Il 25 luglio, una settimana dopo l'inizio delle proiezioni, è apparso un avviso molto duro sull'account X (ex Twitter) di Demon Slayer, contro i caricamenti illegali sul sito ufficiale di "Demon Slayer": "Riprendere film al cinema senza autorizzazione è un reato. Intendiamo adottare misure severe, incluso il ricorso a procedimenti penali, contro gravi violazioni del copyright. Continueremo a prendere le misure appropriate affinché possiate godervi il film al cinema".
『劇場版「鬼滅の刃」無限城編 第一章 猗窩座再来』の盗撮映像がインターネット上に見られます。
— 鬼滅の刃公式 (@kimetsu_off) July 25, 2025
劇場での映画の盗撮行為は犯罪です。
悪質な著作権侵害に対しては、刑事告訴を含む厳正な対処をしていく所存です。
これからも『鬼滅の刃』を映画館で楽しんで頂ける様、適切に対応して参ります。 pic.twitter.com/05xwKO55iF
Tuttavia, i caricamenti illegali non sembrano fermarsi. Non solo vengono pubblicati su X (ex Twitter) e TikTok estratti dal film principale, ma l'intero film viene caricato su siti video in vari paesi come Stati Uniti, Cina, Europa e Medio Oriente. Vengono persino aggiunti sottotitoli in varie lingue, e si possono trovare diversi video con oltre 100.000 visualizzazioni
Per combattere questa minaccia crescente, il Giappone ha deciso di rivolgersi a chi sa il fatto suo nel settore: la Japan Hacker Association, un gruppo di "white hat hacker" che operano completamente nei confini della legge per smantellare le reti di pirateria internazionale.
(Wikipedia)
Il direttore rappresentante della Japan Hacker Association, Takayuki Sugiura, ha spiegato perché degli hacker white hat come i loro vengono reclutati per contrastare la pirateria degli anime a livello internazionale. In una nuova intervista con il magazine on line The Sankei Shimbun, Sugiura afferma che l'associazione riceve richieste dalla CODA, la principale organizzazione anti-pirateria del Giappone. I loro membri indagano quindi sui retroscena e sulle identità dei gestori di siti pirata, il che ha portato a condanne penali effettive.
Come hacker white hat, la Japan Hacker Association opera nei confini della legge. Trovano informazioni trapelate su registri pubblici (attraverso metodi OSINT/Open Source Intelligence), come i dettagli di registrazione quando i siti pirata creano siti web, o perdite di connessione che potrebbero rivelare da dove operano i pirati.
"Costa denaro creare un sito web, quindi deve esserci qualche connessione sociale da qualche parte", dice Sugiura, aggiungendo: "Ci sono sorprendentemente molti operatori che hanno delle falle".
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La Japan Hacker Association supporta CODA dal 2022; un rapporto del Yomiuri Shimbun ha confermato che i metodi sempre più avanzati per eludere il controllo giapponese (come il geoblocking, il domain hopping e il reverse proxying) hanno spinto CODA a rivolgersi all'organizzazione. L'unità è iniziata con cinque membri. All'epoca, Sugiura disse che erano in grado di identificare i gestori di siti di pirateria anime nell'80% dei casi.
Ricordiamo che il Giappone ha iniziato ad applicare leggi più severe sul copyright nel 2020. Negli ultimi anni, alcuni importanti siti di pirateria sono stati chiusi. Alcuni esempi sono i siti KissAnime e KissManga , che offrivano traduzioni in inglese di contenuti piratati e che sono stati chiusi nel 2020.
Fonte: sankei.com
Mi dovrei abbonare a Netflix, Crunchyroll, Disney +, Prime per vedermi tutto?
Penso che non mi sembra normale.
Se trovassero un accordo in modo che posso usufruire di tutti gli anime ad un prezzo accessibile sarebbe un passo.
Non si può fermare la pirateria.
Ma non si sta sempre a dire che la TV è morta e non la vede più nessuno?
Poi i tempi della TV li conosciamo tutti...ora esiste un fandom abituato a vedere la puntata al day One.
Purtroppo però nemmeno la pirateria riesce a far calare gli stipendi dei calciatori, e neanche ad estinguere gli ultrà. 😅
In effetti è da tempo che sospetto che dietro a qualche username si nascondano dei politici reazionari sotto mentite spoglie... 🤣
Comunque no, non è così che funziona.
Fai abbonamenti a rotazione e ti guardi (anche il pregresso) quel che vuoi in quel mese su quel canale.
È un sistema chiaramente insostenibile (difatti era iniziato con prezzi stracciati per poi continuare ad aumentare di prezzo in maniera incontrollata) che infatti pensavo sarebbe servito come una sorta di pubblicità per l'acquisto in digitale (dopotutto è comodo aver accesso a tutto il catalogo per scegliere cosa comprare e conservare), ma poi hanno voluto trasformare in un sistema standalone (portando la gente ad una svalutazione delle opere e ad un consumo usa e getta) il che ha ovviamente fatto alzare i prezzi a tal punto che a volte l'abbonamento ha un costo che è poco meno dell'acquisto stesso, come stare in affitto a 50k all'anno in un alloggio che ne vale 100k, pura follia.
questo altrettanto ovviamente ha provocato un calo di abbonati e un aumento della pirateria (non di tutti ovviamente, io ad esempio sono passato ai manga e videogiochi acquistati, ma considerato che ad esempio per gli anime non c'è quasi possibilità di acquisto tranne per le poche serie che arrivano in formato fisico e che pure i manga sono tutti coperti da drm (anche se facili da rimuovere... Ma lato mio faccio un compromesso che altri magari non fanno) non faccio fatica a pensare che in tanti abbiano fatto questa scelta).
Secondo me insomma la pirateria potrebbe aver ripreso forza per colpa di un sistema di vendita mal fatto. Qualche anno fa era ai minimi grazie al fatto che gli abbonamenti erano molto economici ma in questi anni il sistema non ha portato la gente verso l'acquisto ma verso la dipendenza da abbonamenti
Non c'è nessuna legge che lo impedisce, semplicemente non è più economicamente conveniente.
Se neanche con l'esplosione dei canaliTV per via del digitale terrestre sono tornati in massa il motivo è semplicemente quello, a meno di non credere ad una lobby anti-anime che controlla tutti i palinsesti.
Scusa ma come fai i calcoli per arrivare a quel risultato?
Si forse se ti interessa 1 serie anime al semestre o al trimestre il costo dell'abbonamento sarà uguale o simile all'acquisto (sempre se possibile) di quella serie.
Ma è ovvio che un abbonamento ha senso soltanto se ne usufruisci in quantità non per vedere 1 singola cosa.
A momenti persino l'abbonamento mensile ad un servizio streaming costa meno di 1 biglietto al cinema...
ovvio che lo streaming se usato moltissimo possa compensare ma sulla quantità non sulla qualità. L'idea dovrebbe essere che uno guarda/legge 10-20 serie e se ne compra un paio. In questo senso lo streaming dovrebbe costare molto meno o addirittura essere gratuito con pubblicità visto che funziona come una pubblicità per l'acquisto. Al contrario al momento costa un sacco e non ti lascia assolutamente nulla.
Mentre gli stessi soldi spesi in un acquisto ti lasciano quell'acquisto a vita.
Secondo me 12€ l'anno è il massimo che dovrebbe costare un abbonamento e comunque sempre abbinato ad una disponibilità per l'acquisto drm free, altrimenti pure 12€ annui sono troppi.
Al contrario un acquisto drm free vale molto di più, se al momento 4€ per un volumetto medio in digitale con drm sono persin troppi, pagherei senza batter ciglio 5-6€ per la versione drm free (tolgo giusto 1-2 euro rispetto al cartaceo da 7€ perché non c'è rivendita)
Un abbonamento a crunchy costa 65 l'anno.
Parliamo di 1 euro a episodio per una diciamo 5 serie da 12-13ep
Praticamente 1 a stagione + 1 extra.
Mi sembrano poche (a leggere gli "interessi" ad ogni piano stagionale qui su animeclick dove quasi sempre ci sono numeri ben più alti) e sempre che veramente si riescano ad acquistare a 1 euro ad episodio.
Questo è il valore che hanno per te gli anime? Poi stiamo qui a parlare di qualità e di forma d'arte....
Tra l' altro ricordo che i siti di cui si parlava sopra non fanno nulla se non rubare i video e metterli sulla loro piattaforma. Non subbano, non doppiano, scaricano e basta. Illegalmente.
Ti correggo su due cose:
1. Questo per me è il valore che ha lo streaming (quasi nullo), non gli anime in generale. Se ci fosse un servizio di vendita di anime in versione digitale drm-free valuterei... ma visto che non esiste ho fatto l'esempio di un volumetto manga in digitale oggi con drm e quanto lo pagherei drm-free.
Dopotutto non vedo cosa ci sia di strano, lo streaming non è un acquisto permanente, è un affitto, ovvio che valga pochissimo
2. Mai detto di usare alcun sito illegale, rileggi e ti accorgerai che la mia prima frase è stata "Sempre stato contrario alla pirateria". Ho solo scritto che al momento ha fatto più danni il sistema streaming che la pirateria in se. A scanso di equivoci lo ripeto: io sono contrario alla pirateria, anche se i siti legali che vendono anime attualmente non esistono (il che è tutto dire visto che sarebbe la scusa perfetta per giustificare la pirateria, ma non lo faccio comunque).
Se è per questo (e se esiste ancora) c'è l'annuale da 40€ annui che costa ancora meno.
Non è quello il problema.
Per anni pensavo servisse come punto di partenza per iniziare la vendita in digitale quindi ho supportato la cosa, ma sono 40€ buttati visto che alimenta solo il sistema streaming (e sono convinto che pian piano il costo si alzerà come gli altri siti streaming, d'altronde il prezzo in realtà si è già alzato visto che fino a qualche anno fa crunchyroll era disponibile anche gratuito con pubblicità e di recente hanno anche tolto i commenti quindi sono pure diminuiti i servizi che offre).
Io non voglio finanziare un sistema che non mi piace e che non voglio prosperi.
Finanzierò solo una piattaforma di vendita anime in digitale drm-free (o, se come per i manga uscirà qualcosa con drm facile da rimuovere chiuderò momentaneamente un occhio fin quando nascerà qualcosa di meglio o smetterò nuovamente di acquistare se il drm peggiorasse), non ho più intenzione di scendere a compromessi.
Ho aumentato i miei acquisti musicali su qobuz (musica drm-free in alta qualità), su gog (videogiochi drm-free) e su kobo (drm removibile sui manga, drm-free per alcuni ebook) e continuerò in questo modo finché non ci sarà un'alternativa anche lato anime.
Lo streaming non lo finanzierò mai più, va contro i miei valori.
Io voglio poter fare un acquisto e poterne fare un backup, altrimenti non lo sento mio, e se non lo sento mio non ha senso fruirne.
L'unica eccezione è il cinema ma solo perché in quel caso più che il film è l'esperienza che pago... quella di andare a mangiare mentre guardo, con i miei amici o da solo, un film sul grande schermo... qualcosa che a casa non posso fare.
Chiedo per mia ignoranza. Come mai i giapponesei si lamentano se all'estero guardano il film illegalmente? Dovrebbe lamentarsi chi compra i diritti in Italia che vede ridursi i ricavi della proiezione. I giapponesi, oltre ai diritti dell'opera, prendono anche una percentuale in base ai ricavi? Grazie a chi mi chiarisce questa cosa.
Un tempo era in parte così, ma oggi non più. Considera che la serie è co-prodotta e distribuita in Giappone da Aniplex (che è Sony) e questo film è distribuito in occidente direttamente da Sony e Crunchyroll (che è Sony). Poi questi video possono essere fruiti dai giapponesi stessi.
Il problema è che con certi prodotti se non li vedi il giorno stesso dell'uscita non puoi nemmeno usare Instagram o Facebook che ti ritrovi sommerso di spoiler. Aspettare mesi per determinati prodotti è impossibile. Le date d'uscita devono essere simultanee per tutti.
Da quanto ne so l'uscita simultanea è difficile perché in occidente fare uscire un grosso film a fine luglio non è proprio una buona idea, quindi è un po' inevitabile (ma potrei sbagliare).
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