Lo scorso 14 novembre è uscita la versione per Nintendo Switch 1 e 2 di Dragon Ball Sparking! ZERO, l'ultimo gioco di combattimento sviluppato da Spike Chunsoft e ambientato nel mondo creato dal maestro Toriyama. Il gioco, originariamente uscito nell'ottobre 2024 per PlayStation 5, PC tramite Steam e Xbox Series X/S, aveva riscosso molto successo, ma anche suscitato alcune critiche (potete trovare qui la nostra recensione). Ora, finalmente anche i possessori della console Nintendo potranno provare l'emozione dei combattimenti tra Saiyan. Ma l'attesa ne sarà valsa la pena? Scopriamolo insieme in questa recensione.

La fama di Dragon Ball è indiscussa e fin dagli anni '80, prima in Giappone e poi in Occidente, sono stati pubblicati videogiochi che hanno sfruttato la sua popolarità. Alcuni sono entrati nei ricordi della nostra infanzia e alcune serie, come i picchiaduro Budokai e Xenoverse, sono riuscite a riproporsi, rinnovandosi col tempo e attirando l'attenzione di pubblico e critica.
La serie Budokai Tenkaichi di Bandai Namco iniziò nel lontano 2005 con il primo capitolo, Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi. Focalizzata sui combattimenti in arene, con potenti tecniche e differenti modalità, la serie è entrata fin dall'inizio nei cuori dei giocatori di tutto il mondo. Da allora, altri tre capitoli sono usciti fino ad oggi e Dragon Ball Sparking! Zero è il sequel di Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 3, uscito nel 2007. Una particolarità accompagna questo nuovo picchiaduro: il nome originale in giapponese è proprio Sparking e, come è successo con la saga di Yakuza: Like a Dragon, anche in questo caso è stato deciso di proporre al pubblico il titolo originale. Un rebranding che ringiovanisce e internazionalizza la saga.

Il combattimento è sicuramente il punto di forza del gioco (e meno male!): un sistema estremamente simile ai Tenkaichi passati, facile da imparare all'inizio ma difficile da padroneggiare completamente. Trattandosi di un picchiaduro ad arena 3D, durante le battaglie potrete muovervi in tutte le direzioni, comprese le battaglie aeree che hanno reso immortale la saga, molto belle da vedere, ma anche quelle acquatiche. Imparare a concatenare diversi attacchi semplici, inseguimenti fulminei e Ki blast super potenti è la parte più riuscita del gioco e non annoia.
In Sparking! Zero ogni personaggio ha i suoi attacchi di base e quelli speciali: nonostante i controlli siano gli stessi per tutti i lottatori, la varietà da questo punto sicuramente non manca. Alcuni personaggi, inoltre, avranno attacchi specifici al loro ruolo nella saga, per cui nel centinaio di guerrieri disponibili, la varietà si gioca anche sul lato tecnico. Padroneggiare gli attacchi speciali Ki blast sarà la chiave della vittoria. In più gli ambienti sono distruttibili e prenderanno danni tanto quanto il vostro avversario (o voi!). I personaggi, infatti, man mano che la battaglia avanza, mostrano ferite e costumi che si rovinano, come negli altri capitoli della serie.

Tra le varie modalità di Sparking! Zero, spicca la modalità "Episodio Battaglia", l'unica modalità storia del titolo. Numerosi dialoghi e alcuni video costelleranno le sfide e potrete rivivere le gesta della saga dal punto di vista di otto personaggi: Son Goku, Vegeta, Son Gohan, Piccolo, Trunks del futuro, Son Goku Black, Freezer e Jiren. Ideali per chi vuole ripassare la storia, questi episodi offrono anche la possibilità di piccole deviazioni: a seconda delle vostre scelte, potrete vivere delle sequenze non presenti nella storia originale, ma che purtroppo non hanno mai un’incisività tale da renderle memorabili. Ad esempio, cosa sarebbe successo se Goku avesse battuto Cell invece di lasciare il campo a Gohan?
Alcune parti della storia sono doppiate e animate, mentre per la maggior parte si tratta di frame statici con didascalie, nulla di rivoluzionario e che ricalca la versione animata. Una mappa permette di visualizzare le varie saghe e gli episodi giocabili, a seconda del personaggio scelto. Purtroppo, non sono presenti episodi della serie originale di Dragon Ball e quella di Dragon Ball GT e molto del contenuto è dedicato alle serie più recenti, come Super o Daima, grazie al secondo DLC.


Battaglie e tornei vi faranno ottenere gli Zeni, la moneta del gioco, con i quali potrete fare acquisti nel negozio di Bulma (che continuerà a parlare e lamentarsi nel mentre): vi aspettano nuovi guerrieri, skin, linee di dialogo e tanti brani musicali da sbloccare.

Il gioco è completamente tradotto in italiano e avrete la possibilità di scelta tra le voci giapponesi e quelle inglesi (per la maggior parte, si tratta degli doppiatori originali). La difficoltà del gioco, che era stata una delle problematiche più criticate all'uscita del gioco, è stata un poco ricalibrata. Battaglie canonicamente difficili (come quella contro Vegeta), rimangono complesse, ma siamo lontani dai picchi di difficoltà frustranti del gioco al suo rilascio (con mosse imparabili e contrattacchi quasi impossibili). I menù consentono di attivare numerose opzioni grafiche e di accessibilità, come il battle assist o il guard assist, che facilitano i combattimenti.

La fama di Dragon Ball è indiscussa e fin dagli anni '80, prima in Giappone e poi in Occidente, sono stati pubblicati videogiochi che hanno sfruttato la sua popolarità. Alcuni sono entrati nei ricordi della nostra infanzia e alcune serie, come i picchiaduro Budokai e Xenoverse, sono riuscite a riproporsi, rinnovandosi col tempo e attirando l'attenzione di pubblico e critica.
La serie Budokai Tenkaichi di Bandai Namco iniziò nel lontano 2005 con il primo capitolo, Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi. Focalizzata sui combattimenti in arene, con potenti tecniche e differenti modalità, la serie è entrata fin dall'inizio nei cuori dei giocatori di tutto il mondo. Da allora, altri tre capitoli sono usciti fino ad oggi e Dragon Ball Sparking! Zero è il sequel di Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 3, uscito nel 2007. Una particolarità accompagna questo nuovo picchiaduro: il nome originale in giapponese è proprio Sparking e, come è successo con la saga di Yakuza: Like a Dragon, anche in questo caso è stato deciso di proporre al pubblico il titolo originale. Un rebranding che ringiovanisce e internazionalizza la saga.

Rivedere Goku in azione è sempre una gioia!
All'inizio di Sparking! Zero verrete sommersi dai menù di gioco: tante modalità si susseguono, tra tornei, storia e personalizzazione. Non è facile orientarsi e anche dopo tante ore di gioco, la densità di sottomenù per accedere a differenti pagine rimane un po' frustrante. Dopo un breve ma intenso tutorial, in cui vengono introdotte tutte le tecniche principali e le varie schivate, potrete accedere alle varie modalità di gioco.Il combattimento è sicuramente il punto di forza del gioco (e meno male!): un sistema estremamente simile ai Tenkaichi passati, facile da imparare all'inizio ma difficile da padroneggiare completamente. Trattandosi di un picchiaduro ad arena 3D, durante le battaglie potrete muovervi in tutte le direzioni, comprese le battaglie aeree che hanno reso immortale la saga, molto belle da vedere, ma anche quelle acquatiche. Imparare a concatenare diversi attacchi semplici, inseguimenti fulminei e Ki blast super potenti è la parte più riuscita del gioco e non annoia.
In Sparking! Zero ogni personaggio ha i suoi attacchi di base e quelli speciali: nonostante i controlli siano gli stessi per tutti i lottatori, la varietà da questo punto sicuramente non manca. Alcuni personaggi, inoltre, avranno attacchi specifici al loro ruolo nella saga, per cui nel centinaio di guerrieri disponibili, la varietà si gioca anche sul lato tecnico. Padroneggiare gli attacchi speciali Ki blast sarà la chiave della vittoria. In più gli ambienti sono distruttibili e prenderanno danni tanto quanto il vostro avversario (o voi!). I personaggi, infatti, man mano che la battaglia avanza, mostrano ferite e costumi che si rovinano, come negli altri capitoli della serie.

Rivivete i momenti più emozionanti della saga (con piccole deviazioni!)
Più di 100 personaggi (nelle loro differenti forme) sono disponibili fin da subito; col tempo potrete sbloccarne altri tramite il negozio e i contenuti legati alla storia e agli obiettivi. Vi aspetta un totale di 180 lottatori, un roster decisamente variegato. Anche se potrete creare dei team di 5 personaggi, i combattimenti saranno sempre 1 contro 1. La totale assenza di combattimenti contro avversari multipli è una delle differenze maggiori con Dragon Ball Xenoverse.Tra le varie modalità di Sparking! Zero, spicca la modalità "Episodio Battaglia", l'unica modalità storia del titolo. Numerosi dialoghi e alcuni video costelleranno le sfide e potrete rivivere le gesta della saga dal punto di vista di otto personaggi: Son Goku, Vegeta, Son Gohan, Piccolo, Trunks del futuro, Son Goku Black, Freezer e Jiren. Ideali per chi vuole ripassare la storia, questi episodi offrono anche la possibilità di piccole deviazioni: a seconda delle vostre scelte, potrete vivere delle sequenze non presenti nella storia originale, ma che purtroppo non hanno mai un’incisività tale da renderle memorabili. Ad esempio, cosa sarebbe successo se Goku avesse battuto Cell invece di lasciare il campo a Gohan?
Alcune parti della storia sono doppiate e animate, mentre per la maggior parte si tratta di frame statici con didascalie, nulla di rivoluzionario e che ricalca la versione animata. Una mappa permette di visualizzare le varie saghe e gli episodi giocabili, a seconda del personaggio scelto. Purtroppo, non sono presenti episodi della serie originale di Dragon Ball e quella di Dragon Ball GT e molto del contenuto è dedicato alle serie più recenti, come Super o Daima, grazie al secondo DLC.

La scelta dei personaggi è veramente ampia
Il combattimento personalizzato è una delle esclusive di questo titolo: un vero gioiello. Questa modalità permette di creare degli scenari ad alta tensione come nella serie originale, grazie alle molteplici opzioni che potrete attivare. Ad esempio, potrete scegliere se rafforzare i nemici dopo un certo tempo di lotta oppure garantire la vittoria dopo la sconfitta di un personaggio in particolare. Ideale per coloro che vogliono determinare tutti gli elementi dello scontro, contiene però anche una serie di sfide già programmate per testare le varie possibilità. La possibilità di selezionare effetti e penalità all’interno di una battaglia è molto stimolante, soprattutto durante le prime partite: diventare scenografi di battaglie richiede pazienza ma porta i suoi frutti. Inoltre, potrete vedere e scambiare scenari con giocatori da tutto il mondo, per testare veramente i limiti della modalità.
Potrete usare molte tecniche speciali, come la Super Kamehameha
La terza modalità di Sparking! Zero è quella del torneo: potrete infatti organizzare delle lotte fra differenti personaggi per vedere chi scalerà la cima e otterrà la vittoria. Due tipologie di tornei sono disponibili: quelli online, in cui potrete sfidare giocatori da tutto il mondo, e quelli locali, dove potrete scegliere se scontrarvi contro la CPU oppure contro i vostri amici. Si tratta, purtroppo, dell’unica modalità “cooperativa” locale proposta dal gioco, limitando così l’esperienza per chi volesse giocare con amici e parenti sullo stesso divano di casa. Per fortuna, molteplici scenari sono disponibili anche in co-op locale, a differenza di quanto era accaduto al rilascio del gioco. Ogni torneo avrà le sue regole e la personalizzazione delle scelte è veramente ottima. Per le modalità online, invece, uno dei problemi principali potrà diventare la mancanza di giocatori attivi, vista l'assenza di crossplay con le altre console e con la versione Switch 1.Battaglie e tornei vi faranno ottenere gli Zeni, la moneta del gioco, con i quali potrete fare acquisti nel negozio di Bulma (che continuerà a parlare e lamentarsi nel mentre): vi aspettano nuovi guerrieri, skin, linee di dialogo e tanti brani musicali da sbloccare.

I modelli dei personaggi sono di ottima qualità, anche in combattimento
Questa versione per Nintendo Switch 1 e 2 esce a quasi un'anno a distanza dall'originale, che spiccava per i suoi 60 fps e la qualità della grafica, soprattutto durante i rapidi scambi di colpi dei combattimenti. Come è ben noto, uno dei punti deboli delle console Nintendo è proprio il lato grafico e ci si può chiedere se giocare sulla Switch a Sparking! Zero sia una buona idea. Mentre non posso consigliare la versione Switch 1 (potete trovare molti video che paragonano i tre schermi e chiaramente la Switch 1 non regge il confronto), la qualità sulla Switch 2 è soprendentemente buona. Gli sviluppatori hanno deciso di abbassare gli fps a 30 al secondo, ma che riescono a rimanere stabili durate le partite e ai quali ci si abitua dopo una decina di minuti. Con 810p dinamici in modalità docked o portatile, avrete inoltre la possibilità di attivare l'HDR. La qualità dei modelli è quasi la stessa della versione PlayStation, mentre alcune scene e texture (soprattutto video) sono un po' sgranate. Si tratta insomma di un porting accettabile, ma non eccelso, soprattutto per il prezzo di lancio del gioco. Un altro difetto: la conformazione dei Joy-Con della Switch 2 rende un po' difficile il teletrasporto con la combinazione di tasti Y+B, ma nulla che rovini l'esperienza di gioco.Il gioco è completamente tradotto in italiano e avrete la possibilità di scelta tra le voci giapponesi e quelle inglesi (per la maggior parte, si tratta degli doppiatori originali). La difficoltà del gioco, che era stata una delle problematiche più criticate all'uscita del gioco, è stata un poco ricalibrata. Battaglie canonicamente difficili (come quella contro Vegeta), rimangono complesse, ma siamo lontani dai picchi di difficoltà frustranti del gioco al suo rilascio (con mosse imparabili e contrattacchi quasi impossibili). I menù consentono di attivare numerose opzioni grafiche e di accessibilità, come il battle assist o il guard assist, che facilitano i combattimenti.
Conclusioni finali
Dragon Ball Sparking! ZERO continua l’eredità della serie di picchiaduro Budokai Tenkaichi con un capitolo che offre tanti contenuti e un cast incredibile, al passo con le ultime serie (come Super). Le modalità di battaglia offrono un livello di sfida notevole, mentre la storia permette di rivivere i momenti salienti della saga, con piccole derive originali. Purtroppo, il porting per la Switch 2, nonostante i 30 FPS fissi e la cura dei modelli dei personaggi, non convince se paragonato alla grafica delle altre console, che rimane la migliore. La personalizzazione è forse la parola-chiave dietro questo gioco, grazie alle numerose opzioni che rendono il gioco ideale a qualsiasi tipo di pubblico.
Versione testata su Nintendo Switch 2.
Versione testata su Nintendo Switch 2.
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Se la recensione vi ha colpito, ricordatevi che potete trovare Dragon Ball Sparking! ZERO come sempre in forte sconto su Instant Gaming.
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Pro
- Roster incredibile
- Graficamente meglio del previsto...
- Tanta personalizzazione
Contro
- Modalità storia lineare
- ...ma gira a 30 fps
- Non c'è il crossplay












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