Il progetto sul live action di Akira va avanti, a passo lento. Lo scorso giugno il sito Bloody Disgusting aveva annunciato la chiusura definitiva del progetto di adattamento per il grande schermo di Akira da parte di Warner Bros e della Appian Way dell'attore Leonardo DiCaprio.
I primi accordi con l'autore, il mangaka e regista nipponico Katsuhiro Otomo, prevedevano la realizzazione di ben due live action, il primo dei quali avrebbe visto la luce proprio questa estate per la regia dell'irlandese Ruairi Robinson, direttore di Fifty Percent Grey (nomination all'Oscar nel 2002) e del corto del 2006 The Silent City.
Dopo l'abbandono del regista, la Warner si era resa conto della scarsa vendibilità del progetto, che nel contempo avrebbe divorato un budget altissimo.
Il produttore Andrew Lazar (Jonah Hex, Space Cowboys) ha inaspettatamente confessato al recente Comic-Con International che il film su Akira sarebbe addirittura “un progetto prioritario per Warner Brothers”, ma in ogni caso non si concretizzerà a breve.
E' comprensibile che la società debba in qualche modo sfruttare i diritti che un anno e mezzo fa aveva fatto di tutto per conquistarsi. Questo è uno di quei progetti, afferma Lazar, che richiedono grande tempo e preparazione. E non è realistico attenderlo prima della fine del prossimo anno o addirittura del 2011.
Il produttore considera Akira “il sacro Graal” degli anime, ed enfatizza che i registi interessati alla direzione sono diversi, e che lo stesso Katsuhiro Otomo sarà uno dei produttori esecutivi e consultivi del progetto.
Se parlare del cast è però ancora prematuro, arrivano ora, ancora tramite Lazar ma attraverso il sito The Collider, i nomi degli scrittori al lavoro sul film. Si tratta di Mark Fergus e il suo storico collaboratore Hawk Ostby, sceneggiatori de I figli degli uomini e di Iron Man. Il produttore conferma inoltre che l’idea del precedente script di ambientare il film in un’apocalittica Manhattan di un futuro prossimo è confermata, così come la presenza dell’iconica motocicletta.
In Akira di Katsuhiro Otomo, cult movie dell’animazione del 1988 basato sul manga omonimo dell’autore, il mondo del 2019 è appena riemerso dal terzo conflitto mondiale, durante il quale nuove e più devastanti armi nucleari sono state sperimentate sulle grandi metropoli. A Tokyo, primo bersaglio della guerra ormai finita, i quartieri devastati sono stati sigillati dalle nuove strutture e ora sono teatro di scontri tra bande rivali, che la polizia segreta vuole segregare dal resto della collettività per poter proseguire gli studi del progetto “Akira”.
I primi accordi con l'autore, il mangaka e regista nipponico Katsuhiro Otomo, prevedevano la realizzazione di ben due live action, il primo dei quali avrebbe visto la luce proprio questa estate per la regia dell'irlandese Ruairi Robinson, direttore di Fifty Percent Grey (nomination all'Oscar nel 2002) e del corto del 2006 The Silent City.
Dopo l'abbandono del regista, la Warner si era resa conto della scarsa vendibilità del progetto, che nel contempo avrebbe divorato un budget altissimo.
Il produttore Andrew Lazar (Jonah Hex, Space Cowboys) ha inaspettatamente confessato al recente Comic-Con International che il film su Akira sarebbe addirittura “un progetto prioritario per Warner Brothers”, ma in ogni caso non si concretizzerà a breve.
E' comprensibile che la società debba in qualche modo sfruttare i diritti che un anno e mezzo fa aveva fatto di tutto per conquistarsi. Questo è uno di quei progetti, afferma Lazar, che richiedono grande tempo e preparazione. E non è realistico attenderlo prima della fine del prossimo anno o addirittura del 2011.
Il produttore considera Akira “il sacro Graal” degli anime, ed enfatizza che i registi interessati alla direzione sono diversi, e che lo stesso Katsuhiro Otomo sarà uno dei produttori esecutivi e consultivi del progetto.
Se parlare del cast è però ancora prematuro, arrivano ora, ancora tramite Lazar ma attraverso il sito The Collider, i nomi degli scrittori al lavoro sul film. Si tratta di Mark Fergus e il suo storico collaboratore Hawk Ostby, sceneggiatori de I figli degli uomini e di Iron Man. Il produttore conferma inoltre che l’idea del precedente script di ambientare il film in un’apocalittica Manhattan di un futuro prossimo è confermata, così come la presenza dell’iconica motocicletta.
In Akira di Katsuhiro Otomo, cult movie dell’animazione del 1988 basato sul manga omonimo dell’autore, il mondo del 2019 è appena riemerso dal terzo conflitto mondiale, durante il quale nuove e più devastanti armi nucleari sono state sperimentate sulle grandi metropoli. A Tokyo, primo bersaglio della guerra ormai finita, i quartieri devastati sono stati sigillati dalle nuove strutture e ora sono teatro di scontri tra bande rivali, che la polizia segreta vuole segregare dal resto della collettività per poter proseguire gli studi del progetto “Akira”.
Son completamente ignorante su quest'opera.....
Ma questa moto è trooooooooopo figosa!! XD
Certo, nn dev'essere comoda ne da usare ne da parcheggiare... XD
Thx ma lo sapevo, visto che mi è apparso anche nella colonna a lato della news!
Cmq a prescindere preferisco i manga!
Io inizio davvero ad odiare questi progetti live, la Warner Bros, certo, mi spaventa meno della Fox, ma in ogni caso, un adattamento cinematografico rovinerebbe senza dubbio quest'opera. inoltre credo che nemmeno gli effetti speciali di questo probabile lungometraggio potrebbero mai stare alla pari delle animazioni dell'88...
Gli sceneggiatori... "I figli degli uomini" è un film meraviglioso, ma lì loro hanno adattato il libro, e il merito della bellezza della pellicola è soprattutto della regia e della fotografia.
Gli attori... non pervenuti.
Il compositore... non pervenuto.
Chi cura la fotografia... non pervenuto.
Lo studio degli effetti visivi... non pervenuto.
...
Il cuoco del set (è importante)... non pervenuto.
Dire che, almeno stavolta, iniziare a criticare è prematuro è un'eufemismo.
@Turboo Stefo
Devi assolutamente guardarti il film di Akira! Soprattutto visto che il manga di Akira è in mano alla Planet, e ha la lettura all'occidentale.
Chi non conosce il film Anime per eccellenza è pregato di provvedere al + presto XD
@Turboo Stefo
è per te ovviamente , uno spassionato consiglio, Akira va visto e anche letto visto la grandiosità del manga ^_*
Non ho mai avuto cosi tante risposte nei commenti!!
Appena possibile recupero l'anime di akira!
ed eventualmente recupero il manga! sempre che si trovi ancora e nn sia esaurito, conoscendo la planet!!
Per la lettura occidentale ci si abitua, come con berserk, blame, inu-yasha..... devo continuare?!?
Ripeto, se nel progetto è coinvolto attivamente Otomo io non mi preoccuperei, visto che possiamo star sicuri che non permetterà che vengano snaturati i punti salienti del suo manga (è regista pure lui e sa come si fa un film, non è mica un pivellino...).
Se deve puntare su Akira deve farlo con la massima serietà ed impegno senza il braccino corto XD
Ma se stanno ancora preparando tutto, significa che c'è molta serietà per questo titolo, poi solo a dire che tra i produttori esecutivi c'è anche Otomo . . .
Piccola delusione che sarà tutto americanizzato, quindi le vicende non saranno più a Tokyo, spero che la differenza tra anime e live action sia solo questo e non a stravolgere la storia, ma ripeto, tanto c'è Otomo
Consiglio a tutti se possibile prima di leggere il manga e poi vedere l'anime di akira.Questo perche va visionata prima di tutto l'opera originale.Certo se la panini ristampasse akra collection 3 ci farebbe tutti piu felici.
Gia il fatto che abbiano deciso di ambientare la storia a Manhattan mi sembra un cattivo inizio ...
Bah, vedremo, mi sembra presto per giudicare..
M3talD3v!lG3ar, perchè la tecnologia digitale di oggi conferisce al regista la stessa libertà espressiva che lo scrittore (o l'animatore) possono vantare di fronte alla pagina bianca. Basti pensare ad Avatar di Cameron o Alice nel paese delle meraviglie di Tim Burton. Ormai il digitale ha annullato le difficoltà intrinseche con le quali la semplice ripresa dal vivo doveva fare i conti. L'unico limite rimane la fantasia deglu autori... e il denaro...
Sappiamo solo chi saranno gli sceneggiatori (tra cui Otomo stesso che è un buon regista), direi che per ora possiamo solo gioirne...
Oppure ce l'avete ancora su per come hanno rovinato SpiderMan, Batman e IronMan? Ah già, i fans dei comics accettano le modifiche senza problemi, mentre ai fUnboy giappofili è sempre tutto e dovuto, soprattutto le opinioni contrastanti rispettate...
Per quanto riguarda il progetto sono sicuro che non succederà quello che é successo con dragon ball: la warner é tutt' altra cosa rispetto alla fox. DA quello che so gli sceneggiatori sono molto bravi e apprezzati sia dai critici che dal pubblico, dato che il grosso del lavoro l' ha fatto già otomo confido che non avranno problemi nel tirare fuori un buono script. Certo che per dare un primo parere é ancora troppo presto (bisogna aspettare che sia scelto il regista, gli attori ecc.). Il progetto é molto interessante e mi sembra che si stia partendo col piede giusto.
Ho appena sentito (visto) l'ex regista che non lo sarà più.
Ho visto "Fifty Percent Grey", on line si trova in streaming senza problemi. Ai giustamente scettici (le esperienze recenti non insegnano altro) consiglio di guardarlo, è brevissimo: probabilmente si sentiranno più incoraggiati e potrebbero ricevere una spinta nello sperare in qualcosa di buono Se dopo il suo abbandono del progetto la Warner aveva deciso di far saltare tutto significa che vuole avere un regista all'altezza e adatto per questa storia.
Vedere per credere!
Ruairi Robinson aveva decisamente lo "spirito" giusto per un film come Akira
Se ne può dedurre che forse si impegneranno per fare un gran lungometraggio.
@RyOGo
Non sono d'accordo sul fatto che i film abbiano rovinato Batman.
Se i Batman di Schumacher erano il prezzo per avere quelli grandiosi di Nolan, valeva la pena pagarlo
Inoltre il fatto che sia coinvolto Otomo stesso, a me sembra una garanzia non da poco, poi eh, è chiaro che si sa ancora poco e resta tutto da vedere.
Però per adesso i passi mi sembrano ben fatti
Per quanto riguarda l' ambientazione che sia new york o tokyo non cambierebbe la storia ma credo comporterebbe il cambio di nomi,non sarebbe credibile infatti che in america abbiano tutti nomi giapponesi.
Il vero problema dell' edizione panini non è la lettura all' occidentale ma il fatto che siano quasi tutti esauriti,su 6 volumi ne sono disponibili solo due,il 4 e il 5.
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