioni tra i personaggi (Gon e Killua, i membri del Genei, le Guardie Reali e il Re) sono a dir poco stupefacenti.

Il secondo punto forte di Hunter x Hunter sono i combattimenti: tattica, strategia, capacità d'osservazione sono abilità fondamentali per vincere. Togashi riesce sempre a rendere gli scontri complessi ed emozionanti, sempre diversi l'uno dall'altro, grazie anche alla particolarità del nen, il potere utilizzato dai combattenti d'alto livello.

Ma ciò che questo manga ha di più apprezzabile, che lo rende diverso da quasi tutti gli altri manga e in particolare dagli altri shonen, è il realismo. Che sia per la psicologia dei personaggi, o per l'eccessiva violenza in una narrazione che all'inizio sembrava adatta ad un pubblico molto giovane, Hunter x Hunter è ricco di riflessioni sulla vita e sull'esistenza. Alcune parti, difficilissime da comprendere, se lette con la giusta chiave trasmettono messaggi profondissimi, che nulla hanno da invidiare a quelli di letture più complesse o ritenute più "adulte". L'opera di Togashi viene infatti spesso definita "lo shonen della maturità", poiché presenta tutti i tratti caratteristici non solo degli shonen (combattimenti e percorsi di crescita dei personaggi), ma anche dei seinen. Il sottile confine tra bene e male viene evidenziato dagli antagonisti: dai membri della Brigata Fantasma, alle formichiere e in particolare il Re, pur apparendo inizialmente come i classici nemici da sconfiggere, fortissimi e spietati, mostrano sempre un lato umano, che va ad accrescere il valore psicologico di quest'opera.

In definitiva, Hunter x Hunter è un manga da leggere assolutamente, appassionante, avvincente, intelligente come pochi. Anche se, visto il ritmo dell'autore, dovremo aspettare a lungo prima di goderci il finale.


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nanny96

Volumi letti: 31/37 --- Voto 10
E' incredibile quanto possano essere fuorvianti le prime impressioni. Quando mi sono ritrovato, quasi casualmente, tra le mani il primo volume di HxH pensavo di trovarmi davanti al solito shonen di turno. Anzi, l'impressione è stata addirittura peggiore, considerando il fatto che i disegni erano solo mediocri e le copertine sembravano alquanto infantili. Niente di più sbagliato. Partiamo dai disegni: Togashi ha uno stile molto particolare, stile che ho imparato ad amare già dal primo volume. I suoi disegni sembrano scarni e privi di dettagli, soprattutto i personaggi. Ma ecco che, da un momento all'altro, semplicemente voltando pagina, fanno capolino dei volti talmente dettagliati e realistici che sembrano usciti da un seinen. Questo stile si adatta perfettamente ai temi trattati nell'opera, molto più maturi e complessi degli shonen comuni.

E proprio qui volevo arrivare: all'atipicità di HunterxHunter. Togashi si diverte ad analizzare le situazioni tipiche degli shonen per poi manipolarle a suo piacimento, ottenendo risultati assolutamente imprevedibili e per nulla scontati. Ed ecco qui un personaggio che muore prima di aver mostrato le sue abilità, protagonisti che non sono i più forti in assoluto e che perdono, pochi combattimenti ecc. Sì, perchè in HxH tutto gira intorno alla trama. Non troverete continue battaglie o fanservice, ma una trama ben costruita e delle ambientazioni eccezionali. Ambientazioni che cambiano totalmente da una saga all'altra: si inizia con un'atmosfera avventurosa alla One piece, passando per combattimenti all'interno di un'Arena (alla Dragonball, anzi, dovrei dire alla YuYu Hakusho, prima opera di Togashi), fino ad arrivare all'eccezionale atmosfera dark/noir della saga di Yorknew City. Successivamente la tensione accumulata con quest'ultima saga viene smorzata con Greed Island, fino ad arrivare alla saga delle Formichimere (attualmente in corso nell'anime del 2011), la più brutale che abbia mai visto in uno shonen. Certe volte questa violenza può risultare eccessiva, ma personalmente, essendo un amante del gore,penso che questo aspetto "sanguinolento" dia un tocco artistico all'opera, e che soprattutto evidenzi l'enorme abisso che separa HxH dai tipici shonen di successo. I personaggi sono l'altro punto di forza dell'opera: il personaggio di Hisoka, in bilico tra follia e genialità, è una delle figure più eccentriche e meglio caratterizzate che abbia mai visto.
Che dire? Hunter x Hunter non può che meritarsi un bel 10, riuscendo a ribaltare e modificare drasticamente le caratteristiche ed i cliché del panorama shonen, ormai saturo di ripetitività e di scazzottate prive di una qualsivoglia logica.


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beppequasar

Volumi letti: 32/37 --- Voto 9
E' la prima recensione che scrivo...e come non iniziare da uno dei miei preferiti!
Ho conosciuto prima l'anime, che all'epoca mi stupì per la sua opacità, malinconicità e semplicemente per il fatto che non avevo mai visto una roba del genere.
Successivamente ho iniziato a comprare il manga, che mi ha colpito per vari motivi.

Partiamo dal disegno.
Particolare. A tratti sterile. A tratti eccessivamente particolareggiato (i primi piani sui personaggi nei momenti di massimo pathos, vedi Killua incavolato, sono intensissimi e trasmettono molto di più rispetto ad altri disegnatori che a volte, eccellendo nel virtuosismo, non riescono a sottolineare certe emozioni). Stupisce infatti il fatto che gli sfondi siano spesso assenti o non dettagliati. Ma questa è una scelta dell'autore che preferisce concentrarsi sui dialoghi e sull'intreccio.

Lo stile e la narrazione.
Qui si vede la genialità di questo autore che, come nessuno prima di lui, riesce a non rendere banale una trama apparentemente scontata, a caratterizzare dei personaggi che sembrano veri, ma soprattutto fa pensare e ragionare il lettore!
Non è infatti un manga da leggere velocemente, anzi. I dialoghi, spesso ritenuti noiosi e prolissi, servono a rendere più interessante e completa la narrazione. A causa di un protagonista tipico degli shonen, sovente, HxH viene superficialmente considerato un comune fumetto per adolescenti. Ma questo manga non è per bambini! E' spietato quanto realistico! I personaggi hanno degli scopi veri!
Infine desidero concludere (chiedo scusa in anticipo per la lunghezza estrema della recensione. Ma HxH merita molta più attenzione in quanto secondo me è, tra i manga mainstream, il migliore e il più completo) parlando delle cose che stupiscono della trama.
L'esame per diventare hunter è tipico degli shonen, dove fondamentalmente il personaggio deve diventare più forte ecc ecc. (non mi concentro tanto su questo, sbagliando, ma la recensione rischia di diventare eterna)
Greed Island (tratta da Level E). I personaggi sono in un RPG. Figata. Si vede come l'essere umano agisce in situazioni semi-estreme (è un videogioco in cui si muore). Si allea, fa il doppiogioco, tradisce, ecc ecc. Dico solo: realistico, profondo, ma non immediato.
Infine la parte sulle formichimere è la più difficile da capire, ma sicuramente la più unica. Un nemico troppo forte. Non lo puoi sconfiggere. Punto. Intelligentissimo. Fortissimo. Solo le guardie possono conquistare l'intero globo, ma a loro non interessa, perchè hanno come priorità il re. Non voglio dilungarmi sul re, per non rovinarvi nulla. Mai visto un nemico così forte. Può sembrare scontato il fatto che Gon riesca a diventare improvvisamente forte e lo possa sconfiggere semplicemente per il fatto che egli rappresenta il bene. Ma. Non è così. La fine di questa saga è qualcosa di irripetibile. Una trattazione unica e un realismo paradossale per un fumetto.

Che dire.
Lo consiglio a tutti quelli che non cercano uno shonen qualsiasi. Questo manga rappresenta una rarità confrontato con tutti i fumetti giapponesi moderni, dove primeggia, l'azione, ma che alla fine non trasmettono nulla e soprattutto, non fanno ragionare il lettore.
Spero che Togashi riprenda a scrivere!


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Enrico

Volumi letti: 32/37 --- Voto 10
HunterXHunter è uno dei migliori manga che abbia mai letto, ed è stato il primo ad avermi colpito così tanto da indurmi a rileggerlo interamente per la quarta volta.
Lo stile:
Il disegno, che spazia dal naif estremo al dettaglio assoluto in pochissime pagine, è di qualità più che pregevole, l'esperienza che si ha leggendo il manga oltre che intellettuale è anche sensoriale, i tratteggi dell'autore e le scene spesso molto forti infatti coinvolgono ad un livello superiore il lettore che si ritrova immerso in un mondo caratterizzato ottimamente in tutti i suoi particolari.
Il primo piano del volto di Netero che l'autore ritrae al tramonto del combattimento tra quest'ultimo ed il re delle Formichimere è immagine ancora adesso vivissima nella mia mente, opera magistrale che trasmette emozioni che è difficile provare.

La trama:
Se in altro manga la trama passerebbe a mio avviso in secondo piano rispetto a dei disegni come quelli di cui ho sopra parlato in HunterXHunter diventa sicuramente un punto di forza, sempre nuova e mai scontata riesce a tenere il lettore incollato alle pagine, stampate o digitali che siano, per diverse ore. I colpi di scena si susseguono in un avvicendarsi di fatti che non scade mai nella banalità o nel luogo comune, i temi sempre nuovi e gli ambienti che cambiano fanno da vivacissimo sfondo alla crescita personale dei protagonisti che passo dopo passo si evolvono, mutano, cambiano al passare del tempo senza però perdere i tratti di fondo che li caratterizzano.
La coerenza, che spesso in manga di genere simile viene a mancare con l'evolversi della storia, è mantenuta incredibilmente intatta dall'inizio alla fine (o meglio all'ultimo capitolo fino ad ora uscito).

Punti di forza:
Se mi chiedessero perchè HunterXHunter mi ha colpito così tanto la risposta che, in un attimo, mi balena in testa è questa: la psicologia dei personaggi.
Se fosse un pittore Yoshihiro Togashi apparterrebbe probabilmente alla corrente naturalista per la sua abilità nel caratterizzare i personaggi; l'aspetto psicologico è infatti preponderante nel manga e su di esso si basano gran parte delle situazioni, i combattimenti sono, quasi paradossalmente, incentrati più sul pensiero che sull'azione, ma non per questo poco avvincenti e anzi sono meno noiosi alla lunga dei soliti combattimenti riproposti più volte in altre opere come Naruto dove il "pestaggio" ha la meglio.
La valutazione complessiva è di massimo livello, il piacere della lettura si mescola infatti a spunti di riflessioni, il tutto, condito da disegni stupendi, fanno di HunterXHunter un'opera da non perdere.


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Hank

Volumi letti: 32/37 --- Voto 9
Uno shonen che poco ha da invidiare ad alcuni seinen. HunterXHunter si pone infatti diversamente rispetto ad un Naruto o ad uno One Piece, è un manga senza pretese di profondità ma che nasconde tematiche filosofico-politiche molto più importanti del solito "non arrendersi" o "gli amici sono importanti": vendetta, ineluttabilità del destino, cinica imperturbabilità del mondo sono solo alcune delle innumerevoli tematiche riscontrabili. Anche il "potere" che caratterizza il manga (il "Nen") è molto più sofisticato dell'aura, del chakra o di qualsiasi pseudo flusso di energia: i poteri di ogni personaggio sono semplici ed intuitivi, ma i modi con cui i vari poteri posso interagire e con cui vengono usati rendono questa semplicità solo uno strumento per rendere il lettore più partecipe ed entusiasta di avventurarsi in "battaglie mentali". C'è anche da dire che, a differenza degli altri shonen, i vari personaggi sono spesso davanti ad avversari che non si possono battere solo con la tigna o l'allenamento e sono perciò costretti a chiedere aiuto, a "barare" o a, semplicemente, fuggire.

Trama 8.5/10: classica ciclicità delle saghe tipica degli shonen, animata però dalle tematiche e dai personaggi che cambiano in ogni nuova parte.

Personaggi 9/10: tanti, divertenti ed abbastanza innovativi rispetto ad altri shonen. Ovviamente molti personaggi (come in ogni shonen) hanno una caratterizzazione molto definita, ben marcata ed un po' sempliciotta.

Ambientazione 9/10: Ricca, promettente che comunica perfettamente senso del mistero e voglia di avventura.

Disegni?: i disegni sono vari (passano dal dettagliato sfumato al tratteggiato a sommi capi) e coprono ogni gusto, certo alcune pagine, che magari appartengono ad uno stile che a te non piace, si godono un po' peggio...


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Ros09

Volumi letti: 30/37 --- Voto 7
Hunter X Hunter è un manga scritto da Yoshiro Togashi, autore già noto per "Yu degli spettri". Il manga propone una storia abbastanza avvincente, ricca di suspence e scene mozzafiato. I disegni di Togashi si alternano da tavole fenomenali a tavole praticamente abbozzate, infatti ricordiamo come l'autore si arresta spesso nella scrittura dei capitoli con pausa lunghissime. Questo, dal 1998 ad oggi, è sicuramente il difetto di questo manga: ovvero, se ti vuoi leggere Hunter Hunter devi pazientare mesi, mesi e mesi (quando va bene)...un vero peccato! La storia è cosparsa di personaggi ben caratterizzati e i combattimenti sono davvero belli; devo dire che HXH e One Piece possono benissimo stare sullo stesso livello, e probabilmente i combattimenti di HXH sono anche (a volte) migliori di quelli dell'opera di Eichiro Oda. Detto ciò, consiglio la lettura (pur ricordando che il manga esce ogni morte di papa) proprio perchè Togashi scrive davvero bene. Il mio voto è 7, sperando che in futuro con i prossimi volumi possa risalire anche sopra 8 (la saga del formichimere non mi è piaciuta).


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DanielaSchiffer

Volumi letti: 32/37 --- Voto 9
Per me HunterxHunter è stato amore a prima vista! Seguivo l'anime quando ero bambina, e non ho potuto fare a meno di recuperare il manga, preso in blocco circa un anno e mezzo fa in una fumetteria online. Purtroppo è stato editato dalla planet, sebbene l'edizione sia buona, la ristampa è abbastanza cara. Infatti costa 5,50 a volume, e recuperarlo potrebbe venire un po pesante, ma merita davvero moltissimo.
La trama; HunterxHunter parla inizialmente dell'esame per diventare Hunter, cacciatore, di Gon Freecs, il nostro giovane protagonista dodicenne. Vuole diventare Hunter per trovare suo padre, scomparso poco dopo la sua nascita (Gon vive con sua zia su un isola, infatti). Così in un modo o nell'altro convincerà la zia a farlo partire, e parteciperà all'esame. Incontrerà molti amici, tra cui Killua, Kurapike e Leorio, ma anche molti nemici, come il prestigiatore Hisoka, o il misterioso ma potente Illumi.
La trama, come vedete, è molto, molto semplice. Ma HunterxHunter non è solo questo! HunterxHunter è la crescita dei nostri personaggi. Li vediamo crescere, maturare, riflettere, durante il manga, processi davvero molto realistico. Credo che sia naturale rispecchiarsi in almeno uno dei quattro protagonisti.
I disegni sono spettacolari, Togashi è un genio. Riesce ad alternare disegni divertenti e non dettagliati, a disegni meravigliosi degni dei più grandi disegnatori, veramente.
Un manga che consiglio a tutti, sia a coloro che vogliono iniziare a leggere un bel manga shonen, sia a coloro che sono già nel mondo dei manga da un po di tempo.


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Atypical

Volumi letti: 19/37 --- Voto 9
Che dire di Hunter x Hunter, semplicemente fantastico. Uno dei migliori shounen in circolazione. Anche se dire "in circolazione" sarebbe sbagliato, per via della discontinuità della pubblicazione del manga. E' questa l'unica pecca di Hunter x Hunter, i fantomatici problemi di salute di Togashi non aiutano di certo a seguire questa serie che se avesse continuato la pubblicazione in modo costante sarebbe sicuramente ai vertici in questo momento. E pensare che lo è comunque.

Hunter x Hunter ci propone quello che per molti potrebbe sembrare la classica storia shounen: il solito ragazzo talentuoso che cerca di raggiungere il suo obbiettivo sconfiggendo tutti quelli che gli si parano davanti. In realtà è così, ma Hunter x Hunter è speciale perchè lo fa in modo completamente diverso dagli altri. Il protagonista è Gon, un simpatico ragazzino cresciuto in mezzo al verde che sogna di incontrare il padre, che si tramuta subito nel raggiungimento di un altro obiettivo: diventare Hunter. Cos'è un Hunter? Il mestiere più bello del mondo, il mestiere che fa suo padre. Gon decide così di partire per la città e partecipare all'esame per diventare Hunter, che si tiene una volta all'anno e dove centinaia di persone ci provano, e in pochissimi raggiungono l'obiettivo. Gon incontra Leorio, Kurapika e Killua, che per motivi diversi, vogliono diventare Hunter, e diventeranno presto amici. Mi fermerei qui con la trama, solo questo basterebbe per invogliare la lettura.
Una cosa che mi piace tantissimo di HxH sono i giochi, le prove. L'esame per diventare Hunter è composto da diverse prove, ognuna diversa dall'altra, ognuna che testa capacità diverse del candidato. Ma Togashi non si ferma qui, non si limita a creare delle prove per l'esame: non contento inventa l'arena celeste e Greed island. Greed Island è la mia saga preferita in assoluto, è stato capace di creare un gioco con un mucchio di regole ben inserite. Davvero geniale. E' questo il punto forte del manga, indubbiamente.
Un altro aspetto molto importante sono i personaggi: i comprimari sono davvero ben caratterizzati. Da sottolineare Hisoka, per me il miglior personaggio della serie. "Hisoka non ha altro maestro al di fuori di se stesso. Perchè è cosciente di essere il più forte". Basta solo questo per descriverlo. In molte altre opere è presente un personaggio come lui, il classico tipo da battere e irraggiungibile in potenza. Hisoka è sicuramente il migliore.

L'unica cosa leggermente negativa sono i disegni: lo stile di Toghashi non è eccezionale, ma soprattutto è la discontinuità del tratto a dare fastidio: in particolare, dal volume 18 in poi, per alcuni volumi la qualità del disegno è davvero scadente, e rende davvero difficoltosa la lettura, tanto che mi ha fatto smettere di leggerlo.
Insomma, Hunter x Hunter è un capolavoro, e non gli do 10 solo perchè mi sono promesso di darlo solo ad un'altra opera. Ma se lo merita tutto.


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K!llerBee

Volumi letti: 30/37 --- Voto 10
Hunter x Hunter è un capolavoro di Shounen.

Cosa ha di bello? Tutto.
Quello che colpisce di più sono sicuramente i personaggi, tutti estremamente curati, persino quelli che, nella storia, incontri una volta e non li vedi più. Ognuno ha la propria storia, ma soprattutto il proprio carisma, il proprio stile, il proprio potere, la propria funzione, giustamente collocato lì dove deve stare.
I combattimenti sono sempre ragionati, non esiste quello imbattibile, semmai quello estremamente forte e se c'è sta' sicuro che esiste il modo di metterlo k.o.! Il protagonista e i coprotagonisti migliorano, sì, gradualmente, ma mai fino ad essere come "Goku". Non sconfiggono necessariamente il nemico, la forza non è la soluzione a tutto, c'è anche altro.
Se dici Shounen di qualità, allora indubbiamente, dici Hunter x Hunter. Non c'è paragone che regga.

I disegni sono fantastici, a me piacciono moltissimo, soprattutto li reputo molto molto espressivi. Gli sguardi, i volti e le espressioni ti fanno sentire davvero le emozioni che "provano" i vari personaggi, i protagonisti. Faccio un esempio... quando Togashi disegna la paura e lo sgomento i volti si impregnano di quell'adrenalina, lo schianto e lo shock, le pupille piccole, a quel punto tu stesso sai che non c'è via di fuga. Sei lì, troppo dentro al manga per poterne uscire e sei preso dagli stessi sentimenti che quel pagina emana... l'avversario è davvero troppo forte, è meglio fuggire. Addirittura c'è chi dice, probabilmente è vero, che per colpa dei problemi di salute che purtroppo debilitano il sensei i disegni, negli ultimi capitoli, stanno andando leggermente stilizzandosi, le linee sono più incerte... beh io li trovo ancora più espressivi! Soprattutto nelle fasi avanzate degli scontri, tipo Neteru - Re delle formichimere... Sono dell'opinione che Togashi riesce ad imprimere i propri sentimenti nella sua opera.. ragion per cui se, ad esempio, vive una situazione negativa (come quella che appunto sta vivendo) e paradossalmente la storia è arrivata a rappresentare una vicenda critica questa non può che risentirne ed essere ancor più penetrante e carismatica. Il manga è in sintonia con i suoi sentimenti e il lettore non può fare a meno di percepirli. È una qualità che pochi autori hanno.

Consiglio vivamente questo manga a tutti coloro vogliano leggere qualcosa di qualità e cercano una storia che possa coinvolgerli in tutto e per tutto!


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kain_90

Volumi letti: 30/37 --- Voto 10
Hunter X Hunter è un manga di Yoshihiro Togashi che vede la luce nel 1998, otto anni dopo il suo più famoso e fortunatissimo Yu degli Spettri, tre anni dopo gli esperimenti fatti con level E.

Trama a parte, credo che per chi abbia letto Yu degli spettri e Level E, non ci sia davvero altro da aggiungere. Proprio per questo personalmente mi è dispiaciuto aver letto Level E a posteriori, perchè se avessi seguito in ordine le opere di Togashi, arrivato a leggere poche pagine di Hunter x Hunter avrei pensato "Ecco, tutto torna, Togashi non poteva che arrivare a questo".
Hunter x Hunter infatti, altro non è che la chiarissima estensione naturale del filo che lega due grandi titoli quali Yu degli spettri e Level E.

Sembra strano dover fare una mezza recensione di queste altre due opere, ma per chi non li conoscesse, Yu degli spettri è un manga di combattimento mainstream, genericamente alla Dragonball ma che a tratti si rivela anche abbastanza ragionato. Parla delle vicende di Yusuke Urameshi, ragazzo istintivo e testa calda che si ritrova coinvolto con il mondo degli spiriti, e insieme a lui troviamo Kazuma Kuwabara, inseparabile compagno d'infanzia di Yusuke un po' tonto ma di gran cuore, Hiei, spietato demone assassino dall'animo glaciale, e Kurama, demone estremamente intelligente, gentile e amichevole ma anche freddo e calcolatore.
Level E narra invece le vicende di un eccentrico alieno giunto sulla terra, che vi permane per puro gusto di intrattenimento, a causa della quale finisce ogni volta per coinvolgere persone che non c'entrano nulla e combinare casini. Dal canto suo è un manga molto sperimentale, che riprende e approfondisce alcuni aspetti un po' "fuori tema" che stavano cominciando a vedere la luce in Yu degli spettri, e che è contraddistinto dal non seguire una storia lineare, ma più storie che si susseguono senza il vincolo di dover essere strettamente collegate tra di loro, e che toccano i generi più disparati e fantasiosi, quasi scelti a piacere.
Insomma dopo essersi sbizzarrito con level E, Togashi torna a costruire una storia in cui lo spirito di entrambe le due opere si fonde e si completa, finendo quasi accidentalmente a creare un capolavoro.

Hunter x Hunter comincia con Gon, ragazzino dalla disarmante ingenuità, sempre diretto e con un istinto fuori dal comune, che vuole superare l'esame per diventare Hunter: un titolo estremamente ambito che contraddistingue una strettissima cerchia di individui che per lavoro vanno a caccia di tesori, ricercati, animali, luoghi inesplorati, misteri, chi più ne ha più ne metta.
Gli Hunter sono una classe eccelsa di professionisti minuziosamente selezionati ed estremamente privilegiati a livello sociale, riguardo per esempio la possibilità di accedere ad informazioni riservate, o la possibilità di viaggiare e fare soldi.
Insomma un Hunter ha il privilegio di poter fare un po' quello che gli pare, e il padre di Gon divenne a suo tempo un Hunter abbandonando il figlio ancora in fasce. L'obbiettivo di Gon è proprio quello di entrare nel mondo del padre, per avere la possibilità di conoscerlo meglio, e in ultimo, di trovarlo.
Ma diventare Hunter sembra essere la cosa più difficile del mondo, ed ecco che Gon, accompagnato da Killua, che proviene da una famiglia di assassini, Leorio, un po' tonto ma di buon cuore, e Kurapika, estremamente intelligente, gentile ma anche freddo e calcolatore, si troverà ad affrontare prove su prove su prove, subdole e minuziosamente ingegnate allo scopo di testare ogni parametro fisico e mentale dell'esaminando per stabilire se quest'ultimo possieda le carte in regola per essere definito un Hunter.

Comincia in questo modo, ma un po' come in Level E, Hunter x Hunter è destinato a cambiare e cambiare, a dar sfogo a tutta la vena creativa di Yoshihiro Togashi, e nonostante tutto, un po' come in Yu degli spettri si manterrà sempre sul genere di combattimento, che però verrà presto spinto in un ambito molto più di nicchia che diventerà sempre più ragionato e strutturato in modo sempre più complesso.
Difatti si può dire che il punto forte di Hunter x Hunter, assieme alla creatività dell'autore, sia proprio la ricerca della complessità all'interno del mainstream. Chiariamolo innanzitutto, Hunter x Hunter non è un titolo per bambini, sebbene i protagonisti lo siano, poiché l'ambiente in cui si essi si muovono è sempre molto adulto, mostrato nudo e crudo così com'è, e il modo in cui viene costretta la testa del lettore a seguire ogni volta i ragionamenti, seppure appassionanti, sempre estremamente elaborati, dei personaggi, lo rende senza dubbio un manga che esige una certa maturità da chi lo legge.
E quindi ci ricolleghiamo al punto forte del manga, perchè in Hunter x Hunter niente è quello che sembra, ma ogni cosa deve di volta in volta essere maniacalmente valutata e ogni singola azione decisa di conseguenza. Nulla viene mai lasciato al caso, ma prende parte ad una ragnatela di dettagli molto più estesa e molto più elaborata.

E alla fine risulta davvero divertente ed efficace vedere i personaggi crescere in questo strampalato ambiente, chiedersi come se la caveranno di volta in volta, imparare a riconoscere gli schemi di ragionamento di ognuno e capirne la mentalità, e seguire lo sviluppo di ognuna delle loro vicende personali.

Hunter x Hunter è un manga di combattimento, un manga ragionato, un manga in cui ci viene mostrato un mondo dettagliatissimo e al tempo stesso sempre più strano, un manga in cui di volta in volta non c'è mai solo un filo principale se non accompagnato da diverse sottotrame, un manga in cui si segue la crescita personale e spesso travagliata dei personaggi, un manga tremendamente creativo, un manga che non appena pensi che una cosa cominci ad essere scontata, ti stupisce cambiando completamente la faccia del manga stesso.
Il filo che partiva da Yu degli spettri passando per level E, ha senza dubbio condotto Togashi ad uno dei migliori shounen attualmente in circolazione.


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tsuna x-burner

Volumi letti: 29/37 --- Voto 10
Hunter x Hunter è uno Shounen manga scritto da Yoshihiro Togashi, precedente autore di capolavori come "Yu degli spettri", pubblicato in Italia da Planet Manga al costo di 4,20.
Ecco a voi lo Shounen migliore che si possa trovare in circolazione negli ultimi quindici anni. Storie, personaggi, ambientazioni che stupiscono e lasciano di stucco il lettore.
Unica pecca che si può trovare è l'autore appunto, molto scostante e alcune volte si riesce a vedere proprio dal tratto la sua poca voglia (anche dovuta alla malattia che però nel tempo e diventato quasi una scusa).

La storia si incentra su Gon Freecs, un bambino prodigio che vive sull'isola balena insieme alla zia e alla nonna.
Gon decide di partecipare all'esame per diventare Hunter in modo da poter inseguire e trovare il padre, che lo ha lasciato in fasce per continuare la sua vita da Hunter.
Nel viaggio incontrerà personaggi con i quali stringerà una grande amicizia: Kurapika, Leorio e Kilua.
Ma siamo sicuri che l'esame sia la meta finale, oppure proprio dopo essere diventato Hunter cominceranno le sue avventure?

Che dire, assolutamente fantastico su tutti i punti di vista.
La storia senza il tipico senso di già visto, l'inizio è abbastanza tipico con il viaggio del protagonista ma già dall'esame si vedono grandi novità. Infatti non si concentrerà sulla forza dei personaggi ma più sulla loro volontà e sulla loro furbizia, quest'ultima una caratteristica fondamentale nel mondo di Hunter x Hunter.
Le battaglie sono molto strategiche e questo implica che a vincere non sia sempre il personaggio più forte; questo rende ogni sfida molto incerta sino all'ultimo.
Anche la modalità di potenziamento dei personaggi è molto curiosa e complicata, il Nen (la forza spirituale delle persone) ha caratteristiche diverse da persona a persona in base al proprio carattere e al proprio vissuto, il che permette di vedere poteri molto diversi e curiosi tra loro. Inoltre il nen a diverse sottoclassi che lo compongono (ten, ren, zesu che ogni persona deve imparare per controllare al meglio il nen) e si può, in aggiunta, dividere in sei categorie a cui una persona può appartenere (potenziamento, emissione, trasformazione, specializzazione e materializzazione). In sostanza è un sistema molto complicato ma anche intrigante che rende i combattimenti ultra interessanti.
Altro punto forte del manga sono i personaggi, tutti non del tutto buoni o cattivi a partire dai nostri protagonisti. Infatti troviamo Kurapika che è pronto a lavorare insieme ai mafiosi per raggiungere i suoi obbiettivi, oppure Kilua in apparenza un dolce bambino ma che in verità è uno spietato assassino.
Anche i nemici non sono del tutto cattivi, ma semplicemente un altra visione del mondo in base alle loro esperienze passate (come il capo del ragno che anche se uccide centinaia di persone piange per i suoi compagni uccisi, oppure Hisoka che semplicemente vuole confrontarsi con avversari sempre più forti).

Come detto già prima l'unica pecca è il disegno che purtroppo a volte risulta poco chiaro e dettagliato, ma è innegabile che l'autore riesce a esprimere al meglio i sentimenti dei personaggi e delle situazioni.
Sicuramente l'incostanza di Togashi fa perdere molto il filo della storia, essendo che i volumi escono molto lentamente, ma si può sopportare vedendo il risultato finale.

In conclusione è un manga che non può mancare nella vostra collezione, il mio voto è 10 anche se per colpa dell'autore meriterebbe meno...però sono troppo innamorato di questo manga.


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Justice

Volumi letti: 27/37 --- Voto 10
Diventare fan e lettori di HxH é una maledizione.
Quando per la prima volta iniziai a leggere questo manga avevo già visto tutti gli episodi dell'anime, tuttavia la velocità e la brillantezza della trama mi hanno subito preso.
Gon Freecs è un ragazzino che vive su di un'isola sperduta insieme alla zia e alla nonna. Per cercare il padre che lo abbandonò ancora in fasce per intraprendere il lavoro di "Hunter", Gon parte per un viaggio che lo porterà ad affrontare pericoli indicibili e mortali. Durante l'avventura non mancano gli incontri con quelli che poi saranno i compagni di Gon, come Kurapika e Leorio. Incredibile la caratterizzazione del "nemico storico" Hisoka, e molto originale il legame di amicizia con il più fico DarkHero della storia, Killua. La ricerca di Gin Freecs (padre di Gon) è la spinta principale per il ragazzo, questo è un po' come il sogno di Naruto di diventare Hokage, o quello di Rufy di diventare il Re dei Pirati, è insomma la base della storia. A differenza della storia di Naruto, nella quale passa in secondo piano, il sogno di Gon è spesso ripresentato, ricordandoci perché siamo arrivati fino a quel punto. Insomma una continuità e una coerenza spaventose, fanno di questa storia la più bella che abbia mai letto.
Tuttavia il prodotto incontra delle difficoltà quando si parla di continuità del lavoro, infatti l'autore Yoshihiro Togashi si prende pause dalla narrazione molto lunghe, lasciando la serie sempre "appesa". Inoltre la tecnica di disegno è scostante e arronzata, rendendo difficile la lettura. Capite adesso che per un amante di HxH questo è tremendo! E' come dare ad un bambino un lecca-lecca e toglierglielo ad intervalli di dieci secondi!
La storia mi ha preso moltissimo, e nonostante tutto non riesco a criticare sinceramente quest'opera per cui l'unico voto possibile è 10.


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Gordy

Volumi letti: 29/37 --- Voto 8
Hunter x Hunter lo reputo uno shonen davvero valido. La storia è assolutamente godibile e il manga si lascia leggere davvero volentieri. Finito un numero non vedo l'ora di leggere il successivo per sapere cosa succede e questo non è poco. Peccato che l'autore si prenda spesso delle pause anche di anni...
Rispetto agli altri manga del genere (salvo qualche rara eccezione) è sicuramente più crudo e meno scontato. Vediamo personaggi smembrati, fatti a pezzi o decapitati. Nonostante la storia si divida nelle classiche sottosaghe i loro finali non si riducono sempre ai classici scontro uno contro uno tra i vari protagonisti e il gruppo di nemici. I protagonisti sono forti e con un potenziale di crescita enorme ma, se non aiutati da altri comprimari, spesso non riuscirebbero a cavarsela. I loro antagonisti sono ottimamente caratterizzati e si finisce per affezionarsi anche a loro.
Ovviamente come tutti gli shonen è pieno zeppo di combattimenti ed è qui che l'autore riesce a dare il meglio di se. I vari duelli si vincono spesso più con la testa che con l'abilità: sono tattici e mai ripetitivi grazie anche all'introduzione del Nen e di tecniche particolari che permettono di rendere i personaggi completamente differenti tra di loro sotto questo aspetto. Forse solo Araki con il suo "Le bizzarre avventure di JoJo" supera Togashi in questo.
Insomma HxH è un manga eccellente a cui stavo per assegnare un 9 ma la qualità dei disegni poco più che discreti mi ha fatto decidere per un 8. Sono chiari e semplici e adatti a questo tipo di manga, perché il lettore riesce a capire bene cosa succede ma, soprattutto in certi capitoli, si palesa la svogliatezza (o problemi alla mano che siano) dell'autore e vediamo disegni che appaiono poco più che degli schizzi quasi come se dovessero ancora esser completati e, comunque, in generale il confronto con le tavole di Oda o Kishimoto appare impietoso...

razor 55

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razor 55

Volumi letti: 25/37 --- Voto 10
Probabilmente il miglior manga attualmente pubblicato su jump insieme a one piece. Togashi è il vero erede di Toriyama, nei suoi disegni c'è una freschezza che solo in dragon Ball e in poche altre opere si può trovare. I personaggi sono ottimamente caratterizzati, anche i più marginali...persino i nomi sono fighissimi: Shalnark, Neferpito, Kurapica, Leorio....
La prima parte, quella dell'esame per diventare hunter è in pieno stile shonen ed è molto gradevole da leggere, si giunge poi all'arena celeste, dove la complessa spiegazione del nen può far effettivamente far perdere il filo del discorso, ma man mano si riesce a capire (quasi) tutto, Yorkshin City e Greed Island sono poi la sublimazione del manga, anche grazie ai combattimenti strategici con il nen e con le carte (Greed Island). La sfida poi a palla avvelenata contro Razor vale da sola tutta il manga. Attualmente sto leggendo la saga della formica, un po' ''anomala'', considerando le precedenti saghe, ma comunque molto bella. Unico difetto: Togashi si prende delle pause lunghissime e probabilmente il manga non vedrà mai una fine. Ma da quello che abbiamo fino adesso, abbiamo uno dei migliori shonen di sempre.


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Artanis

Volumi letti: 27/37 --- Voto 10
Un manga stupendo, enormemente sottovalutato in Italia, dall'indubbio valore narrativo. L'unica pecca di questa brillante serie sono i disegni la cui qualità spesso e volentieri cala sensibilmente arrivando ad essere poco più che name, con pochissimi dettagli e a volte persino privi di sfondi.
A parte questo, la storia è avvincente, coraggiosa e diversa dal solito canovaccio e da quanto ci si può attendere da un manga shonen.
Il manga si differenzia dal genere di appartenenza già a partire dalla saga di York Shin in cui i combattimenti, benchè presenti, iniziano a passare in secondo piano e fanno da contorno ad una vicenda entusiasmante e ricca di colpi di scena.
I protagonisti, Gon e Killua, sono caratterizzati in maniera sublime. Immediatamente ci si affeziona: il lettore non potrà far altro che interessarsi alle loro vicende e anche a preoccuparsi quando le cose si mettono male.
Menzione d'onore al personaggio di Hisoka, unico nella sua follia e nel suo essere. Un personaggio molto simile al Joker di Batman, ma ancora più folle nonchè caratterizzato in maniera tale da affascinare e a chiedersi sempre cosa combinerà.
Un manga straordinario che consiglio senza riserve!


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Killua93

Volumi letti: 27/37 --- Voto 10
Premetto che nonostante sia il mio manga preferito, per essere precisi gli darei un 9 1/2 (per il solo fatto che non esiste la perfezione e non sono molti i manga che per me si avvicinano a questo voto)...ma preferisco arrotondare a 10 anziché togliere.
Mia prima recensione (se si potrà definire tale), dedicata appunto al miglior manga che seguo.
Di "Hunter x Hunter" ho letto 27 volumi, poiché preferisco leggerli per la prima volta nel volume italiano.

Un gran bel manga con un sacco di personaggi ben caratterizzati...ognuno con uno scopo e con dei propri pensieri ben delineati. L'ambientazione mi ha sempre affascinato e nonostante molti dicono che i disegni siano brutti a prima vista, in realtà io li trovo spettacolari, perché Togashi a volte riesce a riprodurre delle espressioni in modo sbalorditivo.
Diciamo che è un manga (o anime) che a prima vista viene disprezzato, ma ho le prove che se poi lo si segue per un po' ce se ne innamora completamente, riconoscendo solo a quel punto di averlo pregiudicato.
Molti dicono che andando avanti la storia peggiori...ma in realtà sfruttando il fatto del nen, l'autore riesce a riprodurre sempre e comunque dei combattimenti basati sulla strategia,cosa importantissima e parte integrante dell'opera, che lo differenzia dagli shonen in cui vince sempre chi ha la trasformazione o l'energia più potente.
L'unica pecca si trova nell'autore che nonostante abbia creato anche un'altra bellissima opera, quale è "Yu Yu Hakusho", egli tende a prendere delle pause a tempo indeterminato...ma fortunatamente in questo momento ha ripreso e spero che non intenda fermarsi troppo presto. Questa è la causa di quel mezzo voto che lo distanzia dal 10.
Che dire...lo consiglio veramente a tutti, perché è davvero uno di quei manga che vanno provati, leggendo almeno un paio di volumi,prima di essere valutato...e penso che a quel punto vi verrà voglia di continuare, specialmente nel momento in cui verrà introdotto il Nen, poiché si susseguiranno dei fantastici combattimenti strategici alla Togashi(non che mancassero anche prima).

Per spiegare il mio voto in poche parole:
Disegni: 9
Storia: 9 1/2
Personaggi: 10


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lelouch freedome

Volumi letti: 20/37 --- Voto 8
Niente da dire, uno shonen davvero con le palle. C'è tutto: amicizia, combattimento, ragionamento, strategia,avventura e un po di violenza che non guasta. Dalla trama potrebbe sembrare uno dei soliti shonen da quattro soldi, il ragazzo con un sogno da realizzare, la ricerca del padre, un gruppo di amici che incontra pian piano, un cuore puro ecc, e forse all'inizio lo era, ma più va avanti più i misteri aumentano e la qualità sale. L'apice del racconto è, secondo me, la saga di York Shin, con l'entrata in scena del Ragno, se ci fosse un oscar per i fumetti per i migliori antagonisti sicuramente lo darei ad Hunter x Hunter. E i protagonisti allora? Sicuramente abbastanza classici (l'idiota, il tipo figo e solitario, l'ingenuo ecc) ma non per questo poco credibili. Unica pecca, le lunghe pause del maestro Togashi.

Chapel
Chapel

Volumi letti: 29/37 --- Voto 9
Il primo impatto con Hunter x Hunter potrebbe fuorviare, vuoi per l'atipica e variegata composizione delle copertine, per il tratto incostante, per una caratterizzazione grafica dei protagonisti per certi aspetti non troppo originale e via discorrendo. Tuttavia dedicando a quest'opera una lettura attenta - quella che indiscutibilmente merita - è impossibile non rendersi conto del suo valore, che la rende diversa dalla maggior parte degli shonen pubblicati in precedenza così come attualmente.

Dopo aver preso il via in un modo consueto per manga di questo genere il percorso della trama tocca vette invece inesplorate, in cui l'autore dimostra un'accuratezza nella caratterizzazione psicologica e relazionale dei personaggi davvero rara. La descrizione e le funzionalità del nen in qualità di "aura" mostrano un equilibrio e una complessità che non ho mai ammirato in nessun altro manga di combattimento: è assolutamente affascinante il fatto che i poteri nen in un individuo si sviluppino a seconda delle proprie inclinazioni personali e del modo in cui si è cresciuti e si vive, e Togashi ne spiega i passaggi con un'attenzione tale da farli sembrare cenni di psicoanalisi.

Bene e male sono due concetti che non vanno a pesare nello sviluppo della storia; per carità, è indubbio che siano presenti degli antagonisti (come la Brigata Fantasma o il Re), ma in essi confluiscono elementi e particolari che vanno oltre semplici connotazioni di positività o negatività: chi è malvagio non lo è mai completamente, e soprattutto non lo è esclusivamente per sua natura, ma per tutti gli agenti esterni o contingenti che lo hanno toccato. È meraviglioso poi quanto ogni piccolo particolare non sia mai lasciato al caso, ma ricompaia magari dopo molti capitoli come elemento chiave per la risoluzione della trama.

La questione più difficile da analizzare è sicuramente il comparto grafico, sia per quanto riguarda lo stile che le scelte di "regia". È innegabile che il sensei, volendo o meno considerare i suoi problemi di salute, risulti spesso scostante, talvolta addirittura poco professionale: alcuni capitoli della saga dell'Arena Celeste - nello specifico un paio dedicati allo scontro Hisoka-Kastro - mostrano effettivamente assenza di impegno o, per essere meno critici, accuratezza. Però bisogna riconoscere che, a prescindere della qualità del tratto, ogni volto da lui disegnato, per quanto poco dettagliato, sia animato da grande espressività e personalità.

Tolto un certo cinismo di fondo (spesso le scene di violenza sono un po' troppo corpose e le morti dei personaggi, anche se di contorno, sono effettivamente troppe) l'autore visita con sensibilità i tasselli che compongono il mosaico della natura umana, senza cadere nella tentazione di proporre sentimentalismi gratuiti e infantili - mossa tipica nella stesura di manga shonen. Questa poetica, nonché certe tematiche trattate (come mafia o aste clandestine) e la complessità di molte spiegazioni (talvolta un pochino prolisse) rendono Hunter x Hunter un'opera che mira ad un target molto più maturo di quanto possa sembrare. Nonostante ciò riesce nell'intento di intrattenere e di divertire, ma con intelligenza: un compromesso più che vincente. Non posso che consigliarne calorosamente la lettura a tutti coloro in cerca di uno shonen dall'impostazione classica, almeno in uno stadio iniziale, ma che sia contemporaneamente sperimentale e maturo. Fidatevi, piccoli difettucci compresi, è un capolavoro.


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monkey d........

Volumi letti: 27/37 --- Voto 10
Hunter x Hunter è uno shonen molto particolare, infatti la stessa definizione di shonen gli va molto stretta per via delle battaglie mai banali ma sempre strategiche e psicologiche e una buona dose di violenza, anche se mai gratuita. La storia inizia in modo semplice, parla di Gon, un ragazzo dell'isola balena che vive con la zia; dopo aver conosciuto un hunter di nome kaito che gli parla del padre Jin - il miglior hunter del mondo -, Gon decide di diventare un hunter egli stesso e di cercare il padre. La storia può essere divisa in varie saghe, ognuna molto diversa dall'altra ma sempre avvincente e spettacolare. Il tratto di Togashi è secondo me spettacolare e mi sembra veramente incredibile come alcuni possano dire che Hunter x Hunter sia disegnato con i piedi, penso che i disegni siano tra i dei migliori che possiamo oggi in questo genere. Unica pecca di questo manga è la lenta serializzazione, infatti Togashi si prende molto spesso delle lunghe pause, ma se questo serve a creare uno dei manga più belli di sempre nel suo genere, aspetto volentieri.


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lord_capulet

Volumi letti: 28/37 --- Voto 8
Davvero un bel manga. Molti lo ritengono uno shounen atipico che non può essere confrontato con i best seller One Piece e Naruto perché più originale e meno commerciale, di nicchia quindi. Su questo non sono d'accordo, in fin dei conti abbiamo gli elementi tipici di un manga shounen con combattimenti, poteri e bene contro il male. Il tutto è reso molto bene.
I personaggi sono ben fatti e rientrano negli standard classici. Una menzione speciale per i cattivi (adoro la Brigata Fantasma), tutti molto carismatici e azzeccati. I disegni hanno uno stile chiaro che progredisce man mano che si va avanti coi volumi. Alcune tavole sono stupende.

I punti di forza a mio parere sono due:
1) la varietà delle situazioni: l'esame, la torre celeste, l'apprendimento del Nen, l'asta di York Shin City (questa parte è qualcosa di stupendo...), Greed Island e la saga delle Formichimere. Ogni "saga" è completamente diversa (ambientazione, nemici, scopo) e procede a passo spedito, molto scorrevole - a parte l'ultima saga che l'autore sta tirando davvero per le lunghe.
2) I combattimenti: finalmente dei combattimenti con della logica (non alla Bleach per intenderci) dove l'esito dello scontro è sempre credibile e giustificato, non c'è la classica rimonta del protagonista grazie alla forza di volontà - anche se Gon ne ha davvero parecchia. I poteri Nen in tutte le loro sfaccettature sono spiegati a regola d'arte (al prezzo di dover rileggere qualche passaggio) e la violenza non viene mai risparmiata.

Concludendo, mi sento di consigliare Hunter x Hunter a tutti gli amanti del genere shounen, non è sicuramente un prodotto di nicchia né infantile come potrebbe sembrare ad una prima occhiata, viste le diverse scene di violenza (mai gratuite tipo in manga come Berserk). Il voto sarebbe 9 ma negli ultimi anni Togashi, l'autore, sta tenendo un ritmo terribilmente lento e la brama di continuare la lettura va man mano calando. Inoltre l'ultima saga, quella delle Formichimere (comunque bellissima) la sta tirando molto per le lunghe, perdendo quella scorrevolezza di cui parlavo prima. Per il resto è sicuramente da leggere.


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old boy

Volumi letti: 27/37 --- Voto 10
Il manga che preferisco in assoluto, non so quante volte l'ho riletto in attesa che Togashi si decida a continuare a disegnarlo, tuttavia per questo capolavoro posso concedere anche questa attesa infinita e indeterminata.
Innanzitutto il disegno, da molti ritenuto la nota dolente, secondo me è un vero punto di forza: non soltanto Togashi disegna in modo unico con l'uso di diversi stili ma la sua impostazione della pagina e il ritaglio delle vignette è qualcosa di veramente unico, che caratterizza specificamente l'azione e riesce a rendere particolari e gradevoli alla vista le pagine.

La trama può sembrare qualcosa di stra-abusato, tuttavia ciò che rende unico il manga è il mondo che è stato creato e i personaggi che si muovono in questo. Sinceramente non avevo mai trovato neanche in seinen caratteristiche così mature, complesse e variegate; i personaggi si muovono di forza propria, non per ragioni di trama ma per le loro esigenze e lo si vede, in più la caratterizzazione trova il suo punto di forza nella descrizione dei poteri nen e del rispecchiamento di questi alle varie personalità. I combattimenti ovviamente non mancano anche se non se ne abusa la presenza, e comunque sono sicuramente qualcosa di unico, non il solito combattimento in cui si vince con la forza ma vere e proprie battaglie in cui la strategia, la tecnica e le motivazioni hanno il sopravvento e in cui la crescita dei personaggi non passa da improvvisi e illogici power-up, ma da allenamenti razionali e mirati e dai complessi e schematici risvolti del nen.
Altro punto fondamentale sono i dialoghi, che sono molti, a volte complessi su argomenti disparati, ma che risultano comunque fluenti e alcuni ragionamenti riescono davvero ad essere avvincenti e a descrivere perfettamente i pensieri e l'intelligenza dei personaggi.

Decisamente un'opera che merita grande considerazione, purtroppo la Planet ne ha dato un'edizione un po' scadente visto che spesso le traduzioni sono sbagliate e a volte si scambiano anche i dialoghi nella stessa vignetta, in più alcune vignette sono state pesantemente censurate (ma questo già dal Giappone credo), rovinando di molto la bellezza della tavola.

DaisukeKatashi

Volumi letti: 20/37 --- Voto 10
"Zia, quello dell'Hunter dev'essere proprio un lavoro fantastico se ti spinge a lasciare tuo figlio pur di poterlo continuare." - Gon Freecss

Hunter x Hunter è un manga di Yoshihiro Togashi (autore già noto per Yu Yu Hakasho o Yu degli Spettri) iniziato nel lontano 1998 ed ancora in corso. Attualmente in Giappone come in Italia conta 27 volumi, sfortunatamente il ritmo di Yoshihiro Togashi è altalenante e spesso prende dei periodi di pausa. Nonostante tutto i fan continuano ad attendere inesorabilmente la pubblicazione della serie. Ma passiamo alla trama.

La trama inizialmente può sembrare banale, ma nell'evolversi della storia, tutto assume un aspetto ben più serio e profondo. Il tutto inizia presentando il nostro protagonista: Gon Freecs, un bambino prodigio nato e cresciuto nell'isola Balena dalla propria zia e dalla nonna. Crescendo Gon vuole seguire il suo sogno quello di incontrare il proprio padre ormai scomparso da tempo, e per far ciò Gon vuole diventare Hunter e quindi entrare nell'Associazione Hunter, organizzazione che racchiude tutti coloro che hanno conseguito con successo la "Licenza di Hunter", dopo aver superato l'esame di licenza. Gon prima di svolgere l'esame per diventare Hunter, trova nel suo cammino due personaggi essenziali per il manga che faranno da spalla al nostro protagonista: Kurapika e Leolio (o Leorio come nell'anime). I tre personaggi svolgeranno l'esame uniti insieme ad un ragazzo misterioso che farà subito amicizia con il nostro protagonista, si tratta di Kilua, discendente di una nota famiglia di Assassini, la famiglia Zaoldyeck. Ma l'esame sarà tutt'altro che semplice per i nostri personaggi, anche grazie all'entrata di scena di Hisoka, crudele e brutale pagliaccio che si interessa fin da subito ai nostri personaggi. La vera storia inizia proprio in seguito all'esame per la licenza di Hunter.

Hunter X Hunter è un manga come pochi, mi è piaciuto fin da subito, a parte il tratto a volte un po' deludente, ma per il resto il manga è intoccabile sotto ogni punto di vista. La trama è semplicemente un capolavoro, suddivisibile anch'essa in saghe una più interessante e bella dell'altra; sicuramente indimenticabili sono l'esame per la Licenza di Hunter e L'asta di York Shin City, con la comparsa della Brigata Fantasma. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, con il loro background, l'unica pecca è che personaggi del calibro di Kurapica e Leolio vengono messi da parte nelle saghe di Greed Island e delle Formichimere, questo è un vero peccato, forse da un certo punto di vista il manga sarebbe stato leggermente migliore, ma non mi lamento. Anche gli antagonisti della serie sono fantastici, su tutti Hisoka (il mio antagonista preferito) e anche la Brigata Fantasma, tutti i loro membri sono ben caratterizzati nelle loro piccole specialità. Ottima anche l'idea del Nen (si intende l'aura che ogni essere vivente può produrre), l'idea principalmente viene presa dal manga di Hirohiko Araki, con le sue Onde Concentriche. Ci sono pochi consigli che posso dare, se non quello di leggerlo, ne vale veramente la pena. Il suo 10 se lo merita veramente tutto.


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Northensnow

Volumi letti: 25/37 --- Voto 9
Hunter x Hunter è uno di quei manga che sono stati in grado di sorprendermi, ed è una cosa che apprezzo molto. Non nascondo che il mio primo parere, nel vedere l'anime proposto nientemeno che da Italia 1, sia stato decisamente poco entusiastico, ma ho avuto modo di ricredermi.

Nonostante l'inizio non brilli per originalità (protagonista sempliciotto e mangione cresciuto isolato dal mondo che vuole andare a cercare suo padre sparito da tempo), la storia prende subito una piega abbastanza particolare. Mentre in manga come One Piece c'è una struttura abbastanza solida, in cui i personaggi viaggiano di luogo in luogo lasciandosi coinvolgere dai problemi che incontrano lungo la strada, in HxH è sempre la necessità primaria dei personaggi a prevalere.
Questo porta il manga ad avere una struttura per così dire pragmatica: la prima "avventura" consiste nel superare l'esame di Cacciatore, e i problemi in cui incorre il gruppo sono semplicemente le prove che saranno costretti a superare. Mentre ciascuno persegue i propri obiettivi si ritrova a fare cose realistiche, come cercare un lavoro od altri mezzi per fare soldi, oppure agganci per ottenere nuove informazioni e così via. Ci si ritrova così a seguire tante vicende separate che si intrecciano in modi strani ed interessanti, in un'ambientazione convincente.

I personaggi si distaccano dagli stereotipi tipici del genere. Gon è un protagonista abbastanza tipico, ma spesso è costretto a venire a patti con la realtà, e non è un paladino della giustizia. Kurapica cerca vendetta, ma non viene mostrato come un personaggio che necessita di essere salvato da se stesso, e per un certo grado riesce anche ad ottenere ciò che desidera. Insomma, ciascun personaggio è almeno un po' buono e un po' cinico.

I combattimenti sono gestiti bene: c'è strategia ma anche forza bruta e sopravvivenza di base. Il Nen è una buona via di mezzo tra la solita "energia spirituale" e gli stand di JoJo.
Il disegno è ottimo, per quanto mi riguarda: la complessità del tratto è altalenante ed offre scene molto suggestive, soprattutto durante gli scontri e i momenti di riflessione. Scene tranquille e quasi abbozzate contrastano con momenti intensi dal tratto fitto e realistico; i personaggi sono molto espressivi e gli scenari sono ben fatti.

Insomma, Hunter x Hunter è un manga avvincente ed ottimamente orchestrato, con molti momenti suggestivi.


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dade88

Volumi letti: 27/37 --- Voto 9
Mi sono innamorato a prima vista di questo fumetto, e dico bene a prima "vista" perché ho cominciato ad appassionarmi ad esso dopo aver guardato l'anime: e il paragone non esiste! Il fumetto è 100 volte più bello, vuoi per i disegni, vuoi per la censura delle scene e dei dialoghi comunque il manga è molto meglio.
È una storia veramente coinvolgente quella di Hunter x Hunter e il voto è solo 9 perché non è ancora finita (e con il finale si deciderà se sarà un 8 o un 10), e purtroppo non accenna a proseguire. Da quando ho deciso di seguire questa serie accaparrami i fumetti arretrati è stato tutt'altro che facile, dato che erano straesauriti e la ristampa non era ancora uscita. Chi vuole questo fumetto dovrà per forza accontentarsi della ristampa.

Ma veniamo alla storia: Gon è un tenero ragazzino che sogna di ritrovare il padre scomparso ormai da tempo, mai conosciuto e solo ricordato da offuscate memorie; un giorno l'incontro con un hunter, un certo Kaito, sarà decisivo nella scelta di intraprendere il viaggio per diventare anch'esso un hunter. Ma cosa significa diventare hunter? All'inizio non si capisce molto bene, sembra quasi paradossale come molti personaggi cercano di inseguire il proprio sogno di diventarlo con il lettore che possiede un'idea offuscata del "che cosa sia". Poi la cosa si fa più chiara: ebbene, diventare hunter significa fare parte di una associazione che permette di ottenere molti benefici, per cui anche persone di poca tempra morale aspirano a diventarlo. Per conseguire il titolo di Hunter bisogna però affrontare un esame composto da 5 prove che cambiano ogni anno. All'esame Gon incontrerà i suoi prossimi compagni di avventure: Killua, Kurapika e Leorio, anch'essi con la voglia di diventare degli hunter ognuno per una motivazione differente.

La trama è divisa in diverse parti, la prima, l'esame per diventare hunter, bellissima, introduce nello spirito del fumetto, molto ben strutturata e piena di azione e psicologia. In seguito le altre parti sono più complesse da spiegare e riassumere, ma ci sarà l'introduzione del Nen, un aura che ogni hunter deve saper padroneggiare, che rende il tutto molto più interessante.

Sia gli antagonisti che i personaggi principali sono tutti ben studiati e delineati, oltre che nello stile di combattimento, anche come capacità intellettiva e finezza psichica. Secondo me questo è il vero capolavoro di Yoshihiro Togashi, nonostante Yu degli spettri fosse per mio dire un gran fumetto.
Consigliatissimo a tutti gli amanti degli shounen, e con la speranza che l'autore possa presto concludere, o per lo meno continuare, questa fantastica avventura.

fedix

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fedix

Volumi letti: 25/37 --- Voto 8
Hunter x Hunter è veramente difficile da recensire dato che è uno shonen molto differente dalla norma. Bisogna dire che la trama è incalzante e ha buon ritmo, ma in alcuni casi i capitoli diventano davvero noiosi per l'eccesivo parlare dei personaggi. Il punto di forza di questo manga sono i personaggi, perché anche se all'apparenza possono sembrare banali il rapporto fra di loro e la loro analisi psicologica li fanno diventare molto intriganti, per esempio Hisoka è un assassino che al cambiare delle saghe diventa amico o nemico del protagonista Gon. Quello che affascina di Hisoka sono il suo carattere e il suo orientamento sessuale. Per il primo si può dire che è freddo e calcolatore, tuttavia in certi momenti appare come uno psicopatico che gode a provocare dolore al prossimo. Riguardo al suo orientamento sessuale, si può dire che molto probabilmente è pedofilo e prova attrazione fisica sia per gli uomini sia per le donne. Hisoka è solo uno dei tanti personaggi ambigui che appaiono in Hunter x Hunter e che rendono il manga cosi interessante.
A parte la saga di Greed Island, questo manga è un capolavoro. Ne consiglio la lettura, però soltanto a un pubblico maturo per due motivi: la violenza e le tematiche complesse della storia.


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FredJoker

Volumi letti: 27/37 --- Voto 10
A mio parere Hunter x Hunter è il manga shonen per eccellenza! La storia ruota intorno a Gon, un ragazzino dalle capacità innate che si mette in viaggio per diventare Hunter (una sorta di lavoro fittizio che è quanto di più bello esista), ma sicuramente non è Gon il personaggio più bello, perché proprio i personaggi di contorno come Killua (figlio di una famiglia di assassini), Kurapica (ultimo membro di una tribù scomparsa), Leorio (aspirante dottore), ma soprattutto un nemico-amico come Hisoka (spietato assassino maniaco della violenza), danno al manga quel tocco in più rispetto agli altri shonen in circolazione.
La cosa più bella è che l'autore non è mai prevedibile, non c'è una trama predefinita, ci sono i nostri eroi che si ritrovano in vicende e battaglie sempre più coinvolgenti, con successivi power-up e colpi di scena incredibili. Anche se sembrerò ripetitivo, non posso che consigliare a tutti questo fantastico manga, che non vi stuferà mai, con battaglie orchestrate in modo fantastico ma anche momenti più profondi. Capolavoro assoluto!


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Smooth Criminal

Volumi letti: 17/37 --- Voto 8
Uno dei pochi manga davvero ben riusciti. Yoshihiro Togashi, dopo il buon Yu Yu Hakusho, riesce con Hunter x Hunter a far dimenticare il suo stesso predecessore e fare molto meglio secondo me.
Hunter x Hunter infatti, possiede una trama davvero ottima e avvincente, che riesce da subito a coinvolgere e far appassionare il lettore, per la sua semplicità ma al tempo stesso ben congegnata complessità. Mi piace molto infatti come l'autore si dedica ai vari giochi psicologici, tra i personaggi e non, mischiando bene capacità intellettive, deduttive e di combattimento dei vari personaggi, soprattutto i protagonisti.
Parlando dei personaggi, c'è da dire che sono davvero ben caratterizzati, per design e comportamento, tutti molto diversi uno dall'altro. I quattro protagonisti del gruppo, Gon, Killua, Kurapika e Leolio, riescono ad amalgamarsi molto bene pur essendo diversi nel carattere.
Gon è un ragazzino amante degli animali e della natura, molto spensierato ma determinato al tempo stesso. Killua è il migliore amico di Gon, e pur mostrandosi sempre allegro, simpatico e scherzoso, nasconde una doppia identità, che lo trasforma a volte in un killer senza scrupoli. Kurapika è il membro più saggio del gruppo e sarà fondamentale per le giuste scelte da compiere, è inoltre sulle tracce di una misteriosa banda, la brigata dell'illusione. Leolio è forse il membro più simpatico del gruppo e quello che regala maggiori momenti di comicità alla storia, non nasconde di voler fare il medico solo per guadagnare soldi.
Tutti i quattro protagonisti cercano di diventare Hunter, perché questo li aiuterà a perseguire i propri scopi.
Così si iscrivono insieme all'esame per diventare Hunter, dove incontrano un altro curioso personaggio degno di nota, Hisoka.
Consiglio a tutti questo manga, in particolare ai fan del genere shounen e psicologico.
Buona l'edizione italiana curata da Planet Manga così come il rapporto qualità/prezzo, ma solo per la prima edizione, considero infatti troppo alto il prezzo della ristampa.


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Matt

Volumi letti: 27/37 --- Voto 10
Uno dei miei manga preferiti. La storia narra di un ragazzo di nome Gon che vive su un isola con sua zia. Dopo aver incontrato un uomo che sta eseguendo un compito in qualità di Hunter, Gon decide di partire per fare l'esame e diventare Hunter. Le prove sono molto difficili, ma Gon lo passa trovando così nuovi amici in Leorio, Kurapika e Killua.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Dopo l'esame Gon e Killua, dopo una sosta a casa del secondo, arrivano all'arena Celeste, nella quale i ragazzi imparano una nuova tecnica, il Nen. Parallelamente anche Leorio sta cercando di imparare il Nen e Kurapika diventa membro di una famiglia mafiosa. Gon scopre un videogioco rarissimo chiamato Greed Island e per ottenerlo deve andare a York Shin City, ma la brigata fantasma (un gruppo di uomini che ha ucciso il clan di Kurapika contraddistinti da un ragno tatuato su ognuno di loro) è anche lei interessata all'asta. Terminato lo scontro coi nuovi avversari, Leorio e Kurapika se ne vanno, mentre Gon e Killua entrano a Greed Island. L'obbiettivo del gioco è trovare cento carte. Lì incontrano Biscuit, che li allenerà, e dovo aver vinto il gioco trovano di nuovo l'uomo che Gon aveva incontrato all'inizio della storia, cioè Kaito. Insieme a lui vanno per investigare sulle Formichimere, e questa saga è tutt'ora in corso.
<b>Fine spoiler.]</b>

La qualità del disegno non è ottima, ma migliora andando avanti volume in volume, soprattutto per quanto riguarda i combattimenti ed i personaggi.
I personaggi sono ideati e realizzati in modo stupendo, secondo il mio parere, poiché ognuno è caratterizzato bene e possiede diverse armi (esempio la catena di Kurapika) e abilità, infatti esistono sei tipi di Hatsu, la fase finale del Nen, e cioè Potenziamento, Emissione, Trasformazione, Materializzazione, Manipolazione e Specializzazione.
La storia ha un buon sviluppo, la trama alterna attimi seri con momenti simpatici.
Purtroppo l'uscita dei capitoli è limitata dalle continue pause che si sta prendendo l'autore e la serie ne sta risentendo, ma ho dato lo stesso 10 per la trama molto avvincente e particolare, che rende questo manga un'eccellente opera e uno stupendo shonen.


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riogab

Volumi letti: 27/37 --- Voto 9
Manga molto bello, la storia si rivela molto articolata. I personaggi sono molto ben caratterizzati ed ognuno ha un suo particolare modo di combattere, che rende gli scontri interessanti e mai monotoni. Avrei voluto tanto dargli un 10, ma ultimamente si sta tirando troppo per le lunghe e gli ultimi numeri dovrebbero aver più scontri e meno tempi morti. La saga delle formichimere è veramente lunga e sta un po' annoiando, ma la saga degli esami, della brigata fantasma, del gioco dell'isola sono state invece appassionanti. È uno dei pochi manga che mi piace rileggere. Purtroppo si sono persi per strada due dei protagonisti, chissà dove, speriamo ritornino presto. Consigliato.


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minomale

Volumi letti: 26/37 --- Voto 7
All'inizio, qualche anno fa, avevo visto l'anime, che mi era piaciuto parecchio, allora decisi di prendere il manga. Non me ne pentii. Il manga è uno shonen a tutti gli effetti: combattimenti, ricerca del nemico, qualche risata, ecc... Ma ora arriva il "ma": perché dare un voto così mediocre?
Semplicemente l'autore si è distaccato troppo dalla trama principale, cioè l'esame di hunter, la ricerca del padre di Gon, il protagonista, la vendetta di Kurapika verso la Brigata Fantasma ecc... Tutti questi elementi sono scomparsi per lasciare spazio, dopo la saga di Greed Island, a quella delle formichimere, a mio parere assolutamente fuori tema. Inoltre l'autore ha l'abitudine (pessima) di continuare a interrompere la stesura del manga: la periodicità è arrivata a due numeri l'anno (!).
Spero vivamente si riprenda, altrimenti mi vedrò costretto ad abbandonare questo manga.


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giorgio13

Volumi letti: 28/37 --- Voto 8
<b>[Attenzione, questa recensione contiene spoiler.]</b>

Ecco un’opera molto ben riuscita, che a causa dei continui problemi dell’autore, non riesce a trovare una degna conclusione.
Dopo 4 volumi dove vengono presentati i quattro protagonisti attraverso l’esame per diventare hunter e un volume dove viene approfondito il background di Killua, si arriva a quello che è allo stesso tempo il maggior pregio e il maggior difetto di questo manga: il Nen, ovvero l’energia spirituale presente in ogni essere vivente, che può essere usata e manipolata in una varietà di modi diversi; esso viene presentato citando una miriade di nomi, divisioni, tecniche: insomma, leggere parole come Ten, Ren, Zetsu, Gyo, In, Shu, Ryu, Ken, Kou, En, Hatsu (quest’ultimo poi si divide in potenziamento, emissione, trasformazione, materializzazione, manipolazione, specializzazione) ripetute tante volte e seguite da complicate spiegazioni crea una gran confusione in testa, infatti molto spesso si perde il filo del discorso, quasi quasi non ci si raccapezza più; questo fatto può far passare la voglia di andare avanti nella lettura, e anch’io all’inizio ho avuto molte difficoltà. Però, se si riesce a capirci almeno qualcosina, poi le cose si fanno più semplici, in quanto il Nen è il mezzo con cui si combatte, infatti i nostri eroi si alleneranno molto duramente per migliorare nell’uso di questa particolare energia; si sa, repetita iuvant, infatti a furia di leggere moltissime volte le stesse parole e concetti, il lettore si abitua, e capisce assieme ai protagonisti molti segreti e trucchi per sfruttare al meglio questo potere, che altro non è che la manifestazione del carattere e della personalità di ogni singola persona. Difatti come ognuno è diverso dall’altro, anche il suo Nen sarà diverso, e questo fa sì che gli scontri siano sempre diversi e interessanti.

Una caratteristica peculiare dei combattimenti di questo manga è il fatto che nessuna mossa è fatta per caso, infatti prima di agire tutti, ma proprio tutti i personaggi pensano lungamente alle implicazioni che tale attacco possa portare; ogni scontro è insomma vissuto come una partita a scacchi, con ragionamenti lunghi, complessi e astrusi, tanto che a volte viene da chiedersi se mentre uno dei due pensa, l’altro stia lì a grattarsi la pancia o se i pensieri vengono a velocità supersoniche. Per quanto questa componente ragionata dei combattimenti mi piaccia molto, ogni tanto risulta eccessiva e prolissa; se leggo uno shonen è perché voglio vedere dinamicità, velocità, invece qui certe volte si ottiene l’effetto opposto: le mazzate non mancano, anzi, con l’andare avanti della storia c’è un aumento della violenza (soprattutto considerando le teste mozzate da Killua nella saga delle Formichimere), ma i lunghi ragionamenti sono una componente onnipresente. Dunque bisogna sapere che non si può affrontare questo manga alla leggera, perché se non si cercano di capire i ragionamenti si perde quasi tutto.

Un difetto abbastanza grosso è il fatto di aver introdotto 4 protagonisti nei primi volumi, e poi, dopo che si separano, averne subito abbandonato uno, Leorio (all’apparenza avido di denaro ma di buon cuore, infatti vuole diventare medico per aiutare coloro che non possono permettersi le spese per curarsi), tanto che non si sa proprio che fine abbia fatto da allora, se non fare una sporadica apparizione all’inizio della saga di York Shin City. Kurapika ha come unico obiettivo uccidere coloro che hanno sterminato il suo clan, ovvero la Brigata dell’illusione; dopo aver seguito le sue avventure sempre a York Shin per altri 5 volumi, scompare completamente dalla scena; l’autore ha preferito concentrarsi sui piccoli Gon e Killua, il primo orfano di madre che vuole imitare le orme del padre e diventare un grande hunter, il secondo figlio di una famiglia di assassini, all’inizio è freddo, ma grazie ala spontaneità di Gon si aprirà molto. Sono complementari: Gon è impulsivo e estremamente ottimista, Killua è molto riflessivo; sono una coppia ben riuscita, però dopo che la storia si concentra esclusivamente su di loro per ben 14 volumi nelle saghe di Greed Island e delle Formichimere, iniziano un po’ a stufare.

I 13 membri della Brigata dell’illusione, i nemici giurati di Kurapika che incontreranno varie volte anche Gon e Killua, vengono presentati dall’interno, e non sembrano affatto dei super cattivi, anzi sono più scapestrati e simpatici dei protagonisti, ma quando devono massacrare e distruggere sono dei veri professionisti. Essendo in tanti, sono abbastanza onnipresenti, è come se fossero un secondo gruppo di protagonisti; su tutti spicca l’imprevedibile Hisoka, presentato sin dal primo volume come un pazzo assetato di sangue, che aiuterà sia il suo gruppo (anche se il suo sogno non è altro che sfidare il capo della Brigata) che i nostri eroi; per me può essere considerato a tutti gli effetti il quinto personaggio principale, anche se non si sa più niente di lui dal volume 18.
Una cosa che non mi piace è l’assenza di un personaggio femminile tra i protagonisti: anche se ci sono dei bei personaggi all’interno della Brigata, essi non sono onnipresenti; se uno tra Gon e Killua fosse stato una donna l’avrei apprezzato molto.

Il disegno è estremamente altalenante: infatti si passa da momenti dove ci sono varie tonalità di grigio, con tavole dettagliate e profonde, a momenti dove c’è il personaggio disegnato su uno sterile sfondo bianco, non inchiostrato né retinato.

Comunque il più grosso difetto di Hunter x Hunter sono le numerose e lunghe pause che l’autore si prende ormai da parecchio tempo; si spera che non si fermi un’altra volta per un anno intero, e, visto che è improbabile che riesca a concludere il tutto in tempi brevi, concluda almeno la saga delle Formichimere, che in fondo va avanti da 11 volumi (9 volumi più altri 20 capitoli).

Dart

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Dart

Volumi letti: 27/37 --- Voto 10
Opera sublime, non è affatto uno shonen considerata la complessità della storia e la violenza di certe scene (Formchimere su tutti). Molto intriganti i vari rapporti che ci sono fra i personaggi, e soprattutto il concetto di amicizia che li lega fra loro (molto convincente fra l'altro). Anche i pg "cattivi", se così si possono chiamare, in fondo, sono dei gran simpaticoni, e non i soliti mostri di crudeltà pronti a farsi le scarpe fra loro, tipici degli shonen.
Il disegno cambia da periodo a periodo (una cosa che adoro), per rappresentare meglio le atmosfere e lo stato d'animo dei personaggi. Tra l'altro non vedo come possano essere fatti a "computer" (come qualcuno prima ha detto), dato che si vede a colpo d'occhio la mano dell'autore.
In sostanza, si tratta di un manga da leggere e da far leggere, così magari in Italia si comincia a capire che i manga e gli anime non sono solo "mazzate con intermezzi di dialoghi".

abba4real

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abba4real

Volumi letti: 20/37 --- Voto 7
Hunter x hunter è un manga sorprendente contando la trama avvincente, i colpi di scena e gli esiti dei combattimenti incerti.
Credo pero' che il cambiamento di stile che Togashi adotta tra la saga di Greed Island e le formichimere sia drasticamente insolito.
Per intenderci Togashi trasforma un manga sorprendente in una vera e propria carneficina, con teste tagliate e scene abbastanza disgustose che può piacere o non. Io personalmente non l'ho per nulla apprezzato sin dai primi capitoli di questa saga, e credo che non cambierò la mia opinione fino alla fine del manga.


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lady84

Volumi letti: 26/37 --- Voto 10
La storia esordisce in maniera forse non originale, col solito ragazzino molto in gamba che ha intenzione di lasciare la sua casa per imbarcarsi nella ricerca del padre, un famoso "hunter" (una sorta di ricercatore/combattente) di altissimo livello. Vedremo così Gon (questo è il nome del giovane protagonista) partecipare all'esame per acquisire la licenza di hunter, e che persegue tale intento al fine di ripercorrere le orme del padre, e magari poter finalmente un giorno giungere a lui. Sinceramente la cosa che non ho mai compreso, è il disinteresse di Gon verso la madre: visto che non ha mai conosciuto neanche lei, perchè vuole ritrovare solo il padre? Bho!

Comunque sin dagli esami di selezione si possono cogliere quelle che saranno le caratteristiche salienti di questo manga; l'autore è infatti bravissimo nell'introdurre sempre nuove idee e colpi di scena, davvero non si ripete mai, e riesce SEMPRE a mantenere una freschezza impressionante. Un elemento preponderante in Hunter x Hunter sono i combattimenti, ma non si tratta delle solite mazzate senza senso basate su stupidi potenziamenti che vediamo in altri shonen, qui il valore "strategico" è altissimo, in alcuni frangenti sembra quasi di assistere ad una sorta di partita a scacchi. In un normale shonen, anche di quelli quotati, si è già fortunati se si trovano uno o due scontri appassionanti per saga; in Hunter x Hunter OGNI combattimento sa esser invece, senza esagerare, mostruosamente avvincente. L'unica pecca che si potrebbe riconoscere in tale ambito al manga, è il fatto che si riveli a tratti troppo tecnico, cosa questa che potrebbe scoraggiare o annoiare il lettore avvezzo a letture più spensierate.
Sta di fatto però che il manga risulta sempre imprevedibile, anche nella narrazione ad un certo punto sembra venga accantonato il tema principale della ricerca del padre (tema abbastanza banalotto a dirla tutta), a favore di avvenimenti improvvisi, che sembrano quasi autonomi e non semplicemente vincolati alle esigenze narrative dell'autore. La saga delle formichimere ad esempio è da cardiopalma proprio per questo fatto, irrompe per far precipitare di colpo la situazione, creando un grande senso di "urgenza".
Non parliamo poi dei piccoli misteri che l'autore semina qua e la... un vero tocco di classe.

Altra cosa bella è che non si tratta del solito fumetto per ragazzi che adotta tematiche buoniste, questo manga sa essere a tratti davvero spietato e cattivo, anche cruento, ma non si tratta mai di un automatico ricorso alle facili scene d'impatto.
Molto approfonditi poi i personaggi e la loro psicologia, vedasi ad esempio il morboso attaccamento si Killua per Gon.

I disegni di Togashi da quel che leggo in questa pagina sembrano dividere i lettori, io personalmente li ho sempre trovati accattivanti, questo perchè l'autore sembra alternare due metodi di disegno: da un lato la tecnica canonica fatta di disegni abbastanza ordinati e retini; dall'altra un disegno molto più istintivo, frenetico e sofferto, adattissimo alle scene più intense.

La pubblicazione del manga in Italia ha avuto degli alti e bassi, infatti inizialmente non ha venduto moltissimo, forse a causa della poca pubblicità. Poi con la messa in onda su Italia 1 della serie animata, le vendite hanno subito un incremento improvviso, e la Panini non si è fatta sfuggire l'occasione per realizzare delle ristampe (l'edizione è sempre la stessa) a prezzo maggiorato.

Le pause dell'autore sono forse l'unica vera pecca di Hunter x Hunter; io personalmente ho letto la serie in prestito tutta d'un fiato in pochi giorni, e solo ora mi accorgo dell'antipatia della cosa, infatti attualmente l'autore si è preso una nuova pausa a tempo indeterminato dopo aver terminato il ventiseiesimo volume. Può essere indubbiamente antipatico attendere, ma in fondo se Togashi ha bisogno di una pausa è giusto che se la prenda, sappiamo tutti cosa accadde con Yu degli Spettri (lo so persino io che non l'ho letto)... non mi piacerebbe sapere che l'autore si sta stressando per realizzare il manga, o magari vederlo portare ad una conclusione affrettata per questo motivo. Meglio pazientare.

Io in conclusione consiglio a tutti di leggere questo shonen manga, che sa essere appassionante ed appagante come pochissimi, speriamo bene per il prosieguo e per il finale.


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torrex

Volumi letti: 26/37 --- Voto 10
Il miglior manga che abbia mai letto, definirlo Shonen sarebbe alquanto riduttivo. Infatti nonostante i giovani protagonisti è un manga molto maturo, dove non ci sono i classici ideali fanciulleschi e si ha l'impressione che non sempre il bene alla fine prevalga. Il tutto è condito con un pizzico di "umorismo Togashiano" ed il risultato è spettacolare.

shinycrystal

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shinycrystal

Volumi letti: 26/37 --- Voto 10
Voto 10! E' in assoluto uno dei migliori manga del mondo! La trama, anche se all'inizio può sembrare un po' infantile, prende poi un ritmo eccezionale. E' vero che il disegno estemporaneo e graffiante potrebbe essere equivocato, e magari c'è chi lo ritiene non disegnato benissimo, ma a parte il fatto che poi evolve soprattutto nella saga delle "formichimere", ci si passa facilmente sopra con i colpi di scena che vi sono. Peccato che l'autore abbia preso l'ennesima pausa... speriamo si riprenda presto!

Mancin D. Lucas

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Mancin D. Lucas

Volumi letti: 26/37 --- Voto 8
Un manga stupendo che offre finalmente qualcosa di diverso! Spiega le meccaniche del "nen" come se esistesse sul serio, e nel dettaglio. I nemici sono fatti cosi bene mentalmente, che a volte si spera che siano loro a vincere (vedi la Brigata Fantasma).
Le battaglie hanno esiti particolari e con vittorie molto diverse da Dragonball (dove tutti intrattengono il cattivo finché non arriva Goku che si stava allenando).
Un po' lento a causa delle ripetute pause dell'autore... ma è bello davvero!


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mbilly89

Volumi letti: 26/37 --- Voto 8
Voto 8! Un manga molto interessante sotto vari punti di vista. Narra le avventure di Gon e dei suoi amici per diventare Hunter (cacciatori/ricercatori). Ognuno di loro ha un obiettivo ben preciso, ma questo non si riperquote sulla loro amicizia. Molto bello ed interessante il mondo in cui vivono.
Vi sono vari tipi di Hunter e ogni tipo ha uno scopo preciso: Black List Hunter (cacciatori di taglie) Hunter cercatori di tesori, Hunter assassini ecc.. Per diventare Hunter è però necessario l'apprendimento del Nen. Molto ben studiata anche la sua teoria in tutti i suoi rami. Per semplificare il Nen è l'equivalente del Chackra su Naruto o del Cosmo su Saint Seiya.
Hunter x Hunter è un manga che potrebbe benissimo arrivare alla pari di Naruto e One Piece se le condizioni dell'autore non fossero cosi precarie...


 1
Ace

Volumi letti: 12/37 --- Voto 7
La storia è fatta molto bene, ma quello che guadagna in storia lo perde coi disegni che all'inizio, a parere mio, sono fatti malissimo, ma andando avanti migliorano. Gon Freecs è un ragazzino che vive con la zia nell' Isola Balena. Questi un giorno incontra un uomo che gli racconta di suo padre, Jin Freecs, che a Gon avevano detto che fosse morto, come sua madre. Gon decide così di percorrere la stessa strada del padre, ovvero diventare un Cacciatore (Hunter). dopo aver dimostrato alla zia di essere all'altezza di tali propositi (grazie ad una prova: catturare il Re delle paludi), Gon parte per il suo lungo viaggio formativo, da qui comincia questo manga.


 1
Kouga

Volumi letti: 22/37 --- Voto 9
Se c'è qualcosa che si può dire di Togashi è che un autore Capace e Intelligente: le sue storie da sempre racchiudono profonda originalità, grande intrattenimento, forte divertimento, personaggi incredibili e per nulla scontati e trame contorte disseminate da incredibili ed acuti colpi di scena, giochi e tranelli. Hunter X Hunter ne è l'ennesima prova: una serie che parte da un incipit narrativo piuttosto semplice e che si schiude come un Vaso di Pandora rivelando un mondo estremamente articolato da località bizzarre e figure retoriche atipiche per discostarsi nuovamente e reinventarsi completamente nel corso della saga successiva. Il disegno può piacere e non piacere, il tratto di Togashi è come al solito senza mezze misure e passa da figure piacevoli e rotondeggianti a personaggi dai lineamenti reali e spigolosi, tuttavia le tavole si presentano sempre ricche e dettagliate, nonché chiare all'occhio critico e giudizioso del lettore di turno. Consiglio quest'opera ai lettori di Shonen un po' più navigati che sfuggono alla banalità e alla routine che spesso i titoli del settore offrono, ne rimarranno ampiamente soddisfatti.


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metaurus

Volumi letti: 26/37 --- Voto 10
Un manga incredibile, appena ne ho sentito parlare ho pensato che fosse l'ennesimo manga da bambini. Invece, dall'inizio dell'esame per diventare Hunter, ho scoperto che stavo leggendo uno dei più grandi capolavori degli ultimi anni.
All'inizio, l'ammetto, la trama può sembrare noiosa e scarna, ma quando si intrecciano combattimenti enigmi e azione, non si riesce più a farne a meno, è un manga con i fiocchi, davvero di alta qualità. Sempre tornando agli enigmi, è proprio questo il motore che fa andare avanti la storia: misteri su misteri e grande ambientazione. Credo che un altro manga così non nascerà mai più, e il fatto di aver letto e di aver visto tutte le puntate dell'anime mi emoziona davvero e mi rende felice.
Per tutti quelli che dicono che la storia va a rilento forse è vero, ma io di questo manga non riesco proprio a fare a meno è come una droga per me, e la sera quando non ho tanto da fare, nessuno mi impedisce di rileggere quelle pagine che custodisco nella mia teca! D'altro canto credo che non continuerà per molto, anche perché ho saputo che Togashi si è preso una pausa. Confido nel numero 27, che ordinerò in giapponese (a settembre inizio i corsi), perché davvero, a costo di tradurlo col dizionario in mano, NON ME LO PERDERO'!

E' stato un piacere dedicare questi dieci minuti per dire la mia e ringrazio il sito per l'opportunità :) ciao ciao.

Gin

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Gin

Volumi letti: 15/37 --- Voto 10
Hunter X Hunter è uno shounen ben diverso da tutti gli altri, non è basato soltanto sui combattimenti frenetici, ma soprattutto sulla strategia. Il disegno non è un gran che, ma la storia è davvero stupenda. L'unico difetto forse è la lentezza delle pubblicazioni. Hunter X Hunter è uno shounen molto complesso e anche violento, che consiglio a tutti quelli che vogliono qualcosa di diverso.


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Nel3

Volumi letti: 15/37 --- Voto 6
Voglio dare la sufficienza perché per un po' la storia ma ha appassionata, questo fino a quando i protagonisti non ottengono la licenza. Infatti la storia comincia a perdere colpi, questo secondo me a partire dall'arena celeste, con tutta la storia del REN, NEN... alla fine non ci ho capito più niente! Dovevo rileggerlo più volte per capirci qualcosa. L'ho continuato, sperando in qualcosa di più ma poi l'ho abbandonato al volume 15, quando entrano nel gioco, anche perché era diventato pesante... non lo consiglio in definitiva.

leolio

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leolio

Volumi letti: 26/37 --- Voto 10
Ho acquistato l'intera serie di questo manga in una volta e, dopo averla letta tutta di un fiato, devo dire che mi ha colpito più di qualsiasi altro shonen che abbia mai letto.
Ritengo il suo punto più forte l'ambientazione, resa in una maniera davvero realistica e particolareggiata. Un altro aspetto non meno importante è il fatto che non esistano personaggi privilegiati, visto che tutti possono fare una brutta fine, che si tratti di "buoni" o "cattivi".

MRx

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MRx

Volumi letti: 26/37 --- Voto 8
HxH è senza dubbio una voce fuori dal coro nel panorama degli shounen targati JUMP (insieme a Death note). Togashi nella sua opera cerca di mettere da parte classici schemi del genere shounen, proponendo situazioni sempre diverse e privilegiando il lato psicologico e l'ingegno dei protagonisti. L'universo che ospita la storia di HxH è molto simile al nostro non solo nel aspetto. Mafie, dittature, corruzione, sono tre esempi di come l'autore abbia voluto costruire un mondo con temi vicini alla realtà.
Anche i comportamenti dei protagonisti si distaccano dai canoni tipici del genere, non vedremo nessun personaggio combattere per la giustizia altro. Tutti seguono dei loro obbiettivi personali da realizzare.
In conclusione HXH e un manga che consiglio a tutti quelli che cercano qualcosa di veramente nuovo.

Utente1240

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Utente1240

Volumi letti: 18/37 --- Voto 5
Ho fatto di tutto per affezionarmi a quest’opera, ho visto l’anime in tv, ho letto il manga, mi sono consultato con persone che l’apprezzavano, ma il risultato è stato sempre lo stesso, ossia, un gran buco nell’acqua.

La storia in se per se è bella, ma la lentezza con la quale viene sviluppata è avvilente; l’autore molto spesso impiega mesi per pubblicare un nuovo capitolo ed un motivo chiaro del perché questo avviene, non è quasi mai specificato, se mettiamo in conto che questo manga esce su una rivista che pubblica ogni settimana un nuovo capitolo e di conseguenza dovrebbero essere pubblicati circa quattro-sei volumi l’anno, ma in realtà se tutto va bene questo autore pubblica un solo volume in dodici mesi, vi fa capire quanto questa cosa possa dare molto fastidio.

Oltre alle colpe dal punto di vista della periodicità, c’è da mettere in conto le lacune strutturali ed intrinseche dell’opera; come ho detto precedentemente, la storia non bellissima, ma riesce ad essere piuttosto accattivante, ma ci sono anche qui delle forti lacune. Incominciamo dallo sviluppo degli eventi, il quale è lentissimo, purtroppo in questo manga un argomento semplice diventa complicatissimo, infatti vengono dette tantissime cose su tantissime cose ed ogni discussione si trasforma in un albero con il suo tronco (l’argomento principale), i suoi rami (ossia le varie spiegazioni), i rametti (specificandone i contenuti) e infine le foglie (il risultato), che al primo alito di vento spariscono e non le ricordi più.
Altro punto dolente è il disegno, qui ci sono delle lacune spaventose, non tanto per la sua semplicità, ma per la mancanza di bravura dell’autore stesso, infatti ogni pagina è fatta malissimo, cose appena accennate con qualche tratteggio, proporzioni sballate, mancanza di cura dei particolari, in poche parole è un qualcosa di penoso e anche un principiante saprebbe fare meglio.

È un opera che tuttavia consiglio, ma bisogna armarsi di tantissima pazienza, perché è l’unica cosa che serve per riuscire ad affrontare le avventure di quest’opera.


 2
mak

Volumi letti: 26/37 --- Voto 10
La storia parla di un ragazzo, Gon, che decide di affrontare l'esame per diventare Hunter per poter incontrare il padre. Durante l'esame incontrerà varie persone, tra cui Kurapica, Leorio (un medico), Killua (un killer), Hisoka (un mago cattivo) e altra gente che li aiuteranno durante l'esame, dopo il quale si separeranno. In seguito ci sarà un altro "esame" per poter imparare ad utilizzare l'energia spirituale, indispensabile per gli scontri futuri. I personaggi sono ben caratterizzati e la storia è molto ben strutturata. La storia è divisa in diverse saghe:
-L'esame: è l'inizio della storia ed è molto bello
-Torre: è una saga dove Gon e Killua si alleneranno
-York Shin City: la saga migliore di tutte
-Greed Island: la saga che più stona con le altre, ma pur sempre bella
-Formichimere: la seconda migliore saga.
E' un manga che consiglio a tutti e che si merita un 10 pieno.


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LamboSan

Volumi letti: 25/37 --- Voto 10
Sinceramente, è eccezionale.
La storia tratta di Gon, bambino prodigioso, infantile e geniale che decide di affrontare un difficilissimo esame, come fece in precedenza suo padre, proprio per incontrare quest'ultimo.
Quest'esame consiste nel superare cinque/sei prove dove bisogna dimostrare di essere capace di essere un Hunter, un cacciatore. Il compito di quest'ultimo è molto vari da caratteristica a caratteristica e da interessi a interessi dei singoli individui.
Durante quest'esame, Gon conosce molti amici, tra cui Killua, un bambino nato da una famiglia di assassini con cui Gon stringe amicizia.

La serie si divide, fino ad adesso, in cinque saghe principali:
-Esame di Hunter: 6-
-Arena Celeste: 8+
-Brigata dell'illusione: 9 1/2
-Greed Island: 7-
-Formichimere: 5 1/2

wize

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wize

Volumi letti: 13/37 --- Voto 10
E' geniale.
E', fra gli shounen che leggo, quello che più si avvicina al genere seinen.
Per chi vuole un nuovo Dragon Ball gli consiglio di andarsi a leggere Naruto, per chi vuole un nuovo Saint Seiya vada a leggere Bleach, chi invece vuole qualcosa di nuovo legga Hunter X Hunter.
L'unica pecca sono i tempi d'uscita lunghissimi ma questi non c'entrano niente con la qualità del prodotto.

mello

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mello

Volumi letti: 25/37 --- Voto 10
Voto 10. Da astenersi sicuramente gli amanti dei soliti Shonen tutte mazzate e niente storia. Sopratutto tenere lontano dalla portata dei bambini data la violenza e la complessità degli argomenti trattati (morte, massacri, fosse comuni, assassini psicopatici, forze di giustizia corrotte...) la storia è molto meno complessa di quanto sembri.


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Ewil

Volumi letti: 25/37 --- Voto 10
Manga pieno di significato, differente dai soliti shonen, leggermente macabro ma complesso e molto studiato sin nel minimo dettaglio per non lasciare nulla al caso. Le vicende sono interessanti e le strategie utilizzate dai personaggi, molto originali. La caratterizzazione è unica e scava nel profondo di ogni personaggio per farne uscire il meglio.

Franz

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Franz

Volumi letti: 25/37 --- Voto 8
Sono convinto che Hunter X Hunter sia davvero un fumetto molto bello ed avvincente: la trama è fantastica, strutturata bene e per niente noiosa; d'altronde decisamente non proprio adatto ai bambini a causa di scene di una certa violenza.
Il disegno è molto essenziale ed originale, devo dire che mi ha piacevolmente colpito.
Insomma davvero un buon manga, in particolare la parte di York Shin city e Greed Island sono davvero spettacolari. Devo però ammettere che negli ultimi numeri la storia peggiora notevolmente (insomma dai... i formiconi!) per poi però riprendersi un poco nel 25. Comunque rimane un fumetto di tutto riguardo e consigliatissimo, voto 8 e ben meritato!


 4
GIGIO

Volumi letti: 23/37 --- Voto 4
Ho acquistato Hunter X Hunter in blocco in quanto quando uscì non mi ispirava anche se proveniva da quel genio di Togashi che mi aveva fatto leggere un opera eccellente con Yu Yu Hakusho. Tutti ne parlavano bene, l'anime in TV piaceva e decisi di prenderlo. Quanto mai. Dopo aver speso parecchi quattrini per reperirlo devo dire che dopo una attenta lettura l'ho rivenduto subito. Più che sufficiente per capire che non è un manga degno di nota per me. Complesso (Nen, Ren, Men, Chen, Sen...), storia bruttina, personaggi banali e infantili, scontri mal disegnati. Togashi "copia", se così si può dire visto che è un opera sua, Yu degli spettri nei tornei e nei personaggi ma in quel caso la storia dopo un po' volge al termine senza appesantimento. In Hunter X Hunter invece i colpi di scena (se c'è ne sono) fanno ricominciare la storia rendendola sempre più complessa. GreeD Island è una sfida più per il lettore che per i protagonisti in quanto troppo complessa e brutta da leggere. Quando arriva la formica è il momento di chiudere e cestinare questo brutto manga. Veramente una delle più grandi delusioni che io abbia mai preso e di manga deludenti ne ho visti. Infine non lo voglio paragonare a nessun manga, ovviamente chi lo ha fatto con Naruto o Dragon Ball non so dove vede la somiglianza sinceramente. Hunter x Hunter è un manga a se, per fortuna, e speriamo che nessuno lo cloni mai. Voto 4 solamente perché stimo Togashi altrimenti sarebbe stato anche inferiore. Da evitare.


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Enry

Volumi letti: 20/37 --- Voto 8
Beh, La trama è avvincente, stupefacente ed entusiasmante, i primi volumi magari possono annoiare un po', ma andando avanti con la lettura si può apprezzare appieno il manga da tutti i punti di vista.
Come tutti i manga però ha delle pecche non da poco... durante i combattimenti, le scene appaiono abbastanza caotiche e qualche volta non si riesce a capire neanche quello che succede.
Il tratto del disegno è pulito e carino, ma a mio parere un po' vuoto.
Consiglio comunque di leggere qualche volume perché è uno dei pochi manga che forse merita davvero di essere letto.

Galar

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Galar

Volumi letti: 26/37 --- Voto 10
Il manga è molto bello, sopratutto la parte iniziale che è piena di fantasia, poi quando arriva il Nen diventa ancora meglio di Dragon Ball e company :). In quanto a personaggi stupidi, non mi pare di averne visti come dice nato per caso, visto che Gon la terza d'esame se la fatta tutta con il cervello -.- (se vogliamo parlare di stupidi, dovresti citare un altro protagonista di un altro manga (che a parere mio non mi sembra proprio Einstein...)
Non è assolutamente per bambini, dato l'alto livello di violenza, che qui in occidente hanno costretto a censurare alcune scene (diciamo livelli di Hokuto, altro mio manga preferito), senza parlare poi della psicologia di Hisoka ^^.
I personaggi in oltre sono la cosa più stupenda :)
Non ne esistono di migliori in nessun altro manga, cioè voglio dire, che anche nel personaggioche appare per sono un capitolo, Togashi riesce a donargli uno spessore incredibile. Non mi pare poi di aver visto parti ripetitive...
Voto finale 10 e lode :)

nato x caso

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nato x caso

Volumi letti: 25/37 --- Voto 5
Mha... mha... mha.
L'ho cominciato a comprare quando ho visto l'anime. Dal punto dell'esame per diventare un hunter al punto dell'arena celeste è bello (togliendo la parte del Nen), poi è cascato sotto. Parti ripetitive, personaggi che cambiano atteggiamento, personaggi ridicoli con la testa a patata pelati o senza bocca, nemici stupidi come il protagonista Gon che è molto più forte di tanti adulti con una canna da pesca? !Ma per favore... e comunque Naruto è di alta qualità, non Hunter x Hunter che è per bambini.
Non lo consiglio da leggere.

PhantomFav

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PhantomFav

Volumi letti: 26/37 --- Voto 10
Il miglior manga di tutti i tempi (togliendo mostri sacri come Dragon Ball o Ken il guerriero).
Non credo però che debba essere considerato il degno successore del capolavoro di Toriyama, dato che non sono presenti scontri ETERNI, al contrario di manga come Naruto, che tolgono spazio alla trama rallentando la storia.
E' un opera per persone mature (anche d'età), ed è per questo che quelli che preferiscono manga più commerciali, come appunto Naruto, non riescono ad apprezzarne le maggiori qualità. Qui non ci sono i soliti personaggi super buoni e super cattivi che tanto piacciono a bambini...

A.D.I

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A.D.I

Volumi letti: 20/37 --- Voto 8
Bello, bel manga anche se l'anime poteva essere realizzato meglio. Degno erede di Dragonball Z dopo Naruto. I disegni mi sono sembrati poco curati e la storia va a passi lenti (beh, ci credo, dopo la comparsa del NEN), ma credo che il mangaka abbia delle idee a dir poco geniali anche se un po' troppo complicate. VOTO FINALE: 8.
Consigliato da leggere.

Melt87

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Melt87

Volumi letti: 15/37 --- Voto 10
E' uno dei manga più belli che abbia mai letto. Supera addirittura i livelli dei primi volumi di Naruto (apro una parentesi: credo che Naruto vada letto fino al vol. 26, poi basta; idem per Dragonball dopo la saga di Freezer).

L'ho trovato originalissimo, mai stancante e disegnato molto bene: anche se, a prima vista, lo stile può sembrare trascurato in alcune parti dell'opera (ad esempio il finale di Greed Island) io l'ho trovato molto "poetico" e adatto alla situazione rappresentata! Ho letto anche dei manga disegnati da Takeshi Obata (come Death Note e Hikaru No Go) e anche se i suoi disegni mi sono sembrati più curati, non sono di certo superiori a quelli di Hunter x Hunter!

Ad esempio, l'inserimento dell'utilizzo del Nen (che nella prima parte del manga non viene affato menzionato) non stona per niente con lo svolgimento della storia: non sembra affatto un espediente posticcio e messo là a casaccio. Il fatto che la storia ruoti attorno a personaggi diversi fa sì che il lettore non si stanchi facilmente della narrazione; un punto a favore del manga è l'introspezione: il carattere dei personaggi è ben definito e per niente banale!

Potrei elencare un'infinità di particolari che rendono questo manga unico e speciale, ma è meglio farsi un'idea diretta no!? Leggetelo, è bellissimo ;)

ARMANDO

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ARMANDO

Volumi letti: 25/37 --- Voto 7
E' davvero un bel manga, ma definirlo degno erede di Dragon Ball è un esagerazione colossale. I miei giudizi:

ESAME X DIVENTARE UN HUNTER 9.5: questa è sicuramente la parte più bella di tutte.

ARENA CELESTE 7: la parte iniziale è bella,però quando scoprono il NEN diventa una noia mortale

BRIGATA DEL RAGNO 8: qui la storia rallenta un pochetto perchè parlano troppo

GREED ISLAND 6: anche qui parlano troppo e soprattutto di cose inutili

FORMICHIMERE 5: con questa "saga" sembra che siamo sempre allo stesso punto e i disegni sono molto scadenti e deludenti.

<b>VOTO FINALE</b> 7: comunque consigliato da leggere.

mangone

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mangone

Volumi letti: 14/37 --- Voto 2
Credo che Hunter x Hunter sia veramente un bel manga, però sono d'accordo con tutto quello che ha scritto/detto Maxino. Di manga ne ho letti tanti e nessuno (ma proprio nessuno) è più complicato di questo. Il manga di riferimento è Dragonball, ma [...] Dragonball è stato fatto quasi tutto a mano, Hunter x Hunter invece è stato fatto tutto al computer. La differenza si nota se si guarda bene i personaggi. Ci sono addirittura le righe sulla faccia (che tra l'altro non ci sono nella realtà). Non è per niente simile neppure a NARUTO (che è il mio manga preferito), ma neanche lontanamente. E poi, lì per capire una cosa devi rileggerla almeno 100 volte. Certo lo continuo a seguire, ma è molto molto scadente.

P.S. anche un'altra cosa: questo manga non è degno minimamente di diventare l'erede di Dragonball. Questo è un mio parere, ma gli altri poi...

maxino

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maxino

Volumi letti: 10/37 --- Voto 6
Sono sicuro che fioccano i 9 e i 10.
Hunter x Hunter è bello che è bello, ma forse sono stato anche troppo magnanimo a mettergli 6. Il brutto è iniziato quando scoprono il NEN che (casualmente) conoscono tutti. I personaggi parlano, parlano e riparlano senza combattere, è molto più violento di Dragonball quando combattono, ma la cosa che non capisco è: perchè tutti quei nomi strani?
NOBUNAGA, ZUGERA, PAKUNODA,UBO più semplici no? E poi il NEN si divide in tanti altri nomi altrettanto difficili ad esempio: REN, TEN, per ottenere lo YAZZU devi saper conoscere perfettamente il REN. Mi stà scoppiando la testa con tutta questa roba da ricordare. E poi (anche se è un manga) è troppo a "cartone animato", infatti quando uno alza la testa mica sotto al mento è nerissimo con delle striscette bianchissime. I disegni man mano che avanzano si peggiorano. E anche un'altra cosa: all'inizio stanno in un mondo poco tecnologico, invece adesso stanno al massimo (ma forse anche di più di quello che abbiamo noi) della tecnologia. Certo, lo continuo a seguire, ma l'autore deve cambiare qualcosa.

Cristian

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Cristian

Volumi letti: 20/37 --- Voto 5
Di sicuro ha una trama, questo è vero, ma definirlo "degno erede di Dragon ball" è un'esagerazione colossale; la storia è bella, ma perde tutto durante il suo percorso. Se parliamo delle saghe posso dare ragione a tutti coloro che hanno definito quella della brigata una meraviglia, ma il resto lascia molto a desiderare, infatti è tutto lentissimo, parlano, parlano e parlano sempre, un discorso all'apparenza semplice diventa un tormento per capirlo e non sono tipo da perdere tempo per rileggere una cosa 10 volte per capirla. Comunque c'è di peggio in giro

LP90

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LP90

Volumi letti: 20/37 --- Voto 9
Manga che può risultare piuttosto interessente se lo si riesce a leggere tutto, peccato che in italia non si trovino tutti i volumi. I personaggi sono ben caratterizzati e fanno camprendere la genilità che l'autore, Yoshihiro Togashi crea 1 vero e proprio mondo fantastico dove umani e creature vivono in armonia. In alcuni punti il manga può risultare noioso e lento, ma questo non fa che confermare quanto sopra affarmato Yoshihiro Togashi è un vero e proprio genio, descrive ogni cosa nei minimi dettagli per far comprendere meglio ai lettori. Solo negli ultimi volumi i disegni risultano poco curati, forse perchè dopo una pausa (in cui forse Togashi è stato male) è difficile riprendere a disegnare un manga, nel complesso risulta molto avvicente leggerlo e consiglio a tutti di farlo fino alla fine, solo allora si può dare un giudizio giusto ed effettivornrn- Dialoghi 9rn- Storia 10rn- Disegni 7rn- Caratterizzazione 10rn- Tempi di realizzazione 7rn- Voto complessivo 9 rnrnConsiglio a tutti di leggerlo!

esca92

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esca92

Volumi letti: 15/37 --- Voto 10
[<b>ATTENZIONE: CONTIENE SPOILER</b>] HunterxHunter è uno dei manga puù belli che io abbia mai letto (e ne ho letti). Non è il solito manga in cui non si fa altro che combattere (come Dragondall), maun misto di azione, ragionamento, ilarità e chi più ne a più ne metta, ma dove nessuna delle tre prende il sopravvento sull'altra!
Il mondo di Hunter X Hunter, tra l'altro, è molto simile a quello reale del nostro mondo: mafia, pericolose bande di brigati, ecc... in più c'è da dire che, a differenza di molti altri manga in cui tutti seguono il protagonista solamente perchè è il protagonista, ognuno fa quel che più gli piace seguendo il proprio sogno anche se questo vuol dire allontanarsi dagli amici!
E come non dire la ben uniforme caratterizzazione di tutti i personaggi? Non solo i protagonisti e i ''buoni'', ma anche i cattivi (la brigata, i Boomer, e le formichimere) sono ben caratterizzati in tutti i particolari caratterialmente e fisicamente!!
Non sono i soliti cattivi cattivi che vogliono conquistare il mondo e a cui non importa niente neanche dei proprio compagni! Sono si' disposti a tutto, ma tengono cara anche alla vita dei propri compagni! (es. Nobunaga e Quoll piangono dopo la morte di Ubor).
Ma anche i buoni non sono i soliti buoni che vogliono salvare il mondo, ma non creare vittime innocenti! Prendiamo ad esempio Kurapika che vuole uccidere a tutti i costi la brigata, ma ricordiamo che poi sta male a sua volta per ciò che a fatto)!

Insomma un manga con tutte le caratteristiche per essere il migliore! In cui non manca niente, pieno di Suspance e colpi di scena! Io personalmente lo consiglierei a tutti!
E non mi sento di dargli un voto minore di un bel 10 E LODE.

Shadow

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Shadow

Volumi letti: 24/37 --- Voto 9
Premetto che ho letto fino al capitolo 270. Detto questo preferisco partire da un analisi delle singole parti per poi dare un giudizio finale.

Esame di Hunter: 6
Come originalità o complessità è pari a tanti altri manga all'inizio e per me questa saga è più che altro un'introduzione dei personaggi.

Arena Celeste: 7
E' quasi una fase di evoluzione dei personaggi principali e solo gli ultimi combattimenti sono veramente interessanti per lo studio che c'è dietro.

Brigata dell'illusione: 10
In questa saga si esprime tutta la bravura dell'autore nella caratterizzazione dei personaggi (tenendo conto che Gon e Killua sono quasi secondari in questa parte), nell'ideazione di una trama di alto spessore e più per la risoluzione delle situazioni in cui non avvengono combattimenti che nel resto.

Greed Island: 8
Inizialmente il cambio totale e improvviso di ambientazione e regole mi aveva un po' spiazzato, ma entrando nell'ottica si capisce che il sistema di carte è stato usato per evitare di limitare il tutto al solito "chi è più forte vince" dato che i personaggi hanno uno scopo ben diverso dal menarsi a vicenda.

Formichimere: 9
i disegni e la scelta dei soggetti per questa saga mi stavano deludendo molto, ma dopo una fase introduttiva anche questa parte entra veramente nel vivo presentando nuovi personaggi dotati di forte carisma e una serie di situazioni studiate fin nei minimi dettagli (al millesimo di secondo letteralmente).

Anche se forse sarebbe meglio dare un giudizio solo una volta concluso, per ora posso dire che il manga non raggiunge la perfezione (ma è probabile che ci arrivi) ma è indubbiamente uno dei manga più intensi, appassionanti e spettacolari che io abbia letto (al pari di naruto, bleach, yuyu, one piece e jojo!).
VOTO FINALE 9.

Leggendo le recensioni degli altri utenti devo dire di non essere d'accordo su alcuni punti:
- Alcuni personaggi cambiano atteggiamento nel tempo: per me è più credibile hisoka di greed island (come atteggiamento che è rivolto al suo scopo principale) che non quello dell'inizio (che ammazza persone di molto inferiori a lui senza motivo); Gon e Killua essendo bambini mi è invece sembrato naturale che maturino.

- La storia diventa troppo lenta perché piena di spiegazioni: è vero che il ritmo rallenta, ma questo esprime la genialità dell'autore che ha idee semplicemente strabilianti, ma che a prima vista posso sembrare inutili e invece poi diventano assolutamente fondamentali.

- i disegni peggiorano: se si intende la qualità complessiva concordo, ma non su alcuni particolari primi piani su cui (si nota chiaramente) l'autore ha dedicato molto più tempo di tutto il resto, ci sono singole immagini che valgono l'acquisto di un volume!

Gourcuff86

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Gourcuff86

Volumi letti: 19/37 --- Voto 8
Ora che ho letti tutti i volumi usciti in Italia, ritocco un pò la mia valutazione: la parte di Greed Island, che come idea poteva starci, ma a parer mio è risultata abbastanza lenta e un pò noiosa, abbassa la valutazione. Trovo l'ultima saga delle formichimere ottima in quanto a spunto ma un tantino esagerata nei toni: in determinate occasioni si va sempre più verso carneficine crude e gratuite. Le personalità dei personaggi poi, uno degli aspetti migliori di questo manga, sembrano che vadano perdendosi e mutando: l'Hisoka di inizio storia e quello di Greed Island sono troppo distanti, stesso discorso dicasi per Gon. Ultima critica per i disegni che vanno peggiorando. Nel complesso l'opera resa godibile e appassionante e il mio giudizio è buono ma non eccelso come l'opera prometteva.

VOTO SAGA DA ESAME A ARENA CELESTE:9
VOTO SAGA BRIGATA DELL'ILLUSIONE:8
VOTO SAGA GREED ISLAND:6.5
VOTO SAGA FORMICHIMERE:7.5

VOTO FINALE:7.5/8
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Vecchia recensione: Davvero un ottimo manga! A mio parere tra i migliori mai disegnati! Pecca forse un pochino nei dialoghi a volte eccessivi, ma nel complesso si presenta come un'opera avvincente, ricca di azione e fantasia! Speriamo che il cartone animato ne sia all'altezza! Voto 9

thrall92

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thrall92

Volumi letti: 24/37 --- Voto 10
Che dire di Hunter x Hunter, be io inizio dicendo che è il manga migliore che ho letto e ne ho letto tanti, i personaggi sono ben fatti sia fisicamente che psicologicamenti e la trama e avvincente, peccato che verso gli ultimi volumi Togashi diminuisce dastricamente proprio come in Yu degli spiriti, ma c'è da dire che la saga che non vanta questa grafica cioé DGL e la miglioer, secondo me, e finisco con una bella notizia dopo 2 anni che Togashi non continuava il manga si è deciso a continuarlo ad ottobre.

fra-na

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fra-na

Volumi letti: 17/37 --- Voto 10
Che dire? E' il mio manga preferito in assoluto.
Quello che stava per diventare Yu Yu Hakusho con l'avvento di quei personaggi con poteri particolari (ma che sarebbe stato fuori luogo ed avrebbe alterato la storia), è diventato Hunter X Hunter.

Anche se i disegni di Togashi non sono proprio curatissimi, la storia è straordinaria, personaggi bellissimi e soprattutto capacità di stupire. Sì perché la storia è stimolante, con grandi colpi di scena ed enigmi da risolvere per i protagonisti (e per chi legge).
Storia: 10+
Personaggi: 10
Disegno: 6,5
Voto Finale: 10 (lo so che non è una media, ma per me il disegno è l'utima cosa)

rom

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rom

Volumi letti: 17/37 --- Voto 9
Dopo essermi disperato per la fine improvvisa di YuYu Hakusho (manga maturo e intrigante, con personaggi davvero ben caratterizzati) non posso che esssere felice per la nuova opera di Yoshihiro Togashi. Che dire, si è forse un pò troppo lenta soprattutto negli ultimi dieci numeri (rispetto allo scoppiettante inizio), tuttavia ci sono i presupposti (si perchè questa volta m'infurierò se il manga finisse prima di almeno 30 volumetti), perchè l'intera vicenda si sviluppi in maniera inaspettata o comunque divertente per gli appassionati del genere con rivelazioni, sviluppo dei cosiddetti livelli di forza (dragonball for ever), crescita dei personaggi, nuovi incontri e chi più ne ha più ne metta. Forza Yoshihiro questa volta TERMINA il tuo lavoro!!!

Ener

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Ener

Volumi letti: 15/37 --- Voto 10
Storia senza dubbio molto originale, non che piena di colpi di scena!rnI personaggi sono ben disegnati ed hanno caratteri particolari!rnL'invenzione degli hunter come classe sociale l'ho apprezzata molto!rnnon vedo l'ora di saoere come va a finire!rnDare meno di 7 a questo manga è stupido ed infantile, apposta x abbassare la media.

rase

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rase

Volumi letti: 14/37 --- Voto 3
Nonostante l'autore sia quello di Yu Yu Hakusho questa serie mi e' sembrata veramente lenta e noiosa, con personaggi del che stancano (a parte Leplio, il piu' umano del gruppo). L'autore tira troppo sui discorsi di punteggi, regole e metodi (verso gli ultimi numeri usciti, dove vengono presentate addirittura 4 pagine di poteri delle carte, con tipo una ottantina dicarte in totale, mi era venuta una voglia incredibile di sputare in faccia all'autore). Che dire, se non che da una serie non particolarmente incredibile, ma godibile come Yu Yu, si e' finiti in una serie deludente in cui i personaggi sono costantemente in mezzo a massacri e non battono ciglio mostrando al lettore personaggi vuoti e insignificanti.

Hieina

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Hieina

Volumi letti: 17/37 --- Voto 10
Secondo me HunterxHunter è fantastico, i personaggi sono molto caratterizzati fisicamente e psicologicamente e oltre ai classici combattimenti fisici c'è spazio per molte guerre psicologiche. Non sono d'accordo con quelli che dicono che potrebbe essere l'erede di dragonball perché secondo me a dragonball i personaggi sono poco caratterizzati e c'è sempre la solita storia del combattimento e non succede altro. Secondo me HunterxHunter è uno dei migliori manga secondo solo a Yu degli spettri.^^

Testu

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Testu

Volumi letti: 15/37 --- Voto 8
Dunque la storia di HunterxHunter si presenta molto intrigante, ed elementi moderni quali la Joystation ne aumentano l'interesse. Purtroppo il manga e deficitato da un numero eccessivo di atleti irrealmente capaci, tra cui poi spiccano gli hunter e promettenti hunter che sono praticamente superuomini. Diciamo che il manga con la scusa dell'energia Ren/ten ecc non pone molti limiti ai personaggi, la fantasia prende il sopravvento sui limiti fisici e come se non bastasse l'energia citata è talmente varia e spiegata che rallenta notevolmente la trama del manga, fino a diventare fastidioso. Ultima pecca è il non chiaro valore dato alla vita, per quanto vi siano malvagi o presunti tali capaci di sterminare chiunque, anche i buoni non sembrano prendersela a male granchè, se non quando colpisce qualcuno in particolare. In un certo senso da parte dei buoni è un fattore realistico, ma tende ad essere esagerato a sua volta. Insomma un buonmanga, ma decisamente eccessivo.

fred

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fred

Volumi letti: 8/37 --- Voto 10
E' fantastico, lo consiglio a chiunque, divertente e interessante allo stesso tempo, non fatevi ingannare dalla copertina che forse può sembrare un pò infantile. Appena finirete un volumetto non vedrete l'ora di leggerne un'altro. Si merita un bel 10 e lode

Jack

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Jack

Volumi letti: 14/37 --- Voto 7
Interessante all'inizio poi inizia a calare di tono con l'arrivo del potere NEN di cui tutto e tutti ne fanno parte. Perde il filo principale della ricerca del padre per approfondire gli altri personaggi ma a discapito dell'interesse che può provare il lettore. Può piacere ma anche essere snobbato del tutto.
Non mi sento di dare + di 7

Daniele2000

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Daniele2000

Volumi letti: 14/37 --- Voto 10
Diciamo solo che avendo letti tantissimi manga questo è diventato sicuro il mio idolo. Una storia davvero avvincente, poco prevedibile, che attira già nei primi volumi con gli esami per diventare hunter. Arrivati a York Shin la trama diventa più ingarbugliata, ma l'autore non perde mai il filo, e riesce a ricrare delle dituazioni fantastiche. Arrivati a Greed Island poi diventa uno spettacolo... imparano l'Hatsu e i combattimenti diventano ancora più belli. Praticamente un ottimo manga, speriamo solo che la Mediaset si decida a trasmetterlo, anche se censurato, cosicchè la Planet Manga possa riprendere questa serie da poco interrotta.