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Focasaggia

Volumi letti: 19/19 --- Voto 8,5
«Jiraishin» è un manga, scritto e disegnato da Tsutomu Takahashi (il contributo di Matz Mainka è stato molto marginale) che riesce ad emozionare e sorprendere rappresentando la crudezza della realtà.

Kyoya Iida è un ispettore della polizia, il mondo che lo circonda è freddo, spietato, crudele, tante sono le storie a cui verrà in contatto, lui e insieme a lui il partner che si troverà ad affiancarlo, quando si ha che fare con delle bestie è difficile non perdere la propria umanità

Occhi di ghiaccio, caratteristica di Kyoya Iida, quando un personaggio è talmente ben riuscito che basta la sua presenza a rendere una storia interessante, considerato dai suoi conoscenti freddo e impassibile a tratti spietato, a conti fatti il suo atteggiamento sarà l'unico vincente di fronte al male in senso teorico, al corrotto in senso pratico che vedrà ad ogni avventura.

Un "telefilm poliziesco" che supera ogni telefilm poliziesco. Senso di angoscia, un pathos crescente, personaggi di contorno ben delineati e resi credibili nella psicologia e nelle azioni, ogni avventura ricrea delle vite, il senso di empatia non lo vivremo con il protagonista ma con i protagonisti dei vari episodi, vivremo la loro rabbia, ci dispiaceremo per le loro scelte, vorremmo un finale buono per loro anche quando sentiremo nell'aria che sarà impossibile. Le storie raccontate, tutte avvincenti e ben narrate, sembrano reali, possibili e spaventose. Che siano autoconclusive o che siano poi collegate e riprese successivamente nella storia, leggendole non si può ignorare alcun dettaglio.

Il disegno è minimalista, a volte anche abbozzato, spesso più che una tavola si avrà l'impressione di visionare una sensazione, un'emozione, come se stessimo osservando un quadro dell'espressionismo, per quanto potrà non piacere a seconda dei gusti trovandolo non all'altezza della storia raccontata, ben esalta i momenti più importanti dell'opera, riuscendo a mostrare tutto l'orrore che vive nel'animo umano. Le storie trattano di temi forti e alcune scene saranno disturbanti, di grande impatto emotivo, non adatte a chi cerca una lettura leggera. Della serie c'è un seguito, Jiraishin Diablo, al momento in cui scrivo inedito in Italia.

Da consigliare a chiunque cerchi un buon poliziesco, spietato e angosciante e in più generale voglia leggere delle storie ben costruite, non scontante, e che non temi i pugni nello stomaco, qui ne riceveremo molti.


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Eva0

Volumi letti: 19/19 --- Voto 9
"Jiraishin" è la prima opera che ho letto di un autore che a mio parere non ha ricevuto in Italia il giusto riconoscimento: Tsutomu Takahashi, un artista poliedrico in grado di spaziare fra generi vari, da quello thriller/poliziesco di "Jiraishin" appunto, al genere storico con "Sidooh", e altri vari, mantenendo sempre livelli altissimi nella narrazione e nel disegno. Questo non è un manga di cui ci si innamora immediatamente, ma è piuttosto uno di quei fumetti a cui ci si affeziona col proseguire dei numeri, complice anche il disegno immaturo del sensei nei primi 6 volumi circa che col proseguire dei numeri diventerà a dir poco superbo; il lettore inizialmente seguirà con distacco le vicissitudini di Iida, un poliziotto apparentemente freddo e insensibile che cela tuttavia dentro di sé ben più di questo, per poi entrare nel suo mondo ed affezionarsi profondamente alla sua figura.
"Jiraishin" si presenta come una serie di episodi a sé stanti, collegati a quelli passati solo da qualche vago rimando, il protagonista infatti non ha alcun obbiettivo da raggiungere (nessuna vendetta da compiere o sogno da realizzare) se non quello di portare a termine il proprio dovere ogni giorno capitolo dopo capitolo, i racconti che ci vengono presentati diventano piuttosto una finestra sulla natura umana, sulla sua malvagità e sulla sua sofferenza: cercano insomma di focalizzare l'attenzione del lettore su un determinato aspetto. I disegni sono semplicemente meravigliosi , come avevo anticipato, nei primi volumi appaiono piuttosto miseri , sia per la carenza di particolari e sfondi sia per la loro staticità, tuttavia l'autore proseguendo evolve rapidamente e propone dei veri propri quadri sia di paesaggi che di volti umani avvolti dalla paura, dall'odio, dalla disperazione; Takahashi è un mostro nel rappresentare volti stravolti dalle emozioni, la faccia della vittima o del carnefice diventa una scusa per trasportare su carta l'emozione stessa. Fantastici. L'edizione star comics ha il difetto principale di aver la lettura nel senso occidentale ( e il codice a barre sulla copertina frontale ... perché ?), per il resto un edizione standard , la rilegatura tiene bene anche a distanza di anni e il numero di pagine varia fra le 190 alle 250 a volume. Voto finale 8 e 1/2 che arrotondo a 9 anche per il continuo miglioramento nel corso dei 19 volumi. Regalatevelo.


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Atom

Volumi letti: 19/19 --- Voto 10
Quando un autore esordisce con un'opera del calibro di Jiraishin non ci possono essere dubbi: ci troviamo al cospetto di un genio.
Jiraishin presenta una trama principale, abbastanza generica, che funge da collante tra le varie sotto-trame costituite dai "casi" presi in carico dalla polizia di Shinjuku. Man mano che si prosegue nella lettura, e si impara a conoscere i personaggi, la narrazione risulta sempre più fluida e la trama meno frammentata. Fin da subito appare evidente la deriva nichilista su cui Tsutomu Takahashi vuole improntare il suo lavoro, tuttavia, nei primi volumi i disegni non riescono ad essere del tutto incisivi e quindi a supportare completamente la narrazione.
E' da poco prima di metà dell'opera che l'autore prende "il volo". Come se gli fosse scattato un qualche recondito meccanismo nella testa e nel cuore, Takahashi libera la sua arte in una escalation di dipinti e racconti che lasciano a bocca aperta. Gli skyline di Shangai, New York, ma soprattutto di Tokyo, riverberano di tristezza in un bianco e nero spietato; immagini che riescono a donare alla storia una forza senza precedenti. In tal modo sceneggiatura e disegni si sostengono e rafforzano vicendevolmente, i personaggi prendono vita insieme alle proprie angosce ed il fumetto si trasforma in un romanzo noir illustrato. L'enigmatico protagonista, Kyoya Iida, viene tratteggiato con disincantato cinismo; freddo e tagliente come l'affilatissima lama di una katana. Non è certamente il classico protagonista eroico e senza macchia, al contrario è sempre molto difficile riuscire a distinguere la linea di demarcazione tra giustizia e delinquenza visto che, pur di risolvere un caso, non si fa alcun problema ad oltrepassarla. Takahashi, con astuzia , gli affianca collaboratori dalla spiccata umanità così da far risaltare, ancor più prepotente, il distacco emotivo che lo contraddistingue. Con il passare del tempo la sua umanità riuscirà parzialmente ad esprimersi, ma resterà in ogni caso "piegata" al cospetto della ferocia della vita, del resto questa sarà una costante durante l'intera opera e con essa tutti i personaggi dovranno fare i conti.
I casi che vengono risolti dalla polizia di Shinjuku affrontano le tematiche più disparate, attraversando piaghe sociali che affliggono la nostra epoca oppure veri e propri dilemmi etici e morali. La loro soluzione resta sempre e comunque relegata ad un livello penale, ossia a qualcosa costruito artificiosamente dall'uomo per poter separare il bene dal male. Takahashi non smette mai di sottolineare che questa divisione è una mera illusione, poiché circoscrivere in modo così netto il male è semplicemente impossibile. Ciò che resta al termine della lettura è un senso di frustrazione e rassegnazione assai profondi, come dice lo stesso Takahashi: "la vita è dura".

La differenza del tratto tra i primi volumi ed i successivi lascia senza parole, probabilmente il punto di svolta è il racconto ambientato a New York che penso Takahashi abbia "sentito" parecchio: da lì in poi l'autore smette di disegnare ed inizia a dipingere.
Il suo stile è ruvido, graffiante, oserei dire "cattivo", ma allo stesso tempo le pennellate che ci dona sono dolcissime; sinuose. Ciò che contraddistingue i suoi disegni è il fatto che non hanno bisogno di un contesto, potrebbero essere affissi in una galleria d'arte perché, come i quadri, parlano direttamente al cuore di chi sa ascoltare: le parole sono superflue.

L'edizione della Star Comics è pessima, il solito libricino senza sovraccoperta che propinavano ai lettori anni '90 (non che le cose siano cambiate molto), tra cui il sottoscritto.
Risulta come sempre fastidioso il verso di lettura occidentale, che oltretutto fa sì che tutte le tavole vengano specchiate. La quarta di copertina, invece, è stata utilizzata per farsi un po' di pubblicità; in questo modo i lettori italiani, nel migliore dei casi, si sono persi la prosecuzione del disegno in copertina, a volte invece non hanno potuto ammirare ulteriori disegni a colori del maestro. Non voglio certamente sminuire il ruolo determinante che Star Comics ha giocato in quegli anni e se in Italia abbiamo imparato a conoscere i manga lo dobbiamo anche alla casa perugina; certo è che sfogliare oggi una edizione come quella di Jiraishin fa abbastanza ribrezzo.
Fra qualche tempo vedremo certamente spuntare sugli scaffali l'ennesima edizione di Dragon Ball (non sanno più come chiamarle), ma è meglio che abbandoniamo l'idea di vedere riedizioni di manga come questo.
Terminata la lettura di Jiraishin ho tentato di effettuare una ricerca circa la collaborazione tra Takahashi e Matz Mainka. Ciò che ho trovato sembra essere confermato anche dal sito dell'autore tedesco e dalle copertine dei tankobon originali: il contributo di Mainka sembrerebbe circoscritto al solo secondo volume, ambientato ad Amburgo. Il fatto che la Star Comics abbia continuato, fino all'ottavo numero, ad indicare in copertina il nome di Mainka sembra essere un grossolano errore di stampa. Il tedesco ringrazia, il giapponese un po' meno.


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aldoddo

Volumi letti: 19/19 --- Voto 9
Un grandissimo manga di un autore che in Italia non ha tanti appassionati, anche se chi inizia a leggere qualche sua serie poi se ne innamora.
L'edizione Star Comics è quella economica da edicola, anche se a suo tempo costava un bel po'. Solo il primo volume ha le prime pagine a colori.
Il tratto di T. Takahashi è inconfondibile, i disegni sono stupendi, con atmosfere molto cupe. La storia è incentrata sulle indagini di un poliziotto, il detective Iida Kyoya, non proprio convenzionale, che usa dei metodi discutibili per risolvere i casi e, non poteva essere altrimenti, ci riesce sempre.
Tutti i casi che incontra l'agente Iida rispecchiano una società corrotta; di volume in volume le indagini vanno sempre crescendo di qualità.
Consiglio a tutti di leggerlo nell'attesa che la Star ci porti Jiraishin Diablo (la seconda serie di questo manga).


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Akeiron

Volumi letti: 19/19 --- Voto 9
Dopo Tetsuwan Girl, con Jiraishin posso dire tranquillamente che Tsutomu Takahashi si candida a entrare nell'olimpo dei miei mangaka preferiti, che è posto assai poco frequentato. L'opera è un seinen discretamente violento, e si contraddistingue per l'assenza di un filo conduttore esplicito: ogni volume costituisce infatti una storia a sé, praticamente autoconclusiva, tanto che i rimandi tra un volume e l'altro sono pochi e privi di importanza. Le vicende si svolgono principalmente a Shinjuku, dove lavora il personaggio principale. Kyōya Iida è un ispettore di polizia solitario, freddo, a tratti spietato che si trova a dover risolvere i casi delittuosi su cui fa perno ogni storia. Non credo appropriato affermare, però, che Iida sia il protagonista delle storie. Piuttosto, sembra semplicemente un personaggio ricorrente che fa da perno alla narrazione. La struttura di ogni episodio e la gestione del punto di vista sono tanto singolari in quest'opera, che più di un personaggio risulta avere spesso un'importanza superiore a quella del presunto "eroe" (o "antieroe", se si preferisce).

Seguiamo dunque di volume in volume i tentativi, da parte di Iida, di risolvere il caso del giorno e consegnare il colpevole di un delitto alla giustizia. Nulla sembra in grado di distoglierlo da tale obiettivo, nemmeno il rischio concreto di perdere la vita. Sì, perché non solo il nostro non ha le idiosincrasie dei supereroi, ma nemmeno un qualsivoglia superpotere. I proiettili lo trapassano e le botte lo lasciano livido e malconcio come qualsiasi altra persona. Non ha né il piglio da vigilantes che prima spara e poi chiede, né il buonismo di chi vuole sempre salvare la vita di tutti, anche al proprio peggior nemico. Il suo agire è dettato da un certo disgusto per il crimine in sé e per le miserie dell'umanità, ma sembra il frutto di un calcolo più che di un sentimento, un lavoro più che una missione dettata da chissà quale istanza filosofica generale. Naturalmente ci sono un paio di eccezioni, quando i delitti lo toccano sul personale.

Come si nota in quest'opera, la particolarità dell'autore è la sua capacità di creare personaggi che risultano interessanti senza essere straordinari (nel senso di "fuori dall'ordinario"), veri senza essere "più veri del vero", come in molte opere di fiction. Inoltre le situazioni narrate affrontano tematiche difficili da un'angolazione non banale. Sono tutte qualità fondamentali per una storia che valga la pena di essere letta. E di certo Jiraishin lo merita, a maggior ragione se si considera anche il disegno. Se non bastasse quanto già detto sin qui, bisogna aggiungere che Takahashi ha un modo di illustrare estremamente accattivante e personale. Lo stile è aggressivo, tagliente, adattissimo alla crudezza delle vicende trattate, sia da un punto di vista fisico (sangue, sesso) che psicologico (odio, amore). Alcune tavole sembrano quadri e parlano più di mille vignette: si rimarrebbe ore a guardarle, a volte dopo un piccolo choc iniziale.

Da segnalare la presenza di due o al massimo tre volumi non all'altezza, che però danneggiano poco l'insieme. Perciò do un 9, da intendersi risicato. Jiraishin è un'opera che meriterebbe più riconoscimento, come altre opere destinate ad un target adulto: ma perché, dico io, i fumetti li leggono solo i ragazzini? Maledizione.


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pluto

Volumi letti: 19/19 --- Voto 9
Tsutomu Takahashi riesce a confermare l’ottima impressione che finora ho avuto leggendo le sue opere.
In questi 19 volumi ha saputo ricreare numerosi casi, che quasi sempre si concludono nel corso del numero in corso, con tematiche assolutamente diverse tra loro: ci troveremo quindi a leggere di omicidi di membri della yakuza, spacciatori, situazioni familiari drammatiche che rappresentano i classici temi delle storie poliziesche, a cui troveremo contrapposte storie intrise di grande umanità. Tutte quante le diverse situazioni vengono sempre trattate in maniera estremamente coinvolgente, creando la giusta suspence con personaggi molto ben caratterizzati: troveremo personaggi perversi, malati ma molto ben inseriti all’interno della storia, alternati a casi dai risvolti più delicati.

In tutti i volumi si andranno ad aggiungere di volta in volta alcuni tasselli che amplieranno la conoscenza di Iida e ci illustreranno pianamente la sua personalità, che appare sicuramente fredda e distaccata verso tutti ma che ci rivelerà alcuni passaggi della sua vita che lo hanno portato ad avere questo tipo di comportamento.
Complessivamente la qualità narrativa rimane sempre ad un livello molto alto e chiunque ami questo genere di storie troverà di che appassionarsi alla lettura di questi meravigliosi racconti. Leggetelo!


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Tormi

Volumi letti: 19/19 --- Voto 9
Vedo che a parte i voti ottimi nessuno si è sprecato più di tanto nel recensire Jiraishin e per questo voglio dare un qualcosa di più corposo a chi ha qualche dubbio sull'acquistare o no questo manga o soltanto per chi vagando tra i tanti manga del database si imbatta in questo.

Jiraishin è un seinen scritto e disegnato da Tsutomu Takahashi pubblicato tra il dal 2000 e il 2006 dalla Star Comics e conta 19 volumi. Attualmente in patria è in corso un seguito, Jiraishin Diablo, e spero che presto arrivi in Italia.

Kyoya Iida è un apparentemente freddo e cinico detective del commissariato di Shinjuku che vive senza una famiglia e non ha amicizie; la sua unica compagnia è data dalla sua pistola e il suo unico scopo nella vita è quello di combattere il crimine, così, come uomo che deve far rispettare la legge, si imbatte in una miriade di casi che danno il vero volto della società contemporanea, fitta di droga, prostituzione, corruzione e violenza.
Ma se da un lato l'autore ci vuole mostrare il volto della società dall'altro si immerge nel freddo Iida che, col passare dei casi, diventa sempre meno freddo fino a far scoprire la sua vera umanità e il suo cuore. Caldo esempio lampante è il suo rapporto con il suo principale Narita, che man mano assume una funzione quasi paterna nei confronti di Iida.

9 al tratto di Takahashi, che come sempre mi riesce a stupire, infatti in quest'opera mi sembra molto più maturo rispetto alle precedenti. Davvero eccellente.
9 alla storia molto ben strutturata, davvero un poliziesco molto intrigante che contemporaneamente ci mostra la personalità del protagonista.
9,5 alle copertine, che davvero mi hanno convinto a comprare questo manga. A mio modo di vedere sono spettacolari.
8 all'edizione Star Comics perché la carta non mi piace più di tanto, è troppo sottile.
Voto globale: 9

Consigliatissimo a chi vuole un manga di spessore con molti episodi noir e thriller che davvero non sono per nulla scontati e ti fanno leggere la storia quasi tutta d'un fiato, tenendoti incollato al volumetto. Compratelo e sicuramente non ne rimarrete scontenti.


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Hadrill

Volumi letti: 19/19 --- Voto 8
Storia drammatica, atmosfera cupa, intrighi gialli strutturati in episodi, sono gli elementi che rendono Jiraishin un'ottima lettura, se amate il noir.
Le trame poliziesche sono ben congegnate, abbastanza realistiche, e il disegno di Takahashi conferisce il giusto fascino tenebroso al protagonista, curando nel contempo le ambientazioni e i particolari.
Da non perdere!

torakiki

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torakiki

Volumi letti: 19/19 --- Voto 9
Ammetto di adorare Takahashi, il suo stile che oscilla dal semplicemente abbozzato e sporco di alcune inquadrature "dinamiche", alla maniacale precisione di alcuni primi piani e fondali.
La storia è un poliziesco crudo e diretto... ogni volume (o quasi) sono storie leggibili separatamente (aprezzabile se si considera che è stato pubblicato con cadenza irregorale).
Le caratterizzazione dei personaggi è ottima, pscicologicamente approfondita (anche il cinismo e il distacco del protagonista è reale e ottimamente descritto), alcune addiritture VERAMENTE (in tutti i sensi) alienate!

Ottimo

MakeD

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MakeD

Volumi letti: 3/19 --- Voto 9
Bellissimo! E' proprio bello... i disegni secondo me sono fatti alla perfezione... ci sono alcuni punti nei quali ci sono dei primi piani che sono fatti veramente con le mani d un vero artista... forse mi ha un po' deluso il primo volumetto, perchè la vicenda non è stata proprio intrigante, aspetto d acquistare anche il resto per vedere se la cosa si evolverà! Comunque bello fino ad ora!

yaoni

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yaoni

Volumi letti: 19/19 --- Voto 8
Mi sono avvicinata a quest'opera dopo aver letto altri manga di Tsutomo Takahashi e devo dire che merita, il tratto è decisamente particolare (a mio parere splendido!) e può non piacere a tutti ma si adatta perfettamente a questo tipo di storia accentuandone l'atmosfera.
Nonostante mi sia piaciuto molto non raggiunge il livello di skyhigh che a mio parere è la sua opera migliore.

L'Anonimo

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L'Anonimo

Volumi letti: 19/19 --- Voto 9
Stupendo... bellissimo noir... avevo già letto Alive e da Jiraishin mi aspettavo molto, e sono stato soddisfatto in pieno. Il personaggio principale, il detective Ilda, è freddo come un blocco di ghiaccio... ma nell'ultimi 2 volumi diventa più umano... non c'è una storia continuativa per tutti i 19 volumi... a volte un caso viene portato avanti per 2 volumi... il tratto è grezzo... ma questo riesce a migliorare l'atmosfera rendendola ancora più cupa.
Comunque è da leggere soprattutto se siete appassionati di noir e gialli...

commander

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commander

Volumi letti: 18/19 --- Voto 9
Penso la perfezione non spetti a nulla ma quest'opera è una delle migliori mai arrivate in Italia, lo presi quasi per errore per poi scoprire un noir dalla bellezza estasiante, lui è arivato dove altri manga noir non sono arrivati a stimolare in me interessanti sensazioni... adesso aspetto l'ultimo volumetto!