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Kiory

Volumi letti: 5/5 --- Voto 8
Trama
Siamo nel medioevo giapponese: Jintetsu è un giovane samurai noto per la sua crudeltà nel combattimento, un giorno viene assalito da dei cani selvaggi e prima di perdere la vita lo trova un ronin. Il ronin è un scienziato che dona nuova vita al ragazzo con un corpo meccanico, un occhio e le corde vocali però sono perduti per sempre. Dopo la prima avventura, Jintetsu prenderà la spada parlante del ronin che è collegata al suo cervello. Inizia così la nuova vita di Jintetsu facendo conto del passato e affrontando un incerto futuro...

Commento
Una ottima miniserie di cui avrei voluto molti più volumi, tratto dell'autore grezzo ma molto preciso. Personaggi e storia molto interessanti fin da subito. L'unico vero difetto (a parte la brevità dove però per qualcuno sarà un pregio) è il finale aperto che lascia supporre che le cose non siano concluse. Anche così rimane un'ottima lettura, specie se amate i samurai anche se qui il protagonista è decisamente atipico.


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Astaroth

Volumi letti: 5/5 --- Voto 7
Hitokiri Jintetsu, benché di giovane età, è un abilissimo spadaccino che gli eventi hanno costretto a diventare un assassino ricercato ed è quindi lo hanno anche costretto ad abbandonare il proprio paese natale e la giovane donna amata. Mentre cercano di ucciderlo per ottenere la taglia che pende sulla sua testa viene massacrato da un branco di cani addestrarti. Un uomo di scienza in cerca di vendetta lo ritrova e gli dà un corpo meccanico fatto di legno, di acciaio e dei pochi organi ancora intatti, ma perderà l'uso di un occhio e della voce, che verrà sostituita con quella di una katana meccanica chiamata Haganemaru, capace di intuire ciò che pensa. Dunque, si farà chiamare Jintetsu d'acciaio e vagabonderà per il Giappone.

La storia è ambientata in un Giappone feudale dove regna il gioco d'azzardo e le bische. Anche Jintetsu era un servitore di un clan che gestiva questo tipo di affari in passato, ma ora si ritrova a combattere con i suoi scheletri nell'armadio, con la sua coscienza, con i ricordi delle persone a lui care a cui non potrà più avvicinarsi.
La storia è molto particolare, ma senza un vero e proprio finale e a tratti un po' ripetitiva, in ogni caso non stanca la lettura perché sono solo 5 volumi. I disegni sono molto curati, anche se ad una prima occhiata non sembra visto che la faccia di Jintetsu non viene mai disegnata a causa della maschera metallica che porta.


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Hadrill

Volumi letti: 5/5 --- Voto 6
Manga molto curato nei disegni, dato che lo stile grafico di Kei Tome è impeccabile e si adatta molto bene ad ambientazioni storiche: la trama parte in modo veramente originale, sebbene poi riprenda i binari della classica storia del samurai vagabondo.
Atmosfere malinconiche e personaggi interessanti rendono piacevole la lettura di Kurogane, peccato che non ci sia una fine della vicenda, e il lettore resti deluso.


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Ewil

Volumi letti: 5/5 --- Voto 7
Una storia particolare quella di un samurai ricostruito da un meccanico e delle sue avventure profonde che non definirei fantastiche o imperdibili ma godibili. La spada parlante è un elemento molto utile per il fatto che parla per il conto di Kurogane e anche per il fattore 'compagno' che rende i momenti di calma più piacevoli alla lettura. Le riflessioni e il disegno sono il punto forte di quest'opera.

fil

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fil

Volumi letti: 5/5 --- Voto 10
Kurogane è un manga interessante che da un curioso tocco di moderno al genere dei samurai. Il protagonista Jintetsu è un ronin divenuto un essere meccanico grazie ad uno scienziato che lo ha trovato in fin di vita dopo uno scontro. Incarna il classico antieroe solitario, duro fuori ma buono dentro. La trama è formata da storie autoconclusive. In generale il manga appassiona nella lettura e quindi lo consiglio ai fan del genere; peccato che l'autrice l'abbia interrotto dopo 5 numeri.

torakiki

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torakiki

Volumi letti: 5/5 --- Voto 7
Opera strana, a metà strada tra i racconti di samurai classici e "pinocchio"!
Il protagonista , muto e inespressivo è una bella sfida, anche perchè, come viene mostrato benissimo nell' episodio pilota, e un ragazzo tormentato da mille demoni anzi, lui stessso è un demone!
Pinocchio viene "citato" non solo per il protagonista (novello prometeo, come scriveva Mary Shalley), ma anche dalla sua petulante spada (???) degna Grillo Parlante (che fa spesso le veci del protagonista nei dialoghi con gli altri personaggi).
Nulla di originale, disegno classico con forte uso dei retini (alcune tavole sono molto cupe) e una trama lineare.
Io l' ho trovato piacevole, anche perchè mi piace il tratto dell'autore.