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Irene Tempesta

Volumi letti: 11/18 --- Voto 6,5
Il genere fantascienza non l'ho mai sentito davvero mio, anche se, ad esempio, considero "Evangelion" un capolavoro; questo manga è ben recensito e votato da tantissimi utenti, quindi decisi di recuperare la serie completa ad un prezzo vantaggioso, dato che attualmente molti numeri sono esauriti.
Mi dispiace non essere d'accordo con molti recensori, personalmente ho faticato ad andare oltre l'undicesimo volume.

La trama inizialmente appare confusionaria, il primo volume mostra due ragazzini immuni da un virus, nel secondo volume appare un ragazzo vagante in aree desolate accompagnato da un androide senza che si capisca inizialmente chi è davvero. L'autore ovviamente comincia gradualmente a introdurre i personaggi e a creare pian piano i vari legami tra loro e a tessere una trama ricca e a tratti riflessiva e interessante.

Se da un lato i pregi sono notevoli come la complessità di alcune tematiche trattate, il comparto grafico spettacolare (i disegni sono minuziosamente rifiniti nei dettagli, realistici, meravigliosi), dall'altro lato emergono notevoli difetti come le numerose sottotrame che poco legano con il filo narrativo principale rendendo la trama spesso dispersiva e un po' confusionaria; la moltitudine esasperante dei personaggi, davvero troppi, sebbene ognuno con la sua storia alle spalle; i numerosi flash-back piazzati all'improvviso in punti della storia non adatti, ma soprattutto senza alcuna introduzione e didascalia.
La sensazione generale che mi ha lasciato è che la trama avesse ottime basi, ma che fossero state mal elaborate, alcune tematiche vengono poco sviluppate, altre fin troppo, si avverte un disequilibrio narrativo costante.
Io ho acquistato la prima edizione della Planet manga: buona qualità per l'epoca, volumi resistenti con sovracopertine.

Lo consiglio a tutti gli amanti del genere cyberpunk condito con molta azione, ma che sa affrontare temi profondi e riflessivi.


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Fabbrizio_on_the_Road

Volumi letti: 18/18 --- Voto 8
“Eden: It's an Endless World!” è un manga dal quale mi aspettavo molto e che complessivamente, pur piacendomi, ha finito almeno in parte per essere una delusione. A fronte di diverse qualità, mi sono reso conto quasi subito di essere di fronte ad un seinen controverso, che alternava delle ottime idee a diverse incertezze. Queste ultime sono andate via via crescendo anche se di certo non hanno compromesso una lettura che, nel complesso, riesce comunque a regalare diversi spunti di riflessione e a brillare sul piano tecnico.

È quindi giusto chiarire fin da subito questo punto: “Eden” è un manga tecnicamente clamoroso. Dal punto di vista grafico, del character e mecha design, da come sono impostate le tavole, ci si rende immediatamente conto di essere di fronte ad un’opera di grande qualità. Su questo piano, la realizzazione è così convincente che da sola riesce a spingere il lettore nel proseguire la lettura. Il ritmo infatti è estremamente scorrevole e dinamico e nonostante la complessità delle vicende, l’opera trasmette una sensazione di immediatezza e immersione totale. Non è però naturalmente solo questo che "Eden" ha da offrire. La trama è per buona parte dell’opera molto interessante e sorprendentemente attuale, e viene accompagnata da una moltitudine di temi profondi e di grande spessore filosofico e religioso.

Complessivamente, i primi volumi di questo titolo fanno quasi urlare al miracolo, se non fosse per alcuni difetti che col passare dei capitoli sarebbero divenuti sempre più evidenti. Purtroppo, credo che il più grande lato negativo di questo manga sia la narrazione. Come già detto, abbiamo una storia estremamente ispirata ed interessante. Ma fin dal primo volume ho avuto la sensazione che ci fosse un po’ di negligenza nel modo in cui veniva raccontata, come se alcuni misteri fossero destinati a rimanere irrisolti. Purtroppo, alla lunga "Eden" si è rivelato un seinen abbastanza confuso e dispersivo da questo punto di vista. Non aiuta certamente il fatto che molti time skip o flashback siano piazzati nei momenti più scomodi delle vicende e senza essere preceduti da alcuna didascalia. "Eden" aveva un ottimo potenziale sul piano narrativo, ma è stato sfruttato solo in parte perché molte questioni sono state trascurate e la sensazione crescente che trasmette è quella di essere un titolo tanto bello quanto inconcludente.

In definitiva, “Eden: It's an Endless World!” mi ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca, perché poteva essere un capolavoro, ma la mancanza di una direzione chiara da dare alla storia, dal mio punto di vista, lo ha penalizzato troppo. Nonostante tutto però, credo si tratti comunque di un ottimo manga di azione e fantascienza, che può vantare una realizzazione tecnica impressionante e un’ispirazione narrativa di base molto interessante. Alcuni argomenti e temi sono molto delicati e credo che buona parte di essi siano stati sviluppati a dovere. Di conseguenza, mi sento di consigliare il manga in questione, nella speranza che chi lo leggerà possa trovarlo, anche nella sua parte finale, più chiaro e soddisfacente di me.


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Atom

Volumi letti: 18/18 --- Voto 7
"Eden" è un manga di ambientazione cyberpunk scritto ed illustrato da Hiroki Endo.
Se non siete amanti del genere, non preoccupatevi perché l'autore è riuscito a non lasciarsi imbrigliare nei soliti cliché.

Le vicende narrate si svolgono in un futuro prossimo, durante il quale la diffusione di un virus rischia di sterminare la razza umana. Il terrore che ne deriva fa si che la maggior parte delle nazioni si riuniscano sotto un'unica organizzazione con il nome di "Propater".
Nel mondo ideato da Endo, dopo la fine dell'emergenza virus, le disuguaglianze sociali, tutt'oggi presenti, sono degenerate e non è un caso che la quasi totalità della storia sia ambientata in America latina.

La situazione derivante dallo scollamento tra le classi sociali e le diverse religioni, aggravata dalle catastrofi naturali, si fa sempre più esplosiva dando adito a guerre civili e terrorismo.
E' questo il contesto socio-culturale, decisamente poco rassicurante, in cui cresce e matura Elia, figlio del boss del più potente cartello della droga in sud America.
Da ragazzino insicuro diverrà uomo e, spinto dagli eventi, seguirà suo malgrado le orme del padre. Anche se a causa del suo temperamento mite farà molta fatica ad accettare la spietatezza di quella vita, si vedrà costretto ad impugnare le armi per proteggere le persone amate.

Hiroki Endo possiede certamente un enorme potenziale, un grandissimo talento narrativo e capacità grafiche di tutto rispetto.
Ciò che però è evidente è che l'autore debba ancora maturare e che abbia sparato un po' troppo alto per le sue capacità.
A dire il vero, fino a metà dell'opera, Endo ci illude di avere tutte le carte in regola per creare il capolavoro, ma poi perde la strada. Del resto anch'egli non lo nasconde, ammettendo che spesso si è trovato in difficoltà nel trovare sbocchi decenti alla storia.

La crudeltà del mondo da lui creato trova la sua più grande esplicitazione nelle morti, cruente ed inutili, di personaggi per nulla secondari. Arriva un momento, però, in cui perde di vista il limite, valicato il quale si entra nel territorio dei B-movie.
Le morti iniziano a non fare più effetto né a lui, che non riesce più a farne affiorare la tragicità, né ovviamente al lettore. Senza arrivare ai decessi splatter, ci sono spesso personaggi che perdono arti come se nulla fosse, nella quasi totale indifferenza dei compagni.
Da questo momento la narrazione perde di consistenza e non si riesce proprio a trovare un senso alla vagonata interminabile di dipartite. Certamente è uno dei messaggi voluti dall'autore, ma a tutto vi è un limite.

Altro problema serio della trama è che, negli ultimi volumi, il protagonista smette di essere tale ed il suo ruolo diventa estremamente marginale. Potrebbe leggersi come un passaggio di testimone a colui che inizialmente sembrava essere il vero personaggio principale (capirete solo leggendo il manga), ma il vicolo cieco in cui si caccia Endo è comunque troppo sfacciato e, a questo punto, trovare una scappatoia sarebbe stato effettivamente difficile.

I personaggi, nella prima metà del manga, sono costruiti con grandissima attenzione e risultano estremamente credibili. Purtroppo, con il passare del tempo si nota un certo calo di attenzione in questo senso, ed anche coloro che sono essenziali ai fini della trama non riescono ad avere lo stesso impatto di quelli presentati inizialmente.
Al termine della storia, inoltre, l'autore non riesce a dedicare a tutti un degno epilogo; né sul piano psicologico, né su quello più concreto delle azioni. Ciò che delude maggiormente è proprio la superficialità con la quale, nel finale, viene trattata la psicologia tanto complessa del protagonista. Un vero peccato.
Ci sono poi alcuni personaggi che non si sa che fine abbiano fatto ed altri, decisamente determinanti, sui quali resta un enorme punto interrogativo.

I disegni di Endo sono ottimi. Forse solo in un frangente ho notato un leggero calo, magari dovuto alla fretta per un scadenza vicina. In generale le illustrazioni sono uno dei punti di forza di "Eden" e riescono a catturare l'attenzione del lettore in ogni contesto; dal combattimento più "caotico" ai dialoghi più tranquilli, fino alle scene di sesso, i disegni colpiscono sempre nel segno, grazie ad una chiarezza e ad una pulizia degne di nota.

In definitiva, ci troviamo al cospetto di un titolo che, con un po' di esperienza e lungimiranza in più da parte dell'autore, avrebbe avuto tutte le carte in regola per diventare un capolavoro.
Endo affronta moltissime tematiche per nulla facili da trattare, come ad esempio la droga, l'integrazione razziale, la fede religiosa, senza mai cadere nella trappola della retorica.
Durante l'intera narrazione si domanda se Dio abbia davvero fallito nel creare l'uomo; un essere incapace di imparare dai propri errori.
La disuguaglianza e la povertà che scatenano guerre, poi la pace, poi di nuovo l'arricchimento di pochi che si contrappone alla sofferenza di molti, allora ancora guerre, in un ciclo infinito. Nel mondo plasmato da Endo la popolazione dei paesi ricchi è completamente atea. E' tra le genti affamate e disperate che la religione trova terreno fertile. Diciamo che, anche questa, è una previsione non troppo distante da quello che già oggi accade nel mondo e Endo non fa che estremizzarla, aprendo un dibattito molto profondo sulla questione.
Se si pensa a quanti spunti di riflessione riesca a donarci questo manga è facile capire come, una volta terminata la lettura, si presti facilmente ad approfondimenti futuri.
Purtroppo, il vero problema di "Eden" è che l'autore ha deciso di "pompare" sempre più la storia fino a farsela sfuggire dalle mani, incapaci di controllare un "mostro" di tali dimensioni.
Peccato.

Il mio voto è 7.5.


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SpikexShinji

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Eccomi qua a recensire un'opera complessa e importante, che presenta talmente tanti aspetti di discussione che una sola recensione non basta per illustrarne appieno i contenuti. Tuttavia questa complessità non risulta pesante né rende difficoltosa l'analisi di questo manga.
Parto innanzitutto con una dichiarazione: Eden è un capolavoro vero, di fronte al quale molti finti capolavori traballano.
Ma andiamo con ordine e cominciamo ad analizzare. Tengo presente che ho letto l'edizione deluxe di nove volumi della Planet.
Parto dalla storia, come ogni buona recensione vuole, non dalla trama in sé, ma più da una visione complessiva delle vicende: Eden comincia come sci-fi post apocalittico e tale resta nei primi due volumi, per poi mutare in qualcosa che si avvicina molto a una gangsta story nei successivi volumi 3 e 4; nei volumi 5-6-7 invece la storia prende una piega sul thriller con intrighi politici, assassini, spie, ricerche segrete e con scene di azione che ricordano film come Die Hard; infine negli ultimi due volumi si torna alla fantascienza di inizio manga. Questi "cambi di genere" possono sembrare insensati, invece sono molto ben orchestrati dall'autore, e sono accomunati tutti da elementi sci-fi e cyberpunk e da una forte impronta filosofica (su cui tornerò più avanti).
In sintesi, tutto ha un senso ed è coerente con le vicende, e le azioni stesse dei personaggi hanno sempre una funzione precisa che non risulta mai incoerente con la storia. Infine sulla storia si può dire che vi sono tre piani di lettura: il carattere e l'evoluzione psicologica dei singoli personaggi, le relazioni che si instaurano tra quest'ultimi, e infine le vicende principali. Endou è bravissimo nel gestire tutto questo, senza tralasciare praticamente nulla.

Parlando poi dei personaggi,questi sono tutti ben caratterizzati dal punto di vista psicologico, sono tanti e appartenenti a svariate categorie, ma mai banalizzati.
Riprendendo invece il discorso sulla filosofia in Eden, possiamo dire che essa svolge un ruolo fondamentale all'interno dell'opera. I riferimenti allo gnosticismo sono i primi che balzano all'occhio e sono certamente importanti, ma io ho trovato più interessante un altro aspetto: Endou struttura una sorta di trattato filosofico in ogni volume, in cui espone varie tesi e pone molte domande sia ai personaggi della storia sia al lettore stesso, domande che investono tutti i campi, dal senso dell'esistenza fino all'utilità delle religioni e alla funzione della politica. Ah, religione e politica in questo manga sono presentate benissimo, in modo dettagliato, realistico e veritiero, e anche attuale; infatti si va dal fondamentalismo islamico fino all'ateismo, passando per politiche nazionaliste o organizzazioni come l'ONU. Vi è inoltre anche una grande vastità degli ambienti: la storia si svolge in tutto il mondo ed è presentato con precisione geografica.

Passando a un altro punto di ogni buona recensione, eccomi giunto ad analizzare il disegno. Il tratto di Endou è pulitissimo e realistico, le tavole sono dettagliate e curate, e ce ne sono alcune che lasciano senza parole per la loro bellezza.
In ogni opera è giusto analizzare il finale come una sezione quasi a parte, ed è ciò che farò anche io. Eden ha un epilogo incredibile e profondissimo e, anche in questo caso, coerente con la storia e per nulla affrettato. Proprio leggendo il finale si scopre il bellissimo messaggio che l'autore vuole trasmettere a noi attraverso quest'opera.
Mi soffermo brevemente anche sul frequente paragone di Eden con Ghost in the Shell e Neon Genesis Evangelion: certamente questo manga ha tratti peculiari con queste due opere ma non le ricopia, anzi ha uno sviluppo originalissimo e delle tematiche leggermente diverse e un altro messaggio.
Dando infine un giudizio complessivo su questo manga, posso affermare che Eden costituisce una bellissima e profonda riflessione sull'uomo e sull'agire umano mediante l'uso di una storia molto ben articolata che presenta la varietà stessa del genere umano. Tutta l'opera viene vista come portatrice di un messaggio, e svolge questa funzione perfettamente. Trovo Hiroki Endou un grande narratore, che riesce a gestire nello stesso momento più eventi senza mai trascurare nulla; mi complimento con lui e lo ringrazio per questa opera immensa, che senza alcun dubbio rientra nell'olimpo dei manga più belli di sempre. Ecco spiegato il perché del mio 10.
Un'opera che consiglio vivamente a tutti coloro che non l'hanno letta, a cui però do un avviso: Eden non va preso alla leggera e va affrontato anche con un discreto bagaglio di conoscenze.


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giacgiac

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
"Eden - it's an endless world" è un manga di genere fantascientifico/psicologico, tranquillamente riconducibile al filone cyberpunk che imperversava in Giappone verso la fine degli anni Novanta e che, figlio di opere del calibro di "Battle Angel Alita" e "Akira", trovava in "Ghost in the shell" e nelle opere del primo Tsutomu Nihei - "Blame!" e "Noise", per intenderci - i propri esponenti più di spicco. A completare il quadro si presta un altro "mostro" dell'animazione giapponese del periodo, cioè "Neon Genesis Evangelion", che ha rivoluzionato buona parte dei canoni delle opere psicologiche e di fantascienza nel panorama nipponico. Uno dei risultati di questa corrente culturale è proprio Hiroki Endo, autore del manga in questione.

"Eden" racconta la storia di un ragazzo quindicenne, Elia Ballard, figlio del boss che controlla il traffico di cocaina dell'intera America meridionale, Ennoia Ballard, detto Enoa. Questo filone principale può essere interpretato un po' come una storia di formazione: il protagonista viene visto crescere attraverso buona parte della sua adolescenza, condividendo con in lettore i traumi, le gioie, le nuove esperienze e la violazione dei tabù legati al sesso, in un modo che mi ha ricordato molto la "Alita" di Yukito Kishiro. Dalla trama principale, tuttavia, si sviluppano tante sotto-trame, più o meno legate a quella di Elia, che si intrecciano reciprocamente a più riprese fino a fondersi tutte, nel finale, in una sorta di magma narrativo che tutto ingloba. Uno degli aspetti che più mi è piaciuto del fumetto è proprio la capacità di catturare l'interesse del lettore anche attraverso queste storie secondarie, alternate in maniera magistrale alla narrazione principale, in modo da tenere sempre alto il livello di tensione.
Il tratto di Endo è maturo e preciso, e fa un po' il verso alla tradizione occidentale della nona arte, sia per quanto riguarda forme, proporzioni e character design, sia per quanto concerne la regia e l'impostazione e la disposizione delle vignette. Un tratto adulto che si adatta bene ai contenuti dell'opera, crudi ed espliciti: la violenza della guerra, i piaceri del primo rapporto sessuale, la dipendenza dalla droga, i crolli psicologici legati a perdite importanti o fallimenti personali, tutto viene impresso sulle tavole nei minimi dettagli e con un realismo davvero incredibile. Proprio questa crudezza nel voler raccontare le vicende di Elia e degli altri protagonisti, eleva questo manga da semplice shonen a seinen, rendendo quindi necessario un certo grado di maturità da parte del lettore.

Le tematiche che Endo affronta nei diciotto volumi di cui "Eden" è composto sono davvero molte, ma la più significativa, nonché quella che funge da filo conduttore dell'opera è appunto quella della crescita, di cui si è ampiamente parlato, e in senso lato dell'evoluzione. Fan dichiarato del capolavoro di Hideaki Anno, "Neon Genesis Evangelion", a detta sua l'opera definitiva fino all'episodio quattordici, Endo si è reso conto di avere però qualcosa in più da dire e così, in "Eden", troviamo dei risvolti diversi dai finali di "Eva" e tuttavia familiari. Anche se il Progetto Pleeroma, ossia il protocollo segreto del governo federale di Propater, non si chiama "Progetto per il perfezionamento dell'uomo", i virus "closer" e "discloser", malattie infettive che hanno decimato a più riprese la popolazione mondiale, non si chiamano Angeli e infine il "colloide", una gigantesca struttura cristallina che si espande per tutto il pianeta Terra, non viene chiamato Third Impact, chiunque abbia letto entrambi non può non cogliere i molteplici riferimenti; ma quello che differenzia "Eden" dai risvolti dell'opera di Anno è che, giunti al momento decisivo dell'evoluzione, a scegliere se aderire, cioè entrare nel "colloide" e partecipare quindi di una sorta di ragione universale in cui non vi sono barriere e limiti, ma tutte le memorie e le coscienze vengono fuse assieme, o schierarsi dalla parte dell'umanità e lottare per un'evoluzione alternativa e non distruttiva del genere umano, sono i singoli individui, non il solo protagonista. Questo espediente consente lo sviluppo delle suddette trame secondarie, ambientate nelle più varie regioni del pianeta e nelle quali Endo esprime tutto il proprio odio nei confronti delle guerre e dei conflitti derivanti da discriminazioni razziali e religiose. Nelle figure di Maya, dalla parte del "colloide", e di Lethia Aleethia, dalla parte del genere umano, viene concentrata la diatriba interiore di ogni uomo: scegliere un mondo senza dolore, guerre e malattie, ma anche senza gioie e emozioni positive, oppure accettare la vita e l'esistenza umana, con tutte le sue contraddizioni e le sue atrocità. Ben conscio che tristezza e felicità, così come dolore e piacere, sono binomi inscindibili, l'autore prende chiaramente le parti di una delle due fazioni, ma lascia al lettore la possibilità di riconoscersi in una vastità di tipi umani che giungono, tramite percorsi differenti e per diversi motivi, all'una o all'altra soluzione.

"Eden" non è certo senza difetti: alle volte tende a esagerare nel fornire spiegazioni scientifiche, spesso minuziose quanto inesatte, perdendo di credibilità - e questa è una pecca che un po' tutti le opere cyberpunk purtroppo -, mentre nella seconda parte del fumetto trova spazio una sorta di umorismo, accompagnato da scenette divertenti, che allenta sì la tensione, ma rovina l'atmosfera che avevo riscontrato e amato nella prima parte dell'opera tramite l'utilizzo di espressioni più adatte a commedie e opere demenziali, piuttosto che psicologiche. Ma nonostante questo continuo a pensare che "Eden" sia uno di quei manga che riesce a lasciarti qualcosa dentro, a farti affezionare a tal punto a determinati personaggi da spingerti ad arrabbiarti con gli stessi per una scelta "sbagliata" o con l'autore per una loro prematura scomparsa, oppure da farti commuovere per un finale ricco di emozioni. Ti prende per mano, ti accompagna inesorabilmente all'interno del proprio mondo e ti sussurra che nonostante tutto e nonostante gli uomini, il nostro pianeta è l'unico vero paradiso terrestre, il nostro Eden, un mondo senza fine.


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Anonimo Sulla Terra

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
Generalmente manga, oppure film e similari, in cui sono compresi vari generi 'letterari' (fantascienza, poliziesco ed altri) sono considerati di scarsa qualità, qualora non vengano ben amalgamati, causa non riconoscimento specifico ad alcun genere; ecco Eden è una delle poche eccezioni in cui la commistione di generi, e tematiche, rappresenta il suo punto di forza creando un prodotto di ampio respiro ed elaborato.
Non mi soffermerò sugli eventi della trama, il cui inizio è stato esposto dalla prefazione del sito, ma piuttosto sulle caratteristiche di questo manga cercando di illustrarvi il motivo per cui Eden è un piccolo capolavoro. Come detto precedentemente Eden è la perfetta commistione di vari generi tipo fantascienza, mafia, guerra, drammatico ed altri, che hanno generato una trama solida, molto intricata causa innumerevoli eventi e colpi di scena, stimolante ma dalla lettura piuttosto impegnativa; bisogna essere franchi e quindi bisogna dire che ci vuole pazienza e dedizione nel leggerlo ma chi lo leggerà fino alla fine rimarrà quasi sicuramente più che soddisfatto, e infelice perché ha già finito di leggerlo.
Man mano che si procede nella lettura non si può fare a meno di notare che Eden è un perfetto affresco, o rappresentazione, della realtà che si vive in molti paesi o nel mondo dopo aver subito una crisi mondiale catastrofica capace di scuotere le fondamenta del nostro modo di vivere: guerre e discriminazioni razziali e religiose, corruzione e malavita, droga e prostituzione, ricchezza mal distribuita in mano a pochi mentre la maggioranza vive a stenti. La lettura è perciò resa molto attuale.
Ma definire Eden solo un semplice narrare di eventi possibili sarebbe alquanto errato, visto vi sono inseriti tematiche e quesiti decisamente complessi: l'autore mostra a noi lettori che in un mondo dove la morte regna sovrana e la realtà è assai aspra e crudele solo i forti possono sopravvivere e cioè coloro dalla forte volontà di vivere e di andare avanti, chi non si è lasciato sopraffare dalle avversità, chi si è rialzato in piedi nonostante le molte cadute, mentre per tutti gli altri c'è solo morte, a prescindere dai nobili ideali in cui si crede. Si può quindi dire che la realtà è il fattore che plasma le persone, trasformando molti da semplici giovani ingenui in uomini vissuti e sopravvissuti alle mille difficoltà.
La controversa figura di Dio è un argomento di gran dibattito nel manga, non focalizzandosi solo sulla sua esistenza, ma anche sul motivo per cui Dio avrebbe creato l'uomo su questa pianeta così crudele, dando vita a profonde riflessioni filosofiche ed esistenzialiste.

Dal punto di vista dei personaggi, non esiste un preciso protagonista o personaggio principale e secondari poiché vi sono tantissimi protagonisti, di conseguenza Eden è un manga corale dove ognuno ha le proprie storie, i propri demoni da affrontare e le proprie difficoltà da superare che la vita pone: abbiamo il giovane figlio di un potente narcotrafficante che per poter sopravvivere abbraccerà la vita del padre, un mercenario alla ricerca di una figura di riferimento, una donna cyborg che riscopre il suo lato materno, una poliziotta che scopre che il mondo in cui viveva era fatto di menzogne ed altri ancora.
Il disegno è molto bello da vedere, pulito, preciso, con molti dettagli, ideale per rappresentare scene drammatiche tipiche di questo mondo così crudele, benché abbia notato che l'autore disegna le donne brune con volti troppo simili tra di loro rendendole difficili da identificare a volte.
Per i motivi scritti sopra reputo Eden è un manga completo dal punto di vista contenutistico, dalla trama molto articolata e dalla lettura impegnativa che richiede costanza, causa anche spiegazioni di certi eventi ostiche, con un gran cast di personaggi ottimamente caratterizzato ed un ottimo disegno.
È sicuramente una lettura che consiglio caldamente, con la consapevolezza che tale tipo di lettura è adatta ad un pubblico adulto amante delle letture impegnative.


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Kabutomaru

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Gli anni '90 dal punto di vista di serie Seinen di fantascienza sono state un decennio ricco di opere dalla grande portata che non solo sono divenute delle pietre miliari del genere, ma alcune di esse hanno travalicato il proprio genere sino a divenire delle icone del fumetto mondiale; ed "Eden - It's an Endless World" di Hiroiki Endo è il manga che più di tutti si è distinto. Dopo anni in cui l'opera qui da noi era esaurita, la Planet Manga ha deciso saggiamente di rieditare l'intera opera nel 2012, in un edizione dal grande formato di 9 volumi e dalle 400 pagine al prezzo di 12.90 euro.

Una storia vera non c'è visto che sono intrecciate tra loro le vicende di più personaggi. Eden è ambientato in un futuro lontano dove il Closer Virus ha mietuto molte vittime. L'umanità, data per spacciata, riesce a salvarsi anche da questa catastrofe ma a caro prezzo; a causa dei milioni di morti, l'equilibrio tra le nazioni è cambiato e le guerre divampano ovunque. In mezzo a questa distruzione, l'organizzazione Propater si fa avanti e si mette a capo di una federazione di Stati membri tentando di acquisire un'egemonia mondiale. All'interno di queste vicende, si muove colui che sarà il filo conduttore della maggiorparte della storia, Elia Ballard, che insieme ad altri comprimari dovrà farsi strada in un mondo giunto forse ad un punto di non ritorno.
I temi toccati dall'autore sono tantissimi e molto variegati, la fantascienza è solo un pretesto per poter narrare dei problemi che affliggono il mondo anche oggi: i conflitti etnico-razziali, la religione, il sesso, la droga, lo sfruttamento dei paesi più poveri e così via sino a domande più complesse sull'esistenza di Dio e lo scopo dell'uomo in una vita che sembra riservargli solo sofferenze e dolore. Non mancano passaggi dove le nozioni tecnico-scientifiche sono alquanto ardue e complesse da seguire (specie nei numeri 6 e 9 della riedizione), ma l'autore inserisce qualche scena un po' humor dove il personaggio di turno a cui il tutto viene spiegato capisce poco o niente del tutto così che lo spettatore si immedesimi nel suo stato d'animo (a meno che non siate esperti di fisica quantica e materia affini, in questo caso siete esclusi dal ragionamento). Tralasciando le nozioni tecnico-scientifiche, per il resto i temi sono trattati in modo chiaro e limpido, senza far risultare l'opera una mattonata filosofica che precluderebbe la lettura a molti non avvezzi ad opere di tal genere.
I personaggi sono una marea ed Elia è solo il "protagonista apparente" della storia, che dà voce ai drammi e alle vicende di tanti altri personaggi (come Kenji, Sophia, Helena etc…), i quali non sono altro che attori di un comune dramma quale risulta essere il palcoscenico della vita. Molti di loro compariranno per poche pagine, ma ognuno di essi lascerà una traccia nel cuore dello spettatore che empatizzerà certamente con alcuni di essi. Nonostante l'ambientazione post-virus abbia lasciato un mondo devastato, l'autore non vuole lasciarsi andare ad un insensato pessimismo cosmico, ma cerca tramite i suoi personaggi, di trovare un "Eden" in durante questa vita e di cercare nell'oscurità più totale una flebile luce di speranza che consenta all'umanità di andare avanti.

I disegni di Endou ad un occhio un po' più esperto hanno un evidente debito verso quelli del manga Akira di Otomo. Il comparto grafico è splendido, i personaggi sono disegnati in modo molto realistico e dettagliato. L'autore dà pieno sfogo alla sua bravura artistica, non censurando alcuna scena visto che mostra anche le scene più crude e raccapriccianti, senza alcun tabù o auto-censura in modo da colpire nello stomaco dello spettatore.
Non è violenza insensata, ma realismo estremo che può suggestionare magari i più emotivi visto che Endou non lesina sul mostrarci gli effetti che provocano le mine o i proiettili che, investendo il corpo umano, lo sfracellano in pochissimi secondi facendogli uscire le interiora e fiotti di sangue. La regia delle tavole è perfetta visto che l'autore sa dotare del giusto ritmo le scene d'azione con inquadrature perfette e dare la giusta attenzione alle scene con corposi dialoghi.

In sostanza, a tutti gli amanti del buon fumetto è caldamente invitata la lettura del suddetto manga. Difficilmente un autore al debutto (in ogni campo dell'arte), riesce a fare un capolavoro; ciò è imputabile all'inesperienza che lo porta a commettere errori, o delle volte la troppa voglia di mostrare il proprio talento può portare a soluzioni che alla fine non riescono a far emergere alla perfezione ciò che si voleva dire, ma questo ragionamento non vale con con "Eden - It's an Endless World", visto che vi ritroverete innanzi al miglior fumetto Giapponese degli ultimi 20 anni e tranquillamente in grado di rivaleggiare con le migliori produzioni anglo-sassoni. Certo questo non vuol dire che sia proprio perfetto al 100%, ed infatti uno dei pochissimi difetti rimproveratogli sono i flashback (specialmente all'inizio) non segnalati e ciò può mandare in confusione molti lettori che si ritrovano spiazzati, ma il tutto è risolvibile con una doppia lettura ravvicinata del volume. Insomma, se avete soldi e non siete facilmente suggestionabili vi suggerisco di fare vostra al più presto quest'opera, difficilmente ne resterete delusi.


 1
King Ganon

Volumi letti: 18/18 --- Voto 8
TRAMA IN BREVE:
In una terra del futuro si sviluppa uno strano virus che consuma lentamente le energie di chi ne viene contagiato. Solo un ragazzo ed una ragazza ne risultano immuni e vengono isolati per esperimenti e per ricreare la razza umana.

COMMENTO GENERALE:
È assai arduo riuscire a descrivere in poche parole chiare che cosa sia Eden - It's an Endless World!. Possiamo cominciare ad immergerci lentamente in quello che è il contesto storico in cui si svolge il racconto. In questo futuro immaginario in cui la tecnologia ha fatto enormi passi avanti si è sviluppato misteriosamente un virus che riduce in poco tempo le persone a gusci vuoti. L'umanità è ormai decimata, e i delicati equilibri diplomatici su cui si basava il nostro mondo sono crollati. Sono sorte, infatti, nuove realtà internazionali ed unioni politiche, che non hanno sicuramente aiutato la popolazione ad affrontare la nuova minaccia. Esistono, però, due individui, un ragazzo ed una ragazza, che ne sono immuni. Essi vengono isolati e gli viene conferito il compito di ripopolare la terra, mentre i sopravvissuti studiano i loro patrimoni genetici. Ma questo è solo l'incipit. Dopo pochi capitoli l'autore ci ri-catapulta ancora più nel futuro, dopo qualche decina di anni, e ci narra le avventure di uno dei figli dei due ragazzi di cui sopra.
Se questa è la trama d'apertura, il resto dell'opera si sviluppa in modo piuttosto differente. Attraverso il giovane, infatti, verremo messi a contatto con una miriade di temi più o meno attuali che ci daranno parecchio da riflettere. Si parlerà di guerra, di razzismo, di politica, di droga, come business e come sostanza, di prostituzione, di amore, di chimica, di sesso, di religione, di omosessualità, di corruzione, di impotenza, ecc. Non ha senso cercare di approfondire tutte queste sfaccettature qui, basta sapere che ogni tema è trattato con la giusta dose di maturità e di verosimiglianza, nonostante l'ambientazione fantastica della storia.

L'autore non farà mancare scene di pura violenza splatter, accostate ad attimi di tenerezza e compassione, seguite dalla crudeltà umana nella sue forme più profonde, contornate da scene di ironia e qualche fan service qua e là, che raramente è, però, fine a sé stesso. Perché la crescita del "protagonista" viene affrontata in modo realistico ed è giusto che si dia spazio a tutte le tematiche, anche quelle più tabù e scabrose dell'animo umano. Eden è come un virus: nasce, si adatta e si evolve.
Quest'opera è in costante evoluzione, in costante ampliamento, in costante ricerca di domande a cui non abbiamo risposte. È costante, infatti, la presenza di domande nel corso della storia alle quali ogni giorno ognuno di noi tenta di dare risposte che non potrà mai ricevere in quanto semplici esseri umani.

Eden ci racconta una storia lunga, ricca di avvenimenti, di personaggi e di spunti di riflessione, ma trova in questa notevole quantità di materiale il suo punto debole. L'unico difetto che possiede questo capolavoro è la narrazione. Il ritmo narrativo incalzante è sì perfetto per rendere l'atmosfera e per non annoiare il lettore nelle pagine più discorsive e ricche di testo, ma spesso fa perdere il filo del discorso al lettore. Non di rado mi sono ritrovato a chiedermi chi fosse un tal personaggio e qual era il motivo per cui stava succedendo un certo avvenimento. La grande mole di nozioni, avvenimenti e personaggi che vengono subito "riciclati" fanno perdere l'orientamento al lettore che non sempre comprende appieno la trama.
A parte questo unico ma importante difetto Eden è facilmente eleggibile a uno dei migliori manga in circolazione da leggere assolutamente almeno un paio di volte per comprenderne a pieno la trama e le tematiche.

STILE DEL DISEGNO:
Stile dettagliato, preciso, e meticoloso nei particolari. Eccellente.

EDIZIONE:
Faccio riferimento all'edizione deluxe della Planet Manga. Nove volumoni con sovraccoperta al prezzo di 12,90. Nota di demerito in quanto le dimensioni non corrispondono alle altre edizioni deluxe contemporanee a questa della stessa casa editrice.

VOTO:
Un altro capolavoro che rasenta la perfezione. Come unico neo la narrazione poco chiara e fluida.

CONSIGLIATO A:
Un pubblico maturo preparato ad affrontare temi ed immagini da capire profondamente e da analizzare. Se si è amanti della fantascienza, anche meglio.


 2
Pan Daemonium

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Senza menomo dubbio "Eden - It's an endless world" ha una quantità di pregi superiore di larga scala alla quantità di difetti, portando il voto dell'opera chiaramente al 10.
Hiroki Endo si dimostra un ottimo regista, capace di esplicitare ottimi scenarii, di narrare scene d'azione e violente così come scene pacate e riflessive.
Lascia davvero sbigottiti, innanzitutto, la quantità ingente di personaggi che vengono sottoposti al vaglio del lettore: sono ben 4 generazioni, ad esempio, della famiglia Ballade, dal padre di Ennoia al figlio di Elia, assieme al centinaio, bene o male, di individui che assumono un qualche ruolo all'interno delle vicende. La trama è piuttosto semplice, ciò che la complica sono le innurevoli sub-narrazioni minori, in molti casi non strettamente legate alla colonna portante di Eden, quanto legate, diciamo, all'atmosfera che Eden porta avanti sin dalla prima pagina.
Ciò che inizialmente pare dover essere la spina dorsale del manga è il closure virus, un "essere" patogeno capace di alta contagiosità, diffusività ed invasività, con enorme virulenza; esso provoca il disseccamento del corpo umano, sino al decesso. Il virus diventa via via meno influente nella storia, permanendo come base d'appoggio per le vicende mondiali, le quali assumono via via maggiore importanza. Bisogna tener conto, infatti, che si parla di un lasso temporale che va dal 2085 ca. fino al 2113, epoca storica perfettamente delineata da Endo. Al contrario di gran parte di altri Autori, Endo è capace di osservare e nietzschianamente accettare la violenza insita nell'uomo, trascrivendola successivamente nella sua opera. A causa del virus e della morte del 15% degli esseri umani l'anarchia regna sovrana e si cerca di portare avanti un concetto già ora abbastanza popolare, ossia quello del "Governo mondiale". Si nota, però, chiaramente la difficoltà di applicare qualcosa di simile: gli uomini continuano a preferire sé stessi agli altri, sopratutto in caso di carestie l'altruismo e la generosità divengono terre rare, ricominciano episodii in larga scala di discriminazione razziale, religiosa, economica, il tutto affinché il singolo sopravviva, al massimo sopravviva assieme ad un piccolo gruppo onde ritiene di far parte, entrando in conflitto con i restanti esseri viventi, ovviamente. Endo descrive tutto ciò senza mezzi termini, senza lagne, senza piagnucolii, senza scene di commozione di massa. Tutti sono abituati alla morte, nessuno ne fa un dramma. È il trionfo del realismo, è la caratteristica migliore di Eden. Di quel centinaio di personaggi di cui qui sopra ho parlato ne sopravvivono pochissimi, tutti gli altri muoiono, chi in un modo, chi in un altro. C'è da dire che le vicende avvengono in ambienti sempre malavitosi o guerriglieri, conseguentemente è normale che la mortalità sia altissima.
Altro punto forte di questo manga è l'intelaiatura umana: ogni personaggio ha una propria storia, costituita generalmente da flash-back né meno, né più orrorifici della storia principale. Certo è che ciò che ho descritto, per ora, è un'opera d'azione, truculenta e quant'altro, ma poco fantascientifica. Questo aspetto di Eden compare tardivamente, dopo la maturazione nel tempo dei protagonisti, dopo l'assetto delle vicende planetarie. La mutazione, infatti, del closure virus in disclosure virus produce una sorta di aggregato molecolare che fonde i corpi e le menti degli umani che vengono assimilati. Il progetto alla base di questo "colloide" è piuttosto misterioso, anche agli occhi di chi ha letto il manga, e, sebbene Endo adoperi spiegazioni scientifiche relative ai varii passaggi, continua ad apparire incomprensibile fino alla fine. Probabilmente questa grande massa virale, che diviene unica speranza di una specie in frantumi, assieme alle ultime rocambolesche vicende della Terra è la parte meno buona di Eden. Certo, disegnata e narrata magistralmente, ma appare chiaro che l'Autore si appropinqui in terreni troppo fragili anche per gli astronomi stessi, producendo delle vicende che, a mio parere, non stanno facilmente in piedi da sé. Il finale è, come sempre, piuttosto negativo, pessimista, ma uno sprazzo di luce, una piccola face alla fine del tunnel è ugualmente visibile. Si può rispondere che essendo di genere fantascientifico non è necessario un realismo onnicomprensivo, eppure io continuo a ritenere che Eden sia una punta di diamante nel genere d'azione, drammatico e psicologico, ma non in quello fantascientifico, soprattutto in quella fantascienza che si basa molto sulla scienza vera e propria.
I disegni sono ottimi, ma sono davvero insussistenti di fronte alla grandezza della trama, dei personaggi, delle relazioni umane che vengono sviluppate oltre il tipo di tratto e la capacità grafica. In sintesi un'opera spettacolare, veritiera e possibile annunziatrice delle future vicende reali della nostra specie e di questo pianeta.


 2
AkiraSakura

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
Recensire un manga variegato, dalle molteplici sfaccettature e complesso come "Eden" è molto difficile. Voglio comunque provarci. Innanzitutto l'autore ha ammesso di essersi fortemente ispirato a Katsushiro Otomo, infatti le sue testuali parole sono "uso Akira come un manuale". Inoltre Hiroki Endo (il nome dell'autore di Eden) ha anche una certa passione per "Evangelion", che secondo lui "ha detto tutto quello che volevo dire io". Quindi questo manga potrebbe piacere a chi ha già apprezzato il design curatissimo del manga di "Akira" e le riflessioni filosofiche di "Evangelion".
"Eden", nonostante le scene d'azione spettacolari e la notevole perizia tecnica del suo autore, è infatti un manga molto speculativo e post-moderno. La cosa che lo differenzia da "Akira" e "Evangelion" è la storia, che è incentrata intorno a Enoa Ballade, potente boss mafioso, e suo figlio Elia.
L'umanità si sta progressivamente estinguendo a causa del "closure virus", che trasforma gli uomini in involucri simili ai cristalli. Anche se questo elemento del plot può sembrare il solito virus messo a caso per creare un po' di distruzione, in realtà è qualcosa di molto più complesso, che avrà un ruolo fondamentale nello svolgimento degli eventi e nel rapporto natura-umanità. La particolarità della famiglia Ballade è che i suoi membri possiedono gli anticorpi contro questo virus, e quindi Enoa e sua moglie possono essere paragonati a dei nuovi "Adamo ed Eva".
Dopo una breve introduzione, in cui Enoa è ancora un bambino, l'attenzione si sposta sul figlio Elia, che verrà coinvolto in una guerriglia tra dei mercenari e "Propater", una potente organizzazione antagonista di quelle manovrate dal padre Enoa. Questi mercenari sono dei personaggi chiave, e i loro membri più notevoli sono la Hacker Sophia, un Cyborg con un passato molto simile alla storia di "Nikita" di Luc Besson (esatto: proprio una ex sbandata che viene recuperata dall'organizzazione e addestrata come Hacker) e Kenji, un assassino professionista che ama affrontare all'arma bianca orde di esseri umani geneticamente modificati (a Propater piace molto fare cose strane nei laboratori sotterranei).

I primi volumi sono quindi dedicati alla guerriglia, che è molto realistica e piena di colpi di scena. Si assiste quindi alla progressiva maturazione del piccolo Elia, che deve crescere in fretta a causa della pesantezza degli eventi che deve fronteggiare. Tuttavia il passaggio di Elia all'età adulta avverrà in modo decisivo grazie al suo rapporto con la prostituta Helena, conosciuta sul campo di battaglia, di cui si innamorerà (questa parte, nonostante la crudezza generale del manga, l'ho trovata molto dolce e particolare: i sentimenti del povero ragazzo che si innamora di una prostituta sono resi molto bene).
Dopo questa parentesi i mercenari se ne vanno (ma torneranno trionfalmente in scena verso la fine) e si aprono molte sottotrame da perfetto film d'azione, vengono introdotti nuovi personaggi e vengono aggiunte delle parti più riflessive, come ad esempio la condizione dell'Africa con tutti i suoi regimi e spargimenti di sangue, il fondamentalismo religioso, il terrorismo. Spesso le sottotrame legate a questi temi saranno un vero e proprio pugno nello stomaco nei confronti del lettore.

Il mondo di "Eden" quindi non è molto diverso dal mondo di oggi, pieno di droga, persone violente, prostitute, fanatici e strane organizzazioni che comandano da dietro le quinte. La differenza è che in "Eden" la scienza è molto sviluppata, infatti questo manga riesce anche a diventare un'opera fantascientifica di qualità nella sua estrema molteplicità. Infatti negli ultimi volumi ci sposteremo dalle metropoli malfamate del Sud-America ad una dimensione più simile a "Ghost in the Shell", con tanto di relative riflessioni sulla psiche umana, l'interconnessione tra le menti degli uomini e la natura della coscienza.
Prima del finale a bomba, Endo riesce a chiudere tutte le sottotrame e a mettere un po' di carne "ontologica" sul fuoco. Tuttavia, essendo questo manga un miscuglio di molti generi diversi e sottotrame che si concatenano, è necessario leggerlo attentamente, in quanto si vede che ogni tanto anche l'autore stesso fatica a incollare tutto per bene. Ci troviamo comunque di fronte ad una opera colossale, che dopo la lettura oltre a fornire risposte lascerà anche molte domande aperte, sulla scia dei capolavori da cui trae ispirazione. Inoltre l'autore è stato molto realistico nel descrivere una umanità stremata e incapace di superare l'odio, la violenza e le discriminazioni razziali e religiose anche in prossimità dell'estinzione.


 9
ningen

Volumi letti: 7/18 --- Voto 1
Per questa recensione vorrei adottare uno stile diverso dal solito e se è possibile vorrei che chi correggerà questa recensione mantenga il più possibile lo stile che ho adottato. Chiedo subito perdono per la lunghezza della recensione e se commetterò errori.

INTRODUZIONE
Questo manga mi ha sempre incuriosito ed affascinato e ascoltando vari consigli e leggendo varie recensioni con voti altissimi, mi son deciso ad iniziare la lettura di questo manga idolatrato da molte persone. Purtroppo quello che ho trovato non me lo sarei mai aspettato.

RISOLVERE IL CASO DI QUESTO CASO PER CASO A CASO
Con questa piccola citazione da una pallottola spuntata a fare da titolo, iniziamo parlando della trama o almeno quel poco che son riuscito a capire. Intendiamoci, Eden ha una trama, il problema è che ne ha fin troppa ed è raccontata malissimo. Si parte con un Virus letale, che ha sterminato la popolazione e da due bambini superstiti nel primo volume, mentre nel secondo volume si parla già di altro, perchè i due bambini non sappiamo che fine hanno fatto, ma in compenso ne spunta un altro di bambino, un tale Elia, che senza che il lettore sappia chi sia e senza nessun motivo se ne sta da solo in mezzo al nulla. Viene trovato da dei mercenari e da quel momento per un bel po' il manga diventa Black Lagoon. Sì avete capito bene, vedrete mercenari, scene d'azione senza senso, cattivi spuntati dal nulla e che non si capisce cosa vogliono, armi da fuoco, missili, elicotteri ecc. Finita la parentesi "Black Lagoon" ecco che si passa al genere "Boss mafiosi e gestione del territorio", ovviamente nel passaggio da Black Lagoon al nuovo filone mafioso, c'è una sezione in un aeroporto dove gente a caso spara ad altra gente a caso per motivi a caso e non meglio determinati. Emblematico il titolo del capitolo 36 "mind confusion" esattamente quello che mi ha provocato la lettura di questo manga. Se siete ancora vivi dopo aver letto questa "trama" (e pensate un po', riguarda solo i primi 7 volumi) possiamo continuare.

LO SPARAFLASH
Come se non bastasse la trama confusa, l'autore ha deciso di renderci la vita più complicata durante la lettura del manga causando parecchi tumori al cervello (grazie Endo), sparando in faccia al lettore dei flash-back piazzati nei punti più assurdi. Capita ad esempio, che durante un combattimento tra le solite organizzazioni militari (di cui poi parlerò), parta senza preavviso un flash-back di un qualche personaggio. Il lettore viene disorientato, tanto che non capisce più di cosa si sta parlando e deve tornare indietro con le pagine per riuscire ad intuire che era un flash-back. Come se non bastasse l'autore non segnala mai un flash-back annerendo i bordi delle pagine (tecnica usata da parecchi altri suoi colleghi) o mettendo una data o qualche scritta tipo "cinque anni fa" che ti faccia almeno capire cosa diavolo sta succedendo. Confusione più totale...

PERSONAGGI COME SE PIOVESSERO
I personaggi sono tanti... Troppi. Non fai in tempo a memorizzarne il nome che già ne spuntano altri. Il problema poi è che, come i flash-back, anche i personaggi sono sparati in faccia al lettore, senza nessuna introduzione su di essi e senza nessun approfondimento. Di solito succede che di punto in bianco spunta un nuovo personaggio, che altri personaggi conoscono e iniziano a parlare tra di loro con molta confidenza, senza che il nuovo personaggio in questione sia in qualche modo familiare al lettore. In questo casino, Elia il "protagonista" è un personaggio, nel senso che il lettore vede in lui un personaggio come tanti, privo di spessore e vuoto. Proprio Elia poi passa da bambino piagnucolone, ad assassino spietato, torna poi ad essere bambino piagnucolone, per poi ritornare assassino spietato. Di crescita dei personaggi non ne parliamo manco per scherzo.

ORGANIZZAZIONI DI CATTIVONI
I momenti peggiori del manga sono quando certi personaggi, non introdotti in precedenza e che quindi vi risulteranno estranei, iniziano ad intessere discorsi politici, ed iniziano a nominare cose a caso per far vedere quanto sono fighi. Vi vomiteranno addosso milioni di termini riferiti ad organizzazioni (o ad altro vi giuro, che non si capisce di cosa parlano), roba del tipo Propater, Automater, Gnosis, Nomad, inframmezzate da nomi di persone a caso tipo Sosa, Maya, Enoa ecc. Ma queste fantomatiche organizzazioni non saprete nemmeno cosa sono e sopratutto non saprete nemmeno con chi ce l'hanno e cosa diavolo vogliono.

LA MORALE CHE NON TI LASCIA NULLA
<b> Attenzione: spoiler! </b>
Quando leggi un manga tanto apprezzato come Eden, ti aspetti che ti lasci qualcosa (andando oltre la trama confusa), ma anche qui le cose non si rivelano essere delle migliori. Certi comportamenti di certi personaggi sono semplicemente assurdi come quando Sophia uccide senza nessun motivo uno dei suoi figli, o come quando pratica sesso orale con Kenji per calmarlo (?). Poi che abbiamo? La prostituta Emanuela che vende suo figlio per droga, o Kenji che durante un flash-back in cui era assieme a suo fratello su un Taxi, spara senza nessun motivo valido al tassista. La cosa più assurda è che poi questi personaggi se ne escono con frasi stupide e banali come: "Vorrei fare qualcosa per migliorare questo mondo". Delirio totale! C'è una morale o un messaggio in questo manga? Me lo sono chiesto e non ho trovato risposta.

I DISEGNI SON FIGHI PERO'
I disegni sono l'aspetto migliore di quest'opera (anche se non vorrei usare la parola "opera" per questa roba), sono ben fatti e dettagliati al punto giusto, sebbene non raggiungano le vette di altri manga che hanno disegni su un altro livello. Nel complesso non sono suscettibili di critiche e sono molto gradevoli.

HIROKI END
Ancora non mi riesco a spiegare cosa sia successo con questo manga, son partito con i migliori propositi col primo volume che aveva degli spunti interessanti, ma tutto è stato messo da parte e gettato alle ortiche, ed i volumi successivi sono un colpo nelle parti basse del lettore. Ma io dico, se non sai raccontare un storia complessa e complicata, non la raccontare, piuttosto di esibirti in sterili e inutili esercizi narrativi che provocano solo confusione e sdegno nel lettore. Ci sono tanti esempi di manga che pur non contando su trame complicate, sono raccontate in modo degno e risultano molto piacevoli, al contrario di Eden. Hiroki Endo ha decisamente fallito, con questo manga, ed a questo punto inizio a chiedermi cosa di bello possa averci trovato la gente tanto da essere definito un must per gli amanti dei manga.


 4
pluto

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Credo che ad oggi siano stati scritti un numero infinito di fumetti, ma in questo caso siamo sicuramente nell'olimpo mondiale della letteratura, inclusa anche tutta la produzione di comics americani/europei. Non occorre essere un fan della lettura manga per poterla apprezzare.
E' un'opera d'arte assoluta!
Si tratta di una serie veramente ben strutturata.
Considerando che si tratta di una serie con trama a carattere fantascientifico ci troveremo ad avere dei personaggi, Hana ed Enoa, che diventeranno dei nuovi Adamo ed Eva e verranno sviluppate in maniera estremamente completa tutte le loro personalità, quindi la storia sarà assolutamente fruibile anche da parte dei lettori che normalmente non leggono questo genere.
Tutti i personaggi sono stati inseriti in maniera strabiliante ed Endo non finirà di stupirci per il modo in cui li gestirà, non vi è mai nulla di scontato, vedrete che ci sarà sempre qualcosa che vi colpirà, ed in alcuni casi anche molto amaramente; ma è proprio questo il bello di questa storia riesce ad essere mai banale ed avrete un intreccio perfettamente armonico di tutta la trama che riuscirà ad avvolgervi e coinvolgervi riuscendo ad essere sempre molto chiara ma creando sempre un alone di mistero e desiderio di leggere immediatamente il volume successivo.
Sicuramente è una di quelle opere che andrebbe letta e riletta più volte ed ogni volta sono sicuro riuscirete ad assaporare nuove elementi che potrebbero esservi sfuggiti nella lettura precedente.
Un plauso va anche alla qualità dei disegni, a volte semplici e lineari, mentre in altre tavole risulteranno particolareggiati e precisi, ma la cosa che mi ha maggiormente colpito è la grande dinamicità dell'insieme che crea una grande fluidità della lettura
Non mi resta altro che consigliarvi di immergervi nella lettura e raggiungere finalmente ……l'Eden.


 8
Francescoseinen

Volumi letti: 6/18 --- Voto 4
Mi dispiace ma proprio non sono riuscito ad andare oltre i 6 numeri. È vero che non sono mai stato appassionato di fantascienza/cyberpunk ma questo manga l'ho sempre voluto recuperare vista l'idolatrazione generale nei suoi confronti. E quindi l'ho preso, sfruttando un autentico affare.
L'intuizione iniziale non è male e anzi la caratterizzazione apocalittica del mondo in cui si svolge la storia è davvero degna di nota. Ciò che proprio non ho digerito è la trama, troppo confusionaria ed esasperata. Già dopo i primi 2 o 3 volumi non avevo capito nulla di ciò che era successo, tant'è che i nomi dei personaggi non me li ricordavo neanche, data la loro moltitudine. I personaggi inoltre si perdono in discutibili e mirabilmente arroganti riflessioni fini a sé stesse che non danno nulla in più al manga, anzi ne precludono la qualità.
In sostanza sarà anche un must assoluto ma a me non è affatto entrato nel cuore. Dopo ogni volume che leggevo ero pervaso da un senso di confusione e disturbo davvero amareggianti.
Do 4 per i disegni altrimenti il mio voto sarebbe stato 3.

kogakero

 8
kogakero

Volumi letti: 2/18 --- Voto 3
Premetto che ho letto solo due volumi su diciotto,è per questo che non do un voto ancora più basso, perché chissà, magari dal volume tre la storia diventava stupenda, ma i primi due sono così scadenti, ma così scadenti che passa completamente la voglia di andare avanti.
Da quel poco che ho letto posso comunque dire che le premesse non sono niente di che, c'è un virus che uccide la gente, o meglio le indebolisce lentamente fino a farli diventare degli involucri vuoti. Elia, il protagonista, dovrà sopravvivere in questo mondo post-apocalittico...non molto originale. Dovrà poi allearsi forzatamente con una banda di guerriglieri che combatte contro un' organizzazione mafiosa comandata proprio da suo padre.
Detta così la trama non è poi tanto male, anche perché il manga è abbastanza realistico, ma la narrazione è veramente scadente: l'autore parla di un argomento e la pagina dopo viene narrato un flashback, così, all'improvviso. Ricordo che mentre leggevo una parte in cui il protagonista si trovava in una zona di montagna, la pagina dopo erano mostrati la città e i grattacieli...Purtroppo questi voli pindarici non aiutano la comprensione e sono deleteri per la scorrevolezza dell'opera.

Il disegno è male, ciò che non mi è piaciuto è l'inserimento di scene sessuali da parte dell'autore: sia chiaro, non mi hanno colpito le scene in sé per sé, ma l'autore le ha inserite in momenti,veramente,ma veramente inopportuni. Ripeto ancora una volta,se si riesce ad andare oltre i primi due volumi, forse la storia diventa anche un capolavoro, ma i primi tankobon erano talmente scadenti che non ho avuto la forza di continuare.

hallymay

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
È difficile dire quale sia il manga più bello che si abbia mai letto dopo avere una discreta conoscenza in materia. Ogni manga stimola determinate emozioni e quello che ci riesce meglio entra nel personale alveo dei preferiti. Scegliere però, nella propria personale classifica, quale sia in assoluto il più bello è un compito a dir poco improbo.
Dopo avere letto Eden io però ho sgomberato il campo da qualsiasi dubbio in merito: è questo il mio manga preferito in assoluto.
Eden è il manga che ha consacrato in tutto il mondo il talento più unico che raro di Hiroki Endo. Un autentico narratore che con quest'opera ha messo insieme tutti gli spunti dei più famosi manga cyber punk e fantascientifici, riuscendo però a creare qualcosa di estremamente originale e, a mio avviso, inimitabile. In Eden infatti si può ritrovare la narrazione distopica e la denuncia sociale di Katsuiro Otomo, il gusto per le trame complesse e il maniacale dettaglio tecnologico di Masamune Shirow e infine la filosofia di fondo di Neon Genesis Evangelion (d'altronde è lo stesso Endo ad ammettere che questo anime ha detto tutto quello che aveva sempre voluto dire lui).

Eden è ambientato in un ipotetico futuro dove un virus, il Closer Virus, sta mietendo milioni di vittime nel mondo e tutti ormai danno per spacciato il genere umano. Tuttavia l'umanità supera anche questa prova e l'organizzazione che aveva scoperto che il male era il frutto di un laboratorio di armi chimiche, Propater, adesso detta l'ordine mondiale tramite una federazione di stati membri. In questo nuovo quadro, che vede però come sempre il perpetrarsi di guerre, ingiustizie e povertà, si muovono i protagonisti del manga e soprattutto Elia, il protagonista.
È in effetti svilente riassumere la trama di Eden. Nei suoi diciotto tankobon infatti si sviluppa una trama complessa, ramificata in mille sotto-trame una più bella e drammatica dell'altra, che dà forma ad un vero e proprio dramma corale e globalizzato. Perché è questo fondamentalmente il segreto della bellezza di Eden e il motivo per cui lo reputo il più bel manga che abbia mai letto: la ricchezza dell'esperienza. Non esiste un manga più appagante di Eden, un'opera dove si abbracciano una miriade di temi senza che niente vada ad intaccare la coerenza della storia principale e la sua atmosfera. C'è di tutto in questo manga: la mafia, la droga, la prostituzione, gli slums del Sud America, la ricchezza dell'Occidente, la pulizia etnica, la politica, l'amore, il sesso, la morte, la crescita, i sogni... tutto in un'unica storia. Tutto tenuto mirabilmente insieme dalla morale di fondo dell'opera: la ricerca della felicità.

Come detto prima, Eden ha fondamentalmente la filosofia intrinseca di Evangelion, ma se Hiroki Endo ha trovato il modo per esprimere quello che l'anime di Hideaki Anno aveva detto al suo posto è perché questa cosiddetta ricerca della felicità nel suo manga è svolta in maniera diametralmente opposta. In Eden gli ostacoli alla felicità dei protagonisti non sono i loro demoni interiori, ma cose molto più concrete come la povertà estrema, la tossicodipendenza, le discriminazioni, le guerre. E Dio non è come in Evangelion un elemento per rendere più esotica la trama. Dio e tutte le religioni sono qui descritte solo come le entità astratte a cui gli uomini chiedono consolazione dinanzi all'assurdità del dolore. Dolore che nasce dalla consapevolezza che quella felicità, quella Terra Promessa il cui raggiungimento è lo scopo ultimo della vita di tutti è ormai preclusa. Ma in un mondo dove non c'è spazio per la pace e la giustizia, dove a vincere è sempre la legge del più forte, è possibile pensare di trovare il proprio Eden o forse non è giunto il momento di andare altrove - questa la domanda ultima del manga -?

Dal punto di vista grafico Eden è disegnato in maniera splendida. Lo stile, che a detta dello stesso autore ha più di un debito con Otomo, è votato al realismo più assoluto e come la trama ha la forza di urlare e denunciare le cose come stanno, così anche i disegni non fanno niente per indorare la pillola. Le scene di violenza per esempio sono estreme e brutali, e anche quelle di sesso non la mandano a dire, ma non c'è malizia, non c'è niente di erotico o di consolatorio. Endo mostra la realtà in un caso come nell'altro per quella che è. A tutto ciò si unisce una regia delle vignette cinematografica, che sa dare il giusto ritmo ad ogni tipo di momento, che sia di azione o che sia più riflessivo. Tavole così ben orchestrate che permettono a dialoghi affilati come rasoi di far esplodere tutta la forza drammatica di quest'opera.

A mio avviso Eden è il manga che tutti dovrebbero leggere prima di affibbiare a questo o a quest'altro fumetto la targhetta di capolavoro. Solo solo per vedere come il confronto diventi impietoso a partire dalla prima tavola.
Straordinario.

DarkRyuzaki

 5
DarkRyuzaki

Volumi letti: 12/18 --- Voto 10
Semplicemente il miglior manga che abbia mai letto.
Nelle nota introduttiva Hiroki Endo afferma che quando vide Evangelion ebbe la certezza che nessuno avrebbe saputo fare di meglio; bè io dico che è troppo modesto, perché quest'opera surclassa NGE di molto (con buona pace di Hideaki Anno che pure reputo leggendario).

Definire questo un manga di fantascienza è alquanto riduttivo a mio avviso questa è un'opera omnia. Perché se è vero che lo SciFi ha un ruolo primario nella storia, (non è un mero sfondo, ma un fulcro da cui si snodano questioni etico-filosofiche) la cosa che mi ha più colpito è la molteplicità di temi trattati in continuo narrativo complesso ma coerente (Endo non si perde nei meandri del suo stesso labirinto come spesso accade a molti autori).
Eden riesce a coniugare tematiche scomode e spesso ritenute inconciliabili in un unico intreccio: intrighi politici, omosessualità, narcotraffico, tossicodipendenza, prostituzione, genocidi, rivendicazioni di minoranze etniche, denuncia dell'imperialismo economico e morale dell'occidente, ambientalismo, bioetica, religione...
Queste sono solo alcuni degli spunti di riflessione che Endo ci offre, il tutto affrescato con un realismo e un tratto superbi.

Questo è un esempio di "fumetto d'autore": sarebbe da mostrare a quelle persone piene di preconcetti che bollano la narrativa disegnata come un semplice intrattenimento da ragazzini e inferiore per qualità alla letteratura classica. Hiroki Endo potrebbe fare scuola a molti sedicenti scrittori, pseudosceneggiatori e fumettisti commerciali che riempiono gli scaffali di banalità.


 3
LetDragoon87

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
Eden è il mio primo vero titolo seinen puro che letto, e devo dire che ho fatto proprio bene ad ascoltare tutti i pareri che ho raccolto in giro per il web. E sono contento di avere questa grande opera di Hiroki Endo.

Passiamo ora a parlare brevemente della trama, giusto per incuriosire ancora chi non l'ha letto. La trama gira in torno ad un boss della droga del Sud America, siccome un po' tutti vogliono prendere il suo potere, vendicarsi e chi vuole avere il suo patrimonio. Altra nota importante, nel mondo è successo un disastro senza precedenti, un virus letale ha decimato, se non quasi sterminato, la maggior parte della popolazione terrestre. Noi lettori "vivremo", questa affascinante storia dagli occhi di ben diversi personaggi (cosa necessaria ai fini della trama stessa, capirete meglio leggendo), tutti stupendamente caratterizzati e molto diversi tra loro; la parte più interessante sicuramente riguarda la famiglia Ballade. Sicuramente la storia vista attraverso diversi personaggi è un punto di forza per il capolavoro di Endo, che ha cercato in tutto e per tutto di rispecchiare non solo la realtà, la povertà, i problemi dei vari paesi, ma anche quando di crudele può arrivare ad offrire l'uomo in se, con estenuanti guerre, massacri di persone, anche innocenti. Cosa che purtroppo succede anche nella realtà e da questo deriva il sottotitolo "It's an endless World". Tutto questo porta a varie riflessioni su questo mondo e spinge il lettore a capire meglio quanto possa essere crudele l'uomo, ma non mancano momenti emozionanti, divertenti e commoventi, che saggiamente Endo sa mettere, anche per far tirare il fiato al lettore con tutto quello che succede, dato che ci sono parti anche molto violente.

Parliamo ora del disegno di Endo, uno stile davvero molto realistico e personaggi che prendono vita ogni qualvolta li si guardi e leggendo le battute si può entrare in sintonia con i vari stati dei personaggi, a cosa pensano e così via. Quasi tutti i personaggi mi sono piaciuti, anche perché sono stati creati davvero bene e ognuno ha il suo da dire. Vi invito davvero, se possibile a scoprirli, perché sono davvero personaggi stupendi e che meritano l'attenzione di molta gente. Endo poi, è stato influenzato dal tratto realistico, da un altro mangaka giapponese, che ora non ricordo il nome. I disegni migliorano tantissimo di volume in volume e già dal 4 volume in poi avremo dei piacevoli miglioramenti, perché anche l'occhio vuole la sua parte.

In conclusione consiglio questo manga ad un pubblico più adulto, non solo per via delle tematiche ma anche e soprattutto per quello che la storia offre, che richiede un po' di attenzione in più per essere capita e apprezzata meglio. Sicuramente un gran capolavoro che merita di essere letto e collezionato nella propria libreria, però ahimè è anche difficile e arduo trovarlo, non solo perché è vecchio, ma anche perché alcuni albi sono introvabili o li si trova a prezzi alti, io solo il 5 albo l'ho pagato 45€! Vedete voi, ma è un titolo che merita molto a mio parere.

onizuka90

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
1998, <em>Hiroki Endo</em> pubblica sulla rivista mensile <em>Afternoon</em> il primo capitolo di quello che sarà poi il suo più grande successo: <b>Eden - It's an Endless World!</b>, conclusosi nel 2008 con il diciottesimo volume. <strong>Eden</strong> è un fumetto che ha suscitato molto scalpore anche a livello internazionale, tanto che negli Stati Uniti ha persino ricevuto dei riconoscimenti da note riviste del settore, quali <em>Wizard: The Comics Magazine</em> e <em>Newtype USA</em>. In Italia a pubblicarlo è stata <strong>Planet Manga</strong>, che ultimamente ne ha proposto una nuova edizione.

<i>“Dio ha creato l'uomo, ma ha decisamente fallito.”</i>

Quando parliamo di <strong>Eden</strong> ci riferiamo ad un'opera piuttosto particolare, la si potrebbe considerare quasi una sorta di erede spirituale di quei grandi lavori che, tra gli anni '80/'90, hanno segnato l'immaginario fantascientifico e "filo-cyberpunk" in Giappone.
<strong>Eden</strong> infatti si appropria di alcuni elementi caratteristici di tali eminenze, per poi proporre qualcosa di molto diverso e di nuovo. Tra di essi possiamo annoverare titoli quali <a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Akira"><em>Akira </em></a>di <em>Katsuhiro Otomo</em>, dal quale <em>Endo</em> attinge l'elemento post-apocalittico/distopico, oltre ad usarlo come modello per lo stile di disegno particolarmente realistico. Probabile è parimenti l'influenza esercitata dagli stilemi di <em>Masamune Shirow</em>, soprattutto per quanto riguarda la complessità delle trame di natura fantapolitica, e l'amore per quello che io definirei senza remore “fanservice” tecnologico-scientifico, con tanto di numerose note a piè pagina onde illustrarne i dettagli.
<strong>Eden </strong>inoltre deve molto anche a <a href="http://www.animeclick.it/anime.php?titolo=End+of+Evangelion"><em>The End of Evangelion</em></a> per quanto riguarda invece la sua filosofia più intima, ma questo argomento sarà affrontato successivamente.
Se mi si chiedesse di rispondere alla domanda: “<em>Che cos'è Eden?</em>”, ribatterei che si tratta in primo luogo di un manga fantascientifico, che tuttavia <b>non si lascia affatto imbrigliare in rigorose inquadrature di genere</b>.
<strong>Eden </strong>non è solo un'opera che specula su un - più o meno - probabile futuro del mondo, è anche un'opera che parla di sogni infranti, di storie d'amore, di passione, di speranza e di “umanità”, insomma si tratta di un lavoro poliedrico e dalle molte facce. <strong>Eden </strong>è anche la storia del percorso di vita di Ennoia e di suo figlio Elia, che vogliono cambiare in positivo il mondo e per far questo decidono di scegliere una via assai dura, quella dello sporcarsi le mani.

Proporrei di aprire l'analisi introducendo brevemente l'ambientazione in cui è calato l'intero inseme delle vicende. Si tratta di un contesto che si potrebbe comodamente definire <b>post-apocalittico</b>, in quanto la trama prende luogo in seguito ad una disastrosa epidemia virale che vede coinvolto il mondo intero. Il cosiddetto "disclosure", virus agisce trasformando le cellule in tessuto corneo, provocando così l'irrigidimento e la consequenziale cristallizzazione del corpo, portando prima alla paralisi e successivamente ad una atroce quanto lenta morte. Tale strage di vite umane ha avuto grosse ripercussioni dal punto di vista della spartizione del potere, facendo sì che quest'ultimo ricadesse nel monopolio di influenti organizzazioni sovranazionali. Tra queste vi è Propater, una delle più importanti, che gode di una vasta autorità a livello globale. <strong>Viene in questo modo tratteggiata la cornice di un sistema molto dettagliato, soprattutto a livello istituzionale e sociale, oltre che politico</strong>. Il mondo, in ogni caso, si trova sull'orlo del collasso: dilagano la guerra, la corruzione, la povertà, mentre le discriminazioni razziali e sociali si fanno sentire sempre più forti e l'umanità si staglia su di un baratro che parrebbe sancirne il definitivo epilogo.

Dal punto di vista narrativo si deve ammettere come <strong>Eden </strong>abbia degli alti e dei bassi; in ogni caso mirabile è il modo in cui l'autore sia riuscito a rendere con efficace realismo i suoi racconti. Tale risultato è conseguito, oltre che in virtù di un disegno molto dettagliato e concreto, anche per merito della quasi completa assenza di un narratore esterno alle vicende, e per il <strong>carattere estremamente crudo e "senza peli sulla lingua" con il quale Endo descrive le situazioni</strong>. Ritengo infatti che uno dei maggiori punti di forza del manga risieda proprio nella narrazione particolarmente <b>pungente</b> e <b>spietata</b>: attraverso di essa si palesa la brutale realtà così com'è, senza sentimentalismi o eufemismi di sorta. Non ci viene risparmiato proprio nulla, non si trattengono i colpi e, sovente, si raggiungono toni assai tragici se non anche truculenti.
Su tali basi cresce una trama articolata e complessa, che si dirama in un cospicuo numero di filoni secondari, i quali si intrecciano, si separano e si intrecciano di nuovo formando una rete sempre più elaborata. Invero, assai numerose sono le figure che popolano questo manga, ed <em>Endo </em>ne descrive per ognuna i propri drammi, le speranze e le battaglie, dando vita ad un intenso e struggente <b>dramma corale</b>. Sono proprio gli esempi di umanità tratteggiati dall'autore ad essere il cuore del suo fumetto, essi vengono rivestiti di background approfonditi e coerenti, che si integrano alla perfezione all'interno della struttura narrativa e dell'ambientazione.
Un aspetto interessante a proposito della definizione dei personaggi è il modo con cui <em>Endo </em>si approccia alla sfera <b>sentimentale e sessuale</b>, categoricamente senza romanticismo e senza sottolinearne troppo l'aspetto erotico. La dimensione del sesso è affrontata in modo molto diretto, realisticamente, con l'unica eccezione di particolari occasioni, dove al contrario essa viene utilizzata a fini ironici e umoristici.
C'è da dire, inoltre, che la tematica sessuale/adolescenziale è da sempre molto cara all'autore, tanto che anche nei suoi <em><a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Hiroki+Endo+Racconti+brevi">Racconti brevi</a></em> le dedica appositamente dei pezzi, ad esempio: “Stazione”, “Sicuramente diventerà una ragazza carina ” e “Hang”. Il ruolo stesso del sesso, in <strong>Eden</strong>, non è statico, ma muta mentre si evolvono e crescono i personaggi. Inizialmente viene concepito come un qualcosa di proibito dalla religione, e come un enigma da parte dei giovani, che ancora non ne hanno avuto esperienza. Successivamente esso acquista valore di semplice atto naturale, perfettamente normale e non recriminabile, che lega due esseri umani intimamente. Infine, nell'ultima tappa, esso si congiunge con la questione relativa alla famiglia, e all'essere genitore.
Ritornado un attimo alla disamina della narrazione, devo ammettere che si possono riscontrare alcune forzature per quanto riguarda il modo in cui l'autore gestisce i personaggi, soprattutto per quanto concerne alcune figure, che vengono estromesse dai “giochi” in modo un po' troppo brusco o frettoloso. In particolare, verso la conclusione del manga, si assiste a delle virate di trama forse un po' inaspettate, e di conseguenza alcuni personaggi tendono a perdere di centralità strada facendo.

Un aspetto sul quale vale la pena soffermarsi è poi quello dei dialoghi. Questi contribuiscono con il loro realismo a dare un tono molto serio al fumetto, ma si rivelano anche un'arma a doppio taglio. Raramente si assiste a mezzucci o espedienti che servano a dare spiegazioni di determinati argomenti o dettagli ignoti al lettore, ciò tende ad evitare grossolane forzature nel comportamento dei personaggi, ma anche a lasciare confuso chi legge. In poche parole non vi sono preamboli, o personaggi che di punto in bianco si prodigano nello spiegare fattori che essi danno, per forza di cose, già per scontati. Pertanto, inizialmente almeno, potrebbe non essere agevole inquadrare i loro discorsi, poiché ci sfuggiranno dettagli che solo con l'evolversi delle vicende verranno adeguatamente chiariti. Ovviamente vi sono delle eccezioni a questo modo di gestire la sceneggiatura, ciò si nota soprattutto nella seconda metà del fumetto, ove si inseriscono parti maggiormente descrittive, come ad esempio le (pseudo)delucidazioni scientifiche di Maya, oppure le cronache degli eventi a livello globale. Resta un punto fermo, in ogni caso, che <b>la spiegazione di alcuni avvenimenti non è sempre limpida e cristallina</b> ma, anzi, spesso ingarbugliata o non perfettamente chiara (ad esempio tutta la vicenda legata a Pessoa), tanto da poter dare la sensazione di essere approsimativa. In effetti credo che per assimilare per bene <strong>Eden </strong>lo si debba leggere più di una volta, il primo impatto facilmente potrebbe lasciare confusi.

Per quanto riguarda il lato contenutistico, <strong>Eden </strong>riesce a gestire magistralmente una moltitudine eterogenea di tematiche, che riguardano principalmente l'uomo, il suo rapporto con la natura, la religione e, in ultima analisi, <b>la ricerca della felicità</b>. Alla conquista di tale agognata meta si oppone la dura e spietata realtà, che ha ben poca cura dei desideri del singolo. Il <b>cinismo</b> di cui è velata quasi ogni storia è dirompente, e bene si abbina all'incredibile attualità di molti dei temi che vengono proposti. Ad esempio, alcuni racconti (a dire il vero piuttosto marginali e “di contestualizzazione”) ed eventi ruotano attorno alla questione della pulizia etnica e ai relativi interventi ONU nelle zone più a rischio, descrivendo in modo molto realistico le dinamiche e le problematiche di queste situazioni. Molti altri sono gli spunti presenti e la verità è che in <strong>Eden </strong>c'è davvero di tutto: prostituzione, pedofilia, mafia, tossicodipendenza, violenza, guerra, discriminazione razziale, genocidi, ed altro ancora. Gli aspetti più rivoltanti e riprovevoli dell'uomo, ma anche quelli più vicini alla sua natura, confluiscono in una grande rappresentazione, un immenso affresco della condizione umana in un mondo dilaniato e ormai prossimo alla sua conclusione. Non vi è morale alcuna che possa reggere il gioco, l'illusione della possibilità di un mondo pacifico e felice, privo di violenza e di guerra, crolla inevitabilmente di fronte al determinismo di una natura spietatamente indifferente, di fronte alla scarsezza delle risorse, di fronte alla crudeltà e alla brutalità che stringono in una morsa di ferro la stirpe di Adamo. Non ha molto senso parlare di buoni o cattivi, alla fine esistono soltanto persone, che agiscono ognuno perseguendo i propri obiettivi, i propri desideri, aspettative, o anche solo la convenienza del momento. Persone che provano sentimenti, amore, paura, odio, rispetto, lealtà, ma che molto spesso, inevitabilmente aggiungerei, guardano soltanto ai propri interessi. <b>L'unica vera legge che regola il mondo è quella del più forte</b>, o si mangia o si viene mangiati, non ci sono santi. <strong>Eden </strong>diventa così un'opera corale, che fa perno sull'idea di un dramma globale che coinvolge tutta l'umanità.

<i>-“Pensi che sia crudele?”
-“..., si”
-“Va bene così, è importante che tu lo senta. Non bisogna dimenticare che facciamo delle cose crudeli per vivere.”</i>

Emerge (realisticamente) l'idea di un uomo che costruisce la propria felicità sulla disperazione altrui, <b>affinché uno viva un altro dovrà soffrire</b>. Ed è proprio l'assurdità della necessità del dolore a rendere quest'ultimo così difficile da sopportare e da accettare. Per contro da sempre l'uomo si appiglia alla religione, ha bisogno di credere che vi sia un motivo al suo soffrire, che il mondo abbia un senso, che il dolore abbia un senso. Da qui i vari "al di là" che compensano le sofferenze terrene, la ricerca di verità assolute e dell'eternità. Questo "bisogno metafisico" non fa distinzioni di razza, religione, nazionalità: dio diventa lo specchio in cui si riflettono la miseria della realtà, le paure e le debolezze umane. Dio diventa un rifugio in cui fuggire per dimenticare i propri limiti e, quando anch'esso viene meno, l'uomo continua a cercare disperatamente qualcosa che lo sostituisca (ideologie, fondamentalismi etc.), egli non compie altro che una mera sostituzione, imponendo un assoluto al posto di un altro. Ed è qui che si innesca il "dilemma" posto all'umanità dal colloide. Le varie mutazioni che colpiscono il disclosure virus, portano allo svilupparsi di una sorta di colloide organico capace di assorbire ed "archiviare" le informazioni degli individui infettati. Essi divengono in questo modo dei “dati” all'interno di esso, fondendosi in un'unica grande entità, perdendo la propria idividualità ma facendo salvi i propri ricordi sotto forma di informazioni. Un elemento che ricorda per certi aspetti il Third Impact di “The End of Evangelion”, la speranza cioè dell'umanità di fuggire dal proprio dolore diventando una cosa sola, abbandonando il proprio egoconfine e guadagnando una nuova forma, un proprio assoluto, dando vita ad una sorta di divinità, un'arca che porti alla volta di un nuovo universo. Si presenta quindi per l'umanità la domanda fondamentale: la scelta tra continuare a vivere (e morire) nel mondo, cercando di combattere per cambiarlo, oppure abbandonarsi ad una facile fuga dal dolore nel colloide, facendosi infettare dal virus per eternare i propri dati. In questo illusorio <b>Eden</b> forse gli uomini troveranno la pace dei sensi e dell'animo, ma sicuramente non la felicità.

<i>-“Mana... tu credi in qualcosa?“
-”...(fa cenno di “no” col capo)”
-“E' molto comune nei paesi sviluppati con buone garanzie sociali, perché se si hanno risorse e si vive in una società equilibrata non si ha bisogno della fede.”</i>

Rileggendo questa recensione mi sono accorto che, dai miei discorsi, sembrerebbe quasi che <em>Endo</em> si fosse dimenticato che nel mondo non esistono solo dolore e conflitto, ma anche lati positivi e, soprattutto, propositivi. Forse è a cagione della mia natura e dei miei gusti l'aver incalzato maggiormente su determinati aspetti, e di conseguenza l'argomento non è emerso come avrei voluto. Ci tengo pertanto ad integrare l'analisi affermando che <strong>Eden </strong>sottolinea brillantemente gli aspetti più “nobili” ed elevati dell'umanità. L'autore tratteggia diverse figure cariche di speranza, di voglia di vivere, che tentano di cambiare le cose. Si dà molto peso al valore, per esempio, che la cultura e l'istruzione possono avere ai fini di migliorare la società in cui si vive. Figure simili sono incarnate da personaggi come Mahriam, che lotta per i diritti della minoranza etnica cui appartiene, l'amico di infanzia di Pedro, che trova nell'istruzione un modo per sfuggire alla strada e al diventare un mafioso, o il medico indiano volontario, che cerca di aiutare le vittime della guerra. Dalle loro storie nascono gran parte delle riflessioni che vengono proposte, nondimeno senza farsi troppe illusioni. Infatti soltanto in una società dove regna il benessere si può arrivare a credere che sia davvero possibile un mondo senza violenza ed ideale. Tuttavia, le comunità ricche (ironicamente) fondano la loro fortuna sulla povertà delle altre, e quindi fanno crudelmente parte del gioco. Tali figure, per contro, combattono contro qualcosa che non possono sperare di cambiare, ma alcuni saranno anche coloro i quali rifiuteranno il colloide, consci del valore che l'uomo può rappresentare. Questo è forse uno degli apici più elevati di crudeltà di tutto il manga, e penso che sia anche una delle considerazioni più attuali tra quelle che offre.

Eden - It's an Endless World!, oltre ad essere un fumetto particolarmente maturo dal punto di vista contenutistico, mostra di saper condire momenti di comicità, di azione e di riflessione in modo molto intelligente, senza mai risultare (almeno, a me non lo è stato) particolarmente pedante nonostante l'evidente complessità della trama. Nelle parti iniziali la storia potrebbe risultare difficile da seguire, poiché, come già detto, Endo non si prodiga nel contestualizzare subito gli avvenimenti, optando per una comprensione a posteriori da parte del lettore. Ma dategli fiducia, e vi saprà conquistare.

<i>“Finora ho ribadito che il mondo è ingiusto e crudele, ma è proprio per questo che gli esseri viventi si evolvono, ed è così che, contemporaneamente, il mondo si riempie di una ricchezza e di una bellezza multiformi.”</i>


 4
salvo6

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Quando ho cominciato a leggere questa opera pensavo di essere di fronte ad una storia di sopravvissuti ad una qualche catastrofe mondiale e basta, ma subito chi si trova a leggere quelle pagine ricche di grande talento viene immerso in un mondo molto vasto, tutto da scoprire, con una miriade di sfaccettature psicologiche, sociali, sci-fi nel vero e proprio significato del termine: qui si trovano tutte le teorie della meccanica quantistica ben amalgamate e spiegate per quel si può dire in una storia fantascientifica.

Il tratto del disegno è quanto di meglio si possa trovare nel mondo manga e riesce a dare grande dinamicità alle scene di combattimento e un notevolissimo dettaglio nelle tavole panoramiche di città, villaggi, deserti... e nudi.
I personaggi li amerete tutti, anche i cattivi perché la caratterizzazione è fatta in modo magistrale ed emergono continuamente la forza e le debolezze di tutti quanti.

Questo è un manga per un pubblico adulto, ma non perché ci sono evidenti riferimenti a violenza, sesso e rapporti incestuosi che comunque vengono trattati con elegante modo. È un manga per adulti sopratutto perché per essere totalmente apprezzato bisogna essere preparati nella notevole gamma dei temi trattati: emarginazione, religione, politica, biologia e scienza a tonnellate.
Hiroki Endo per me è un grande genio e quello che ha donato a tutti quanti non è semplicemente un manga, ma un'opera letteraria ben disegnata.
Da consigliare a tutti


 2
dade88

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
Manga decisamente affascinante ed avvincente, con picchi che raggiungono veramente un livello molto alto, intesa come vera e propria opera letteraria.
Ho trovato questo manga per caso, e dopo essermi informato, ho deciso di acquistarlo in blocco; non mi sono pentito affatto, tutt'altro, sono veramente felice di aver avuto la possibilità di leggere questo fumetto, ma nonostante questo forse non lo rileggerei, più che per l'opera forse per il genere, che non mi è particolarmente affine.

La storia sembra abbastanza banale, una società futuristica che cerca di risolvere problemi probabilmente imputabili a se stessi, una sorta di giudizio finale dal quale è difficile mettersi in salvo. Già dai primi volumi si denota lo stile dell'autore, veloce e scattante quando deve descrivere guerre e colpi di scena, ma anche discorsivo e chiarificatorio quando deve spiegare fatti politico/sociali. Mi ha sorpreso più di una volta, trattando argomenti che non sono proprio da fumetto, o diciamo da opera ludica, quanto più da base di rivista scientifica.
Nei dialoghi utilizza uno stile che non amo particolarmente, cioè un introdurre eccessive informazioni che il lettore non può capire dato che dovrà interpretarle con l'evoluzione della storia; un po' va bene, ma data la complessità dell'opera e dei discorsi, più di una volta mi sono dovuto andare a rileggere parti scritte volumi prima.
Disegno veramente apprezzabile, in molte sfumature, (da quelle anatomiche a quelle robotiche), e una caratterizzazione di alcuni personaggi eccelsa.

Devo dire che non ho amato quel particolare stile, per il quale le vicende si interrompono da una pagina all'altra senza un chiaro riferimento fisico, ma solo con un cambio di vignetta. Dal canto mio, sembra quasi che manchino le pagine con questa tecnica, anche se alla fine si capisce ugualmente. Inoltre alcuni personaggi si somigliano, a volte si rischia di fare confusione sul loro ruolo nella storia.
Infine, di negativo ho da aggiungere che alcune storie sono state trattate fin troppo nel dettaglio; avrei preferito troncare prima punti non particolarmente rilevanti.
I suddetti sono i motivi del punto in meno che do a questo fumetto, opera veramente di spessore, che solo per la struttura meriterebbe altro che 10.
Lo consiglio a tutti coloro che cercano una lettura impegnativa, a volte complessa, che hanno tempo di leggere e agli amanti della scienza/tecnologia.
Consiglio: comprateli tutti prima di iniziare a leggere, rischiate di perdervi se lasciate passare troppo tempo tra un volume e l'altro!


 3
Dattebayo93

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Mi sono avvicinato a questo manga tramite Animeclick, prima non sapevo nemmeno esistesse, tramite ebay ho trovato tutti e 18 i volumi ad un prezzo ragionevole ed ho colto l'occasione.
È un manga in tutto adulto, le tematiche infatti sono senza dubbio non consigliabili ai bambini né ai ragazzini che potrebbero fraintendere, se il lettore ha una certa maturità e una certa cultura non può che apprezzare l'opera di Hendo.
Riferimenti scientifici corretti, come scenario il continente meno considerato della storia, il Sud America, non fanno che arricchire quest'opera già magistrale.
La trama è senza dubbio molto avvincente, ricca d'azione e nello stesso tempo di un certo spessore e di un'ottima introspezione dei personaggi, dove spesso gli eroi cadono più in basso dei malvagi. <b>Spoiler</b> Il protagonista Elia si troverà a nel turbine della droga in seguito a sofferenze e morti che attribuirà al padre. <b>Fine spoiler</b>

I disegni sono molto belli, riescono a dare un tocco di malinconia al manga che molti mangaka non riescono a dare.
Non saprei cosa aggiungere se non consigliarlo a chiunque voglia gettarsi in un'avventura nel futuro dove l'uomo per quanto progredito si rivela sempre il solito, selvaggio, spietato ma nello stesso tempo con il grande spirito di autoconservazione che lo contraddistingue.
Per concludere mi ritengo fortunato a possedere tutti e 18 i volumi prima edizione.


 2
vince11

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
Manga davvero consigliatissimo a tutti. Hiroki Endo riesce a mischiare magistralmente un futuro post apocalittico, biologia, meccanica, azione e introspezione psicologica. Fare un paragone con Evangelion risulta abbastanza immediato, anche se Eden mostra fin dalle prime battute il suo lato distintivo, ovvero quello di essere un seinen. Non verranno quindi risparmiate uccisioni, sbudellamenti, malattie, sesso, droga, prostituzione, parolacce e via dicendo. Certo, dicendo questo non si può che banalizzare il tutto, ma del resto è difficile trovare parole adatte, perché Eden è davvero qualcosa di più. Una situazione assolutamente realistica, trattata realisticamente, inserita in un possibile futuro.
Una nota che ci tengo a mettere in risalto è la cura con cui sono riprodotte armi, macchine, mezzi e strutture degne di architetti!


 2
w0lfrain

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
Eden è un manga di Hiroki Endo in 18 volumi e prende come protagonista un ragazzo, il quale si vedrà dalla sua più tenera adolescenza fino alla sua "maturità"; intanto sullo sfondo si ha un mondo devastato da un terribile virus, che nella storia è sempre presente e continua ad evolversi.

La prima cosa che bisogna sapere di Eden è che questo manga non racconta solo una storia, ovvero di quella del protagonista detto sopra, ma racchiude dentro di sé tante storie, tanti racconti, che rappresentano, nella loro maggior parte, il passato ed alcuni fatti importanti che hanno segnato i personaggi antagonisti e/o secondari presenti nella storia. Attraverso questo diramarsi di storie Eden si popola di molti personaggi, alcuni che rimangono altri che se ne vanno.

La seconda cosa da aspettarsi da Eden è la grande "maturità" degli argomenti e delle storie raccontate da Endo. Eden infatti è un manga molto crudo, violento e reale, e nonostante tratti di un genere fantascentifico, riesce a delineare in maniera perfetta la complessità della società odierna, concentrandosi sopratutto sull'astuzia dei governi e sui meccanismi delle organizzazioni.

I disegni aderiscono molto bene al conteso, infatti vista la notevole presenza nella storia di armi, tecnologia e veicoli, viene usato un tratto molto preciso e dettagliato.


 6
Mazzo1982

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
In uno scenario futuro post-apocalittico, gli umani sopravvissuti ad un misterioso quanto letale virus che ha decimato la popolazione mondiale, cercano di risollevare le sorti dell'umanità.

Hiroki Hendo riesce, con questo manga dai tratti sublimi, a creare una serie di intrecci che coinvolgeranno il lettore fino alla fine in un'escalation continua di eventi. Eden è violenza, è crudeltà, è la legge del più forte... ma è nello stesso tempo speranza, è quel bagliore di luce che spazza via le tenebre. Eden è fantascienza, ma anche poesia.

Uno dei manga più incisivi che abbia mai letto, con molteplici chiavi di lettura e altrettante sfaccettature, consigliato, per goderne a piena, ad un pubblico leggermente più maturo. Un must che dovrebbe essere nella collezione di qualsiasi amante del buon manga, se non fosse di così non facile reperibilità.


 3
ianusdeum

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Ho appena finito di leggere il diciottesimo ed ultimo volume, ed ho sentito di dover recensire questo manga.
Questo manga merita l'attenzione di tutti, perchè forse è il migliore manga mai uscito in Italia.
La storia si può dividere in due parti, separate nel volume 9 dalla mini-storia di Kenji. La prima parte riguarda l'adolescenza di Elia che, quindicenne, ne dovrà passare di tutti i colori, essendo il figlio del mafioso più potente al mondo:
<b>[ATTENZIONE SPOILER]</b>
Avrà un addestramento come soldato, si metterà con una prostituta, vedrà sua sorella venire rapita, sua madre "fucilata" davanti ai suoi occhi, conoscerà come vivono i ceti più bassi della società, vedendo i contrasti tra i ricchi e poveri, conoscerà Manuela, uno dei personaggi principali della serie (Endo dimmi perchè l'hai fatta morire!), Tony, Kenji, e altri personaggi ancora.
<b>[FINE SPOILER]</b>

La seconda parte della trama ruota intorno le vicende di Elia ormai ventenne, da cui poi si "ramificano" le vicende degli altri personaggi; come quella di suo padre alla fine, quella di Maya ed Aleethia, del Dottor Mishima, di sua sorella minore, etc...

Nel Manga inoltre si ha una estrema definizione anche del funzionamento di alcuni strumenti presenti nell'universo di Eden, come il computer Quantistico, Le MicroMacchine Sviluppate da Feynman, Le Uranos e le Oceanos, etc. Poi c'è da dire che non sono presenti punti morti nella trama.

I disegni di Hiroki endo Sono MERAVIGLIOSI: ogni singola vignetta è un capolavoro, tutto è disegnato con estrema attenzione, le scene di azione sono molto scorrevoli, e i personaggi hanno un character design molto originale.

L'edizione ha un livello alto ed un ottimo rapporto qualità prezzo: con sovracoperta e carta di buona qualità, che non macchia, anche se un po trasparente; il tutto a soli 4 euro fino al volume 15, poi dal 16 i volumi costano €5,90 l'uno.

Hiroki Endo è riuscito a dare a ciascun personaggio una propria personalità: ognuno di loro infatti ha una propria psicologia, ed hanno anche un carisma ECCEZIONALE. Inoltre Hiroki Endo Approfondisce ogni personaggio: Nessuno compare mai per caso. Quando uno di essi fa la sua comparsa, Hiroki Endo o lo sviluppa del tutto o neanche lo tocca.
Questo manga è una perla, nessun appassionato di fumetti se lo dovrebbe far sfuggire. con Eden si provano emozioni forti, si sente la disperazione ed il dramma venir fuori dalle pagine, ci si sente come se si fosse vicino ai personaggi.
Eden però necessita una lettura molto attenta: non è un manga da leggere sotto l'ombrellone al mare mentre si sorseggia una bibita fresca. Eden è invece un fumetto che ci spinge a riflettere sulla natura natura dell'uomo e di Dio, e tratta tematiche "pesanti e forti": prostituzione, razzismo, droga, mafia, etc...

L'unico difetto che ho Trovato è stata la reperibilità del manga: i primi quattro numeri li ho trovati a culo nella mia fumetteria, perchè nessuno li comprava ed erano rimasti li anni e anni; il 5 l'ho preso ad una fiera (vale un sacco di soldi, uno me lo voleva comprare a 80 euro al Lucca Comics), mentre dal volume 6 al 18 si trovano tranquillamente in fumetteria o sul sito della Panini.
NE CONSIGLIO LA LETTURA A TUTTI


 2
agito

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Il mio fumetto preferito! Mai letto un manga così appassionante e originale, e Elia è un protagonista/anti-eroe stupendamente caratterizzato.
La storia è bellissima, e il tratto del disegno adatto a questo tipo di narrazione. In più Hiroki Endo (grandissimo narratore) è riuscito a creare un ambientazione post-apocalittica enormemente convincente. Grazie a Dio sono riuscito ad entrare in possesso di tutti i numeri (compresi gli ultrarari 4 e 5) così ho potuto leggerli tutti di seguito... e questa è una gran fortuna se si pensa che ultimamente i nuovi volumi venivano pubblicati con una cadenza annuale o anche di più. Peccato per il finale che a mio parere è stato un po' velocizzato, ma comunque è una pecca piccolissima in confronto ad un opera geniale come questa.
Consigliatissimo a tutti gli appassionati di fantascienza e non; un'opera di questo livello dovrebbe essere apprezzata da tutti!


 2
disamistade

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
L'unica parola (spesso usata a sproposito) che mi viene in mente per Eden è "capolavoro".
Si potrebbe definire una storia di fantascienza, ma ciò sminuirebbe il finissimo lavoro di caratterizzazione dei tanti personaggi che animano questo "endless world"; tutti hanno una storia da raccontare in questa opera che vive di una trama principale (il virus) che si va a intrecciare con tutte le sottotrame (davvero troppe per citarle tutte) fino a creare una stupenda intessitura che ci conduce verso il bellissimo finale. Fare un riassunto degli accadimenti è impossibile, e sarebbe anche un torto all'impegno che l'autore ha profuso nel creare una storia tanto articolata e "viva".
Anche dal lato squisitamente tecnico Eden non delude: il disegno è pulito e preciso senza inutili esibizioni di tecnica, il design dei mecha, delle creature e dei mezzi di trasporto è perfetto e la costruzione delle tavole è sempre chiara; ma non per questo la dinamicità ne risente, anzi, basta vedere qualche scena d'azione per cancellare qualsiasi dubbio sulla funzionalità dello stile di Endo nelle scene più concitate.
Si potrebbero inoltre scrivere fiumi di parole sugli argomenti trattati in Eden (guerra, criminalità, Dio, amore in tutte le sue forme, perdono, vendetta, evoluzione, ecc), ma vi basti sapere che sono tutti trattati con cognizione di causa e l'autore non dà mai un unica visione arrogandosi il diritto di pensare cosa è giusto, ma ogni personaggio ha una diversa idea che vi troverete a condividere, oppure a capire ma non approvare o ancora a rifiutare fermamente.
Per concludere: lettura consigliata a tutti, inquanto quest'opera è al di sopra dei generi; brilla di luce propria e induce a pensare con la propria testa, cosa rara negli ultimi tempi.


 4
Keldon

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Solo pochi titoli sanno elevarsi al disopra della mediocrità commerciale, distinguendosi come vere e proprie opere d’arte… solo pochi, sanno colpirci nel profondo, con la stessa forza ed emotività che solo la celluloide sa regalare… solo i migliori fanno riecheggiare il loro nome nell’eternità. Ed è di questo che voglio parlarvi, di una delle migliori storie in cui mi sono immerso…

Benvenuti “nell’endless world” di Eden…

Eden, di Hiroki Endo, è un’opera in 18 volumi, carica di situazioni che ripercorrono tutta la sfera emotiva/comportamentale umana, proponendo quindi non solo una storia dalla trama ricca ed originale, ma un alto contenuto psicologico, in grado di farci apprezzare od odiare ogni scelta dei personaggi. Si voglia quindi precisare fin dall’inizio, che non è un manga da leggere con sufficienza o disinteresse, ma richiede al contrario una buona dose d’attenzione, al fine di riconoscere ed apprezzare l’opera di un “genio”. Per certi aspetti può essere definita una serie pionieristica nel mondo fantascientifico manga, paragonabile (per originalità, e cura dei dettagli) a grandi cult cinematografici come “blade runner” e “2001: odissea nello spazio”. Quello che infatti sta alla base di un’opera di siffatto spessore è un mondo in cui compaiono alcuni dei tratti di più alto interesse per le storie fantascientifiche, ritrovando quindi vecchi “cliche” come cyborg, virus letali, super IA ed esperimenti di biogenetica. Il tutto mescolato insieme genera un universo ricco e vario che non manca mai di affascinare il lettore, per il design accattivante e travolgente. Il linguaggio stesso muta nelle situazioni, passando da dialoghi fluidi e carismatici, a descrizioni tecniche con numerosi riferimenti al mondo reale, citando definizioni di biologia, chimica e fisica quantistica. Ciò immerge il lettore in un futuro verosimile, in cui l’angoscia delle situazioni proposte è giustificata, ma mai portata a livelli esasperanti, fatta però eccezione per i colpi di scena, che sanno regalare alla storia quel che di realistico e intrigante. Ma se questo “cocktail” non fosse ancora sufficiente a placare la vostra sete letteraria, non abbiate timore, poiché come ci suggerisce il titolo “questo è davvero un mondo infinito”, in cui vengono contestualizzati anche numerosissimi problemi etici/sociali che affiggono la società moderna. Si analizzerà quindi in più fasi, la crudeltà delle guerre etniche e religiose africane, il decadentismo dei valori morali che portano alla prostituzione, tossicodipendenza e alla criminalità ecc… . L’analisi del mondo malavitoso colombiano, è infatti al centro della trama e da li si dirama, per ridefinire e motivare gli altri problemi già citati. Non mancano nemmeno le riflessioni filosofiche sui grandi temi esistenziali: Dio, la vita e la morte. Tutto questo e molto altro ancora, è frammentato da un alto livello di violenza, una violenza, che però, e questo sia ben chiaro, non è mai fine a se stessa ma che al contrario, motiva ed è a sua volta motivata dalle situazioni proposte. Nel complesso, la trama è affascinante e travolgente, e per certi aspetti si potrebbe dire che Endo cerchi di creare un’atmosfera alla “Evanghelion” (l’autore stesso ammette di essere rimasto colpito dall’opera di Yoshiyuki), proponendo tuttavia nei primi 3-4 numeri una storia che potrebbe ingannare il lettore, ma che in realtà fa solo da prefazione alla trama principale. Interessanti alcune sottotrame, tutte legate tra loro tramite personaggi secondari le cui sfaccettature dell’animo, mutano in un susseguirsi di colpi di scena che lo turbano facendolo evolvere (e maturare) progressivamente. È in definitiva un manga da adulti e va, di conseguenza, interpretato come tale, perciò il lettore non dovrà stupirsi della drammaticità della storia narrata. In conclusione “Eden, It’s an endless world” è un manga d’alto livello, sotto ogni punto di vista. E proprio come tale, richiede una lettura con un occhio critico che và oltre alla normale lettura di un manga qualsiasi. Perché questo, è davvero un mondo infinito, e perciò, lasciatevi cullare dalla narrazione e dall’emozione che solo un capolavoro del genere sa regalare.

GIUDIZIO
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QUALITA' DEL DISEGNO : 8,5
CARISMA DEL DISEGNO : 9
TRAMA : 9,25
TESTI : 9
QUALITA' DELL'EDIZIONE : 8
CARISMA GENERALE : 9,75
LONGEVITA' : 9 (18 volumi, narrati con un buon ritmo)
BONUS: + un mondo fantascientifico eccelso
+ personaggi curatissimi in ogni forma
+ analisi sociale di grande interesse
+ un finale gradevole ed originale
+ pathos di alto livello
+ tante piccole sottotrame (mai lasciate inconcluse)
MALUS: niente da segnalare
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TOTALE : 9,5/10 --> un “must” da non perdere!

Dren

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Dren

Volumi letti: 15/18 --- Voto 8
Hiroki Endo sa raccontare.
Quello che colpisce di Eden è la capacità di gestire con equilibrio e profondità i personaggi, la loro sofferta individualità, i loro sogni e miti (l'Eden, appunto) inserendoli organicamente in un mondo complesso, caotico e folle, fatto di accidenti ed incidenti, incomprensibili tragedie e inumani flagelli (l'Endless world).
Ho detto organicamente, perché Endo ci mostra la sostanziale continuità tra l'universo individuale e quello collettivo dove assai spesso la tragedia che colpisce i molti nasce dalla bontà e dal desiderio di giustizia del singolo, le cui azioni generano imprevedibili e mortifere conseguenze.


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gummok

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
Eden è un manga fantascientifico veramente di ottimo livello. La storia è ambientata in un futuro non troppo lontano in cui a causa di un virus la popolazione umana si è ridotta notevolmente e la situazione geopolitica è piuttosto instabile a causa di molti conflitti. Dopo un volume introduttivo una buona parte dell'avvio del manga è dedicato ad Elia un giovane ragazzo (figlio di Enoa e Hana che sono sopravvissuti al virus grazie a degli anticorpi che il loro corpo ha creato contro il virus) ed una serie di avventure che lo vedono protagonista in un Sud America piuttosto degradato. Il modificarsi del virus originale, gli interessi di una organizzazione internazionale (governo internazionale) e gli scopi di strani personaggi si intersecano in una serie di sotto trame che si dispiegheranno solo negli ultimi volumi.
Le vicende sono raccontato in modo molto crudo alle volte cruento che danno l'immagine di una umanità indirizzata verso la fine.
Il disegno di Hiroki Endo è molto bello, preciso e pulito riuscendo comunque a dare dinamica alle azioni. Il manga è ottimo anche a livello narrativo, caratteristica che lo pone tra i migliori manga del genere.

Franz

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Franz

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Eden è sicuramente uno dei fumetti più belli ed intensi che abbia mai letto! E' un manga geniale sotto ogni punto di vista: dalla storia al disegno! La storia si svolge in un'ambientazione post apocalittica tra mille intrighi e colpi di scena davvero unici. E' un manga che riunisce azione, violenza, scienza, terribili descrizioni della condizione umana e delle scelte disperate che compiono gli uomini per sopravvivere in un mondo così spietato e crudele, non troppo distante dal nostro.
Voto 10 ed anche di più se si potesse! Superconsigliato.


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Gisaku75

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Fra tutti i fumetti che ho letto questo è uno dei migliori in assoluto. Una storia di azione, fantascienza, idealismo e crudo cinismo tutto perfettamente mischiato da un grande maestro del fumetto. Ogni volumetto è un vera opera d'arte sia per il tratto assolutamente realistico che per la storia che racconta. Sempre emozionante, mai noiosa o ripetitiva.
Non c'è un lieto fine per gli antieroi che vivono nel mondo crudele di Eden, ma c'è la speranza che continuando a lottare qualcosa di buono potrà accadere.
Consigliato a tutti gli amanti della fantascienza, anzi a tutti gli amanti della buona letteratura.

Tina

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Tina

Volumi letti: 14/18 --- Voto 10
Realistico, crudo, divertente, appassionante. Disegni bellissimi, storia non originale, il solito virus, guerre, potenti contro poveri, ma sviluppata così bene che riesce comunque a coinvolgere e dopo pochissimo ti trovi a simpatizzare con uno dei cattivi, a dispiacerti per la morte di un assassino e sentire risentimento per quello che doveva essere il "buono" della storia.

Galahad

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Galahad

Volumi letti: 14/18 --- Voto 10
Premetto di non essere assolutamente un addetto ai lavori o come si dice un esperto, perciò lascio i giudizi tecnici su grafica, impaginazione o quant'altro a chi di dovere. Per il resto, ho dato il massimo dei voti a Eden proprio perchè è riuscito ad appassionarmi e intrigarmi pur non essendo io un masticatore di manga. Più abituato a trovare certi tipi di emozioni in libri o film, il fatto che un fumetto le riesca a contenere, e con una tale intensitàcomplessità di trama non può che strapparmi un bel 10. Anche perchè secondo me l'eccellenza dovrebbe essere riservata solo alle opere che sanno andare al di là del loro genere, e coinvolgere anche i profani. Detto ciò, penso che le altre recensioni presenti diano una valida idea di cosa sia questo manga, dunque non voglio ripeterlo inutilmente. Se amate leggere, se volete immergervi in un racconto ricco e riflessivo che pare un romanzo (un buon romanzo intendo, con buona pace di Dan Brown e degli scrittoricommercialisti come lui), allora Eden fa per voi. Per gli altri, c'è sempre la televisione.

nikko

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nikko

Volumi letti: 14/18 --- Voto 10
Uno dei più grandi capolavori in giro per me, unico nel suo genere, cinico, realistico per quanto riguarda i personaggi (non ci sono eroi senza macchia o protagonisti buoni, chiunque per soppravvivere va contro morale, con omicidi e droga all'ordine del giorno), inoltre nonostante la trama incentrata su una storia principalmente politica (tra propated, nomad, ecc...) affronta alcuni temi come la religione, la propria natura, che ricorrono nei pensieri di molti dei personaggi.

kkiller

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kkiller

Volumi letti: 14/18 --- Voto 10
Che dire... come ho già detto per Cowboy Bebop il 10 per me va all'opera (manga o anime che sia) che in quel momento è la mia preferita (altrimenti non avrebbe senso in assoluto un 10 visto che la perfezione non esiste).
EDEN è un'epopea di valore assoluto (almeno fino ad ora) che parte da un antefatto (un virus che sembra minacciare l'intera umanità) per poi decollare verso storie e personaggi sempre diversi, ma che fanno sempre capo ad un solo filo conduttore ovvero la sopravvivenza in un mondo malato e marcio.
Per quanto riguarda i disegni non sto qua a fare il tecnico (dato che non lo sono) vi basti sapere che sono perfetti per i miei gusti (badate che leggo manga da 15 anni(che vecchio che 'sò), quindi non fanno certo schifo anzi). Insomma questo è un fumetto veramente EPICO. CAPOLAVORO
PS: NUN SE PO LEGGE UN VOLUMETTO ALL'ANNO!!!

gnegna

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gnegna

Volumi letti: 14/18 --- Voto 10
Un capolavoro il cyber punk come nessuno l'ha mai concepito... la storia di un mondo dominato da un'organizzazione Propater (che fa e disfa un po' come l'Amerca di Bush) e un'altra che le si oppone Nomad, guidata dal più grande trafficante di droga del mondo e di cui ne fanno parte terroristi, resistenti, mercenari da tutte le zone più disgraziate del mondo... la storia di un virus che ha distrutto l'umanità e invece adesso sembra quasi che sia l'unica salvezza dal pericolo più grande se stessa... la storia di uomini e donne travolti da eventi più grandi di loro in lotta per l'unico Dio, l'unica ideologia che niente potranno mai scalfire la felicità. In una parola leggetelo!

Dimend

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Dimend

Volumi letti: 13/18 --- Voto 10
Bellissimo il mio manga preferito, peccato che non abbia moltissimi lettori (si nota anche dalle poche recensioni) trama adulta che parla di gurra, politica e mafia, il tutto messo nel futuro, fumetto in bianco e nero (come piace a me) disegnato davvero bene, oltrettutto una cosa che colpisce (e che a me piace particolarmente) e' che il manga non si legge all'incotrario stupendo, introvabile il volume 5 che non ho ancora avuto il piacere di leggere, l'unico difetto e che questo manga arriva ad una lentezza indicibile! consiglio davvero di vederlo cosi' da farlo diventare famoso

Tiph

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Tiph

Volumi letti: 11/18 --- Voto 9
Un manga fantascientifico estremamente ben realizzato, curatissimo nella sceneggiatura e nella narrazione. Le tematiche trattate sono varie, ma quella principale riguarda la natura dell'uomo, visto con un certo pessimismo dall'autore Endo, visione che ci rimanda un po'alle storie del maestro Katsuhiro Otomo, a cui egli si ispira apertamente. La trama è estremamente complessa e va letta con una certa attenzione; molte sotto-storie sono state aperte nel corso dei volumi e molte continuano ad esserlo, mentre altre sono state chiuse. Spero che l'autore non lasci in sospeso nulla perchè questo graverebbe abbastanza sull'intera opera, ma io sono fra coloro che sono fiduciosi in lui. Consigliato a tutti gli amanti di storie in stile Akira, Ghost in the shell, o Evangelion, o a coloro che desiderano semplicemente leggere un ottimo fumetto, moderno e molto ben disegnato, che non mancherà di appassionare anche chi non ama i manga.