Samurai Champloo sembra promettere decisamente bene. Dal punto di vista artistico è realizzato in modo lodevole, con l’intenzione di proporre qualche innovazione. Watanabe sembra puntare, seguendo la scia di Cowboy Bebop, alla commistione di generi diversi e lontani fra di loro. Quindi non stupisce nemmeno poi molto il trovarci di fronte ad un titolo di samurai accompagnato da musiche hip hop. Il sonoro sembra essere stato studiato con molta meticolosità, e personalmente il risultato finale mi piace un bel po’.

I restanti aspetti sono ugualmente curati: i due protagonisti sono molto “cool” e le scene d’azione sono realizzate benissimo (coloro che hanno seguito Cowboy Bebop sanno quanto Watanabe sia bravo a creare sequenze dinamiche e spettacolari). La regia propone un paio di trovate molto simpatiche, che tuttavia non vi voglio svelare. Sono comunque legate allo stile musicale scelto…

La trama non sembra offrire spunti particolarmente interessanti, ma questo primo episodio sembra più una dimostrazione tecnica che il vero inizio dell’anime. Sono quindi curioso di vedere i prossimi episodi :-)


Dal primo episodio poco si evince su dove voglia andare a parare l’autore. Un maestro di spada e un samurai vagabondo finiscono nella stessa città e nell’aiutare, in modo interessato, alcune persone che stavano subendo dei soprusi, finiscono nei guai. Inoltre si incontrano e, lasciando perdere i relativi problemi, iniziano a lottare tra di loro e finiscono entrambi catturati e condannati a morte…


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