L’amministrazione comunale Kobe sta pensando di bandire i tatuaggi, e con loro i tatuati, dalle spiagge pubbliche. Nasce una crociata anti tatoo in seguito a dei recenti disordini sul litorale e a conseguenti arresti di alcuni studenti universitari (tatuati), trovati in possesso di sostanze stupefacenti, sulla spiaggia Suma.

Sembrerebbe che le famiglie siano spaventate dai giovani tatuati, così la sovra menzionata spiaggia ha registrato il più basso afflusso di bagnati in 25 anni, circa 620.000 in 46 giorni. Alcuni cittadini si sono lamentati presso gli uffici comunali, sostenendo di non sentirsi al sicuro perché la spiaggia è frequentata da loschi figuri tatuati.
Il sindaco corre ai ripari e annuncia che si sta lavorando ad un piano, che ben presto verrà convertito in ordinanza comunale, la quale limiterà l’ingresso dei tatuati nelle spiagge pubbliche a partire dalla prossima stagione estiva, predisponendo una squadra speciale di polizia, che controllerà chi accede in spiaggia; un funzionario comunale ha dichiarato in merito: “È nostro dovere creare un ambiente in cui i cittadini si sentano al sicuro” .
Già nel 2008 è stata emanata un’ordinanza che vieta schiamazzi notturni e musica sulla spiaggia, ciò nonostante solo nell’estate del 2010 ci sono stati ben 70 eventi notturni sulla stessa; ma questo divieto di disegni permanenti sul corpo sarebbe il primo così restrittivo in Giappone, paese nel quale i tatuaggi non sono ammessi solo in alcuni esercizi commerciali privati, quali saune e onsen (bagni termali).
Ovviamente, all’annuncio del possibile divieto, sono scattate numerose polemiche: in primis si accusa l’amministrazione comunale di violare la libertà di espressione di ogni singolo individuo, in secondo luogo di discriminazione ingiustificata, essere tatuati non equivale ad essere dei delinquenti e tanto meno affiliati alla yakuza; inoltre bisogna tenere conto della oggettiva diffusione dei tatuaggi che sono molto popolari tra i giovani, bandendoli dalle spiagge, si impedirebbe l’accesso ad una cospicua fetta di ragazzi.

Sembrerebbe che le famiglie siano spaventate dai giovani tatuati, così la sovra menzionata spiaggia ha registrato il più basso afflusso di bagnati in 25 anni, circa 620.000 in 46 giorni. Alcuni cittadini si sono lamentati presso gli uffici comunali, sostenendo di non sentirsi al sicuro perché la spiaggia è frequentata da loschi figuri tatuati.
Il sindaco corre ai ripari e annuncia che si sta lavorando ad un piano, che ben presto verrà convertito in ordinanza comunale, la quale limiterà l’ingresso dei tatuati nelle spiagge pubbliche a partire dalla prossima stagione estiva, predisponendo una squadra speciale di polizia, che controllerà chi accede in spiaggia; un funzionario comunale ha dichiarato in merito: “È nostro dovere creare un ambiente in cui i cittadini si sentano al sicuro” .
Già nel 2008 è stata emanata un’ordinanza che vieta schiamazzi notturni e musica sulla spiaggia, ciò nonostante solo nell’estate del 2010 ci sono stati ben 70 eventi notturni sulla stessa; ma questo divieto di disegni permanenti sul corpo sarebbe il primo così restrittivo in Giappone, paese nel quale i tatuaggi non sono ammessi solo in alcuni esercizi commerciali privati, quali saune e onsen (bagni termali).
Ovviamente, all’annuncio del possibile divieto, sono scattate numerose polemiche: in primis si accusa l’amministrazione comunale di violare la libertà di espressione di ogni singolo individuo, in secondo luogo di discriminazione ingiustificata, essere tatuati non equivale ad essere dei delinquenti e tanto meno affiliati alla yakuza; inoltre bisogna tenere conto della oggettiva diffusione dei tatuaggi che sono molto popolari tra i giovani, bandendoli dalle spiagge, si impedirebbe l’accesso ad una cospicua fetta di ragazzi.
"In proporzione i tatuaggi li amano molto più i delinquenti però" --> non è vero, e comunque anche se ci sarebbero 99 persone con tatuaggi che sono delinquenti e 1 con tatuaggio che è una brava persona, non andrebbero lo stesso accomunati alla delinquenza. Perchè è un oggetto che può avere sia una brava che una cattiva persona. E' un'espressione artistica di se stesso oppure un'esibizione di se stessi (che c'è di male?)...
Ecco, siamo arrivati al nocciolo della questione.
Posso dire che chi lo porta per esibizionismo sarà un tipo sbandato, mentre chi lo fa per se stesso può essere tranquillamente anche una brava persona.
@Ryogo: sarà...
Domanda: per voi ha senso tatuarsi l'iniziale del proprio nome sulla nuca? Che non rappresenta niente di concreto e possono vederlo solo gli altri? Ecco, questo lo chiamo esibizionismo allo stato puro.
se uno vuole fare un po' l'esibizionista lasciaglielo fare, non vuol dire per forza che sia uno sbandato, ma semplicemente vuole solo farsi notare, e non c'è niente di male...
Sarà che io sono troppo pretenzioso per il carattere delle persone che conosco, ma se uno si vuole far notare allora sì, c'è qualcosa di male che non mancherà di venire a galla in certi momenti.
Non ho detto questo... o meglio, la penso così solo nel caso della prima lettera del proprio nome, perchè non vedo motivi "intimi" o personali che possano portare a una scelta del genere, se non puoi neanche vederlo.
Ma vabbè, il mondo è pieno di matti (e io non faccio eccezione)
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