
Nel risvolto della sovracopertina è presente una sorta di dichiarazione di intenti dell'autore, che scrive:
«Non conosco esattamente l'etimologia della parola "vichingo", ma so che la radice, "vik", significa "baia".
Abili navigatori, i vichinghi hanno colonizzato gran parte dell'Europa, costruito villaggi, allevato bestiame... ed erano anche dei gran bevitori di birra! Non diversamente dagli altri popoli, cercavano di trascorrere la loro esistenza in pace e serenità, ridendo, piangendo e amando.
Ma i vichinghi erano, soprattutto, noti e temuti come pirati! Molti sono gli aspetti che caratterizzavano la vita di questo popolo, e cercherà di fare del mio meglio per riuscire a mostrarveli».
Tale citazione, utile punto di partenza, serve per ricollegarsi a quanto detto prima: vicende narrate "tra Fantasia, Leggenda e Storia".
Il mangaka fa vivere i suoi personaggi in uno specifico periodo storico, facendo subire loro le conseguenze anche di eventi realmente verificatisi, quali, ad esempio, il Massacro del giorno di San Brizio, e rendendoli protagonisti di un'epoca di battaglie. Inoltre, la lettura stessa del fumetto permette di notare le ricerche effettuate dal mangaka, non solo dal punto di vista degli accadimenti e delle date, ma anche dell'analisi dei popoli, dei loro usi e costumi. Ai due elementi si aggiunge quello leggendario, poiché molti fatti e figure della storia dei normanni/vichinghi sono avvolti nel mistero, citati più nelle epopee e nelle saghe nordiche che in fonti storiche dirette: è il caso dei Jomsvikingar e dei loro comandanti, tra cui nel manga spiccherà Thorkell, guerriero dalla forza sovrumana.
Yukimura amalgama i vari elementi, manipolandoli quando e quanto necessario alla narrazione, creando dunque un insieme sì credibile, ma che richiede di non esser troppo puntigliosi nel valutarlo: gli eventi storici si fondono con quelli letterari, e in essi si muovono personaggi di pura fantasia oppure reinventati.
Chiusa questa premessa, è tempo di parlare più nel dettaglio dell'opera, iniziando dalla sua vita editoriale. La serializzazione di Vinland Saga, iniziata nell'aprile del 2005 sulle pagine di Weekly Shonen Magazine, rivista con periodicità e target di riferimento ben chiari nel titolo stesso, è proseguita, dopo pochi capitoli, sul mensile Afternoon, magazine seinen sempre della Kodansha; precedentemente al cambio di rivista erano già stati editi i primi due volumi, poi ripubblicati con delle variazioni (cambio delle illustrazioni e delle frasi dell'autore in copertina). Ulteriore conseguenza della dilatata periodicità sarà l'aumento qualitativo dei disegni di Makoto Yukimura, visibile soprattutto nelle pagine di inizio capitolo.

Compiuta la sua missione al cospetto del grottesco generale Jabbathe, Thorfinn dà il via all'azione dei suoi compagni, che porterà a una bellissima doppia pagina in cui vedremo le navi vichinghe "navigare" sull'erba; il successivo assalto dei mercenari dimostrerà la loro crudele abilità in combattimento, documentata dall'autore con numerosi disegni cruenti, con particolare attenzione ai due guerrieri sopra citati, Askeladd e Thorfinn, di cui scopriremo man mano nuovi aspetti, e anche il rapporto che li lega...
A questo lungo capitolo introduttivo ne segue un altro di minore ampiezza, che ci introdurrà ad altri personaggi e luoghi, fornendo l'aggancio necessario a dare avvio a un flashback la cui prima parte occuperà i rimanenti tre capitoli del volume.
Veniamo catapultati nel 1002, in Islanda, per vivere gli eventi che stravolgeranno la vita di Thorfinn, ancora bambino. Il tutto inizia con una scena come tante, apparentemente, con dei bimbi raccolti attorno a un anziano signore, per ascoltarne le storie, se non fosse che quel "nonno" è Leif Erikson, l'esploratore, che narra ai ragazzini le sue peripezie e scoperte, parlando loro di Vinland, la terra che dà il nome all'opera.
Yukimura ci offre un affresco di questo pacifico villaggio sommerso dalla neve, fra eventi quotidiani e altri inattesi, fin quando gli effetti del Massacro del giorno di S. Brizio non si propagheranno fino a quelle remote lande...

Come già accennato, l'autore si dimostra abile su diversi stili, riuscendo a narrare con eguale naturalezza feroci battaglie e scene anche spensierate di vita quotidiana, attraverso un disegno più o meno dettagliato, a seconda delle esigenze; basti vedere, a tal proposito, nell'ultimo capitolo del primo volume, il nettissimo contrasto fra l'attacco inglese in Northumbria e la mega-zuffa dei ragazzini islandesi, due battaglie ben diverse: una resa in maniera quasi documentaristica e l'altra con piglio ironico, accostate senza soluzione di continuità.
Splendidi i fondali e i paesaggi, sia di terra che di mare, e molto puntuale la resa degli interni da parte di un disegnatore che sa come sfruttare i retini, senza esagerare, rendendo cupe alcune scene e quasi luminose altre.
Per i personaggi viene seguito lo stesso schema, con una maggiore cura dei dettagli, specie del viso, in momenti più carichi di pathos, di tensione; la gamma di espressioni facciali è estremamente variegata, e i volti ben differenziati tra loro e riconoscibili.
Il dinamismo delle scene di combattimento è reso perfettamente mediante l'utilizzo di espedienti basilari, quali l'uso di linee concentriche o parallele che seguano la direzione del movimento, senza generare confusione.

Edito come bimestrale all'interno della collana Action, Vinland Saga, giunto in Giappone all'ottavo volume, ha ricevuto un buon trattamento da parte di Star Comics, con una bella edizione, valida nel rapporto qualità-prezzo: l'albo, di dimensioni 13x18, consta di 224 pagine, quattro a colori, sovracoperta, al costo di 4,90 euro, a fronte dei prezzi ben più alti cui siamo avvezzi per edizioni simili.
Il volumetto, brossurato, appare abbastanza flessibile, senza mostrare problemi per la leggibilità. La sovracoperta, ben stampata ma forse non abbastanza consistente, scivola un po' durante la lettura, non presentando comunque particolari difetti. Il lato interno è completamente bianco, e nell'aletta in terza di copertina è riportata una frase dell'autore, la stessa citata all'inizio della recensione.
Le prime quattro pagine a colori sono ben rese, mentre nelle ultime quattro sono presenti gli extra dell'albo. La qualità complessiva della stampa, invece, non va di molto oltre la sufficienza, per via di una non perfetta resa di parte dei retini, che provoca fastidiosi artefatti su alcune tavole, per la precisione delle vere e proprie griglie più o meno visibili: a tal proposito è emblematica la terza vignetta di pg. 90, punto del volume in cui il difetto è più evidente.
Quanto al testo, la traduzione non presenta punti oscuri o ambigui e le note inserite sono utili a chiarire il significato di alcune parole, ad esempio i nomi delle navi (Langskip, Knarr, Drakkar); le onomatopee sono state tradotte, e i numeri delle pagine sono presenti quando indicati nei volumi nipponici. Poche le imperfezioni, con due errori di lettering e una parola non tradotta a pg. 42 (おのれ, ovvero onore, in breve un modo poco elegante di rivolgersi a qualcuno).
Per concludere, all'avviso di chi vi scrive, Vinland Saga è una delle opere più interessanti tra le nuove pubblicazioni; un manga che inizia bene e che migliorerà col tempo, e che gode inoltre di una buona edizione, che potrebbe essere ottima qualora migliorasse la stampa. Consigliato.
Io non potrò comprarlo perché non ho una lira...
Non vedo l'ora di leggermi i prossimi numeri!
Sono d'accordo con ogni parola, avendo apprezzato moltissimo il primo volume, e peraltro mi son fatto anche una cultura, dato che non sapevo che Leif fosse un personaggio realmente esistente!
I punti stima di Yukimura salgono!
Consiglio di leggersi il volume con le seguenti song:
http://www.youtube.com/watch?v=Gx5uTlKKNrM
http://www.youtube.com/watch?v=eABVwEgzIss
http://www.youtube.com/watch?v=YEMeBTmiX4g
e tante altre...
Vinland Saga è sicuramente una delle maggiori novità del 2010, se non la migliore. (Non considero ne Slum Dunk ne X 1999 che comunque sono già state proposte in italia dalla planet, ma poi Vinland saga non avrebbe molto da invidiare)
Io avevo già letto i primi numeri perchè a Lucca ci fu quel lunghissimo applauso che mi fece incuriosire moltissimo.
L'edizione star mi è piaciuta!
E complimenti al recensore!
La sovracoperta la levo eccome, solo che ho fatto una prova di lettura prima di toglierla, stavolta
Peccato che il manga, che sembra molto ben fatto, non sia proprio il mio genere e che in questo periodo ho già le mie novità in uscita. Comunque posso confermare che l'edizione è davvero molto buona e dà un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Complimenti anche alla Star Comics.
1) prima vignetta, una pietra runica con l'immagine di una drakkar, la nave dei vichinghi;
2) guerrieri vichinghi rappresentati senza elmi cornuti, falso storico poi diventato un topos della cultura popolare;
3) Vinland, il nome con cui gli uomini del nord chiamavano l'isola di Terranova (e Leif Erikson era il figlio di Erik il Rosso che scoprì l'America quando, accusato di tradimento da re Harald Harfgar, andò in esilio).
4) Valutazione personale: amo la storia medievale, i gruppi come Leaves' Eyes (ascoltatevi l'album "Vinland Saga"...), Rebellion (fecero un album intitolato "Sagas of Iceland, The History of The Vikings" in cui c'è una canzone dedicata ad Erik il Rosso), Stormwarrior et similia...
Che dire... ero molto tentato di seguire questa serie che narra un periodo storico che amo molto. Dopo questa recensione e i vostri pareri ho sempre più voglia di fare l'acquisto. Anche se non ho più spazio a casa!
Che dire... Lo voglio!
Veramente un'ottima edizione ad un prezzo ridotto per un manga favoloso.
Ciò che più mi rende felice è però, nel complesso, l'edizione Star: essa dimostra che le buone edizioni ad un prezzo conveniente si possono ancora fare. In fondo questa è un'edizione che ha tutto (anche le pagine a colori!), ma per la quale non c'è bisogno di sborsare 6 o 7 €.
La stampa Star è come al solito migliorabile, ma in genere vorrei tanto che questo diventasse uno standard adottato da tutti gli editori per le edizioni di fascia qualitativa medio/alta.
Ma per ora Vinland Saga resta un miraggio per me.
Io già l'avevo preso e quindi non posso che confermare quanto detto qui e consigliare di prenderlo.
I manga storici non sono molti quindi se vi va di avere qualcosa di originale rispetto alle solite proposte noiose allora prendetelo!
Il manga è qualcosa di straordinario; in un solo volume ti fa subito affezionare ai personaggi, sia del presente che del flashback.
@ kuro: belle canzoni, ma la più adatta (a livello sonoro) è quella degli Amon Amarth.
@ heading the call: sei la prima persona che sento citare i Rebellion
Quando Uwe Lulis (il chitarrista) se ne era andato, ha fondato questa band...
Dicevo che determinati brani (come anche quelli di Quorton/Bathory) sono molto adatti per storie ambientate al tempo dei vichinghi...
Concordo con Riccardo80, lo consiglio a chi vuole un buon manga, seinen, ma non troppo, di contesto storico.
Quello su cui mi voglio soffermare è l'edizione con la quale la Star ha portato in Italia un simile manga: un'edizione davvero lodevole, ad un prezzo più che abbordabile e dalla qualità indiscussa (sovraccoperta, pagine a colori...).
Ci sarebbe una casa editrice che più di tutte dovrebbe fare tesoro della politica editoriale intrapresa dalla Star con VS e altro. Chi ha orecchie per intendere intenda, si dice.
@Kuro:adatte le canzoni,comunque degli Amon Amarth suggerirei anche The pursuit of Vikings,oltre ad almeno 2 interi album dei Bathory:Twilight of the Gods e Hammerheart.
Giusto una cosa sull'edizione.
A prescindere dalla critica spietata di albrecht che mi è piaciuta, sarebbe comunque una bella cosa se la Star ci portasse altri manga di questo livello con queste edizioni. Per quanto mi riguarda la SC ha decisamente superato il periodaccio in cui portava SOLO spazzatura (a parte le serie già in corso).
I Rebelion non li conoscevo che cosa mi consigliate di sentirmi?
Prova un po' la loro trilogia vichinga: "Sagas of Iceland, The History of Vikings Vol I" (2005); "Miklagard, The History Of Vikings Vol II" (2007) ed "Arise , The History Of Vikings Vol III" (2009),
Il primo album narra delle saghe delle origini dei vichinghi fino alla conquista dell'Inghilterra, al tempo di Re Canuto il Grande, nel 1014 o giù di lì; il secondo dei Rus, i Vighinghi che hanno colonizzato la Russia (da cui il nome^_^) fino alla tentata invasione di Costantinopoli (Miklagard significa "Grande Città", era il nome che i guerrieri del nord davano a Costantinopoli: di questo brano c'è anche il video su youtube); il terzo del mito del Ragnarokk, la fine del mondo, storia abbastanza nota.
Io mi sono procurato i loro dischi perché essendo appassionato di storia e mitologia, ho trovato riscontri nei testi...ma non è detto che possano piacere a tutti.
Contattami, magari, e ne potremo parlare.
Puoi sempre ordinare i manga via posta e pagarli in diversi modi...
@Kuro
DMC perde molto se non si conosce bene la scena metal giapponese, non si colgono molte citazioni a band passate e presenti.
Come dici tu le canzoni più consigliate durante la lettura di questo bel manga sono i Leaves' Eyes.
Ci cascano proprio a pennello
COMPRATELO!!!!!!
Nodame sarà distribuito anche in edicola, non credo proprio che sarà un'edizione così curata...
Ma a me basterebbe una buona traduzione.
E' una cosa un pò da ameba, ma è la verità; certe volte non me ne accorgo per niente che sto "bagnando" il manga/libro, dato che quasi sempre perdo la sensibilità dal gomito in su
Detto questo, Vinland saga l'ho comprato e mi è piaciuto subito; l'edizione, la storia e i disegni mi sono parsi degni di nota (e delle mie esigue finanze)
Anche perché c'è proprio la corrispondenza fra titolo dell'album e titolo del manga...
Comunque il manga in sé merita davvero d'essere letto...(^_^)
Il manga è valido ci sono 2 cosucce che non mi convincono pienamente ma il titolo merita tantissimo e l'edizione ha un ottima qualità prezzo.
Oltre a leggere i manga togliendo l'eventuale sovracoperta consiglio di leggerli in stato di "mu" ergo senza canzoni.
Personalmente è come avere uno che ti parla vicino mentre leggi -questo vale maggiormente se conosci la lingua- invece se è solo una BGM allora può aiutare a creare il giusto pathos
Episodio simile ma opposto; ero andato a vedere una rappresentazione teatrale sui miti Greci dentro castelli medievali come sfondo/palco e quando arrivo all Ade c'èra la BGM dello scontro fra Siryo e Deathmask(Cancer) alla bocca dell Ade!!!
Da brivido!!!
3:3
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