Japanese Schoolgirl Confidential spiega come le ragazze delle superiori hanno rimpiazzato le geisha nel ruolo di icona femminile giapponese.

Japanese Schoolgirl ConfidentialIl fenomeno delle studentesse liceali attrae molto: dopo l’enciclopedia delle uniformi scolastiche, arriva un manuale sul fenomeno a tutto tondo.

Japanese Schoolgirl Confidential è un “must” per tutti coloro che sono incuriositi dal fenomeno delle teenager che dominano la cultura pop giapponese. Da decenni, ormai, le ragazze delle superiori sono le protagoniste di anime e manga di fama internazionale, primo tra tutti Sailor Moon, ma l’iconografia scolastica fornisce anche formidabili personaggi di scolarette in videogiochi, come Street Fighter, e persino Quentin Tarantino, rapito dal’immaginario, se ne è servito per creare una figura di “assassina-liceale” nel suo film cult Kill Bill. Inoltre non bisogna dimenticare i media: giornali come WIRED tengono d’occhio ogni trend emergente nel mondo dei modaioli teen.

Il libro ha un capitolo dedicato a ogni fenomeno, coprendo tutti i campi dagli anime e manga alle pop idol, dall’immaginario cult dei film al potere delle mode. Lo scopo è portare il lettore al di là dell’apparente tranquillità e normalità della vita quotidiana liceale, per scoprirne i segreti più nascosti. Il volume ci farà conoscere le origini delle stile marinaretto delle uniformi sailor, come le teenager in uniforme siano diventate un “testimonial” che riesce a far vendere di tutto, ma, soprattutto, ci farà scoprire perché queste ragazze liceali sono diventate un simbolo così potente da rimpiazzare le geisha. Ma le hanno veramente rimpiazzate?

Il libro, composto da 190 pagine e 150 foto e illustrazioni, è stato pubblicato dalla Kodansha International per il mercato giapponese nel mese di aprile, giusto in tempo per l’inizio dell’anno scolastico, mentre in Occidente sarà disponibile, in lingua inglese, da agosto. L’autore è Brian Ashcraft (Popular Science , Ready Made and Otaku USA), giornalista che scrive la rubrica Japanese Schoolgirl Watch (sul giornale Wired Magazine) ed editore senior del blog Kotaku, si è avvalso della collaborazione di Shoko Ueda (assistente in Japanese Schoolgirl Watch), che ha arricchito il progetto attraverso il racconto della sua esperienza diretta in qualità di ex studentessa.