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Enid

Volumi letti: 1/1 --- Voto 3
Chiko è una ragazza allegra, spensierata e popolare che purtroppo un giorno si ritrova a dover affrontare un difficile compito affidatole dal fato. Chiko, insieme alla compagna di classe Bando, dovrà infatti impedire il realizzarsi di una catena di suicidi.
Tutto ha inizio quando la ragazza raccoglie per sbaglio un cellulare a causa del suo incessante squillare. A risponderle sarà la voce di un misterioso ragazzo che le comunicherà il luogo e l'ora dei vari suicidi che la studentessa dovrà fermare. Inizia così una corsa contro il tempo lunga dal tramonto all'alba del giorno successivo.

In "Line" di Yua Kotegawa si affronta quindi il delicato tema del suicidio.
Anche se usare il termine "affrontare" è una parola grossa. In pratica ci troviamo dinnanzi a un volume nel quale non si vede altro che la protagonista chiedersi "perché?", "perché a me?", "perché è dovuto toccare a me fermare questi pazzi?", "perché vogliono ammazzarsi?", mentre corre di notte per tutta la città. Da non dimenticare sono i momenti di fanservice nei quali Chiko si spoglia della sua divisa scolastica per cambiarsi e poi rilassarsi in un karaoke: perché erano naturalmente indispensabili in un manga il cui tema è il suicidio e cantare è esattamente quello che faresti mentre qualcuno si sta buttando giù da un palazzo.

Personalmente ho sempre ritenuto che la realizzazione di un buon volume unico fosse difficile tanto come quella di una serie. L'avere solo duecento facciate da riempire invece che mille o duemila non significa però saperle realizzare bene. Nel caso di "Line" ci troviamo invero di fronte a un caso di carta sprecata. Il tema del suicidio, che dovrebbe essere il cardine del fumetto, viene trattato con molta superficialità e in malo modo, l'introspezione è quasi del tutto assente e il lettore si trascina con noia fino alle ultime facciate. Sconsigliato.


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BigWig

Volumi letti: 1/1 --- Voto 3
Chiko, una ragazza normale che ama divertirsi e fare la "parte del giullare" a scuola per divertire gli altri, trova un cellulare su una panchina. All'imrovviso inizia a squillare e lei finisce col rispondere. Inizierà per lei un gioco pericoloso: dovrà salvare delle persone che riceveranno l'ordine di suicidarsi. Ad accompagnarla ci sarà Bando, una ragazza dall'aspetto un pò mascolino, che considera questa assurda situazione "molto interessante".
L'idea di base, molto interessante, intricante, adatta per una serie medio-corta (dai due ai sei volumi per intenderci) si risolve in un volume unico relizzato in fretta e furia... e male.
Il "mandante" di questo pericoloso gioco non viene mai rivelato nè viene dato un perchè alla sua folle idea. Qua e là appaiono accenni Yuri, mai approfonditi, di eveidentissima intenzione "fan service", che avrebbero potuto anche essere belli, ma che rimangono così vaghi da risultare inutili. Unica cosa che si salva di questo manga è, strano a dirsi, proprio Chiko. Molti si sono lamentati del suo cambio di carattere improvviso, invece a me non è sembrato tale. Il suo modo di fare all'inizio della storia è evidentemente falso, volto più all'essere accettata dagli altri, anche se di carattere è tutt'altro che fragile, che a vero menefreghismo. Nel corso della storia la sua maschera cade. E' vero che la cosa è realizzata abbastanza male, ma forse il suo personaggio non mi dispiace perchè Bando è assai peggio di lei: non mostra nè umanità, nè dispiacere, mai! E questo la rende incredibilmente più odiosa dell'altra.
In conclusione credo che questo manga sia un'occasione d'oro sprecata. Non vale la pena comprarlo, se però siete proprio curiosi cercatevi le scan (ci sono, ho già controllato) e poi decidete cosa pensare. A me non è piaciuto, ma come si suol dire "de gustibus".


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Ais Quin

Volumi letti: 1/1 --- Voto 3
Nel musical "Les Misérables" la piccola Cosette sogna di un castello su una nuvola dove le angherie dei Thénardier non possono raggiungerla. Il mio sogno, a confronto, è ben più modesto, ma, ahimè, altrettanto difficile da realizzare: che ogni autore sia all'altezza della storia che si ripropone di raccontare e viceversa. Yua Kotegawa, almeno per quanto riguarda questo volume unico, non lo è, e nemmeno l'alibi della brevità è sufficiente a scagionarla completamente. Mettiamola così: se è vero che esistono soltanto il fare e il non fare, come insegna lo Yoda, "Line" è fatto così male che forse sarebbe stato meglio non farlo affatto.

Può capitare di trovare un oggetto che nessuno sembra intenzionato a reclamare e di provare l'impulso di impossessarsene: un portafoglio, per esempio, o anche un cellulare, come nel caso di Chiko, una liceale come tante altre - mediamente superficiale, mediamente civettuola, mediamente menefreghista. Quasi senza pensarci la ragazza, che si ripromette di portarlo alla polizia senza trovarne il tempo, si ritrova a rispondere alle telefonate in arrivo sull'apparecchio, tutte provenienti da un uomo misterioso latore di terribili notizie. Una strana febbre suicida, infatti, sembra aver contagiato i ragazzi di Tōkyō, che uno dopo l'altro si tolgono la vita perché convinti di non avere più speranze. Sarà compito di Chiko spezzare questa catena di morte, giacché è così che funziona il gioco orchestrato dal suo diabolico interlocutore.

Appare subito evidente che quattro capitoli non possono in alcun modo bastare per sviluppare come si deve un intreccio che si preannuncia così complicato. Ecco, appunto: si preannuncia, perché per non saper né leggere né scrivere la Kotegawa ricorre con fin troppa leggerezza al raccontato. Potete quindi sin da ora prendere tutti i vostri interrogativi, aprire la finestra e farli volare via come una colomba a un matrimonio. Stendiamo infine un velo pietoso sull'assoluta inutilità dei tristissimi siparietti comici di cui l'opera è costellata, che lungi dall'alleggerire la tensione (?) riescono soltanto a far cascare le braccia.

Domanda da un milione di dollari: quale dovrebbe essere il punto di forza di un thriller psicologico? Proprio così, lo scavo introspettivo. E indovinate un po'? In "Line" non ce n'è nemmeno un briciolino. La fulminea trasformazione di Chiko da ragazza qualunque a paladina della giustizia ha del ridicolo anche tendendo conto del fatto che la storia - o in qualunque modo si voglia chiamare questa sottospecie di sparuto canovaccio - si svolge nell'arco all'incirca quarantotto ore.
A riprova del fatto che se Sparta piange Atene non ride vi è il personaggio di Bando, una compagna di classe di Chiko che ne diviene la spalla per noia (nonché per regalare al lettore un pizzico di shoujo ai non richiesto): non metto in dubbio che esistano delle persone simili, ma gradirei che mi si spiegasse nel concreto su cosa di basa questa loro distorta filosofia di vita, cosa che qui non avviene.
La tematica del suicidio, infine, non viene minimamente esplorata. Ho capito che quattro capitoli sono pochi e che non dovrebbe esistere una via di mezzo tra fare e non fare, ma in fin dei conti anche "Jisastu Circle" di Furuya è un volume unico. Tra l'altro questa pratica, così profondamente radicata nella cultura nipponica, negli ultimi anni ha assunto le dimensioni di una vera e propria piaga sociale, al punto che nel 2007 la Dieta è stata costretta a varare un piano di emergenza ad hoc: non si può quindi sostenere che vi fosse una penuria di cose da dire, foss'anche con un dispendio minimo di parole e di pannelli.

Mi rendo conto che qui si tratta soltanto di gusti personali, ma il tratto non mi è proprio piaciuto. Lo sgraziato character design mi è sembrato più adatto ad un hentai ridicolmente casto (genere contro cui non ho nulla e che, se non altro, non ha la pretesa di uscirsene con delle trame vere e proprie), mentre trovo che non sia stato fatto nulla a livello di regia delle tavole e di colorazione delle stesse per adeguarsi all'atmosfera che, teoricamente, si dovrebbe respirare in un thriller. Un'altra occasione sprecata, insomma, che andandosi a sommare alle altre mi rende impossibile dare più di 3 a quest'opera, che brilla soltanto per vacuità e per goffaggine.


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Juggern@ut

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Trama: Chiko, ragazza solare e spensierata, trova abbandonato su una panchina un cellulare, lo raccoglie, e lo sente squillare; risponde e dal quel momento si trova invischiata in una corsa contro il tempo, per cercare di risolvere un caso di strani suicidi, legato al telefonino in questione. Nella sua ricerca verrà aiutata da Bando, ragazza che sembra quasi il suo opposto, sia fisicamente che come carattere.

Grafica: Non è male, ed è funzionale alla storia, certo dato che questa opera è stata distribuita in volume unico, ci si aspettava magari una maggiore cura nei dettagli; comunque sia il disegno passa la prova.

Valutazione: Il volumetto in questione si presta sicuramente ad essere acquistato subito, il prezzo non è alto e comunque si sta parlando di un Volume Unico, quindi anche se attirati solo dalla copertina e dall'incipit scritto sul retro, non si rischia poi molto. Comunque sia la storia mantiene le promesse: ti fa stare attaccato alle pagine, e non concede un attimo di tregua; anche se per fare questo l'autrice è dovuta scendere a compromessi. Quindi quasi nulla l'introspezione psicologica del personaggio principale, e nulla del tutto quella della coprotagonista (Bando) che sembra messa lì a casaccio, per dare il la a Chiko quando c'è bisogno di un dialogo. Anche la storia non è proprio originale (almeno per me). Avevo letto qualcosa di molto simile in un volume del mangaka Inio Asano; non so quale opera sia uscita prima, ma sicuramente quella di Asano tocca più il cuore di questa.

Pro:
-Volume Unico
-Ti Prende subito

Contro:
-Disegni un pò sottotono
-Lascia domande senza risposta

Voto: 6.8


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GianniGreed

Volumi letti: 1/1 --- Voto 5
Line è un manga di un solo volume, scritto e disegnato da Yua Kotegawa.
La trama è piuttosto semplice: la protagonista trova un cellulare su una panchina, lo raccoglie, e il telefono squilla. Come avrebbe probabilmente fatto chiunque, risponde, e si ritrova a parlare con un tizio che le dice di correre in un posto per evitare la morte di qualcuno.
Lei non prende la cosa sul serio, ma dopo la morte di due persone, insieme ad una compagna di classe, decide di stare al "gioco" (perché quello è per chi sta all'altro capo del telefono) e impedire che altri muoiano, suicidandosi.

La cosa peggiore del manga è che la storia dovrebbe essere un thriller ad alta tensione, una corsa contro il tempo, ma invece si rivela semplicemente noioso.
Il manga è molto veloce nella narrazione e c'è davvero poco tempo per fermarsi a pensare, e le ragazze corrono tutto il tempo. Ma perché lo fanno? Chika, la ragazza che ha raccolto il cellulare, vuole salvare le persone perché non riesce a comprendere come si possa desiderare la morte; Bando, la sua amica, lo fa solo perché è una cosa interessante e vuole vedere come Chika si comporterà.
Alla fine però, quando la storia si conclude e tutto viene svelato, non rimane nulla.
La mangaka voleva forse mandare qualche messaggio, ma tali messaggi si rivelano banali e lasciano il tempo che trovano: una cosa del tipo "scegli la vita" come dicevano in Trainspotting, ma molto più semplicemente da pubblicità progresso.

I personaggi sono piuttosto scontati, la protagonista Chika è una ragazza qualunque, normale per la sua età, ma va bene, è sul fatto che lei sia così che si basa il manga. Una ragazza che per l'appunto raccoglie un cellulare con l'intenzione di portarlo alla polizia, e che risponde credendo possa trattarsi del proprietario. La seconda ragazza, Bando, è bella, taciturna, legge libri ed è occhialuta, una combo mortale per un certo tipo di lettori.
Poi c'è la persona al telefono, che l'autrice avrebbe dovuto senza dubbio approfondire.

I disegni non sono male, ma non sono nulla di speciale. Le ragazze sono carine, gli altri personaggi sono tutti abbastanza anonimi. Buone le tavole con le panoramiche dei luoghi cittadini in cui si svolge la vicenda.

Alla fine, quello che sembra essere un buon manga, si rivela appena sufficiente.
La storia fin troppo lineare e semplice, la sensazione di già visto (uno che risponde al telefono e gliene capitano di tutti i colori l'ho visto non so quante volte tra cinema e fumetti), l'eccessiva brevità e la troppo veloce narrazione, rendono Line un manga assolutamente trascurabile.
Non una brutta lettura, considerato che è una cosa che inizia e finisce, ma alla fine non lascia davvero nulla.


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oberon

Volumi letti: 1/1 --- Voto 5
Questa è la tipica opera dall'incipit apparentemente molto promettente: Chiko, la protagonista, trova un cellulare smarrito in stazione; lo prende con l'intento di portarlo all'ufficio oggetti smarriti, ma rimanda la cosa a dopo visto che è in ritardo per andare a scuola. Ed è così che comincerà una sorta di gioco con la morte, quando a questo cellulare arriveranno delle chiamate assai strane. Oltre non mi dilungo per non spoilerare l'opera che già di per sé è molto breve.

Dico subito che il manga nel complesso risulta godibile e dona una ventina di minuti piacevoli con la sua lettura, ma non è nulla di indimenticabile.
Ci sono purtroppo molti alti e bassi: da un lato vi è infatti l'incipit che è molto intrigante, ed anche il fatto che vengano sfiorati temi importanti come il suicidio, l'apatia, l'egoismo, la prevaricazione sociale ecc. ma appunto vengono solo sfiorati tali temi, con una protagonista che fa del "prendi la vita a schiaffi" la sua dozzinale filosofia di vita; "filosofia" che dovrebbe fare da contraltare, nella narrazione, alle angosce esistenziali di chi è emotivamente tanto fragile e stanco da decidere di farla finita.

Gli stessi personaggi e le loro motivazioni paiono poco solide e spesso forzate; <b>[Attenzione lieve spoiler]</b> emblematica la protagonista che a metà volume se ne va al karaoke perché si è stufata di questo giochetto; per poi ritornare sui propri passi, fresca e riposata, dopo essersi messa in maglietta e minigonna. <b>[fine spoiler]</b>
Ogni tanto poi fa capolino anche l'elemento comico che, anche se all'inizio ha un perché, col procedere della storia fa abbastanza a pugni col resto, soprattutto perché l'opera difetta abbastanza in drammaticità.
La narrazione quindi si riduce ad un "corri di qua, corri di là", con una conclusione ordinaria che non spiega molto in realtà.

Per carità, di sicuro difetti, forzature e superficialità sono in gran parte giustificati dalla brevità dell'opera; ma la sensazione a lettura ultimata è quella di aver tra le mani un volume, ripeto, piacevole e scorrevole ma con una trama che, nonostante la sua estrema linearità, non è stata sviluppata a puntino.

L'edizione è discreta, il tankbon ha la sovraccoperta, si sfoglia bene ma la carta è giallognola; visto il prezzo di copertina c'è comunque poco si cui lamentarsi oggi.

In conclusione un volume autoconclusivo che malvagio non è, ma che comunque consiglio di leggere (se proprio lo volete leggere) senza troppe aspettative.


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Tormi

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Yua Kotegawa è una mangaka di cui, prima di Line - Sul filo della tensione, non avevo mai sentito parlare in vita mia però, data la trama, trattandosi di un sempre mio amato thriller e dato il prezzo basso, ho deciso di comprarlo.

Line - Sul filo della tensione è uno shounen pubblicato nel 2005 dalla Planet Manga sulla collana Manga Graphic Novel, è un volume unico di 170 pagine tutte in bianco e nero.

Chiko è una ragazza comune, allegra e socievole che frequenta ancora il liceo. Un giorno casualmente s'imbatte in un cellulare lasciato su una panchina e decide di raccoglierlo. In quello stesso istante però, si trova immersa in un giro di corse contro il tempo insieme all'amica Bando, per salvare la vita ad un gruppo di persone che, follemente, cercano il suicidio essendo controllate da un maniaco.

La storia, anche per la brevità e per la minima parte di contenuti, si fa leggere tutto d'un fiato e riesce a creare nel lettore quella tensione e quell'ansia di arrivare subito alla fine del racconto per conoscerne al più presto l'epilogo.

Le tavole, non sono dettagliatissime, ma sono comunque molto piacevoli, i personaggi sono caratterizzati al meglio, mentre le ambientazioni, spesso abbozzate o addirittura non disegnate, non sono un granché ma, comunque riescono a far capire al lettore i luoghi delle vicende. I retini, usati in abbondanza per le protagoniste, creano un buon gioco di luci e ombre, anche se come ho già detto potevano essere usati meglio negli sfondi.

Il volumetto non è un granché, anzi direi che è quasi pessimo, data la carta troppo rugosa e quasi già sporca appena comprato, tende ad ingiallirsi subito, mentre la brossatura sembra fatta la meglio, o almeno per ora ancora non mi cade a pezzi. L'unica cosa positiva direi che è il prezzo per niente eccessivo. Si siamo tutti abituati ai disastri Panini, ma qui hanno sfiorato il limite.

La copertina si presenta quasi spoglia, con fondo bicolore bianco e verde, con due studentesse, viste da dietro, di cui si intravede solo dalla gonna in giù.
Il titolo prende una piccola zona al centro a desta e a mio modo di vedere è troppo piccolo. Si siamo tutti abituati ai disastri Panini, ma qui hanno sfiorato quasi un disastro.

Voto globale 7+
Buona lettura e buon passatempo, ma niente di eccezionale si può anche fare a meno della lettura. Consiglio, a chi è curioso, di comprarlo usato, almeno fate un affare.


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pluto

Volumi letti: 1/1 --- Voto 6
La storia inizia in maniera abbastanza interessante, ma con il procedere della lettura il tutto diventa assolutamente affrettato e poco interessante. Mentre per i primi casi abbiamo una trama che riesce ad essere coinvolgente e lascia sperare in uno sviluppo adeguato degli eventi, che dovrebbero creare una suspance tipica dei thriller, poco alla volta il tutto diventa invece molto deludente. È proprio una sensazione di delusione quella che più rappresentava il mio stato d’animo alla fine della lettura, dovuto sia allo svolgimento che alla sua conclusione, assolutamente inadeguata. Probabilmente con un numero maggiore di volumi si sarebbero potute sviluppare in maniera adeguata sia la risoluzione dei casi che lo sviluppo caratteriale dei singoli personaggi.
Se siete veri appassionati di questo genere di storie vi consiglio di passare la mano, risparmiate i soldi e utilizzateli per prendere direttamente i 4 volumi di Anne Freaks: tutta un’altra storia.


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MelissaDuOTM

Volumi letti: 1/1 --- Voto 6
Ecco come rovinare un manga interessante. Una trama del genere raccontata in un volume unico mi sa tanto di storia fatta "tanto per farla".
L'edizione della Planet è la classica, carta porosa che s'ingiallisce subito con sovracoperta, ma vabbè, si parla di Panini e quindi sorvoliamo.
Inizialmente non puoi che essere preso dalla storia, enigmatica ed intrigante, e sei curioso di sapere come mai queste persone muoiono, e chi c'è dietro a questi "suicidi/omicidi", e parteggi per la protagonista straziata dal fatto che non riesce a salvare quelle persone. E alla fine? Non viene spiegato nulla. Ogni cosa è lasciata lì così, a random. Una trama del genere in un volume unico è troppo stringata, doveva essere sviluppata meglio e in più volumi.
La delusione per questo manga è alle stelle. Do sei quasi per pietà, solo per come inizia e le tematiche. Ma non lo consiglio a nessuno!


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hero

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Line è sicuramente una lettura che difficilmente avrei creduto di questo livello. Pubblicato dalla Planet Manga a un prezzo adeguato all'edizione offerta, soli quattro euro, Line si presenta ornato da una sovracopertina che ne rende sicuramente più elevato il livello estetico. La carta mi è sembrata più che buona, l'inchiostro, soprattutto in alcune tavole particolarmente scure, tende a lasciare delle ombrature sulle dita mentre la rilegatura dell'albo mi è sembrata robusta.

Line è un'opera di Yua Kotegawa, autore poco noto qui da noi, di cui francamente conosco il nome solo per merito di quest'opera. La storia è senz'altro particolare anche se in tutta onestà sa, almeno per una mia impressione, di "già visto", soprattutto in ambito cinematografico. La trama infatti si basa sulle vicende di una giovane ragazza giapponese, Chiko, che trova un cellulare da cui ben presto riceverà insistenti telefonate che le preannunceranno l'immediato gesto suicida di diversi individui. Dopo un veloce spaesamento (dovuto soprattutto alla brevità dell'opera, che si conclude in un solo volume) la giovane Chiko si renderà conto di avere a che fare con un qualcosa probabilmente più grande di lei che però non accetta scuse. Chiko infatti verrà costantemente informata su futuri individui che vorranno porre fine alla propria vita e da qui scopriremo le reazioni della giovane a queste insensate azioni.

Al di là della particolarità del tema affrontato, dalla lettura emerge sicuramente un senso di realismo che dà vita alla storia e che fa sicuramente incollare il lettore alle pagine che sta sfogliando.
Insomma, una lettura interessante e che potrebbe anche risultare piuttosto profonda, unica pecca dell'opera probabilmente è la sua brevità in quanto, secondo me, dare più spazio alla vita della protagonista e alla sua particolare avventura notturna avrebbe dato ancor maggiore spessore all'opera.

Il tratto di Kotegawa è un tratto che definirei molto realistico e che si discosta molto, per quanto riguarda i personaggi, dalla tipica rappresentazione fisica dei mangaka. Il disegno è lineare, pulito e preciso e risulta molto piacevole alla vista, e sicuramente non troverete tavole che richiedono attente analisi prima di essere comprese pienamente.

Un sette che poteva quindi ambire anche a qualcosina di più, ma trattandosi di solo un volume ve ne consiglio l'acquisto visto che alla fine non si tratta di un grosso esborso economico, che comunque mi sembra più che giustificato dalla qualità dell'edizione proposta.


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Doll_in_the_Hell

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Line è un opera autoconclusiva senza troppe pretese. La storia è semplice e scorrevole, ti trasporta facilmente dentro la meccanica della vicenda e mostra abbastanza bene lo svolgersi della storia.
Il tankbon presenta questa trama: "Se trovi un cellulare abbandonato su una panchina, non lo raccogliere. E se lo senti suonare, non rispondere. Potresti venire trascinato in un incubo".
Leggendo questa spezzone sembrava molto più interessante, ma non si è rivelato particolarmente spaventoso.
Ai disegni darei un bell'otto pieno, sono semplici ma esprimono bene le emozioni, danno quasi vita alle due protagoniste, e certe volte nelle scene più tese sembra quasi di sentirle respirare, piangere o correre.
La copertina (il manga ha la sovracopertina) è molto bella, i colori giocano fra il verde e il blu, dando quel senso di lontano e misterioso.
Il finale è invece il colpo di scena vero e proprio, non credo durante la letture qualcuno se lo potesse aspettare, la sorte del "salvatore".
Il prezzo, 4€, vista la sovracopertina ci può stare. Non è un opera di cui non si può fare a meno, ma una buona lettura.


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Tacchan

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Ho trovato questo manga ad una fiera e l'ho portato via per soli 2 Euro. Decisamente un affare, non è stato affatto male.
Niente di trascendentale, ma una lettura piacevole e rapida.

Chiko è una ragazza carina e attiva, che ama divertirsi con gli amici. La sua vita cambia quando trova un cellulare a terra. Questo squilla e quando lei risponde, verrà coinvolta in uno spietato gioco: le viene comunicato un luogo in cui una persona si sta per suicidare. Solo lei potrà fermarlo, e vinte le perplessità e le paure iniziali, inizia una interminabile continua corsa contro il tempo per salvare più persone possibili.

Ma chi è che ha architettato questo spietato gioco? Per quale motivo? E la vita è un bene di così poca importanza che può essere gettato via per gioco?

Una lettura frenetica, veloce, come rapido è il ritmo del manga. Ci sono poche soste, i momenti di riflessione sono solo abbozzati e il lettore sarà libero di intuire il messaggio che l'autore intende lasciare.
Una lettura sicuramente leggera e che probabilmente non lascerà il segno, ma che saprà ben intrattenervi.
Intelligente anche il finale, in generale Line riesce ad essere suggestivo.

Bello il tratto, splendida la protagonista, abbastanza dettagliato in genere il disegno.
Edizione discreta, che si limita a fare il suo dovere, ma comunque dotata di sovracopertina.

Un buon 7,5, arrotondato ad 8 per il prezzo a cui l'ho trovato. Alla prima fiera che parteciperete, cercatelo fra i volumetti in offerta... oppure prendetelo direttamente in fumetteria, anche a prezzo pieno sono comunque 4 euro.