L'editore giapponese Shueisha e la compagnia d’animazione A.P.P.P. hanno rimosso alcune immagini dal manga e l'anime di JoJo's Bizarre Adventure, in Italia Le bizzarre avventure di JoJo, dopo molte proteste diffuse online da parte del pubblico musulmano. In particolare, sotto i riflettori, una scena nel sesto episodio dell'anime intitolato “The Mist of Vengeance” (“Le nebbie della vendetta”) che mostra il cattivo principale, Dio Brando, che progetta di uccidere il protagonista Jotaro Kujo mentre legge le pagine del Corano, il principale testo sacro dell'Islam.

La scena originale del manga, in realtà, presenta un libro con caratteri illeggibili, ma nella trasposizione animata sono invece state riprodotte più accuratamente alcune pagine tratte dal testo.

L'agenzia nipponica Kyodo News riporta che Sheikh Abdul Hamid Al-Atrash, presidente del Fatwa Committee all'Università Al-Azhar del Cairo, ha dichiarato che “la scena mostra i musulmani come terroristi”.

Giovedì, Shueisha ha pubblicato un estratto in giapponese sulla questione e una lettera in inglese rivolta ai “lettori musulmani di JoJo's Bizarre Adventure”.
In entrambi i documenti Shueisha e A.P.P.P. spiegano che gli animatori hanno aggiunto i testi arabi al libro per centrare meglio l’ambientazione araba della vicenda, ma le scritte sarebbero state introdotte senza sapere che effettivamente appartenessero al Corano. Inoltre, ammettono di non aver realmente mai dato peso alla questione, finora, e spiegano che l'autore del manga era all’oscuro delle aggiunte degli animatori. La dichiarazione specifica anche che la storia è ovviamente di fantasia e non intende raffigurare l'Islam o i musulmani, e allega pubbliche scuse per l'incidente.

Le due società assicurano anche di rivedere il manga originale e l'intera serie OAV per eliminare altre eventuali scene che possano risultare offensive: non saranno stampate nuove copie senza riparare simili eventuali errori.

Da notare che il manga risale al 1987 e che la serie OAV è del 2001.

Un caso simile, seppur con conseguenze ben peggiori, risale al 2005, quando il quotidiano danese Jyllands-Posten pubblicò 12 vignette raffiguranti il profeta Maometto, giudicate blasfeme dal mondo musulmano. Le proteste portarono a sommosse e disordini che furono causa di un centinaio di morti nei paesi del Medio Oriente.

Fonte: Anime News Network.