Dalle pagine del Tgcom:

YouTube bloccato in Cina
Messaggio di errore per gli internauti


Dopo le prime frammentarie notizie, arriva la conferma dalla parte interessata: YouTube è bloccato in Cina. Dopo il ministero degli Esteri di Pechino, a parlare è il quartier generale del più cliccato sito di condivisione video al mondo. Il sito non è più accessibile ai visitatori cinesi dalla tarda serata di lunedì, hanno denunciato migliaia di internauti. Sembra che la pagina iniziale non si apra oppure invii un messaggio di errore.

Pare che ciò avvenga a sia Pechino che a Shanghai. Esattamente come in altre occasioni, il governo cinese non ha spiegato le ragioni del blocco, che arriva dopo che la marina statunitense ha 'postato' sul sito di video-sharing i filmati sull'incidente, avvenuto nel Mare del Sud della Cina, tra otto pescherecci cinesi e una nave da guerra Usa.

Sollecitato sulle ragioni del blocco, il portavoce del ministero degli Esteri ha ribadito che la Costituzione afferma "chiaramente la libertà d'espressione", ma stabilisce alcuni limiti "attingendo alle esperienze di Paesi come gli Usa e il Regno Unito".

"Molte persone - ha poi aggiunto - hanno la falsa impressione che il governo cinese tema Internet", ma la cifra degli internauti cinesi (300 milioni, la comunità di utenti più grande del mondo) dimostra "che è esattamente l'opposto".