Vi proponiamo di seguito la traduzione di un interessante e controverso articolo dello scrittore Brian Alexander pubblicato sul sito americano MSNBC Interactive e intitolato «Anime erotic subculture goes mainstream».
L’autore analizza l'effetto della diffusione di manga e anime negli USA e l'influenza della costante crescita del fenomeno otaku, prendendo in esame un aspetto piuttosto controverso, quello della sessualità.
» Chiunque dubiti della rapida crescita della cultura erotica giapponese importata negli USA dovrebbe passare un po' di tempo a giocare con un vibratore di Hello Kitty leggendo un manga pornografico dei Pokémon disegnato da fan o visitando un maid cafè (ora disponibile vicino a Los Angeles o in Canada) dove le cameriere sono tutte vestite in costume, per capire che non si tratta più di una cultura di nicchia.
E' un buon argomento da trattare, basandosi solo su questi personaggi, ci stiamo tutti “trasformando in giapponesi”, come diceva una canzone degli anni 80 - specialmente dal punto di vista sessuale.
Questi cartoni, personaggi con scopi sessuali, sono tutti parte della cultura otaku. Otaku è una parola giapponese che si è evoluta dal significato di “persona solitaria affascinata dalla tecnologia” a quello di fan devoto interessato all'animazione giapponese (anime), ai manga (fumetti), agli hentai (fumetti erotici) e a qualunque altra cosa derivi dai fumetti.
Come mostra la recente collaborazione nella moda tra lo stilista Marc Jacobs e l'artista giapponese Takashi Murakami, la cultura nipponica si è radicata all'interno della principale corrente culturale americana.
Quando ebbe inizio la conversione verso la cultura giapponese, a metà degli anni 90 la maggior parte degli appassionati era composta da giovani asiatici mentre oggi, dice il trentaduenne esperto di otaku Lawrence Eng, “adesso, almeno il 50% è formato da donne, e la composizione è più diversificata che mai”.
All'interno del regno della cultura otaku, tutto ciò che è carino viene feticizzato (tra cui anche i giochi erotici di Hello Kitty), e i generi vengono spesso distorti o dissolti del tutto. Donne vengono penetrate da tentacoli e ragazze in abiti scolastici succinti salvano il mondo, gli uomini, d'altra parte, sono spesso adoratori di statuette raffiguranti personaggi sexy.
Certamente non tutti gli anime e i manga hanno dei contenuti sessuali così espliciti, molti sono per ragazzi e anche quelli per adulti spesso non sono più erotici di Wonder Woman (che rappresenta la fantasia della “dominatrice”).
Altri, invece, sessualmente espliciti e suggestivi come Gurren Lagann e Legend of the Overfiend, trovano un pubblico di adulti americani attratti dall'allegro clima post-umano e dalla sfocata moralità presenti nel genere.
“L'appeal della cultura pop giapponese è che rappresenta una zona franca per la morale”, dice Patric Macias, editore capo di Otaku USA, rivista bimestrale con circa 60.000 lettori, “l'idea di buono/cattivo, giusto/sbagliato, questo dualismo non è presente”.
Mentre gli anime per adulti possono essere affascinanti perché spingono ai margini della realtà, c'è un enorme potenziale di fraintendimento a causa di alcuni estremismi come il caso delle lolicon, che coinvolge giovani ragazze in situazioni erotiche.
“Quando abbiamo visto quelle immagini, ci siamo visti davvero di fronte a un baratro”. Spiegare l'interesse per le lolicon è diventato campo di interesse per alcuni sociologi.
Puo' trovare una spiegazione nel fiorente erotismo, come ipotizzato da alcuni, o come sostiene una sociologa britannica, Sharon Kinsella, può dipendere dal fatto che è “ribelle”.
Kinsella scrive: “Rappresentazioni di deviazioni sessuali e un'incontenibile energia vengono proiettate su giovani ragazze nelle storie dei fumetti per ragazzi... contengono un impulso anticonformista che dà un intenso piacere nel vedere scene di caos sociale, comportamenti scorretti e liberazione sessuale”.
Comunque sia, per un vero otaku, dice Eg, non è pedofilia. “I fan aborrono la visione di certi modelli”, dice, “aborrono la pornografia infantile. Non vogliono essere associati a questo genere di cose”. Per esempio recentemente su una chat lolicon, qualcuno ha postato la copertina di un DVD giapponese che mostrava giovani studentesse di circa otto anni, in uniforme, che mostravano i loro slip sorridendo. La comunità ne è rimasta indignata e ha esortato una severa punizione per gli autori del DVD, sostenendo che c'è una grande e importante differenza tra 2D e 3D.
Molti otaku cercano di trasformare i soggetti a cui si affezionano presenti nei cartoni animati (gli oggetti del loro desiderio presenti nei cartoni animati) in realtà acquistando riproduzioni di personaggi sexy, o di “idol giapponesi, spesso pop star di sesso femminile o modini in bikini”.
Questa può essere la maggiore influenza giapponese sul sesso americano. Nella cultura otaku il sesso è più mutevole e intercambiabile. Il gioco e la fantasia sono più importanti che aver fatto sesso con una persona reale. Per alcuni otaku amore e sesso nel regno degli anime diventano fonte di esperienze più soddisfacenti che nella vita reale, dice Macias.
Tra i fan giapponesi di sesso maschile è simbolo d'onore dire “Non abbiamo bisogno di donne reali, meglio le immagini, loro non hanno niente da ribattere”, aggiunge Macias, “gli americani non sono ancora a questo punto, ma considerando come stanno andando le cose, presto ci saremo”.
I fan americani non arrivano a tanto; ai raduni gli otaku, uomini e donne, socializzano, si danno appuntamenti e, talvolta, si innamorano, diversamente dalla loro lontana controparte giapponese.
Ma in entrambe le culture Eng ritiene che la crescita della popolarità degli otaku sia una reazione positiva ai problemi dell'alienazione globale. La cultura di massa minaccia l'identità individuale, cambia i ruoli generali e “la mancanza di racconti soddisfacenti”.
Macias concorda e ha un piccolo dubbio che gli otaku possano influenzare le attitudini e l’espressione sessuale in USA: “Quando vedete un ragazzo isolato a leggere un manga non sta solo leggendo un fumetto” dice Macias, “ma vi è in corso qualcosa di veramente potente”.
Brian Alexander è l'autore del nuovo libro America Unzipped: In Search of Sex and Satisfaction.
Fonti: MSNBC Interactive, AnimeNation Blog, ANN.
L’autore analizza l'effetto della diffusione di manga e anime negli USA e l'influenza della costante crescita del fenomeno otaku, prendendo in esame un aspetto piuttosto controverso, quello della sessualità.
» Chiunque dubiti della rapida crescita della cultura erotica giapponese importata negli USA dovrebbe passare un po' di tempo a giocare con un vibratore di Hello Kitty leggendo un manga pornografico dei Pokémon disegnato da fan o visitando un maid cafè (ora disponibile vicino a Los Angeles o in Canada) dove le cameriere sono tutte vestite in costume, per capire che non si tratta più di una cultura di nicchia.
E' un buon argomento da trattare, basandosi solo su questi personaggi, ci stiamo tutti “trasformando in giapponesi”, come diceva una canzone degli anni 80 - specialmente dal punto di vista sessuale.
Questi cartoni, personaggi con scopi sessuali, sono tutti parte della cultura otaku. Otaku è una parola giapponese che si è evoluta dal significato di “persona solitaria affascinata dalla tecnologia” a quello di fan devoto interessato all'animazione giapponese (anime), ai manga (fumetti), agli hentai (fumetti erotici) e a qualunque altra cosa derivi dai fumetti.
Come mostra la recente collaborazione nella moda tra lo stilista Marc Jacobs e l'artista giapponese Takashi Murakami, la cultura nipponica si è radicata all'interno della principale corrente culturale americana.
Quando ebbe inizio la conversione verso la cultura giapponese, a metà degli anni 90 la maggior parte degli appassionati era composta da giovani asiatici mentre oggi, dice il trentaduenne esperto di otaku Lawrence Eng, “adesso, almeno il 50% è formato da donne, e la composizione è più diversificata che mai”.

Certamente non tutti gli anime e i manga hanno dei contenuti sessuali così espliciti, molti sono per ragazzi e anche quelli per adulti spesso non sono più erotici di Wonder Woman (che rappresenta la fantasia della “dominatrice”).
Altri, invece, sessualmente espliciti e suggestivi come Gurren Lagann e Legend of the Overfiend, trovano un pubblico di adulti americani attratti dall'allegro clima post-umano e dalla sfocata moralità presenti nel genere.
“L'appeal della cultura pop giapponese è che rappresenta una zona franca per la morale”, dice Patric Macias, editore capo di Otaku USA, rivista bimestrale con circa 60.000 lettori, “l'idea di buono/cattivo, giusto/sbagliato, questo dualismo non è presente”.
Mentre gli anime per adulti possono essere affascinanti perché spingono ai margini della realtà, c'è un enorme potenziale di fraintendimento a causa di alcuni estremismi come il caso delle lolicon, che coinvolge giovani ragazze in situazioni erotiche.
“Quando abbiamo visto quelle immagini, ci siamo visti davvero di fronte a un baratro”. Spiegare l'interesse per le lolicon è diventato campo di interesse per alcuni sociologi.
Puo' trovare una spiegazione nel fiorente erotismo, come ipotizzato da alcuni, o come sostiene una sociologa britannica, Sharon Kinsella, può dipendere dal fatto che è “ribelle”.
Kinsella scrive: “Rappresentazioni di deviazioni sessuali e un'incontenibile energia vengono proiettate su giovani ragazze nelle storie dei fumetti per ragazzi... contengono un impulso anticonformista che dà un intenso piacere nel vedere scene di caos sociale, comportamenti scorretti e liberazione sessuale”.
Comunque sia, per un vero otaku, dice Eg, non è pedofilia. “I fan aborrono la visione di certi modelli”, dice, “aborrono la pornografia infantile. Non vogliono essere associati a questo genere di cose”. Per esempio recentemente su una chat lolicon, qualcuno ha postato la copertina di un DVD giapponese che mostrava giovani studentesse di circa otto anni, in uniforme, che mostravano i loro slip sorridendo. La comunità ne è rimasta indignata e ha esortato una severa punizione per gli autori del DVD, sostenendo che c'è una grande e importante differenza tra 2D e 3D.

Questa può essere la maggiore influenza giapponese sul sesso americano. Nella cultura otaku il sesso è più mutevole e intercambiabile. Il gioco e la fantasia sono più importanti che aver fatto sesso con una persona reale. Per alcuni otaku amore e sesso nel regno degli anime diventano fonte di esperienze più soddisfacenti che nella vita reale, dice Macias.
Tra i fan giapponesi di sesso maschile è simbolo d'onore dire “Non abbiamo bisogno di donne reali, meglio le immagini, loro non hanno niente da ribattere”, aggiunge Macias, “gli americani non sono ancora a questo punto, ma considerando come stanno andando le cose, presto ci saremo”.
I fan americani non arrivano a tanto; ai raduni gli otaku, uomini e donne, socializzano, si danno appuntamenti e, talvolta, si innamorano, diversamente dalla loro lontana controparte giapponese.
Ma in entrambe le culture Eng ritiene che la crescita della popolarità degli otaku sia una reazione positiva ai problemi dell'alienazione globale. La cultura di massa minaccia l'identità individuale, cambia i ruoli generali e “la mancanza di racconti soddisfacenti”.
Macias concorda e ha un piccolo dubbio che gli otaku possano influenzare le attitudini e l’espressione sessuale in USA: “Quando vedete un ragazzo isolato a leggere un manga non sta solo leggendo un fumetto” dice Macias, “ma vi è in corso qualcosa di veramente potente”.
Brian Alexander è l'autore del nuovo libro America Unzipped: In Search of Sex and Satisfaction.
Fonti: MSNBC Interactive, AnimeNation Blog, ANN.
Mi dissocio! Non c'è più religione! Pure hello Kitty! E che dè!! e dove è ..^__________^
Chissà se hanno fatto anche una versione porno di Pingu
Ank'io sono un otaku...ma nn fino a qst punto! XD
Penso ke le immagini hentay siano come dire.. sexy, ma nn arriverei mai a dire di preferirle alle donne (qll vere eheh)!
Quanto mi stanno sulle palle quelli che psicanalizzano qualsiasi cosa. Cosa significa alienazione globale? E da quando le fisse di qualsiasi genere (modellini, gadgettini, vestitini, cretini) aiutano a socializzare e a creare rapporti duraturi? Probabilmente due persone monomanieche, una volta smessi i panni degli intellettualoidi ribelli, si ammazzeranno a vicenda -almeno è quello che spero per il bene dell'umanità, magari usando come arma una statua di doraemon a grandezza naturale (in questo caso ammetto che possa esistere una relazione). Poi uno che legge manga cosa vogliono che sia se non uno che legge manga? Un licantropo? Un potenziale omicida? Un appestato? Un esaltato? Un mistico? Mica è detto che quel qualcosa di veramente potente (lo scettro lunare o la trasformazione in super saiyan di quarto livello? Chissà che sarà mai sta potenza...) valga per tutti. Se tutto il discorso fosse incentrato esclusivamente sugli hentai, allora avrebbe senso (sperando che il ragazzo isolato non scarichi quel qualcosa di potente sulle pareti della sua stanza). Ma un lettore di manga non credo sia diverso da un lettore di libri (sì, vabbe'... non prendete questa frase alla lettera e valente per tutti).
Oddio due o tra cosucce sono state scritte giusto per creare quel sensazionalismo da quattro soldi che di solito usano i giornalisti per aumentare la tiratura delle vendite, ma tutto sommato nulla di eccezionale.
D'altro canto non siamo tutti uguali, alcuni vedono questa nostra "passione" come un sorta di devianza, credo che ormai molti di noi saranno abituati a sentirsi dire pedofilo, maniaco, satanista ecc... non mi scompongo più di tanto di fronte certe cose.
Vorrei lodare Hibiki per avere scovato questo interessante articolo, bravo.
Qualcuno mi spiega questo passaggio?
"Tra i fan giapponesi di sesso maschile è simbolo d'onore dire “Non abbiamo bisogno di donne reali, meglio le immagini, loro non hanno niente da ribattere”"
Ank'io sono un otaku...ma nn fino a qst punto! XD
Penso ke le immagini hentay siano come dire.. sexy, ma nn arriverei mai a dire di preferirle alle donne (qll vere eheh)!
Tu non sei un'otaku sei un wapanese o weabo, cioè un occidentale che si identifica nella cultura giapponese,utilizando come veicolo informativo gli anime ed i manga.
questo è un'attegiamento negativo che si dovrebbe risolvere....
Un'altra imprecisione, Wonder Woman non e' certo un simbolo della donna dominante, bensi' il contrario, casomai una delle primissime icone del bondage.
Se ci sono otaku che si accontentano di donne disegnate, e' perche' non riescono a trovare di meglio, e allora e' sempre la solita storia della volpe che non riesce a prendere l'uva e allora dice che e' acerba.
Gurren Lagan mezzo porno? Beh, sì, forse in america può sembrarlo, visto che per loro il sesso è sempre e comunque male e poi finiscono per vedercelo ovunque...
Ank'io sono un otaku...ma nn fino a qst punto! XD
Penso ke le immagini hentay siano come dire.. sexy, ma nn arriverei mai a dire di preferirle alle donne (qll vere eheh)!
Tu non sei un'otaku sei un wapanese o weabo, cioè un occidentale che si identifica nella cultura giapponese,utilizando come veicolo informativo gli anime ed i manga.
questo è un'attegiamento negativo che si dovrebbe risolvere...."
"A" hai ragione potrei anche essere un wapanese xò il significato di otaku ke ha acquisito l'occidente è: persona la quale passa la maggiorparte del suo tempo libero dedicandosi agli anime, i manga etc. Quindi in virtù di qst posso definirmi otaku ank'io....nn mi sembra un ragionamento contorno XD
Posso capire che il vero OTAKU GIAPPONESE (ad esempio) sia colui ke preferisce le donne su carta a qll vere, io nn potrei mai farlo....forse è qst il significato dell'ultima frase ke hai scritto. Se ho interpretato male ti prego di correggermi
In più, mi pare ridicolo che si cerchi di trovare un lato negativo a tutti i costi sulla giapponesizzazione (ma che roba è?) proprio quando l'america ha imposto per anni i suoi modelli al resto del mondo (nel bene o nel male. Che cosa dovremmo fare? Bruciare le giubbe rosse di Babbo Natale?).
In questo senso, la cosa, puzza pure di preoccupata invasione in campo commerciale.
Mah.
P.S. certo che se questo vede in Gurren lagann un titolo sessualmente esplicito meglio tenerlo lontano da certi altri titoli che mi rischierebbe l'infarto. Non capirò mai il perché chi va a vedere totem fallici ovunque psicanaliizando pure un palo della luce voglia a tutti i costi riversare le sue paranoie in ricerche universali pseudocomplottistiche additando il solito gruppo etnico che rischia d'inglobare la sana (?) maggioranza (??) della popolazione incapace di fiutare il pericolo incombente.
Bello l'intervento di Kenzotenma. Mi sento di condividerlo.
Saluti
Però è verissimo che gli otaku kawaizzano e idolizzano tutto il 2d ma aborrono assolutamente voler comparare disegni con il 3d (o realtà).
Secondo me i maid cafe e il cosplay piace agli otaku solo per il simbolismo nel vedere i proprio amati personaggi rappresentati, non credo per altro.
PS: Approposito fate un bel reportage di Lucca Comics, sopratutto sulla gara di cosplay.
La carta non ti tradisce e non ti critica XD
(p.s. possibile che per inviare sto messaggio devo digitare "tanfo"? O.o)
L'alienazione degli otaku giapponesi è un problema sociale che comunque nel corso degli anni si sta ridimensionando notevolmente (specialmente dopo il boom di "Densha Otoko", grazie al quale il popolo nipponico ha iniziato a guardare gli otaku con occhi diversi)
Oltre questo, io non capisco perché c'è gente orgogliosa di definirsi "otaku"?
Ma sapete chi sono davvero gli otaku? Mi riferisco al significato originale del termine.
Gente totalmente alienata, risucchiata nel loro mondo fatto di divise alla marinara, videogiochi, materiale hentai di qualsiasi genere, ed un attrazione viscerale per il "moe" o il "lolicon" (non sempre per fortuna).
Vita sociale pari allo 0 e totale disinteresse per argomenti legati all'attualità o alla politica.
Lavorano solo per potersi comprare pacchi di gadget legati alla loro serie preferita o l'ultimo action figure della loro amata eroina.
Per non parlare dell'aspetto fisico...
Ragazzi, senza tanti giri di parole: degli SFIGATI cronici!
Vi consiglio di leggere il manga "Otaku club" o di dare un'occhiata al mitico drama "Densha Otoko" per avere un'idea più ampia del vero OTAKU.
Ovviamente è un mio parere, ma non sono d'accordo!!!!
A parte questo, sappiamo tutti la distanza che esiste nella percezione della sessualità tra cultura (e pseudocultura) puritana/w.a.s.p. e cultura (e subcultura) orientale. Aspettiamo una ricerca dell'Università di Tokio sul Superbowl e sulla impellente necessità di infilare l'orrido national anthem in ogni dove, facendolo cantare magari a Giastin Timberleick.
Son andato OT? boh, nel caso chiedo scusa.
Però vorrei ricordare che gli States sono anche il paese dove una stagista si è tenuta per sette anni un vestito sporco di liquido seminale nel freezer... Ed è per questo l'uomo più potente del mondo ha rischiato l'impeachment...
Ciò non toglie che sebbene sia una persona di larghissime vedute, ci sono cose che mi danno tantissimo fastidio (soprattutto un certo sessismo e maschilismo orientale).
“Non abbiamo bisogno di donne reali, meglio le immagini, loro non hanno niente da ribattere”
Ci credo che sono meglio le immagini... nessuna donna urlerebbe di piacere se venisse stuprata o seviziata!
Certe cose posso anche condividerle, ma assolutamente non vedo tutto questo allarmismo.
Gli Otaku sono gente che ha problemi a mio avviso, però il manga è uno dei modi per fuggire dalla realtà. Se non ci fosse stato il manga, l'avrebbero magari evasa drogandosi... quindi magari è piu r4ecuperabile uno che è "drogato di manga".
Inolte non è che la cultura erotica giapponese sta cambiando l'occidente, casomai ha aggiunto perversioni nuove!
Gli americani non vorranno mica sostenere che prima degli anni '90 erano tutti vergini fino al matrimonio...
E poi proprio dagli USA arrivano le peggio schifezze televisive, quindi tacessero e si facessero un esame di cosciena prima.
Anche se come ho detto, alcune parti dell'articolo sono condivisibili.
Dall'altra in giappone c'è tanta gente bravissima che malata non è.
Comunque gli otaku, l'ho visti da vicno, e fanno veramente impressione. Vivono proprio da un'altra parte! O.O
Quindi chi si definisce otaku qui sul sito non pensi che mi stia rivolgendo a loro!
Stiamo messi bene. XD
"Per non parlare dell'aspetto fisico...Ragazzi, senza tanti giri di parole: degli SFIGATI cronici!"
Cosa cavolo centra adesso l'aspetto fisico? E comunque, se una persona non riesce a trovare una ragazza a causa dell'aspetto fisico non e' mica colpa sua!
Mi sembra piu' che normale che, dopo 3000 "NO!" da parte delle ragazze, uno sia portato a pensare che le eroine di anime e manga siano migliori delle donne reali.
Per quanto mi riguarda gli Otaku non sono assolutamente da condannare.
Quelli che invece non sopporto sono proprio quei ragazzi che affermano di essere dei "conquistadores" .... e poi lo sono solo a parole ovviamente! L'Italia ne e' piena. LOL!
Secondo me ci sono diversi livelli di otaku.
Dall'otaku lieve a quello che si isola e che può diventare hikikomori.
Ma l'hikikomori non è per forza otaku.
Aggiungo che il giappone anche se è molto occidentalizzato ha una cultura diversa dalla nostra.
Se non la si comprende e ci si aspetta chissà cosa, se si fanno esperienze negative ecc. è normale che si rimane delusi.
Però se si "Fa di tutta l'erba un fascio" non si è obiettivi.
cosa alludeva? a un potenziale essere pericoloso? o il contrario?
mah...
vabbè comunque questi guardano la pagliuzza negli occhi altrui...e la trave nel loro se la dimenticano...
guardate alla sessualità esplicita dei loro video musicali pop o rap.o anche ai testi di tali canzoni ...per esempio
Comunque è un articolo che sa di visto e stravisto, riassumendolo vorrebbe dire 'i giapponesi sono depravati e presto lo saremo anche noi occidentali' X°°°°D
[ Forse il problema sono le donne odierne... trovare ragazze simpatiche , pure, innocenti carine (nel senso di kawaii, cute che va oltre il concetto di bella) comincia ad essere difficile. ]
In effetti anchio spero sempre d'incontrare un ragazzo che mi da della 'culona' e poi mi bacia prima di iniziare una battaglia X°°D
(chi capisce capisce o_ò)
Gli asiatici sono quelli che li usano di meno. Quindi in realtà lo fanno e come, solo che non prendono precauzioni.
Quando sono andato in corea la mia professoressa mi ha detto che per esempio i coreani (dalle statistiche) sono tra quelli che lo fanno di meno. ma pure qui... perchè non usano il preservativo.
La Corea del sud è tra i paesi che detiene il record di aborti nella fascia giovanile.
Ora, io sono d'accordo all'aborto... però insomma fatto con un minimo di coscienza!
tralaltro non capisco cosa c'entri poi Gurren Lagann in un articolo simile, dato che in quell'anime non ci sono particolari allusioni sulla sessualità... (quello che intendo è che poteva citarne di molto più rappresentativi)
Per gurren lagann forse si riferiscono a super-tette di yoko? o alla trivella? spero di no per loro se no quelli che si devono far curare sono loro
dopo l'americanizzazione ora ci sta la giapponesizzazione... speriamo che non arrivi pure la svizzerizzazione XD
Otaku di tutto il mondo unitevi, prendiamo una nave spaziale ed emigriamo XD
almeno da questo punto di vista in italia non ce la passiamo poi così male^^
cmq otaku club genshiken per chi non l'abbia letto è perfetto per approfondire l'argomento, e anche per comprendere meglio il fenomeno, che è più sfaccettato di quanto si pensi...in fondo ognuno è otaku a modo suo, ognuno ha una propria personalità e propri interessi, certo c'è chi è deviato, chi è ossessionato, ma anche chi vive una vita socialmente normale ("normale" inteso come "comune", siccome la normalità è un temine fin troppo soggettivo...) pur coltivando le proprie passioni...in occidente succede lo stesso anche se con toni più moderati e difficilmente si raggiungerà una situazione simil-giapponese per l'assenza dello stesso humus culturale...
definirsi otaku in occidente pertanto non è sinonimo di "sfigato", "disadattato", ma semplicemente un qualcosa in più di un "fan" ma che non raggiunge il "fanatico" e pertanto non ci vedo niente di male...certo ci sono e ci saranno sempre eccezioni ma non per questo si può generalizzare...
Alla luce di ciò, la realtà degli otaku giapponesi non è comparabile con quella degli appassionati degli altri stati, ma è ormai accertato che le carattarestiche negative descritte da quest'articolo sono presenti nella maggior parte degli appassionati estremi nipponici. E chi ha a che fare con manga e anime lo sa da tempo visto che situazioni come queste sono descritte in molte opere (Otaku no Video, Perfect Blue, Paranoia Agent, Welcome to NHK, ecc.). E' uno degli effetti della globalizzazione: importare gli aspetti più eclatanti di una determinata cultura impiantandoli in un contesto estraneo e determinando storpiature strutturali. Si importano solo alcuni aspetti e li si colloca in un'impianto culturale completamente differente, dando origine a fenomeni originali che si situano nella terra di nessuno, avendo aspetti originali sia per la cultura di provenienza che per quella di adozione. Infine, la conclusione dell'articolo affermando che "la lettura isolata di un manga può scatenare qualcosa di vermante potente" equivale a dire che ogni lettore di manga nasconde un potenziale disadattato. Ed è un'affermazione completamente fuori luogo visto l'equilibrio generale del resto dell'articolo. Anche perché, ripeto la condizione degli otaku giapponesi non può essere trapiantata così com'è nelle altre culture.
perchè definirsi...
perchè non essere se stessi...
perchè voler far parte di una massa (gli otaku lo sono)....
Ancora ricordo quel film con jerry luis, con la polemica della violenza e della "sessualità" esplicità nel fumetto della donna vampiro con bambini che si lamentavano per il "poco sangue", gli editori che negavano il problema perchè sanno cosa tira il carrozzone.
Credetemi se vi dico che la "parodia erotica" esiste anche in america, eccome se c'è. Ci si puo trovare anche li tentacoli, membri multipli, mutazioni di tutti i generi. Da quando il programma POSER è alla portata di tutti c'è stata l'invasione dei fumetti 3D a tripla x con quanti più mostri abberranti e creature pazzesche si riusciva a far passare. NON venitemi a parlare di penetrazioni (passatemi il termine) culturali (oibho!! siamo in una tempesta del doppio senso), è tutta roba autoctona.
Non è mica la prima volta che gli AMMERRIKANI criticano altri paesi senza guardarsi in coscienza al proprio. Non è che alla fine della storia vogliono proteggere il prodotto nazionale? No di certo, tante che tutto si trova sulla rete, a parte le bamboline ovviamente. Davvero? ma non è un americano che a realizzato le REALDOOL e le vende in rete? Qui i giappo sono venuti dopo.
A dire tutta la verità i giapponesi un pò di colpa l'hanno. Tutte ma propio tutte le loro produzioni negli ultimi anni inseriscono personaggi di "sicura ricaduta" nel mercato del hentai. Negli anni il fenomeno è cresciuto tanto che
la cosa in se è diventata inevitabile, c'è troppo denaro da spartire per rinunciarvi.
"Ca**ate!"
Per quasi la totalità dell'articolo.
Quella di Hello Kitty la sapevo già... ma come fanno a definire Tengen Toppa "sessualmente esplicito"O_O
Non vine mostrato manco un paio di tette per l'intero anime! Vabbè Yoko e il suo bikini striminzito, ma da qui al "Sessualmente esplicito"... ce ne passa!
Se si riferiscono alla trivella di Simon, beh è tutta a una trovata comica, anche se poi il vero significato è più profondo(la spirale, il simbolo dell'umanità, che tende sempre verso a salire, verso un unico punto).
Alcuni punti sono condivisibili, ma sapevo già gli Otaku giapponesi erano degli sfigati...
Qui in Italia penso la situazione sia diversa. Io credo di essere un "Otaku", ma ho una vita sociale!
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