Nell’ultimo decennio, soprattutto grazie all’incredibile risonanza di titoli come Stardew Valley, i farming sim hanno letteralmente invaso il mercato videoludico. Le origini di questo genere, basato su attività bucoliche e atmosfere cozy, sono però da ricondurre alla serie di Harvest Moon (oggi nota come Story of Seasons), una delle più influenti del genere. Nel 2006 lo sviluppatore si spinse oltre, creando la serie di Rune Factory, che aggiungeva alle coltivazioni un’ambientazione fantasy e i combattimenti con i mostri. Questa saga, ormai arrivata al quinto episodio (uscito nel 2022), è stata arricchita nel tempo da vari spin-off, tra cui quest’ultimo capitolo, Rune Factory: Guardians of Azuma. Con un’ambientazione tutta giapponese e un cast di personaggi originali, immergetevi con noi nel mondo di Azuma, dove solo un Earth Dancer potrà far risorgere il potere divino e risanare queste splendide terre.

Sviluppato da Marvelous, Rune Factory: Guardians of Azuma è dunque uno spin-off della serie principale: questo significa che alcune parti del gameplay sono differenti e vanno considerate in quanto tali. Vedremo soprattutto una generale semplificazione della componente crafting e del farming, a vantaggio del nuovo elemento gestionale introdotto. Nei panni di Kaguya o Subaru, due Earth Dancer senza memorie, vi ritroverete nella splendida terra di Azuma, chiaramente ispirata al Sol Levante. Una grande catastrofe ha però stravolto l’ecosistema: le rune sono scomparse e le divinità tutelari sono fuggite. Toccherà a voi rimboccarvi le maniche per risolvere la situazione, aiutando i quattro villaggi ed esplorando i vari dungeon, sconfiggendo i mostri che minacciano la vita degli abitanti.

Un cast di personaggi variegato vi aspetta in Guardians of Azuma. Come da tradizione, potrete corteggiare alcuni abitanti (ormai senza distinzione in base al genere) e sviluppare con loro un legame profondo. Ci sono ben 16 candidati al matrimonio, tra cui anche le divinità e il protagonista che non avete scelto. Avrete la possibilità di farveli amici con un nuovo sistema chiamato Hang out. Ogni giorno, infatti, parlando con loro potrete sbloccare alcune azioni che aumenteranno i punti legame: non dovrete più solo offrire dei regali adatti (come in tutti i capitoli precedenti), ma sarà anche possibile proporre una gita al mare, una cena assieme al ristorante e tanto altro. Tutte queste scelte vi faranno guadagnare punti legame, necessari per potenziare gli abitanti in combattimento e per iniziare una possibile romance. Si tratta probabilmente di una delle più interessanti novità.
Nonostante l’assenza di ritratti 2D, questa fase di interazione è ben accompagnata da modelli 3D ricchi di espressività, rafforzando la parte dating in stile visual novel del titolo. Tutti i dialoghi principali sono doppiati ed è un piacere osservare tutti i caratteri differenti e le piccole manie dei personaggi. Inoltre, se dopo il matrimonio vi domanderete come sarebbe stata la vita con un altro abitante, nessun problema! La modalità "Destini re-intrecciabili" vi permette di creare una nuova storia d'amore in una dimensione parallela, senza perdere progressi di gioco.
In Guardians of Azuma, le coltivazioni avranno il loro peso (sono la vostra principale fonte di sostentamento), ma la profondità del sistema di farming è stata modificata. Per aggiungere spazio alla parte gestionale, sono state sacrificate molte di quelle dinamiche (come la qualità del terreno e i vari concimi) che rendevano difficile ottenere un raccolto di alto livello. Questa semplificazione del farming può sorprendere i fan della saga, ma è soprattutto il sistema di crafting che è stato stravolto. Mentre negli altri titoli, occorrevano delle ricette e un livello specifico per poter creare un determinato oggetto, adesso è sufficiente avere nel proprio inventario tutti gli ingredienti. Risultato: il crafting perde il suo aspetto di progressione e molte delle ricette ottenute non verranno mai utilizzate (come molti piatti, se non in casi specifici). Per ravvivare l'atmosfera e consolidare i rapporti con i locali, i festival e altri eventi fanno il loro ritorno. Ottimi momenti di socializzazione, ogni villaggio ne avrà di specifici, spesso legati alle attività secondarie o ai frutti del lavoro dei vostri campi.

Dovrete scegliere bene la vostra manodopera in base alle attitudini personali, ma sarà sempre meglio fare da sé lavori specifici (come aumentare il livello dei semi o raccogliere determinati ortaggi, soprattutto quelli dorati). Le differenti aree edificabili, sbloccabili avanzando nella storia principale, potranno essere decorate con campi, statue e negozi, come mai prima d’ora in un Rune Factory! Più strutture corrispondono ad aumenti diretti delle statistiche del vostro personaggio in battaglia e sono quindi essenziali per avanzare nella partita.

Come novità, il vostro protagonista riceverà in dono degli strumenti sacri, utili sia durante il combattimento, che per velocizzare il lavoro quotidiano nei campi. Il ventaglio, ad esempio, potrà lanciare raffiche di vento contro i nemici, ma anche raccogliere gli ortaggi maturi in un colpo solo. Questi oggetti vi aiuteranno anche durante le esplorazioni delle grandi aree di Azuma: potrete sfruttare le correnti d’aria e purificare le varie zone maledette. Queste nuove dinamiche rendono omaggio a Zelda: Breath of the Wild, migliorando rispetto al passato i dungeon e la vostra mobilità nello spazio di gioco. Nel cielo, inoltre, vi aspettano molte isole sospese e potrete raggiungerle a dorso del vostro drago divino Wolby.

Dal punto di vista grafico, la versione del gioco per Switch 1 è la meno performante tra quelle disponibili. Le texture degli ambienti, a differenza dei modelli dei personaggi, sono povere di dettagli e i caricamenti richiedono del tempo. Questo capitolo è sicuramente un grande passo avanti rispetto a Rune Factory 5 in termini di fluidità delle azioni e dei movimenti, ma un vero salto di qualità è visibile sulla versione per PC (e Switch 2). Alcuni elementi di gioco, come abitanti e mostri negli spazi aperti, richiedono alcuni secondi per apparire. Purtroppo anche alcuni momenti cinematici, dove la qualità delle animazioni è maggiore, vengono caricati più lentamente, risultando spesso poco fluidi. I colori e soprattutto i paesaggi tradizionali della natura giapponese, rendono le ambientazioni magnifiche, ma comunque molto indietro rispetto ad altri titoli simili.
Il mondo di Azuma deve molto del suo fascino al fantastico doppiaggio che accompagna quasi tutti i dialoghi tra i personaggi, con tante cutscene dinamiche e ricche di humor. Disponibile sia in inglese che in giapponese, il voice over crea una dimensione ancora più profonda nel descrivere i caratteri e le interazioni. Molto varie anche le battute dette durante le esplorazioni dei dungeon, con addirittura alcuni personaggi che dialogano tra loro. La lingua italiana non è purtroppo disponibile per questo titolo.

Sviluppato da Marvelous, Rune Factory: Guardians of Azuma è dunque uno spin-off della serie principale: questo significa che alcune parti del gameplay sono differenti e vanno considerate in quanto tali. Vedremo soprattutto una generale semplificazione della componente crafting e del farming, a vantaggio del nuovo elemento gestionale introdotto. Nei panni di Kaguya o Subaru, due Earth Dancer senza memorie, vi ritroverete nella splendida terra di Azuma, chiaramente ispirata al Sol Levante. Una grande catastrofe ha però stravolto l’ecosistema: le rune sono scomparse e le divinità tutelari sono fuggite. Toccherà a voi rimboccarvi le maniche per risolvere la situazione, aiutando i quattro villaggi ed esplorando i vari dungeon, sconfiggendo i mostri che minacciano la vita degli abitanti.

Un cast di personaggi variegato vi aspetta in Guardians of Azuma!
Un cast di personaggi variegato vi aspetta in Guardians of Azuma. Come da tradizione, potrete corteggiare alcuni abitanti (ormai senza distinzione in base al genere) e sviluppare con loro un legame profondo. Ci sono ben 16 candidati al matrimonio, tra cui anche le divinità e il protagonista che non avete scelto. Avrete la possibilità di farveli amici con un nuovo sistema chiamato Hang out. Ogni giorno, infatti, parlando con loro potrete sbloccare alcune azioni che aumenteranno i punti legame: non dovrete più solo offrire dei regali adatti (come in tutti i capitoli precedenti), ma sarà anche possibile proporre una gita al mare, una cena assieme al ristorante e tanto altro. Tutte queste scelte vi faranno guadagnare punti legame, necessari per potenziare gli abitanti in combattimento e per iniziare una possibile romance. Si tratta probabilmente di una delle più interessanti novità.
Nonostante l’assenza di ritratti 2D, questa fase di interazione è ben accompagnata da modelli 3D ricchi di espressività, rafforzando la parte dating in stile visual novel del titolo. Tutti i dialoghi principali sono doppiati ed è un piacere osservare tutti i caratteri differenti e le piccole manie dei personaggi. Inoltre, se dopo il matrimonio vi domanderete come sarebbe stata la vita con un altro abitante, nessun problema! La modalità "Destini re-intrecciabili" vi permette di creare una nuova storia d'amore in una dimensione parallela, senza perdere progressi di gioco.
In Guardians of Azuma, le coltivazioni avranno il loro peso (sono la vostra principale fonte di sostentamento), ma la profondità del sistema di farming è stata modificata. Per aggiungere spazio alla parte gestionale, sono state sacrificate molte di quelle dinamiche (come la qualità del terreno e i vari concimi) che rendevano difficile ottenere un raccolto di alto livello. Questa semplificazione del farming può sorprendere i fan della saga, ma è soprattutto il sistema di crafting che è stato stravolto. Mentre negli altri titoli, occorrevano delle ricette e un livello specifico per poter creare un determinato oggetto, adesso è sufficiente avere nel proprio inventario tutti gli ingredienti. Risultato: il crafting perde il suo aspetto di progressione e molte delle ricette ottenute non verranno mai utilizzate (come molti piatti, se non in casi specifici). Per ravvivare l'atmosfera e consolidare i rapporti con i locali, i festival e altri eventi fanno il loro ritorno. Ottimi momenti di socializzazione, ogni villaggio ne avrà di specifici, spesso legati alle attività secondarie o ai frutti del lavoro dei vostri campi.

Ogni strumento divino ha le sue abilità, utili in battaglia o nei campi!
Avanzando nella storia, grazie al vostro carisma, vi ritroverete a dover gestire interi villaggi. Questo lato gestionale è la grande novità del titolo. Le attività da svolgere quotidianamente, come annaffiare, tagliare la legna e raccogliere erbe, potranno essere svolte in questo gioco dagli abitanti, in cambio di denaro. Dovrete quindi organizzarvi per pagare gli abitanti e rivendere i proventi delle loro azioni, comprando nuove strutture e ampliando le zone edificabili. Aumentando il livello dei villaggi, potrete sbloccare nuove strutture e aumentare la felicità di coloro che vi abitano: un villaggio felice vi renderà ben presto ricchi! I parametri da gestire non saranno molti e neanche troppo profondi: avanzando nella storia vi ritroverete ad avere dei villaggi quasi autonomi, dove per avere successo basterà terminare i vari obiettivi del menu.Dovrete scegliere bene la vostra manodopera in base alle attitudini personali, ma sarà sempre meglio fare da sé lavori specifici (come aumentare il livello dei semi o raccogliere determinati ortaggi, soprattutto quelli dorati). Le differenti aree edificabili, sbloccabili avanzando nella storia principale, potranno essere decorate con campi, statue e negozi, come mai prima d’ora in un Rune Factory! Più strutture corrispondono ad aumenti diretti delle statistiche del vostro personaggio in battaglia e sono quindi essenziali per avanzare nella partita.

La cura del proprio orto è una passeggiata grazie alla visione dall'alto.
I combattimenti in Guardians of Azuma hanno un ruolo ancora più importante. Sarà possibile fin da subito avventurarsi in compagnia di tre personaggi a vostra scelta, bilanciando il party in base alle loro classi. Potrete modificare sia il vostro equipaggiamento, sia quello dei vostri compagni, ma avrete il controllo solo del vostro protagonista. Soprattutto per le cure, sarà meglio essere indipendenti! Avanzando nella storia, potrete anche unire dei mostri selvaggi ai vostri ranghi e addirittura utilizzarli come cavalcatura per viaggiare più veloci! Combattendo con voi, i personaggi del vostro party otterranno punti amicizia, ideale per arrivare più velocemente al livello massimo di affinità.Come novità, il vostro protagonista riceverà in dono degli strumenti sacri, utili sia durante il combattimento, che per velocizzare il lavoro quotidiano nei campi. Il ventaglio, ad esempio, potrà lanciare raffiche di vento contro i nemici, ma anche raccogliere gli ortaggi maturi in un colpo solo. Questi oggetti vi aiuteranno anche durante le esplorazioni delle grandi aree di Azuma: potrete sfruttare le correnti d’aria e purificare le varie zone maledette. Queste nuove dinamiche rendono omaggio a Zelda: Breath of the Wild, migliorando rispetto al passato i dungeon e la vostra mobilità nello spazio di gioco. Nel cielo, inoltre, vi aspettano molte isole sospese e potrete raggiungerle a dorso del vostro drago divino Wolby.

Oltre a dungeon e villaggi, potrete esplorare le numerose isole nel cielo di Azuma.
Dal punto di vista grafico, la versione del gioco per Switch 1 è la meno performante tra quelle disponibili. Le texture degli ambienti, a differenza dei modelli dei personaggi, sono povere di dettagli e i caricamenti richiedono del tempo. Questo capitolo è sicuramente un grande passo avanti rispetto a Rune Factory 5 in termini di fluidità delle azioni e dei movimenti, ma un vero salto di qualità è visibile sulla versione per PC (e Switch 2). Alcuni elementi di gioco, come abitanti e mostri negli spazi aperti, richiedono alcuni secondi per apparire. Purtroppo anche alcuni momenti cinematici, dove la qualità delle animazioni è maggiore, vengono caricati più lentamente, risultando spesso poco fluidi. I colori e soprattutto i paesaggi tradizionali della natura giapponese, rendono le ambientazioni magnifiche, ma comunque molto indietro rispetto ad altri titoli simili.
Il mondo di Azuma deve molto del suo fascino al fantastico doppiaggio che accompagna quasi tutti i dialoghi tra i personaggi, con tante cutscene dinamiche e ricche di humor. Disponibile sia in inglese che in giapponese, il voice over crea una dimensione ancora più profonda nel descrivere i caratteri e le interazioni. Molto varie anche le battute dette durante le esplorazioni dei dungeon, con addirittura alcuni personaggi che dialogano tra loro. La lingua italiana non è purtroppo disponibile per questo titolo.
Giudizio finale
Rune Factory: Guardians of Azuma è forse uno dei migliori capitoli della serie. Con un cast di personaggi originale e ben caratterizzato, quattro villaggi da gestire e tanti dungeon da esplorare, le ore di gioco passano velocemente. Il sistema di crafting e farming è stato semplificato, permettendo anche ai nuovi fan di accedervi, ma senza snaturare troppo la serie. Con 16 pretendenti, la parte dating è ancora più incisiva e sarà veramente difficile scegliere chi portare all’altare. Unico lato negativo evidente sono le performance grafiche e i caricamenti, sotto alla media per un titolo di questo calibro.
Versione testata su Nintendo Switch 1.
Versione testata su Nintendo Switch 1.
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Pro
- Un Rune Factory in Giappone!
- Tanti dialoghi interamente doppiati
- Il sistema gestionale è intuitivo
- La parte dating è ancora più interattiva
Contro
- Performance grafiche non sempre all'altezza
- Crafting e farming a volte troppo semplificati
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