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nepi

Volumi letti: 8/8 --- Voto 3
Manga davvero insignificante e nel complesso deludente. Il mio giudizio davvero critico è dettato da delle motivaziani molto obbiettive.
Partiamo dalle cover, che sono veramente un visibilio di computer graphic, dove le immagini risuonano di falso, soprattutto sulla copertina del numero 8, dove il seno della protagonista pare stia per esplodere da un momento all'altro.
Il tratto del disegno è cupo e marcato, e spesso manifesta un contrasto veramente accentuato tra le figure con pizzi e merletti e mostri, con un risultato d'impatto visivo troppo feroce; in definitiva troppo dark, ma probabilmente è questo l'effetto che voleva dare l'autore, quindi questa cosa non posso giudicarla del tutto in modo negativo.
Inoltre sono d'obbligo i complimenti agli autori per la minuziosa ricostruzione storica e il meticoloso lavoro dei vestiti, perfetti.
La narrazione è piacevole e i dialoghi non sono troppo eccessivi, anche se vengono "appesantiti" da frasi o parole in lingua straniera, con la rispettiva traduzione nello stesso baloon.

La vicenda è ispirata alla figura realmente esistita di Charles d'Eon de Beaumont, che visse tra il XVIII e XIX secolo, una figura ambigua che alternava alla sua attività diplomatica di corte quella di spia francese. I protagonisti sono d'Eon e Lia de Beaumont, fratello e sorella separati dall'omicidio inspiegabile e immotivato di quest'ultima. D'Eon a servizio della milizia francese è un "inaffidabile" e "lavativo" soldato, ma in realtà fa parte della polizia segreta a servizio di Luigi XV.
L'ambientazione è appunto la Francia del XIII secolo, dove si verificano misteriosi omicidi di giovani ragazze, vergini; appunto Lia fa parte di questi casi irrisolti.
I colpevoli sono un gruppo di "poeti", una sorta di circolo "alchemico", dove l'ispirazione per i versi viene "nutrito" dal sangue delle proprie vittime, che riesce a trasmettere al proprio carnefice strani poteri arcani e oscuri.
D'Eon inizia così le indagini per scoprire chi e perché ha ucciso la sorella per conto personale e per ordine dello stesso re, in quanto questi strani casi sono collegati anche con la famiglia reale stessa.
I poeti vengono così affrontati da D'Eon che viene "posseduto" dalla sorella (che non ha pace) per affrontare questi ambigui nemici; qui mi chiedo come faccia a correre qua e là e combattere i nemici, mostri ed enigmi con agilità in quegli abiti femminili da "meringa", inspiegabile.

La storia di per sé non è male, ma è stata sfruttata solo in modo superficiale in quanto le ombre, i misteri, gli intrecci e i perché vengono svelati solo in minima parte; in sostanza il racconto rimane incompleto, lasciando al lettore quella sensazione di amaro in bocca.
Semplicemente non ve la consiglio come lettura, ma se siete amanti di serie gothic la cosa cambia, perché il disegno merita.


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Doll_in_the_Hell

Volumi letti: 8/8 --- Voto 6
"Chevalier - Le Chevalier D'Eon" è una serie manga composta da otto volumi, ideata dallo scrittore Tou Ubukata, e disegnata dalla mangaka Kiriko Yumeji; è pubblicata in Italia da Star Comics.
Questa serie è stata pubblicata in modo abbastanza discontinuo, e pur contando solo 8 tankbon è uscita nell'arco di quasi 4 anni (da maggio 2007 a febbrai 2011).
La trama è abbastanza semplice: in una Parigi di fine '700 (non troppo prima della rivoluzione francese) si verificano orribili omicidi di fanciulle messi in atto dai cosiddetti Poeti, creature demoniache che si sono impossessate di esseri umani che scrivono i loro poemi con il sangue delle vergini. A far fronte a ciò D'Eon De Beaumont, il suo servo Robin e il suo gatto, che a buon bisogno vengono soccorsi dal misterioso Chavalier Spinx, che si scoprirà subito essere lo spirito della sorella defunta di D'Eon che prende il corpo del fratello "in prestito" per combattere i poeti che l'hanno uccisa.
Man mano che la storia va avanti si scoprirà che D'Eon lavora per il re Luigi, e che sua figlia (la cui madre è la sua amante Madame De Poumadur) è vittima dei poeti, infatti il corpo della bimba è pieno delle loro scritte profetiche.
Man mano che la storia si infittisce faranno la loro comparsa anche altri particolari personaggi: l'Ombra (colui che istruisce i poeti), l'alchimista Conte di Saint Germain (che afferma di avere più di 200 anni), Madame de Poumpadur (mamma di Sofia), uno dei generali delle truppe francesi, e il custode della tomba di Lia e analista della squadra segreta del re Jean le Rond D'alembert.

Sinceramente parlando, non è che questo manga mi abbia mai fatto impazzire, ma per i primi tre tankbon era abbastanza interessante (pur andandosi a infittire sempre di più di misteri, senza dare mai spiegazioni di nessun genere), solo dopo il quarto tankbon è iniziato a diventare un po' noioso e abbastanza complicato da seguire.
Ogni battaglia contro i poeti si basa su giochi di parole, anagrammi, carte dei tarocchi con particolarissimi significati, le forme dei segni zodiacali, particolari incisioni e simbolismi circa abiti, spade, persone e luoghi. Purtroppo a peggiorare la situazione c'è anche il fatto che il manga gioca su parole in francese e in latino, quindi spesso poco corrispondenti con l'italiano. Esempio semplice: pare che per i giapponesi i vizi capitali siano 8 e non 7 (aggiungono il tumulto), e questo ogni tanto faceva sorgere qualche interrogativo. Altri riferimenti particolari sono quelli di tipo religioso: le croci, i peccati infiniti, tombe, preghiere e salmi.

Graficamente parlando c'è un discorso differente: le copertine di ogni tankbon sono bellissime, curatissime, dai colori sgargianti, in tonalità particolari e molto lavorate anche al computer. Invece dentro è tutta un'altra storia: le tavole sono tutte nerissime, alcune anche sporche, l'autrice gioca molto sul bianco e nero, e i dettagli sono per certe cose curati, per altre meno. Ad esempio i vestiti indossati dai protagonisti, e soprattutto da Lia, sono impensabili, e pur volendo ricalcare la moda francese dell'epoca alcuni pizzi, trine e ricami sono veramente esagerati. Discorso inverso per gli abiti maschili, più semplici e poco appariscenti. Particolare anche il modo di fare i capelli di Lia: lunghissimi, biondi, a boccoli enormi e soprattutto molto squadrati.
Altre cose interessanti da notare sono le scene di sangue: particolarmente violente, ad impatto visivo altissimo, e spesso talmente reali da inquietare sul serio. Esempi tipici sono ragazze infilzate su spuntoni, tagliate e dissanguate, teste servite su un piatto d'argento, e il tutto incorniciato da folli uomini con espressioni terribili che attingono al sangue delle vergini per scrivere "Salmi". Insomma, è tutto abbastanza macabro e inquietante.
Una cosa invece che mi ha dato profondamente fastidio durante tutto il corso dell'opera è l'uso sproporzionato dell'abuso di programmi di grafica per inserire elementi nelle scene che potevano essere tranquillamente disegnati. Già si nota nelle copertine l'eccesso dell'uso del PC, senza aggiungere che pagina dopo pagina c'è sempre uso maggiore di elementi non disegnati: la torre della Vittoria, gli specchi, le scritte, le stanze, e molte moltissime altre cose sono spudoratamente inserite al computer.
Comunque graficamente parlando ci sarebbero altre migliaia di cosa da dire, ma in sintesi direi che a chi piacciono i disegni e lo stile un po' gothic horror, in tinte dark e dalle tavole sporche e nere è una manga che può piacere, ma se preferite shojo manga evitare Chavalier come la peste.

Particolarmente interessante è il fatto che alla fine degli otto tankbon non c'è una conclusione vera e propria, e la maggior parte dei misteri che man mano si sono accumulati non trova una soluzione: il lettore si porrà quindi domande come: "insomma perché Lia è stata uccisa? Chi è davvero l'Ombra? Qual è l'ultimo famoso rango della torre della Vittoria? Chi manovra l'Ombra (essa stessa afferma di essere solo il maestro dei poeti)? Riuscirà mai Lia a trovare la pace? E Sofia si risveglierà?" e tanti altri interrogativi minori circa altri personaggi.
Ecco, forse con un adeguata fine sarebbe stato tutto più interessante, e magari svelando molti misteri il lettore sarebbe stato più soddisfatto e partecipe.
Altra cosa che mi sarei risparmiata volentieri, e che di solito prendeva almeno 2-3 pagine e il ritornello ripetuto da Lia almeno una volta per capitolo durante la sua sempre gloriosa entrata in scena: "I principio era il verbo! Inviatemi la bestia sacra del giudizio!" e poi una serie di parole in chissà che lingua.
Una cosa invece davvero carina è il fatto che la bestia del giudizio è l'adorabile gatto di Robin, il simpatico Nel, che trasformato diventa un bestione arruffato e terribile.

Altro argomento: il prezzo. A parte l'intelligente aumento del prezzo sui volumi da 3,10 di Star Comics, c'è una cosa particolare da notare: i primi costavano dai 3,30 ai 3,50; poi sono passati per il numero 4 e 5 a 3,90 e ancora per i numeri 6,7 e 8 al modico prezzo di 4.20, peccato solo che pur variando il prezzo di copertina il contenuto e il numero di pagine non sia variato affatto.

Tirando le somme quindi, Chevalier si è rivelato un manga complesso, misterioso, impegnativo da seguire, economicamente poco soddisfacente, e con tempi di attesa molto dilatati. Gli do un sei politico perché dopotutto ha i suoi pregi, ma il fatto che abbia avuto eccessive variazioni di prezzo, un finale che non spiega nulla e lascia tutto in sospeso (o meglio nella fantasia del lettore), l'uso sproporzionato di grafica da PC, eccessivi simbolismi e l'uso di troppe lingue gli fa comunque perdere punti.
Consigliato comunque a tutti quelli che non cercano una serie troppo lunga, e sono amanti di horror, combattimenti in ambienti storici e ambientazioni a tinte dark.


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Ewil

Volumi letti: 6/8 --- Voto 8
Una grafica ben ricercata e una storia fuori dal comune. In una ipotetica Francia vicina alla rivoluzione, i poeti, degli esseri maligni, si servono del sangue delle vergini per poter scrivere i loro poemi maledetti. Solo D'Eon, ragazzo membro dei servizi segreti francesi può occuparsi di questa faccenda indossando i vestiti della defunta sorella e facendosi possedere dalla sua anima di abile spadaccina ed esorcista di poeti. Il manga ci farà incontrare personaggi storici e leggendari come Robespierre o il Re di Francia oppure il già famoso Conte del Millenio, un alchimista che si dica sia riuscito a vivere oltre i secoli. La grafica è curata attraverso uno stile molto schizzato e rende la vicenda molto più splatter di quanto possa sembrare. Le situazioni sono intricate e rapiscono il lettore in indovinelli e colpi di scena pazzeschi. Personaggi ben caratterizzati pur essendo famosi e trattati in una maniera molto ben curata.

Aya-chan

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Aya-chan

Volumi letti: 5/8 --- Voto 6
Sinceramente a me questo manga non piace per niente. Ho letto i primi 5 volumetti (che per altro sono gli unici usciti in Italia dato che abbiamo raggiunto la pubblicazione Giapponese) e le situazioni mi sono sembrate ripetitive e scontate. Non metto in dubbio che il disegno sia bello e ben curato, ma un bel disegno non fa un bel manga. Ho continuato a compare i volumi sperando che risvegliasse in me un po' di interesse, ma niente, Lia (la sorella di D'Eon) non fa altro che comparire, uccidere quattro mostri e sparire, in ogni duello si sa già come andrà a finire...non c'è emozione. In definitiva scontato e in certi punti un po' confuso. 6 Solo per il disegno (meriterebbe molto meno)

bloodycream

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bloodycream

Volumi letti: 5/8 --- Voto 9
E' ben presto diventato uno dei miei manga preferiti. Originale la trama, anche se piuttosto complessa: spesso per capire alcuni concetti c'è bisogno di un bel po' di tempo. Bellissimi i disegni, tratti scuri e con un tocco di gotico, curati soprattutto gli abiti, davvero meravigliosi (basti pensare allo splendido vestito di Lia, o ai graziosi pizzi di cui è coperta la principessa Sofia). Alcune frasi sembrano fatte apposta per emozionare, con una raffinatezza letale, ma non mancano sanguinosi, appassionanti duelli e momenti di comicità (ad esempio quando il povero D'Eon viene costretto a castighi assurdi).
Davvero interessante, non adatto a tutti ed impegnativo, ma decisamente da leggere.

kassim

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kassim

Volumi letti: 4/8 --- Voto 7
Non do un voto altissimo perchè solo ora la trama comincia a farsi davvero interessante... è la storia di un personaggio storico realmente vissuto, D'Eon de Beaumont, il quale amava travestirsi da donna. Apprezzabilissimo il fatto che hanno ovviato a questa mania del protagonista col fatto che si impossessa di lui lo spirito della sorella Lia che vuole vendicarsi dei Poeti (una sorta di mostri-Gargoyles) che l'hanno uccisa. Bella la grafica, dettagliati i personaggi e immancabili combattimenti, con armi bianche e magie; ambientazioni gotiche ben ricreate. Nel complesso comunque carino, tra realtà e fantasia (più la seconda)

melanie barrow

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melanie barrow

Volumi letti: 3/8 --- Voto 8
Decisamente un bel manga, con un bell'intreccio e disegni eleganti fortemente contrastati tra il bianco e il nero...

Decisamente lo consiglio per chi ama il genere dark e sangue sparso ad ogni pagina!

L'unica pecca è la leggera ripetitività di Lia quando attacca un poeta, sembra quasi che voglia imitare Sailor Moon e la sua celebre frase: "sono una paladina che veste alla marinara e sono qui per punirti in nome della Luna"...

Tuttavia è di sicuro un manga da comprare!

mao dante

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mao dante

Volumi letti: 2/8 --- Voto 9
Il manga è ambientato in Francia, ai tempi del re Luigi XV. Il paese è teatro di alcuni delitti di cui cadono vittime giovani donne il cui sangue viene utilizzato da poeti tramutati in sembianze non umane per stilare il loro poema. Il protagonista, D'Eon de Beaumont, presta il suo corpo alla defunta sorella Lia che combatte e giustizia i malvagi poeti. Con il procedere della storia appaiono nuovi personaggi e sorgono nuovi misteri. Il fumetto, con la sua trama intrigante e l'atmosfera poetica e dark, coinvolge il lettore dalla prima all'ultima pagina. Il disegno è molto elegante e raffinato nonostante il tratto intenso e forti contrasti. Consiglio vivamente questo manga a tutti, non solo agli amanti del genere horror!!

Tomite87

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Tomite87

Volumi letti: 2/8 --- Voto 7
Questo manga che ripercorre le vicende di D'Eon de Beaumont. E' molto ben fatto e i disegni sono accettabili, insomma almeno per i primi due volumi letti mi sempra un ottimo manga che riesce a conbinare bene il dark della trama e i momenti umoristici tra D'Eon e Robin, suo servitore. Anche se differisce di parecchio dall'anime, che ritengo migliore, resta sempre un ottimo prodotto per chi ama questo genere.