
Ghost in The Shell – Stand Alone Complex, questo il titolo, comparirà sul settimanale Young Magazine di Kodansha a partire dal 14 dicembre, e sarà probabilmente la trasposizione più o meno fedele della serie animata omonima:
Anno 2030. Sulla terra si aggirano esseri umani, cyborg e robot. Le comunicazioni si sono evolute al punto che tutti sono collegati a una immensa rete neurale attraverso un innesto cibernetico. In questo mondo così distante dal nostro, anche il crimine è cambiato, e si è dovuta creare una divisione speciale della polizia capace di affrontare i casi più complessi di terrorismo digitale e non solo. Nasce così la Sezione 9, guidata dal Maggiore Motoko Kusanagi, il cui compito è fronteggiare le più pericolose azioni criminali: da un carro armato impazzito a un traffico di organi umani, da uno strano serial killer a un intricato caso di cloni. Insieme al Maggiore i colleghi di sempre: Batou, Togusa, Ishikawa, e molti altri ancora. Con una novità, i Tachikoma, buffi robot dotati di un armamentario impressionante e di una Intelligenza Artificiale che li rende simili a... bambini!
Affidato alla matita del mangaka Yu Kinutani, noto anche in Italia per Angel Arm, Amon - The Darkside of Devilman, Leviathan e Steamboy, trasposizione del film d’animazione capolavoro di Kazuhiro Otomo, recentemente annunciato da Star Comics a Lucca, il nuovo manga potrà sempre contare sulla supervisione diretta di Production I.G, studio creatore delle serie tv e dei film cinematografici collegati, e dell'autore del manga originale, Masamune Shirow.
Un secondo titolo, Ghost in the Shell: Stand Alone Complex – Tachikoma na hibi, approderà sul numero di gennaio 2010 di Monthly Young Magazine, disegnato dal musicista e doppiatore Masayuki Yamamoto. Il manga spin-off avrà protagonisti assoluti i simpatici e teneri Tachikoma, famose intelligenze artificiali da assalto dall’aspetto aracniforme, che affiancano la Sezione 9 nelle operazioni militari.
Maggiori info, come al solito, appena disponibili, intanto vi lasciamo allo splendido tema d’apertura della serie animata, “Inner Universe”, composta da Yoko Kanno e interpretata magistralmente dalla cantante russa Olga Vitalyevna Yakovleva:
mi piacerebbe vedermi tutto ghost in the shell su rai 4... magari sto manga sarà proprio bello... bene nn vedo l'ora.
Però vedere Motoko è sempre una scossa interiore (qui sembra molto accigliata-dark).
I love Kusanagi.
Per il secondo manga spero che il "musicista e doppiatore Masayuki Yamamoto" sappia disegnare...
Questo potrebbe essere il primo caso in cui compro un manga tratto da un anime, pur avendo visto quest'ultimo (non lo faccio mai), ma come si fa a dir di no all'ultima incarnazione del maggiore? ù_ù ... che donna!
ps: Inner Universe mi fa accapponare la pelle ogni volta che la sento, sublime.
Tradotto (che non c'ho capito niente), pare davvero ben fatto, ma corre il rischio di essere una inutile operazione di marketing (della serie, compra bello, che c'è Motoko). Spero che l'enormità dei temi trattati dall'anime (e soprattutto il modo in cui vengono trattati) restino gli stessi, che non pensino di farne una versione riveduta e corretta con tanto di semplificazioni alla trama e ai dialoghi! GITS deve essere e restare duro nella sua spietata freddezza. Tanto c'è LEI che distrae, spietatamente efficiente quanto infinitamente tormentata.
PS: personalmente trovo molto meglio la seconda sigla di apertura, e in genere la colonna sonora della seconda serie. Viva l'Olga/Origa siberiana, ma viva anche la napoletanissima Ila
Questo secondo manga chissà quale direzione prenderà.
A quanto pare, i fan della serie qui presenti si sono espressi in maniera scettica a riguardo, quindi mi fido.
@slanzard:
lo spero molto anch'io...
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