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Devil_Derox

Volumi letti: 0/6 --- Voto 7,5
Mazinsaga di Go Nagai è un'interessante reinterpretazione del celebre manga Mazinga Z che aveva lo scopo di presentare il personaggio alle nuove generazioni e di metterlo sotto una nuova luce.

Le premesse sono ottime, si fondono i temi fantascientifici con quelli quasi religiosi dell'energia spirituale e Nagai riesce ad incastrarli in maniera eccelsa tra di loro. In questa storia che si svolge in futuro dove l'umanità si è trovata costretta a migrare su Marte e i terrestri dovranno fronteggiare un nemico alieno. Ovviamente questo nemico sarà affrontato da Koji Kabuto, che in questa storia è figlio di un fisico che ha sviluppato una maschera in un materiale che canalizza l'energia spirituale e genera a sua volta un'armatura che ha un aspetto robotico più simile a Mazinkaiser che al classico Mazinger Z.

La trama è solida e avvincente e rispetto al vecchio Mazinger si sviluppa come se fosse una storia di guerra vera e propria.
Fanno la loro comparsa anche altri personaggi storici che almeno per stavolta non dovrebbero essere solo citazioni e cameo nagaiani...
E qui arriviamo al lato dolente di tutto... La storia è rimasta incompleta con un cliffhanger pazzesco alla fine. I sogni si infrangono, probabilmente non vedremo mai la conclusione di questo potenziale capolavoro che era stato iniziato con ottime premesse e ottimi disegni.
Una delle più grandi occasioni sprecate della storia, non per colpa del Maestro sia chiaro...
Nel tempo ho provato ad accettare il fatto ma non riesco proprio a sopportarlo: mi tocca dare un 7.5 ad una storia che se fosse stata portata a termine avrebbe tranquillamente raggiunto un 8/9... Forse 10...


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kirk

Volumi letti: 6/6 --- Voto 8
Come dice un altro lettore di Imperia nella posta del manga targato Dynamic: << Ero molto curioso di vedere come il nostro potesse "riscrivere" le sue saghe rimodernandole. Devo dire che dopo le prime pagine ero un po' dubbioso: la narrazione stenta un po' a partire, i disegni sono solidi, ma non memorabili>>. Poi la storia inizia ad ingranare con la devastazione portata da Koji nel mondo come profetizzato da Nostradamus e da lì parte la sua voglia di riscatto di trasformarsi da Demone distruttore in preda alla collera in un Dio benigno difensore dell'umanità, costretta a rifugiarsi su Marte dove il solito scienziato umano che odia l'umanità ridà vita al popolo nativo marziano per sconfiggere i discendenti dei terrestri. I nativi sono senza sentimenti buoni, nati per uccidersi e che si divertono a far soffrire... la guerra è, come nei vecchi film del west, dei buoni (Mazinger Z e i suoi amici) contro i cattivi ed entrambi mancano di spessore psicologico. I buoni sono spinti a combattere dalla bestialità e crudeltà dei cattivi guidati dal God Kaiser Hell (l'ex scienziato terrestre impossessatosi dei segreti della tecnologia marziana) e dai suoi uomini, che chi ha visto le serie robotiche nagaiane alla tv conosce già, il barone Ashura, il conte Blocken, ecc.
I marziani sono mostruosi, tutto quello che vogliono è un corpo, che sia di carne o di ferro non importa... ma mentre stanno per iniziare lo scontro finale con Maginzer Z si individua una flotta spaziale di grandi dimensioni che si avvicina al sistema solare: cosa c'entra con ciò Duke Fleed?
Non lo sapremo mai! Perché sono più di 18 anni che la serie è ferma al 6 volume! Peccato!
D'altronde è meglio smettere una serie quando non si hanno idee che rovinarle com'è successo (un esempio per tutti) a Bastard!! L'oscuro distruttore di Hagiwara.
Per quanto riguarda i volumi in mio possesso editi da Dynamic nel 1999 devo dire che la qualità è ottima, pagine bianchissime, rubrica di posta, rubriche di approfondimento... il tutto a sole seimila e novecento lire.
Per chi ama Go Nagai, la violenza e scene di sesso questa serie è imperdibile: purtroppo la dynamic ha presentato per l'Italia i volumi pubblicati in Giappone dalla Shueisha e quindi mancano molte tavole piene di sesso... avevano paura di scandalizzare i lettori più giovani? Il fatto è che anche la versione presentata è comunque una versione fatta per un pubblico maturo... quindi qualche scena di sesso in più non avrebbe alterato di molto l'impatto con il pubblico italiano: le atmosfere sono cupe, in ogni volume possiamo trovare violenza. Pur trattandosi di un remake la storia si evolve su un altro piano dimostrandosi qualcosa di diverso dalla solita zuppa riscaldata, con scene raccapriccianti ma che fanno evolvere la trama e diventando una summa del mondo nagaiano, con riferimenti filosofici, creature mostruose che non potevano mancare in un opera che unisce insieme horror e fantascienza.


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Darfen

Volumi letti: 6/6 --- Voto 8
La Mazinsaga ha il grande pregio e il piccolo difetto di essere un'opera di Go Nagai. Infatti, sebbene sia un grandissimo estimatore di questo famosissimo e geniale autore, questa (breve) serie mi ha lasciato un po' interdetto.
L'opera è un interessante remake della serie di Mazinga in ottica però più matura e a sfondo fantascientifico/horror. Questa volta Mazinger non è il solito robot gigante che deve salvare la terra, ma è una speciale armatura costruita dal padre di Koji Kabuto, in grado di amplificare la forza spirituale del possessore e di donargli dei poteri divini.
Dopo aver scoperto i poteri distruttivi del nuovo Mazinger Z (in pratica distrugge la terra come la conosciamo noi), Koji compie un viaggio spazio-temporale ritrovandosi su Marte, nel frattempo colonizzato dagli esseri umani. Una volta là, egli combatterà al fianco dei suoi simili contro le bio-machine degli abitanti nativi di Marte.
A livello narrativo l'opera è molto coinvolgente e raramente ci sono cali di tensione grazie anche alla maestria con cui Nagai alterna comicità, scene piccanti (in questa serie particolarmente abbondanti e approfondite) e naturalmente un sacco di splatter.
Da un punto di vista grafico, il manga invece mi ha parecchio sorpreso, infatti il tratto semplice e sproporzionato tipico delle altre opere del maestro (Il grande Mazinger, Ufo Robot Grendizer, Devilman, Cutey Honey, Violence Jack per citarne solo alcune), lascia spazio a un disegno molto più marcato e ricco di dettagli (Le bio-machine-beasts, l'armatura di Mazinger Z, i paesaggi e le battaglie mi hanno spesso portato a passare qualche attimo in più a osservare le tavole).
Arriviamo però a commentare la mia affermazione iniziale: capisco che si tratta di un remake di un'opera ben più famosa riletta sotto un altro punto di vista, ma è possibile che quello che ci viene presentato come un piatto da gourmet, alla fine si riveli sempre la solita zuppa? E' chiaro che da un'opera dal titolo Mazinsaga mi aspetto di trovare molti dei personaggi dell'omonima serie (e non solo di Mazinga), ma non anche le solite tematiche e situazioni. Alla fine, gira e rigira, dopo una parentesi più approfondita sul legame tra forza e spiritualità, relativo al funzionamento dell'armatura di Mazinger Z, mi è sembrato spesso di leggere una specie di "erede spirituale" di Devilman. Chiariamo: all'inizio si ha l'impressione che la serie sia davvero qualcosa di diverso, però procedendo con la lettura, sembra quasi che il maestro Nagai venga risucchiato dal suo passato indirizzando i binari della vicenda in qualcosa di già visto e ripetitivo; il fatto inoltre che l'opera stessa sia stata abbandonata da lui solo al sesto volume mi fa pensare che questa mia idea non sia così campata per aria.
Tutto ciò non è necessariamente qualcosa di brutto, infatti precedentemente ho parlato di piccolo difetto, si parla sempre di una serie avvincente e in perfetta sintonia con lo stile dell'autore, l'unica pecca è che questa sarebbe potuta essere forse una delle migliori di Nagai, ma a causa dello sviluppo dopo i primi volumi e dell'incompletezza dell'opera, non lo sapremo mai.
Infine l'edizione italiana della Dynamic mi è parsa decisamente buona, volumi ben rilegati e compatti, arricchiti anche dai particolareggiati e ispiranti disegni in copertina di Noriyoshi Orai. Da un punto di vista economico il prezzo è assolutamente abbordabile (sul bordo abbiamo ancora il prezzo in lire: 6900) e dato che le serie è sospesa non sarà difficile trovare tutti i volumi a prezzi stracciati.
L'opera la consiglio a chiunque apprezzi il genere fantascientifico/splatter o ai fan di Go Nagai, mentre se state cercando qualcosa di particolarmente originale o innovativo, credo che potreste rimanere un po' delusi.


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Evangelion0189

Volumi letti: 6/6 --- Voto 6
È risaputo che, nel corso della sua lunga carriera, il grande Gō Nagai sia tornato spesso e volentieri sui propri passi al fine di riproporre nuove versioni delle sue opere: e ciò è avvenuto con Mao Dante, Devilman (proponendo in particolare Devillady e lo spin-off Amon) e infine con un'altra delle sue opere cardine, e cioè Mazinger Z. Il retelling approntato dall'autore si intitola MazinSaga ed è costituito da sei volumi scritti e disegnati tra il 1990 e il 1998. Purtroppo però si tratta di un'opera incompiuta, come tanti altri lavori del maestro: mi piace immaginare Nagai intento a dare tutto se stesso nella stesura di un manga per poi perdere "ispirazione" e piantarlo in asso. E sarebbe un vero peccato se ciò corrispondesse alla realtà, dal momento che MazinSaga sembrava promettere davvero bene, specie per quanto riguarda i primi tre, riuscitissimi, volumi. Ad ogni modo, per rendere più completa la presente recensione, ora mi occuperò di illustrare brevemente alcune delle novità che troviamo in suddetta opera rispetto all'originale Mazinger Z.

Anche in MazinSaga il protagonista è Koji Kabuto, ma qui non c'è alcun robot nei sotterranei del laboratorio di suo padre: al suo posto troviamo un singolare elmo, fabbricato ancora una volta dal geniale scienziato, il cui potere può rendere Koji un dio o un diavolo a seconda del modo in cui decida di usarlo. A differenza dell'opera originale, in cui Mazinger Z era un vero e proprio robot da pilotare, stavolta il protagonista ha a che fare con una sorta di armatura vivente che funziona tramite il chakra di chi la indossa: il cosiddetto chakra, un concetto di origine prevalentemente induista e buddhista, è quell'insieme di elementi dello spirito in cui si trova racchiusa l'energia divina latente. Il legame che si viene quindi a creare tra Koji e Mazinger Z è di tipo prettamente spirituale e non meramente materiale. Comunque, il ragazzo perde il controllo della potentissima armatura portando morte e distruzione sul pianeta Terra. Con un balzo di cent'anni nel futuro, l'umanità si è spostata su Marte, ormai colonizzato al punto da sembrare in tutto e per tutto il vecchio pianeta natale. Qui i "marziani" sono in lotta con le schiere di God Kaiser, un misterioso e micidiale individuo semi-etereo che persegue una feroce vendetta e al cui comando si susseguono personaggi singolari e bizzarri - due su tutti, il Barone Ashura (il quale non ha il volto diviso in due parti di sesso distinto, bensì, a seconda del momento, gira la testa a 360 gradi mostrando direttamente un'altra faccia) e il Conte Blocken (qui ancora più mostruoso e "fantascientifico" rispetto all'originale). Nel frattempo Koji farà la conoscenza di alcuni ragazzi, tra cui Sayaka, Jun, Tetsuya Tsurugi (tutti personaggi già presenti in Mazinger Z e Il grande Mazinger e si troverà ad affrontare sfide sempre più difficili...

Purtroppo, nonostante le ottime premesse mitologico-fantascientifiche, Nagai non riesce a convincere e alcune trovate particolarmente kitsch rasentano l'assurdo, facendomi storcere non poco il naso e non tanto perché Nagai non sia avvezzo a questo genere di cose (anzi, tutto il contrario), ma considerato l'inizio efficace e ricco di novità, il prosieguo si rivela semplicemente un'accozzaglia di azione e scene raccapriccianti, nonché di risvolti di trama sbrigativi e a tratti ripetitivi. È vero d'altro canto che il disegno del maestro tocca qui vette eccellenti, addirittura attingendo allo stile piuttosto caratteristico dell'illustratore e scultore svizzero Hans Ruedi Giger, i cui disegni ispirarono Ridley Scott nel dare vita al mostruoso e celeberrimo xenomorfo di Alien. Se da un lato, quindi, abbiamo una notevole e consueta ricercatezza nel tratto (corpi femminili scultorei e vibranti, l'armatura Mazinger è stupefacente nei suoi dettagli, così come curatissime sono astronavi e ambientazioni), dall'altro abbiamo una trama che parte più che bene ma che non continua e (non) si conclude nel migliore dei modi. E ciò fa rabbia, dal momento che si potrebbe considerare MazinSaga come una sorta di summa dello stile nagaiano: non mancano i viaggi del tempo e i riferimenti teologici e mitologici visti in Shutendoji e nell'originale Mazinger Z, nonché i mostruosi demoni di Devilman e, come si evince chiaramente dalla postfazione presente in alcuni volumi, Nagai ha attinto anche da Violence Jack (ma non proseguo oltre dal momento che lo conosco poco). L'edizione italiana, trovata nel mercato dell'usato, è a cura dell'ormai arcaica Dynamic Italia e si presenta piuttosto bene: sovraccoperte lucide e coloratissime (complici le splendide illustrazioni di Yoshinori Orai) e un apparato redazionale comunque gradevole. Insomma, MazinSaga poteva essere davvero una grande opera, molto vicina a capolavori come Devilman, però purtroppo così non è, motivo per cui mi sento di consigliarne la lettura soltanto ai fan più sfegatati di Mazinger Z.


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KOR978

Volumi letti: 6/6 --- Voto 10
Che Go Nagai sia un maestro della narrazione e delle atmosfere cupe non è una novità. Questo manga è davvero bellissimo. L'autore ha interrotto la storia con mio immenso dispiacere, lasciando noi lettori a bocca asciutta. L'edizione della DYNAMIC è di ottima qualità; i disegni sono molto curati; la storia è solida, curata e molto scorrevole. Il manga è molto cruento e lascia molta tristezza nell'animo del lettore. La crudeltà e la malvagità dell'essere umano e, successivamente, quella dei nemici alieni è la parte fondamentale della storia. Koji Kabuto (pilota di Mazinga) diventa un eroe (distruttore e salvatore) del proprio mondo. Si ritroverà per una serie di avvenimenti tragici a possedere una forza ed un'abilità staordinarie. Consigliato ad un pubblico adulto per le sue scene forti di violenza.


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peter_parker

Volumi letti: 6/6 --- Voto 8
Un manga stupendo! Non si può definire in altro modo quest'opera, che altro non è che una summa, modernizzata ed estremizzata, del mondo creato dal maestro Go Nagai. L'unico neo, grandissimo purtroppo, è che l'opera è rimasta (oramai lo si può dire tranquillamente) incompiuta.

Il venerabile non ci risparmia scene di violenza, di sesso, di sacrifico e fantascienza estremizzata. Ritroviamo quindi Koji, che trova "l'armatura di Dio", frutto delle ricerche di suo padre. L'armatura è costruita usando la Super Materia Z, un materiale che dona poteri immensi a chi lo possiede: come sono usati dipende solo dalla forza di volontà, o dall'inclinazione verso il bene o il male, del possessore. Koji è uno studente, un ragazzo, e perde facilmente il controllo (anche se ha tutta la nostra comprensione): il risultato è la devastazione del pianeta Terra così come lo conosciamo! Koji allora, più per istinto di auto-conservazione (complice un richiamo telepatico), si trasferirà su Marte: è un trasferimento, oltre che nello spazio, anche nel tempo, in quanto il pianeta rosso è ormai colonizzato dai superstiti della Terra, che sono in lotta con un misterioso nemico. Altro non svelo, perché la storia è davvero ricca di colpi di scena, eventi drammatici (anche tragici) e situazioni comiche. Ritroviamo tutti, ma proprio tutti, i protagonisti dell'universo di Go Nagai, in forme e ruoli un po' diversi: Duke Fleed, Jun-Ho, Kaiser Hell (e tutti i suoi mostri) etc.
Un'opera stupenda, a parer mio! Peccato però, che sia rimasta incompiuta.


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micheles

Volumi letti: 6/6 --- Voto 8
Nel teatro classico, sia greco che giapponese, gli attori recitavano coperti da maschere. Nella commedia dell'arte del tardo Cinquecento le Maschere (Pantalone, Pulcinella, Balanzone, Colombina e le altre) erano le protagoniste di tutte le storie. Nel Giappone degli anni quaranta Osamu Tezuka adottò lo stesso meccanismo: gli stessi personaggi (il baffone, il nasone, Ham Egg, Acetylene Lamp, Rock Holmes e gli altri) si trovavano ad interpretare storie diverse, con lo stesso nome o con altri nomi, ricorrendo anche in opere del tutto independenti. La potenza e l'originalità di tali personaggi fu tale che continuarono a vivere dopo la morte di Tezuka e non è raro ritrovarli anche oggi nei lavori di Naoki Urasawa. Vari maestri del manga, in particolare Leiji Matsumoto e Go Nagai, adottarono la stessa tecnica, riproponendo gli stessi personaggi ancora e ancora, con personalità uguali o diverse, ma sempre riconoscibili.

MazinSaga di Go Nagai va visto in quest'ottica: non come un remake di "Mazinga Z", ma come una storia fondamentamente diversa eppure interpretata dagli stessi personaggi. Ritroviamo quindi Koji e Kenzo Kabuto, Sayaka e Gennosuke Yumi, Boss, Nuke e Mucha, il dottor Hell, il Barone Ashura, il conte Blocken, il Visconte Pigman e il Duca Gorgon, i mostri meccanici Garada K7 e Doublas M2, perfino i tre professori, ma anche Duke Fleed, Tezuya Tsurugi, Jun Hono e vari personaggi ereditati da Violence Jack o Devilman. Tutti riveduti e corretti più o meno pesantemente nell'aspetto grafico. Per esempio adesso il Barone Ashura è sempre diviso in una metà maschile ed una femminile, ma in maniera diversa; il conte Blocken ha sempre una testa fluttuante e il monocolo, ma ora è molto più spaventoso di prima ed ha poteri psichici; il visconte Pigman è come lo ricordiamo, ma il suo corpo superiore è femminile e non maschile ed è molto più osceno di prima; anche Mazinga Z ha un look diverso e molto più cool di quello originale, ma è sempre riconoscibilissimo. In questa nuova incarnazione non è più un robot ma un armatura di super materia spirituale Z dotata di potere infinito, l'Armatura di Dio. L'azione non ha più ruolo in Giappone ma su Marte, cent'anni nel futuro; la storia è parecchio diversa, il target non è più infantile, anzi è decisamente per adulti e non mancano scene piuttosto esplicite di violenza sessuale: insomma, è tutto diverso eppure è sempre Mazinga. In quanto tale è un'opera sicuramente in grado di soddisfare i fan d'epoca; inoltre, in vent'anni Nagai ha fatto dei progressi notevoli a livello grafico e il suo stile è molto migliorato rispetto a quello dei primi anni settanta, riuscendo a rendere al meglio quello che la sua fantasia come sempre debordante gli suggerisce.

MazinSaga è un'opera a cavallo tra fantascienza e horror, con molta azione e combattimenti e una forte componente erotica. Non esistono tempi morti e pochissimo spazio è lasciato a aspetti sentimentali: insomma, tutto quello che un lettore si aspetta da un lavoro di Nagai. Personalmente ho apprezzato soprattutto gli ultimi volumi in cui da un lato si infittisce il mistero sulla figura di Duke Fleed e appare una nuova e affascinante versione di Grendizer, mentre dall'altro l'azione si sviluppa in una serie di episodi autoconclusivi in cui gli sgherri del Doctor Hell tentano di uccidere Koji e sconfiggere Mazinger mandando ogni volta mostri diversi, nella migliore tradizione della serie televisiva. Insomma la storia è buona, i disegni ottimi, c'è un solo serio difetto: è incompiuta. Ma è sempre meglio un buon manga incompiuto che un manga rovinato da una conclusione non all'altezza, motivo per cui non mi lamento.


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Nemodark

Volumi letti: 6/6 --- Voto 10
Mazinsaga è un interessante opera di Go Nagai, purtroppo attualmente risulta essere interrotta e, da quel che mi risulta, pare che Nagai non sia interessato a riprendere l'opera. Questa serie manga l'ho trovata alquanto interessante per la sua originalità e per i continui richiami alle sue serie storiche, creando un prodotto che potrà essere apprezzato anche dai nostalgici. La serie è matura, tratta argomenti non adatti a tutti, inoltre vi sono innumerevoli scene di nudo.
La vita tranquilla del giovane universitario Koji Kabuto, viene stravolta da terribili eventi, scopre la giovane di cui era innamorato in chiari atteggiamenti amorosi con altri uomini (in realtà è vittima di uno stupro), il padre un famoso ricercatore sul punto di scomparire “letteralmente” gli affida la Super materia Spirituale Z, in grado di trasformare qualunque uomo in un Dio o un Demone. Entrato in possesso di questo strano manufatto dalla forma di uno strano elmo, lo indossa e la parte più oscura del suo cuore lo trasforma in un terribile Demone che quasi annienta l’intera umanità. Dopo aver compiuto la distruzione ritorna in se, compreso cosa ha fatto, decide di dare ascolto alla voce di una ragazza che proviene dal futuro, in cui gli chiede di salvare l’umanità. Il ragazzo in possesso dell’armatura di un Dio, compie un balzo temporale e si ritrova sul pianeta Marte del futuro, qui l’umanità fuggita dalla distruzione del pianeta Terra deve affrontare i terribili attacchi dei misteriosi abitanti di Marte, riuscirà Koji a redimersi dai suoi peccati aiutando la popolazione della Terra?
Se avete la possibilità di leggerlo vi consiglio di dargli un'occhiata, specie se siete dei fan delle vecchie serie robotiche dei primi anni 80, anche se vi sconsiglio di acquistarlo in quanto è un opera incompiuta.
La versione della Dynamic Italia non è male, anche se non ho la certezza per quel che riguarda la bontà delle traduzioni e degli adattamenti.

Tielle

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Tielle

Volumi letti: 6/6 --- Voto 7
Si può creare dei miti nella storia dei manga e dell' animazione e restarne schiavi, nonostante ti chiami Go Nagai? Purtroppo si. Il grande Go Nagai realizza citando a destra e manca un fumetto che potrebbe tranquillamente vivere da solo. Una cosa così l'aveva realizzata già con Violence Jack (manga eccelso), ed è questo che infastidisce di più. Sembra fatto per presentare alle nuove generazioni, i suoi personaggi, per non farli cadere in un dimenticatoio. La storia come già detto è interessante, in pieno Go Nagai Style, i confini fra il Bene e il Male sono labili. Tra i Personaggi ritroviamo, oltre a Koji Kabuto, Saya, e Boss, troviamo Duke Fleed e tutti quelli che hanno fatto parte dell' universo dei robottoni, ma anche no (alla fine del 6° Volumetto appare Psycogenie di Devilman). Se lo trovate leggetelo, sopratutto se siete fanatici di Go Nagai dei suoi robottoni che ci hanno regalato forti emozioni quando eravamo bambini. Se non li conoscete leggetelo lo stesso, vi divertirà. Se proprio non li volete leggere allora...