Oggigiorno si criticano spesso la riluttanza delle case produttrici a finanziare progetti differenti e correre rischi: rimanere nella comfort zone è diventata la prassi. Ma cosa succede quando il rischio viene corso e non paga?
È Remedy la vittima che risponde a questo quesito, la casa che ha dato i natali alle saghe di Max Payne e Alan Wake. Nel mese di giugno ha infatti pubblicato FBC: Firebreak, gioco multiplayer ambientato nell'universo di Control e venduto a prezzo budget, decisamente diverso dalle solite produzioni dello studio. Purtroppo, la situazione gli si è rivoltata contro.
È Remedy la vittima che risponde a questo quesito, la casa che ha dato i natali alle saghe di Max Payne e Alan Wake. Nel mese di giugno ha infatti pubblicato FBC: Firebreak, gioco multiplayer ambientato nell'universo di Control e venduto a prezzo budget, decisamente diverso dalle solite produzioni dello studio. Purtroppo, la situazione gli si è rivoltata contro.

Il 29 ottobre la compagnia pubblicherà il suo report finanziario attuale, ma non ha voluto indorare la pillola e ha comunicato già in questi giorni che "Il lancio di FBC: Firebreak è stato al di sotto sotto delle aspettative". Nel report si legge inoltre che "Nonostante l'aumento dei giocatori e delle vendite dopo il primo grande aggiornamento rilasciato il 29 settembre, le vendite non hanno raggiunto gli obiettivi interni di Remedy".
A causa della situazione, la compagnia si troverà a dover far fronte a una svalutazione contabile pari a ben 14,9 milioni di euro, pari sostanzialmente a tutti i costi di sviluppo e distribuzione del gioco; inoltre all'inizio dell'anno la compagnia aveva preventivato un aumento dei profitti rispetto al 2024, mentre ora si stima che i profitti saranno "In negativo e inferiori al 2024".
Se si considera che la compagnia ha iniziato a ricevere profitti effettivi dalle vendite di Alan Wake II solamente alla fine del 2024 (un anno dopo la sua uscita), sembra che la situazione economica dello studio non sia proprio rosea (sebbene il CEO Tero Virtala non ha menzionato rallentamenti nella creazione dei due remake di Max Payne attualmente in lavorazione).
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Fonti consultate:
PC Gamer
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Questo è l'ennesimo flop multi-player in pochi mesi. La gente non vuole questo tipo di giochi ma esperienze single player con un ottima storia, come è appunto Control o Alan Wake.
Chissà perché la maggior parte delle grosse software house siano convinte che i multi-player possano andare bene.
Non è proprio così; ci sono 2 tipi di giocatori: quelli che descrivi tu, e quelli che giocano principalmente i multi-player, ma solo determinati multi-player (tipo FC, CoD,LoL,WoW,...).
Il punto è che il cliente multi-player in media vuole solo il suo abbonamento per fare le medesime cose, ma aggiornate.
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